DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL ARIA

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1 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL ARIA N /2007 OGGETTO: Autorizzazione Integrata Ambientale ex D.Lgs.18 febbraio 2005, n. 59 Impresa: Cartiere Enrico Cassina S.n.c. Stabilimento di: Pinerolo (TO) Sede Legale: P.za Sisto Frajria n. 4/7 (TO) Sede Operativa: P.za Sisto Frajria n. 4/7 (TO) Posizione Impresa: P.IVA: PREMESSO CHE: la direttiva n. 96/61/CE disciplina le modalità e le condizioni di rilascio dell autorizzazione integrata ambientale al fine di attuare a livello comunitario la prevenzione e la riduzione integrata dell inquinamento per alcune categorie di impianti industriali, denominata Integrated Pollution Prevention and Control, di seguito abbreviato in IPPC; la direttiva citata è stata inizialmente recepita in Italia con il D.Lgs. 372/99 in relazione agli impianti esistenti e successivamente integralmente recepita con il D.Lgs. 59/05, che abroga il precedente decreto e norma anche l autorizzazione dei nuovi impianti e le modifiche degli impianti esistenti, facendo salvo quanto previsto all art. 4, comma 2; per Autorizzazione Integrata Ambientale si intende il provvedimento che autorizza l esercizio di un impianto o di parte di esso a determinate condizioni che devono garantire che l impianto sia conforme ai requisiti previsti nella direttiva sopraccitata, e che tale autorizzazione può valere per uno o più impianti o parte di essi, che siano localizzati sullo stesso sito e gestiti dal medesimo gestore; a livello europeo è stato istituito un gruppo di lavoro tecnico operante presso l Institute for prospective technological studies del CCR (Centro Comune di Ricerca) della Comunità Europea con sede a Siviglia per la predisposizione di documenti tecnici di riferimento (BRef BAT References) sulle migliori tecniche disponibili (BAT Best Available Techniques); con le DD.G.P. n del 17/02/2004, n del 02/03/04, n del 23/11/2004 e n del 31/01/2006 è stato approvato il calendario complessivo per la presentazione delle istanze di Autorizzazione Integrata Ambientale, da parte dei gestori degli impianti ricadenti in IPPC. ESAMINATO: la domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale e relativa documentazione tecnica presentate in data 01/06/2004 (prot. n ) ai sensi dell art. 5 del D.Lgs. 59/05 (ex art. 4 del D. Lgs. 372/99) dall Impresa CARTIERE ENRICO CASSINA S.n.c. con stabilimento in via Piazza Sisto Frajria n. 4/7 - nel Comune di Pinerolo (TO) - impianto esistente ai sensi del medesimo decreto, al fine dell esercizio della seguente attività IPPC:

2 codice 6.1.b) Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno; gli atti della Conferenza dei Servizi tenutasi in data 07/10/04 e convocata ai sensi dell art. 5 comma 10 del D.Lgs. 59/05 con nota prot. n del 09/09/04; la documentazione integrativa trasmessa dall Impresa in data 29/04/05 (prot. n ), in data 28/03/06 (prot. n ), in data 22/05/06 (prot. n ) ed in data 02/10/06 (prot. n ); il piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche redatto ai sensi dell art. 9 del D.P.G.R. 20 Febbraio 2006, n. 1/R, trasmesso dall Impresa in data 14/11/06 (Prot. n ) ed approvato da ACEA Industriale Pinerolese S.p.A. con nota n /SM/cg del 09/11/06; gli atti della seconda Conferenza dei Servizi tenutasi in data 15/11/06 e convocata ai sensi dell art. 5 comma 10 del D.Lgs. 59/05 con nota prot. n del 03/10/06; la relazione tecnica (prot. n del 13/11/2006) pervenuta dal Politecnico di Torino, Dipartimento del Territorio, Ambiente e Geotecnologie, conseguente all attività di supporto tecnico-scientifico ai procedimenti di A.I.A. ex D.Lgs. 59/05 il Reference Document on Best Available Techniques in The Pulp and Paper industry (Dicembre 2001), documento di riferimento per il settore produttivo in esame redatto dall IPPC Bureau di Siviglia sulle base delle migliori tecniche disponibili per la prevenzione integrata dell inquinamento; l allegato VI al D.M.A. 31 Gennaio 2005 Linee Guida relative ad impianti esistenti per attività rientranti nelle categorie IPPC 6.1.a) e 6.1.b) ; l allegato II al D.M.A. 31 Gennaio 2005 Linee Guida in materia di sistemi di monitoraggio. CONSIDERATO CHE: in data 30/05/05 (prot. n ) l Impresa ha chiesto proroga per la consegna delle integrazioni documentali, poi concessa dalla Provincia di Torino fino al 22/04/2005. RILEVATO CHE: il Gestore ha correttamente adempiuto a quanto disposto all art. 5, comma 7, del D.Lgs. 59/05, al fine di garantire la partecipazione del pubblico al procedimento amministrativo, provvedendo alla pubblicazione di un annuncio di deposito della domanda sul quotidiano La Repubblica in data 29/07/04; copia della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale è stata depositata allo Sportello Ambiente della Provincia di Torino per trenta giorni ai fini della consultazione da parte del pubblico e che non è pervenuta alcuna osservazione nel termine di cui all art. 5, comma 8 del D.Lgs. 59/05; ai sensi dell art. 5 comma 14 del D. Lgs. 59/05 l Autorizzazione Integrata Ambientale sostituisce le seguenti autorizzazioni, concessioni, pareri, visti, nulla osta, o atti di analoga natura in materia ambientale di cui l Impresa CARTIERE ENRICO CASSINA S.n.c. è attualmente titolare ai fini dell esercizio della propria attività: Pagina 2 di 17

3 Estremi dell atto o della comunicazione Ente competente Data rilascio Oggetto RgAt 135 Prot. n /2003 D.D. n ACEA Pinerolese Industriale S.p.A. 29/03/2003 PROVINCIA DI TORINO 28/04/2003 PROVINCIA DI TORINO 12/09/2003 Prot. n. 1660A REGIONE PIEMONTE 04/07/1989 Autorizzazione allo scarico in deroga di acque reflue industriali in pubblica fognatura. Comunicazione di rinnovo operazioni di recupero di cui agli artt. 31,32 e 33 del D.Lgs 22/97 e s.m.i. Autorizzazione allo scarico di reflui tecnologici in acque superficiali. Domanda di autorizzazione ex art. 12 del D.P.R. 203/88. ACQUISITO: la nota (prot. n del 16/11/06) trasmessa dall ACEA Industriale Pinerolese S.p.A. con oggetto Prescrizioni in materia di scarichi in fognatura - Ditta Cartiere Enrico Cassina S.n.c.. VALUTATO CHE: dall analisi dell attuale situazione impiantistica e gestionale descritta nella documentazione presentata, è necessario che il Gestore metta in atto ulteriori strumenti di riduzione dell inquinamento al fine di mitigare l impatto ambientale dell attività. CONSIDERATO INOLTRE CHE: ai sensi e per gli effetti dell art. 17 del D. Lgs. 59/2005 le disposizioni relative alle autorizzazioni sopra richiamate e rilasciate ai sensi della normativa ambientale di settore si applicano sino a quando l Impresa CARTIERE ENRICO CASSINA S.n.c. si sia adeguata alle condizioni fissate nella presente Autorizzazione Integrata Ambientale. RITENUTO CHE: alla luce di quanto sopra esposto sussistano le condizioni per autorizzare ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 59/05 l Impresa CARTIERE ENRICO CASSINA S.n.c. con stabilimento in Piazza Sisto Frajria n. 4/7 - nel Comune di Pinerolo (TO) all esercizio della seguente attività IPPC: codice 6.1.b) Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno con l osservanza di tutte le prescrizioni e condizioni contenute nel presente provvedimento ed entro i termini previsti; al fine di garantire la conformità dell impianto ai requisiti del D. Lgs. 59/05, si possano stabilire quali condizioni di autorizzazione le prescrizioni e i valori limite alle emissioni, i parametri e le misure tecniche equivalenti con riferimento all applicazione delle migliori tecniche disponibili riportati nell Allegato 1 del presente provvedimento. VISTO: la vigente normativa in materia di rifiuti, inquinamento atmosferico, idrico, acustico e del suolo; il D. Lgs. 112 del 31/03/98: conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali; Pagina 3 di 17

4 la L.R. 44 del 26/04/00 con la quale sono state approvate disposizioni normative per l attuazione del D.Lgs. n. 112/98; la D.G.P. n /01 del 20/02/01 inerente le nuove funzioni amministrative conferite alla Provincia dal D.Lgs. 112/98 e dalla L.R. 44/00; la D.G.R. n del 29/07/2002 avente ad oggetto Autorità competente al rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale disciplinata dal D.Lgs. 4/08/1999 n Criteri per la determinazione del calendario delle scadenze per la presentazione delle domande previsto dall art. 4, c. 3, del D. Lgs. 372/99 e prime indicazioni per l ordinato svolgimento delle attività finalizzate al rilascio dell autorizzazione. ATTESO: che la competenza all adozione del presente provvedimento spetta al Dirigente ai sensi dell art. 107 del Testo Unico delle leggi sull Ordinamento degli Enti Locali approvato con D. Lgs. n. 267 del 18/08/2000 e dell art. 35 dello Statuto Provinciale; visti gli articoli 41 e 44 dello Statuto Provinciale; - DETERMINA - 1) di rilasciare l Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi del D. Lgs. 59/05, all Impresa CARTIERE ENRICO CASSINA S.n.c. con stabilimento in Piazza Sisto Frajria n. 4/7 - nel Comune di Pinerolo (TO) e con sede legale in Piazza Sisto Frajria n. 4/7 - nel Comune di Pinerolo (TO), impianto esistente ai sensi del D. Lgs. 59/05, per l esercizio della seguente attività IPPC: codice 6.1.b) Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno; 2) di subordinare l Autorizzazione Integrata Ambientale al rispetto delle condizioni stabilite nell Allegato 1, che è parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, contenente le prescrizioni, i valori limite alle emissioni, i parametri e le misure tecniche equivalenti con riferimento all applicazione delle migliori tecniche disponibili, nonché la frequenza e le modalità di effettuazione dei controlli delle emissioni; tali condizioni sono efficaci dalla data di emanazione del presente provvedimento; 3) di stabilire che l A.R.P.A. Piemonte effettui i controlli con cadenza annuale, con onere a carico del Gestore, secondo quanto previsto dall art. 11 del D. Lgs. 59/05; 4) di imporre al Gestore di dare attuazione agli adeguamenti stabiliti nell Allegato 1 secondo le modalità ed i tempi ivi riportati; 5) che il presente provvedimento ha durata di CINQUE anni a decorrere dalla data di attuazione di tutti gli adeguamenti previsti nell Allegato 1, il cui termine ultimo di realizzazione è il 30 Ottobre 2007; 6) che il Gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Torino un piano di dismissione dell intero impianto IPPC prima della cessazione definitiva delle attività, ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; 7) che il Gestore dell impianto è tenuto a versare l importo stabilito per le spese sostenute per effettuare i rilievi, gli accertamenti e i sopralluoghi necessari all istruttoria nonché Pagina 4 di 17

5 per i successivi controlli entro tre mesi dall entrata in vigore del Decreto Ministeriale di cui all art. 18 comma 2 del D. Lgs. 59/05; 8) di imporre al Gestore di custodire il presente provvedimento, anche in copia, presso l impianto. - EVIDENZIA- 1) che la presente autorizzazione non esonera dal conseguimento delle altre autorizzazioni, o provvedimenti comunque denominati, di competenza di altre autorità previsti dalla normativa vigente per l esercizio dell attività in oggetto; 2) che sono fatte salve tutte le disposizioni previste dalla normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti, laddove non già richiamate nel presente provvedimento; 3) che dovrà essere evitato qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione definitiva delle attività e che, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; 4) che ai sensi dell art. 9, comma 1 del D. Lgs. 59/05 ai fini del rinnovo dell autorizzazione, il Gestore deve presentare apposita domanda all autorità competente almeno SEI mesi prima della scadenza della presente autorizzazione; 5) che le eventuali modifiche progettate dell impianto (successive al presente atto) saranno gestite dalla Provincia di Torino a norma dell art. 10, comma 1 del D. Lgs. 59/05; 6) che copia del presente provvedimento e dei dati relativi ai controlli delle emissioni richiesti, saranno messi a disposizione del pubblico per la consultazione, presso lo Sportello Ambiente della Provincia di Torino. - DISPONE - che copia del presente provvedimento sia trasmessa al Comune di Pinerolo (TO), all ACEA Industriale Pinerolese S.p.A., all A.R.P.A. Piemonte e all ASL 10. Avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso innanzi al TAR Piemonte nel termine perentorio di 60 gg. dalla data di ricevimento del presente atto. Il presente provvedimento non comporta oneri di spesa a carico della Provincia e pertanto non assume rilevanza contabile. Torino, 26 febraio 2007 Il Direttore dell Area Risorse Idriche e Qualità dell Aria Dott. Francesco PAVONE Pagina 5 di 17

6 ALLEGATO 1 IMPIANTI ESISTENTI ALL ATTO DELL AUTORIZZAZIONE...7 ADEGUAMENTI...7 PIANO DI MITIGAZIONE DELL IMPATTO AMBIENTALE...8 PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DELL IMPIANTO...8 EMISSIONI IN ATMOSFERA...9 EMISSIONI NELLE ACQUE...13 GESTIONE DEI RIFIUTI...15 EMISSIONI SONORE...16 REPORT AMBIENTALE...17 Pagina 6 di 17

7 IMPIANTI ESISTENTI ALL ATTO DELL AUTORIZZAZIONE N. 1 macchina continua per la produzione della carta partendo da macero proveniente da raccolta differenziata. Macchina bobinatrice per l allestimento delle bobine prodotte in Macchina Continua. Centrale termica con una caldaia ad olio combustibile BTZ per la produzione del vapore di potenzialità pari a 2.9 MW t. Per gli schemi impiantistici e le planimetrie dello stabilimento si rimanda agli allegati tecnici presentati dall Azienda unitamente all istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale. ADEGUAMENTI 1. Entro il 30 Ottobre 2007 il Gestore dovrà provvedere alla delimitazione delle aree di stoccaggio dei rifiuti prodotti dall attività svolta in stabilimento, individuandole con apposita segnaletica e cartellonistica riportante, per ciascuna area, la denominazione del rifiuto stoccato e la relativa codifica CER. 2. Entro il 30 Ottobre 2007 al fine di tutelare il corpo idrico superficiale il Gestore dovrà realizzare e rendere operativo il sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche di dilavamento che recapitano sul piazzale di stoccaggio carta da macero, come da progetto presentato in data 14/11/ Entro il 30 Ottobre 2007 al fine di promuovere la riduzione dei consumi idrici il Gestore dovrà presentare uno studio concernente la realizzazione di un sistema di raffreddamento a circuito chiuso, affrontando le seguenti tematiche: progettazione tecnica dell opera, risparmi idrici conseguenti, costi realizzativi, costi operativi per il processo, possibili tempistiche di realizzazione. 4. Entro il 30 Ottobre 2007 al fine di ridurre l impatto olfattivo del processo di depurazione acque il Gestore dovrà provvedere alla copertura del depuratore (su tutti i lati della vasca, anche mediante strutture semirigide), alla captazione del volume d aria che insiste sulla vasca (garantendo almeno 3 ricambi d aria/ora) ed al trattamento di tale effluente finalizzato all abbattimento delle sostanze odorigene presenti. 5. Entro il 30 Aprile 2007 il Gestore dovrà presentare alla Provincia di Torino una relazione tecnica con i dati progettuali relativi all intervento di copertura ed al sistema di trattamento. Nella scelta della modalità di trattamento dovranno essere presi in considerazione i seguenti fattori: portata aspirata; caratteristiche fisico-chimiche delle sostanze presenti nel flusso aspirato; avviamenti e fermate del depuratore; approccio integrato: ove tecnicamente fattibile, dovrà essere evitato il passaggio degli inquinanti ad altra matrice, favorendo la distruzione degli inquinanti stessi. 6. Entro 30 giorni dalla realizzazione di ciascun intervento/adeguamento indicato ai punti precedenti il Gestore dovrà inviare comunicazione del completamento dei lavori alla Provincia di Torino e all A.R.P.A. Piemonte. Per il punto 2 (sistema di raccolta e trattamento acque meteoriche di dilavamento) la comunicazione dovrà essere invitata alla Provincia di Torino, al Comune di Pinerolo e all ACEA Industriale Pinerolese S.p.A. Pagina 7 di 17

8 PIANO DI MITIGAZIONE DELL IMPATTO AMBIENTALE Da presentarsi congiuntamente alla domanda di rinnovo dell Autorizzazione Integrata Ambientale. PIANO DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA DALLA CENTRALE TERMICA Il Gestore dovrà presentare un progetto, da realizzarsi entro i 3 anni successivi al rinnovo autorizzativo, con le modalità tecnico-operative per la conversione a combustibile metano ovvero per la sostituzione delle caldaie di produzione vapore. PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DELL IMPIANTO Gli elementi e le valutazioni (principi generali, tempistiche, metodiche di prelievo, di campionamento e di analisi, procedure di registrazione e trattamento dei dati acquisiti, etc.) per l applicazione del Piano di Monitoraggio e Controllo da parte del Gestore e dell A.R.P.A., laddove non diversamente indicato nel presente allegato, sono quelli della Linea Guida in materia di sistemi di monitoraggio, allegato II al D.M.A. 31 Gennaio Il Gestore dovrà effettuare gli autocontrolli delle emissioni con la cadenza periodica riportata nei quadri relativi a ciascuna matrice. Pagina 8 di 17

9 EMISSIONI IN ATMOSFERA LIMITI DI EMISSIONE 1. I valori limite di emissione fissati nel QUADRO EMISSIONI IN ATMOSFERA del presente allegato rappresentano la massima concentrazione ed il massimo quantitativo orario in peso di sostanze che possono essere emesse in atmosfera dalle lavorazioni o dagli impianti considerati. 2. I valori limite di emissione si applicano ai periodi di normale funzionamento dell impianto intesi come i periodi in cui l impianto è in funzione con esclusione dei periodi di avviamento e di arresto. Il Gestore è tenuto comunque ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni durante le fasi di avviamento e di arresto. Non costituiscono in ogni caso periodi di avviamento o di arresto i periodi di oscillazione che si verificano regolarmente nello svolgimento della funzione dell impianto. 3. Qualora il Gestore accerti che, a seguito di malfunzionamenti o avarie, un valore limite di emissione è superato: a) adotta le misure necessarie per garantire un tempestivo ripristino della conformità; b) informa entro le otto ore successive all evento la Provincia di Torino e l A.R.P.A. Piemonte, precisando le ragioni tecniche e/o gestionali che ne hanno determinato l insorgere, gli interventi occorrenti per la sua risoluzione e la relativa tempistica prevista; c) sospende l'esercizio dell'attività fino a che la conformità non è ripristinata, se il guasto causa un pericolo immediato per la salute umana. GESTIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI 4. Il Gestore deve assicurare che l'esercizio e la manutenzione degli impianti siano tali da garantire, in tutte le condizioni di normale funzionamento, il rispetto dei limiti di emissione riportati nel QUADRO EMISSIONI IN ATMOSFERA del presente allegato. 5. Il Gestore è autorizzato ad utilizzare olio BTZ con contenuto di zolfo non superiore all 1% in massa e rispondente alle caratteristiche indicate al punto 1h, Sezione 1, Parte I, Allegato X alla Parte V del D.Lgs. 152/06, come combustibile per le caldaie di produzione vapore, solo fino alla dismissione o sostituzione delle caldaie stesse. 6. I sistemi di contenimento delle emissioni devono essere mantenuti in continua efficienza. 7. Gli impianti devono essere gestiti evitando per quanto possibile che si generino emissioni diffuse tecnicamente convogliabili dalle lavorazioni autorizzate. PUNTI DI EMISSIONE 8. I condotti per l'emissione in atmosfera degli effluenti devono essere provvisti di idonee prese (dotate di opportuna chiusura) per la misura ed il campionamento degli stessi, realizzate e posizionate in modo da consentire il campionamento secondo le norme UNICHIM. Pagina 9 di 17

10 9. La sigla identificativa dei punti d'emissione compresi nel QUADRO EMISSIONI IN ATMOSFERA del presente allegato deve essere visibilmente riportata sui rispettivi camini. 10. La sezione di campionamento deve essere resa accessibile ed agibile per le operazioni di rilevazione con le necessarie condizioni di sicurezza. 11. I condotti di scarico devono essere realizzati in modo da consentire la migliore dispersione dell'effluente gassoso nell'atmosfera, secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia, derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autorità sanitaria, tenuto conto che, sotto il profilo tecnico, sarebbe opportuno che il punto di emissione risulti almeno 1 metro più elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri ed alle aperture di locali abitati nel raggio di 50 metri. PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO 12. I campionamenti delle emissioni (auto-controlli) devono essere effettuati dal Gestore con la periodicità indicata nel QUADRO EMISSIONI IN ATMOSFERA del presente allegato, durante le più gravose condizioni di esercizio degli impianti, per la determinazione di tutti i parametri ivi riportati. 13. Il Gestore deve far pervenire con almeno 15 giorni di anticipo alla Provincia di Torino e all A.R.P.A. - Dipartimento Provinciale di Torino la comunicazione con le date in cui intende effettuare gli auto-controlli delle emissioni in atmosfera. 14. Per l'effettuazione degli auto-controlli e per la presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNICHIM in merito alle Strategie di campionamento e criteri di valutazione delle emissioni (Manuale n. 158/1988). Con la relazione di autocontrollo devono esser forniti tutti i dati indicati al cap. 4 del Manuale UNICHIM n. 158/1988 e specificata la metodologia analitica adottata. 15. Ai fini di una corretta interpretazione dei dati, alle misure di emissione effettuate con metodi discontinui o con metodi continui automatici devono essere associati i valori delle grandezze più significative dell impianto, atte a caratterizzarne lo stato di funzionamento, rilevati al momento di effettuazione degli auto-controlli: velocità di macchina continua; tipologia e grammatura della carta prodotta; potenza termica erogata dalla caldaia; ecc. 16. Ad ogni cambio di fornitore dell olio BTZ il Gestore è tenuto a verificare le caratteristiche chimico-fisiche dell olio, in particolare relativamente a viscosità, tenore di zolfo, residuo carbonioso e ceneri, o attraverso un certificato analitico consegnato dal fornitore o mediante analisi effettuata da laboratorio esterno. I certificati analitici dovranno essere tenuti in stabilimento a disposizione degli Enti preposti al controllo. 17. I metodi analitici per il controllo delle emissioni sono quelli riportati nella tabella seguente. Metodi alternativi possono essere utilizzati a condizione che garantiscano prestazioni equivalenti in termini di sensibilità, accuratezza e precisione. Pagina 10 di 17

11 INQUINANTE METODI ANALITICI UNI CEN ISO SO x (metodo automatico) NO x (metodo automatico) Gas di combustione CO, CO 2, CH 4, O 2 (metodo gascromatografico) CO (metodo spettrofotometrico all IR) O 2 VOC (metodo manuale singoli composti organici) Carbonio Organico Totale (metodo automatico) Polveri (metodo manuale gravimetrico) Velocità e portata UNI ISO 7935 UNI (ritirata la UNI che sostituiva M.U. 587) UNI 9968 (sostituisce M.U. 542) UNI 9969 (sostituisce M.U. 543) UNI 9968 (metodo gascromatografico) UNI EN (sostituisce UNI che sostituiva il M.U. 631) UNI EN UNI EN (sostituiscono la UNI 10391) UNI EN (sostituisce UNI che sostituiva i M.U. 402 e 494) UNI (sostituisce i 2 M.U., revisione pubblicata nel 2001) pren (chemiluminescenza) ISO W.I ISO pren (metodo paramagnetico) EN EN EN ISO EN ISO 9096:2003 W.I ISO (metodo automatico) ISO Legenda UNI: Ente Nazionale Italiano di Unificazione UNI xxx = Norma nazionale CEN: Comitato Europeo di Normazione EN xxx: Norma europea pren xxx: progetto di norma EN in approvazione W.I. xxx: Work Item CEN (doc. allo studio presso il comitato europeo) ISO:Organizzazione Internazionale di Normazione ISO xxx: Norma internazionale ISO/CD xxx: Committee Draft ISO (doc. allo studio presso il comitato internazionale) ISO/FDIS xxx: Final Draft International Standard (progetto di norma ISO in approvazione) UNICHIM: Associazione per l'unificazione nel settore dell'industria Chimica - Ente federato all'uni M.U. xxx: Metodo Unichim Pagina 11 di 17

12 QUADRO EMISSIONI IN ATMOSFERA Reparto CT N camino A Fase CENTRALE TERMICA CALDAIE A BTZ** Portata (Nm 3 /h) 8200 Inquinante POLVERI TOTALI NO X (come NO 2 ) SO X (come SO 2 ) (**) Limite in concentrazione (mg/nm 3 ) (**) Limite in flusso di massa (kg/h) (**) Note Valori limite riferiti ad un tenore di O 2 nell effluente gassoso del 3% Impianto di abbattimento Periodicità di autocontrollo SEMESTRALE MC B SCAMBIATORE FUMANE SECCHERIA POLVERI TOTALI SOT TRIENNALE (**) PER ALTRI INQUINANTI QUI NON SPECIFICATI SI APPLICANO I LIMITI DI CUI ALL ALLEGATO I ALLA PARTE V DEL D.LGS. 152/06. Pagina 12 di 17

13 EMISSIONI NELLE ACQUE SCARICO IN FOGNATURA L Impresa CARTIERE ENRICO CASSINA S.n.c. è autorizzata a scaricare i propri reflui tecnologici di processo, i reflui domestici nonché le acque meteoriche e di dilavamento dell impianto provenienti dal piazzale di stoccaggio carta da macero, nella fognatura pubblica a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni. Ai sensi della normativa vigente il Gestore del Servizio Idrico Integrato è autorità competente al controllo del ciclo completo delle acque. 1. Le acque scaricate rispettino i limiti della Tabella 3 Scarico in rete fognaria dell Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per tutti i parametri ivi elencati ad eccezione del parametro COD. 2. Per il parametro COD le acque scaricate non superino la concentrazione massima di 2000 mg/l. 3. Il rispetto dei limiti di accettabilità non sia in alcun caso conseguito mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo. 4. Il Gestore predisponga annualmente il campionamento e l analisi delle acque reflue allo scarico finale, effettuata da tecnico abilitato, per tutti i parametri riportati nella Tabella seguente, utilizzando i metodi di campionamento, conservazione del campione ed analisi previsti dalla normativa italiana vigente, riportati nella Linea Guida in materia di sistemi di monitoraggio, allegato II al D.M.A. 31 Gennaio ph Materiali grossolani Solidi speciali totali BOD 5 INQUINANTI Nichel Piombo Rame Zinco COD (come O 2 ) Solfiti (come SO 3 ) Conducibilità Solfati (come SO 4 ) Alluminio Cloruri Cadmio Fosforo totale (come P) Cromo VI Cromo totale Ferro Manganese Mercurio Azoto totale Idrocarburi totali Solventi clorurati Tensioattivi totali 5. Il Gestore mantenga in perfette condizioni di efficienza e di accessibilità il punto di prelievo allo scarico, effettuando periodicamente operazioni di manutenzione e pulizia. 6. Il Gestore garantisca idonea manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema di trattamento, al fine di permetterne un costante ed efficiente funzionamento. Pagina 13 di 17

14 7. Il Gestore comunichi tempestivamente all ACEA Industriale Pinerolese S.p.A. qualunque arresto totale e/o parziale non programmato dell impianto di trattamento e la rimessa a regime del medesimo. 8. Il Gestore realizzi entro il 30 Ottobre 2007 un punto di prelievo di campioni di controllo sull immissione delle acque di prima pioggia. Tale punto di ispezione, che dovrà essere mantenuto in perfette condizioni di efficienza ed accessibilità, dovrà risultare l ultimo prima della confluenza in rete fognaria. 9. Il Gestore rispetti gli intendimenti tecnici e gestionali descritti nel piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche approvato da ACEA Industriale Pinerolese S.p.A. con nota n /SM/cg del 09/11/ Il Gestore osservi le norme in materia di controlli previsti dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. 11. Il Gestore disponga l esecuzione di idonea pulizia dell area adibita al deposito del macero con cadenza almeno settimanale. 12. Ai fini di una corretta gestione del ciclo delle acque, il Gestore disponga il monitoraggio dei parametri chimico-fisici indicati nella successiva tabella, su un campione di effluente dalla vasca di trattamento, indicativamente con la frequenza riportata nella terza colonna. PARAMETRO PUNTI DI MISURA FREQUENZA DI MONITORAGGIO ph Uscita depuratore Giornaliero COD (1) Uscita depuratore Giornaliero Solidi Sospesi Totali Uscita depuratore Giornaliero (1) Tale parametro potrà essere monitorato anche utilizzando un kit portatile d analisi, previa dimostrazione analitica dell equivalenza dei risultati con quelli ottenibili con metodo ufficiale. 13. Il Gestore conservi presso lo stabilimento a disposizione degli Enti preposti al controllo i certificati analitici redatti da tecnico abilitato con i risultati degli autocontrolli annuali allo scarico finale ed un registro coi risultati dei monitoraggi periodici. 14. Il Gestore provveda a propria cura ed onere a regolare taratura degli strumenti di misura installati sui prelievi e sugli scarichi idrici con cadenza almeno triennale o comunque con la cadenza minima indicata dal fornitore dello strumento. I certificati di taratura dovranno essere conservati presso lo stabilimento. SCARICO IN ACQUE SUPERFICIALI L Impresa CARTIERE ENRICO CASSINA S.n.c. è autorizzata a scaricare esclusivamente i propri reflui tecnologici di raffreddamento nel corpo idrico superficiale denominato Rio Moirano, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni. 15. I reflui scaricati rispettino i limiti della Tabella 3 Scarico in acque superficiali dell Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per tutti i parametri ivi elencati. Pagina 14 di 17

15 16. Il rispetto dei limiti di accettabilità non sia in alcun caso conseguito mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo. 17. Il Gestore predisponga annualmente il campionamento e l analisi delle acque reflue al pozzetto di scarico finale, effettuata da tecnico abilitato, sui parametri significativi per lo scarico in argomento, utilizzando i metodi di campionamento, conservazione del campione ed analisi previsti dalla normativa italiana vigente, riportati nella Linea Guida in materia di sistemi di monitoraggio, allegato II al D.M.A. 31 Gennaio Il Gestore mantenga in perfette condizioni di efficienza e di accessibilità il punto di prelievo allo scarico, effettuando periodicamente operazioni di manutenzione e pulizia. 19. Il Gestore conservi presso lo stabilimento a disposizione degli Enti preposti al controllo i certificati analitici redatti da tecnico abilitato con i risultati degli autocontrolli annuali. RIFIUTI PRODOTTI DALL ATTIVITÀ. GESTIONE DEI RIFIUTI 1. Il Gestore deve assicurare che la gestione dei rifiuti prodotti dall attività avvenga secondo le disposizioni previste per il deposito temporaneo dal D.Lgs. 152/06 (art. 183 comma 1 lett. m). 2. Le operazioni di stoccaggio devono avvenire in modo tale da impedire che eventuali effluenti liquidi possano defluire in corpi ricettori superficiali e/o profondi (in particolare su terreno non impermeabilizzato, in pozzi idropotabili, pozzi perdenti, caditoie a servizio di impianti fognari) e in condizioni tali che sia assicurata la captazione, raccolta e trattamento dei residui liquidi, solidi e delle emissioni in atmosfera derivanti dall attività. ATTIVITÀ DI RECUPERO RIFIUTI. Si riassumono le principali informazioni tecnico amministrative inerenti l attività di recupero svolta presso il sito: 3. L Impresa CARTIERE ENRICO CASSINA S.n.c. è iscritta al Registro Provinciale delle Imprese che effettuano attività di recupero di rifiuti non pericolosi di cui all art. 216 del D.Lgs. 152/06 con il n. 1710/2003 per la sede operativa in oggetto. 4. L iscrizione suddetta, abilita l Impresa al recupero dei rifiuti definiti dalla tipologia 1.1, ALLEGATO 1, Sub allegato 1 del DM 5/2/98 e s.m.i. rifiuti di carta, cartone e cartoncino, inclusi poliaccopiati anche di imballaggi. 5. Nello specifico i rifiuti oggetto delle operazioni di recupero comunicate sono i seguenti: CER imballaggi di carta e cartone; CER carta e cartone. 6. L area di messa in riserva dei rifiuti è pari a circa 3000 mq di cui 1000 coperti. La stima del quantitativo massimo stoccabile all interno dell area è di 250 t, il quantitativo di rifiuti recuperato annuo è pari a circa t. Pagina 15 di 17

16 7. La Classe di appartenenza per l attività di recupero comunicata è la 4 (quantitativo di rifiuti trattati superiore o uguale a 6000 t. e inferiore a t/a). 8. Le attività, i procedimenti e i metodi di recupero non devono costituire un pericolo per la salute dell uomo e recare pregiudizio all ambiente ed in particolare non devono: a) creare rischi per l acqua l aria, il suolo e per la fauna e la flora; b) causare inconvenienti da rumori e odori; c) danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse. 9. Ove la messa in riserva dei rifiuti avvenga in cumuli, questi devono essere realizzati su basamenti pavimentati o, qualora sia richiesto dalle caratteristiche del rifiuto, su basamenti impermeabili che permettano la separazione dei rifiuti dal suolo sottostante. 10. Le quantità massime annue di rifiuti impiegabili nelle attività di recupero sono determinate dalla potenzialità annua dell'impianto in cui si effettua l'attività al netto della materia prima eventualmente impiegata e senza creare rischi per la salute dell'uomo e per l'ambiente. 11. Il deposito per la messa in riserva di rifiuti non può avvenire per un periodo superiore ad un anno e comunque in quantità superiori a quelle recuperabili nello stesso periodo. 12. il versamento del diritto di iscrizione è dovuto su base annuale dal 1 gennaio 1998 e deve essere effettuato entro il 30 aprile di ciascun anno. 13. Presso le aree di deposito devono essere disponibili dispositivi antincendio di primo intervento. EMISSIONI SONORE Il Comune di Pinerolo ha approvato in via definitiva il Piano di Classificazione Acustica con la pubblicazione sul B.U.R. n. 18 del 5 Maggio I valori limite (di emissione, di immissione, di attenzione e di qualità) associati con le classi acustiche sono determinati dal D.P.C.M. 14/11/1997. In data 4 Novembre 2005 l Impresa Cartiere Enrico Cassina S.n.c. ha presentato un piano di risanamento acustico, ad oggi già in parte realizzato. Pagina 16 di 17

17 REPORT AMBIENTALE Il Gestore deve trasmettere alla Provincia di Torino, al Dipartimento Provinciale dell A.R.P.A ed al Comune di Pinerolo, annualmente entro il 30 Aprile, un report relativo all anno precedente riportante le seguenti informazioni: a) numero di ore produttive di Macchina continua di ciascun mese e dell anno; b) quantitativo mensile di carta prodotta al POPE di macchina; c) consumo annuo di BTZ per la caldaia di produzione vapore; d) consumo termico annuale complessivo e specifico di stabilimento; e) consumo elettrico annuale complessivo e specifico di stabilimento; f) relazione con i risultati degli auto-controlli delle emissioni ai punti emissivi indicati nel Capitolo QUADRO EMISSIONI IN ATMOSFERA, allegando i certificati analitici redatti da tecnico abilitato, contenenti tutte le informazioni richieste al Capitolo PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO; g) risultati dei monitoraggi indicati al punto 12 del capitolo EMISSIONI NELLE ACQUE del presente allegato: i dati dovranno esser forniti in forma aggregata, utilizzando grafici, fogli di calcolo o tabelle che meglio ne evidenzino l andamento nel tempo; h) relazione con i risultati degli auto-controlli annuali sui parametri indicati al punto 4 del Capitolo SCARICHI IN FOGNATURA effettuati ai due punti di scarico finale (in fognatura ed in acque superficiali), allegando i certificati analitici redatti da tecnico abilitato. Il Gestore dovrà altresì trasmettere annualmente entro il 30 Aprile i dati di cui ai precedenti punti g) e h) ad Acea Industriale Pinerolese S.p.A. Pagina 17 di 17

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