Strategie di proge-o. Strategia top down. Strategia bo-om up. Una metodologia. Schema finale. Basi di da' Specifiche Specifiche 1 Specifiche 2
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- Gaspare Sole
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1 Basi di da' Proge-azione e Qualità di uno schema conce-uale 1 Strategie di proge-o Come procediamo con tante specifiche anche de-agliate? Come ci orizzon'amo? Strategie: top down: Lo schema conce-uale viene prodo-o mediante una serie di raffinamen' successivi a par're da uno schema iniziale che descrive le specifiche con pochi concec molto astrac bo-om up: Le specifiche iniziali sono suddivise in componen' via via più piccole fino a che non descrivono un frammento elementare di interesse. Le varie componen' vengono poi integrate fino a giungere allo schema finale inside out: Si individuano solo alcuni concec fondamentali e poi si parte da ques' espnadendosi a macchia d olio 2 Strategia top down Strategia bo-om up Specifiche Schema 1,1 Specifiche Schema 2,1 Schema Specifiche intermedio iniziale finale Specifiche Specifiche 1 Specifiche 2 Schema finale Schema Specifiche 1,2 Specifiche Schema 2,2 Cognome Codice (0,N) Afferenza Nome Partecipazione Composizione Data Progetto Sede Via Budget Nome Indirizzo CAP Città Una metodologia Analisi dei requisi' Analizzare i requisi' ed eliminare le ambiguità Costruire un glossario dei termini Raggruppare i requisi' in insiemi omogenei Passo base Definire uno schema scheletro con i concec più rilevan' Passo itera'vo (da ripetere finché non si è soddisfac) Raffinare i concec presen' sulla base delle loro specifiche Aggiungere concec per descrivere specifiche non descri-e Analisi di qualità (ripetuta e distribuita) Verificare le qualità dello schema e modificarlo 6 1
2 Una metodologia con integrazione Analisi dei requisi' Passo base Decomposizione decomporre i requisi' con riferimento ai concec nello schema scheletro Passo itera'vo, per ogni so-oschema Integrazione integrare i vari so-oschemi in uno schema complessivo, facendo riferimento allo schema scheletro Analisi di qualità In pra'ca si procede di solito con una strategia mista: si individuano i concec principali e si realizza uno schema scheletro sulla base di questo si può decomporre poi si raffina, si espande, si integra Si individuano i concec più importan', ad esempio perché più cita' o perché indica' esplicitamente come cruciali e li si organizza in un semplice schema conce-uale 7 8 Qualità di uno schema conce-uale corre-ezza completezza leggibilità minimalità Completezza e Corre-ezza Rappresentare in modo completo e corre-oi requisi' Sono proprietà ovvie ma sulle quali c è poco da aggiungere Per la completezza: assicurarsi che i da' consentano di eseguire tu-e le applicazioni Per la corre-ezza: assicurarsi che sia possibile popolare la base di da' anche con informazione parzialmente incompleta durante fasi iniziali della sua evoluzione 9 10 Leggibilità Conce-uale Leggibilità grafica
3 Progettazione concettuale Requisiti della base di dati Basi di Da' Schema concettuale Progettazione logica Schema logico Progettazione fisica 13 Schema fisico 14 ObieCvo della proge-azione logica Carico applicativo Schema E-R "tradurre" lo schema conce-uale in uno schema logico che rappresen' gli stessi da' in maniera corre-a ed efficiente Ingresso: schema conce-uale informazioni sul carico applica'vo modello logico Uscita: schema logico documentazione associata Non si tra-a di una pura e semplice traduzione! alcuni aspec non sono dire-amente rappresentabili è necessario considerare le prestazioni Ristrutturazione dello schema E-R Modello logico Traduzione nel modello logico Schema E-R ristrutturato Schema logico Ristru-urazione schema E R Mo'vazioni: semplificare la traduzione "ocmizzare" le prestazioni Osservazione: uno schema E R ristru-urato non è (più) uno schema conce-uale nel senso stre-o del termine Prestazioni? Per ocmizzare il risultato abbiamo bisogno di analizzare le prestazioni a questo livello Ma: le prestazioni non sono valutabili con precisione su uno schema conce-uale!
4 Prestazioni, approssimate Cognome Consideriamo: indicatori dei parametri che regolano le prestazioni spazio: numero di occorrenze previste tempo: numero di occorrenze (di en'tà e rela'onship) visitate durante un operazione 19 Afferenza Codice (0,N) Nome Partecipazione Composizione Data Sede Progetto Via Indirizzo Budget Nome Città CAP 20 Esempio di valutazione di costo Cognome Operazione: trova tuc i da' di un impiegato, del dipar'mento nel quale lavora e dei progec ai quali partecipa Si costruisce una tavola degli accessi basata su uno schema di navigazione Codice (0,N) Partecipazione Afferenza Data Nome Progetto Budget Nome ACvità della ristru-urazione Analisi delle ridondanze Eliminazione delle generalizzazioni Par'zionamento/accorpamento di en'tà e rela'onship Scelta degli iden'ficatori primari Analisi delle ridondanze Una ridondanza in uno schema E R è una informazione significa'va ma derivabile da altre in questa fase si decide se eliminare le ridondanze eventualmente presen' o mantenerle (o anche di introdurne di nuove)
5 Ridondanze Vantaggi semplificazione delle interrogazioni Svantaggi appesan'mento degli aggiornamen' maggiore occupazione di spazio ACvità della ristru-urazione Analisi delle ridondanze Eliminazione delle generalizzazioni Par'zionamento/accorpamento di en'tà e rela'onship Scelta degli iden'ficatori primari Eliminazione delle gerarchie il modello relazionale non può rappresentare dire-amente le generalizzazioni en'tà e rela'onship sono invece dire-amente rappresentabili si eliminano perciò le gerarchie, sos'tuendole con en'tà e rela'onship Tre possibilità 1. accorpamento delle figlie della generalizzazione nel genitore 2. accorpamento del genitore della generalizzazione nelle figlie 3. sos'tuzione della generalizzazione con rela'onship TIPO (0,..) 1. accorpamento delle figlie della generalizzazione nel genitore
6 1 2 accorpamento del genitore della generalizzazione nelle figlie RG1 RG2 la scelta fra le alterna've si può fare con metodo simile a quello visto per l'analisi delle ridondanze (però non basato solo sul numero degli accessi) è possibile seguire alcune semplici regole generali: 1. conviene se gli accessi al padre e alle figlie sono contestuali 2. conviene se gli accessi alle figlie sono dis'n' 3. conviene se gli accessi alle en'tà figlie sono separa' dagli accessi al padre sostituzione della generalizzazione con relationship 33 sono anche possibili soluzioni ibride, sopra-u-o in gerarchie a più livelli 34 TIPO RG
7 ACvità della ristru-urazione Analisi delle ridondanze Eliminazione delle generalizzazioni Par'zionamento/accorpamento di en'tà e rela'onship Scelta degli iden'ficatori primari Ristru-urazioni effe-uate per rendere più efficien' le operazioni in base a un semplice principio Gli accessi si riducono: separando a-ribu' di un conce-o che vengono accedu' separatamente raggruppando a-ribu' di concec diversi accedu' insieme ACvità della ristru-urazione Analisi delle ridondanze Eliminazione delle generalizzazioni Par'zionamento/accorpamento di en'tà e rela'onship Scelta degli iden'ficatori principali Scelta degli iden'ficatori principali operazione indispensabile per la traduzione nel modello relazionale Criteri assenza di opzionalità semplicità u'lizzo nelle operazioni più frequen' o importan' Se nessuno degli iden'ficatori soddisfa i requisi' vis'? Si introducono nuovi attributi (codici) contenenti valori speciali generati appositamente per questo scopo Traduzione verso il modello relazionale idea di base: le en'tà diventano relazioni sugli stessi a-ribu' le rela'onship diventano relazioni sugli iden'ficatori delle en'tà coinvolte (più gli a-ribu' propri)
8 En'tà e rela'onship mol' a mol' Cognome Matricola Data inizio Codice Nome (0,N) Partecipazione Progetto Stipendio Budget (Matricola, Cognome, Stipendio) Progetto(Codice, Nome, Budget) Partecipazione(Matricola, Codice, DataInizio) En'tà e rela'onship mol' a mol' (Matricola, Cognome, S'pendio) Proge-o(Codice, Nome, Budget) Partecipazione(Matricola, Codice, DataInizio) con vincoli di integrità referenziale fra Matricola in Partecipazione e (la chiave di) Codice in Partecipazione e (la chiave di) Proge-o Nomi più espressivi per gli attributi della chiave della relazione che rappresenta la relationship (Matricola, Cognome, Stipendio) Progetto(Codice, Nome, Budget) Partecipazione(Matricola, Codice, DataInizio) Partecipazione(, Progetto, DataInizio) Nota La traduzione non riesce a tener conto delle cardinalità minime delle rela'onship mol' a mol' (se non con vincoli di CHECK complessi e poco usa') Rela'onship ricorsive Quantità (0,N) (0,N) Composizione Composto Componente Prodotto Costo Nome Codice Prodotto(Codice, Nome, Costo) Composizione(Composto, Componente, Quantità) Nome Rela'onship n arie Partita IVA Quantità Genere Codice Fornitore (0,N) Fornitura Prodotto Nome Fornitore(PartitaIVA, Nome) Prodotto(Codice, Genere) (Nome, ) Fornitura(Fornitore, Prodotto,, Quantità)
9 Rela'onship uno a mol' Cognome Data Ingaggio nascita Città Nome (0,N) Giocatore Contratto Squadra Soluzione più compa-a Giocatore(Cognome, DataNascita, Ruolo) Contra-o(CognGiocatore, DataNascG, Squadra, Ingaggio) Squadra(Nome, Ci-à, ColoriSociali) Ruolo Colori sociali Giocatore(Cognome, DataNascita, Ruolo) Contratto(CognGiocatore, DataNascG, Squadra, Ingaggio) Squadra(Nome, Città, ColoriSociali) corretto? Giocatore(Cognome, DataNasc, Ruolo, Squadra, Ingaggio) Squadra(Nome, Città, ColoriSociali) con vincolo di integrità referenziale fra Squadra in Giocatore e la chiave di Squadra se la cardinalità minima della relationship è 0, allora Squadra in Giocatore deve ammettere valore nullo Nota La traduzione riesce a rappresentare efficacemente la cardinalità minima della partecipazione che ha 1 come cardinalità massima: 0 : valore nullo ammesso 1 : valore nullo non ammesso En'tà con iden'ficazione esterna Cognome Studente Matricola AnnoDiCorso Iscrizione Nome Indirizzo Città Università Studente(Matricola, Università, Cognome, AnnoDiCorso) Università(Nome, Città, Indirizzo) con vincolo Rela'onship uno a uno Data inizio Cognome Codice Sede Nome Una possibilità privilegiata Data inizio Cognome Codice Sede Nome Stipendio varie possibilità: fondere da una parte o dall'altra fondere tutto? Stipendio (Codice, Cognome, Stipendio) (Nome, Sede,, Direttore, InizioD) con vincolo di integrità referenziale, senza valori nulli
10 Un altro caso Data inizio Cognome Codice Sede Nome Stipendio Associazione uno a uno con partecipazione opzionale da entrambe le entità 55 Cognome (0,N) Codice (0,N) Afferenza Nome Partecipazione Composizione Data Progetto Sede Via Budget Nome Indirizzo CAP Città 56 Schema finale (Codice, Cognome,,Sede, Data*) (Nome, Città,, Direttore*) Sede(Città, Via, CAP) Progetto(Nome, Budget) Partecipazione(, Progetto) 57 10
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