NUOVI PROVVEDIMENTI URGENTI MODIFICATIVI DELLE NORME DI SICUREZZA SUL LAVORO LEGGE 123/2007

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1 Confindustria Firenze NUOVI PROVVEDIMENTI URGENTI MODIFICATIVI DELLE NORME DI SICUREZZA SUL LAVORO LEGGE 123/2007 Firenze 13 Settembre 2007 Empoli 14 Settembre 2007 Area istituzionale: ASEQ RIAS

2 DELEGA AL GOVERNO PER IL RIASSETTO E LA RIFORMA DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO (ART.1) Il Governo è delegato ad emanare entro 9 mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento (25 maggio 2008) uno o più decreti legislativi per il riordino e la riforma delle norme di tutela della salute e di sicurezza sul lavoro. Entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore dei predetti decreti legislativi (maggio 2009) il Governo può adottare disposizioni integrative e correttive ai decreti legislativi medesimi.

3 NOTIZIA ALL INAIL (ART.2) L INAIL potrà costituirsi parte civile su notizia del pubblico ministero nei casi di esercizio dell azione penale per i delitti di omicidio colposo o lesioni personali colpose.

4 MODIFICHE AL D.LGS 626/1994 (ART.3) Il punto a) riformula il comma 3 dell art. 7, D.Lgs. 626, prevedendo, nell ambito dell affidamento di un appalto, che il datore di lavoro committente elabori un unico DVR che indichi le misure adottate per eliminare i fattori di rischio determinati dalle interferenze tra le concomitanti attività svolte nello stesso ambiente di lavoro. Tale DVR dovrà essere allegato al contratto di appalto o al contratto d opera.

5 MODIFICHE AL D.LGS 626/1994 (ART.3) Il punto b) integra l art. 7, D.Lgs. 626, con un nuovo comma 3 ter che fa obbligo di indicare specificamente i costi relativi alla sicurezza sul lavoro nei contratti di somministrazione, di appalto e di subappalto. Si prevede inoltre che a tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e le organizzazioni sindacali dei lavoratori.

6 MODIFICHE AL D.LGS 626/1994 (ART.3) I punti c), d) e f) apportano modifiche al D.Lgs. 626/1994 prevedendo rispettivamente: che gli RLS siano di norma eletti dai lavoratori che elezione degli RLS avvenga in un unica giornata su tutto il territorio nazionale, salvo diverse determinazioni in sede di contrattazione collettiva che gli RLS territoriali o di comparto esercitino le attribuzioni di cui all art. 19 con riferimento a tutte le unità produttive del territorio o del comparto di rispettiva competenza

7 MODIFICHE AL D.LGS 626/1994 (ART.3) punto e) modifiche all art. 19 comma 5: Obbligo per il datore di lavoro di consegnare all RLS, su richiesta di questi e per l espletamento della sua funzione, copia del documento di valutazione dei rischi e del registro infortuni

8 COORDINAMENTO DELL ATTIVITÀ DI VIGILANZA (ART.4) Coordinamento dell attività di prevenzione e vigilanza da parte del Presidente della Provincia, in attesa di un Dpcm che regolamenti il coordinamento dei comitati regionali ex art. 27 D.Lgs. 626/94 Creazione di una banca dati unificata in materia di sicurezza

9 DIFFIDA PER OMISSIONI CONTRIBUTIVE DEI LAVORATORI (ART.4) Il personale amministrativo degli Istituti previdenziali, che accerti d ufficio violazioni amministrative sanabili relative alla disciplina in materia previdenziale, applica la procedura di diffida

10 DISPOSIZIONI PER IL CONTRASTO DEL LAVORO IRREGOLARE E PER LA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI (ART.5) Estensione a tutte le attività qualificabili come imprenditoriali dell istituto della sospensione delle stesse in caso di: - Impiego di personale non risultante da scritture o da altra documentazione obbligatoria in misura pari o uguale al 20% del totale dei lavoratori - Reiterate violazioni della disciplina in materia di superamento dei tempi di lavoro, di riposo giornaliero e settimanale di cui agli artt. 4, 7 e 9 del D.Lgs. 66/2003

11 DISPOSIZIONI PER IL CONTRASTO DEL LAVORO IRREGOLARE E PER LA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI (ART.5) Sospensione dell attività di impresa in cui vengano riscontrate gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Con la Lettera Circolare 10797/2007 del Min.Lavoro sono stati forniti alcuni chiarimenti: Violazioni riscontrata dagli O.V. solo a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti, punite con le pene più gravi (sia di carattere detentivo che pecuniario). Reiterazione dell illecito da intendersi come recidiva aggravata e cioè riferita ad una violazione necessariamente della stessa indole e commessa nei cinque anni precedenti all ultima condotta oggetto di prescrizione obbligatoria ovvero di giudicato penale.

12 TESSERINO DI RICONOSCIMENTO (ART.6) Obbligo generalizzato, dal 1 settembre 2007, di munire tutto il personale dell impresa appaltatrice o subappaltatrice della tessera di riconoscimento L obbligo è esteso anche ai lavoratori autonomi I datori di lavoro con meno di dieci dipendenti possono, in alternativa, far vidimare presso la DPL un registro da tenersi sul luogo di lavoro Sanzioni: - per il datore di lavoro sanzione amministrativa da 100 a 500 per ciascun lavoratore - per il lavoratore sanzione amministrativa da 50 a 300 per la mancata esposizione E esclusa la diffida ex art. 13 D.Lgs. 124/2004

13 ORGANISMI PARITETICI AUTOVIGILANZA (ART.7) Potere di disporre sopralluoghi nei territori e nei comparti di vigilanza (auto- vigilanza) Comunicazione degli esiti del sopralluogo nei territori all autorità di coordinamento delle attività di vigilanza Potere di denuncia all autorità di coordinamento delle attività di vigilanza per l esecuzione di controlli in materia di sicurezza mirati a specifiche situazioni

14 MODIFICHE ALL ART.86 DEL CODICE DI CUI AL D.LGS 163/2006 CODICE DEGLI APPALTI (ART.8) Nelle predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificatamente indicato e risultare congruo rispetto all entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Il costo relativo alla sicurezza non può essere comunque soggetto a ribasso d asta.

15 RESPONSABILITÀ DELLE PERSONE GIURIDICHE (ART. 9) Modifiche al D.Lgs. 231/2001: - In caso di omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norma in materia di sicurezza e igiene sul lavoro (artt c.p.) si applica una sanzione pecuniaria in misura non inferiore a mille quote - In caso di condanna le sanzioni interdittive di cui all art. 9 co.2 del D.Lgs. 231/2001 avranno una durata non inferiore a tre mesi e non superiore ad un anno

16 EMERSIONE DEL LAVORO NERO (ART.11) Anche le imprese che hanno attivato la procedura di regolarizzazione (art. 1 co Legge Finanziaria 2007) sono assoggettate alle ispezioni in materia di sicurezza e igiene del lavoro

17 CREDITO DI IMPOSTA PER LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA (ART.10) A decorrere dal 2008, ai datori di lavoro è concesso per il biennio , in via sperimentale, entro un limite di spesa pari a 20 milioni di euro annui, un credito di imposta nella misura massima 50 per cento delle spese sostenute per la partecipazione dei lavoratori a programmi e percorsi certificati di carattere formativo in materia di tutela e sicurezza sul lavoro. La copertura sarà garantita mediante utilizzo di una corrispondente quota del Fondo di rotazione per la formazione professionale e l accesso al Fondo sociale europeo.

18 PROGETTAZIONEN IN CORSO E attualmente in preparazione un progetto di formazione e supporto alla implementazione di sistemi di gestione per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni in azienda

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28 Grazie per l attenzione

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