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1 Università degli Studi di Trieste Corso di Laurea in Informatica - Basi di Dati Progettazione di Basi di Dati e Logica D. Gubiani aprile 2008 Slide create in collaborazione con il prof. A. Montanari D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 1 Ciclo di Vita e Progettazione di Basi di Dati D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 4 La progettazione delle basi di dati costituisce solo una delle componenti del processo di sviluppo di un sistema informatico Il ciclo di vita dei sistemi informatici comprende una serie di attività - studio di fattibilità - raccolta e analisi dei requisiti - progettazione - implementazione - validazione e collaudo - funzionamento D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 2 Metodologia Una tipica metodologia di progettazione consiste nella decomposizione dell attività di progetto in passi successivi, fra loro indipendenti Nei vari passi possono essere utilizzate varie strategie e devono essere previsti dei criteri per scegliere fra le diverse alternative Devono essere utilizzati dei modelli di riferimento per descrivere i dati D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 5 Ciclo di Vita D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 3 Proprietà della Metodologia Una metodologia deve garantire alcune proprietà - generalità - qualità del prodotto - facilità d uso D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 6
2 Metodologia per Basi di Dati - 1 Una metodologia ormai consolidata nell ambito delle basi di dati distingue tre fasi fondamentali - progettazione concettuale - progettazione logica - progettazione fisica D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 7 Trasformazione dello schema concettuale ottenuto dalla progettazione concettuale in uno schema logico che rappresenti gli stessi dati in maniera corretta ed efficiente - deve essere conforme al modello logico sottostante il sistema di gestione della base di dati adottata - deve essere indipendente dalla struttura fisica dei dati D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 10 Metodologia per Basi di Dati - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 8 Progettazione Fisica Lo schema ottenuto dalla progettazione logica deve essere completato con la specifica dei parametri fisici di memorizzazione dei dati - dipende dallo specifico sistema di gestione della base di dati utilizzato - si basa sui criteri di organizzazione fisica dei dati definiti da tale sistema D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 11 Ha lo scopo di trasformare la descrizione informale del dominio applicativo in una descrizione formale mediante un modello - conforme al dominio - indipendente dal sistema di gestione di base di dati che si andrà ad utilizzare e dalla struttura fisica dei dati D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 9 Metodologia per Basi di Dati e Modelli D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 12
3 Costruzione di un modello astratto in grado di descrivere in modo appropriato le specifiche dei dati di un applicazione Nel caso di sistemi complessi la costruzione del modello avviene progressivamente attraverso successivi raffinamenti e arricchimenti D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 13 Raccolta dei Requisiti Completa individuazione dei problemi che l applicazione da realizzare deve risolvere e le caratteristiche che tale applicazione dovrà avere Aspetti da considerare: - statici - dinamici D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 16 Attività della Comprende un insieme di attività interconnesse: - raccolta dei requisiti - analisi dei requisiti - costruzione dello schema concettuale - costruzione del glossario D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 14 Fonti Utenti dell applicazione: - interviste, documentazione apposita Documentazione esistente: - moduli, normative (leggi, regolamenti di settore) - regolamenti interni, procedure aziendali Realizzazioni preesistenti D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 17 Il reperimento e l analisi dei requisiti è un attività difficile e non standardizzabile che - dipende fortemente dall applicazione Si possono, però, seguire alcune regole pratiche D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 15 Acquisizione per Intervista Utenti diversi possono fornire informazioni diverse Effettuare spesso verifiche di comprensione e coerenza Verificare anche per mezzo di esempi Richiedere definizioni e classificazioni Distinguere gli aspetti essenziali da quelli marginali D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 18
4 Esempio - 1 Società di formazione Si vuole realizzare una base di dati per una società che eroga corsi, di cui si vogliono rappresentare i dati dei partecipanti ai corsi e dei docenti. Per gli studenti (circa 5000), identificati da un codice, si vuole memorizzare il codice fiscale, il nome, l età, il sesso, il luogo di nascita, il nome dei loro attuali datori di lavoro, i posti dove hanno lavorato in precedenza insieme al periodo, l indirizzo e il numero di telefono, i corsi che hanno frequentato (i corsi sono in tutto circa 200) e il giudizio finale. Rappresentiamo anche i seminari che stanno attualmente frequentando e, per ogni giorno, i luoghi e le ore dove sono tenute le lezioni. D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 19 Riscrittura dei Requisiti - Costruire un glossario di termini - Decomporre il testo in gruppi di frasi omogenee D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 22 Esempio - 2 I corsi hanno un codice, un titolo e possono avere varie edizioni con date di inizio e fine e numero di partecipanti. Se gli studenti sono liberi professionisti, vogliamo conoscere l area di interesse e, se lo possiedono, il titolo. Per quelli che lavorano alle dipendenze di altri, vogliamo, invece, conoscere il loro livello e la posizione ricoperta. Degli insegnanti (circa 300), rappresentiamo il cognome, l età, il posto dove sono nati il nome del corso che insegnano, quelli che hanno insegnato nel passato e quelli che possono insegnare. Rappresentiamo anche tutti i loro recapiti telefonici. I docenti possono essere dipendenti interni della società o collaboratori esterni. D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 20 Esempio: Glossario dei Termini Termine Descrizione Sinonimi Collegamenti Partecipante persona che partecipa ai corsi Docente docente dei corsi, può essere esterno Corso corso organizzato dalla società, può avere più edizioni Società ente presso cui i partecipanti lavorano o hanno lavorato studente corso, società insegnante corso seminario docente posti partecipante D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 23 Ambiguità e Imprecisione: Regole Generali Scegliere il corretto livello di astrazione Standardizzare la struttura delle frasi evitando frasi contorte Individuare sinonimi e unificare i termini Rendere espliciti i riferimenti fra i termini D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 21 Esempio: Frasi Omogenee - 1 Frasi di carattere generale Si vuole realizzare una base di dati per una società che eroga corsi, di cui si vogliono rappresentare i dati dei partecipanti ai corsi e dei docenti. D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 24
5 Esempio: Frasi Omogenee - 2 Frasi relative ai partecipanti Per i partecipanti (circa 5000), identificati da un codice, rappresentiamo il codice fiscale, il cognome, l età, il sesso, la città di nascita, i nomi dei loro attuali datori di lavoro e di quelli precedenti (insieme alle date di inizio e fine rapporto), le edizioni dei corsi che stanno attualmente frequentando e quelli che hanno frequentato nel passato, con la relativa votazione finale in decimi. D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 25 Operazioni sui Dati Vengono raccolte anche le specifiche delle operazioni da effettuare sui dati raccolti Si utilizza la medesima metodologia vista in precedenza D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 28 Esempio: Frasi Omogenee - 3 Frasi relative ai datori di lavoro Relativamente ai datori di lavoro presenti e passati dei partecipanti, rappresentiamo il nome, l indirizzo e il numero di telefono. Frasi relative ai corsi Per i corsi (circa 200), rappresentiamo il titolo e il codice, le varie edizioni, con date di inizio e fine, e, per ogni edizione, rappresentiamo il numero dei partecipanti e i giorni della settimana, le aule e le ore dove sono (state) tenute le lezioni. D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 26 Esempio: Operazioni sui Dati Operazione 1: inserisci un nuovo partecipante indicando tutti i suoi dati (40 volte al giorno) Operazione 2: assegna un partecipante ad una edizione di corso (50 volte al giorno) Operazione 3: inserisci un nuovo docente indicando tutti i suoi dati e i corsi che può insegnare (2 volte al giorno) Operazione 4: assegna un docente abilitato ad una edizione di un corso (15 volte al giorno)... D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 29 Esempio: Frasi Omogenee - 5 Frasi relative ai tipi specifici di partecipanti Per i partecipanti che sono liberi professionisti, rappresentiamo l area di interesse e, se lo possiedono, il titolo professionale. Per i partecipanti che sono dipendenti, rappresentiamo, invece, il livello e la posizione ricoperta. Frasi relative ai docenti Dei docenti (circa 300), rappresentiamo il cognome, l età, la città di nascita, tutti i numeri di telefono, il titolo del corso che insegnano, di quelli che hanno insegnato nel passato e di quelli che possono insegnare. I docenti possono essere dipendenti interni della società di formazione o collaboratori esterni. D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 27 Dalla specifica informale così ottenuta è possibile passare alla traduzione in costrutti del modello ER Non esiste una rappresentazione univoca, ma si possono considerare delle regole concettuali D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 30
6 Regole Concettuali se un concetto ha proprietà significative e descrive oggetti con esistenza autonoma entità se un concetto è semplice e non ha proprietà rilevanti associate attributo se un concetto correla due o più concetti relazione se un concetto è caso particolare di un altro concetto generalizzazione D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 31 Strategia Top-Down - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 34 Strategie di Progetto Lo schema concettuale può essere sviluppato attraverso diverse strategie: - top-down - bottom-up - inside-out D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 32 Strategia Top-Down - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 35 Strategia Top-Down - 1 Lo sviluppo dello schema concettuale viene prodotto mediante una serie di raffinamenti successivi A partire da uno schema iniziale, si ottengono uno o più schemi intermedi più raffinati, fino ad arrivare allo schema finale D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 33 Strategia Top-Down - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 36
7 Strategia Top-Down - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 37 Trasformazioni Top-Down - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 40 Strategia Top-Down - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 38 Vantaggi-Svantaggi Top-Down Vantaggi: inizialmente si trascurano i dettagli Svantaggi: si deve avere una visione globale sin dall inizio D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 41 Trasformazioni Top-Down - 1 T1 un entità descrive in realtà due concetti diversi legati logicamente fra di loro T2 un entità è composta da sotto-entità distinte T3 una relazione descrive in realtà due relazioni distinte fra le medesime entità T4 una relazione descrive in realtà un concetto con esistenza autonoma T5 si aggiungono attributi (proprietà) a entità T6 si aggiungono attributi (proprietà) a relazioni D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 39 Strategia Bottom-Up - 1 Le specifiche iniziali vengono suddivise in componenti via via più piccole, finchè si ottengono componenti che descrivono frammenti elementari Le diverse componenti vengono rappresentate attraverso semplici schemi concettuali Gli schemi ottenuti vengono integrati per ottenere lo schema finale D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 42
8 Strategia Bottom-Up - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 43 Strategia Bottom-Up - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 46 Strategia Bottom-Up - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 44 Strategia Bottom-Up - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 47 Strategia Bottom-Up - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 45 Trasformazioni Bottom-Up - 1 T1 si individua una classe di oggetti con proprietà comuni T2 si individua un legame logico fra entità T3 si individua un legame fra diverse entità riducibile a una generalizzazione T4 a partire da una serie di attributi si individua un entità che può essere vista come aggregazione di tali attributi T5 si individua una relazione che può essere vista come aggregazione di alcuni attributi D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 48
9 Trasformazioni Bottom-Up - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 49 Strategia Mista In pratica si procede spesso con una strategia ibrida (mista): - si individuano i concetti principali e si realizza uno schema scheletro - sulla base di tale scheletro, si esegue una decomposizione delle specifiche - poi si raffina, si espande, si integra D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 52 Vantaggi-Svantaggi Bottom-Up Vantaggi: decomposizione del problema in componenti più semplici Svantaggi: richiede un operazione di integrazione D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 50 Definizione dello Schema Scheletro Si individuano i concetti più importanti (quelli più citati o quelli indicati esplicitamente come cruciali) e li si organizza in un semplice schema concettuale D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 53 Strategia Inside-Out Caso particolare della strategia bottom-up Inizia individuando alcuni concetti importanti e poi procede, a partire da questi, a macchia d olio Vantaggio: non richiede la fase di integrazione D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 51 Peculiarità In quasi tutti i casi complessi è l unica strategia che si può effettivamente adottare Vantaggi: flessibilità (suddivisione e raffinamento) D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 54
10 Una Metodologia Generale Analisi dei requisiti - Costruire un glossario dei termini - Analizzare i requisiti ed eliminare le ambiguità - Raggruppare i requisiti in insiemi omogenei Passo base - Individuare i concetti più rilevanti e rappresentarli in uno schema scheletro Passo iterativo (da ripetere finché non si è soddisfatti) - Raffinare i concetti presenti sulla base delle loro specifiche - Aggiungere concetti per catturare specifiche ancora non descritte Analisi di qualità (ripetuta e distribuita) - Verificare le qualità dello schema e modificarlo D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 55 Proprietà importanti da garantire - correttezza - completezza - leggibilità - minimalità D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 58 Una Metodologia con Integrazione Analisi dei requisiti Passo base Decomposizione - decomporre i requisiti con riferimento ai concetti nello schema scheletro Passo iterativo, per ogni sottoschema Integrazione - integrare i vari sottoschemi in uno schema complessivo, facendo riferimento allo schema scheletro Analisi di qualità D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 56 Trasformazione dello schema concettuale ottenuto dalla progettazione concettuale in uno schema logico che rappresenti gli stessi dati in maniera corretta ed efficiente Non si tratta di una pura e semplice traduzione - alcuni aspetti non sono direttamente/naturalmente rappresentabili - è necessario considerare le prestazioni D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 59 Un Altra Metodologia Integrata Analisi dei requisiti Decomposizione dei requisiti - individuazione di settoro di interesse e suddivisione dei requisiti (o addirittura acquisizione separata) Per ciascun settore - Passo base - Passo iterativo Integrazione Analisi di qualità D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 57 Dati di Ingresso e Uscita Ingresso: - schema concettuale - informazioni sul carico applicativo - modello logico Uscita: - schema logico - documentazione associata D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 60
11 Schema D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 61 Esempio: Tavole dei Volumi - 1 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 64 Motivazioni: - semplificare la traduzione - ottimizzare le prestazioni Uno schema E-R ristrutturato non è (più) uno schema concettuale nel senso stretto del termine D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 62 Esempio: Tavole dei Volumi - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 65 Ottimizzazione Per ottimizzare il risultato abbiamo bisogno di analizzare le prestazioni a questo livello Le prestazioni non sono valutabili con precisione su uno schema concettuale! Indicatori di prestazione - spazio: numero di occorrenze previste - tempo: numero di occorrenze (di entità e relationship) visitate durante un operazione D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 63 Esempio: Valutazione di Costo - 1 Operazione: trovare tutti i dati di un impiegato, del dipartimento nel quale lavora e dei progetti ai quali partecipa Si costruisce una tavola degli accessi basata su uno schema di navigazione D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 66
12 Esempio: Valutazione di Costo - 2 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 67 Analisi delle Ridondanze Una ridondanza in uno schema ER è un informazione significativa, ma derivabile da altre L analisi delle ridondanze consente di decidere se conviene eliminare le ridondanze eventualmente presenti o mantenerle Vantaggi: semplificazione delle interrogazioni Svantaggi: appesantimento degli aggiornamenti e maggiore occupazione di spazio D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 70 Esempio: Valutazione di Costo - 3 D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 68 Forme di Ridondanza Attributi derivabili: - da altri attributi della stessa entità (o relazione) - da attributi di altre entità (o relazioni) Relazioni derivabili dalla composizione di altre relazioni in presenza di cicli D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 71 Attività di Ristrutturazione Analisi delle ridondanze Eliminazione delle generalizzazioni Partizionamento/accorpamento di entità e relazioni Scelta degli identificatori primari D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 69 Attributi derivati Consideriamo lo schema su persone e città e supponiamo che su di esso siano definite le seguenti operazioni: - memorizzazione di una nuova persona con la relativa città di residenza operazione interattiva eseguita 500 volte al giorno - stampa di tutti i dati di una città operazione interattiva eseguita 2 volte al giorno Inoltre, sia data la seguente tabella dei volumi: D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 72
13 In presenza della ridondanza... Supponendo che il numero degli abitanti di una città richieda 4byte 4x200 = 800byte < 1Kbyte di memoria aggiuntiva - Operazione 1: al giorno 1500 accessi in scrittura 500 accessi in lettura - Operazione 2: trascurabile Contando doppio gli accessi in scrittura il totale è di 3500 accessi al giorno D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 73 Eliminazione delle Generalizzazioni Il modello relazionale non può rappresentare direttamente le generalizzazioni Entità e relazioni sono, invece, direttamente rappresentabili Si eliminano le generalizzazioni, sostituendole con entità e relazioni D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 76 In assenza della ridondanza... In questo caso - Operazione 1: 1000 accessi in scrittura - Operazione 2: accessi in lettura al giorno Contando doppio gli accessi in scrittura il totale è di accessi al giorno D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 74 Tre Possibilità 1 Accorpamento delle figlie della generalizzazione nel genitore 2 Accorpamento del genitore della generalizzazione nelle figlie 3 Sostituzione della generalizzazione con relazioni D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 77 Con o senza ridondanza? CONCLUDENDO: con ridondanza: 3500 accessi al giorno senza ridondanza: accessi al giorno Conviene mantenere il dato ridondante D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 75 Esempio di generalizzazione D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 78
14 Accorpamento delle figlie della generalizzazione nel genitore (1) D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 79 Scelta fra le Alternative Metodo simile a quello visto per l analisi delle ridondanze È possibile seguire alcune semplici regole generali Tre scelte: 1 Conviene se gli accessi al padre e/o gli accessi congiunti alle figlie sono dominanti 2 Conviene se gli accessi separati alle figlie sono dominanti 3 Conviene se il numero degli accessi al padre e quello degli accessi alle figlie sono comparabili D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 82 Accorpamento del genitore della generalizzazione nelle figlie (2) D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 80 Partizionamento/Accoppiamento dei Concetti Servono a rendere più efficienti le operazioni Gli accessi si riducono: - separando attributi di un concetto che vengono acceduti separatamente - raggruppando attributi di concetti diversi acceduti insieme D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 83 Sostituzione della generalizzazione con relazioni (3) D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 81 Casi Particolari Partizionamento di entità Partizionamento di relazioni Eliminazione di attributi multivalore Accorpamento di entità/relazioni D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 84
15 Partizionamento di entità Analogamente per le relazioni D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 85 Scelta degli Identificatori Principali - 1 Il modello relazionale richiede la specifica di una chiave primaria sulla quale vengono creati degli indici per il ripristino efficiente dei dati Nel caso in cui ci siano diversi identificatori bisogna scegliere fra di essi la chiave primaria D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 88 Eliminazione di attributi multivalore D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 86 Scelta degli Identificatori Principali - 2 Alcune regole: - attributi con valori nulli non possono partecipare alla formazione di una chiave primaria - sono da preferirsi identificatori con pochi attributi - sono da preferirsi identificatori interni ad identificatori esterni - sono da preferirsi identificatori utilizzati da molte operazioni per accedere alle occorrenze di altre entità Se non sono presenti identificatori che rispettano le regole precedenti si può pensare di introdurre un nuovo attributo (un codice) D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 89 Accorpamento di entità/relazioni D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 87 A partire dal modello ristrutturato si può effettuare la traduzione vera e propria Idea di base: - le entità diventano relazioni sugli stessi attributi - le relazioni (molti a molti) diventano relazioni sugli identificatori delle entità coinvolte (più gli eventuali attributi propri) D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 90
16 Entità e Relazioni Molti a Molti Impiegato(Matricola, Cognome, Stipendio) Progetto(Codice, Nome, Budget) Partecipazione(Matricola, Codice, DataInizio) con vincoli di integrità referenziale: - Matricola in Partecipazione e (la chiave di) Impiegato - Codice in Partecipazione e (la chiave di) Progetto D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 91 Relazioni Uno a Molti Giocatore(Cognome, DataNascita, Ruolo) Contratto(CognomeG, DataNascitaG, Squadra, Ingaggio) Squadra(Nome, Città, ColoriSociali) Soluzione corretta, ma ne esiste una più compatta... D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 94 Relazioni Ricorsive Prodotto(Codice, Nome, Costo) Composizione(Composto, Componente, Quantità) D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 92 Soluzione Più Compatta Osserviamo che a ogni istanza di giocatore corrisponde una e una sola squadra per cui... Giocatore(Cognome, DataNasc, Ruolo, Squadra, Ingaggio) Squadra(Nome, Città, ColoriSociali) con vincolo di integrità referenziale fra Squadra in Giocatore e la chiave di Squadra Se la cardinalità minima della relazione è 0, allora Squadra in Giocatore deve ammettere valore nullo D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 95 Relazioni N-arie Fornitore(PartitaIVA, Nome) Prodotto(Codice, Genere) Dipartimento(Nome, Telefono) Fornitura(Fornitore, Prodotto, Dipartimento, Quantità) D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 93 Entità con Identificazione Esterna Studente(Matricola, Universita, Cognome, AnnoDiCorso) Università(Nome, Città, Indirizzo) con vincolo di integrità referenziale fra Università in Studente e Nome in Università D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 96
17 Relazione Uno a Uno Esistono varie possibilità: - fondere da una parte o dall altra - fondere tutto? D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 97 una Possibilità Privilegiata Impiegato (Codice, Cognome, Stipendio) Dipartimento (Nome, Sede, Telefono, Direttore, InizioD) con vincolo di integrità referenziale, senza valori nulli D. Gubiani Progettazione di Basi di Dati 98
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