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1 Saggistica

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3 Gian Franco Belsito Meditazioni sul presepe

4 Aracne editrice Copyright MMXIX Gioacchino Onorati editore S.r.l. unipersonale via Vittorio Veneto, Canterano (RM) (06) issn isbn I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: gennaio 2019

5 Indice 7 Introduzione 11 Capitolo I Gli occhi di Gesù Bambino, il bue e l asinello 17 Capitolo II Il bel Pastore e la pecorella ritrovata 23 Capitolo III A Betlemme, la terra madre dei viventi 29 Capitolo IV Il pastore carico di legna. La fatica della fede 35 Capitolo V Benino, il giovane sognatore 39 Capitolo VI La lavandaia. L acqua della purificazione e della vita 5

6 6 Indice 45 Capitolo VII Il pescatore e il cacciatore. La pasqua della vita 53 Capitolo VIII Incantato dalla stella. Lo stupore 59 Capitolo IX Come i Magi anche noi in cammino 63 Bibliografia

7 Introduzione Chi di noi, sotto Natale, non ha sentito o cantato Tu scendi dalle stelle o Quannu nascette Ninno? Sono canti, entrambi, che hanno ispirato l animo nobile di S. Alfonso Maria dei Liguori a comporre queste splendide melodie. Sant Alfonso può essere considerato, a giusta ragione, uno degli apostoli del presepe napoletano. Certo è che il presepe, divenuto oramai popolare in ogni casa, rimane uno dei simboli più affascinati della nostra cultura. I diversi personaggi che vengono installati non sono messi lì a caso. Richiamano un preciso significato che spesso ai meno accorti sfugge 1. Proprio per questo ho pensato di voler meditare, quest anno, in occasione della novena del Natale, sulle figure del presepe includendo anche quelle che spesso non vengono notate. 1. Per un analisi più attenta dei diversi personaggi si rimanda a Aa.Vv., Presepe Napoletano, Franco di Mauro Editore 1997 e Grillo U., Il presepe napoletano. Dalle origini a San Gregorio Armeno, Vincenzo Di Fraia Editore

8 8 Introduzione Il presepe è una rappresentazione ricca di simboli. Alcuni di questi provengono direttamente dal racconto evangelico. Sono riconducibili al racconto di Luca: la mangiatoia, l adorazione dei pastori e la presenza di angeli nel cielo. Altri elementi appartengono ad una iconografia propria dell arte sacra: Maria ha un manto azzurro che simboleggia il cielo; San Giuseppe ha in genere un manto dai toni dimessi a rappresentare l umiltà. Molti particolari scenografici nei personaggi e nelle ambientazioni del presepe traggono inoltre ispirazione dai Vangeli apocrifi e da altre tradizioni. Tanto per citarne alcuni: il bue a l asinello, simboli immancabili di ogni presepe, derivano dal cosiddetto protovangelo di Giacomo 2 oppure da un antica profezia di Isaia che scrive: «Il bue ha riconosciuto il suo proprietario e l asino la greppia del suo padrone». Sebbene Isaia non si riferisse alla nascita del Cristo, l immagine dei due animali venne utilizzata comunque come simbolo degli ebrei (rappresentati dal bue) e dei pagani (rappresentati dall asino). Anche la stalla o la grotta in cui Maria e Giuseppe avrebbero dato alla luce il Messia non compare nei Vangeli canonici: sebbene Luca citi i pastori e la mangiatoia, nessuno dei quattro evangelisti parla esplicitamente di una grotta o di una stalla. In ogni caso, a Betlemme la 2. Cfr. Marconi G., Anna e Gioacchino. I nonni materni di Gesù. Indagine sul protovangelo di Giacomo 1 5, Edizioni Dehoniane 2017.