DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2011
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- Gilberta Corradini
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1 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2011 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2011 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 987 unità. Alla fine di marzo risultano iscritte imprese delle quali attive. Le cancellazioni, al netto dei provvedimenti d ufficio, sono state , a fronte di nuove iscrizioni. Il tasso di crescita che ne consegue - calcolato sullo stock iniziale delle imprese registrate - è leggermente positivo (+0,1%) ed è determinato da un tasso di natalità del 2,2% e di mortalità del 2,1%. A livello territoriale, il tasso di crescita maggiore è quello di Milano (+0,5%) seguito da Monza Brianza (+0,3%). Bergamo, Brescia e Lecco presentano variazioni prossime allo zero, mentre Cremona, Pavia e Mantova, con Varese e Como, sono in leggera diminuzione rispettivamente con un tasso di crescita di -0,3% e -0,2%. Tale diminuzione è invece più marcata nelle province di Sondrio (-1,0%) e Lodi (-1,5%). Brescia, Lodi, Monza e Pavia presentano la più alta natalità relativa (+2,3%) e sono anche le uniche circoscrizioni superiori alla media regionale che è del 2,2%. Sondrio, con l 1,6%, è la provincia nella quale la natalità risulta più bassa, seguita da Mantova (2,0%), Lecco e Milano (2,1%). Cremona, con tutte le altre province lombarde, si attesta al livello medio regionale del 2,2%. Tav. 1 - Natalità e mortalità aziendale - 1 trimestre 2011 Lombardia e province lombarde Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio - Tassi % Provincia Attive Iscritte Cessate Saldo Cremona ,3 2,2 2,6 Bergamo ,0 2,2 2,3 Brescia ,0 2,3 2,2 Como ,2 2,2 2,4 Lecco ,0 2,1 2,1 Lodi ,5 2,3 3,7 Mantova ,3 2,0 2,2 Milano ,5 2,1 1,6 Monza e Brianza ,3 2,3 2,0 Pavia ,3 2,3 2,6 Sondrio ,0 1,6 2,6 Varese ,2 2,2 2,4 Totale ,1 2,2 2,1 Il maggior turnover imprenditoriale, cioè la maggior vivacità demografica in rapporto allo stock di imprese esistenti, nel primo trimestre 2011, lo si riscontra a Lodi (6,0%), seguita da Pavia (4,9%), Cremona (4,8%), Como e Varese (4,6%). Solo Milano (3,7%) presenta una percentuale di movimentazione imprenditoriale al di sotto di quella media lombarda (4,2%). Come visto, la provincia di Cremona è caratterizzata da un tasso di crescita negativo in controtendenza con la media regionale, la natalità è in linea con quella media lombarda, mentre la mortalità ne è superiore. Il saldo negativo di 101 imprese è determinato dalle 688 nuove iscrizioni e dalle 789 cessazioni. Al 30 marzo 2011, alla Camera di
2 commercio di Cremona risultano registrate imprese, delle quali sono quelle attive. Considerando le imprese registrate in base alla loro natura giuridica, nel primo trimestre 2011 si ha un saldo positivo solo per le società di capitali con un tasso di crescita del +0,1%. Sono le ditte individuali, che costituiscono più del 60% del totale delle imprese attive, a registrare naturalmente il maggior ricambio imprenditoriale, segnando i più alti tassi sia di natalità (2,8%) che di mortalità (3,3%). Tav. 2 - Natalità e mortalità aziendale per forma giuridica - 1 trimestre 2011 Provincia di Cremona Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio - Tassi % Forma giuridica Società di capitali ,1 1,7 1,6 Società di persone ,3 1,2 1,5 Imprese individuali ,5 2,8 3,3 Altre forme ,7 2,2 1,5 Totale ,3 2,2 2,6 Riguardo all attività economica esercitata, anche nel presente trimestre, è ragguardevole il numero delle imprese non classificate. Si tratta cioè di imprese, tipicamente società, che vengono iscritte, ma alle quali non è ancora stato attribuito alcun codice di attività economica esercitata. Queste sono infatti 193, pari al 28% del totale delle nuove i- scrizioni. Con il successivo perfezionamento della loro posizione, tali imprese si distribuiranno nei prossimi trimestri nelle varie sezioni di attività, alterando i dati di stock, ma ovviamente senza però costituire più alcuna nuova iscrizione. Pertanto nell analisi della dinamica imprenditoriale per settore economico occorre tener ben presente questa sottostima delle nuove registrazioni che infatti rende negativi i saldi demografici di quasi tutti i settori economici principali. Ciò è evidenziato dalla tavola n. 3 che esclude le attività numericamente poco significative, i cui dati comunque vengono riportati nell allegato statistico. Tav. 3 - Natalità e mortalità aziendale per sezione di attività economica 1 trimestre 2011 Provincia di Cremona Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio Attività A Agricoltura, silvicoltura e pesca C Attività manifatturiere F Costruzioni G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni H Trasporto e magazzinaggio I Servizi di alloggio e ristorazione J Servizi di informazione e comunicazione K Attività finanziarie e assicurative L Attività immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese S Altre attività di servizi NC Imprese non classificate TOTALE Considerando l intero stock presente in archivio, le imprese registrate ma non classificate in base all attività economica esercitata, ammontano a 744 unità e costituiscono quindi il 2,6% del totale.
3 Tra i settori d attività più consistenti, i servizi alle imprese e quelli di informazione e comunicazione presentano il più elevato ricambio aziendale e sono anche gli unici settori, assieme alle costruzioni, ad esprimere un tasso di mortalità al di sopra della media provinciale. Tav. 4 - Natalità e mortalità aziendale per sezione di attività economica - 1 trimestre 2011 Provincia di Cremona Tassi % calcolati sulla consistenza delle imprese registrate a inizio trimestre Tasso di ricambio A Agricoltura, silvicoltura e pesca -1,3 1,3 2,6 3,9 C Attività manifatturiere -0,8 1,3 2,2 3,5 F Costruzioni -0,3 2,6 2,9 5,5 G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni -1,2 1,6 2,8 4,4 H Trasporto e magazzinaggio -1,3 0,5 1,7 2,2 I Servizi di alloggio e ristorazione -1,0 1,7 2,6 4,3 J Servizi di informazione e comunicazione +1,7 4,3 2,6 6,9 K Attività finanziarie e assicurative -1,7 1,2 2,9 4,1 L Attività immobiliari -0,7 0,5 1,3 1,8 M Attività professionali, scientifiche e tecniche -0,4 1,8 2,1 3,9 N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese +1,3 3,6 2,3 5,9 S Altre attività di servizi -1,2 1,2 2,4 3,6 NC Imprese non classificate +20,7 24,3 3,7 28,0 TOTALE -0,3 2,2 2,6 4,8 Soprattutto a causa dei motivi già evidenziati legati alla non attribuzione del codice statistico d attività, la natalità relativa è al di sotto della media complessiva in molti dei principali settori d attività. E più alta solo nei servizi di informazione e comunicazione (4,3%), nei servizi alle imprese (3,6%) e nelle costruzioni (2,6%) ed è invece minima nelle attività immobiliari e nei trasporti (0,5). Relativamente alla consistenza delle imprese registrate, si ha un elevata mortalità nelle attività finanziarie e assicurative, nelle costruzioni (2,9%) e nel commercio all ingrosso e al dettaglio (2,8%). Molto al di sotto della media provinciale è invece il tasso di mortalità nelle attività immobiliari (1,3%) e nel trasporto e magazzinaggio (1,7%). Per cercare di individuare l effettivo significato economico dei movimenti demografici del vari settori, si sono rapportati i valori della natimortalità già presentati, alla loro consistenza sul totale delle imprese iscritte 1. Si è così potuto osservare che, nel presente trimestre, come d altronde succede ormai da diversi trimestri, hanno manifestato una natalità ben più bassa rispetto alla loro effettiva incidenza, i settori tradizionali dell industria manifatturiera e dell agricoltura, insieme alle attività immobiliari. Al contrario, il settore edile ha visto una quota delle nuove iscrizioni superare abbondantemente quella degli stessi rispetto al totale, affiancato in questo dai servizi di informazione e comunicazione e dai servizi alle imprese. Sul versante delle cessazioni, le costruzioni ed il commercio hanno mostrato una mortalità più alta rispetto alla loro effettiva incidenza, mentre il contrario avviene per le attività immobiliari e manifatturiere. Imprese artigiane Nel primo trimestre del 2011 le anagrafi camerali lombarde riprendono la tendenza alla diminuzione protrattasi per tutto il 2009 ed i primi mesi del Lo stock di fine periodo è costituito da imprese registrate, in larghissima maggioranza attive. 1 Il procedimento operativamente seguito è consistito nel calcolare, per ogni settore economico, la differenza tra le quote percentuali delle iscrizioni (o cessazioni) e delle consistenze delle imprese registrate.
4 Le iscrizioni nel periodo considerato sono state contro cessazioni, al netto dei provvedimenti d ufficio. Il tasso di crescita regionale (-0,4%) è determinato da un tasso di natalità del 2,6% e di mortalità del 3,0%. Tav. 5 - Natalità e mortalità aziendale nell artigianato - 1 trimestre 2011 Lombardia e province lombarde Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio - Tassi % Provincia Regi- strate Cremona ,6 2,6 3,2 Bergamo ,3 2,6 2,9 Brescia ,2 2,8 3,0 Como ,6 2,6 3,2 Lecco ,4 2,5 2,9 Lodi ,6 2,8 3,4 Mantova ,8 2,1 2,9 Milano ,2 2,6 2,8 Monza Brianza ,5 2,5 3,0 Pavia ,8 2,7 3,5 Sondrio ,3 1,5 2,8 Varese ,6 2,8 3,4 Totale ,4 2,6 3,0 Tutte le province lombarde presentano un tasso di crescita negativo. Sondrio è caratterizzato dal tasso più basso (-1,3%), seguito da Pavia e Mantova (-0,8%) e da Cremona, Como, Lodi e Varese (-0,6%). Il maggior tasso di natalità (2,8%) si registra a Brescia, Lodi e Varese, quello minore a Sondrio (1,5%); l incidenza delle cancellazioni è invece più alta a Pavia (3,5%) e Lodi e Varese (3,4%), e più bassa a Sondrio e Milano (2,8%). A Cremona i primi tre mesi del 2011 hanno fatto registrare un leggero calo ed al 30 marzo 2011 si contano imprese artigiane registrate, quasi tutte attive, risultato delle 267 iscrizioni e delle 325 cessazioni avvenute nel periodo. Lo stock complessivo pertanto diminuisce di 58 aziende. Il tasso di crescita che descrive tale situazione risulta pari a -0,6%, con il 2,6% di natalità e il 3,2% di mortalità. Tav. 6 - Natalità e mortalità aziendale nell artigianato per forma giuridica - 1 trimestre 2011 Provincia di Cremona Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio Tassi % Forma Regi- giuridica strate Società di capitali ,6 2,6 Società di persone ,3 1,3 1,6 Imprese individuali ,7 3,0 3,6 Cooperative ,0 25,0 Consorzi Totale ,6 2,6 3,2 Considerando la forma giuridica delle imprese artigiane, essendo caratterizzate per lo più dalla piccolissima dimensione, è evidente la preponderanza delle ditte individuali e delle società di persone, che costituiscono la quasi totalità (97%) delle aziende artigiane cremonesi. Nel periodo in esame si individuano contrazioni demografiche per le società di persone (-0,3%) e per le imprese individuali (-0,7%) mentre le società di capitali e le altre forme si trovano in una situazione di perfetta stabilità. Nell artigianato è del tutto ininfluente il fenomeno delle imprese non classificate per attività economica esercitata e quasi il 70% del totale è costituito da imprese attive
5 nelle attività manifatturiere e nelle costruzioni. Nel primo trimestre 2011 quest ultima sezione d attività, come risulta dalla tavola 7 che riporta solo le attività più numerose dell artigianato cremonese (per il dato completo si rimanda all allegato statistico), è quella caratterizzata dal più alto numero sia di nuove iscrizioni (145) che di cancellazioni (156), responsabili rispettivamente del 54 e del 48% del totale. Tav. 7 - Natalità e mortalità nell artigianato per sezione di attività - 1 trimestre 2011 Provincia di Cremona Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio Attive Iscritte Cessate Saldo C Attività manifatturiere F Costruzioni G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni H Trasporto e magazzinaggio I Servizi di alloggio e ristorazione M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese S Altre attività di servizi TOTALE Il tasso di crescita più alto si trova attualmente nei servizi alle imprese (+4,0%), che presentano anche il tasso maggiore di natalità (6,6%). A seguire una natalità elevata caratterizza il settore dei pubblici esercizi (4,9%) e delle attività professionali, scientifiche e tecniche (4,4%). Il maggior turnover imprenditoriale si riscontra attualmente nei pubblici esercizi e nei servizi alle imprese. Tav. 8 Tassi di natalità e mortalità nell artigianato per sezione d attività - 1 trimestre 2011 Provincia di Cremona Tassi % Tasso di crescita Tasso di natalità Tasso di mortalità C Attività manifatturiere -1,0 2,2 3,3 F Costruzioni -0,2 3,1 3,4 G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni -1,6 0,2 1,8 H Trasporto e magazzinaggio -2,2 0,6 2,8 I Servizi di alloggio e ristorazione +0,4 4,9 4,4 M Attività professionali, scientifiche e tecniche +1,9 4,4 2,5 N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese +4,0 6,6 2,7 S Altre attività di servizi -0,7 1,8 2,5 TOTALE -0,6 2,6 3,2
6 - ALLEGATO STATISTICO - Natalità e mortalità aziendale per sezione di attività economica 1 trimestre 2011 Provincia di Cremona - Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio Attività A Agricoltura, silvicoltura e pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore E Fornitura di acqua F Costruzioni G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni H Trasporto e magazzinaggio I Servizi di alloggio e ristorazione J Informazione e comunicazione K Attività finanziarie e assicurative L Attività immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese P Istruzione Q Sanità e Assistenza sociale R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento S Altre attività di servizi NC Imprese non classificate TOTALE Natalità e mortalità aziendale per sezione di attività economica 1 trimestre 2011 Provincia di Cremona Tassi % calcolati sulla consistenza delle imprese registrate a inizio trimestre Tasso di ricambio A Agricoltura, silvicoltura e pesca -1,3 1,3 2,6 3,9 B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere -0,8 1,3 2,2 3,5 D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore -2,9-2,9 2,9 E Fornitura di acqua -2,5-2,5 2,5 F Costruzioni -0,3 2,6 2,9 5,5 G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni -1,2 1,6 2,8 4,4 H Trasporto e magazzinaggio -1,3 0,5 1,7 2,2 I Servizi di alloggio e ristorazione -1,0 1,7 2,6 4,3 J Informazione e comunicazione +1,7 4,3 2,6 6,9 K Attività finanziarie e assicurative -1,7 1,2 2,9 4,1 L Attività immobiliari -0,7 0,5 1,3 1,8 M Attività professionali, scientifiche e tecniche -0,4 1,8 2,1 3,9 N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese +1,3 3,6 2,3 5,9 P Istruzione -3,3-3,3 3,3 Q Sanità e Assistenza sociale -1,4-1,4 1,4 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento -1,6 0,9 2,5 3,5 S Altre attività di servizi -1,2 1,2 2,4 3,6 NC Imprese non classificate +20,7 24,3 3,7 28,0 TOTALE -0,3 2,2 2,6 4,8
7 Natalità e mortalità aziendale nell artigianato per sezione di attività - 1 trimestre 2011 Provincia di Cremona Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio Attività A Agricoltura, silvicoltura e pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere E Fornitura di acqua F Costruzioni G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni H Trasporto e magazzinaggio I Servizi di alloggio e ristorazione J Informazione e comunicazione K Attività finanziarie e assicurative L Attività immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese P Istruzione Q Sanità e Assistenza sociale R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento S Altre attività di servizi NC Imprese non classificate TOTALE Natalità e mortalità aziendale nell artigianato per sezione di attività - 1 trimestre 2011 Provincia di Cremona Tassi % calcolati sulla consistenza delle imprese registrate a inizio trimestre A Agricoltura, silvicoltura e pesca -6,1 0,9 7,0 B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere -1,0 2,2 3,3 E Fornitura di acqua F Costruzioni -0,2 3,1 3,4 G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni -1,6 0,2 1,8 H Trasporto e magazzinaggio -2,2 0,6 2,8 I Servizi di alloggio e ristorazione +0,4 4,9 4,4 J Informazione e comunicazione +9,7 12,9 3,2 K Attività finanziarie e assicurative L Attività immobiliari -100,0-100,0 M Attività professionali, scientifiche e tecniche +1,9 4,4 2,5 N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese +4,0 6,6 2,7 P Istruzione Q Sanità e Assistenza sociale R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento -5,3 1,8 7,0 S Altre attività di servizi -0,7 1,8 2,5 NC Imprese non classificate +100,0 100,0 - TOTALE -0,6 2,6 3,2
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