Comune di Baricella. Provincia di Bologna PIANO OPERATIVO COMUNALE L.R. 20/2000 POC 1 SCHEDA DEI VINCOLI. Art. 19 L.R. 20/2000 e s.m.i.

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1 Comune di Baricella Provincia di Bologna PIANO OPERATIVO COMUNALE L.R. 20/2000 POC 1 SCHEDA DEI VINCOLI Art. 19 L.R. 20/2000 e s.m.i. adozione delibera C.C. n. 14 del 15/04/2015 approvazione delibera C.C. n. 1 del 18/02/2016 il sindaco Andrea Bottazzi l'assessore Andrea Bottazzi Il Responsabile II Settore Governo e Sviluppo del Territorio Ing. Tiziana Sicilia

2 OBIETTIVO DELLA TUTELA INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA RIFERIMENTO NORMATIVO RIFERIMENTO NORME SOVRAORDINATE DISPOSIZIONI Invasi ed alvei di laghi, bacini e corsi d'acqua Tav. 2 PSC art. 2.2 PSC art. 4.2 PTCP Gli alvei attivi sono destinati al libero deflusso delle acque e alle opere di regimazione idraulica e di difesa del suolo da parte delle autorità competenti, queste ultime da realizzarsi preferibilmente con tecniche di ingegneria naturalistica, tendenti a ridurre il grado di artificialità del corso d acqua e a favorire la contestuale funzione di corridoio ecologico. Negli alvei non è ammissibile qualunque attività che possa comportare un apprezzabile rischio idraulico per le persone e le cose o rischio di inquinamento delle acque o di fenomeni franosi. La presenza di attività e costruzioni per funzioni diverse da quelle di cui al precedente punto è ammissibile esclusivamente nei limiti e alle condizioni prescritte nei punti 4, 5, 6 e 7 dell'art Fasce di tutela fluviale Tav. 2 PSC art. 2.3 PSC art. 4.3 PTCP Le fasce di tutela sono definite in relazione a connotati paesaggistici, ecologici e idrogeologici. Comprendono le aree significative ai fini della tutela e valorizzazione dell ambiente fluviale dal punto di vista vegetazionale e paesaggistico, e ai fini del mantenimento e recupero della funzione di corridoio ecologico, o ancora ai fini della riduzione dei rischi di inquinamento dei corsi d acqua; comprendono inoltre le aree all interno delle quali si possono realizzare interventi finalizzati a ridurre l artificialità del corso d acqua. Nelle fasce di tutela fluviale, anche al fine di favorire il riformarsi della vegetazione spontanea e la costituzione di corridoi ecologici, nonché di consentire gli accessi tecnici di vigilanza, manutenzione ed esercizio delle opere di bonifica, irrigazione e difesa del suolo, la presenza e l insediamento di attività e costruzioni per funzioni diverse da quelle di cui al precedente punto è ammissibile esclusivamente nei limiti e alle condizioni prescritte nei punti 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 12 e 13 dell'art Fasce di pertinenza fluviale Tav. 2 PSC art. 2.4 PSC art. 4.4 PTCP Le fasce di pertinenza sono le ulteriori aree latistanti ai corsi d acqua, non già comprese nelle fasce di tutela di cui all'art. 2.3, che possono concorrere alla riduzione dei rischi di inquinamento dei corsi d acqua, al deflusso delle acque sotterranee, nonché alle funzioni di corridoio ecologico e di qualificazione paesaggistica; comprendono inoltre le aree all interno delle quali si possono realizzare interventi finalizzati a ridurre l artificialità del corso d acqua. La finalità primaria delle fasce di pertinenza fluviale è quella di mantenere, recuperare e valorizzare le funzioni idrogeologiche, paesaggistiche ed ecologiche degli ambienti fluviali.

3 Nodi ecologici complessi Tav. 2 PSC art. 2.6 PSC artt PTCP Con riguardo alle infrastrutture e agli impianti per servizi essenziali di pubblica utilità, comprensivi dei relativi manufatti complementari e di servizio, sono ammissibili interventi di: manutenzione di infrastrutture e impianti esistenti; ristrutturazione, ampliamento, potenziamento di infrastrutture e impianti esistenti non delocalizzabili; in tali casi, si dovranno tuttavia prevedere ed attuare adeguate misure di mitigazione e soprattutto di compensazione, quest ultime in aree anche non direttamente contermini col sito interessato dall intervento ma funzionalmente integrate/integrabili con il medesimo; realizzazione exnovo di attrezzature e impianti che abbiano rilevanza meramente locale, in quanto al servizio della popolazione residente all interno o nelle immediate vicinanze dell area del nodo di non più di un comune ovvero di parti della popolazione di due comuni confinanti Zone di rispetto dei nodi ecologici Tav. 2 PSC art. 2.6 PSC artt PTCP Con riguardo alle infrastrutture e agli impianti per servizi essenziali di pubblica utilità, comprensivi dei relativi manufatti complementari e di servizio, nonché con riguardo agli impianti per lo smaltimento dei reflui e dei rifiuti, sono ammissibili, interventi di: manutenzione di infrastrutture e impianti esistenti; ristrutturazione, ampliamento, potenziamento di infrastrutture e impianti esistenti non delocalizzabili; in tali casi, si dovranno tuttavia prevedere ed attuare adeguate misure di mitigazione e soprattutto di compensazione, quest ultime in aree anche non direttamente contermini col sito interessato dall intervento ma funzionalmente integrate/integrabili con il medesimo; realizzazione exnovo di attrezzature e impianti che siano previsti in strumenti di pianificazione nazionali, regionali o provinciali; realizzazione ex-novo di attrezzature e impianti che abbiano rilevanza meramente locale, in quanto al servizio della popolazione di non più di un comune ovvero di parti della popolazione di due comuni confinanti. Sistema forestale e boschivo Tav. 2 PSC artt. 2.7 e 2.9 art. 7.2 PTCP e D.LGS. 42/ , comma 1, lettera g) In queste aree si persegue l'obiettivo della ricostituzione del patrimonio boschivo come ecosistema forestale polifunzionale, e pertanto sono ammesse esclusivamente: la realizzazione di opere di difesa idrogeologica ed idraulica, di interventi di imboschimento e di miglioramento di superfici forestali, di strade poderali ed interpoderali, di piste di esbosco, comprese le piste frangifuoco e di servizio forestale, nonché le attività di esercizio e di manutenzione delle predette opere, nei limiti stabiliti dalle leggi nazionali e regionali e dalle altre prescrizioni specifiche, con particolare riferimento al programma regionale di sviluppo del settore forestale, alle vigenti Prescrizioni di massima e di polizia forestale ed ai piani economici e piani di coltura e conservazione di cui all'articolo 10 della L.R. 30/81 e alla regolamentazione delle aree protette; gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché ogni altro intervento sui manufatti edilizi esistenti nei limiti consentiti dal RUE; le normali attività selvicolturali, nonché la raccolta dei prodotti secondari del bosco; le attività di allevamento zootecnico di tipo non intensivo, nei limiti degli atti regolamentari e dei piani regionali e subregionali; le attività escursionistiche e del tempo libero compatibili con le finalità di tutela naturalistica e paesaggistica.

4 Siti di importanza comunitaria (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS) Tav. 2 PSC art. 3.3 PSC art. 3.7 PTCP Aree di valore naturale ed ecologico, ovvero vocate alla valorizzazione degli aspetti naturalistici ed ecologici, riconosciute come Siti di Importanza Comunitaria (SIC) nonché Zone di Protezione Speciale (ZPS);Negli elementi funzionali della rete ecologica sono ammesse tutte le funzioni e le azioni che concorrono al miglioramento della funzionalità ecologica degli habitat, alla promozione della fruizione per attività ricreative e sportive all aria aperta compatibili con gli obiettivi di tutela e potenziamento della biodiversità, allo sviluppo di attività economiche ecocompatibili. Giardini di pregio Tav. 2 PSC art. 2.8 PSC Aree private dotate di copertura arborea rilevante per specie e consistenza rispetto al contesto. Maceri Tav. 2 PSC art. 2.5 PSC Gli specchi d acqua esistenti, quali maceri, vasche da pesce e simili, individuati con apposita simbologia sono tutelati quali elementi paesaggistici, testimoniali ed ecologici. Tali maceri e specchi d acqua devono essere di norma conservati e sottoposti a regolare manutenzione, evitando ogni utilizzazione che determini il loro degrado o inquinamento. Centri storici Tav. 2 PSC art. 5.1 PSC art. 8.3 PTCP Nei centri storici: è vietato modificare i caratteri che connotano la trama viaria ed edilizia, nonché i manufatti anche isolati che costituiscono testimonianza storica o culturale; sono escluse rilevanti modificazioni alle destinazioni d'uso in atto, in particolare di quelle residenziali, artigianali e di commercio di vicinato; non è ammesso l'aumento delle volumetrie preesistenti e non possono essere rese edificabili le aree e gli spazi rimasti liberi perché destinati ad usi urbani o collettivi nonché quelli di pertinenza dei complessi insediativi storici. Immobili interessati da specifiche disposizioni di vincolo Tav. 2 PSC Art PSC D.Lgs. 42/2004 Per gli immobili oggetto di tale vincolo il PSC stabilisce e indica nella Tav. 2 la relativa categoria di tutela in relazione alla valutazione delle caratteristiche del bene e delle condizioni di conservazione; per tali immobili le categorie di tutela previste, ai sensi dell art. A-9 della L.R. 20/00, sono esclusivamente: restauro scientifico (RS), come definiti nell Allegato alla L.R. 31/2002, nella quale sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria e di restauro scientifico; restauro e risanamento conservativo (RRC), come definiti nell Allegato alla L.R. 31/2002, nella quale sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e restauro e risanamento conservativo.

5 Edifici di valore storicoarchitettonico Tav. 2 PSC art PSC Art. 8.5 PTCP Per gli immobili oggetto di tale vincolo il PSC stabilisce e indica nella Tav. 2 la relativa categoria di tutela in relazione alla valutazione delle caratteristiche del bene e delle condizioni di conservazione; per tali immobili le categorie di tutela previste, ai sensi dell art. A-9 della L.R. 20/00, sono esclusivamente: restauro scientifico (RS), come definiti nell Allegato alla L.R. 31/2002, nella quale sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria e di restauro scientifico; restauro e risanamento conservativo (RRC), come definiti nell Allegato alla L.R. 31/2002, nella quale sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e restauro e risanamento conservativo Viabilità storica Tav. 2 PSC art PSC art. 8.5 PTCP La viabilità storica è costituita dalle sedi viarie storiche, comprensive degli slarghi e delle piazze urbane, nonché dagli elementi di pertinenza ancora leggibili, indicativamente: ponti, pilastrini ed edicole, oratori, fontane, miliari, parapetti, muri di contenimento, case cantoniere, edifici storici di servizio (ospitali, poste, alberghi), postazioni di guardia (garitte e simili), edifici religiosi e militari (rocche, torri, ecc.), cavalcavia, sottopassi, fabbricati di servizio ferroviario e tramviario, arredi (cartelli isolati ed affissi agli edifici, scritte, illuminazione pubblica, manufatti civili per l approvvigionamento idrico, per lo scolo delle acque, ecc.), cabine elettriche, magazzini per lo stoccaggio delle merci, portici, scalinate o gradinate, marciapiedi e banchine, arredo vegetazionali (siepi, filari di alberi, piante su bivio, ecc.). La viabilità storica non può essere soppressa né privatizzata o comunque alienata o chiusa salvo che per motivi di sicurezza e di pubblica incolumità. Devono essere inoltre salvaguardati gli elementi di pertinenza i quali, se di natura puntuale (quali pilastrini, edicole e simili), in caso di modifica o trasformazione dell asse viario, possono anche trovare una differente collocazione. Sistema storico delle acque derivate: canali Tav. 2 PSC art PSC art. 8.5 PTCP Il sistema storico delle acque derivate è costituito dai canali storici individuati nella Tav. 2 e dai relativi manufatti correlati quali: ponti storici, chiuse, sbarramenti, molini, centrali idroelettriche, lavorieri, acquedotti, argini. I canali storici e i singoli elementi ad essi correlati sono da valorizzare per il ruolo di testimonianza culturale e per il ruolo paesaggistico che rivestono, attraverso l individuazione di forme di fruizione tematica del territorio urbano e rurale, anche ai fini conoscitivi dell uso storico delle tecnologie idrauliche. I canali sono da valorizzare inoltre nel loro potenziale ruolo di connettori nell ambito del progetto di rete ecologica di livello locale di cui all art. 3.3, attraverso il mantenimento, il potenziamento o il ripristino della vegetazione riparia.

6 Aree interessate da bonifiche storiche di pianura Tav. 2 PSC art PSC art. 8.4 PTCP Le aree interessate da bonifiche storiche di pianura sono individuate nella Tav. 2 e sono tutelate per il loro interesse testimoniale nei termini seguenti:va evitata qualsiasi alterazione delle caratteristiche essenziali degli elementi dell organizzazione territoriale; qualsiasi intervento di realizzazione di infrastrutture viarie, canalizie e tecnologiche di rilevanza non meramente locale deve essere previsto in strumenti di pianificazione e/o programmazione provinciali, regionali o nazionali, e deve essere complessivamente coerente con la predetta organizzazione territoriale; gli interventi di nuova edificazione devono essere coerenti con l organizzazione territoriale e di norma costituire unità accorpate urbanisticamente e paesaggisticamente con l edificazione preesistente. Corte coloniche integre Taav. 1 RUE Titolo IV - capo 4.1 RUE Sono individuate con apposito perimetro le corti coloniche composte da edifici di interesse storico-ambientale, vincolati a determinate categorie di tutela, e che presentano particolare pregio per non aver subito nel loro complesso alterazioni della configurazione originaria (quali l'aggiunta di nuovi edifici o parziali demolizioni). All'interno di tali corti non sono ammessi nuovi edifici o ampliamenti, e non è ammessa la realizzazione di attrezzature sportive private di cui all art ; qualora tali interventi risultino possibili in applicazione delle norme relative al territorio rurale, essi devono essere realizzati all'esterno dell'area perimetrata. Non sono ammesse recinzioni di alcun tipo, anche di sola siepe viva, che suddividano lo spazio unitario della corte. è ammesse esclusivamente una recinzioni di siepe viva attorno all intera corte ai sensi dell art comma 17. Aree di tutela dell'insediamento storico Tav. 2 PSC art PSC Art. 8.3 PTCP In tali aree si applicano le seguenti disposizioni di tutela: sugli edifici esistenti sono ammessi tutti gli interventi edilizi consentiti dal RUE, nei limiti del rispetto delle eventuali altre forme di tutela presenti; non è ammessa la costruzione di nuovi edifici. Torrenti, corsi d'acqua e relative sponde Tav. 2 PSC art. 2.9 PSC art. 142 D.Lgs. 42/2004 La realizzazione delle opere e degli interventi edilizi consentiti è soggetta all autorizzazione paesistica, ai sensi delle disposizioni contenute nella Parte Terza, Titolo I, Capi IV e V, del D. Lgs 42/2004.

7 Aree interessate da secifiche disposizioni di vincolo Tav. 1 RUE art. 2.9 PSC art. 136 D.Lgs. 42/2004 La realizzazione delle opere e degli interventi edilizi consentiti è soggetta all autorizzazione paesistica, ai sensi delle disposizioni contenute nella Parte Terza, Titolo I, Capi IV e V, del D. Lgs 42/2004. Zone umide Tav. 2 PSC art. 2.9 PSC art. 136 D.Lgs. 42/2004 e art. 3.5 PTCP La realizzazione delle opere e degli interventi edilizi consentiti è soggetta all autorizzazione paesistica, ai sensi delle disposizioni contenute nella Parte Terza, Titolo I, Capi IV e V, del D. Lgs 42/2004. Aree ad alta probabilità di inondazione Tav. 2 PSC art PSC art. 4.5 PTCP In tali aree si applicano le seguenti disposizioni di tutela: sugli edifici esistenti sono ammessi tutti gli interventi edilizi consentiti dal RUE, nei limiti del rispetto delle eventuali altre forme di tutela presenti; non è ammessa la costruzione di nuovi edifici; l eventuale piantumazione di alberi ad alto fusto deve essere preventivamente autorizzata al fine di assicurare di non pregiudicare la visibilità e la percezione dell insediamento storico. Aree soggette a liquefazione potenziale Tav. 2 PSC art PSC L.R. 19/2008 art. 8 Nelle presenti aree gli interventi di nuova costruzione di edifici sono soggetti alla preventiva effettuazione di studi geologici e idonee campagne geognostiche tali da: definire le prescrizioni attuative per assicurare la tenuta degli edifici rispetto al fenomeno della liquefazione degli orizzonti saturi granulari; ovvero assicurare l eventuale insussistenza locale del rischio del fenomeno della liquefazione; definire le prescrizioni attuative per assicurare la tenuta degli edifici rispetto al fenomeno della subsidenza dei terreni molli a grana fine (cedimenti secondari indotti dal sisma). Aree soggette a liquefazione probabile Tav. 2 PSC art PSC L.R. 19/2008 art. 8 Nelle presenti aree gli interventi di nuova costruzione di edifici sono soggetti alla preventiva effettuazione di studi geologici e idonee campagne geognostiche tali da: definire le prescrizioni attuative per assicurare la tenuta degli edifici rispetto al fenomeno della liquefazione degli orizzonti saturi granulari; ovvero assicurare l eventuale insussistenza locale del rischio del fenomeno della liquefazione; definire le prescrizioni attuative per assicurare la tenuta degli edifici rispetto al fenomeno della subsidenza dei terreni molli a grana fine (cedimenti secondari indotti dal sisma).

8 Rispetto cimiteriale Tav. 2 PSC art. 3.7 PSC R.D. 1265/1934 DPR 285/1990 L.R. 19/2004 In tali fasce di rispetto è ammessa la costruzione di impianti tecnici, di infrastrutture e di manufatti diversi dagli edifici. Gli edifici esistenti all interno delle aree di rispetto potranno essere oggetto, nel rispetto delle prescrizioni di zona, di interventi di recupero, nonché di demolizione con ricostruzione; in quest ultimo caso l intervento deve comunque rispettare una distanza dell edificio dal cimitero non inferiore a quella preesistente. Possono anche essere interessati da interventi di ampliamento una tantum, nella misura massima del 10% del volume della sagoma netta fuori terra, qualora consentito ai sensi delle restanti disposizioni del RUE, sentita l azienda Unità Sanitaria Locale competente per territorio. Rispetto dei depuratori Tav. 2 PSC art. 3.7 PSC Delibera Interministeriale 4/2/1977 In tale fascia sono vietati interventi di NC, RI, AM di edifici. E ammessa la costruzione di impianti tecnici, di infrastrutture, di manufatti diversi dagli edifici.gli edifici preesistenti potranno essere oggetto di interventi di recupero, nonché di demolizione, con eventuale ricostruzione traslata al di fuori dell ambito di rispetto, nei limiti e alle condizioni in cui tali interventi siano consentiti ai sensi delle norme di zona in cui ricadono Linee di alta e media tensione - Fascia di attenzione degli elttrodotti Tav. 1 RUE art PSC L.R. 30/2000. All interno delle fasce di rispetto come sopra individuate o modificate, gli interventi edilizi devono rispettare le disposizioni di cui al R.D. 11/12/1933, n. 1775, al D.P.R. 11/07/1980, n. 753, alla L. 28/06/1986, n. 339, al D.M. 21/03/1988 n. 449 e s. m. e i., alla L. 22/02/2001, n. 36, al D.P.C.M. 08/07/2003, al D.M. 29/05/2008 e alla Deliberazione di Giunta Regionale 21 luglio 2008, n. 1138, recante Modifiche ed integrazioni alla DGR 20 maggio 2001, n. 197 Direttiva per l applicazione della Legge Regionale 31 ottobre 2000, n. 30 recante Norme per la tutela e la salvaguardia dell ambiente dall inquinamento elettromagnetico. In particolare non sono ammessi interventi, edilizi o di cambio d uso, che diano luogo a nuovi recettori sensibili, quali le attrezzature scolastiche, le aree a verde attrezzato, gli ospedali, nonché ogni altro edificio adibito a permanenza di persone pari o superiore a quattro ore giornaliere.

9 Fascia di rispetto stradale Tav. 1 RUE art PSC Nuovo Codice della Strada e suo Regolamento di applicazione Nelle fasce individuate si applicano le disposizioni del Nuovo Codice della Strada. Il RUE, nel rispetto della normativa sovraordinata, detta disposizioni specifiche riguardo agli usi ammessi e agli interventi ammissibili nelle fasce di rispetto, agli obblighi di sistemazione delle aree ricadenti nelle fasce di rispetto nel caso in cui siano ricomprese in un PUA. Il RUE detta inoltre disposizioni riguardo alle distanze dalle strade da rispettare all interno del territorio urbanizzato, nel rispetto dei valori minimi fissati dal D.M. 1444/1968 e del Regolamento di applicazione del Codice della Strada. Rete metano nazionale, regionale e condotta metano Portoviro - fascia di servitù condotte metano Tutela relativa al controllo degli apporti d acqua in pianura Tav. 1 RUE art RUE Art. 5.8 PSC Art RUE Dm 24 novembre 1984 PTCP art. 4.8 PSAI art. 20 Per i gasdotti si applica una fascia di rispetto inedificabile pari a: a) m. 30 per lato dall asse della conduttura per le condutture di prima specie; b) m. 20 per le condutture di II specie; c) m. 2,00 per parallelismi e 1 m per incroci per le condutture di III specie; d) m. 0,50 per parallelismi ed incroci per le condutture di IV specie. In tutto il territorio comunale, nelle zone di espansione la realizzazione di nuovi interventi è subordinata alla realizzazione di sistemi di raccolta delle acque piovane per un volume complessivo di almeno 500 mc per ettaro di superficie territoriale, ad esclusione delle superfici permeabili destinate a parco o a verde compatto che non scolino nel sistema di smaltimento delle acque meteroriche, nonché la progettazione dei sistemi di raccolta secondo quanto previsto nel documento di indirizzo Linee guida per la progettazione dei sistemi di raccolta delle acque piovane per il controllo degli apporti nelle reti idrografiche di pianura.

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