CRITERI DI INDIVIDUAZIONE ALUNNI BES
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- Annunziata Casadei
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1 Il protocollo di accoglienza dell Istituto Comprensivo Lenci individua vari soggetti attivi, quali: Dirigente scolastico/a F.S. Accoglienza e Intercultura Personale ATA Collegio dei Docenti Team docenti, Consigli di intersezione e di classe Alunni e alunne La struttura del protocollo L accoglienza è una azione formativa complessa che prevede: L iscrizione Il primo incontro L assegnazione della classe L inserimento nella classe L ingresso nella classe Iscrizione Individuazione di una figura tra il personale di segreteria Produzione ed uso modulistica bilingue per comunicare con le famiglie immigrate L organizzazione della mediazione linguistico-culturale; Primo incontro Colloquio alla presenza della F.S, da un docente della commissione CAI, della famiglia e dell alunno Assegnazione della classe Assegnazione alla classe in base al curricolo scolastico già effettuato e in linea con la legislazione che prevede che l alunno frequenti la classe in base all età anagrafica, alle competenze e le abilità generali linguistiche e non rilevate; Inserimento nella classe elaborazione curricoli caratterizzati da un approccio interculturale ai contenuti e rispettosi della differenza di genere; potenziamento delle iniziative di insegnamento dell italiano come L2, anche elaborando progetti in rete; Ingresso nella classe si prevede l accoglienza del nuovo alunno, si prevede un aiuto nel primo periodo per orientarsi nell istituto, si fa opera di prevenzione per eventuali episodi di intolleranza e bullismo. ALLEGATO n 1: protocollo della Provincia di Lucca Dalla a alla z, documento elaborato in rete, nell ambito del progetto FEI (Fondi Europei di Integrazione), dalla maggior parte degli istituti comprensivi e degli istituti di II grado della provincia di Lucca.
2 Il 27 Dicembre 2012 è stata firmata dall'ex ministro Francesco Profumo la direttiva recante Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica che, completa il tradizionale approccio all integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità scolastica all intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Tale area comprende, pertanto: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Il nostro Istituto, nel rispetto della normativa vigente, segue la politica dell inclusione per garantire il successo scolastico di tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione, anche a coloro che, non avendo una certificazione di disabilità riconosciuta dalla Legge 104/92 o una certificazione di DSA secondo la recente legge 170/2010, fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi, strumenti e valutazioni pensati su misura per loro. L adozione del Protocollo per l inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, nasce quindi dall esigenza di definire ed adottare pratiche condivise e comuni tra tutte le scuole che operano nello stesso istituto comprensivo e che sono pertanto accomunate dalla stessa complessità. Al fine dell inclusione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, il Collegio Docenti dell I.C. Don Milani intende raggiungere le seguenti finalità: - definire pratiche condivise tra tutte le scuole; - favorire l accoglienza, l integrazione e l inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; - progettare percorsi comuni di individualizzazione o personalizzazione che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento; - incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il percorso di istruzione e di formazione; - adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; - accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel percorso scolastico; - fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e progettazione del percorso formativo; - trovare forme di verifica e valutazione collegiali;
3 - monitorare le azioni e gli interventi a livello territoriale; - proporre modifiche e aggiustamenti condivisi. Il nostro Istituto, sulla base quindi di quanto sottolineato dalle nuove norme in materia di DSA e dalle Direttive ministeriali del 27 Dicembre 2012 relative agli alunni con BES, ritiene importante: - attivare corsi di aggiornamento/formazione per tutti i docenti; - individuare un docente per plesso come referente BES che sia in grado di monitorare l accoglienza degli alunni con tali disturbi, di essere una guida nel processo formativo di tali alunni, in particolare nel verificare l adattamento della didattica e le modalità di valutazione di tutti i docenti e degli eventuali supplenti, di favorire la comunicazione tra scuola, famiglia e servizi sanitari; - fare in modo che l istituzione scolastica adotti gli strumenti compensativi e dispensativi ad personam necessari (PDP). Il Protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto è soggetto a modifiche ed integrazioni periodiche. CRITERI DI INDIVIDUAZIONE ALUNNI BES La commissione disagio ha ritenuto opportuno adottare i seguenti criteri per l'individualizzazione degli alunni con bisogni educativi speciali: DISABILITA (L. 104/1992) 1. deficit del linguaggio 2. deficit delle abilità non verbali/ verbali 3. deficit della coordinazione motoria 4. disprassia 5. funzionamento cognitivo limite 6. ADHD e spettro autistico di tipo lieve 7. comportamento oppositivo/ provocatorio 8. disturbo della condotta in adolescenza D.S.A. (DISLESSIA, DISGRAFIA, DISORTOGRAFIA DISCALCULIA; L. 170/2010) SVANTAGGIO (SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE) Studenti di cui arriva certificazione dal servizio sanitario. Studenti seguiti dai servizi sociali con difficoltà generiche di apprendimento.
4 Studenti stranieri (in Italia da meno di due anni e ultra tredicenni) Studenti con situazioni familiari particolari (disagio economico, situazione sociale difficile, scarsità di servizi e risorse, ecc. ) e con comportamenti problematici (difficoltà di concentrazione, difficoltà a mantenere l attenzione per lungo tempo, scarso autocontrollo fisico ed emotivo) che non consentono di seguire la programmazione della classe. Disturbi del linguaggio (fono-articolatori, balbuzia). Gravi difficoltà nella motricità fine. Le situazioni di svantaggio socio-economico e culturale, vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale. La mancata adesione della Famiglia alla stesura del PDP, non solleva gli insegnanti dall attuazione del diritto alla personalizzazione dell apprendimento, in quanto, la Direttiva Ministeriale, richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003. IL TEAM DOCENTI/CONSIGLIO DI CLASSE Il Team dei docenti/consiglio di classe, definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili, per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento. E compito del Team docenti/consiglio di classe individuare gli studenti con Bisogni Educativi Speciali per i quali è opportuna e necessaria l adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Team dei docenti /Consiglio di Classe motiverà opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Si evidenzia che l attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES, è di competenza e responsabilità di tutti gli insegnanti del Team/Consiglio di classe. IL RUOLO DELLA FAMIGLIA Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea, non solo la necessità che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una condivisione e collaborazione. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una condivisione del percorso. In accordo con la famiglia verranno individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità
5 dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dal POF. PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP BES) Il Progetto Didattico Personalizzato BES è elaborato sulla base della situazione di disagio e sulle effettive capacità dello studente. Il PDP BES ha carattere di temporaneità, configurandosi come progetto d intervento limitato al periodo necessario per il raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. Durante l anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi dovrà considerare ed integrare quanto condiviso e riportato nel PDP BES (in particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione). GLI OPERATORI DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il compiti del GLHI verranno opportunamente ampliati includendo le problematiche relative non solo agli alunni con handicap e DSA, ma a tutti i BES e curandone l integrazione al pari degli altri. A questo scopo, i componenti di questo Gruppo di lavoro verranno integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola vale a dire: funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, docenti disciplinari con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed altre figure in modo da assicurare la rilevazione e l intervento efficace sulle criticità all interno delle classi. Tale Gruppo di lavoro assumerà la denominazione di Gruppo di Lavoro per l inclusione (GLI), che non sostituirà il GLHI, ma svolgerà le seguenti funzioni: - rilevazione dei BES presenti nella scuola, inclusi i DSA; - raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole - focus/confronto sui casi, consulenze e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; - rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola, - elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l Inclusività, riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico.
6 Inoltre la commissione formazione classi composta dal dirigente Scolastico, dalle Funzioni Strumentali (Bes-handicap), ha cura di: - assicurare allo studente certificato la presenza di un compagno proveniente dalla stessa classe o scuola, qualora la famiglia effettui una segnalazione in tal senso al momento dell iscrizione; - inserire lo studente con DSA e con BES, ove possibile, in una sezione non numerosa; - evitare, ove possibile, l iscrizione nella stessa sezione di più studenti con DSA. Il coordinatore di classe, una volta acquisita la rilevazione dei BES e DSA presenti nell Istituto, comunicherà nel corso dei primi Consiglio di Classe la presenza di tali alunni, affinché si possa attivare tempestivamente la personalizzazione dell apprendimento prevista dalle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni con DSA e dalla Direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012 per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Il Consiglio di Classe procederà all elaborazione di un piano didattico personalizzato, riportando le informazioni ricevute e di conseguenza, elaborando le strategie educative e didattiche da mettere in atto attraverso la compilazione del modello P.D.P. approvato dal collegio docenti. La famiglia sarà chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di Classe - nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso - ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili. Nello specifico: - sosterrà la motivazione e l impegno dell alunno o studente nel lavoro scolastico domestico; - verificherà regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati; - verificherà che vengano portati a scuola i materiali richiesti; - incoraggerà l acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione dei tempi di studio, dell impegno scolastico e delle relazioni con i docenti; -considererà non soltanto il significato valutativo, ma anche formativo delle singole discipline. Gli studenti hanno diritto ad una chiara informazione riguardo alla più efficace modalità di apprendimento ed alle strategie che possono aiutarli ad ottenere il massimo dalle loro potenzialità, a ricevere una didattica individualizzata/personalizzata, nonché all adozione di adeguati strumenti compensativi e misure dispensative. Hanno altresì il dovere di impegnarsi nel lavoro scolastico. Allegati : Schede PEI e BES
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