3.2 AMBIENTE IDRICO (14, 20)

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1 3.2 AMBIENTE IDRICO (14, 20) Prelievi e fabbisogni idrici dell impianto Le esigenze idriche connesse con la realizzazione dell impianto sono stimabili durante la fase di costruzione in circa 70 m 3 /giorno di media con punte di 100 m 3 /giorno. Durante l esercizio i prelievi di acqua per usi industriali vari sono stimabili mediamente in circa 7 m 3 / h, con valori di punta di circa 10 m 3 /h, per un totale annuo di circa m3. Il fabbisogno di acqua potabile è stimato in circa 4-6 m 3 / giorno. I suddetti quantitativi saranno prelevati dal fiume Potenza, per gli usi industriali e dall acquedotto locale per i fabbisogni potabili. Per un refuso nel Progetto Preliminare della centrale si afferma che l approvvigionamento idrico avverrà da acquedotto industriale (che non è presente in zona) Impatto degli scarichi termici dell impianto sul Fiume Potenza Al fine di ridurre i prelievi di acqua di fiume ed evitare la scarico delle acque di raffreddamento, per l impianto è stata adottata la soluzione con condensatore ad aria. Ciò riduce notevolmente i prelievi di acqua ed evita completamente la scarico di acque calde. L alternativa è costituita dalla adozione di un condensatore con torri evaporative ad umido, che necessita di una portata d acqua di fiume di circa 400 m 3 /h, dei quali circa 2/3 vengono evaporati e circa 1/3 viene scaricato al fiume con un aumento della concentrazione dei sali di un fattore 3 ed un aumento della temperatura di circa C L adozione del condensatore ad aria evita tutto ciò, i consumi di acqua sono limitati a circa 7 8 m 3 /h e lo scarico termico è nullo. Nel bilancio costi benefici va sottolineato comunque che tale soluzione comporta una penalizzazione del rendimento complessivo dell impianto di circa l 1% Qualità delle acque e sistemi di trattamento Gli effluenti liquidi, prodotti durante la fase di costruzione, sostanzialmente di tipo civile, sono stimabili in circa 25 m 3 /giorno. Essi saranno convogliati ad un impianto di depurazione e quindi inviati al fiume Potenza. Anche le acque piovane, sicuramente non inquinabili saranno inviate al fiume Potenza previo passaggio in una vasca di prima pioggia. In fase di esercizio le acque reflue dell impianto sono quelle provenienti dal sistema di trattamento acque reflue al quale confluiscono le acque di processo e gli scarichi civili. Lo scarico del sistema di trattamento acque reflue ammonta a circa m 3 /anno. Le acque reflue dopo opportuno trattamento saranno restituite al fiume Potenza. Queste ultime, grazie all uso esclusivo come combustibile del gas naturale ed alle previste modalità di trattamento, presenteranno nel loro complesso concentrazioni di inquinanti tali da rispettare con congrui margini gli stringenti limiti della vigente normativa (D.Lgs. 152/99 e 258/00 ) Eventi Di Piena Catastrofica Del Fiume Potenza Il Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche del C.N.R. ha 45

2 sviluppato una metodologia di analisi regionale da applicarsi per l individuazione della relazione Q T = Q(T) in corsi d acqua italiani con bacini di area inferiore a 3000 Km 2. I risultati di questi studi sono riportati nei Rapporti Regionali del Progetto VAPI editi dal CNR/GNDTCI. Nella SINTESI DEL RAPPORTO REGIONALE PER I COMPARTIMENTI DI BOLOGNA, PISA, ROMA E ZONA EMILIANA DEL BACINO DEL PO vengono definiti i valori del fattore di crescita KT relativi al modello TCEV per le portate al colmo massime annue nella regione Romagna-Marche, per i valori del periodo di ritorno di maggiore interesse operativo. T (anni) K T (portate) Sono state considerate le misure di portata, consultate negli Annali Idrologici pubblicati dal Servizio Idrografico Ministero dei Lavori Pubblici ed nei dati del CNR/GNDTCI, relative alla stazione di Cannucciaro ubicata sul Fiume Potenza poco ad ovest del sito in oggetto. Nella tabella sottostante sono riportate le portate massime per ogni anno. anno ,5 68,4 84,4 64,5 68,1 29,8 36,9 21,1 60,6 49,8 46,7 31,6 68,5 anno ,5 31,4 37,7 45,4 43,8 51,3 76, ,9 42,9 45,3 80,7 45,5 32,4 anno , ,1 50,3 19,7 82,8 53,66 88,05 E stata applicata la relazione: Q T = K T Q dove Q è la media delle portate al colmo massime annue misurate a Cannucciaro da utilizzare secondo le indicazioni del GNDTCI 46

3 K T è il fattore di crescita Q T è la portata attesa con determinato tempo di ritorno Q T = 4.05 * = ec La geometria della sezione trasversale del canale si considera costante ed uguale per tutto il tratto analizzato poiché non vi sono sostanziali modifiche durante il corso. La sezione di verifica è stata posta come nella figura sottostante ed è stata schematizzata con una forma composta rappresentante la morfologia dell alveo nel complesso; la quota dell alveo è stata posta a 164 metri s.l.m. come risulta dalla cartografia. PLANIMETRIA 47

4 SEZIONE DI VERIFICA SEZIONE DI VERIFICA SCALA 1:1000 Considerando che la pendenza dell alveo, la forma (associabile alla prismatica) e la portata non subiscono significative variazioni nel tratto di fiume analizzato, le verifiche idrauliche seguenti sono state eseguite ipotizzando un tipo di flusso nelle condizioni di moto uniforme con velocità costante nel tempo ed in ogni sezione del canale e pertanto con if = ih = i w 1. Conoscendo i seguenti parametri: Q T (portata di di verifica con T=500 anni) = if (pendenza del fondo) = 0, n (coefficiente di Manning) = 0,053 impostando la geometria della sezione attuale ed applicando la Formulazione di Manning per il moto uniforme Q = A 1/n R 2/3 i 1/2 f, per iterazioni successive, eseguite attraverso il software RIVER ANALYSIS SYSTEM si ottengono i risultati Y (tirante idrico) = 4,35 m v (velocità) = 1,8 m/s A (area sezione bagnata) = 115,84 mq B (perimetro bagnato) = 52,71 m R (raggio idraulico) = 2,2 m F (numero di Froude) = 0,38 1 i f = pendenza del fondo dell alveo; i h = pendenza della linea dei carichi specifici; i w = pendenza del pelo libero. 48

5 Pertanto risulta che alla portata di verifica corrisponde una quota d acqua di metri s. l. m. notevolmente inferiore al piano di progetto della centrale. Al fine di effettuare una ulteriore verifica della portata massima del fiume Potenza con ipotesi più cautelative si è ipotizzato che il valore di portata media dei valori massimi coincidesse con il valore massimo assoluto registrato (88,05 ec il 19/02/1979), si ottiene: Q T = 4.05 * = ec E quindi: Y (tirante idrico) = 5.37 m Che corrisponde ad una quota di metri s.l.m.. Infine si è calcolato il valore di portata necessario per lambire il piano di imposta della centrale, facendo una back analisys. Il valore risultante per arrivare alla quota di progetto della centrale, 176 metri s.l.m., sarebbe di 2707,27 con una velocità di 3,57 m/s. In base a quanto riportato risulta che l impianto non sarà interessato da eventi di piena catastrofica, anche con tempi di ritorno superiori a 500 anni. 49

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