PROVINCIA DI FERRARA

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1 PROVINCIA DI FERRARA Giunta Provinciale Seduta del 12/03/2013 Deliberazione n. 40/2013 OGGETTO: PIANO QUINQUENNALE DI CONTROLLO DEI CORVIDI 2013/2017 SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI FERRARA NON COMPRESO NEI PARCHI E NELLE RISERVE NATURALI. In data sopraindicata, nella Residenza Provinciale, Castello Estense, si è riunita alle ore 10:30 la Giunta Provinciale. Componenti assegnati n. 8, in carica n. 8: Marcella ZAPPATERRA Presidente Carlotta GAIANI Vice Presidente Davide NARDINI Assessore Stefano CALDERONI Caterina FERRI Patrizia BIANCHINI Giorgio BELLINI Davide BELLOTTI dei quali sono presenti alla trattazione di questo atto n. 5 e sono assenti: 3 BELLINI GIORGIO, BELLOTTI DAVIDE, GAIANI CARLOTTA Partecipa alla seduta il Segretario Generale Dott. MARIO CAPALDI

2 Proposta n. 5467/2013 L A G I U N T A Su proposta dell Assessore all Agricoltura, Protezione Flora e Fauna, Politiche giovanili e Protezione civile, Stefano Calderoni; Richiamate: - la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio e successive modifiche e integrazioni, Art. 19, 2 comma; - la Legge Regionale dell'emilia-romagna 15 febbraio 1994 n. 8 e successive modifiche ed integrazioni Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria, che all'art. 16 stabilisce che la Provincia, ai sensi dell'articolo 19 della Legge Statale, provvede al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia, ad eccezione dei Parchi e delle Riserve Naturali; - la Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 46/32789 del 07/05/2008, esecutiva ai sensi di legge, di approvazione del Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2008/2012, vigente fino all approvazione del successivo Piano, che prevede, tra gli obiettivi di pubblico interesse finalizzati alla limitazione e prevenzione dei danni da fauna selvatica, arrecati a frutteti, vivai, cocomeraie, altre colture agricole specializzate, di predazione uova, polli e giovani di specie cacciabile e protetta, specifici interventi, fra cui anche la cattura e l'abbattimento di capi delle specie invasive e causa di danni in agricoltura, a norma della Legge 157/92, attraverso l attivazione di specifici piani di controllo; - la Determinazione Prot. Gen. n del 18/02/2008 ad oggetto: Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2008/2012 Valutazione d Incidenza delle attività previste sui Siti Rete Natura 2000 ; Premesso: - che sulla base di quanto stabilito all art comma della L.R. n. 8/94, e successive modifiche ed integrazioni, la Provincia può attuare piani di controllo su fauna selvatica; - che con Deliberazione della Giunta Provinciale nn. 6/1662 del 20/01/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stato approvato il Piano di limitazione dei Corvidi sul territorio della provincia di Ferrara non compreso nei parchi e nelle Riserve Naturali, con validità 2009/2012; - che si intende dare continuità al Piano suddetto, attraverso l approvazione di un nuovo Piano di controllo avente le medesime finalità e metodologie di intervento, volte alla prevenzione dei danni alle colture agricole provocati dalle specie di Corvidi; - che da un confronto dei dati di distribuzione rilevati con quelli pubblicati sulla Carta delle Vocazioni faunistiche della Regione Emilia-Romagna, è emerso che tutto il territorio ferrarese è stato occupato con densità diverse ed in particolare con picchi di densità di nidificazione all interno del Centro Pubblico Riproduzione Fauna Selvatica del Mezzano;

3 Considerato: - l impatto della predazione dei Corvidi (Gazza e Cornacchia grigia) sulle popolazioni di fauna selvatica e sulle colture agricole; - il persistere del danno, causato dalle suddette specie su produzioni agricole, aventi rilevante entità economica quali le frutticole come pera, pesca, pomodoro e sulle strutture per la conservazione dei cereali, come dimostrato dalle richieste di contributo al risarcimento sia in ambiti protetti che in ambito territoriale di caccia; Visti: - la nota prot. n del 04/12/2012 relativa alla richiesta di parere all ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sul Piano di controllo dei Corvidi 2013/2017 nel territorio della provincia di Ferrara ad esclusione dei Parchi e delle Riserve Naturali, in atti; - il parere espresso dall ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), in merito al Piano di controllo dei Corvidi 2013/2017 nel territorio della provincia di Ferrara ad esclusione dei Parchi e delle Riserve Naturali, trasmesso con nota Prot del 10/01/2013 e assunta al P.G. con n del 14/01/2013, in atti; - la nota inviata dal Centro Servizi degli ATC di Ferrara del 26/02/2013 nella quale si documenta il recepimento delle prescrizioni impartire dall ISPRA e che recita : In riferimento alla nota ISPRA prot. N del 10/01/2013, per quanto possa servire ai fini della chiarezza e della trasparenza di gestione, si comunica che gli ATC della provincia di Ferrara da sempre hanno attuato piani di immissioni selvaggina, con l obiettivo riuscito di integrare la selvaggina immessa con quella stanziale, in base alla potenzialità di mantenimento del territorio. La selvaggina immessa è prevalentemente di provenienza da catture locali, quindi selvaggina adulta, autoctona e perfettamente ambientata. Qualora si rendesse necessario procedere con l immissione di giovani fagiani di allevamento si provvederà alla stabulazione in appositi recinti a cielo aperto per almeno due settimane prima della graduale liberazione in natura, nel rispetto di quanto prescritto dall ISPRA. Gli ATC da sempre creano o favoriscono sul territorio (a loro spesa) siti di rifugio, di sverno, a tutela della selvaggina con una tipologia di interventi mirati e perfettamente integrati con le produzioni agricole. Eventuali sospensioni del prelievo venatorio delle specie ripopolate (Lepri e Fagiani) per un annualità successiva alla stagione venatoria durante la quale sono avvenuti i rilasci sarebbe devastante per la gestione (faunistico-agricola), incrementando in modo esponenziale i danni arrecati da fauna selvatica alle colture agricole senza ottenere alcun vantaggio rispetto alla problematica dei danni da corvidi di cui il piano di controllo numerico dovrebbe essere portatore, in atti;

4 Tutto ciò premesso e considerato; Acquisiti i pareri favorevoli del Responsabile del Servizio interessato e del Ragioniere Capo, in ordine rispettivamente alla regolarità tecnica e contabile del presente atto; Con votazione unanime, resa in forma palese; D E L I B E R A a) Di approvare, in applicazione di quanto espresso in premessa che qui si intende interamente riportato, il nuovo Piano di controllo dei CORVIDI sul territorio della provincia di Ferrara non compreso nel Parco e Pre-Parco Regionale del Delta del Po, con validità 2013/2017, così articolato: PIANO DI CONTROLLO NUMERICO DI CORVIDI 2013/2017 Specie interessate Cornacchia grigia (Corvus corone cornix) Gazza ( Pica pica) Finalità Prevenzione/limitazione dei danni provocati dalla specie alle colture agricole, nei periodi in cui le stesse sono maggiormente soggette al rischio e suscettibili di danneggiamento, e conseguentemente diminuzione della spesa per l'indennizzo degli eventuali danni causati agli imprenditori agricoli e prevenzione/limitazione della predazione di uova e polli di specie sia cacciabili che protette. Ambito di validità Tutto il territorio provinciale ad esclusione dell'area ricadente nel Parco e pre-parco Regionale del Delta del Po, con particolare riferimento al Centro Pubblico di Riproduzione della Fauna Selvatica Mezzano e alle zone di protezione e produzione della fauna selvatica. Zone di Intervento In particolare per quanto riguarda le zone di intervento si ritiene opportuno, in via prioritaria, concentrare lo sforzo all interno degli ambiti di produzione e protezione della fauna (Mezzano, Z.R.C. e Oasi). Gli interventi, attuati con le metodologie di seguito indicate, andranno ad interessare una superficie complessiva di circa ettari (escludendo il territorio del pre-parco e del Parco Regionale del Delta del Po per il quale è competente il relativo Ente di Gestione per i Parchi e le Biodiversità- Delta del Po), e un numero di circa esemplari/anno (suddivisi in esemplari di Gazza e di Cornacchia grigia), la cui prevalenza dovrà essere all interno del Centro Pubblico del Mezzano, vista l importanza di tale ambito faunistico e la parte restante nel rimanente territorio provinciale e nelle zone di produzione e protezione della fauna. Si interverrà, infine, negli ATC ove le immissioni faunistiche non risultino favorire la presenza dei Corvidi. Metodi ecologici - Generale esclusione delle immissioni di selvaggina allevata in cattività o d'importazione;

5 - eventuale attuazione di piani solo eccezionali d'immissione finalizzati all'incremento numerico di nuclei naturali di selvaggina con durata temporale limitata. Detti piani dovranno impiegare selvaggina traslocata proveniente da catture condotte sul territorio nazionale ( lepri o fasianidi) ed immessa in forma diretta, oppure giovani fagiani d'allevamento immessi in periodo estivo previa stabulazione in recinti a cielo aperto per almeno due settimane prima della graduale liberazione in natura; - incremento della disponibilità di siti di rifugio e di nidificazione per la selvaggina ( aree incolte, siepi), oltre che di colture a perdere in particolare nelle aree ad agricoltura intensiva. Le suddette azioni costituiscono strumenti prioritari d azione nell ambito delle iniziative volte al contenimento dei danni arrecati da fauna selvatica. La corretta attuazione delle azioni sopra riportate sarà verificata da parte della Provincia prima di dar corso ad azioni di natura cruenta. La Provincia, nell'atto annuale di approvazione dei Piani degli ATC, prescrive agli stessi quanto raccomandato dall' ISPRA, ovvero esclusione delle immissioni di selvaggina allevata in cattività o d'importazione; eventuale attuazione di piani solo eccezionali d'immissione finalizzati all'incremento numerico di nuclei naturali di selvaggina con durata temporale limitata. Detti piani dovranno impiegare selvaggina traslocata proveniente da catture condotte sul territorio nazionale (lepri o fasianidi) ed immessa in forma diretta, oppure giovani fagiani d'allevamento immessi in periodo estivo previa stabulazione in recinti a cielo aperto per almeno due settimane prima della graduale liberazione in natura ). Tale Piano sarà attuato nelle seguenti zone e secondo l ordine di priorità di seguito indicato: - C.P.R.F.S. Valle del Mezzano ; - Zone protette di produzione e protezione della fauna (Z.R.C. e Oasi di Protezione della Fauna); - Istituti venatori sociali e privati (A.T.C. e Aziende Venatorie) in questo caso solo a scopo di tutela delle produzioni agricole frutticole. Modalità operative Le tecniche di attuazione del Piano di controllo proposto intendono dare priorità all'uso di trappole di cattura (tipo Larsen o letter-box con immediata soppressione dei soggetti catturati, oppure lo sparo mediante arma da fuoco su soggetti al di fuori dei nidi ricorrendo eventualmente all impiego di sagome raffiguranti le sembianze dei rapaci. L intervento di controllo attraverso l utilizzo delle trappole di cattura e successiva soppressione eutanasica durante il periodo riproduttivo (Aprile-Settembre) è consentito ai proprietari/conduttori dei fondi interessati autorizzati, nonché ai coadiutori a ciò abilitati ; l utilizzo delle trappole è affiancato dall'intervento dei coadiutori autorizzati allo sparo, ai sensi della L.R. n. 8/94 e succ. modifiche, esclusivamente con fucile da caccia. L abbattimento mediante arma da fuoco (favorendo l uso di munizionamento privo di piombo, come suggerito dall ISPRA) da parte dei proprietari/conduttori dei fondi interessati, purché muniti di licenza di caccia in corso di validità controllati dalle Guardie Provinciali e appositamente autorizzati dalla Provincia, che invierà all ISPRA il consuntivo annuale del prelievo realmente effettuato, entro il 31 marzo di ogni anno. L abbattimento mediante arma da fuoco verrà impiegato al fine di tutelare le colture agricole da frutta. Il numero di esemplari da abbattere mediante abbattimento diretto con sparo non dovrà superare il 30% del contingente totale previsto dal presente Piano (n. 900 esemplari da abbattere annualmente). Le attività di controllo dovranno sempre essere condotte nel rispetto delle norme a tutela del benessere animale. Nei Siti della Rete Natura 2000 e nelle zone umide dovrà essere rispettato il divieto di utilizzo di munizioni in piombo.

6 Periodo di intervento 01/04 30/09 di ogni anno mediante utilizzo delle trappole di cattura 01/04 30/09 di ogni anno mediante abbattimento con arma da fuoco Periodo di validità del Piano: dal 01/01/2013 al 31/12/2017 Prescrizioni agli Operatori: preliminarmente alle attività di abbattimento è obbligatorio per gli operatori-coadiutori l'accreditamento attraverso il numero telefonico del Corpo della Polizia Provinciale. I capi abbattuti non potranno essere utilizzati neppure a scopo alimentare, né commercializzati, ma dovranno essere interrati ad almeno 50 cm di profondità e ad almeno 200 m di distanza da abitazioni e corsi o specchi d'acqua. I capi, se richiesti, dovranno essere consegnati alla competente Autorità Veterinaria per motivi di studio o di indagine igienico sanitaria. Le attività di coordinamento e controllo del presente Piano saranno affidate al Corpo di Polizia Provinciale di Ferrara. Detti piani di controllo saranno programmati, coordinati, effettuati e controllati dagli Agenti di Vigilanza Provinciale i quali, secondo le indicazioni dell'art. 19 della Legge Statale 157/92 potranno avvalersi della collaborazione di: - Guardie Forestali e Guardie Comunali munite di licenza per l'esercizio venatorio; - Operatori all'uopo espressamente autorizzati dalla Provincia ( Coadiutori selezionati e abilitati al controllo delle specie di fauna selvatica), direttamente coordinati dal Corpo di Polizia Provinciale; - Proprietari/Conduttori dei fondi interessati appositamente autorizzati dal competente Ufficio Provinciale. b) di produrre all ISPRA al termine del periodo di validità del piano un articolato documento di rendicontazione delle attività svolte, in cui saranno riportati i dati relativi ai capi eliminati suddivisi per tecnica impiegata, gabbie usate, operatori impiegati, metodi ecologici posti in essere nonché i danni causati; c) di trasmettere il presente Atto, per opportuna conoscenza e norma, al Centro Servizi degli ATC, alle Associazioni Venatorie e Agricole Provinciali; d) di dare atto che gli oneri derivanti dall adozione della presente deliberazione trovano copertura finanziaria negli appositi stanziamenti compresi nel Bilancio 2013 e con corrispondente entrata assicurata a fronte della vendita di selvaggina catturata nel Centro pubblico del Mezzano; e) di dare atto altresì che per gli anni successivi e per tutta la durata del Piano gli eventuali oneri finanziari necessari alla sua attuazione saranno previsti nelle apposite azioni di Bilancio in entrata ed uscita. Nella necessità di dare attuazione al presente Piano di controllo, sin dal prossimo mese di aprile, in riferimento alla presenza di colture di pregio da tutelare, mediante l approvazione di un nuovo piano quinquennale (2013/2017); Con unanime e separata votazione, resa in forma palese; D E L I B E R A

7 Di conferire al presente atto l immediata eseguibilità ai sensi dell art. 134 IV Comma del D.Lgs. 267/2000. sm/ Approvato e sottoscritto IL SEGRETARIO GENERALE (Dott. Mario Capaldi) LA PRESIDENTE (Marcella Zappaterra)

8 SETTORE BILANCIO PARERE DI REGOLARITA' CONTABILE Sulla proposta n /2013 ad oggetto: PIANO QUINQUENNALE DI CONTROLLO DEI CORVIDI 2013/2017 SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI FERRARA NON COMPRESO NEI PARCHI E NELLE RISERVE NATURALI, si specifica, ai sensi dell art.49, 1 comma del Decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, quanto segue: si esprime parere favorevole relativamente alla regolarità contabile: riflessi diretti e indiretti sulla situazione economico-finanziaria o patrimoniale dell Ente; Ferrara, li 07/03/2013 DZ Sottoscritto dal Dirigente (PREVIATI ANNA) con firma digitale

9 Relazione di Pubblicazione Delibera di Giunta N. 40 del 12/03/2013 PROTEZIONE FLORA E FAUNA E PRODUZIONI AGRICOLE Oggetto: PIANO QUINQUENNALE DI CONTROLLO DEI CORVIDI 2013/2017 SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI FERRARA NON COMPRESO NEI PARCHI E NELLE RISERVE NATURALI.. La su estesa delibera viene oggi pubblicata all Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi ai sensi dell art. 21 comma 2 dello Statuto vigente. Ferrara li, 15/03/2013 Sottoscritta L incaricato alla pubblicazione (SILVI MILENA) con firma digitale

10 CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' Delibera di Giunta N. 40 del 12/03/2013 PROTEZIONE FLORA E FAUNA E PRODUZIONI AGRICOLE Proposta n. 5467/2013 Oggetto: PIANO QUINQUENNALE DI CONTROLLO DEI CORVIDI 2013/2017 SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI FERRARA NON COMPRESO NEI PARCHI E NELLE RISERVE NATURALI. La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi di Legge: decorsi 10 giorni dalla pubblicazione, ai sensi dell art. 134, comma 4 del D. Lgs N Ferrara, li 26/03/2013 Sottoscritta dal Segretario Generale (CAPALDI MARIO) con firma digitale