Imprese attive provincia di Imperia

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1 Il tessuto imprenditoriale della provincia di Imperia- anno Numerosità delle imprese (stock) Alla fine dell anno 2013 le imprese registrate in provincia di Imperia erano con una diminuzione sull anno precedente del 5,2%. Le imprese attive si sono attestate sulle unità, in diminuzione rispetto all anno precedente del 5,3%. Il dato di stock comprende anche imprese artigiane registrate di cui attive (in flessione annua del 10,6%) Imprese attive provincia di Imperia imprese attive imprese artigiane Subiscono una flessione anche le unità locali che registrano un calo annuale dello 4,47%. Sotto la voce unità locali si intendono le imprese operanti nel territorio provinciale comprendendo, quindi, anche quelle aventi sede fuori provincia. Il numero delle imprese localizzate raggiunge le unità registrate e le unità attive. Sono entrate in crisi nell anno appena trascorso imprese di cui 651 sottoposte a procedure concorsuali e 708 in scioglimento o liquidazione. Rispetto all anno precedente abbiamo le seguenti variazioni percentuali: - Imprese in crisi conclamata (proc.concorsuali, scioglimento o liquidazioni) +2,18% - Imprese sottoposte a procedura concorsuale +2,20% - Imprese in scioglimento o liquidazione +2,16%

2 MOVIMENTO DITTE /Status Imprese Status d'impresa anno 2013 anno 2012 Registrate Iscrizioni Cessazioni Registrate Iscrizioni Cessazioni Variaz% registrate Attive ,3% Sospese ,5% Inattive ,6% con Procedure concorsuali ,2% in Scioglimento o Liquidaz ,2% Cessate imprese registrate ,2% In crisi conclamata(*) ,2% (*)procedure concorsuali + scioglimento o liquidazione 2 La suddivisione delle imprese per forma societaria E costante la crescita delle società di capitale che rappresentano l 12,4% di tutte le imprese registrate. Anche restringendo il campo di analisi alle società di capitali attive il trend rimane leggermente positivo con una quota che passa dal 7,8% dell anno 2010 all 8,7% dell anno Il tasso di crescita annuale composto risulta, nel quinquennio 2008/2013, pari al 2,4%. Rimane in tutta evidenza il gap con nei confronti della media regionale di incidenza delle società di capitali che raggiunge in Liguria il 18,4% mentre la nostra quota è addirittura doppiata da quella nazionale del 23,8%. Stabile la presenza nel nostro tessuto delle società di persone che detengono una quota del 23,9%. In calo nell ultimo triennio la quota delle imprese individuali: 61,7% registrate nel 2013 (62,9 nel 2010) e 70,0% quelle attive (71,4% nel 2010). Quote molto superiori rispetto alla media regionale e nazionale del 54,7% di incidenza delle ditte individuali. 3 La suddivisione per settore di attività economica Le imprese attive in provincia di Imperia si articolano in comparti abbastanza omogenei per i due terzi del totale: il commercio, con il 23,1%, le costruzioni con il 21,7% e l agricoltura con il 19,2%. Le restanti quote vedono il turismo al 9,6%, i servizi alle imprese al 6% ed i servizi sociali al 6,2%. In rapporto alla situazione regionale risalta la forte incidenza dell agricoltura in provincia di Imperia (19,2%) largamente superiore alla media delle quattro provincie liguri che si attesta al 7,9% e alla media nazionale del 15%. Da considerare che delle imprese attive circa sono artigiane: in pratica una ogni tre imprese.

3 Rispetto all anno 2013 tutti i comparti sono in flessione (vedi tabella 1). Le maggiori diminuzioni sono quelle fatte registrare dal comparto agricolo (-9,6%) e da quello del commercio(-6,8%). Flettono anche le imprese artigiane aumentando l andamento negativo dell anno precedente perdendo il 10,63% di aziende su base annua. Settori accorpati Anno 2013 Anno 2012 Var +/- Var % Agricoltura ,6% Turismo ,2% Costruzioni ,8% Commercio ,8% Industria ,3% Servizi imprese ,4% Servizi pubblici e sociali ,2% Non classificate 2 17 Totale ,3% Tabella Imprese attive in provincia di Imperia per settore di attività fonte Infocamere 4 Il tasso di sopravvivenza delle imprese Il tasso di sopravvivenza delle imprese è un indicatore che permette di rilevare la quota delle stesse che sopravvive nei cinque anni successivi all inizio di attività. Nel valutare il tessuto economico del territorio provinciale spesso si considera la numerosità delle imprese raffrontando i dati di stock tra lo stesso periodo di anni differenti. La cosiddetta tenuta del numero delle imprese desunto dal Registro camerale è considerata positivamente. La valutazione è però parziale perché non tiene conto di quanto il dato è influenzato dal turn over, ovvero dalla nati-mortalità delle aziende nel periodo considerato. La rilevazione del tasso di sopravvivenza permette quindi di qualificare meglio il dato di stock attraverso l analisi di quanti escono in modo prematuro dal mercato. Prendendo a base le ditte iscritte nell anno 2010 osserviamo che soltanto il 61,2% è rimasto in attività nell anno 2013 mentre tenendo a base l anno precedente (tasso di sopravvivenza ad un anno) le imprese vive sono il 76,9%. Di particolare interesse il dato riferito alle società di capitale che, come indicato in precedenza nel presente report, risultano in crescita rispetto alle altre tipologia aziendali ma denunciano un basso tasso di sopravvivenza a tre anni (53,8). Tenuto conto che, come indicato al punto 1.2, le società di capitale sono in leggera crescita, il basso tasso di sopravvivenza può essere interpretato come un segnale di di turn over abbastanza accentuato. Nel riferimento ad un anno rimangono in vita il 65,1% delle società di capitale, il 71,3% delle società di persone e il 78,2% delle ditte individuali.

4 A livello nazionale il tasso di sopravvivenza è leggermente superiore al nostro su base triennale ma nel calcolo ad un anno è peggiorativo (74,7% Italia; 76% Imperia). Tra i settori il tasso di sopravvivenza a tre anni migliore è quello dell agricoltura (86,3%) che visto il calo costante del numero di aziende agricole che, e per le stesse considerazioni espresse per le società di capitale, denota un scarsissimo turn over. L indicatore di sopravvivenza peggiore è quello del turismo che segna un tasso a tre anni del 60,8%. 5 La localizzazione delle unità locali Il monitoraggio delle unità locali fornisce importanti informazioni sulla capacità del territorio di attirare nuove attività imprenditoriali. Le unità locali presenti in provincia di Imperia sono che, sommate alle imprese registrate nell anagrafe camerale, portano il numero delle localizzazioni a unità, in regresso rispetto al 2012 (-4,47%). Le unità locali aventi sede nella stessa nostra provincia sono 3.741, ed operano in prevalenza nel comparto del commercio. Quelli aventi sede fuori provincia sono 1.672, in buona parte proveniente dall area nord-ovest. Localizzazioni, imprese ed unità locali registrate al Totale imprese registrate Totale unità locali Totale unità locali con sede nella stessa provincia Totale unità locali con sede nella regione 341 Totale unità locali con sede nell'area 833 Totale unità locali con sede in Italia 454 Totale unità locali con sede all'estero 44 Totale localizzazioni e totale unità locali Le imprese registrate in provincia di Imperia controllano circa 4mila unità locali, dislocate per il 69% nello stesso territorio provinciale (3.700 u.l.). 6 L imprenditoria femminile, giovanile e di origine estera La provincia di Imperia si caratterizza per una forte componente di imprese attive in rosa che incidono sul complesso imprenditoriale per il 26,5%. E una quota superiore a quella regionale (25,2%) e nazionale (24,3%). Mentre le imprese giovanili (10,4%) rappresentano quote poco al di sotto della media nazionale(11,2), risalta la quota delle imprese straniere (13,3%) contro una media della regione del 11,5% e nazionale del 8,7%.

5 Imprenditoria femminile 1 Le imprese femminili attive classificate sono e rappresentano oltre il 26% del totale delle imprese del territorio. I settori in cui è più marcata la presenza femminile sono il commercio (1670 imprese pari al 28%) e in agricoltura (1.507 imprese pari al 25%). Imprenditoria giovanile 2 Le imprese guidate in prevalenza da imprenditori under 35 sono in provincia e rappresenta una quota superiore al 10% del totale. A farla da padrone è il settore delle costruzioni con oltre mille imprese giovanili: in pratica ogni 10 aziende del settore edile ben quattro si possono classificare giovanili. E evidente che, nello analisi, gioca un ruolo fondamentale il fenomeno delle partite Iva che sostituiscono situazioni di lavoro dipendente. Imprenditoria straniera 3 Anche in questo caso le considerazioni sono simili a quelle espresse per l imprenditoria giovanili. Le Aziende facenti capo ad imprenditori di nazionalità straniera sono circa (13,3% del totale complessivo) e più della metà (1644) opera nell edilizia. 1 Insieme delle imprese in cui la partecipazione di persone di sesso femminile risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite 2 Insieme delle imprese in cui la partecipazione di persone di età inferiore ai 35 anni risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite 3 Insieme delle imprese in cui la partecipazione di persone non cittadine italiane risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite