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1 Pag. 1 di 30 INDICE 3.4 IMPATTI SULL'ACQUA Effetto da prelievi idrici Effetto da scarichi idrici Impatti ambientali sulla componente acqua: acquiferi, acque superficiali e acque sotterranee Definizione del modello Rappresentazione dell area di studio Valutazione sintetica della componente ambientale... 28

2 Pag. 2 di IMPATTI SULL'ACQUA In termini di impatti sulla componente acque superficiali e sotterranee, è possibile distinguere diverse forme di impatto ambientale che sono esaminate in maniera distinta: impatto ambientale determinata dagli emungimenti di acque per il processo (impoverimento della risorsa); impatto ambientale determinata dagli scarichi liquidi (carichi inquinanti diretti o primari); impatto ambientale determinata dalla ricaduta e quindi dalla contaminazione di inquinanti emessi in atmosfera (carichi ambientali indiretti o secondari) Effetto da prelievi idrici Nella configurazione attuale i consumi idrici sono stimabili in: Acqua uso industriale Acqua uso civile Consumo totale di acqua Consumo specifico di acqua per tonnellata di rifiuti incenerita kg/anno kg/anno kg/anno 2621 kg/t di rifiuto Tabella Consumi idrici dell impianto nella configurazione attuale Nella configurazione futura i consumi di acqua distinti per tipologia di uso (assumendo un funzionamento dell impianto di 7800 h/anno) sono così riassumibili in relazione alla situazione futura (cfr. par Fattori di impatto): - uso industriale: 1125 kg/h (127,8 kg/t di rifiuto) - uso civile: 80 kg/h (9 kg/t di rifiuto) Quindi nella configurazione futura i consumi idrici sono stimabili in: Acqua uso industriale Acqua uso civile Consumo totale di acqua Consumo specifico di acqua per tonnellata di rifiuti incenerita kg/anno kg/anno kg/anno 137 kg/t di rifiuto Tabella Consumi idrici dell impianto nella configurazione futura

3 Pag. 3 di 30 Dalle tabelle riportate si evidenzia come nella configurazione futura si ottenga una significativa riduzione dei consumi idrica, pari nel complesso a circa il 62%. Analizzando poi il dato specifico di consumo si osserva come la riduzione della quantità di acqua utilizzata per ogni tonnellata di rifiuto trattato, si riduca addirittura del 95%. Il ridotto consumo idrico è da attribuire all uso di un sistema a secco per la rimozione dei gas acidi, per altro già adottato nell impianto esistente, ma soprattutto all eliminazione del consumo di acqua legato alla torre di raffreddamento dei fumi (quencher) utilizzata nella configurazione attuale per portare i fumi di combustione a temperature adeguate ai sistemi di rimozione degli inquinanti, in assenza di un sistema di recupero energetico Effetto da scarichi idrici Viene garantita l assenza di scarichi liquidi potenzialmente inquinanti (drenaggi industriali e acqua di prima pioggia) in quanto tali liquidi verranno riciclati all interno dell impianto. Le acque derivanti dalla rigenerazione della demineralizzazione, vengono neutralizzate in un serbatoio (volume 10 m 3 ) alimentato con soda e acido cloridrico, completo di controllo ph per il comando dell alimentazione dei reagenti. Tali acque insieme a acque sporche di lavaggio e altri eventuali eccessi di acqua vengono raccolte in una fossa di stoccaggio del volume utile di 150 m 3 ed utilizzate all interno dell impianto stesso, per la sezione di spegnimento delle scorie, al fine di evitare l impatto dello scarico in fognatura di queste acque. Gli unici effluenti liquidi scaricati all esterno saranno costituiti dagli scarichi civile e dalla acque di seconda pioggia che verranno collettati ed indirizzati al sistema fognario esterno.

4 Pag. 4 di Impatti ambientali sulla componente acqua: acquiferi, acque superficiali e acque sotterranee Le emissioni di inquinanti in atmosfera determinano una serie di impatti con potenziali effetti indiretti di contaminazione delle diverse matrici ambientali, nelle quali possono andare a ricadere o ad accumularsi, in modo particolare con riferimento agli inquinanti persistenti come i microinquinanti (sia gli organici che gli inorganici). In modo particolare, per effetto delle diverse forme di trasporto e diffusione, le specie inquinanti che ricadono alla fine del ciclo di diffusione e deposizione atmosferica, possono andare a contaminare potenzialmente, seppure in maniera diversa sia le acque superficiali che le acque sotterranee. Gli inquinanti emessi dall impianto possono raggiungere i corpi idrici superficiali presenti nell intorno dell area di emissione secondo diversi percorsi: direttamente per deposizione (umida, per mezzo dei flussi di pioggia, o secca per trasporto delle particelle fini); indirettamente per dilavamento dei terreni sui quali i diversi inquinanti contaminanti si sono depositati. Allo stesso modo, una volta essersi depositati sul terreno, possono infiltrarsi e raggiungere i corpi idrici sotterranei oppure possono raggiungere gli acquiferi presenti essendo trasportati dai corpi idrici superficiali di alimentazione che contribuiscono ad alimentare gli acquiferi stessi. Gli inquinanti presenti nei corpi idrici, in funzione della loro concentrazione, possono quindi costituire un rischio potenziale di contaminazione per gli ecosistemi, per la flora e la fauna eventualmente presenti, e quindi anche per gli esseri umani. Per quanto riguarda gli esseri umani, in particolare, il contatto con gli inquinanti presenti nei corpi idrici può avvenire attraverso diverse vie di esposizione: ingestione diretta degli inquinanti (nel caso di impiego delle acque superficiali e sotterranee per uso idropotabile o per effetto indiretto dovuto all alimentazione con specie ittiche residenti nei corpi contaminati); contatto diretto della pelle con l inquinante (nel caso uso balneare e ricreativo dei corpi idrici superficiali). Gli impatti degli inquinanti sui corpi idrici in seguito al processo di termovalorizzazione e alle emissioni connesse, che potenzialmente vanno a ricadere sulle matrici ambientali quali le idriche superficiali e le sotterranee, sono stati valutati seguendo due diverse metodologie di analisi e di valutazione:

5 Pag. 5 di 30 una prima metodologia consiste nella valutazione delle possibili ricadute dirette delle sostanze inquinanti sui corpi idrici superficiali le cui acque sono utilizzate a scopi idropotabili, eseguita sovrapponendo i risultati del modello diffusionale atmosferico e di ricaduta degli inquinanti prodotti dall impianto, in termini di ricadute degli inquinanti sull area di studio, al reticolo idraulico superficiale ed alla mappatura degli acquiferi. Sul reticolo idraulico e sulla mappa degli acquiferi sono state rappresentate rispettivamente le opere di presa ed i campi pozzi attualmente utilizzati in modo da valutare influenze sulla qualità delle acque. una seconda metodologia, limitata ai soli corpi idrici superficiali, consiste nel calcolo delle concentrazioni degli inquinanti utilizzando un modello matematico realizzato dall Agenzia di Protezione dell Ambiente degli Stati Uniti definito SRM, Surface Runoff Model (EPA 821-B ). Con specifico riferimento ai soli corpi idrici sotterranei, in base al modello diffusionale e di ricaduta degli inquinanti emessi dalle attività di termodistruzione, si è verificato che risulta di difficile implementazione un qualsivoglia modello in grado di restituire una stima delle concentrazioni dei contaminanti nelle acque di falda, in quanto in base a semplici considerazioni si dimostra che l ordine di grandezza medio del valore delle potenziali concentrazioni di sostanze inquinanti in falda, è molto piccolo rispetto ai valori di concentrazione nelle acque superficiali. E facile verificare infatti che in seguito ad un potenziale processo di percolazione attraverso il terreno dalla superficie fino alle profondità interessate dagli acquiferi, le sostanze contaminanti trasportate dall acqua di percolazione subirebbero robusti processi chimico-fisici di intercettazione ed immobilizzazione da parte della matrice suolo e sottosuolo Definizione del modello Gli inquinanti presi in considerazione per la valutazione degli impatti sui corpi idrici superficiali e sono cinque diverse componenti: piombo (Pb); mercurio (Hg); cadmio (Cd); diossine; polveri fini (PM10). Per la valutazione degli impatti diretti degli inquinanti sui corpi idrici si è preso a riferimento i risultati del modello diffusionale degli inquinanti in atmosfera e delle relative ricadute al suolo.

6 Pag. 6 di 30 La maglia utilizzata è quella di 6 km 6 km. Per la valutazione comparativa della variazione di impatto che introduce il progetto, sono stati utilizzati i risultati del modello che tengono conto sia delle modifiche all impianto (stato futuro di progetto) sia della situazione attuale (stato attuale). Per la valutazione quantitativa degli impatti degli inquinanti dovuti alla ricaduta dei flussi emessi in atmosfera sui corpi idrici superficiali si è utilizzato il modello SRM Surface Runoff Model (EPA 821- B ) che permette il calcolo della concentrazione degli inquinanti che si accumulano a lungo termine (un anno) sia per deposizione diretta sulla superficie del corpo idrico che per deposizione sul terreno appartenente al bacino imbrifero e per successivo effetto di dilavamento. Il riferimento per la valutazione dell impatto sul corso d acqua sono i limiti di concentrazione di questi inquinanti nelle acque superficiali definiti nell Allegato 2 del D. Lgs. 152/99 e s.m.i..

7 Pag. 7 di 30 Tabella Estratto della Tabella 1/A: Caratteristiche di qualità per acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile Allegato 2 - D. Lgs. 152/99 Il modello propone una formula di calcolo delle concentrazioni di inquinanti nei corsi d acqua che dipende dalle caratteristiche idrauliche del corso d acqua (superficie del bacino e portata intesa come capacità di diluizione) e dalle quantità di inquinante depositate al suolo all interno del bacino. L unica ipotesi, sicuramente cautelativa, alla base del modello è che tutti gli inquinanti depositati raggiungano il corso d acqua. La concentrazione della sostanza inquinante nel corpo idrico è data da: dove: C i è la concentrazione della sostanza inquinante in mg/l; M i è la quantità di inquinante che si deposita nell area del bacino in kg/km 2 all anno; Ω b è la superficie del bacino in km 2 ; Q b è la portata annua del corso d acqua in m 3 /anno che rappresenta il volume di diluizione. Questa formula, data l ipotesi di calcolo, porta sicuramente ad una sovrastima delle concentrazioni degli inquinanti nel corso d acqua. Tale approccio comunque rientra nei termini generali di analisi che tengono conto in generale di un atteggiamento cautelativo nella stima quantitativa degli impatti: in questo modo ottenendo un valore delle concentrazioni inferiori ai limiti previsti si può affermare che vi sia ampio margine di sicurezza nel rispetto, in condizioni reali, del valore limite di impatto sui corpi idrici superficiali. È da sottolineare inoltre di come il modello non tenga conto di:

8 Pag. 8 di 30 eventuali effetti a breve termine, che in questo caso è possibile ritenere di scarsa rilevanza considerate sia le scarse concentrazioni degli inquinanti (a meno di eventuali eventi non ipotizzabili) che le capacità di autodepurazione e diluizione dei corsi stessi; influenza di fattori istantanei quali condizioni meteorologiche di notevole efficacia Rappresentazione dell area di studio Per la rappresentazione dell area di studio si rimanda al precedente Paragrafo 2.4 Componente Acqua, nei quali sono descritte le caratteristiche dei corsi d acqua e degli acquiferi presenti nell ambito areale definito come area di influenza o di impatto sensibile da parte dell impianto. Nella figura seguente (Figura ) è rappresentato il reticolo idrografico principale dell area di studio, così come definito. Il quadrato raffigurato rappresenta un area di 6x6 km centrato sul termovalorizzatore oggetto della presente valutazione di impatto.

9 Pag. 9 di 30 DI O RR BO DRIA N MA BO FOSSO DEL RR O DE L FA LC H ET TO FO FALCHETTO FO SS O RI FO CA IA N FA SSO O LG AN O DI O VE DI CE SIE BOR R N OV O D I OLI SS RB O G O LE TERMOVALORIZZATORE BO PE RR O LA CA N E DE L FO SS TORRENTE O MACINAIE DI VI SA R SS NO O LL I FIU OR SE ME FO BORRO DI RIPPIO Figura Reticolo idrografico dell area di studio Nelle figure successive (Figura le ricadute al suolo degli Figura ), alla figura precedente sono state sovrapposte inquinanti considerati, stimate dal modello diffusionale nella configurazione attuale (stato attuale) e nella configurazione futura (stato di progetto) dell impianto. Università degli Studi di Firenze

10 Pag. 10 di 30 Livelli diossina - situazione attuale - areale 6x6 2 Diossina [femtag/m s] 8E , ,000 Meters Figura Ricadute al suolo di diossina nella situazione attuale

11 Pag. 11 di 30 Livelli Pb - situazione attuale - areale 6x6 2 Piombo [pg/m s] Meters Figura Ricadute al suolo del Piombo nella situazione attuale

12 Pag. 12 di 30 Livelli Hg e Cd - situazione attuale - areale 6x6 2 Hg e Cd [pg/m s] , ,000 Meters Figura Ricadute al suolo di Mercurio/Cadmio nella situazione attuale

13 Pag. 13 di 30 Livelli PM10 - situazione attuale - areale 6x6 2 PM10 [microg/m s] Meters Figura Ricadute al suolo PM10 nella situazione attuale

14 Pag. 14 di 30 Livelli diossina - situazione futura - areale 6x6 2 Diossina [femtag/m s] 8E , ,000 Meters Figura Ricadute al suolo di diossina nella situazione progettuale

15 Pag. 15 di 30 Livelli Hg, Cd e Pb - situazione futura - areale 6x6 2 Hg Cd Pb [femtag/m s] , ,000 Meters Figura Ricadute al suolo di Cadmio/Mercurio e Piombo nella situazione progettuale

16 Pag. 16 di 30 Livelli PM10 - situazione futura - areale 6x6 2 PM10 [microg/m s] , ,000 Meters Figura Ricadute al suolo PM10 nella situazione progettuale

17 Pag. 17 di 30 Il modello SRM richiede come input per il calcolo delle concentrazioni di inquinanti nei corpi superficiali, come è stato già osservato, oltre alla quantità di inquinante che si deposita nell area considerata, la superficie del bacino e la portata media del corso d acqua. Come si può osservare dalle figure precedenti, i bacini dei corsi d acqua maggiormente interessati dalle ricadute dirette al suolo delle sostanze considerate sono il fiume Sieve, il Torrente Macinaie e altri piccoli affluenti della Sieve stessa. Tra questi però solo il fiume Sieve ha lungo il suo sviluppo opere di presa delle acque per uso idropotabile. Tali opere di presa sono, nell area interessata, due e si trovano approssimativamente presso la località S.Francesco, a valle del termovalorizzatore. I bacini di tutti gli altri corsi d acqua comunque interessati dall areale di ricaduta rappresentati, non hanno opere di presa delle acque per uso idropotabile. Il modello per il calcolo delle concentrazioni degli inquinanti è stato quindi utilizzato solo per il fiume Sieve di cui è stata considerata la portata minima annuale in modo da mantenersi in condizioni di sicurezza. Il calcolo è stato sviluppato considerando l intera area di analisi pari a complessivi 36 km 2. Inoltre sono stati utilizzati sia i valori di ricaduta al suolo degli inquinanti emessi dall impianto in previsione di progetto sia nella situazione attuale essendo quest ultima peggiore per quanto riguarda i valori delle ricadute. Nelle tabelle successive sono riportate le grandezze che rientrano nella formula di calcolo delle concentrazioni degli inquinanti (considerando come corso d acqua il fiume Sieve e come superficie i 36 km 2 ) e i risultati ottenuti: PORTATA (m 3 /anno) x 1000 QUANTITA PM10 (µg/m 2 anno) QUANTITA DIOX (fg/m 2 anno) QUANTITA Hg/Cd e Pb (pg/m 2 anno) ATTUALE FUTURA ATTUALE FUTURA ATTUALE FUTURA 18921, Tabella Caratteristiche idrauliche della Sieve e concentrazioni di inquinanti depositate al suolo

18 Pag. 18 di 30 ATTUALE FUTURA CONCENTRAZIONE DIOX (mg/l) 1,23542 x E-12 3,74448 x E-13 CONCENTRAZIONE PM10 (mg/l) 0, , CONCENTRAZIONE Hg/Cd e Pb (mg/l) 6,52937 x E-07 1,64077 x E-07 Tabella Concentrazione degli inquinanti nei corsi d acqua I livelli di concentrazioni che sono individuate come massimo impatto potenziale dalle risultanze del modello SRM dimostrano che sia nella situazione attuale (stato attuale) che nella situazione futura (stato di progetto) gli effetti che si manifestano sono ben inferiori rispetto ai termini previsti dalla normativa.

19 Pag. 19 di 30 Acque sotterranee Come descritto precedentemente la potenziale contaminazione delle acque sotterranee da parte degli inquinanti considerati risulta di difficile valutazione, in quanto preliminari e speditive ipotesi di stima delle quantità di sostanze contaminanti che possono raggiungere gli acquiferi caratterizzanti l area di studio, attraverso i processi di percolazione e infiltrazione, evidenziano dei valori di concentrazione che sono di gran lunga inferiori a quelli evidenziati per le acque superficiali. Quindi sebbene le unità idrogeologiche presenti nell area di studio siano potenzialmente interessate da possibili fenomeni di infiltrazione degli inquinanti in seguito a fenomeni di trasporto e diffusione nel terreno, si può affermare che i valori di concentrazione di sostanze inquinanti attesi siano di ordini di grandezza inferiori rispetto a quelli evidenziati per le acque superficiali e che le falde acquifere, eventualmente utilizzate a scopi idropotabili, siano ampiamente preservate (proprio per le dimensioni trascurabili dei fenomeni) dagli impatti dovuti alle ricadute sul terreno degli inquinanti emessi dall impianto, sia nella situazione attuale che di progetto. Si deve altresì notare che nella zona di studio non sono presenti pozzi di emungimento per l estrazione di acqua potabile ma solo una piccola sorgente. Una rapida e semplice riprova di quanto affermato può essere verificata analizzando le tavole riportate nelle pagine seguente, che rappresentano le aree di ricaduta, sovrapposte agli acquiferi e alle opere di presa all interno delle aree sensibili, che evidenziano come le concentrazioni, pur considerate a livello superficiale, ed ipotizzando una loro diretta e indisturbata percolazione in falda sotterranea, non sarebbero comunque sufficienti a determinare uno stato di alterazione della qualità degli acquiferi. Nella figure successive sono rappresentati gli acquiferi sotterranei dell area di studio, così come definiti nel Paragrafo 2.5, con particolare riferimento sempre all area quadrata di 6 km di lato ricostruita attorno al termovalorizzatore, a cui sono state sovrapposte le ricadute al suolo degli inquinanti considerati, stimate dal modello diffusionale nella configurazione attuale e di progetto dell impianto.

20 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Pag. 20 di 30!!!!!! 17!!!!!!!!!! 232 8!!!! F. Sieve!!!!!!!!!!! 67!!!!! RUFINA Meters Figura Aquiferi presenti nell area di studio

21 Pag. 21 di 30 RUFINA F. Sieve Livelli diossina - situazione attuale - areale 6x6 2 Diossina [femtag/m s] 8E , ,000 Meters Figura Ricadute al suolo di diossina nella situazione attuale

22 Pag. 22 di RUFINA F. Sieve Livelli Pb - situazione attuale - areale 6x6 2 Piombo [pg/m s] , ,000 Meters Figura Ricadute al suolo del Piombo nella situazione attuale

23 Pag. 23 di 30 RUFINA F. Sieve Livelli Hg e Cd - situazione attuale - areale 6x6 2 Hg e Cd [pg/m s] , ,000 Meters Figura Ricadute al suolo di Mercurio/Cadmio nella situazione attuale

24 Pag. 24 di 30 RUFINA F. Sieve Livelli PM10 - situazione attuale - areale 6x6 2 PM10 [microg/m s] Meters Figura Ricadute al suolo PM10 nella situazione attuale

25 Pag. 25 di 30 RUFINA F. Sieve Livelli diossina - situazione futura - areale 6x6 2 Diossina [femtag/m s] 8E , ,000 Meters Figura Ricadute al suolo di diossina nella situazione progettuale

26 Pag. 26 di 30 RUFINA F. Sieve Livelli Hg, Cd e Pb - situazione futura - areale 6x6 2 Hg Cd Pb [femtag/m s] , ,000 Meters Figura Ricadute al suolo di Cadmio/Mercurio e Piombo nella situazione progettuale

27 Pag. 27 di 30 RUFINA F. Sieve PONTASSIEVE 232 Livelli PM10 - situazione futura - areale 6x6 2 PM10 [microg/m s] Meters Figura Ricadute al suolo PM10 nella situazione progettuale

28 Pag. 28 di Valutazione sintetica della componente ambientale Da ciò che è stato analizzato nei paragrafi precedenti emerge la seguente valutazione sintetica degli impatti: Componente ambientale idrografia idrologia alimentazione rifiuti all'impianto emissioni di macroinquinanti idraulica idrogeologia bilancio qualità acque qualità acque idrogeologico superficiali sotterranee emissioni di microinquinanti N N emissioni olfattive emissioni "gas serra" trasporto e smaltimento sovvalli solidi trasporto e smaltimento sovvalli liquidi emissioni sonore utilizzo di reagenti produzione e consumo di energia consumi idrici introduzione di nuovi ingombri fisici e/o nuovi elementi interventi di messa in sicurezza idraulica rischio di incidenti (incendio, esplosione, ecc.) messa a verde N P P IMPATTO POSITIVO P N IMPATTO NEGATIVO N N N N N

29 Pag. 29 di 30 Componente ambientale idrografia idrologia alimentazione rifiuti all'impianto emissioni di macroinquinanti idraulica idrogeologia bilancio qualità acque qualità acque idrogeologico superficiali sotterranee emissioni di microinquinanti NS NS emissioni olfattive emissioni "gas serra" trasporto e smaltimento sovvalli solidi trasporto e smaltimento sovvalli liquidi emissioni sonore utilizzo di reagenti produzione e consumo di energia consumi idrici introduzione di nuovi ingombri fisici e/o nuovi elementi interventi di messa in sicurezza idraulica rischio di incidenti (incendio, esplosione, ecc.) messa a verde NS S NS S IMPATTO SIGNIFICATIVO NS IMPATTO NON SIGNIFICATIVO NS NS NS NS NS

30 Pag. 30 di 30 Componente ambientale idrografia idrologia alimentazione rifiuti all'impianto emissioni di macroinquinanti idraulica idrogeologia bilancio qualità acque qualità acque idrogeologico superficiali sotterranee emissioni di microinquinanti - - emissioni olfattive emissioni "gas serra" trasporto e smaltimento sovvalli solidi trasporto e smaltimento sovvalli liquidi emissioni sonore utilizzo di reagenti - produzione e consumo di energia consumi idrici - introduzione di nuovi ingombri fisici e/o nuovi elementi interventi di messa in sicurezza idraulica rischio di incidenti (incendio, esplosione, ecc.) messa a verde - L/RL NB: essendo tutti gli impatti identificati ritenuti non significativi, la matrice che identifica la dimensione (lieve, rilevante o molto rilevante) e la dimensione temporale (reversibile a breve termine, reversibile a lungo termine, irreversibile) non viene compilata I rischi ambientali prevalenti in un impianto di termovalorizzazione per quanto riguarda la componente idrica sono quelli connessi all attività di emissione di microinquinanti che per caduta o indirettamente per dilavamento del terreno possono raggiungere i corsi d acqua. In questo caso tuttavia le analisi e le simulazioni di caduta riportate dimostrano come ci sia un netto miglioramento in tutte le situazioni chimico-fisiche analizzate e che tali impatti siano del tutto non significativi. Sempre per quanto riguarda la qualità delle acque superficiali e sotterranee, altre possibilità di impatto possono derivare dal trasporto e smaltimento dei sovvalli chimici e dall utilizzo di particolari reagenti potenzialmente inquinanti. Si ritiene tali impatti non significativi perché l impiego di tali elementi è da considerarsi limitato. Relativamente ai prelievi idrici, la realizzazione dell ampliamento in questione inoltre implica una significativa riduzione dei consumi idrici rispetto alla configurazione precedente. La presenza di un infrastruttura, in particolare se si tratta di sbarramenti o di opere in rilevato, può interferire con le aree inondabili comportando la modificazione della dinamica idraulica dei corsi d acqua in occasione di eventi di piena. Una nuova infrastruttura che va ad interferire con le aree inondabili costituisce infatti una barriera all espansione delle acque, determinando una riduzione delle stesse aree inondabili nel settore in cui è presente l opera ed un aumento del livello idrico e delle aree inondabili nel settore opposto. Tuttavia si è ritenuta tale possibilità non significativa a causa dell esigua superficie occupata dall ampliamento in progetto.

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