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1 Centro Produttività Veneto Fondazione Giacomo Rumor Presenta "Collegato 2000, Finanziaria 2001 e dichiarazioni I.V.A. 2001: approfondimenti e riflessioni su alcune novità" Coordinamento scientifico a cura di: Lunedì 26 Febbraio 2001 Orario: Sala convegni Carlo Pavesi c/o Banca Popolare di Vicenza 1

2 Agevolazione Visco e DIT. L agevolazione riconosciuta dalla c.d. Legge Visco non interferisce con il regime della Dit, atteso che il reddito che beneficia della tassazione ridotta ai sensi dei commi 8 e 11 dell art. 2 del provvedimento in esame si considera come non prodotto ai fini della applicazione del regime della Dit. In questo senso depone la previsione contenuta nel comma 10 del predetto articolo 2, secondo la quale ai fini della determinazione della aliquota media di cui agli articoli 1, comma 3, e 6, comma 1, del decreto legislativo n. 466 del 1997, non si tiene conto del reddito assoggettato alla disciplina dei commi 8 e 9 e della relativa imposta. Il principio di non interferenza tra le due diverse discipline di agevolazione affermato dalla previsione in commento opera - come chiarito dalla circolare ministeriale - attraverso un meccanismo di calcolo delle imposte da eseguirsi prioritariamente sulla parte di reddito di impresa ammessa al beneficio della Visco e, successivamente, sul restante reddito sul quale si rende applicabile la disciplina della Dit. L adozione di questo criterio consente di utilizzare appieno anche le opportunità offerte dall art. 1, comma 3, del decreto legislativo n. 466 del 1997, in ordine alla possibilità di computare in aumento del reddito assoggettabile ad aliquota ridotta di periodi d imposta successivi - ma non oltre il quinto - la quota non utilizzata in periodi precedenti per assenza o insufficienza di reddito imponibile. Resta, tuttavia, ferma la netta distinzione tra incrementi del patrimonio rilevanti ai fini della Visco e quelli che costituiscono parametro di riferimento della base Dit. Sul punto è opportuno precisare che il rinvio all art. 1, commi 4 e 5, del decreto legislativo n. 466, operato dal provvedimento in esame, è fatto solo ai fini della quantificazione dei conferimenti e degli accantonamenti di utili e che, pertanto, a differenza di quanto accade nell ambito della disciplina della Dit, ai fini dell agevolazione Visco non rilevano le altre regole contenute nell art. 1, comma 4, concernenti il limite del patrimonio netto, né quelle di tipo antielusivo di cui all art. 3 del medesimo decreto. Una ulteriore diversificazione degli incrementi di patrimonio rilevanti ai fini dei due distinti regimi si è determinata a seguito delle modificazioni apportate alla disciplina in commento dal collegato fiscale. In particolare, l art 3, comma 2, di tale provvedimento dispone, tra l altro, che ai fini dell applicazione dell articolo 2, commi da 8 a 12 per il secondo dei predetti periodi i conferimenti si computano senza tener conto delle disposizioni di cui all articolo 1, comma 5, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n In altri termini, i conferimenti rilevano ai fini della Visco per l intero loro ammontare e, quindi, senza tener conto del pro rata temporis, che è imposto, invece, dalla disciplina della Dit. 2

3 Ciò comporta l esigenza di operare calcoli separati nella rilevazione degli incrementi patrimoniali rilevanti ai fini delle rispettive discipline. Altro elemento di cui occorre tener conto nella sequenza temporale di applicazione dei benefici in questione è quello del meccanismo di riporto dei parametri rilevanti ai fini della Visco dal primo al secondo dei periodi d imposta agevolati ed ora, in virtù della proroga accordata dall art. 6 della legge finanziaria per l anno 2001, anche dal secondo al terzo dei predetti periodi. Esemplificazioni. Complessivamente il quadro d assieme, innanzi prospettato, può risultare di una certa complessità. Per questo, è utile rappresentare, nei prospetti che seguono, i meccanismi basilari di calcolo dei benefici nell ambito dei tre periodi d imposta consecutivi interessati dalla agevolazione Visco. Per esigenze di chiarezza e di semplicità di rappresentazione si è ritenuto opportuno prospettare situazioni non complesse, anche in considerazione del fatto che, una volta affermate le regole, la soluzione di situazioni più articolate non dovrebbe presentare particolari problemi se non quelli della elaborazione dei relativi calcoli. Si ipotizza una situazione oggettiva dell impresa nei seguenti termini: - patrimonio risultante dal bilancio relativo al periodo in corso al incrementi di patrimonio realizzati sino al incrementi di patrimonio realizzati nel 1999 mediante accantonamento di utili dell esercizio incrementi di patrimonio realizzati nel 2000 mediante accantonamento di utili dell esercizio incrementi di patrimonio realizzati nel 2001 mediante accantonamento di utili dell esercizio investimenti netti effettuati nel calcolati secondo i criteri della Visco investimenti netti effettuati nel calcolati secondo i criteri della Visco investimenti netti effettuati nel calcolati secondo i criteri della Visco

4 - reddito d impresa dichiarato per l esercizio 1999 risultante dal modello Unico reddito d impresa dichiarato per l esercizio 2000 risultante dal modello Unico reddito d impresa dichiarato per l esercizio 2001 risultante dal modello Unico Assumendo, per semplicità, che vi sia coincidenza degli incrementi di patrimonio rilevanti ai fini della Visco e della Dit, e che non si siano realizzati, per quest ultima, presupposti di riduzione ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legislativo n. 466 del 1997, possiamo determinare l entità del redditi riconducibili all uno e all altro dei regimi agevolati, distinguendo - in funzione del diverso regime applicabile - tra imprese facenti capo a soggetti Irpeg (società di capitali ed enti equiparati) ed imprese di cui sono titolari persone fisiche (imprese individuali e società di persone), ricordando che per le prime l agevolazione compete per tre periodi d imposta, mentre per le seconde resta circoscritta ai periodi 1999 e Società di capitali ed enti equiparati periodo di imposta reddito imponibile ammontare degli investimenti rilevanti incrementi patrimoniali reddito agevolabile ai fini Visco reddito residuo calcolo della Dit - patrimonio al patrimonio al incremento base Dit: 7% su reddito soggetto al 19%

5 - reddito soggetto al 37% parametri riportabili nel periodo d imposta successivo ai fini della Visco : - incremento di patrimonio non sfruttato ( ) periodo di imposta reddito imponibile ammontare degli investimenti rilevanti incrementi patrimoniali dell esercizio riporto incrementi es. precedente incremento complessivo reddito agevolabile ai fini Visco reddito residuo calcolo Dit - patrimonio al patrimonio al incremento maggiorazione 20% per coefficiente di incremento incremento complessivo base Dit: 7% su (posto che il coefficiente resti invariato) reddito soggetto al 19% reddito soggetto al 37% parametri riportabili nel periodo d imposta successivo ai fini della Visco : 5

6 - incremento di patrimonio non sfruttato ( ) periodo di imposta reddito imponibile ammontare degli investimenti rilevanti incrementi patrimoniali dell esercizio riporto incrementi es. precedente incremento complessivo reddito agevolabile ai fini Visco reddito residuo calcolo Dit - patrimonio al patrimonio al incremento maggiorazione 40% per coefficiente di incremento incremento complessivo la base di riferimento Dit non può comunque superare il patrimonio effettivo al che è pari a base Dit: 7% su (posto che il coefficiente resti invariato al 7%) reddito soggetto al 19% la soglia minima del 27 per cento è stata eliminata a seguito della disposizione contenuta nell art. 6, comma 5, della legge finanziaria per l anno 2001 con decorrenza dal periodo successivo a quello in corso al reddito soggetto al 37%

7 Imprese individuali e società di persone: Periodo di imposta reddito imponibile reddito agevolabile ai fini Visco (a tassazione separata con aliquota del 19%) reddito residuo calcolo della Dit - patrimonio al patrimonio al incremento base Dit: 7% su reddito soggetto al 19% reddito residuo Il reddito residuo di è assoggettato alla ordinaria progressività degli scaglioni Irpef, partendo da (dall anno 2000 il criterio cambia) Periodo di imposta reddito imponibile reddito agevolato ai fini Visco (a tassazione separata con aliquota 19%) reddito residuo calcolo Dit - patrimonio complessivo al (secondo le nuove regole in vigore dal ) base Dit: 7% di , (posto che il coefficiente resti invariato al 7%)

8 - reddito soggetto al 19% reddito residuo Il reddito residuo di è assoggettato alla ordinaria progressività a partire dal secondo scaglione; con le nuove regole stabilite per le imprese individuali e società di persone, infatti, il reddito agevolato Dit consuma solo il primo scaglione di reddito. Periodo di imposta reddito imponibile calcolo Dit - patrimonio netto al base Dit: 7% su , (posto che il coefficiente resti invariato al 7%) reddito soggetto al 19% reddito residuo il reddito residuo di è assoggettato alla ordinaria progressività a partire dal secondo scaglione. 8

9 Clausola antielusiva ai fini dell agevolazione visco esempi numerici ESEMPIO N. 1 Anno 1999 Investimenti agevolati (al netto degli ammortamenti e delle cessioni e dismissioni) Conferimenti di Lit ragguagliati al periodo in cui viene effettuato il versamento Utile fiscale Abbiamo, quindi, un reddito agevolato di e la possibilità di riportare nel 2000 l eccedenza dei due parametri non sfruttata rispettivamente per (investimenti) e per (conferimenti). Anno 2000 Corrispettivi per la cessione dei beni agevolati acquistati nel Nuovi investimenti agevolati Distribuzione di riserve Nuovi conferimenti ragguagliati Ricalcolo dell agevolazione per il 1999 Investimenti: ( ) = = Conferimenti: ( ) = = Il nuovo reddito agevolato è, quindi, Bisogna restituire all Erario la differenza d imposta su di reddito agevolato, ossia: x (37 19) : 100 = 180 Nel 2000 potremo riportare l eccedenza del solo parametro dei conferimenti non utilizzato per

10 ESEMPIO N. 2 Anno 1999 Investimenti agevolati (al netto degli ammortamenti e delle cessioni e dismissioni) Conferimenti di Lit ragguagliati al periodo in cui viene effettuato il versamento Utile fiscale Abbiamo, quindi, un reddito agevolato di e la possibilità di riportare nel 2000 l eccedenza dei due parametri non sfruttata rispettivamente per (investimenti) e per (conferimenti). Anno 2000 Investimenti agevolati (al netto degli ammortamenti e delle cessioni e dismissioni) Riporto del parametro degli investimenti Totale rilevante ai fini Visco nel Conferimenti e utili portati a riserva Riporto del parametro dei conferimenti e utili portati a riserva Totale rilevante ai fini Visco nel Utile fiscale Abbiamo, quindi, un reddito agevolato di Anno 2001 Corrispettivi per la cessione dei beni agevolati acquistati nel Corrispettivi per la cessione dei beni agevolati acquistati nel Nuovi investimenti agevolati Distribuzione di riserve

11 Nuovi conferimenti ragguagliati Anno 2002 Corrispettivi per la cessione dei beni agevolati acquistati nel Nuovi investimenti agevolati Distribuzione di riserve Utili portati a riserva RICALCOLO DELL AGEVOLAZIONE Nell effettuare questa operazione si segue un criterio assimilabile al fifo. Ossia, prima si agisce sui valori del 1999 e poi su quelli del UNICO DELL ANNO 2001 Ricalcolo dell agevolazione per il 1999 Investimenti: ( ) = = Conferimenti: ( ) = = Il nuovo reddito agevolato è, quindi, zero. Bisogna restituire all Erario la differenza d imposta su di reddito agevolato, ossia: x (37 19) : 100 = 900 Nel 2000 potremo riportare l eccedenza del solo parametro degli investimenti non utilizzato per Ricalcolo dell agevolazione per il 2000 Investimenti: ( ) = = Conferimenti: = = Il nuovo reddito agevolato è, quindi, (rispetto ai originari). Bisogna restituire all Erario la differenza d imposta su di reddito agevolato, ossia: x (37 19) : 100 = 900 UNICO DELL ANNO 2002 Ricalcolo dell agevolazione per il 2000 Investimenti: ( ) = = Conferimenti: ( ) = =

12 Il nuovo reddito agevolato è, quindi, (rispetto ai ricalcolati nel 2001). Bisogna restituire all Erario la differenza d imposta su di reddito agevolato, ossia: x (37 19) : 100 =

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