La proposta di Gilly - iniziativa "animali e bambini"
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- Cesare Coppola
- 8 anni fa
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1 scarica l'articolo in pdf La proposta di Gilly - iniziativa "animali e bambini" Avete letto la storia di Bobby? Gilly ci propone di fare qualcosa per educare le madri che hanno il loro primo figlio e allontanano i loro amici animali per ignoranza,paura, o semplicemente perché mal consigliate da certi medici che continuano a ragionare secondo stereotipi e pregiudizi infondati. Quando arriva un bimbo in casa non allontanate il vostro quattrozampe!aiutatelo a superare eventuali gelosie e fatele sentire ancora di più la vostra presenza! Per lui voi siete anche la sua mamma! Pericoli di natura igienica sono infondati! Eppure quante volte sentiamo storie come quelle di Bobby, madri snaturate che all'arrivo del loro bebé si sentono in diritto di emarginare, allontanare e abbandonare al proprio file:///users/imac/desktop/arca.site/collab.html (1 di 7) :28:23
2 infame destino il loro quattrozampe.un cane o gatto deve essere un fratellino per il nuovo nato,deve crescere in amore e armonia, perché egli diverrà presto il suo migliore amico, il suo maestro di vita.gli animali ci insegnano tante cose! Gilly ci propone di diffondere del materiale educativo e informativo sull'argomento. "ARCA 2000" s'impegnerà al più presto in tal senso. Richiedete gli opuscoli. L'arrivo di un bambino in casa di Eleonora Mentaschi Io sono nata che in casa già viveva Lucky, un grande pastore tedesco di un anno più grande di me. Crescere con lei è stato come avere una sorella maggiore: giocavo ed imparavo allo stesso tempo. Con Lucky passavo molto del mio tempo da figlia unica, ma, senza rendermene conto, imparavo a comunicare ed anche ad essere responsabile di un altro essere vivente. Secondo la maggior parte degli esperti, in effetti, la presenza file:///users/imac/desktop/arca.site/collab.html (2 di 7) :28:23
3 di un cane è molto utile per lo sviluppo dei bambini. Però il cane può anche rappresentare un pericolo per il bambino, soprattutto se l'animale non viene gestito correttamente all'inizio di questa convivenza. Purtroppo in tutto il mondo sono riportati molti casi di morsi a bambini e diverse indagini hanno riscontrato che i bambini sotto i 4 anni di età sono le vittime più frequenti di aggressività con conseguenze molto gravi. Nella maggior parte dei casi i cani sono conosciuti e di proprietà dei genitori stessi. Naturalmente, moltissimi sono i casi di cani e bambini che vivono insieme in modo perfetto ed equilibrato. Prima di proseguire, però, devo fare una premessa. Non tutti i cani sono in grado di convivere con dei bambini. Le esperienze vissute dal cucciolo nei primi 3 mesi di vita ("periodo sensibile") sono molto importanti. Se in questo periodo il cane ha avuto contatti con bambini, allora sarà in grado di riconoscerli come tali e di interagire con loro. Ma ci sono cani che, non avendo avuto contatti con bambini durante il periodo sensibile, alla loro vista dimostrano un comportamento di aggressività. Il bambino, soprattutto se piccolo, emette suoni e fa dei movimenti inconsueti, che possono essere interpretati in modo non idoneo da un cane non correttamente socializzato. Un bambino che corre, ad esempio, potrebbe essere identificato con una preda da inseguire, catturare ed uccidere. Quando un cane ha mostrato tali comportamenti, quando è aggressivo con i proprietari, quando la sua posizione gerarchica non è chiara e, comunque, quando non ha mai avuto possibilità di incontrare bambini, è sempre bene file:///users/imac/desktop/arca.site/collab.html (3 di 7) :28:23
4 rivolgersi ad un esperto di problemi comportamentali del cane, che potrà certamente dirvi se il cane è idoneo o meno a convivere con un bambino in casa. Il problema comportamentale più frequente nei confronti di un bambino appena nato è quello della "gelosia". Ma se questa gelosia viene controllata fin dall'inizio, e vedremo come, la convivenza tra bambino e cane può divenire priva di pericoli. Alcuni cani reagiscono interponendosi continuamente tra proprietari e bambino, altri piangono ed abbaiano per attirare l'attenzione, oppure saltano per separare il bambino dai genitori. Se comprendiamo perché un cane diventa geloso, allora potremo evitare questo problema. Il cane, infatti, generalmente prova gelosia perché con l'arrivo del bambino, improvvisamente, tutte le attenzioni vengono spostate su di lui, ed il cane si sente trascurato ed abbandonato. Una cosa che succede molto spesso, comprensibile, è che solo quando il bambino dorme o non è in casa, i proprietari, che hanno un momento di pausa, tornano ad interagire con il cane. Solo quando il bambino non c'è, il cane riceve attenzioni. In questo modo, però, il cane impara a collegare la presenza del bambino al fatto che i proprietari non interagiscono con lui, quindi il bambino rappresenta qualche cosa di negativo, una punizione. Un altro aspetto da non sottovalutare è che il cane può risentire molto anche del cambiamento di abitudini, della presenza di nuovi oggetti in casa e di nuovi odori. file:///users/imac/desktop/arca.site/collab.html (4 di 7) :28:23
5 CHE FARE PRIMA DELL'ARRIVO A CASA DEL BAMBINO 1. Prima dell'arrivo a casa del bambino, i proprietari devono iniziare ad abituare il cane a ricevere meno attenzioni. In questo modo il cane non può collegare l'arrivo del bimbo con la diminuzione dell'attenzione. In generale, se i proprietari prevedono dei cambiamenti nello stile di vita, è bene che li anticipino e non inizino in modo brusco all'arrivo del bambino. 2. E' risultato molto utile portare a casa dall'ospedale gli indumenti del bimbo e della madre per farli annusare al cane, proprio per abituare il cane ai nuovi odori. 3. I proprietari possono iniziare a fare le normali operazioni (cambio pannolini, dare il latte, fare il bagnetto) utilizzando una bambola. Se il cane si dimostra calmo, premiarlo. 4. Può essere utile usare anche una cassetta o un cd che riproduca il pianto e i "versetti" di un bambino. In questo modo potremo verificare le reazioni del cane ed abituarlo gradualmente a questi suoni. Ricordatevi di non farvi vedere nel momento in cui mettete il cd nello stereo: i cani sono molto intelligenti, e comprenderebbero velocemente di cosa si tratta. ALL'ARRIVO A CASA DEL BAMBINO file:///users/imac/desktop/arca.site/collab.html (5 di 7) :28:23
6 5. Lasciare che il cane si avvicini al bambino, per annusarlo e conoscerlo. Il cane deve imparare a capire di cosa si tratta. I proprietari devono controllarlo, ma non devono evitare che ci sia questa curiosità. Non devono mandarlo via, né punirlo quando si avvicina al bambino, a meno che non ci siano reali pericoli. 6. All'inizio soprattutto, essere sempre presenti e premiare i comportamenti corretti (se il cane si avvicina ed è tranquillo: bocconcinoé) 7. Se invece si comporta in modo troppo agitato, meglio distrarlo con un bocconcino o un gioco, ma non punirlo. 8. La cosa più importante è che il bambino rappresenti per il cane qualche cosa di positivo. Quindi, quando il bambino è presente, cercare di dare il maggior numero di attenzioni al cane, lasciare cadere dei pezzettini di cibo, accarezzarlo, parlare e giocare con lui. Quando invece il bambino non c'è, i proprietari daranno meno attenzioni al cane. In questo modo la presenza del bimbo viene associata al premio, all'esperienza positiva, all'interazione. In ogni caso, sempre e comunque, BISOGNA ESSERE PRESENTI E MONITORARE IL CANE QUANDO E' IN PRESENZA DEL BAMBINO PICCOLO. file:///users/imac/desktop/arca.site/collab.html (6 di 7) :28:23
7 Naturalmente, a seconda delle reazioni che il cane ha avuto nei primissimi mesi, i proprietari saranno in grado di comprendere se il cane rappresenta un reale pericolo o meno per il bambino. Quindi, se tutto si svolgerà in modo idoneo, i genitori potranno contare su un vero, grande ed unico amico per loro figlio, il migliore amico dell'uomo!! Eleonora Mentaschi eleonoramentaschi@libero.it file:///users/imac/desktop/arca.site/collab.html (7 di 7) :28:23
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