Lunedì 1 ottobre. I pellegrini provengono da Moggio, Taceno, Primaluna, Introbio, Pasturo, Barzio, Cremeno, Maggio, Moggio e Lecco,

Transcript

1 Lunedì 1 ottobre Partenza ore da Moggio in bus GT. Con le opportune soste pranzo libero in autostrada - arrivo all Abbazia di Heiligenkreuz, nelle vicinanze di Vienna. Tempo a disposizione per la visita dell abbazia cistercense più grande d Europa, risalente al XII secolo. I pellegrini provengono da Moggio, Taceno, Primaluna, Introbio, Pasturo, Barzio, Cremeno, Maggio, Moggio e Lecco, Partenza regolare alle ore 01 di lunedì da Moggio. Dopo aver raccolto alcuni pellegrini a Maggio e Lecco, ci siamo diretti a Bergamo ed in autostrada cui siamo diretti a Trento, e da lì verso l Austria via Brennero. La prima vera sosta per la colazione mattutina è avvenuta all autogrill di Landzeit. Sulla tabella di marcia eravamo in anticipo e, dietro suggerimento di Sara, ci siamo fermati a Melk, luogo famoso per una grandiosa abazia benedettina e per la meravigliosa ansa del Danubio. Qui ci siamo fermati per visitarla passando da un meraviglioso portale ed entrando nel convento stesso.

2 Grazie alla sua fama e statura accademica, Melk riuscì a sfuggire alla rovina durante il regno dell'imperatore Giuseppe II, quando molte altre abbazie austriache vennero ridimensionate o dissolte fra gli anni 1780 e L'abbazia riuscì inoltre a sopravvivere ad altri periodi difficili durante le guerre napoleoniche e l'anschluss nazista dell'austria nel 1938, quando la scuola e gran parte dell'abbazia vennero confiscate dallo stato. La scuola fu restituita all'abbazia alla fine della seconda guerra mondiale ed ora provvede ai bisogni di circa 900 scolari di entrambi i sessi.

3 Ci siamo affrettati al pullman ed avviati verso il Santuario di Heiligenkreuz. Ci siamo fermati per il pranzo al sacco per chi aveva portato dei panini, nel ristorante di un autogrill per chi non aveva provveduto. Ben ristorati, siamo partiti versa l abbazia di Heiligenkreuz. È un monastero cistercense ed è il più antico esistente al mondo, mai violato dalla guerra, mai abbandonato dai suoi frati. Una guida anziana, che parlava esclusivamente tedesco, ci attendeva per accompagnarci a visitare il monastero dove abbiamo celebrato la santa messa in onore di santa Teresina del Bambin Gesù. Dal 1133, i monaci si trovano tutti i giorni per sette volte negli stalli del coro per lodare Iddio. Iniziano le preghiere del coro alle 5.15 e la giornata finisce con la compieta alle Nella notte viene rispettato il santo silenzio. Oggi è il monastero cistercense numericamente più grande d Europa. La liturgia viene divulgata dai monaci in modo mistico e devoto; vi sono tanti giovani uomini che seguono la propria

4 vocazione ed entrano nel monastero di Heiligenkreuz. I monaci sono anche molto aperti a ospiti e visitatori. Nel 1188 il Duca Leopoldo V fece dono all'abbazia di un frammento della Vera croce; si tratta del pezzo reliquiario più grande della Santa Croce al nord delle Alpi tuttora presente e dal 1983 è esposto nella cappella della Santa croce. I monaci di Heiligenkreuz hanno raggiunto fama mondiale anche come le "più belle voci sante": grazie alla loro musica di meditazione, sobria ed esaltante al tempo stesso, conducono l'ascoltatore in un mondo interiore fatto di energia, equilibrio e pace. Nel 2008, i monaci cistercensi dell'abbazia Heilgenkreuz hanno inciso un CD con canti corali della tradizione

5 gregoriana il cui titolo è "Chant-Music for Paradise" (Musica salmodiata per il Paradiso), facilmente reperibile in commercio. Le tre finestrelle sono il simbolo della Santissima Trinità. Segue la visita del convento accompagnati dalla guida e dalla nostra interprete Sara che traduceva la parole ascoltate in tedesco.

6 Al di là del piazzale dell abbazia sorge il bellissimo seminario, filosofico e teologico con oltre 200 teologi che si preparano al sacerdozio. Si riparte poi per Brno, capoluogo della Moravia. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Brno ascolta (in tedesco Brünn, in passato era chiamata in italiano Bruna), con una popolazione di più di abitanti, è la seconda città della Repubblica Ceca dopo Praga. È il centro principale della Moravia ed il capoluogo della regione della Moravia meridionale, oltre che del distretto di Brno-město e di Brnovenkov.

7 Brno, oggi è una delle città principali della Repubblica Ceca, centro industriale e commerciale molto attivo, che storicamente si lega soprattutto alle vicende del regno asburgico da cui ha ereditato una cultura mitteleuropea che ancora la caratterizza. L'origine del centro è probabilmente molto remota, ma le prime testimonianze risalgono al periodo basso medievale e la consacrazione definitiva giunge nel 1243 circa quando re Venceslao I concede i diritti di città. In seguito con Carlo IV aumentano e si sviluppano i commerci con le città della lega Anseatica da una parte e con Venezia e Genova dall'altra. Al termine della guerra dei Trent'anni, verso la metà del XVII secolo, gli Asburgo promuovono la città a capitale della Moravia. Il centro storico ruota attorno a piazza della Libertà (Nàmestí Svobody) dove un tempo si svolgeva il mercato e da dove si dipartono le principali strade che a raggiera attraversano tutta la città. Nel centro della piazza si erge la colonna della peste della fine del XVII secolo. Arriviamo all albergo 4 stelle bobycentrum, in perfetto orario e dopo la sistemazione per molti di noi all ottavo piano si scende nella sala da pranzo. Cena e nanna. Martedì 2 ottobre Prima colazione in hotel. Partenza per Czestochowa, capitale spirituale della Polonia. Sistemazione in hotel e pranzo. La puntualità è la caratteristica bella del nostro gruppo. Partenza per Czestokowa alle ore 7. Si attraversano campi coltivati e con zone intere incolte a differenza della Repubblica Ceca dove ogni appezzamento di terreno è coltivato. Vari intoppi per acquistare il telepass polacco, e autostrade ancora in costruzione che ci costringono spesso a lungi giri. Tutto questo ci impedisce di arrivare puntuali all albergo IBIS per il pranzo prenotato per le 12,30. Alle 14,30 avremmo dovuto celebrare la santa messa all altare della Madonna miracolosa nello stesso santuario. Siamo riusciti ad ottenere la celebrazione per le ore 17 nella bella Cappella della Madonna del Rosario. 14,40 arrivo all albergo Ibis. Pranzo già pronto e servito e senza scaricare i bagagli raggiungiamo il grande santuario di Czestokowa, dove ci attendeva una Suora meravigliosa: Suor Teresita. Dopo averci salutato sul piazzale, con velocità astronomica ci ha accompagnato a visitare alcuni reparti del convento che affianca il Santuario ed attraverso la grande sacristia ci ha fatto visitare il Museo dove si conservano tanti reperti di valore, dai calici, alle insegne, al suo anello di fidanzamento.

8 Il tesoro vanta molti ex-voto di incommensurabile valore, quali ostensori, calici, preziosi donati alla Madonna Nera di Czestochowa lungo i secoli. Ci sono diversi oggetti di valore commemorativo e devozione figurano nel tesoro, i quali esprimono i sentimenti dei pellegrini: dolore, gioia, gratitudine. Vi si trovano ex-voto di sopravvissuti dei campi di sterminio: tutti gli ex-voto ivi conservati, indipendentemente dal loro valore materiale, esprimono la viva gratitudine dei donatori. Per questo motivo il tesoro è soprattutto una preziosa testimonianza di fede da parte di intere generazioni che nel corso di dei secoli, hanno offerto doni alla loro Madre e Regina. La sala del tesoro è una specie di museo artistico in cui sono conservati preziosi realizzati dai maestri orafi, oggetti di tessitura, armeria e bigiotteria, ecc.

9 I più antichi tra questi doni risalgono la XIV secolo; i più significativi e preziosi alla fine del XVII. I monaci Paolini dal XVII secolo sempre fino ad oggi registrano in un apposito libro tutti gli ex-voto. L autore del quadro della Madonna di Jasna Gora sarebbe san Luca, che avrebbe dipinto l icona su un piano di tavola di cipresso proveniente dall abitazione della santa famiglia. Se ne fissa persino la data: nel 46 d.c. Sarebbe poi stata trasferita da Gerusalemme a Costantinopoli, per ordine di Costantino il Grande (imperatore dal 306 al 337). Da qui con successive donazioni e dopo non poche traversie sarebbe arrivata in Polonia, dove venne affidata dal principe Vladislao di Opole alla custodia dei monaci di San Paolo Primo Eremita nel Iniziarono subito i primi pellegrinaggi. Ben presto la chiesetta che la conteneva risultò insufficiente per ospitare i fedeli, e cosi, sotto il regno di Vladislao Jagiello agli inizi del 1400, fu costruita una cappella gotica. Questa parte gotica originale della cappella (divenuta oggi presbiterio) è delimitata da una enorme grata che va dal pavimento al soffitto e che è datata in epoca posteriore (1600). Tra il 1642 e il 1644 venne annessa al nucleo gotico della cappella, una chiesa a tre navate, in quello stile tipicamente polacco noto come barocco di Lublino, (fra il manierismo e il barocco). La costruzione viene oggi annoverata fra le opere più significative del periodo della controriforma. La sacra Icona fu collocata successivamente su un altare barocco d ebano e argento, ex-voto del Gran Cancelliere Giorgio Ossolinski nel 1650, dove si trova tuttora. Il pannello d argento che protegge l Icona è del Attualmente esistono sette vesti, ciascuna delle quali ha un nome che la distingue dalle altre: le più preziose sono quella di diamanti e quella di rubini che vantano anch esse una raccolta di antichi gioielli dal XV al XIX secolo. Molto raffinate sono anche le due vesti di corallo : una veste particolare è quella preparata in occasione del Millennio del Battesimo della Polonia (1966), costellata di rubini e di fedi matrimoniali, per cui è detta veste della Fedeltà. Due vesti infine, sono state preparate per il giubileo dei 600 anni del santuario. Le vesti, realizzate fissando le gemme ed i preziosi su cuscini rigidi di velluto, costituiscono rari esemplari di raffinata arte orafa. Ai lati dell altare della Madonna vi è un percorso che il fedele può fare in ginocchio, si parte dalla sinistra dell altare si transita dietro l immagine per uscire e finire il percorso nella parte destra della sacrestia. In tutto saranno una diecina di metri, e vi assicuro che c è sempre una gran fila per poter compiere questo percorso.

10 Abbiamo salutato suor Teresita che a giorni doveva affrontare un serie di controlli per la sua salute. Le abbiamo donato quanto serviva per queste cure, visto che il suo Convento non le offriva questa opportunità. Qui sotto alcun immagini della Via Crucis. Sopra la collina, in periferia, sorge il Castello Spilberk (Spielberg). L'edificio risale al XIII secolo ed ha rappresentato una postazione difensiva nelle varie guerre e una dimora per i re cechi, tuttavia la sua fama è tristemente legata ai secoli del dominio Asburgico durante i quali venne trasformata in prigione. Si ricordano soprattutto gli anni del Risorgimento, dei moti liberali che sconvolsero l'europa e gli stati controllati dall'impero e tutti i prigionieri politici che subirono il duro carcere della fortezza almeno fino al 1858, anno in cui venne decisa la chiusura. Al rientro in albergo nessuno ha voluto ritornare al Santuario distante 3 km. La mattina però, per chi desiderava, gli autisti ci hanno portato col pullman al santuario per le ore 5. Pensavamo di essere i primi. Invece la cappella era già colma di persone. È stata iniziata la recita del santo Rosario, o meglio, il canto del santo rosario: tutte le Ave, Maria ed il Padre nostro era tutto cantato fino all orario di apertura del quadro della Madonna Nera. L apertura è stata preceduta da un suono di tamburi sempre più forti e dal suono delle trombe che in tutti hanno provocato forte emozione e pelle d oca.

11 Mercoledì 3 ottobre Prima colazione in hotel. Partenza per Oswiecim (Auschwitz) e visita guidata al complesso di Auschwitz - Birkenau, Patrimonio dell Umanità UNESCO e Monumento alla Memoria di tutti i deportati, tristemente noto per il suo ruolo nei progetti di soluzione finale della questione ebraica del regime nazista. CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI AUSCHWITZ-BIRKENAU Dopo le solite pratiche, attesa delle due guide che avrebbero accompagnato il nostro gruppo, servizi igienici, ricordi, dotati di una radiolina ricevente, con la guida ci siamo avviati a visitare il primo campo dei concentramento di Auswitz. Moltissimi gruppi sempre assistiti da guide li accompagnavano, in particolare vi erano moltissimi giovani ebrei con la loro stella di Davide ben visibile sul maglione e con il loro copricapo caratteristico, riservato solo ai maschi. Ci ha accompagnato all inizio una pioggerella finissima, mettendoci subito nella condizione di angoscia e dolore nel constatare quanti orribili delitti sono stati consumati a norma di leggi razziali dalla Germania nazista. Oggi, noi, civilizzati, facciamo come loro e anche peggio, con gli embrioni, on gli aborti e lo facciamo come loro, con serenità, con la coscienza tranquilla, in nome del progresso e del benessere del neonato, nascondendo il nostro egoismo perverso.

12 i gabinetti comuni nello steso orario per tutti Il complesso di campi di concentramento di Auschwitz I e Auschwitz II (Birkenau) fu il più grande realizzato dal regime nazista. Esso comprendeva tre campi principali, tutti destinati inizialmente ai prigionieri selezionati per i lavori forzati. Uno di essi, però, funzionò anche come centro di sterminio per un periodo piuttosto lungo. I campi erano situati circa 45 chilometri ad ovest di Cracovia, vicino a quello che, prima della guerra, era il confine tra la Germania e la Polonia; quest'area si trovava in Alta Slesia, una regione che la Germania Nazista si era annessa nel 1939, dopo aver invaso e conquistato la Polonia. Le autorità delle SS crearono tre campi principali vicino alla città polacca di Oswiecim: Auschwitz I, nel maggio del 1940; Auschwitz II (anche chiamato Auschwitz-Birkenau) all'inizio del 1942; e Auschwitz III (o Auschwitz-Monowitz) nell'ottobre del Nell'ospedale di Auschwitz, nel Blocco (o Edificio) 10, i medici delle SS effettuarono esperimenti pseudo-scientifici su neonati, su gemelli, su pazienti affetti da nanismo, sottoponendo molti adulti alla sterilizzazione, alla castrazione e a prove di ipotermia. CAPO RESPONSABILE, IL FAMIGERATO DOTT MENDEL.

13 Tra il crematorio e l'edificio destinato agli esperimenti si trovava il cosiddetto "Muro Nero" dove le guardie delle SS effettuarono le esecuzioni di migliaia di prigionieri. TERMINATA La visita dei campi di concentramento, abbiamo raggiunto un ristorante caratteristico per il pranzo ed al termine ci siamo avviati a Wadowice, paese natale di Papa Giovanni Paolo II. Visita con guida alla cittadina ed alla casa natale e della Basilica dove il Papa fu battezzato. Lasciato il pullman sul grande piazzale, abbiamo attraversato un bellissimo parco dove abbiamo incontrato tanti ragazzini che giocavano sulle diverse altalene.

14 Per una bella scalinata siamo saliti alla grande chiesa dove il Santo Padre aveva passato i suoi anni giovanili ed i suoi studi fin quando il lavoro del papà lo ha portato a Krakowia. La casa natale del Papa Giovanni Paolo II in Polonia è una costruzione piuttosto modesta, un appartamento al primo piano con tre stanze.la cerimonia di inaugurazione per i visitatori della Casa Natale del Santo Padre Giovanni Paolo II si è tenuta a Wadowice in occasione del 64 compleanno del Papa Polacco. Sulla parete della chiesa, proprio di fronte alla casa natale del Papa Giovanni Paolo II, si trova il famoso orologio solare, dove sta scritto: Czas ucieka wiecznosc czeka cioè: Il tempo fugge, l eternità ci aspetta (frase che il Papa Giovanni Paolo II ripeteva spesso e teneva forte nel cuore).

15 Dopo wadowice, ci siamo recati a visitare Kalwaria Zebrzydowska, famosissimo santuario a cui il Papa fu fortemente legato. Celebrazione S. Messa. In serata arrivo a Cracovia, la città di Karol Wojtyla, la città del Papa.

16 Il Santuario è uno tra i più frequentati centri di pellegrinaggio in Polonia, fa parte anche di un progetto paesaggistico architettonico tra i più interessanti d Europa (iscritto dal 1999 nella lista dei Patrimonio dell Umanità UNESCO). Ci convengono oltre un milione dei pellegrini all anno. Di una frequenza più elevata godono le celebrazioni della Settimana Santa contemporaneamente al Mistero del Signore nonché le celebrazioni del Funerale e del Trionfo della Madonna nel mese d agosto. Il nome ha un'evidente assonanza con Calvario, ma le associazioni tra questa località ai piedi del monte Zar e la sfera spirituale non finiscono qui. Nonostante quasi ogni casa esponga l'insegna di un artigiano locale, la cittadina è molto meno famosa per i suoi mobili che per essere, fin dal 1609, la più importante meta di pellegrinaggi religiosi della Polonia dopo Czestochowa. IN SERATA RAGGIUNGIAMO L ALBERGO CHE CI OSPITERÀ IN CRACOVIA. UNA CERTA DIFFICOLTÀ HA ACCOMPAGANATO L INGRESSO DAL PULMAN Con Enrico che spostava non solo i birilli, ma le transenne murate sotto lo sguardo inorridito del maitre dell albergo.