ATTUAZIONE PROGETTO SVILUPPO PROGRAMMA P.R.U.S.S.T. - CALIDONE

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1 PROTOCOLLO DI INTESA PER IL RECUPERO SOCIO ECONOMICO ED AMBIENTALE DEI CENTRI URBANI E VALORIZZAZIONE DEI CORSI D ACQUA DI BENEVENTO E DEI PAESI LIMITROFI PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA E SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO P.R.U.S.S.T. ATTUAZIONE PROGETTO SVILUPPO PROGRAMMA P.R.U.S.S.T. - CALIDONE DOCUMENTO N. 3 LINEE DI INTERVENTO PER L INFRASTRUTTURAZIONE DI PIP ED INSEDIAMENTI PRODUTTIVI VALUTAZIONE N. 1 IN ITINERE Program manager: Project controller: Task force manager: Franco Terracciano dr. Clara Cimino, dr. Donato Guarino, dr. Giancarlo Pepe, dr. Giuseppe Merlino, dr. Elio Mendillo, avv. Giuseppe Iannelli. dr. Massimo Resce, ing. Vito Tripaldi, arch. Luigi Salierno, arch. Cosimo Schipani, dr. Giovanna Lupone, dr. Annamaria Franzese,, dr. Giuseppe Salierno, dr. Daniela Palombi, cons. Massimo Ciampi dr. Alessandro Lombardi. Monitoraggio e rilevazione dati: Antonietta D Aiuto, Stefania Lucani, Alessandra Facchiano, dr. Françoise Sassi. Elaborazioni cartografiche: arch. Giovanni Piacquadio, arch. Caterina Scalise. Dirigente di settore: dr. Pierina Martinelli COMUNI PROMOTORI: Airola, Amorosi, Apice, Apollosa, Baselice, Benevento, Buonalbergo, Calvi, Campolattaro, Campoli del Monte Taburno, Casalduni, Castel Pagano, Castelfranco In Miscano, Castelpoto, Castelvenere, Castelvetere In Val Fortore, Cautano, Ceppaloni, Cerreto Sannita, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Foglianise, Foiano V., Fragneto A., Fragneto M., Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Guardia Sanframondi, Limatola, Moiano, Molinara, Montefalcone V., Montesarchio, Morcone, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paupisi, Pesco Sannita, Pietraroja, Pietrelcina, Ponte, Pontelandolfo, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del S., San Giorgio La M., San Leucio del Sannio, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Marco dei Cavoti, San Martino S., San Nazzaro, San Nicola Manfredi, San Salvatore Telesino, Santa Croce del Sannio, Sant'Agata dei Goti, Sant'Angelo a C., Sant'Arcangelo T., Sassinoro, Solopaca, Telese, Tocco Caudio, Torrecuso, Vitulano ADESIONI: Consorzio ASI, Unione degli Industriali di Benevento, Confapi, Confederazione Nazionale dell Artigianato, Azienda di mobilità e trasporti urbani, Azienda speciale igiene urbana, Società Patto territoriale di Bnevento, Confesercenti, UPA, Banco di Napoli.

2 INDICE PREMESSA Il Documento n. 1 Linee d intervento per l infrastrutturazione di PIP ed insediamenti produttivi Sviluppo Programma PRUSST Calidone La valutazione in itinere Verifica sull adozione e sull approvazione degli strumenti urbanistici Verifica sul livello di infrastrutturazione delle zone di insediamento produttivo Verifica sulla domanda di insediamenti produttivi Impatto dell attuazione della delibera G.R. n 7516 del Risultati della valutazione Valutazione sulla delibera G.R del Linee di intervento per l infrastrutturazione delle aree di insediamento produttivo Linee di intervento a sostegno delle iniziative produttive APPENDICI Note esplicative sulla Scheda riepilogativa Piano insediamenti produttivi per Comune Scheda riepilogativa Piano insediamenti produttivi per Comune Scheda Punteggi per Comune Sistema dei vincoli (cartografia) Scheda Aree da infrastrutturare Scheda Aree da infrastrutturare progettazioni esecutive Cronogramma INDICE delle FIGURE Figura 1 - Situazione PIP e PRG - marzo Figura 2 - Situazione PIP e PRG - Verifica n. 1 in itinere febbraio Figura 3 - Superficie infrastrutturata - marzo 2000-febbraio Figura 4 - Grado di assegnazione dei lotti.valori percentuali. Marzo 2000-febbraio Figura 5 - Grado di assegnazione dei lotti.valori assoluti. Marzo 2000-febbraio Figura 6 - Grado di infrastrutturazione dei PIP in termini di costo - marzo Figura 7 - Grado di infrastrutturazione dei PIP in termini di costo - verifica n. 1 in itinere - febbraio Figura 8 - Grado d infrastrutturazione dei PIP in termini di costo:ipotesi prevista nel caso di impiego degli stanziamenti della delibera G.R. n 7516 del Figura 9 - Scatter "Strategicità - Infrastrutturazione" (situazione marzo 2000)...26 Figura 10 - Scatter "Strategicità - Infrastrutturazione" (situazione febbraio 2001)...27 Figura 11 - Scatter "Strategicità - infrastrutturazione" prospettico rispetto alla delibera G.R del Pagina 1 di 29

3 PREMESSA Questo documento nasce dalla necessità di controllare e valutare l evoluzione delle variabili significative riguardanti il processo d infrastrutturazione dei PIP, che si colloca all interno del disegno prioritario di ristrutturazione e qualificazione dello spazio economico locale. Si tratta della prima valutazione in itinere del Documento n 1 di Sviluppo del Programma PRUSST Calidone concernente le linee d intervento per l infrastrutturazione dei PIP e delle aree d insediamento produttivo. 1. Il Documento n. 1 Linee d intervento per l infrastrutturazione di PIP ed insediamenti produttivi Sviluppo Programma PRUSST Calidone Gli interventi sul territorio, così come sottolineano i principali documenti d indirizzo programmatico di livello comunitario, statale e regionale, devono essere improntati in un ottica di sviluppo sostenibile e di visione globale ed integrata delle azioni poste in essere per la sua crescita. Il territorio nella nuova visione di sviluppo diviene espressione di una risorsa composita in cui ciascuna componente non può prescindere dalla profonda interrelazione funzionale che la collega alle altre. Si crea in tal modo un sistema articolato in tanti sottosistemi connessi e capaci, quindi, di esprimere quella forte coesione interna necessaria per interfacciarsi in modo unitario con le realtà economiche esterne. Tale premessa metodologica sulle direttive che la nuova pianificazione economica del territorio esprime, sottolinea l importanza che assume la concertazione tra i vari soggetti interessati, pubblici e privati, al fine di realizzare interventi che siano tra loro compatibili e coesi verso un obiettivo unitario che va costruito e aggiornato grazie alla cooperazione tra i diversi attori. Il Comune di Benevento, con la stesura del Programma PRUSST Calidone datato agosto 1999, ha raggiunto un primo importante obiettivo sulla strada dello sviluppo sostenibile del territorio. Pagina 2 di 29

4 coinvolge Il Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio un comprensorio di 68 Comuni situati all interno della provincia di Benevento ed è una prima risposta alle nuove politiche di sviluppo integrato del territorio (il dettaglio sull articolazione del programma è proposto nel grafico 1). I principali documenti di programmazione economica e finanziaria pongono l incremento dell occupazione come obiettivo generale a fondamento di una strategia complessiva che si attua attraverso obiettivi specifici. Per favorire la crescita dell occupazione all interno del territorio beneventano, è opportuno porre in essere una serie di interventi capaci di attrarre le aziende e di promuovere l insediamento di nuove realtà produttive. Affinché ciò sia possibile è necessario agire su quelle variabili che sono importanti per lo sviluppo del sistema produttivo e che invece si rivelano sottodimensionate. Tra queste variabili Benevento risulta particolarmente deficitaria nella dotazione delle infrastrutture e ciò non solo in relazione ai dati nazionali, ma anche considerando i valori delle altre province campane. Gli sforzi vanno perciò finalizzati al recupero del gap infrastrutturale e proprio in tal senso si è mossa la programmazione del Progetto PRUSST Calidone. In particolare, il Documento n. 1 ha focalizzato l attenzione sull infrastrutturazione dei PIP e delle aree di insediamento produttivo come principale variabile di rottura. La finalità di tale documento è stata quella di misurare l insediamento produttivo dal lato della domanda e dal lato dell offerta nell ambito di una griglia di vincoli, considerati stringenti per lo sviluppo sostenibile, per giungere alla determinazione di una gerarchizzazione strategica del territorio quale indirizzo delle politiche di intervento economico-territoriali. Pagina 3 di 29

5 Graf. 1 PROGRAMMA CALIDONE SOTTOPROGRAMMA ECONOMIA (Politiche di sviluppo) SOTTOPROGRAMMA TERRITORIO (Recupero e Valorizzazione) SOTTOPROGRAMMA AMBIENTE (Tutela e salvaguardia) Industria/artigianato (misura) Servizi (misura) Centri storici (misura) Aria (misura) nuovi insediamenti intervento: a) filiera del tessile (area del distretto industriale) b) filiera dell'agro alimentare (area del patto territoriale) c) filiera del metalmeccanico (area del patto territoriale) d) filiera del riciclo adeguamento insediamenti esistenti a) sicurezza b) tecnologia c) ampliamento Agricoltura (misura) Agriturismo a) nuovi insediamenti Turismo (misura) Ambientale a) parco regionale b) regio tratturo Religioso a) strutture ricettive Costume a) tradizioni b) folklore Sportello unico a) marketing terr.le b) commercializzazione c) ingegneria finanziaria d) consulenza Formazione a) formatori b) nuove figure professionali c) occupabilità d) adeguamento competenze e) imprenditorialità f) imprenditoria giovanile Innovazione a) sistema di qualità b) GIS Patto territoriale di Benevento a) interporto Stazione C.le b) scalo merci ASI c) centro servizi d) centro di promozione e) ente fiera f) terminal bus Reti immateriali a) rete civica telematica Edilizia pubblico/privata a) recupero b) riqualificazione c) manutenzione infrastrutture a) riqualificazione b) completamenti Monumenti/beni storici a) restauro b) sicurezza Musei, pinacoteche, ecc. a) istituzione a1) transavanguardia a2) diocesano b) potenziamenti b1) civilità contadina mobilità a) pedonale/ciclabile b) trasporto pubblico artigianato a) attività compatibili Aree urbane (misura) Mobilità a) parcheggi b) viabilità edilizia pubblico/privata a) riqualificazione b) recupero aree ind.li dismesse Infrastrutture a) riqualificazione b) completamenti tempo libero a) impianti ludico/sportivi Servizi Territoriali (misura) Mobilità a) aereoporto di III livello b) scambiatori intermodali/magazzini c) asse di collegamento PIP Università a) ampliamento strutture b) sicurezza Protezione civile a) monitoraggio Energia a) parchi eolici Inquinamento a) riduzioni scarichi in atmosfera b) propulsori mezzi pubblici c) in centro storico c1) metano c2) elettrico d) parchi e) monitoraggio Suolo (misura) Rifiuti a) smaltimento in attuazione del piano provinciale a1) raccolta differenziata a2) secco/umido a3) stoccaggio a4) discarica a5) riciclo Bonifiche a) discariche dismesse b) cave Acqua (misura) acque usate a) depurazione a1) smaltimento residui di processo a2) monitoraggio b) riqualificazione delle reti c) ricircolo acque potabili a) riqualificazione delle reti altri usi a) industriali b) agricoli c) sicurezza Pagina 4 di 29

6 2. La valutazione in itinere Dopo una anno dalla predisposizione delle Linee di intervento per l infrastrutturazione di PIP ed insediamenti produttivi è di fondamentale importanza un azione di monitoraggio. La valutazione di un programma complesso normalmente si esplica in tre diverse fasi: - la valutazione ex ante (condotta nella fase di predisposizione di un programma e ripetuta nella fase di avvio); - valutazione in itinere (condotta in fase di realizzazione); - valutazione ex post (al termine del programma). Per il PRUSST Calidone, ed in particolare per il Documento n. 1 di Sviluppo, al fine di evidenziare l evoluzione verificatasi nei dati relativi alla situazione fotografata a marzo 2000, è stata predisposta la seguente valutazione con la verifica sugli indicatori di impatto (indicatori fisici e qualitativi) quelli finanziari e quelli procedurali. Si è proceduto seguendo gli stessi steps di costruzione del Documento n. 1. E stato individuato per i diversi Comuni del Comprensorio il sistema dei vincoli esistenti sul territorio; è stata poi valutata la spinta derivante dalla domanda di insediamenti, al fine di giungere, tramite la sovrapposizione delle diverse griglie ottenute, alla determinazione delle opportunità e dei rischi che il territorio esprime sotto la pressione della crescita economica. La verifica su tali variabili è necessaria per individuare gli scostamenti dovuti all evoluzione stessa del territorio e quindi per determinare quei correttivi da applicare alla politica di intervento al fine di garantire la maggiore efficacia ed efficienza del programma stesso. 2.1 Verifica sull adozione e sull approvazione degli strumenti urbanistici Il confronto tra i dati rilevati a marzo 2000 e quelli risultanti ad oggi, febbraio 2001,fa registrare che 6 nuovi Comuni hanno adottato il PIP, mentre uno ha provveduto alla sua approvazione. Il saldo ha prodotto un incremento da 10 a 15 PIP adottati. Quelli approvati salgono invece da 34 a 35.(figg1-2 ) Pagina 5 di 29

7 Va poi evidenziato che 4 Comuni hanno definito, se pur con modalità diverse, i vincoli ricadenti sulle aree industriali. 2.2 Verifica sul livello di infrastrutturazione delle zone di insediamento produttivo La superficie totale dei PIP mostra un incremento di mq (da mq a mq) pari allo 0,9 %. Tale circostanza è dovuta ad ampliamenti del perimetro dei PIP da parte di alcuni Comuni, mentre in altri casi è stato rettificato il dato iniziale. a ml. Il costo complessivo per l infrastrutturazione delle aree è passato da ml Dei ml, ml sono già stati sostenuti, mentre ulteriori ml possono essere coperti dai finanziamenti previsti nella Delibera G.R. n 7516 del 30/12/2000. Dunque, la parte che necessiterebbe di un ulteriore copertura finanziaria ammonta a ml. Scendendo ancor più nel dettaglio: dei metri quadrati di superficie totale risultano infrastrutturati mq, (24 % del totale), mentre i restanti mq ( 76% ) sono ancora da infrastrutturale [si veda la fig. n. 3]; occorre, inoltre, considerare che le aree già infrastrutturate il più delle volte necessitano di ulteriori miglioramenti. la superficie di lotti assegnati risulta essere circa il 51% del totale [figg. n 4 e 5], la quale, confrontata con la percentuale della superficie già infrastrutturata, pari a circa il 24% del totale, dimostra in modo evidente che, ragionando in termini di medie, l area non può essere al momento sfruttata da aziende che hanno già ottenuto l assegnazione, e che sono quindi pronte ad insediarsi non appena raggiunte soglie minime di infrastrutturazione. Inoltre, se consideriamo l infrastrutturazione dei PIP non in termini di superficie ma in termini di costo, rileviamo che solo il 23% del costo totale previsto per il completo funzionamento delle aree è già stato sostenuto. Per una valutazione particolareggiata per i diversi Comuni si vedano le figure 6 e 7. Pagina 6 di 29

8 Figura 1 - Situazione PIP e PRG - marzo Comuni con PRG adottato Comuni con PRG approvato Comuni con PIP approvato Comuni con PIP adottato Strumento normativo 219/81 Strumento normativo 865/71 Figura 2 - Situazione PIP e PRG - Verifica n. 1 in itinere febbraio Comuni con PRG adottato Comuni con PRG approvato Comuni con PIP approvato Comuni con PIP adottato Strumento normativo 219/81 Strumento normativo 865/71 Pagina 7 di 29

9 Figura 3 - Superficie infrastrutturata - marzo 2000-febbraio 2001 mq già infrastrutturati mq da infrastrutturare marzo 2000 febbraio 2001 variazione Pagina 8 di 29

10 Figura 4 - Grado di assegnazione dei lotti.valori percentuali. Marzo 2000-febbraio 2001 superfice lotti da assegnare superfice lotti assegnati 37% 49% 63% 51% 12% marzo 2000 febbraio 2001 variazione Pagina 9 di 29

11 Figura 5 - Grado di assegnazione dei lotti.valori assoluti. Marzo 2000-febbraio 2001 superfice lotti da assegnare superfice lotti assegnati marzo 2000 febbraio 2001 variazione Pagina 10 di 29

12 Figura 6 - Grado di infrastrutturazione dei PIP in termini di costo - marzo 2000 AIROLA AMOROSI APICE APOLLOSA 13,70% 27,00% BASELICE BENEVENTO BUONALBERGO CALVI CAMPOLATTARO CAMPOLI MONTE TABURNO 6,00% 0,70% 54,00% CASALDUNI CASTELFRANCO IN MISCANO CASTELPAGANO CASTELPOTO CASTELVENERE CASTELVETERE IN VALFORTORE CAUTANO CEPPALONI CERRETO SANNITA 66,00% CIRCELLO COLLE SANNITA CUSANO MUTRI 21,00% FAICCHIO FOGLIANISE FOIANO DI VALFORTORE FRAGNETO L'ABATE FRAGNETO MONFORTE FRASSO TELESINO GINESTRA DEGLI SCHIAVONI GUARDIA SANFRAMONDI LIMATOLA MOIANO MOLINARA MONTEFALCONE DI VALFORTORE MONTESARCHIO MORCONE PADULI PAGO VEIANO PANNARANO PAUPISI PESCO SANNITA PIETRAROIA 6,40% 10,00% 27,00% 31,00% 31,50% 33,00% 39,00% PIETRELCINA PONTE PONTELANDOLFO REINO SAN BARTOLOMEO IN GALDO SAN GIORGIO DEL SANNIO 68,00% SAN GIORGIO LA MOLARA SAN LEUCIO DEL SANNIO SAN LORENZELLO SAN LORENZO MAGGIORE SAN LUPO SAN MARCO DEI CAVOTI SAN MARTINO SANNITA 73,00% SAN NAZZARO SAN NICOLA MANFREDI SAN SALVATORE TELESINO SANTA CROCE DEL SANNIO SANT'AGATA DEI GOTI SANT'ANGELO A CUPOLO SANT'ARCANGELO TRIMONTE SASSINORO SOLOPACA 11,00% 0,90% 25,00% 64,60% TELESE TOCCO CAUDIO TORRECUSO VITULANO Pagina 11 di 29

13 Figura 7 - Grado di infrastrutturazione dei PIP in termini di costo - verifica n. 1 in itinere - febbraio 2001 AIROLA 31,00% AMOROSI APICE 27,00% APOLLOSA BASELICE BENEVENTO BUONALBERGO CALVI CAMPOLATTARO CAMPOLI MONTE TABURNO 6,00% 0,70% 27,50% 54,00% CASALDUNI CASTELFRANCO IN MISCANO CASTELPAGANO CASTELPOTO CASTELVENERE CASTELVETERE IN VALFORTORE CAUTANO CEPPALONI 41,00% CERRETO SANNITA CIRCELLO COLLE SANNITA 16,00% CUSANO MUTRI FAICCHIO FOGLIANISE FOIANO DI VALFORTORE FRAGNETO L'ABATE FRAGNETO MONFORTE FRASSO TELESINO GINESTRA DEGLI SCHIAVONI GUARDIA SANFRAMONDI LIMATOLA MOIANO MOLINARA 40,00% MONTEFALCONE DI VALFORTORE MONTESARCHIO MORCONE PADULI PAGO VEIANO PANNARANO PAUPISI PESCO SANNITA PIETRAROIA 10,00% 27,00% 38,00% 31,00% 31,50% 32,00% PIETRELCINA PONTE PONTELANDOLFO REINO SAN BARTOLOMEO IN GALDO SAN GIORGIO DEL SANNIO SAN GIORGIO LA MOLARA 14,00% 64,00% SAN LEUCIO DEL SANNIO SAN LORENZELLO SAN LORENZO MAGGIORE SAN LUPO SAN MARCO DEI CAVOTI 31,00% SAN MARTINO SANNITA SAN NAZZARO SAN NICOLA MANFREDI SAN SALVATORE TELESINO SANTA CROCE DEL SANNIO SANT'AGATA DEI GOTI 2,70% 1,50% SANT'ANGELO A CUPOLO SANT'ARCANGELO TRIMONTE SASSINORO SOLOPACA 22,00% 65,00% TELESE TOCCO CAUDIO TORRECUSO 40,00% VITULANO Pagina 12 di 29

14 2.3 Verifica sulla domanda di insediamenti produttivi Il grado di infrastrutturazione dei PIP del comprensorio, analizzato nel paragrafo precedente, rappresenta un primo elemento per poter valutare la capacità di assorbimento che il territorio ha nei confronti delle pressioni derivanti dalle richieste di insediamento produttivo. L elemento che sarà valutato in questo paragrafo è invece il lato della domanda di aree di insediamento industriale. E quantificata la pressione complessiva 1 sulle aree dei PIP attraverso i dati, forniti dai Comuni, riguardanti le aziende che si sono già insediate (hanno almeno acquisito i lotti o hanno ottenuto concessione edilizia), quelle che hanno ottenuto l assegnazione dei lotti, senza però aver iniziato l iter burocratico per la costruzione degli stabilimenti, e quelle che hanno espresso formalmente richiesta di lotti. I dati censiti relativi alle aziende già insediate o che hanno interesse ad insediarsi nelle aree industriali del comprensorio testimoniano di 872 aziende, che nel dettaglio si articolano in: aziende già insediate e nella maggior parte dei casi operanti; aziende che hanno avuto il lotto assegnato in area PIP, ma che non hanno iniziato l iter amministrativo per la costruzione degli stabilimenti (acquisizione dei suoli o richiesta di concessione edilizia); aziende che hanno fatto richiesta di lotti in area industriale ma che non hanno ancora avuto l assegnazione per motivi di saturazione del PIP o per la mancata definizione delle procedure di assegnazione. La seguente Tabella 1 indica per ogni Comune la situazione delle aziende. 1 In termini di aziende che hanno avuto assegnazione di lotti, aziende che si sono già insediate e aziende che hanno manifestato solo l intenzione di acquisire lotti. Pagina 13 di 29

15 Tabella 1 COMUNE N Azienda N Azienda N Azienda N Totale con lotto richiesto con lotto assegnato insediate Azienda AIROLA AMOROSI APICE APOLLOSA BENEVENTO BUONALBERGO CALVI CAMPOLATTARO CASALDUNI CASTELFRANCO IN MISCANO CASTELPAGANO CASTELVENERE CASTELVETERE IN VAL FORTORE CAUTANO CEPPALONI CERRETO SANNITA CIRCELLO COLLE SANNITA FAICCHIO FOIANO DI VALFORTORE FRAGNETO L'ABATE FRAGNETO MONFORTE FRASSO TELESINO LIMATOLA MOLINARA MONTESARCHIO MORCONE PADULI PAGO VEIANO PESCO SANNITA PIETRELCINA PONTE PONTELANDOLFO REINO SAN BARTOLOMEO IN GALDO SAN GIORGIO DEL SANNIO SAN LORENZELLO SAN LUPO SAN MARCO DEI CAVOTI SAN MARTINO SANNITA SAN NICOLA MANFREDI SAN SALVATORE TELESINO SANTA CROCE DEL SANNIO SANT'AGATA DEI GOTI SANT'ANGELO A CUPOLO SANT'ARCANGELO TRIMONTE SASSINORO SOLOPACA TOCCO CAUDIO TORRECUSO TOTALI Pagina 14 di 29

16 In sintesi, il confronto con quanto censito nel Documento n. 1 indica che la pressione complessiva su tali aree si attesta a 872 aziende contro le 618 di marzo Scomponendo il dato si evidenzia però che quelle effettivamente insediate subiscono una contrazione di 11 unità, passando da 307 a 296, mentre le aziende che hanno manifestato un interesse ad insediarsi risultano accresciute da 311 a 576 di cui 222 con lotto assegnato e 354 che ne hanno fatto richiesta. Per quanto concerne le aziende che intendevano ottenere l assegnazione del lotto per partecipare al bando ex lege 488/92, delle 185 che avevano manifestato tale volontà solo 92 hanno presentato effettivamente la domanda. Riguardo alla contrazione delle aziende già insediate, il dato finale sintetizza una realtà in cui si sono verificati significativi cambiamenti nell ambito dei singoli Comuni. Le variazioni negative di maggior peso hanno interessato i Comuni di Ponte (-21), S. Giorgio del Sannio (- 16), Paupisi e S. Salvatore Telesino (-8). Incrementi di un certo rilievo sono stati invece rilevati a Montesarchio (+8), Amorosi e Ceppaloni (+6), Sassinoro (+5), Airola e Pontelandolfo (+4). Delle 872 aziende che gravitano sulle aree industriali del comprensorio 92 hanno fatto richiesta di finanziamento ai sensi della legge 488/92. La valutazione delle domande di finanziamento presentate è in fase finale: entro il prossimo mese di marzo 2001 saranno pubblicate le graduatorie definitive con le aziende ammesse a finanziamento, le aziende in graduatoria ma non finanziate per esaurimento fondi e aziende non ammesse a finanziamento. L uscita delle graduatorie comporterà l ulteriore selezione delle aziende che hanno programmato l insediamento e che sicuramente hanno già almeno acquisito il lotto: potremo implementare l attuale documento con il numero esatto delle aziende che s insedieranno e la tempistica con la quale lo faranno. Un ulteriore considerazione bisogna farla per le 354 aziende che hanno formalmente fatto richiesta di lotti. Le richieste riguardano soprattutto due tipi di aree: - aree che non sono ancora infrastrutturate ma le cui Amministrazioni competenti hanno programmato l infrastrutturazione; in molti casi queste aree hanno avuto il finanziamento con la delibera di Giunta Regionale n 7516 del 30 dicembre 2000; - aree industriali sature di Comuni che conseguentemente ne hanno previsto l ampliamento Pagina 15 di 29

17 2.4 Impatto dell attuazione della delibera G.R. n 7516 del Assume una fondamentale importanza per una valutazione prospettica del grado di infrastrutturazione delle zone di insediamento produttivo considerare l impatto che presumibilmente s innescherà con l attuazione della delibera della G.R. n 7516 del Infatti, il gap infrastrutturale dei PIP in termini di superficie ammonta a mq che vanno attrezzati al fine di giungere alla piena funzionalità di tutte le aree industriali presenti nel comprensorio. Il gap infrastrutturale, nell ipotesi in cui tutti i Comuni beneficiari intendano usufruire del finanziamento ottenuto con la delibera per realizzare le opere previste, si ridurrebbe a mq poiché la superficie complessivamente infrastrutturata si attesta sui mq (pari a circa il 60 % della superficie totale). Per un impatto visivo del grado d infrastrutturazione dei PIP in termini di costo suddiviso per i diversi Comuni si veda la Figura 8. D altronde, occorre considerare che la quota in capo ai Comuni per i finanziamenti previsti da tale delibera potrebbe rappresentare una criticità nella realizzazione del programma d investimento e ciò in ragione della capacità d indebitamento dei Comuni. Pagina 16 di 29

18 Figura 8 - Grado d infrastrutturazione dei PIP in termini di costo:ipotesi prevista nel caso di impiego degli stanziamenti della delibera G.R. n 7516 del AIROLA AMOROSI APICE APOLLOSA BASELICE BENEVENTO BUONALBERGO CALVI CAMPOLATTARO CAMPOLI MONTE TABURNO CASALDUNI CASTELFRANCO IN MISCANO CASTELPAGANO CASTELPOTO 30,90% 27,47% 19,40% 27,00% 54,16% 61,00% CASTELVENERE CASTELVETERE IN VALFORTORE CAUTANO CEPPALONI CERRETO SANNITA CIRCELLO COLLE SANNITA CUSANO MUTRI FAICCHIO FOGLIANISE FOIANO DI VALFORTORE FRAGNETO L'ABATE FRAGNETO MONFORTE FRASSO TELESINO GINESTRA DEGLI SCHIAVONI GUARDIA SANFRAMONDI LIMATOLA MOIANO MOLINARA MONTEFALCONE DI VALFORTORE 50,00% MONTESARCHIO MORCONE PADULI PAGO VEIANO PANNARANO PAUPISI PESCO SANNITA PIETRAROIA 10,00% 31,51% 37,78% 65,18% 90,00% PIETRELCINA PONTE PONTELANDOLFO REINO SAN BARTOLOMEO IN GALDO SAN GIORGIO DEL SANNIO SAN GIORGIO LA MOLARA 14,33% 80,00% SAN LEUCIO DEL SANNIO SAN LORENZELLO SAN LORENZO MAGGIORE 80,00% SAN LUPO SAN MARCO DEI CAVOTI SAN MARTINO SANNITA SAN NAZZARO SAN NICOLA MANFREDI SAN SALVATORE TELESINO SANTA CROCE DEL SANNIO SANT'AGATA DEI GOTI SANT'ANGELO A CUPOLO 2,73% 54,26% 66,67% SANT'ARCANGELO TRIMONTE SASSINORO SOLOPACA 64,62% TELESE TOCCO CAUDIO TORRECUSO VITULANO 46,15% Pagina 17 di 29

19 2.5 Risultati della valutazione Nel corso di un anno sono intervenuti nuovi elementi che hanno un importante ricaduta sul modello territoriale individuato nel Documento n.1, quindi dopo aver effettuato su questi nuovi elementi le dovute valutazioni, sono state applicate alla funzione di gerarchizzazione del territorio le variazioni registrate per addivenire ad una valutazione complessiva e, quindi, determinare gli opportuni correttivi sulle politiche di intervento. Uno degli elementi più importanti per il quale si propone una valutazione separata è la G.R del Valutazione sulla delibera G.R del La delibera di Giunta Regionale n 7516 del 30/12/2000 stabilisce il concorso nelle rate di ammortamento dei mutui ventennali contratti dai Comuni per l'acquisizione e l'infrastrutturazione delle Aree per insediamenti produttivi. L'emissione del provvedimento formale di concessione, con decreto del Dirigente del Settore Sviluppo e Promozione Attività Industriali, è subordinato alla trasmissione all'assessorato regionale alle Attività Produttive della deliberazione comunale di approvazione del progetto esecutivo stesso, nonché alla trasmissione dell'atto di adesione dell'ente mutuante prescelto dal soggetto attuatore entro e non oltre 180 giorni dalla comunicazione dell'avvenuta destinazione del finanziamento, pena la revoca dell'assegnazione e l'attribuzione delle risorse, con decreto dirigenziale, ad altro comune che ne ha fatto richiesta e/o al completamento del finanziamento di progetti cantierabili ed esecutivi. La procedura implica, quindi, l accollo della quota parte del mutuo da contrarre. La riepilogativa delle quote, con tasso stimato al 5,75%, evidenzia il peso finanziario che graverà sui Comuni. L art. 46 del D.Lgs n 77/1995 stabilisce che l ente locale può deliberare nuovi mutui solo se l importo annuale degli interessi sommato a quello dei mutui precedentemente contratti ed a quello derivante dalle garanzie prestate ai sensi dell art. 49 (fidejussioni) non supera il limite del 25% dell importo dei primi tre titoli del rendiconto. Partendo dalla disposizione legislativa si è ritenuto opportuno svolgere un indagine sulla capacità dei Comuni assegnatari del finanziamento a contrarre i mutui. I risultati, escluso pochissime eccezioni, sono di totale indisponibilità dei fondi necessari. Pagina 18 di 29

20 Comunque, un ulteriore agevolazione per quei comuni che intendono avvalersi di tale finanziamento può derivare dalla convenzione della Cassa DD.PP. con il M.LL.PP. per l attuazione dei PRUSST, ed attualmente è in corso di valutazione presso il Consiglio di Amministrazione della Cassa DD.PP., una proposta di riduzione del tasso di interesse (in ragione di centesimi per punto) per gli interventi pubblici ricadenti nel PRUSST. Tale opportunità può essere colta dai Comuni di Calvi, Colle Sannita, Foiano Valfortore, Montesarchio, Pietrelcina, San Giorgio del Sannio, San Marco de Cavori, San Martino Sannita. Altra opportunità viene data dall eventuale accoglimento, da parte della Regione Campania, della proposta, avanzata dal Comune di Sassinoro, di fare ricorso all art. 1 comma 2 della LR19/96.Nella fattispecie sarà possibile realizzare le opere di infrastrutturazione delle aree PIP in ragione del 60% circa dell intero importo. Laddove si dovesse verificare la necessità di dover completare le infrastrutture, potrà farsi ricorso ai finanziamenti della misura 4.1 del CdiP Pagina 19 di 29

21 Tabella 2 - Delibera G.R del Pagina 20 di 29

22 2.5.2 Linee di intervento per l infrastrutturazione delle aree di insediamento produttivo Confrontando i dati relativi alla strategicità delle aree d insediamento e quelli concernenti i finanziamenti stanziati con delibera G.R. n 7516, si evidenzia che non sempre si riscontra la corrispondenza con le esigenze espresse dalla funzione di strategicità, in particolare non collimano i bisogni espressi dai privati e i finanziamenti erogati. Facendo una valutazione singolare, un primo caso è quello relativo a Benevento dove la pressione complessiva raggiunge il numero di 88 aziende, la quota di finanziamenti necessari per il completamento delle infrastrutture si attesta a circa il 63%, ma il Comune non è destinatario di alcuna somma; altri casi rilevanti sono Morcone (31 aziende e 62% di costi di completamento), Torrecuso (44 aziende e 60% di costo), San Bartolomeo (18 aziende e 86% di costo) e Santa Croce del Sannio (15 aziende e 87,3% di costo). Un agevole lettura grafica di ciò che è avvenuto viene proposto dallo Scatterplot, che mette in relazione l indice di strategicità ed il grado di infrastrutturazione delle aree. Si riportano la Figura 9 - Scatter "Strategicità - Infrastrutturazione" (situazione marzo 2000), la Figura 10 - Scatter "Strategicità - Infrastrutturazione" (situazione febbraio 2001) e la Figura 11 - Scatter "Strategicità - infrastrutturazione" prospettico rispetto alla delibera G.R del (per alcuni comuni non è stata individuata l etichetta per esigenze di comprensibilità grafica, poiché ciò che è importante considerare, più che il singolo comune, è il modello), al fine di valutare l evoluzione temporale delle due variabili: infrastrutturazione e strategicità. L indice di strategità prende in considerazione le seguenti variabili: logistica, ( localizzazione geografica sulle principali direttrici viarie e ferroviarie); sicurezza (vincoli principali incidenti sul territorio); infrastrutturazione esistente (rapporto tra somme già investite e costo totale previsto per la realizzazione delle opere; domanda/offerta (rapporto tra la domanda di nuovo insediamento e offerta di aree); Pagina 21 di 29

23 sistemi territoriali (attrattività territoriale determinata dalla presenza di Distretti Industriali o Sistemi locali manifatturieri); concertazione (presenza di strumenti di programmazione negoziata attivati, in particolare Patti Territoriali, Contratti d area e Contratti di Programma; pianificazione (strumentazione urbanistica vigente). Il grado di infrastrutturazione, invece, è individuato come rapporto tra costo sostenuto dalle Amministrazioni e costo totale per la realizzazione di tutte le opere previste. Nel costo sostenuto sono incluse le somme stanziate dalla Regione Campania con delibera G.R. n 7516 del 30/12/2001 in un ipotesi prospettica che tutti i Comuni riescano ad attivare il finanziamento. L asse delle ordinate interseca l asse delle ascisse nel punto 40 (valore dell indice di strategicità sufficiente per supportare la decisione di investimento pubblico); viceversa l asse delle ascisse interseca l asse delle ordinate nel punto 8 (valore del grado di infrastrutturazione ritenuto sufficiente a rendere operative le aree industriali). L analisi dei dati dello scatter non può sicuramente essere disgiunta da un attenta valutazione del fattore tempo: la infrastrutturazione di un area con caratteristiche di insediamento artigianale, volta quindi a rispondere ad esigenze essenzialmente locali, presuppone scelte di investimento pubblico diverse da quelle destinate agli investimenti su aree nodali. La scelta di infrastrutturare piani per gli insediamenti produttivi destinati ad accogliere aziende in grado di far crescere PIL ed esportazioni del comprensorio, che siano competitive rispetto a mercati regionali, nazionali ed esteri, non può essere alternativa alla scelta di infrastrutturare aree artigianali a respiro locale. Le aree dei Comuni che ricadono nel quadrante in alto a destra rappresentano quelle aree eleggibili di intervento di infrastrutturazione in attuazione di una corretta politica economica: da un lato le aziende che vi si insediano godono di un vantaggio competitivo dovuto alla vicinanza alle arterie di comunicazione o alla velocità negli adempimenti amministrativi o a migliori condizioni di insediamento dovute ai servizi offerti o ad una maggiore facilità di approvvigionamento di materie prime (Distretti), dall altro il processo di insediamento avviene nel rispetto dei parametri dello sviluppo sostenibile, in termini di rispetto della sicurezza del territorio (vincoli) ed in termini di risparmio di territorio. Pagina 22 di 29

24 I Comuni le cui aree ricadono nel quadrante in basso a destra sono connottati da un gap infrastrutturale che andrebbe recuperato data la strategicità dell insediamento. Rappresentano la sottoutilizzazione delle risorse pubbliche con relativi danni alla competitività delle aziende insediate. Per queste aree viene richiesto il finanziamento ai sensi della misura 4.1 del Complemento di Programmazione del POR Campania. I Comuni le cui aree ricadono nel quadrante in alto a sinistra rappresentano scelte non sempre condivisibili di investimento pubblico. Condizioni non ottimali di strategicità sono abbinate a cospicui investimenti pubblici. Si potrebbero verificare danni dovuti allo spreco di territorio e condizioni di scarsa competitività offerte alle aziende che si insediano, in termini di distanze con le direttrici viarie o ferroviarie, di tempi lunghi per gli adempimenti amministrativi. Tali considerazioni sono mitigate dal fatto che per alcuni di questi Comuni le aree industriali risolvono problematiche di insediamenti locali. I Comuni le cui aree ricadono nel quadrante in basso a sinistra rappresentano scelte pubbliche di investimento in linea con la bassa strategicità delle aree. In appendice si riporta l elenco dei Comuni dotati di aree PIP da infrastrutturare, con finanziamenti a valere sulla misura 4.1 del CdiP, e, di questi, quelli dotati di progettazione esecutiva. Pagina 23 di 29

25 2.5.3 Linee di intervento a sostegno delle iniziative produttive Oltre alle priorità nell infrastrutturazione delle aree di insediamento produttivo, nel Documento 1, sono state indicate le linee di intervento da adottare per rispondere alle esigenze palesate dalle aziende che intendevano candidarsi al bando ex lege 488/92. La delibera di Giunta Regionale n 3572 del 23/06/2000 ha sancito la validità dell analisi del Documento 1, assegnando alle aziende che si sono insediate in molti Comuni del comprensorio, un punteggio premiale ai fini del bando ex lege 488/92. La premialità ha determinato, in termini di graduatoria per le domande presentate, il ripristino dei margini di quel vantaggio comparato del territorio perso con le variazioni delle percentuali di ESN e ESL 2, derivate dal passaggio della Provincia di Benevento dalla fascia A dell obiettivo 1 dell Unione Europea alla fascia B. Dalla data di redazione del Documento 1 ad oggi, sono intervenuti due nuovi fatti che hanno mutato lo scenario di riferimento: 1. la pubblicazione del nuovo bando della legge 488/92 con scadenza 30 giugno 2001; 2. l avvio della programmazione dei fondi strutturali per il periodo con la pubblicazione del POR Campania e del relativo Complemento di Programmazione. Per quanto riguarda il primo punto, si propone il mantenimento del punteggio di strategicità dei Comuni come elemento premiale per quelle aziende che intendono insediersi. In relazione al secondo punto, la prossima attivazione delle misure del POR Campania determina opportunità in più per le aziende, ma, nello stesso tempo deve concorrere a migliorare il sistema imprese-territorio nel suo insieme. Le misure del POR che hanno direttamente influenza sulla politica di incentivazione alle imprese sono la 4.2 e la 4.3. La misura 4.2 prevede le seguenti azioni: - regime di aiuto alle piccole e medie imprese per la realizzazione di investimenti materiali ed immateriali. Per questa azione oltre al cofinanziamento della legge 2 ESN = Equivalente Sovvenzione Netto; ESL = Equivalente Sovvenzione Lordo. Pagina 24 di 29

26 488/92 è prevista la partecipazione al finanziamento dei contratti di programma nell ambito dell Accordo di Programma - Quadro Poli e Filiere Produttive con il Ministero del Tesoro Bilancio e Programmazione Economica di cui all Intesa Istituzionale di Programma sottoscritta tra il Governo e la Regione Campania, nonché al finanziamento degli altri strumenti della programmazione negoziata attraverso protocolli aggiuntivi a Patti Territoriali o Contratti d Area; il comprensorio del PRUSST è particolarmente interessato da questa opportunità dato che è presente il Patto Territoriale di Benevento ed il Contratto d Area di Airola con la possibilità concreta di agevolare nuovi investimenti produttivi di imprese e consorzi di imprese; - regime di aiuto per l ammodernamento, l aggiornamento tecnologico dei macchinari e degli impianti tecnico-produttivi e il miglioramento della sostenibilità ambientale delle PMI. Regime di aiuto a sostegno dei consorzi e delle società consortili operanti nell industria e nell artigianato; - regime di aiuto per l acquisizione di servizi reali, per il miglioramento della sostenibilità ambientale (certificazione ISO ed EMAS), per l internazionalizzazione e per la riorganizzazione aziendale; - regime di aiuto a sostegno delle PMI per lo sviluppo dell imprenditoria femminile; - regime di aiuto a sostegno dell imprenditoria giovanile; - azione di ingegneria finanziaria per favorire l accesso al credito da parte delle PMI. La misura 4.3 prevede le seguenti azioni: - programmi di sostegno alla creazione d impresa giovanile e femminile; - marketing territoriale con la redazione e la realizzazione di un programma regionale con l obiettivo di: sviluppare e realizzare un agenzia regionale per la promozione della localizzazione industriale; - sviluppare reti di cooperazione tra imprese e tra territori. Pagina 25 di 29

27 Figura 9 - Scatter "Strategicità - Infrastrutturazione" (situazione marzo 2000) SCATTER "Strategicità-Infrastrutturazione" GRADO DI INFRASTRUTTURAZIONE CEPPALONI MOLINARA S. BARTOLOMEO IN G. S. MARCO DE' CAVOTI S. ARCANGELO T. PADULI PESCO S. PONTE BENEVENTO S. CROCE S. PAUPISI PAGO VEIANO MONTESARCHIO APICE SASSINORO COLLE S. 2 MORCONE CALVI CAMPOLI M.T. FRAGNETO M. S. GIORGIO S FRAGNETO A. 50 TELESE AIROLA 75 STRATEGICITA' DELL'AREA Pagina 26 di 29

28 Figura 10 - Scatter "Strategicità - Infrastrutturazione" (situazione febbraio 2001) SCATTER "Strategicità - Infrastrutturazione" 16 GRADO DI INFRASTRUTTURAZIONE 12 SANT'ARCANGELO SAN GIORGIO S. PONTE TORRECUSO BENEVENTO S. MARCO DE' CAVOTI MORCONE 4 PAGO VEIANO APICE PADULI BUONALBERGO MONTESARCHIO AIROLA COLLE S. PAUPISI SANTA CROCE SAN BARTOLOMEO IN GALDO PIETRAROJA MONTEFALCONE VF CASTELFRANCO M. CASTELPAGANO SANT'AGATA DE' GOTI CAMPOLI MT MOIANO SANT'ANGELO C. SAN LORENZELLO BASELICE FOIANO VF CIRCELLO 0 FAICCHIO S. LORENZO M. CALVI SAN SALVATORE TELESINO PIETRELCINA FRAGNETO M. LIMATOLA FRAGNETO A. AMOROSI INDICE DI STRATEGICITA' Pagina 27 di 29

29 Figura 11 - Scatter "Strategicità - infrastrutturazione" prospettico rispetto alla delibera G.R del SCATTER STRATEGICITA' - INFRASTRUTTURE (Prospettico rispetto alla delibera G.R del 30,12,00) GRADO DI INFRASTRUTTURAZIONE CASTELPAGANO MOIANO CASTELFRANCO M. BASELICE FOIANO VF CIRCELLO SAN LORENZELLO S. MARCO FAICCHIO SANT'ARCANGELO SANT'AGATA DE' GOTI PIETRELCINA FRAGNETO M. PONTE COLLE S. AMOROSI MONTESARCHIO SAN GIORGIO S. SAN SALVATORE TELESINO PADULI APICE 8 LIMATOLA TORRECUSO BENEVENTO MORCONE PAGO VEIANO AIROLA 4 CAMPOLATTARO BUONALBERGO CALVI SAN BARTOLOMEO IN GALDO PIETRAROJA PAUPISI MONTEFALCONE VF CAMPOLI MT SANT'ANGELO C. 0 SANTA CROCE S. LORENZO M. FRAGNETO A. INDICE DI STRATEGICITA' Pagina 28 di 29

30 APPENDICI Note esplicative sulla Scheda riepilogativa Piano insediamenti produttivi per Comune Scheda riepilogativa Piano insediamenti produttivi per Comune Scheda Punteggi per Comune Sistema dei vincoli (cartografia) Scheda Aree da infrastrutturare Scheda Aree da infrastrutturare progettazioni esecutive Cronogramma Pagina 29 di 29

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