Elaborazione dati sul Mercato del Lavoro al 30 settembre 2013

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1 Proviinciia Massa Carrara Settore Formazione Professionale e Politiche del Lavoro Servizio Politiche del Lavoro Elaborazione dati sul Mercato del Lavoro al 30 settembre Novembrre /15

2 Indice 1 I DATI DEI CENTRI PER L IMPIEGO AL 30 SETTEMBRE LE ISCRIZIONI GLI AVVIAMENTI LE CESSAZIONI CIG IN DEROGA MOBILITÀ IN DEROGA LA CASSA INTEGRAZIONE (DATI INPS) ALLEGATI INDICE GRAFICI E TABELLE /15

3 1 I dati dei Centri per l Impiego al 30 settembre Le iscrizioni Al 30 settembre 2013 il numero di nuovi iscritti (dati di flusso) al Centro per l Impiego è stato pari a unità 1. Rispetto allo stesso periodo del 2012 i dati evidenziano un considerevole decremento delle iscrizioni (-12,1%) dovuto ad una riduzione sia delle iscrizioni maschili (- 14,6%) che delle iscrizioni femminili (-9,4%). Tabella 1:Confronto iscrizioni 30 settembre Differenze Dati al 30 Dati al /2012 Genere settembre 2012 settembre 2013 valore % assoluto Femmine ,4% Maschi ,6% Totale ,1% In termini di genere, gli iscritti sono composti in leggera prevalenza da uomini (50,3%) rispetto alle donne (49,7%). Grafico 1: Iscritti al Centro per l Impiego per genere 30 settembre 2013 Femmine; 49,7% Maschi; 50,3% Il picco di iscrizioni si è registrato nel mese di gennaio (847 iscrizioni); significative anche le quote di iscrizioni rilevate a luglio (686) e settembre (669). Disaggregando il dato in base al genere si rileva che sia tra le donne (413) che tra gli uomini (430) il maggior numero di iscrizioni ha riguardato il mese di gennaio. 1 Elaborazioni IDOL del /15

4 Grafico 2: Il numero degli iscritti ripartiti per mese di iscrizione e genere 30 settembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre donne uomini totale Il 27,1% degli iscritti rientra nella fascia di età anni; i giovani (under 25) rappresentano il 21,1% del totale mentre il 28,3% ha più di 44 anni. Grafico 3: Iscritti al Centro per l Impiego per classe di età 30 settembre % 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni anni > 60 anni Femmine 1,1% 19,2% 27,8% 23,8% 25,8% 2,3% Maschi 1,0% 20,9% 26,4% 23,2% 25,4% 3,1% Totale 1,0% 20,1% 27,1% 23,5% 25,6% 2,7% Il 79,3% degli iscritti è costituito da cittadini italiani, la restante quota è rappresentato da cittadini stranieri. In analogia con le precedenti annualità, tra gli stranieri la nazione più rappresentata è la Romania (474 iscritti), seguono il Marocco (173 iscritti) e l Albania (120 iscritti). Grafico 4: Iscritti al Centro per l Impiego per cittadinanza - 30 settembre 2013 Stranieri; 20,7% Italiani; 79,3% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego 4/15

5 1.2 Gli avviamenti Al 30 settembre 2013 sono stati registrati avviamenti; rispetto allo stesso periodo del 2012 si rileva una diminuzione (-6,4%) interamente frutto della riduzione del numero di assunzioni femminili (-11,9%) mentre resta stabile il dato maschile. Tabella 2:Confronto avviamenti al 30 settembre anni Differenze 2012/2013 Genere dati al 30 settembre 2012 dati al 30 settembre 2013 valore assoluto Femmine ,9% Maschi ,0% Totale ,4% Il 50,7% delle assunzioni del periodo ha riguardato le donne. % Grafico 5: Gli avviamenti per genere al 30 settembre 2013 Femmine; 50,7% Maschi; 49,3% L andamento degli avviamenti a livello mensile conferma la forte concentrazione del numero di assunzioni a ridosso del periodo estivo ed in particolare nel mese di giugno (2.811 assunzioni) e luglio (2.124) Grafico 6: Il trend mensile degli avviamenti al 30/09/ gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre Femmine Maschi Totale /15

6 L età media degli avviati al lavoro è particolarmente elevata (38,7 anni); il 28,6% degli assunti ha un età compresa tra i 45 ed i 60 anni. Le assunzioni giovanili (under 25) rappresentano il 13,1% del totale. Grafico 7: Gli avviamenti per classe di età 30 settembre % 20% 10% 0% anni anni anni anni anni > 60 anni Femmine 0,8% 11,6% 25,2% 29,8% 30,2% 2,4% Maschi 0,9% 13,1% 28,5% 25,8% 26,9% 4,7% Totale 0,8% 12,3% 26,8% 27,9% 28,6% 3,5% In relazione alla tipologia di rapporto di lavoro, nel corso del 2013 si è fatto principalmente ricorso al contratto a tempo determinato (54,8%) ed, in misura minore, al contratto a tempo indeterminato (14,9%). L apprendistato professionalizzante ha riguardato il 5,2% degli avviamenti mentre il 6,8% dei casi è relativo a contratti di lavoro intermittente. Tabella 3: Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro e per genere al 30 settembre 2013 Tipologia di contratto Donne Uomini Totale complessivo lavoro a tempo determinato ,7% ,1% ,8% lavoro a tempo indeterminato ,5% ,5% ,9% lavoro a tempo determinato per sostituzione ,2% 177 2,0% ,2% lavoro intermittente 643 7,2% 558 6,4% ,8% apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere 432 4,8% 480 5,5% 912 5,2% lavoro domestico 732 8,2% 62 0,7% 794 4,5% lavoro occasionale 152 1,7% 264 3,0% 416 2,4% lavoro a progetto / collaborazione coordinata e continuativa 163 1,8% 240 2,8% 403 2,3% lavoro autonomo nello spettacolo 66 0,7% 75 0,9% 141 0,8% associazione in partecipazione 36 0,4% 62 0,7% 98 0,6% lavoro intermittente a tempo determinato 16 0,2% 6 0,1% 22 0,1% lavoro dipendente nella p.a. a tempo determinato 13 0,1% 4 0,0% 17 0,1% apprendistato prof o contratto mestiere per lav stag 12 0,1% 4 0,0% 16 0,1% apprendistato per qualifica prof e diploma prof 3 0,0% 11 0,1% 14 0,1% lavoro nello spettacolo a tempo determinato 7 0,1% 0 0,0% 7 0,0% lavoro intermittente a tempo indeterminato 2 0,0% 3 0,0% 5 0,0% associazione in partecipazione a tempo indeterminato 2 0,0% 2 0,0% 4 0,0% lavoro domestico a tempo indeterminato 4 0,0% 0 0,0% 4 0,0% contratto di formazione lavoro (solo p.a.) 2 0,0% 1 0,0% 3 0,0% apprendistato professionalizzante 1 0,0% 1 0,0% 2 0,0% apprendistato prof o contratto mestiere per lav in mobilità 2 0,0% 0 0,0% 2 0,0% lavoro dipendente nella p.a. a tempo indeterminato 2 0,0% 0 0,0% 2 0,0% 6/15

7 apprendistato di alta formazione e ricerca 0 0,0% 1 0,0% 1 0,0% associazione in partecipazione a tempo determinato 0 0,0% 1 0,0% 1 0,0% contratto di agenzia 0 0,0% 1 0,0% 1 0,0% lavoro ripartito 0 0,0% 1 0,0% 1 0,0% Totale % % % La tabella seguente riporta l articolazione degli avviamenti per settore economico di riferimento. Tabella 4: Avviamenti per settore economico al 30 settembre 2013 Settore Donne % Uomini % Totale % agricoltura, silvicoltura e pesca 62 0,7% 146 1,7% 208 1,2% estrazione di minerali da cave e miniere 8 0,1% 170 2,0% 178 1,0% attività manifatturiere 234 2,6% ,5% ,9% fornitura energia elettrica, gas, vapore 0 0,0% 5 0,1% 5 0,0% fornitura di acqua; reti fognarie 26 0,3% 69 0,8% 95 0,5% costruzioni 27 0,3% ,5% ,8% commercio 673 7,5% 664 7,6% ,6% trasporto e magazzinaggio 50 0,6% 249 2,9% 299 1,7% servizi di alloggio e di ristorazione ,8% ,8% ,9% servizi di informazione e comunicazione 45 0,5% 33 0,4% 78 0,4% attività finanziarie e assicurative 54 0,6% 23 0,3% 77 0,4% attività immobiliari 7 0,1% 6 0,1% 13 0,1% attività professionali scient. tecniche 101 1,1% 60 0,7% 161 0,9% noleggio, agenzie viaggio, serv imprese 576 6,4% ,1% ,2% amministrazione pubblica; assicurazioni 132 1,5% 101 1,2% 233 1,3% Istruzione ,2% 471 5,4% ,9% sanità e assistenza sociale 447 5,0% 266 3,1% 713 4,0% attività artistiche, sport, intrattenimento 771 8,6% ,5% ,0% altre attività di servizi 368 4,1% 196 2,3% 564 3,2% attività di famiglie e convivenze 771 8,6% 163 1,9% 934 5,3% n.d ,5% 308 3,5% 442 2,5% Totale % % % I dati consentono di evidenziare che: in analogia con quanto rilevato nelle precedenti annualità, gli avviamenti si concentrano prevalentemente nel settore servizi di alloggio e di ristorazione (17,9%) con particolare riferimento alla quota femminile (23,8%). il settore manifatturiero ha assorbito il 10,9% degli avviamenti, dato in linea con le precedenti annualità, il commercio si attesta al 7,6%; tra le donne il 26,2% degli avviamenti riguarda il settore istruzione. tra gli uomini il settore delle costruzione ha assorbito il 13,5% degli avviamenti. 7/15

8 1.3 Le cessazioni Al 30 settembre 2013 sono state complessivamente registrate cessazioni di rapporti di lavoro; rispetto allo stesso periodo del 2012, i dati evidenziano un sensibile incremento (+4,3%) che ha riguardato esclusivamente gli uomini (+9,7%) mentre sostanzialmente stabile il dato femminile (-0,3%). Tabella 5:Confronto cessazioni al 30 settembre anni Genere Differenze 2012/2013 Dati al 30 settembre Dati al 30 settembre valore % assoluto Femmine ,3% Maschi ,7% Totale ,3% In termini percentuali, la quota di cessazioni femminili (51,7%) è stata superiore a quella rilevata tra gli uomini (48,3%). Grafico 8: Le cessazioni per genere al 30 settembre 2013 Femmine; 51,7% Maschi; 48,3% A livello mensile, il picco delle cessazioni si è registrato nel mese di settembre (3.353 cessazioni) seguono i mesi di giugno (2.252) ed agosto (2.095) Grafico 9: Cessazioni per mese e genere al 30 settembre 2013 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre Femmine Maschi Totale /15

9 La tabella seguente riporta le cause di cessazioni rilevate al 30 settembre 2013; oltre la metà delle cessazioni (52,5%) ha riguardato la chiusura automatica di contratti a tempo determinato; seguono le dimissioni (14,7%). Tabella 6:Causa di cessazione al 30 settembre 2013 Motivazione della cessazione Donne Uomini Totale N % N % N % chiusura automatica tempo determinato ,5% ,3% ,5% dimissioni ,6% ,0% ,7% licenziamento per giustificato motivo oggettivo 502 5,8% 696 8,6% ,2% altro 376 4,4% 374 4,6% 750 4,5% mancato superamento del periodo di prova 103 1,2% 106 1,3% 209 1,3% modifica del termine inizialmente fissato 105 1,2% 93 1,2% 198 1,2% cessazione attivita' 84 1,0% 111 1,4% 195 1,2% risoluzione consensuale 94 1,1% 97 1,2% 191 1,1% licenziamento collettivo 42 0,5% 77 1,0% 119 0,7% pensionamento 51 0,6% 65 0,8% 116 0,7% decesso 96 1,1% 19 0,2% 115 0,7% licenziamento giusta causa 31 0,4% 36 0,4% 67 0,4% dimissioni giusta causa 18 0,2% 27 0,3% 45 0,3% dimissione durante il periodo di prova 21 0,2% 21 0,3% 42 0,3% licenziamento per giustificato motivo soggettivo 6 0,1% 18 0,2% 24 0,1% recesso con preavviso al termine del periodo formativo 6 0,1% 7 0,1% 13 0,1% decadenza dal servizio 2 0,0% 4 0,0% 6 0,0% licenziamento giustif motivo nel periodo di formazione 2 0,0% 3 0,0% 5 0,0% dimissioni per giusta causa o motivo periodo di formazione 2 0,0% 0 0,0% 2 0,0% licenziamento per giusta causa periodo di formazione 1 0,0% 0 0,0% 1 0,0% non disponibile ,0% ,9% ,0% Totale % % % I dati consentono di evidenziare che: tra le donne, il 54,5% delle cessazioni è dovuto alla chiusura automatica del rapporto a tempo determinato; seguono le dimissioni (12,6%). tra gli uomini le cause prevalenti riguardano: la chiusura automatica del rapporto a tempo determinato (50,3%), le dimissioni (17%) ed i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo (8,6%). Come riportato nella seguente tabella, oltre la metà delle cessazioni (52%) si riferisce a contratti molto brevi, con una durata compresa tra zero e tre mesi 9/15

10 Grafico 10: Le cessazioni al 30 settembre 2013 in base alla durata del contratto 30% 20% 10% 0% < 1 mese 1-3 mesi 4-6 mesi 7-12 mesi mesi mesi oltre 36 mesi Durata 23% 29% 15% 13% 6% 3% 11% Inoltre i dati consentono, inoltre, di evidenziare che: l 80% delle cessazioni ha riguardato rapporti di lavoro della durata massima di 12 mesi; nel 23% dei casi il rapporto di lavoro ha avuto una durata inferiore ad 1 mese; l 11% dei contratti prevedeva una durata di oltre 3 anni. Disaggregando il dato in base al genere emerge come il 27% delle cessazioni femminili sia riferibile a contratti di lavoro di durata inferiore al mese; quota che raggiunge il 55% se si considera l intervallo 0-3 mesi. Il 49% delle cessazioni relative agli uomini sono relative a contratti di durata massima di 3 mesi. Grafico 11: Le cessazioni al 30 settembre 2013 in base al genere ed alla durata del contratto 30% 20% 10% 0% meno di 1 mese 1-3 mesi 4-6 mesi 7-12 mesi mesi mesi oltre 36 mesi Femmine 27% 28% 14% 13% 5% 3% 10% Maschi 19% 30% 16% 12% 7% 3% 12% Con riferimento all età, il 29,2% delle cessazioni ha riguardato persone con un età compresa tra il 45 ed i 60 anni; i giovani (under 25) costituiscono l 11,7% del totale. L età media è relativamente alta (39,4 anni) con valori sostanzialmente analoghi tra il dato femminile (39,6 anni) e maschile (39,2 anni). 10/15

11 Grafico 12: Le cessazioni al 30 settembre 2013 in base alla classe di età 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni > 60 anni Femmine 10,8% 24,9% 30,0% 30,8% 3,5% Maschi 12,6% 28,5% 25,4% 27,6% 5,9% Totale 11,7% 26,6% 27,8% 29,2% 4,7% La tabella seguente riporta la distribuzione per macrosettore economico di riferimento delle cessazioni rilevate al 30 settembre Tabella 7: Le Cessazioni per settore economico al 30 settembre 2013 Settore Donne % Uomini % Totale % agricoltura, silvicoltura e pesca 41 0,5% 66 0,8% 107 0,6% estrazione di minerali da cave e miniere 4 0,0% 90 1,1% 94 0,6% attività manifatturiere 341 4,0% ,9% ,1% fornitura energia elettrica, gas, vapore 0 0,0% 1 0,0% 1 0,0% fornitura di acqua; reti fognarie 24 0,3% 59 0,7% 83 0,5% costruzioni 36 0,4% ,1% ,0% commercio 735 8,5% 705 8,7% ,6% trasporto e magazzinaggio 61 0,7% 254 3,1% 315 1,9% servizi di alloggio e di ristorazione ,7% ,5% ,8% servizi di informazione e comunicazione 51 0,6% 28 0,3% 79 0,5% attività finanziarie e assicurative 63 0,7% 47 0,6% 110 0,7% attività immobiliari 9 0,1% 10 0,1% 19 0,1% attività professionali scient. tecniche 102 1,2% 50 0,6% 152 0,9% noleggio, agenzie viaggio, serv imprese 529 6,1% ,0% ,0% amministrazione pubblica; assicurazioni 167 1,9% 144 1,8% 311 1,9% istruzione ,8% 442 5,5% ,5% sanità e assistenza sociale 342 4,0% 217 2,7% 559 3,3% attività artistiche, sport, intrattenimento 658 7,6% 773 9,6% ,6% altre attività di servizi 384 4,5% 203 2,5% 587 3,5% attività di famiglie e convivenze 752 8,7% 105 1,3% 857 5,1% n.d ,7% 316 3,9% 459 2,8% Totale % % % I dati consentono di evidenziare che: in linea con gli avviamenti, le cessazioni si concentrano prevalentemente nel settore dei servizi di alloggio e di ristorazione (17,8%), seguono il comparto istruzione (15,5%) e le attività manifatturiere (12,1%); tra le donne il settore istruzione raggiunge il 24,8% del totale ed i servizi di alloggio e di ristorazione il 23,7%; tra gli uomini il manifatturiero rappresenta il 20,9% delle cessazioni maschili ed il settore costruzione il 14,1%. 11/15

12 2 CIG in Deroga Al 30 settembre 2013 i lavoratori interessati dalla Cassa Integrazione in deroga sono stati complessivamente 1.528, in prevalenza uomini (57,3%). Grafico 13: Cig in deroga per genere al 30 settembre 2013 Femmine; 42,7% Maschi; 57,3% In linea con le precedenti rilevazioni, il 41,1% dei lavoratori ha un età compresa tra i 45 ed i 60 anni. La quota di giovani (under 25) si attesta al 3,4%. L età media è di circa 42,8 anni (rispettivamente 43,5 anni tra le donne e 42,2 tra gli uomini). Grafico 14: Cig in deroga in base alla classe di età 40% 20% 0% anni anni anni anni > 60 anni Femmine 2,0% 16,1% 35,4% 43,1% 3,4% Maschi 5,0% 23,9% 28,3% 39,4% 3,4% Totale 3,7% 20,5% 31,3% 41,0% 3,4% 12/15

13 3 Mobilità in Deroga Al 30 settembre 2013 i lavoratori interessati dalla Mobilità in deroga sono stati complessivamente 201, in netta prevalenza uomini (83,6%). Grafico 15: Mobilità in deroga per genere al 30 settembre 2013 Femmine; 16,4% Maschi; 83,6% Il 35,3% dei lavoratori ha un età compresa tra i 45 ed i 60 anni. La quota di giovani (under 25) si attesta al 5,5%. Tra le donne una quota significativa (63,6%) rientra nella fascia di età anni. L età media è di circa 40 anni e presenta significative differenze rispetto al genere (rispettivamente 32,3 anni tra le donne e 42,4 tra gli uomini). Grafico 16: Mobilità in deroga in base alla classe di età 80% 60% 40% 20% 0% anni anni anni anni > 60 anni Femmine 9,1% 63,6% 18,2% 9,1% 0,0% Maschi 4,8% 11,3% 41,7% 40,5% 1,8% Totale 5,5% 19,9% 37,8% 35,3% 1,5% 13/15

14 4 La Cassa Integrazione (dati INPS) Sulla base dei dati resi disponibili dall INPS è possibile analizzare alcune informazioni relative alla Cassa Integrazione ed alla sua evoluzione del corso degli ultimi anni. Complessivamente nel periodo gennaio-ottobre 2013 le ore di integrazione salariale autorizzate 2 sono risultate pari a Come evidenziato nella tabella seguente, rispetto agli ultimi anni, per il 2013 il numero di ore complessivo presenta per la prima volta una diminuzione. Tabella 8: CIG Ore Cassa Integrazione periodo gennaio-ottobre anni (Gennaio- Ottobre) 2009 (Gennaio- Ottobre) 2010 (Gennaio- Ottobre) 2011 (Gennaio- Ottobre) 2012 (Gennaio- Ottobre) 2013 (Gennaio- Ottobre) Totale ore Totale ore Totale ore Totale ore Totale ore Totale ore autorizzate autorizzate autorizzate autorizzate autorizzate autorizzate Ordinaria Straordinaria Deroga Totale Fonte: Elaborazione su dati INPS Per il periodo gennaio-ottobre 2013, il 41,2% delle ore autorizzate ha riguardato la CIG ordinaria mentre il 22,3% la CIG in deroga ed il 22,3% la CIG straordinaria. Grafico 17: CIG Ripartizione delle ore per tipologia (gennaio-ottobre 2013) Deroga; 36,6% Ordinaria; 41,2% Straordinaria; 22,3% Fonte: Elaborazione su dati INPS 2 Estrapolazione dal portale INPS del 20/11/ /15

15 5 Allegati 5.1 Indice Grafici e Tabelle Tabella 1:Confronto iscrizioni 30 settembre Grafico 1: Iscritti al Centro per l Impiego per genere 30 settembre Grafico 2: Il numero degli iscritti ripartiti per mese di iscrizione e genere 30 settembre Grafico 3: Iscritti al Centro per l Impiego per classe di età 30 settembre Grafico 4: Iscritti al Centro per l Impiego per cittadinanza - 30 settembre Tabella 2:Confronto avviamenti al 30 settembre anni Grafico 5: Gli avviamenti per genere al 30 settembre Grafico 6: Il trend mensile degli avviamenti al 30/09/ Grafico 7: Gli avviamenti per classe di età 30 settembre Tabella 3: Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro e per genere al 30 settembre Tabella 4: Avviamenti per settore economico al 30 settembre Tabella 5:Confronto cessazioni al 30 settembre anni Grafico 8: Le cessazioni per genere al 30 settembre Grafico 9: Cessazioni per mese e genere al 30 settembre Tabella 6:Causa di cessazione al 30 settembre Grafico 10: Le cessazioni al 30 settembre 2013 in base alla durata del contratto Grafico 11: Le cessazioni al 30 settembre 2013 in base al genere ed alla durata del contratto Grafico 12: Le cessazioni al 30 settembre 2013 in base alla classe di età Tabella 7: Le Cessazioni per settore economico al 30 settembre Grafico 13: Cig in deroga per genere al 30 settembre Grafico 14: Cig in deroga in base alla classe di età Grafico 15: Mobilità in deroga per genere al 30 settembre Grafico 16: Mobilità in deroga in base alla classe di età Tabella 8: CIG Ore Cassa Integrazione periodo gennaio-ottobre anni Grafico 17: CIG Ripartizione delle ore per tipologia (gennaio-ottobre 2013) /15

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