Relazione previsionale e programmatica 2018 (art. 5 del D.P.R. n. 254/2005).

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1 Deliberazione n. 11 del 28 novembre 2017 Relazione previsionale e programmatica 2018 (art. 5 del D.P.R. n. 254/2005). Sono presenti: Presidente: de Pascale Maurizio Vice Presidente: Emanuele Garzia in rappresentanza del settore commercio Componenti: 1. Battelli Maurizio in rappresentanza del settore industria 2. Bertolotti Alberto in rappresentanza del settore servizi alle imprese 3. Biggio Luigi in rappresentanza del settore servizi alle imprese 4. Bolognese Roberto in rappresentanza del settore commercio 5. Frongia Cinzia in rappresentanza del settore turismo 6. Girau Simone in rappresentanza delle associazioni di tutela dei consumatori e degli utenti 7. Lecca Gianfrancesco in rappresentanza del settore industria 8. Loi Giovanni Angelo in rappresentanza del settore cooperative 9. Milani Lucetta in rappresentanza del settore servizi alle imprese 10. Mocci Sergio in rappresentanza del settore artigianato 11. Molinari Gianluigi in rappresentanza del settore commercio 12. Mura Fausto in rappresentanza del settore turismo 13. Murgianu Luca in rappresentanza del settore artigianato 14. Paderi Andrea Alessio in rappresentanza del settore commercio 15. Perra Efisio in rappresentanza del settore agricoltura 16. Pilloni Monica in rappresentanza del settore servizi alle imprese 17. Puddu Graziella in rappresentanza del settore commercio Pag. 1 di 3

2 18. Scanu Alberto in rappresentanza del settore servizi alle imprese 19. Schirru Ignazio in rappresentanza del settore artigianato 20. Vinci Cristiana in rappresentanza del settore trasporti e spedizioni Assenti: 1. Carboni Roberta in rappresentanza del settore commercio 2. Farci Carmelo in rappresentanza delle organizzazioni sindacali 3. Frau Federica in rappresentanza del settore commercio 4. Cuccurese Giuseppe in rappresentanza del settore credito e assicurazioni 5. Marini Francesco in rappresentanza del settore industria 6. Murgia Mauro in rappresentanza del settore turismo 7. Musso Antonio in rappresentanza del settore trasporti e spedizioni 8. Nastasi Gaetano Attilio in rappresentanza dei liberi professionisti 9. Perra Mariangela in rappresentanza del settore agricoltura 10. Pinna Patrizia in rappresentanza del settore artigianato 11. Tizzano Vitangelo in rappresentanza del settore agricoltura Esercita le funzioni di Segretario il dott. Luca Camurri, Segretario Generale della Camera, assistito dal Vice Segretario Generale dott.ssa Simonetta Oddo Casano e dalle funzionarie camerali, dott.ssa Maria Silvia D Agostino, dott.ssa Cristiana Serpi e dott.ssa Manuela Leone. Partecipano alla seduta il dott. Antonio Onorato, la dott.ssa Maria Raffaela Croci e la dott.ssa Elisabetta Lay, rispettivamente Presidente e Componenti del Collegio dei Revisori dei conti. Partecipa alla seduta il Commissario ad acta, dott. Enrico Salvatore Massidda. Il Consiglio camerale VISTA la legge 29 dicembre 1993 n. 580, così come modificata dal Decreto legislativo 25 novembre 2016 n. 219; VISTO lo Statuto camerale, come modificato e approvato da ultimo con la deliberazione del Consiglio camerale n. 5 del 27 ottobre 2016; Pag. 2 di 3

3 VISTO l art.5 del D.P.R. 2 novembre 2005, n.254, il quale prevede l adozione da parte del Consiglio camerale della Relazione previsionale e programmatica, documento di carattere generale che illustra i programmi che si intendono attuare nell'anno di riferimento, in rapporto alle caratteristiche ed ai possibili sviluppi dell'economia locale e al sistema delle relazioni con gli organismi pubblici e privati operanti sul territorio, specificando, altresì, le finalità che si intendono perseguire e le risorse a loro destinate; VISTO il decreto dell 8 agosto 2017 con il quale il Ministero dello Sviluppo Economico, in attuazione del sopra richiamato decreto legislativo n. 219/2016, ha disposto un piano complessivo nazionale di razionalizzazione strutturale e organizzativa delle Camere di commercio e delle loro Aziende speciali che prevede la ridefinizione delle circoscrizioni territoriali e, in particolare, per quanto concerne la Camera di Commercio di Cagliari, il suo accorpamento con quella di Oristano; CONSIDERATA la necessità di procedere a una riflessione profonda e condivisa sui programmi che la Camera intende svolgere nel 2018, anno particolarmente delicato e complesso durante il quale si attuerà pienamente la razionalizzazione del sistema camerale nazionale e la Camera di Cagliari procederà all effettivo accorpamento con la Camera di Oristano; CONSIDERATE le funzioni svolte dalle Camere in base alla ridefinizione delle stesse operata con il Decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219; VISTA la deliberazione della Giunta camerale n. 93 del 20 novembre 2016 che ha approvato la proposta di Relazione Previsionale e Programmatica della Camera di Commercio di Cagliari per l anno 2018; DOPO un ampio e approfondito dibattito; SENTITO il Segretario Generale; - all unanimità, Delibera 1) di approvare la Relazione previsionale e programmatica 2018 della Camera di Commercio di Cagliari, allegata alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale; 2) di rendere la presente deliberazione immediatamente esecutiva. La presente deliberazione sarà pubblicata all Albo camerale informatico di questa Camera di Commercio, istituito ai sensi dell art. 32, Legge n. 69/2009, conformemente a quanto previsto dall art. 34 dello Statuto camerale. Cagliari, 28 novembre 2017 Il Segretario Generale (Luca Camurri) Pag. 3 di 3 Il Presidente (Maurizio de Pascale) (firma digitale ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005) (firma digitale ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005)

4 RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL

5 INDICE Programmatica 2010 Introduzione pag. 3 Premessa e nota metodologica.. pag. 7 L organizzazione camerale....pag. 9 Analisi del contesto economico. pag. 13 I programmi e le attività per il pag. 23 Ipotesi risorse su bilancio preventivo pag. 30 LINEE DI POLICY 2

6 INTRODUZIONE Presentazione del Presidente La Relazione Previsionale e programmatica per l anno 2018, pur continuando a rappresentare un documento d indirizzo politico funzionale alla programmazione economico finanziaria (il bilancio di previsione che verrà approvato entro l anno) e strategica (il Piano Performance che coerentemente alle risorse di bilancio il prossimo mese di gennaio definirà le principali iniziative che verranno definite per il 2018), assume una specifica peculiarità a fronte del contesto storico delle Camere di commercio italiane, compresa quindi quella di Cagliari. Nel 2018, infatti, su proposta definita lo scorso mese di maggio dalle Camere di commercio di Cagliari e Oristano proposta fatta propria da Unioncamere nazionale e poi formalizzata dal Ministero per lo Sviluppo economico le due Camere di commercio si accorperanno, dando vita ad un nuovo ente che sarà il riferimento per lo sviluppo dell economia del territorio di tutto il Centro-Sud Sardegna. La scelta delle due Camere rientra nel processo normativo di razionalizzazione e riforma previsto per il sistema camerale nazionale, riforma che prevede un evoluzione del ruolo delle Camere di commercio italiane (nuovi compiti, nuove funzioni) riducendo contemporaneamente i costi di funzionamento anche a fronte del dimezzamento delle entrate del diritto annuale che ogni anno le imprese versano alle Camere perché si garantisca la tenuta del registro imprese, la regolazione del mercato. I circa 6 milioni di euro che quindi vengono a mancare alle entrate del bilancio di Cagliari, rispetto ai 12 milioni previsti fino al 2014, portano questa Camera non solo a proseguire nel percorso di riduzione dei costi di funzionamento, ma anche a cercare attraverso intese con istituzioni pubbliche e private nuove fonti di finanziamento soprattutto per quelle attività e quei progetti destinati alla promozione e allo sviluppo del territorio, la cui copertura finanziaria oggi non è più gestibile attraverso le ridotte entrate del diritto annuale. Anche per questi motivi nel 2018 proseguirà il percorso di forte sinergia con la nostra azienda speciale, centro Servizi, cui questa Camera con il nuovo modello organizzativo ha deciso di riservare i vari progetti destinati proprio allo sviluppo dell economia, mantenendo invece la gestione interna e diretta di tutte le attività dell anagrafe delle imprese, della regolazione del mercato, della lotta all abusivismo ed alla contraffazione. Proprio per questi motivi nel 2018 saranno ancora più intense le sinergie fra attività e progetti della camera e dell azienda speciale. 3

7 Sempre nel 2018 Cagliari e Oristano si accorperanno, facendo nascere una nuova Camera che rappresenterà le 100 mila imprese del Centro- Sud Sardegna. Si tratta di un opportunità per ripensare il modello organizzativo generale, evitando inutili duplicazioni di funzioni e migliorando tutti i servizi che continueranno comunque ad essere garantiti sia sul territorio cagliaritano sia su quello oristanese: un esempio di azienda rete, che supera i particolarismi locali per ripensarsi in un ottica più moderna, dimostrando che anche la pubblica amministrazione può affrontare importanti processi di cambiamento esattamente come le aziende private, se possibile anche meglio. L anno 2018 rappresenta pertanto un anno veramente speciale: da una parte con questa Relazione Previsionale e programmatica si disegnano gli indirizzi generali per la programmazione della Camera di Cagliari, ma dall altra all interno di questa programmazione troverà un ruolo fondamentale tutta la fase di preparazione e predisposizione di atti, azioni, strategie comunicative, organizzative e gestionali, gruppi di lavoro interfunzionali e intercamerali fra Cagliari e Oristano, tutti funzionali a far trovare pronta la nuova Camera del sud Sardegna, la Camera di Cagliari e Oristano. La nuova Camera nascerà fra l estate e l autunno 2018, e a quel punto si insedieranno i nuovi organi politici del nuovo ente, dovranno essere pronti i nuovi documenti di programmazione, una nuova relazione Previsionale e programmatica, un nuovo bilancio preventivo, e così via. Per tutti questi motivi la presente Relazione è stata condivisa con la Camera di Oristano: seppur con modalità e tempi diversi, alcuni dei contenuti del documento in particolare quelli della parte relativa agli interventi economici per lo sviluppo del territorio, rientrano già nel percorso e nelle strategie che si svilupperanno in maniera più dettagliata e articolata con la nascita della nuova Camera di commercio. Il Presidente Maurizio de Pascale 4

8 Presentazione del Segretario Generale La Relazione Previsionale e programmatica (RPP) 2018 è documento di programmazione obbligatorio per le Camere di commercio ai sensi del D.P.R. 254/2005. Introduce i primi indirizzi politici funzionali alla predisposizione del bilancio di previsione e del Piano della Performance In estrema sintesi, con la relazione Previsionale e programmatica si avvia la programmazione annuale per definire cosa fare e con quali risorse. Essa deve però prevedere anche una serie d informazioni propedeutiche alla stesura delle strategie dell ente: descrive quindi aspetti di carattere generale sul contesto economico esterno e interno, sulle funzioni delle camere di commercio e sul modello organizzativo generale adottato dalla Camera di Cagliari. Avendo tali caratteristiche e come in parte già illustrato dal Presidente nella sua presentazione, l RPP 2018 s impone di dare una prima impronta d indirizzo politico ad una serie di iniziative che si svilupperanno però nella seconda parte dell anno attraverso la formalizzazione di una nuova RPP, approvata dal nuovo Consiglio della Camera di commercio di Cagliari e Oristano. Già durante l ultimo periodo del 2017 e sicuramente nei primi mesi del 2018, le due Camere di commercio hanno avviato e proseguiranno un percorso di carattere amministrativo, comunicazionale, organizzativo e gestionale coinvolgendo la parte politica, la dirigenza e alcuni funzionari delle due Camere di commercio per costruire i presupposti di ciò che dovrà essere immediatamente approvato dalla futura costituenda nuova Camera di commercio per garantire continuità d azione, ma anche innovazione e qualità dei servizi erogati. Già nella RPP dello scorso anno si era evidenziata l importanza di un processo di cambiamento così profondo e radicale. Un cambiamento che può avvenire solo attraverso la valorizzazione delle competenze professionali delle persone che lavorano nelle nostre Camere di commercio. Insieme al commissario ad acta nominato dal Ministero per lo Sviluppo economico per la gestione di tutte le procedure relative all accorpamento delle due Camere di commercio, abbiamo organizzato il percorso che seppur complesso, articolato e ovviamente delicato come in tutte le Camere di commercio italiane oggi coinvolte nella fase di razionalizzazione e di ridefinizione del disegno complessivo nazionale rappresenta 5

9 la conditio sine qua non per il successo delle future iniziative della Camera del sud Sardegna. Un percorso di cambiamento che conferma ancora una volta come il sistema camerale nazionale rappresenti quel valore aggiunto capace di costruire e aggiornare nel tempo i migliori assetti di azienda a rete per garantire il miglior risultato nella tenuta del Registro nazionale delle imprese, sulla regolazione del mercato, individuando ogni azione per lo sviluppo dell economia. Il Segretario Generale Luca Camurri 6

10 PREMESSA E NOTA METODOLOGICA La Relazione Previsionale Programmatica è un documento di programmazione annuale nel quale si evidenziano le principali attività che l Ente intende realizzare nel corso dell anno successivo, seguendo l impostazione degli interventi che è stata declinata nel programma pluriennale di mandato. Si tratta di un documento, predisposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio della Camera di Commercio, previsto dall articolo 5 del D.P.R. 2 novembre 2005, n. 254, con il quale l Ente illustra i programmi che si intendono attuare nell'anno di riferimento, in rapporto alle caratteristiche ed ai possibili sviluppi dell'economia locale e al sistema delle relazioni con gli organismi pubblici e privati operanti sul territorio, specificando, altresi', le finalita' che si intendono perseguire e le risorse a queste destinate. La Relazione (R.P.P.) tiene conto del fatto che nel corso del 2018 dovrà essere resa operativa, per il tramite anche della nuova costituzione dei suoi organi politici, la nuova Camera di Commercio di Cagliari e Oristano, così come scaturirà dall accorpamento disposto con il decreto ministeriale MISE dell 8 agosto 2017, in accoglimento della proposta delle stesse Camere, confermata in sede di assemblea propositiva di tutti i Presidenti, il cui esito è stato trasmesso da Unioncamere al Ministero per addivenire alle decisione definitiva di individuazione delle n. 60 Camere di Commercio italiane. Tale elemento colloca la presente RPP al termine del percorso degli attuali organi politici, insediatisi recentemente (settembre 2016), e la rende, dunque, il documento programmatico conclusivo della Camera di Commercio di Cagliari, impattando fortemente sul suo contenuto, focalizzato a preparare il terreno al soggetto destinato a succedere all ente. La riforma, avviata con la legge n.124/2015 e che ha portato all accorpamento sopra descritto, è contenuta nel decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219, ed è entrata in vigore il 10 dicembre I suoi principi non possono che esplicare i loro effetti sul programma di attività 2018, atteso che riguardano: - la ridefinizione dei compiti e delle funzioni, con particolare riguardo a quelle di pubblicità legale generale e di settore, di semplificazione amministrativa, di tutela del mercato, limitando e individuando gli ambiti di attività nei quali svolgere la funzione di promozione del territorio e dell'economia locale, nonché attribuendo al sistema camerale specifiche competenze, anche delegate dallo Stato e dalle regioni, eliminando le duplicazioni con altre amministrazioni pubbliche; - la limitazione delle partecipazioni societarie a quelle necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali, nonché per lo svolgimento di attività in regime di concorrenza; - la definizione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, sentita l'unioncamere, di standard nazionali di qualità delle prestazioni delle Camere di commercio, in relazione a ciascuna funzione fondamentale, ai relativi servizi ed all'utilità prodotta per le imprese; - la riduzione del numero dei componenti dei Consigli e delle Giunte e il riordino della relativa disciplina, compresa quella sui criteri di elezione, in modo da assicurare un'adeguata consultazione delle imprese, e sul limite ai mandati; - la riduzione delle unioni regionali e delle aziende speciali. 7

11 Con riferimento al 2018, pertanto, la connotazione programmatica della Relazione sconta tutte le difficoltà legate alla necessità di approvarla nel pieno del compimento del processo nazionale di riordino delle Camere di Commercio e alla vigilia della procedura di accorpamento che riguarderà la Camera di Commercio di Cagliari e quella di Oristano e che porterà, nel 2018, ad avere un nuovo soggetto giuridico, appunto la Camera di Commercio di Cagliari e di Oristano. Questo nuovo soggetto, in conformità a quanto stabilito dal decreto ministeriale 8 agosto 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 19 settembre, avrà una propria e differente identità, quindi propri organi e propri documenti, atti, provvedimenti, patrimonio, bilanci e documenti programmatici e così via. Proprio in virtù del prossimo accorpamento, per consolidare la massima sinergia e per accompagnare e formalizzare un percorso di progressivo avvicinamento, la Relazione è stata elaborata tenendo conto dell analogo documento, in fase di approvazione, della Camera di Commercio di Oristano. Quest ultimo documento si incentra, in particolare, sulle otto funzioni chiave delineate dalla mappa dei servizi recentemente presentata da Unioncamere nazionale e che sono riportate a pag.23. La Relazione Previsionale Programmatica della costituenda Camera di Commercio sarà, quindi, una combinazione delle due e sarà sottoposta per l approvazione ai nuovi organi non appena questi si saranno formalmente insediati. L orizzonte temporale della Relazione che il Consiglio della Camera di Cagliari è dunque chiamato ad approvare è quindi definito e caratterizzato non solo dalla procedura di accorpamento ma anche dallo svolgimento dei compiti e delle funzioni come ridefiniti dal decreto n. 219 del 25 novembre 2016, da realizzare con il supporto dell Azienda Speciale Centro Servizi Promozionali per le imprese. Si tratta di compiti e funzioni, riportati nel art.2 della legge n.580/1993, come riformato dal D.Lgs. 219/2016, per una parte tipici e consolidati (ad esempio quello relativo alla pubblicita' legale generale e di settore mediante la tenuta del registro delle imprese, del Repertorio economico amministrativo e degli altri registri ed albi attribuiti alle camere di commercio dalla legge), che la Camera svolge da tempo e che devono essere comunque organizzati e gestiti in chiave moderna e con una forte componente innovativa, di strumenti tecnologici e di digitalizzazione dei servizi; accanto a questi si affacciano nuove funzioni e nuovi compiti (valorizzazione del patrimonio culturale nonche' sviluppo e promozione del turismo, collaborazione per la realizzazione del sistema di certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali e nell'ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro) che aprono nuove sfide per il sistema camerale nazionale e locale. 8

12 L ORGANIZZAZIONE CAMERALE Sedi camerali Sede centrale: Largo Carlo Felice, 66/70/72 Cagliari Sedi staccate: Via Mameli, 65 Cagliari Via Angioy, 83 Cagliari Telefono e fax Tel. 070/ Fax PEC Sito Internet Orari di apertura al pubblico degli uffici cciaa@ca.legalmail.camcom.it Dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 UFFICIO METRICO - VERIFICHE METRICHE: su appuntamento diretto con l'ispettore Metrico UFFICIO AMBIENTE: lunedì dalle ore 9.00 alle ore giovedì dalle ore alle ore UFFICIO REGISTRO IMPRESE: lunedì - mercoledì - venerdì dalle ore 9.00 alle Gli organi della Camera, ai sensi dell articolo 9 della legge 29 dicembre1993 n.580, sono il Consiglio, la Giunta, il Presidente e il Collegio dei revisori dei conti. Il Consiglio attuale, costituito con decreti del Presidente della Regione Sardegna nn.47, 48 e 51 del 2016, si è insediato il 28 settembre 2016 ed è composto dai seguenti membri: In rappresentanza del settore Agricoltura: - Efisio Perra - Mariangela Perra - Vitangelo Tizzano In rappresentanza del settore Artigianato: - Sergio Mocci - Ignazio Schirru - Patrizia Pinna - Luca Murgianu 9

13 In rappresentanza del settore Industria: - Maurizio Battelli - Gianfrancesco Lecca - Maurizio de Pascale - Francesco Marini In rappresentanza del settore Commercio: - Roberto Bolognese - Roberta Carboni - Federica Frau - Emanuele Garzia - Gianluigi Molinari - Andrea Alessio Paderi - Graziella Puddu In rappresentanza del settore Cooperative: - Giovanni Angelo Loi In rappresentanza del settore Trasporti: - Antonio Musso - Cristiana Vinci In rappresentanza del settore Turismo: - Cinzia Frongia - Fausto Mura - Mauro Murgia In rappresentanza del settore Credito e Assicurazioni - Giuseppe Cuccurese In rappresentanza del settore Servizi alle imprese - Alberto Bertolotti - Luigi Biggio - Lucetta Milani - Monica Pilloni - Alberto Scanu In rappresentanza del settore Organizzazioni sindacali - Carmelo Farci In rappresentanza del settore Associazioni di tutela dei consumatori e degli utenti - Simone Girau In rappresentanza del settore Liberi professionisti - Gaetano Attilio Nastasi 10

14 Nella seduta di insediamento, il Consiglio camerale ha eletto il Presidente della Camera nella persona dell ing. Maurizio de Pascale. La Giunta, eletta anch essa dal Consiglio, è attualmente composta da Emanuele Garzia, Gianfrancesco Lecca, Efisio Perra e Patrizia Pinna. Il Collegio dei revisori è composto dal dott. Antonio Onorato (Presidente, in rappresentanza del Ministero dell Economia e delle Finanze), dalla dott. ssa Elisabetta Lay (in rappresentanza della Regione Sardegna) e dalla dott.ssa Maria Raffaela Croci (in rappresentanza del Ministero per lo Sviluppo Economico) Il modello organizzativo attuale è stato modificato dalla Giunta nella riunione del 17 novembre 2016: precedentemente l Ente camerale era infatti suddiviso in due aree funzionali, Anagrafe Economica e Promozione del Territorio e Regolazione del Mercato, e in alcune Strutture in Staff al Segretario Generale che si occupavano delle funzioni patrimoniali, finanziarie, istituzionali ed organizzative dell Ente. A seguito della nuova macrostruttura organizzativa, con disposizioni di tipo privatistico si è proceduto, nei primi mesi del 2017, alla conseguente ridefinizione della micro organizzazione. 11

15 Alla data del 30 settembre 2017, il personale della Camera di Commercio di Cagliari è pari a 68 unità, così suddivise: Uomini Donne Segretario Generale 1* Dirigenti 1* Categoria D 6 11 Categoria C 9 23 Categoria B 2 8 Categoria A 3 4 Il totale è quindi di 21 uomini e 47 donne, di cui: n. 2 risorse full time a tempo determinato n. 7 risorse part time a tempo indeterminato *sono individuati due incarichi a tempo determinato: il Segretario Generale e la Dirigente dell Area Anagrafe Economica. Negli ultimi mesi del 2017, tali unità diminuiranno per effetto del distacco per comando di una dipendente di categoria D e della cessazione dal servizio di un altra dipendente di categoria C. Il personale camerale, che contava 78 unità nel 2010, registra un costante calo negli ultimi anni Presso l Azienda Speciale Centro Servizi Promozionali per le Imprese, che nel mese di luglio ha acquisito il complesso aziendale della Fiera Internazionale della Sardegna, dichiarata cessata nel corso del 2016, con determinazione del Commissario Straordinario n. 17 del 24 marzo 2016, operano attualmente 30 dipendenti, di cui 1 in aspettativa non retribuita. La Camera, per la realizzazione delle funzioni che le sono state affidate dalla legge 29 dicembre 1993, n. 580, come modificata dal D.Lgs. n.23/2010, si avvale anche di società partecipate, la più rilevante delle quali è la So.G.Aer. S.p.a. (con una misura di partecipazione azionaria pari a 94,35%). Le partecipazioni societarie, a seguito delle disposizioni della legge n.190/2014, sono state esaminate attraverso un processo di verifica che ha portato all adozione del Piano di razionalizzazione, approvato con determinazione del Commissario Straordinario n. 22 dell 11 novembre 2015, e ai successivi aggiornamenti, avvenuti con determinazione del Commissario Straordinario n.47 dell 11 agosto 2016 e con deliberazione della Giunta camerale n.22 del 15 marzo La normativa richiamata e il Piano hanno rappresentato il presupposto per procedere alla cessione o alla dismissione delle società la cui partecipazione è stata ritenuta non avere stretta attinenza con le finalità istituzionali della Camera. 12

16 ANALISI DEL CONTESTO ECONOMICO Il contesto internazionale e nazionale L economia mondiale cresce nel 2017 del 3,5% (0,3% in più rispetto alla stima 2016), per raggiungere il 3,6% nel Le proiezioni diffuse a luglio dal Fondo Monetario Internazionale confermano i segnali di ripresa, emersi già nel Secondo l Organizzazione, per consolidare la crescita dell economia mondiale è necessario proseguire la strada delle riforme, evitando i fattori di incertezza e, in particolare, il rischio e le conseguenze delle politiche protezionistiche. L outlook nelle principali economie avanzate è orientato sulla stabilità, tendenza sulla quale incidono due fattori contrastanti: il primo riguarda le proiezioni in calo previste nell economia degli Stati Uniti, riguardo la quale, rispetto allo scorso aprile, ha influito negativamente il rischio di una politica fiscale meno espansiva rispetto alle attese. Il secondo fattore riguarda, invece, le stime al rialzo dall Area Euro (+1,9% nel 2017 e 1,7% nel 2018), grazie al miglioramento delle proiezioni di crescita di Francia, Germania e soprattutto Italia e Spagna. Sono al ribasso le previsioni sull economia della Gran Bretagna, sulla quale per il FMI incide ancora negativamente l incerto impatto finale della cd.brexit. Complessivamente il prodotto interno lordo nei paesi avanzati resta al 2% nel 2017 e in lieve calo per l anno successivo. Le economie emergenti e in via di sviluppo crescono complessivamente del 4,6% per quest anno e del 4,8% nel Per l Italia le previsioni sono in crescita e in recupero rispetto ai principali paesi UE come Germania e Francia. Nella nota di settembre di aggiornamento del Documento di economia e di finanza, si stima per il PIL nazionale un rialzo del 1,5% nel 2017 e nel 2018, con una previsione superiore alle già rosee previsioni di inizio anno e a quanto stimato dal Fondo Monetario nel più recente mese di aprile Il dato deriva principalmente dalla solida ripresa della domanda interna. Le stime ottimistiche permettono inoltre di incidere positivamente sulla manovra di bilancio e sull abbattimento del debito. E prevista, finalmente, un inversione di tendenza nella crescita del rapporto debito pubblico/pil, che dovrebbe passare da 131,6% del 2017 a 129,9% nel Sono particolarmente incoraggianti anche i primi dati diffusi sull incremento delle presenze turistiche registrate in Italia nel corso dell anno. PRODOTTO INTERNO LORDO Anni , variazioni percentuali sull anno precedente Mondo 3,2 3,5 3,6 Economie avanzate 1,7 2,0 1,9 Stati Uniti 1,6 2,1 2,1 Area Euro 1,8 1,9 1,7 Germania 1,8 1,8 1,6 Francia 1,2 1,5 1,7 13

17 Italia 0,9 1,3 1,0 Spagna 3,2 3,1 2,4 Giappone 1,0 1,3 0,6 Regno Unito 1,8 1,7 1,5 Canada 1,5 2,5 1,9 Altre Economie Avanzate (escluse G7 e 2,2 2,3 2,4 Area Euro) Economie emergenti e in via di 4,3 4,6 4,8 sviluppo Russia -0,2 1,4 1,4 Cina 6,7 6,7 6,4 India 7,1 7,2 7,7 Brasile -3,6 0,3 1,3 Fonte: FMI World Economic Outlook Update, luglio 2017 Le previsioni (maggio 2017) e i dati ISTAT Per l Istituto Nazionale di Statistica il PIL mondiale crescerà del 3,4% nel 2017, corrispondente allo 0,4% in più rispetto all anno precedente. Nelle previsioni diffuse a maggio, si conferma per l anno in corso una moderata accelerazione dei paesi ad economia avanzata e un espansione dell economia USA, per la quale si stima una percentuale di crescita del PIL del 2,2%. Più incerta la dinamica dei paesi emergenti a causa in particolare di un rallentamento della domanda. Per l Area Euro si conferma la crescita positiva ma in misura più contenuta rispetto al 2016: la stima preliminare del PIL si attesta all 1,7% nel 2017, grazie all andamento positivo della domanda interna, principale fattore di sviluppo per i paesi dell Unione secondo l Istituto di Statistica. Inoltre, il favorevole andamento atteso dei consumi delle famiglie riflette gli effetti positivi del mercato del lavoro sul reddito disponibile. Nel 2017 anche gli investimenti dovrebbero contribuire alla crescita, mentre si prevede una ripresa delle esportazioni stimolate dal rafforzamento del ciclo internazionale. PRODOTTO INTERNO LORDO Anni 2016 e 2017 variazioni percentuali sull anno precedente Mondo 3,0 3,4 Paesi avanzati 1,7 1,9 USA 1,6 2,2 Giappone 1,0 1,2 Area Euro 1,8 1,7 Paesi emergenti 4,1 4,3 Fonte: Istat Prospettive per l economia - maggio 2017 Prosegue la ripresa moderata del PIL per l economia italiana. La prospettiva di crescita nel 2016 si attesta allo 0,9%, con una previsione dell 1% per il

18 Sulle previsioni incide in positivo il consolidarsi anche nel 2017 della domanda interna e della spesa delle famiglie, in leggera contrazione rispetto al Nel mercato del lavoro, secondo i dati Istat aggiornati e diffusi a maggio, cresce l occupazione in termini di unità di lavoro (+0,7% nel corso del 2017), mentre il tasso di disoccupazione è atteso in diminuzione (11,5% il valore stimato per quest anno). PREVISIONI PER L ECONOMIA ITALIANA PIL E PRINCIPALI COMPONENTI Anni 2016 e 2017 variazioni percentuali sull anno precedente PIL 0,9 1,0 DOMANDA INTERNA (INCLUSE LE 1,0 1,2 SCORTE) Spesa delle famiglie residenti e 1,4 1,0 ISP Investimenti fissi lordi 2,9 3,0 CONTRIBUTI ALLA CRESCITA DEL PIL Domanda interna (al netto 1,4 1,1 variazione scorte) Domanda estera netta -0,1-0,1 Unità di lavoro 1,4 0,7 Tasso di disoccupazione 11,5 11,3 Fonte: Istat prospettive per l economia Italiana maggio 2017 Con riferimento agli ultimi anni, l Istituto ha confermato per il 2016 una crescita del PIL della stessa misura già resa nota (+0,9%) ma ha rivisto al rialzo la crescita avuta nel 2015 (1% in luogo dello 0,8%). Il contesto locale Il valore aggiunto Nella Provincia di Cagliari, secondo i dati elaborati dall Istituto Guglielmo Tagliacarne, il settore dei Servizi (esclusi servizi di trasporto, alloggio e ristorazione) contribuisce per oltre il 59% alla costituzione del valore aggiunto locale relativo all anno 2015 (che in termini assoluti è pari complessivamente a milioni di euro). Seguono il commercio, trasporto e servizi turistici (26,5%, in diminuzione rispetto all anno precedente), l industria (10,4%), le costruzioni (6,6%) e il settore agricolo (3,1%). La provincia di Cagliari produce poco più del 39% del valore aggiunto regionale. Nel 2016 (ultimo dato disponibile) si conferma una crescita del valore aggiunto provinciale di circa 1 punto percentuale rispetto all anno precedente, che in termini 15

19 assoluti corrisponde a 118 milioni di euro in più di ricchezza prodotta. La crescita è percentualmente pari alla media regionale, ma inferiore al dato nazionale, dove si registra un incremento dell 1,5%. Analizzando il restante territorio di competenza della Camera di commercio di Cagliari, la crescita del valore aggiunto cresce dello 0,7% nelle province del Medio-Campidano e Sulcis-Iglesiente. VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE E CORRENTI PER PROVINCIA E BRANCA DI ATTIVITÀ ECONOMICA. ANNI 2015 E VALORI IN MILIONI DI EURO Province e regioni Agricoltura, Industria Costruzioni Commercio, Altri Totale Totale silvicoltura in senso trasporti, servizi e pesca stretto servizi di alloggio e di ristorazione Sassari , , , , Nuoro , , , , Cagliari , , , , Oristano , , , , Olbia , , , , Tempio Ogliastra , , , , Medio , , , , Sassari , , ,0 Nuoro , , ,3 Cagliari , , ,5 Oristano , , ,6 Olbia , , ,7 Tempio Ogliastra ,9 499, ,9 Medio ,1 681, ,2 Campidano Carbonia ,1 939, ,1 Iglesias SARDEGN A , , ,3 NORD , , ,7 OVEST NORD-EST , , ,1 CENTRO , , ,2 SUD E ISOLE , , ,2 ITALIA , , ,2 Fonte: Istituto Guglielmo Tagliacarne VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE E CORRENTI PROCAPITE E POSIZIONI NELLE GRADUATORIE PROVINCIALI E REGIONALI VALORI PROCAPITE (EURO) Province e regioni Valori procapite Posizioni in graduatoria

20 Campidano Carbonia- Iglesias , , , , SARDEGNA , , , , NORD-OVEST , , , , NORD-EST , , , , CENTRO , , , , SUD E ISOLE , , , , ITALIA , , , , Fonte: Elaborazioni Istituto Guglielmo Tagliacarne su dati Istat e Istituto Guglielmo Tagliacarne La demografia delle imprese Sono le imprese registrate alla Camera di commercio di Cagliari nell anno 2016, di cui attive (l 84,2% del totale), inattive, e con procedure concorsuali, scioglimento e liquidazione. Considerando la nuova ripartizione territoriale (quella scaturita dalla legge regionale n.2/2016), il 58,8% delle imprese della Camera di Cagliari ha sede nei comuni della Città Metropolitana di Cagliari (in termini assoluti corrisponde a unità) e il 41,2% nella nuova Provincia del Sud Sardegna ( imprese). Le imprese artigiane costituiscono poco meno del 20% del totale. Tenendo conto anche delle unità locali, nel caso di imprese plurilocalizzate che operano in luoghi diversi dalla sede legale, il numero di unità iscritte nel Registro delle imprese di Cagliari sale a (che rappresentano il 41,4% del totale regionale), di cui sedi di imprese e unità locali. Consistenza delle localizzazioni registrate e attive in Sardegna (anno 2016) Tipo Localizzazione Sedi d'impresa Unità Locali Totale Provincia Registr ate di cui: Attive Registr ate di cui: Attive Registr ate di cui: Attive CAGLIARI NUORO ORISTANO SASSARI Totale Fonte: Elaborazione Camera di commercio di Cagliari su dati Registro imprese

21 Dati strutturali: Imprese registrate Provincia di Cagliari Imprese registrate per status al 31/12/2016. Tassi di crescita Valori assoluti Tasso di crescita annuale composto 2015/2016 Imprese attive ,1 Imprese inattive ,2 Imprese sospese 52-1,9 Imprese con procedure concorsuali ,5 Imprese in scioglimento/liquidazione ,5 TOTALE REGISTRATE ,3 Unità locali ,6 TOTALE LOCALIZZAZIONI ,5 Fonte: Cruscotto dati statistici Nella distribuzione per settore economico, secondo le informazioni del Registro delle imprese, escludendo dal totale le imprese non classificate, il commercio continua a detenere il maggior numero di attività registrate ( unità che corrisponde al 30,3% sul totale delle imprese classificate). Seguono il settore agricolo e attività connesse (18,1% del totale, rispetto al 21,9% a livello regionale e al 13,3% in Italia), costruzioni (13,6 %), e servizi alle imprese (10,7%). Analizzando i dati sulla natalità e mortalità¹, considerando la differenza tra quanto registrato al rispetto alla stessa data del 2015, cresce il numero delle aziende: il saldo è positivo (+226 unità) che corrispondente a un tasso di +0,3%, pari al dato nazionale ma inferiore rispetto a quanto registrato a livello regionale (+0,6%). In termini assoluti la storica provincia di Cagliari (territorio di competenza della Camera di commercio) si posiziona al 28 posto nella graduatoria provinciale per saldo tra iscrizioni e cessazioni (comprese le cessazioni d ufficio). Le attività più dinamiche sono il settore turismo (attività di alloggio e di ristorazione, +3,9% di imprese in più), seguono assicurazione e credito (+2,5%) e altri servizi alle imprese (0,7%). Il settore commerciale cresce di un lieve 0,2%. In calo invece altri settori strategici per l economia locale: il settore agricolo perde l 1,7% delle imprese, in calo anche le costruzioni (-0,4%) e le attività manifatturiere, energia e miniere (-0,1%). 18

22 Dati strutturali: Imprese registrate Imprese registrate per settore economico al 31/12/2016 e tasso di crescita anni Valori assoluti Tasso di crescita annuale composto 2016/2015 Agricoltura e attività connesse ,7 Attività manifatturiere, energia, ,1 minerarie Costruzioni ,4 Commercio ,2 Turismo ,9 Trasporti e Spedizioni ,3 Assicurazioni e Credito ,5 Servizi alle imprese ,7 Altri settori ,9 Totale Imprese Classificate ,3 Totale Imprese Registrate ,3 Fonte: Cruscotto dati statistici (¹) Nell analisi della nati-mortalità sono considerate anche le cessazioni d ufficio e le variazioni intervenute nel corso del Le variazioni riguardano modifiche che non danno luogo a cessazione e/o reiscrizione dell impresa, ma che possono variare la consistenza delle ditte a livello di rami di attività economica e/o di forma giuridica. Riguardano principalmente variazioni di forma giuridica, attività economica, stato dell impresa. E negativo invece il saldo 2016 del comparto artigiano, anche se meno netto rispetto al 2015: meno 196 imprese (differenza tra le imprese al rispetto alle della stessa dato dell anno precedente), che in termini percentuali corrisponde a 1,4%, in tendenza con l andamento negativo registrato su tutto il territorio regionale. La flessione coinvolge quasi tutti i settori e, considerati i più rappresentativi, risulta più sostenuta per le imprese di costruzioni (-2,6%), per il settore dei trasporti (-2,3%) e l industria in senso stretto (attività manifatturiere, che perdono l 1,4% delle imprese). Positivo il settore altre attività dei servizi (+0,6% di imprese), grazie in particolare alla crescita del numero di aziende nei servizi alla persona. Sotto il profilo della natura giuridica delle imprese, si evidenzia nel 2016 un ulteriore avanzamento delle società cooperative (+3,4%) e delle società di capitali (+3,6% rispetto all anno precedente), trainate queste ultime dal marcato incremento delle SRL semplificate che crescono in un anno di ben 479 unità (+40,6%). Al contrario, ancora in diminuzione, anche se con valori inferiori rispetto agli anni passati, le società di persone (-1,7 %) e le ditte individuali (-0,6%). Il dato conferma un orientamento ormai consolidato da diversi anni tra gli imprenditori locali, di affidarsi a forme giuridiche 19

23 più strutturate e solide (in particolare SRL), considerate maggiormente adatte ad attrarre investitori e ad intercettare incentivi e agevolazioni come nel caso delle start-up e delle PMI innovative. Imprese registrate per forma giuridica al 31/12/2016 e tassi di crescita Imprese registrate per status al 31/12/2016. Tassi di crescita Valori assoluti Tasso di crescita annuale composto 2016/ /201 1 SOCIETA' DI CAPITALE ,6 3,3 SOCIETA' DI PERSONE ,7-2,8 IMPRESE INDIVIDUALI ,6-1,2 COOPERATIVE ,4 2,3 CONSORZI 306-1,6-0,9 ALTRE FORME 369 3,4 0,8 TOTALI ,3-0,4 Fonte: Cruscotto dati statistici Nel 2016 le imprese giovanili, dove il controllo e la proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni, risultano essere unità, pari a quasi al 9,4% del totale delle imprese iscritte all anagrafe camerale. Si tratta prevalentemente di attività dei settori commerciale (10,9% sul totale imprese classificate), agricolo (8,1%), turismo (13,2%) e costruzioni (7%). Ancora maggiore in termini percentuali l incidenza delle imprese femminili nel tessuto imprenditoriale della Provincia di Cagliari: il 30,8% delle aziende di assicurazioni e del credito hanno una partecipazione maggioritaria di donne. Il valore è invece pari al 28,6% di imprese femminili nel commercio, il 23,9% nei servizi alle imprese e il 23,5% in agricoltura. Per quanto riguarda l analisi delle imprese straniere, da sottolineare la sempre maggiore e graduale incidenza delle imprese gestite o partecipate in maggioranza da persone non nate in Italia. Incremento anche nel corso del 2016 è stato pari al 2,4% (104 unità in più). La tendenza per il Secondo i dati aggiornati al 1 semestre, il numero di imprese registrate raggiunge le unità. Il saldo è positivo di 125 imprese (dovuto alla differenza tra le iscrizioni contro le chiusure, comprese le cessazioni d ufficio), grazie in particolare al risultato positivo del 2 trimestre che compensa il saldo negativo dei primi tre mesi dell anno. In termini percentuali l aumento è pari allo 0,2%, superiore rispetto al dato dei primi sei mesi del 2016, quando l incremento del numero di imprese era pari ad appena 16 unità. Il comparto artigiano segna ancora un risultato negativo con un saldo di -127 imprese (-0,9%). 20

24 Fallimenti Secondo i dati del Registro delle imprese della Camera di commercio in forte crescita nel 2016 il numero dei fallimenti: 78 in più rispetto all anno precedente, differenza tra 223 e 145 aperture di procedura fallimentare rispettivamente nel 2016 e nel L aumento in termini percentuali è del 53,8%, ben superiore al dato regionale (26,3%), mentre a livello nazionale si registra un calo (-8,7%). Il segnale per il territorio è pertanto negativo e segna un inversione di tendenza rispetto ai valori del 2015 nel confronto con il I settori della provincia maggiormente coinvolti dalle procedure fallimentari sono il commercio, le costruzioni e le attività manifatturiere. Esaminando la tendenza per l anno 2017, nei primi sei mesi sono 97 le procedure fallimentari aperte alla Camera di commercio, 13 in meno rispetto alle 110 registrate tra gennaio e giugno Il mercato del Lavoro Secondo l analisi dell Agenzia Regionale del Lavoro su dati Istat pubblicata a settembre 2017, al secondo trimestre dell anno vi sono 568 mila occupati e 669 mila individui tra le forze di lavoro. Pertanto, sono complessivamente 101 mila le persone alla ricerca attiva di lavoro in Sardegna. Nel confronto con lo stesso trimestre del 2016, si evidenzia un aumento di occupati di 6 mila unità e una contrazione di disoccupati di 12 mila unità. Grafico 1 Per effetto di tali variazioni, nel secondo trimestre 2017 il tasso di disoccupazione scende di 5,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente - (grafico n. 2), mentre il tasso di occupazione aumenta di 3,7 punti percentuali essendo passato dal 47,5% al 51,2%. 21

25 Grafico 2 Il secondo trimestre 2017 si caratterizza dunque per una ripresa dell occupazione che, però, appare verosimilmente sottostimata dalla fonte statistica. Al di là delle differenze nella metodologia di rilevazione del dato, appare infatti insolito che, mentre i dati provenienti dal S.I.L. Sardegna certificano una stagione turistica senza precedenti nella storia recente dell Isola, l ISTAT stimi un aumento del numero di occupati per sole 6mila unità. Queste, peraltro, sono state ascritte interamente al lavoro autonomo, con quello dipendente in calo per altrettante 6mila unità. L elemento più significativo di questo trimestre è rappresentato dall entità della riduzione della disoccupazione, con il relativo tasso che, dopo aver toccato l allarmante soglia del 20,1% a gennaio-febbraio-marzo, si è attestato al 15% nell arco di tre mesi, riportandosi praticamente sui livelli pre-crisi. Anche la declinazione di genere del tasso di disoccupazione allontana entrambe le componenti dell offerta di lavoro dagli spettri degli anni più bui della crisi internazionale, con quello maschile che si attesta al 15,6% e quello femminile al 14,3%. Il settore di attività economica che evidenzia il maggior saldo occupazionale positivo è rappresentato dal Commercio-Alberghi e Ristoranti, che in un anno fa registrare un +13mila unità lavorative. Sempre su base annua, si riscontra anche un aumento nelle Costruzioni (+ 8mila unità). Vi sono contrazioni occupazionali, invece, nelle Altre attività di servizi (- 6mila unità), mentre è rimasta invariata la situazione in Agricoltura, che nel II trimestre 2017 ha 22

26 fatto stimare un numero di occupati analogo a quello riscontrato nello stesso periodo del 2016: 37mila. I PROGRAMMI E LE ATTIVITA PER IL 2018 Per il 2018 sono previste tre sostanziali aree di intervento sulle quali si concentrerà l attività della Camera, da un lato in continuità con quanto gli organi camerali hanno svolto nel loro primo anno di mandato, dall altro con tutti gli elementi di novità che derivano dalla necessità di perfezionare e di specializzarsi nello svolgimento dei nuovi compiti e delle nuove funzioni che il decreto n.219 del novembre 2016 ha assegnato alla Camera. Come già detto in premessa, un ambito di intervento fondamentale sarà quello che interverrà sul piano istituzionale, con l attuazione operativa della complessa procedura di accorpamento, ma anche con l adeguamento e l orientamento dell organizzazione alle disposizioni della riforma camerale, sviluppando i concetti di razionalizzazione, di efficacia ed efficienza delle risorse e il potenziamento delle relazioni istituzionali. Il ruolo storico e consolidato di casa delle imprese sarà declinato in una chiave moderna, con un orientamento ancora più spiccato riguardo la digitalizzazione e la telematizzazione dei servizi, la formazione e l informazione dell utenza, comprendendo con quest ultimo termine sia le imprese, direttamente, sia gli intermediari professionali. L adeguamento e l orientamento organizzativo sarà volto a garantire in modo efficace i servizi camerali quali risultano dalla nuova mappa presentata recentemente da Unioncamere nazionale, che ricomprende sostanzialmente otto funzioni: 1) semplificazione e trasparenza 2) tutela e legalità 3) digitalizzazione 4) orientamento al lavoro e alle professioni 5) internazionalizzazione 6) turismo e cultura 7) sviluppo e qualificazione aziendale e dei prodotti 8) ambiente e sviluppo sostenibile Anche per quest anno si intende confermare, quale elemento di spicco che dovrà permeare tutte le attività camerali, la costante ricerca del miglioramento in termini di efficacia sociale (cioè la capacità di rispondere in modo adeguato e mirato alle istanze finalizzate ai bisogni del territorio e della sua collettività, per garantire la sostenibilità dello sviluppo) e di condivisione su strategie, obiettivi e progetti con i portatori di interessi analoghi, coinvolgendo pubblici e privati per perseguire politiche orientate alla logica di risultato. La sinergia delle azioni, pertanto, dovrà essere costantemente perseguita, al fine di evitare inefficienze operative, sia all interno dell organizzazione, sia all esterno, con i diversi partner istituzionali che sono presenti sul territorio. I concetti chiave che 23

27 dovranno guidare il nuovo ruolo della Camera di Commercio, quale soggetto inserito in un quadro sistemico nazionale, sono: dal far fare al fare orientamento all utente (porta a porta) camera digitale (digital community) marketing stregico brand unico L elencazione delle attività che si intendono svolgere, lungi dall essere esaustiva, è suscettibile di modifiche così da rendere il documento aperto e le azioni della Camera di commercio sempre aderenti al mutare delle esigenze normative e organizzative e all evolversi del contesto socio-economico di riferimento sistema. Le aree di intervento ISTITUZIONALE RIFORMA RAZIONALIZZAZIONE RISORSE E PATRIMONIO SERVIZI ALLE IMPRESE, LEGALITA, SVILUPPO DEL TERRITORIO. Le attività da porre in essere con riguardo ai tre temi strategici sopra individuati saranno pertanto: ISTITUZIONALE RIFORMA Il decreto di riforma restituisce oggi alle Camere di Commercio un ruolo e una prospettiva per il futuro, con una nuova veste di regia territoriale e di contatto tra le 24

28 esigenze delle imprese e la risposta che il settore pubblico fornisce a tali esigenze. Il decreto ne conferma il ruolo di autonomie funzionali e individua una serie di funzioni, che rendono moderna e innovativa la mission delle Camere di Commercio e che le pone al centro delle politiche per le imprese e per lo sviluppo locale. In questa area di intervento si ricomprendono le impegnative attività legate alla procedura di accorpamento con la Camera di Oristano e che comporteranno anche il completamento e l integrazione degli accordi istituzionali nell ambito del nuovo ambito territoriale di riferimento, nonché tutto lo sforzo organizzativo e formativo, propedeutico e necessario, affinchè si abbiano i presupposti per l ottimale istituzione e avvio della nuova Camera, quella di Cagliari e Oristano Procedura di accorpamento con la Camera di Commercio di Oristano Rafforzamento del ruolo istituzionale della Camera nel territorio Percorso di integrazione organizzativa con Azienda Speciale Definizione e realizzazione delle procedure amministrative e contabili atte a consentire la più celere integrazione e l accorpamento con la Camera di Commercio di Oristano - armonizzazione dei documenti, delle procedure e dei regolamenti con riferimento ai diversi ambiti di attività - accordi e relazioni propedeutici all istituzione della Camera di Commercio accorpata - stipula Protocolli Intesa con altri enti per iniziative di promozione e di definizione sviluppo economico del territorio - attivazione e rafforzamento iniziative congiunte con altre Camere di Commercio e altri enti su temi di interesse comune - prosecuzione definizione con altri partners istituzionali (Regione, Città metropolitana) di un piano di riqualificazione del comprensorio fieristico - Sperimentazione funzioni associate e definizione attività di supporto dell Azienda speciale RAZIONALIZZAZIONE RISORSE E PATRIMONIO Le Camere sono Pubbliche Amministrazioni chiamate a svolgere funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curando lo sviluppo del sistema imprenditoriale e dell economia locale, attraverso azioni di animazione e promozione che concilino le esigenze di tutti i settori rappresentati nei propri Organi. Lo scenario socio economico delineato dalle analisi di contesto riportate nel presente documento, ma anche i dati e le valutazioni che hanno accompagnato l approvazione del 25

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