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1 L Assessore all ambiente, risorse naturali e Corpo forestale, Albert Chatrian, fa presente alla Giunta regionale che alcune specie di corvidi presenti in Valle d Aosta, ghiandaia, cornacchia grigia e cornacchia nera, sono responsabili di danni rivolti a frutteti, vigneti e colture orticole, che, in considerazione delle peculiarità agricole valdostane, sono da considerarsi di alto pregio e d importanza sia economica (produzioni di alta qualità) che turistico/ambientale (diversificazione paesaggistica con alternanza di diverse colture agrarie, recupero di siti incolti ed abbandonati mediante creazione di nuovi vigneti e frutteti di montagna), con conseguente disagio e perdita economica da parte dei proprietari dei fondi interessati. Evidenzia che la Ghiandaia è una specie di ambiente boschivo ed è soggetta a spostamenti autunnali invasivi legati alla carenza di cibo nell area di origine; si nutre sia di semi di varia natura (grano, avena, mais e orzo) sia di frutti (ghiande, mele, albicocche, ecc.) e di un ampia gamma di prede animali. Sottolinea che la Cornacchia nera, specie onnivora di ambienti parzialmente alberati, è stata favorita dalle trasformazioni ambientali operate dall uomo, non ultima la creazione di discariche, e ne segue gli insediamenti sino a quote più elevate; è una specie molto diffusa in Valle d Aosta e grazie alla notevole intelligenza ed alla capacità di trovare cibo, ha un basso rischio di estinzione. Fa presente che la Cornacchia grigia è presente con piccoli numeri soprattutto in bassa Valle ed ha abitudini alimentari e comportamentali simili a quelle della Cornacchia nera; rimane, di norma, confinata agli ambienti di pianura e non sale quasi mai di quota. Evidenzia che negli ultimi anni, inoltre, si è osservata la comparsa e un deciso aumento anche della specie Gazza, soprattutto sino a 600 m di quota, con alcune segnalazioni di danni alla cotica erbosa di aree verdi pubbliche. Sottolinea che le specie di cui trattasi sono responsabili di interferenze ed impatti alle attività antropiche: in particolare, per quanto attiene alla ghiandaia, il danno maggiormente avvertito sul territorio regionale è quello a carico dei meleti e, anche se il valore economico dei danni arrecati da questa specie in termini assoluti non è elevato, in realtà, la percezione soggettiva degli stessi da parte dei produttori risulta molto amplificata a livello psicologico, soprattutto alla luce delle modalità colturali legate ad attività familiari e part-time. Fa presente che, in seguito alle segnalazioni dei proprietari delle numerose aziende agricole che producono ortaggi freschi per il mercato locale, si è appurato che nel periodo aprile-maggio, numerosi corvidi, principalmente cornacchie nere e grigie, si alimentano regolarmente delle piantine appena trapiantate, arrecando un grave danno a queste attività. Ricorda che questi corvidi, oltre alle coltivazioni, possono procurare danni anche al patrimonio faunistico, essendo dotati di eccezionale capacità predatoria nei confronti di uova e pulli e potendo arrivare a ridurre i contingenti di altre specie ornitiche, in particolare di quelle che nidificano sul terreno. Informa che per quanto attiene alle cornacchie, oltre ai danni alle colture, si registra un serio rischio di impatto per la navigazione aerea all interno del sedime dell aeroporto regionale Corrado Gex, che si trova a poche centinaia di metri dalla discarica regionale. 1

2 Evidenzia che, per ridurre le problematiche sopra descritte, la Giunta regionale ha approvato con deliberazione n. 953 del 17 luglio 2017 la possibilità di accedere a contributi pubblici per l attuazione di misure preventive contro i danni provocati dalla fauna selvatica alle colture agricole. Sottolinea che le azioni di difesa delle colture o di allontanamento dei corvidi di tipo ecologico quali, ad esempio, reti, zimbelli, detonatori acustici, pur contribuendo alla riduzione dei danni, si sono dimostrate non completamente sufficienti per proteggere adeguatamente le colture al fine di limitare i danni. Richiama la l.r. n. 64 del 27 agosto 1994, ed in particolare l art. 18, il quale prevede che la Giunta regionale, sulla base di segnalazioni, rilevazioni o censimenti, dai quali emerga che l eccessivo moltiplicarsi di determinate specie animali provoca alterazioni dell equilibrio naturale ed arreca gravi danni alle produzioni agro-forestali o al patrimonio faunistico o pone gravi problemi di ordine sanitario, può disporre, verificata l inefficacia di metodi ecologici di controllo, sentito l Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ex Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica), la cattura o l abbattimento di esemplari delle suddette specie con mezzi selettivi, anche nelle zone vietate alla caccia, ad esclusione dei parchi naturali regionali, nei periodi tecnicamente più idonei al raggiungimento dei risultati prefissati, anche al di fuori del periodo venatorio. Alla luce di quanto sopra, riferisce che l Amministrazione regionale ha approvato, con propria deliberazione n del 25 luglio 2014, il piano di controllo numerico dei corvidi per il periodo , il quale, tramite il competente Ufficio per la fauna selvatica ed ittica della Struttura Flora e fauna, il personale del Corpo forestale della Valle d Aosta, i proprietari e conduttori dei fondi ricompresi nei territori interessati dai danni ed i cacciatori esperti abilitati, ha attuato specifiche azioni di controllo numerico delle citate specie. Fa presente che le sopraccitate modalità prevedevano, tra l altro, degli abbattimenti nel periodo ricompreso tra il 1 giugno ed il 30 settembre di ogni anno, mediante l utilizzo del fucile (per la sola specie ghiandaia), nonché delle catture per mezzo di specifiche gabbie (per le specie cornacchia), posizionate nei siti ritenuti idonei dalle competenti stazioni forestali ed affidate anche a personale esterno all Amministrazione regionale, al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Evidenzia che i prelievi attuati nell ambito dei piani sono stati finalizzati, non tanto alla diminuizione del numero degli effettivi di popolazione, quanto, piuttosto, alla realizzazione di un effetto dissuasivo scoraggiante la presenza degli uccelli nei frutteti. Rende noto che il sopraccitato piano di controllo numerico ha ottenuto risultati soddisfacenti: è stata infatti riscontrata una importante diminuzione dei danni, ma, in virtù del fatto che non è stata ottenuta la loro completa eliminazione, alla luce degli indici di presenza delle specie ghiandaia e cornacchia grigia e nera riscontrati ed in considerazione dei danni perduranti arrecati ai frutteti, ai vigneti e alle colture orticole, produzioni agricole di alto pregio e di rilevanza economica e turisticoambientale per il territorio valdostano, è necessario, al fine di garantire il costante contenimento dei danni alle colture di cui sopra, proseguire ed incentivare l attività di controllo numerico delle specie ghiandaia, cornacchia grigia e nera e gazza per il quinquennio Evidenzia che gli interventi volti alla riduzione del numero di esemplari dei corvidi summenzionati, presenti sul territorio regionale, saranno attuati contestualmente alla manifestazione dei danni intervenendo esclusivamente nei comprensori maggiormente interessati dagli eventi. 2

3 Precisa che, considerata la fenologia della maturazione delle colture danneggiate, le operazioni di controllo numerico saranno attuate nel periodo compreso tra il 1 giugno ed il 30 settembre per quello che concerne la specie ghiandaia e tra il 1 aprile e il 30 settembre per quanto riguarda le altre specie, con l eccezione dell area aeroportuale dove potranno essere posizionate trappole operative tutto l anno ed organizzando il personale delegato allo svolgimento delle attività programmate (personale del Corpo forestale della Valle d Aosta, personale della società aeroportuale, proprietari e conduttori dei fondi ricompresi nei territori interessati dai Piani di controllo e cacciatori esperti abilitati al prelievo). Sottolinea che i collaboratori ai Piani di controllo numerico delle specie ghiandaia, cornacchia grigia e nera e gazza esterni all Amministrazione regionale, sarano nominativamente incaricati delle operazioni di controllo numerico e che, al fine dell utilizzo esclusivo e responsabile delle gabbie di cattura da parte dei citati collaboratori, saranno predisposte apposite schede personali di Protocollo di utilizzo delle gabbie-trappola da sottoscrivere a cura del collaboratore preposto. Riferisce che l Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.), con la nota n del 22 luglio 2019, ha espresso parere favorevole al prosieguo del piano di controllo dei corvidi per il quinquennio all interno dei territori delle stazioni forestali ove maggiori sono i danni. Propone, pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, di approvare l allegato Piano di controllo numerico dei corvidi per il quinquennio LA GIUNTA REGIONALE - preso atto di quanto riferito dall Assessore dell ambiente, risorse naturali e Corpo forestale, Albert Chatrian; - richiamata la legge 28 febbraio 1992 n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio e successive modificazioni; - richiamata la legge regionale 27 agosto 1994 n. 64 Norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e per la disciplina dell attività venatoria e successive modificazioni; - richiamato il parere favorevole dell Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale protocollo n del 22 luglio 2019; - richiamata la deliberazione della Giunta regionale n in data 28 dicembre 2018, concernente l'approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio e del bilancio finanziario gestionale per il triennio 2019/2021, come adeguato con DGR n. 377 in data 29 marzo 2019, e delle connesse disposizioni applicative; - considerato che il dirigente della Struttura proponente ha verificato che il bilancio finanziario gestionale per il triennio 2019/2021, nell'ambito del programma n Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare attribuisce alla sua Struttura le risorse necessarie per l'attività di cui trattasi; - visto il parere favorevole di legittimità sulla proposta della presente deliberazione rilasciato dal Dirigente della Struttura flora e fauna dell Assessorato ambiente, risorse 3

4 naturali e Corpo forestale ai sensi dell articolo 3, comma 4, della legge regionale 23 luglio 2010, n. 22; - su proposta dell Assessore all ambiente, risorse naturali e Corpo forestale, Albert Chatrian; - ad unanimità di voti favorevoli, DELIBERA 1. di approvare il Piano di controllo numerico dei corvidi, per il quinquennio , facente parte integrante della presente deliberazione; 2. di dare atto che l attività di controllo numerico dei corvidi è eseguita dai collaboratori esterni a titolo prettamente volontario e pertanto non comporta oneri a carico dell Amministrazione regionale. 4

5 Allegato alla D.G.R. n del 2/8/2019 PIANO DI CONTROLLO NUMERICO DEI CORVIDI IN VALLE D AOSTA PER IL QUINQUENNIO 2019/2023. SPECIE GHIANDAIA (GARRULUS GLANDARIUS) OBIETTIVO Le maggiori problematiche legate alla specie ghiandaia (Garrulus glandarius) in Valle d Aosta sono rappresentate dai danni arrecati dalla specie alle produzioni agricole, con particolare riferimento alle mele e, in misura minore, all uva. Il piano di controllo della specie si pone, quindi, come obiettivo, la riduzione dei danni alle colture mediante il disturbo dell attività predatoria degli animali. Verificata la limitata efficienza dei metodi ecologici (dissuasori acustici, visivi, ecc.), l obiettivo sarà perseguito mediante prelievi finalizzati non tanto alla diminuzione del numero degli effettivi di popolazione quanto, piuttosto, alla realizzazione di un effetto dissuasivo scoraggiante la presenza degli uccelli nei frutteti. DURATA Il piano di controllo della specie ghiandaia è previsto per un quinquennio. TERRITORIO INTERESSATO Gli interventi saranno attuati nei comprensori maggiormente interessati dai danni, contestualmente alla manifestazione degli stessi (periodo di maturazione dei frutti). METODOLOGIE IMPIEGATE 1. Abbattimento con l utilizzo del fucile. 2. Impiego di uccelli rapaci da parte di falconieri autorizzati. SOGGETTI COINVOLTI E LORO COMPITI Controllo e coordinamento Ufficio per la fauna selvatica ed ittica della Struttura regionale flora e fauna: supervisione dell attività di controllo, rilascio delle autorizzazioni e relative istruttorie; compartecipazione all organizzazione dei corsi di abilitazione per gli operatori; verifica dell efficacia dei metodi utilizzati. Attuazione - Personale del Corpo forestale della Valle d Aosta: coordinamento ed attuazione all interno del territorio di competenza, delle operazioni di abbattimento; - Cacciatori esperti, proprietari e conduttori dei fondi interessati dai danni: effettuazione degli abbattimenti. - Falconieri autorizzati: impiego di uccelli rapaci. MODALITA OPERATIVE I cacciatori esperti e i proprietari e conduttori dei fondi interessati dai danni partecipano alle operazioni di controllo numerico a titolo prettamente volontario e senza oneri a carico dell Amministrazione regionale. Essi devono essere in possesso del porto d arma ad uso caccia. Devono, inoltre, essere muniti di autorizzazione nominativa all attività di controllo e/o apposito tesserino individuale di riconoscimento, rilasciati dalla Regione a seguito di frequentazione e superamento di esame finale di uno specifico corso di formazione. 5

6 La loro collaborazione è coordinata sul territorio della Stazioni forestali in base alle disposizioni impartite dal Comando centrale e alla Struttura flora e fauna. LIMITI TEMPORALI DI INTERVENTO Dal 1 giugno al 30 settembre di ogni anno. NUMERO AMSSIMO DI ESEMPLARI PRELEVABILI 600 ghiandaie all anno. DESTINAZIONE DEI CAPI ABBATTUTI I capi abbattuti sono consegnati all Amministrazione regionale che provvederà al loro smaltimento a norma di legge, previa eventuale effettuazione di analisi sanitarie e rilievi morfologici e statistici. SPECIE CORNACCHIA GRIGIA (CORVUS CORONE CORNIX), CORNACCHIA NERA (CORVUS CORONE CORONE) E GAZZA (PICA PICA). OBIETTIVO Come già descritto, le problematiche legate alle due specie di cornacchie presenti in Valle d Aosta consistono nella frequentazione delle aree situate in prossimità della discarica regionale. Si ha ragione di ritenere che tale problematica nel breve periodo potrebbe coinvolgere anche la gazza, presente sempre in maggior numero nelle stesse zone. Il piano di controllo delle specie cornacchia grigia, cornacchia nera e gazza ha, quindi, come obiettivo principale la riduzione dei danni nei meleti e nei frutteti del fondo valle, soprattutto nei dintorni della discarica e, in generale nella piana che circonda la città di Aosta, prevedendo il disturbo dell attività predatoria degli animali in tali contesti mediante abbattimento con il fucile. DURATA Il piano di controllo della specie ghiandaia è previsto per un quinquennio. TERRITORIO INTERESSATO L area interessata dal piano di controllo è rappresentata dalle attività agricole interessate dai danni, in particolare dalle zone circostanti la discarica regionale, in comune di Pollein e nei territori ove sono presenti aziende orticole. Il sedime dell aeroporto regionale, al fine di evitare potenziali incidenti con i mezzi aerei. METODOLOGIE IMPIEGATE 1. Utilizzo di gabbie di cattura del tipo Letter-Box o Box alla francese Le gabbie-trappola tipo Letter-Box sono grandi voliere con dimensioni comprese tra 2x2x2 m e 3x4x3 m, nel cui tetto, spiovente verso il centro, viene lasciata centralmente un apertura ad inganno, somigliante ad una scala adagiata, ove i pioli costituiscono i posatoi che sostengono i corvidi prima di scendere all interno della stesa, attirati da idonea pastura o richiamo vivo. Occorre prestare la massima attenzione affinché i posatoi non risultino troppo vicini, al fine di non ostacolare la discesa dei corvidi nella voliera, ma che contemporaneamente non risultino troppo distanti tra loro, in modo da permettere la fuoriuscita degli stessi (la misura ideale è di cm); ai lati della scala sono spesso collocate due assi che scendono entro la gabbia al fine di impedire la fuoriuscita degli animali catturati. Tali gabbioni, in ragione degli ingombri e dei pesi, risultano di difficile movimentazione sul territorio. 2. Impiego di uccelli rapaci da parte di falconieri autorizzati. 3. Abbattimento con l utilizzo del fucile. 6

7 SOGGETTI COINVOLTI E LORO COMPITI Controllo e coordinamento Ufficio per la fauna selvatica ed ittica della Struttura regionale flora e fauna: supervisione dell attività di controllo, rilascio delle autorizzazioni e relative istruttorie; compartecipazione all organizzazione dei corsi di abilitazione per gli operatori; verifica dell efficacia dei metodi utilizzati. Attuazione - Personale del Corpo forestale della Valle d Aosta: coordinamento ed attuazione all interno del territorio di competenza, delle operazioni di abbattimento; - Cacciatori esperti, proprietari e conduttori dei fondi interessati dai danni: effettuazione degli abbattimenti; - Personale dipendete dell aeroporto regionale: attivazione verifica delle trappole; - Falconieri autorizzati: impiego di uccelli rapaci. MODALITA OPERATIVE I cacciatori esperti e i proprietari e conduttori dei fondi interessati dai danni partecipano alle operazioni di controllo numerico a titolo prettamente volontario e senza oneri a carico dell Amministrazione regionale. Essi devono essere in possesso del porto d arma ad uso caccia. Devono, inoltre, essere muniti di autorizzazione nominativa all attività di controllo e/o apposito tesserino individuale di riconoscimento, rilasciati dalla Regione a seguito di frequentazione e superamento di esame finale di uno specifico corso di formazione. La loro collaborazione è coordinata sul territorio della Stazioni forestali in base alle disposizioni impartite dal Comando centrale e alla Struttura flora e fauna. Gabbie-trappola Al fine dell utilizzo esclusivo e responsabile delle gabbie di cattura da parte dei citati collaboratori, sono predisposte apposite schede personali di Protocollo di utilizzo delle gabbie-trappola da sottoscrivere a cura del collaboratore preposto. Prescrizioni e norme generali per l utilizzo delle gabbie-trappola: a) Attivazione delle trappole con richiamo vivo o con esca alimentare; b) Controllo giornaliero delle trappole (disinnescare sempre tutte le trappole se il giorno seguente non sono possibili controlli); c) Pronta liberazione nel luogo stesso di cattura degli animali eventualmente intrappolati, non appartenenti alla specie bersaglio, con particolare riferimento ai rapaci; d) Soppressione dei corvidi catturati mediante tecniche eutanasiche in un luogo appartato; e) Abbeveraggio, alimentazione e mantenimento in buono stato di salute del richiamo vivo; f) Compilazione del rendiconto di abbattimento; g) Sostituzione saltuaria dei richiami vivi. Uccelli rapaci L impiego di uccelli rapaci, sia per l allontanamento che per l abbattimento dei corvidi, è consentito solo da parte di falconieri autorizzati. Abbattimenti con fucile Gli abbattimenti con fucile possono essere effettuati dal personale del Corpo forestale della Valle d Aosta, da cacciatori esperti e dai proprietari e conduttori dei fondi interessati dai danni in possesso di porto d armi per uso caccia. 7

8 Le operazioni sono coordinate sul territorio regionale dalle Stazioni forestali in base alle disposizioni impartite dal Comando centrale e dalla Struttura flora e fauna. LIMITI TEMPORALI DI INTERVENTO Dal 1 aprile al 31 maggio nelle aree ove sono presenti aziende orticole, a seguito della segnalazione di danni e sul restante territorio dal 1 giugno al 30 settembre di ogni anno. All interno del sedime aeroportuale dal 1 gennaio al 31 dicembre. NUMERO MASSIMO DI ESEMPLARI PRELEVABILI 300 animali (cornacchie grigie, nere e/o ibridi, gazze) all anno. DESTINAZIONE DEI CAPI ABBATTUTI I capi abbattuti sono consegnati all Amministrazione regionale che provvederà al loro smaltimento a norma di legge, previa eventuale effettuazione di analisi sanitarie e rilievi morfologici e statistici. 8

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