in lui le opere di Dio

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1 Parrocchia San Michele Arcangelo Opera Don Orione TORTONA Piano Pastorale È così perché si manifestassero in lui le opere di Dio Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio». (GV 9,3) Anno Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 1

2 in ascolto della Parola del Signore GUARIGIONE DI UN CIECO NATO (Gv 9,1-41) In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: Va a Sìloe e làvati!. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov è costui?». Rispose: «Non lo so». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l età: chiedetelo a lui!». Allora chiamarono di nuovo l uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da gloria a Dio! Noi sappiamo che quest uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 2

3 Rispose loro quell uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane». DISORIENTAMENTO DEL MONDO ADULTO L ideale dell uomo adulto, della ragione adulta, del far camminare l umanità verso la sua maturità, a suo tempo proposto dall Illuminismo, appare oggi come una parabola chiusa. In crisi appare la ragione cosiddetta adulta, come in crisi è l adulto come figura, in crisi sono perfino le Istituzioni. Gli adulti sono disorientati, stentano a distinguere ciò che vale da ciò che non vale; faticano a orientarsi in mezzo a situazioni che sono cambiate e che spiazzano; situazioni per le quali si ha l impressione di non avere la bussola adatta. È un senso di spaesamento, nel senso letterale del trovarsi in un paese sconosciuto, diverso da quello cui si è abituati. Nella generazione adulta sembra essere venuto meno un progetto di vita, che mostri il senso secondo cui essa vive e dica anche implicitamente se vi sono possibili ragioni di vita convincenti. Sembra non essere in grado di mostrare e di narrare il valore e la bellezza della vita, in tutti i suoi aspetti. È come se la bisaccia fosse vuota, o piena di cianfrusaglia che non ha valore e serve solo a ingombrare: fa volume, ma non ha peso. Incantati dal luccichio della società dei consumi e al tempo stesso svuotati dal suo carattere effimero, gli adulti non riescono a dire ai giovani la bellezza della vita e a mostrare quale esistenza meriti di essere vissuta: «alla radice della crisi dell educazione c è infatti una crisi di fiducia nella vita». Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 3

4 Più che un atto di accusa verso gli adulti è il riconoscere l esito di un modello di civiltà che ha portato allo svuotamento delle coscienze e a quell affanno di vivere che fa vittime in primo luogo gli adulti, affaticati, smarriti, ripiegati su se stessi; e lascia i giovani troppo soli nell affrontare la responsabilità della vita. Se tra gli adolescenti o i giovani nessuno vuole più diventare adulto, vi sono altresì molti adulti che vogliono rimanere giovani o adolescenti. Tutto ciò ha radici profonde: dalla ragione debole, al pensiero nomade ; dalla provvisorietà delle relazioni interpersonali, alla incombente perdita di senso, dello sperimentalismo imperante: «sospensione dell identità effettiva da parte del soggetto, che si riserva in tal modo la possibilità di ritrattare la titolarità di comportamenti oggi posti; ( ) forte dipendenza dall approvazione di altri; grande valore accordato a criteri di giudizio emotivi, e insieme inclinazione al massimalismo ideologico quale strategia di difesa dei sentimenti incerti.( ) i comportamenti non procedono dalla persuasione, piuttosto la persuasione assente è cercata mediante l esperimento dell agire; il test, che solo potrebbe rendere certo il guadagno dell azione compiuta, è cercato dalla saturazione del desiderio, che deve però intervenire prima di sera» PAPA FRANCESCO (Lumen Fidei) Nell epoca moderna si è pensato che una tale luce potesse bastare per le società antiche, ma non servisse per i nuovi tempi, per l uomo diventato adulto, fiero della sua ragione, desideroso di esplorare in modo nuovo il futuro. In questo senso, la fede appariva come una luce illusoria, che impediva all uomo di coltivare l audacia del sapere. Il giovane Nietzsche invitava la sorella Elisabeth a rischiare, percorrendo «nuove vie, nell incertezza del procedere autonomo». E aggiungeva: «A questo punto si separano le vie dell umanità: se vuoi raggiungere la pace dell anima e la felicità, abbi pur fede, ma se vuoi essere un discepolo della verità, allora indaga». Il credere si opporrebbe al cercare. A partire da qui, Nietzsche svilupperà la sua critica al cristianesimo per aver sminuito la portata dell esistenza umana, togliendo alla vita novità e avventura. La fede sarebbe allora come un illusione di luce che impedisce il nostro cammino di uomini liberi verso il domani. In questo processo, la fede ha finito per essere associata al buio. Si è pensato di poterla conservare, di trovare per essa uno spazio perché convivesse con la luce della ragione. Lo spazio per la fede si apriva lì dove la ragione non poteva illuminare, lì dove l uomo non poteva più avere certezze. La fede è stata intesa allora come un salto nel vuoto che compiamo per mancanza di luce, spinti da un sentimento cieco; o come una luce soggettiva, capace forse di riscaldare il cuore, di portare una consolazione privata, ma che non può proporsi agli altri come luce oggettiva e comune per rischiarare il cammino. Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 4

5 LA NOSTRA COMUNITÀ PARROCCHIALE Anche all'interno della nostra Comunità Parrocchiale troviamo tracce del disagio sociale dei nostri giorni. Abbiamo la presenza di tre realtà / tendenze: un gruppo desideroso di vivere in pienezza la propria fede e l'ansia di ricevere qualcosa in più, tra questi vi sono persone presenti in parrocchia da decenni, altri si sono avvicinati da pochi anni e desiderano conoscere, collaborare ma mancano di presenza costante. un gruppo che partecipa solo per vivere dei servizi, per tradizione o per seguire i propri figli nel cammino del catechismo. un gruppo distante che frequenta solo in occasioni di Celebrazioni sacramentali (battesimi, matrimoni) ed esequiali. La nostra pastorale segue una gestione ordinaria : PASTORALE LITURGICA L'azione di salvezza che il Signore Gesù ha compiuto, è resa presente ed efficace per mezzo della liturgia celebrata dalla Chiesa. La celebrazione, fonte e culmine della liturgia, è l'eucaristia (la Santa Messa). Esse sono generalmente frequentate e partecipate attivamente. CELEBRAZIONE SANTE MESSE: Nei giorni feriali si celebrano le S. Messe alle ore 8.00 e (prefestiva al sabato e Solennità), il Vespro alle ore e la recita del Santo Rosario alle ore Al giovedì alle ore viene celebrata l Adorazione Eucaristica per le vocazioni. Nei giorni festivi e nelle Solennità si celebrano le S. Messe alle ore 8.00, e 18.00, il Vespro alle ore e la recita del Santo Rosario alle ore Alle ore presso la Basilica-Santuario Madonna della Guardia viene celebrata una Santa Messa parrocchiale presieduta in alternanza dal parroco o dal vice-parroco animata con il canto dal gruppo dei ragazzi dell Oratorio San Luigi. Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 5

6 La presenza è per il 90% di anziani (donne), il resto qualche giovane e adulto. Dobbiamo però sottolineare che molti fedeli della Parrocchia frequenta la Basilica-Santuario Madonna della Guardia e pertanto risulta difficile effettuare delle statistiche precise. L animazione liturgica è affidata ad un laico aggregato della Congregazione Orionina in particolare nei giorni feriali e nelle celebrazioni esequiali. Alla domenica e nelle solennità, vi è la presenza di alcuni laici impegnati costantemente all animazione con la musica e il canto. Elemento da sottolineare è la mancanza di una preparazione all animazione liturgica ed in particolare alla scarsa presenza di laici che si impegnano per questo ministero. Pertanto si dovrà provvedere alla formazione e costituzione di un serio gruppo di animazione liturgica che possa essere un inizio per un percorso educativo alle future generazioni. Il servizio liturgico è affidato ad un gruppo di chierichetti, che frequentano il catechismo parrocchiale, sono seguiti dal parroco e da un chierico tirocinante che ne curano la formazione. PASTORALE SACRAMENTALE I Sacramenti sono i segni visibili ed efficaci della grazia invisibile di Cristo. In ciascuno di essi è lo stesso Signore Risorto che opera attraverso il ministro, agendo nella vita del credente, che riceve il dono di una nuova dignità e di una nuova grazia santificante per opera dello Spirito Santo. BATTESIMI Il sacramento dell iniziazione cristiana viene celebrato nei pomeriggi di sabato o domenica alle Alcuni volte anche durante la Celebrazione Eucaristica domenicale delle ore La preparazione al Sacramento è curata dal parroco che ne cura un incontro preparatorio. Non c è partecipazione comunitaria e manca un gruppo di formazione ed animazione. COMUNIONE e CONFERMAZIONE (cfr. pagg. ss. - Catechismo) MATRIMONI Le celebrazioni del Matrimonio, sono molto rare. Nel vicariato si organizzano n.5 corsi di preparazione. In parrocchia il corso viene svolto in ottobre da un equipe di due coppie che si avvalgono del supporto di una psicologa e di un avvocato. Manca purtroppo una continuità ed iniziative per un cammino sia previo come successivo ai sacramenti. Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 6

7 ESEQUIE Le celebrazioni esequiali sono numerose, (circa 60/70 all anno). È tradizione recitare il S. Rosario nella Chiesa parrocchiale alle ore del giorno antecedente, con molta partecipazione del fedeli. I riti (Rosario e Santa Messa) vengono presieduti dal parroco o dal vice ed animati dall animatore parrocchiale come citato in precedenza. PASTORALE DEGLI AMMALATI Ha lo scopo di tenere desta l'attenzione dell'intera comunità parrocchiale verso i malati, di visitarli, aiutarli nelle loro necessità, far presente la loro missione salvifica, recare loro l'eucaristia. Gli ammalati della nostra parrocchia sono seguiti spiritualmente dal vice parroco. Sono circa una cinquantina le persone anziane che visita e cui reca loro i sacramenti con cadenza frequente e al bisogno. È in progetto la costituzione di un gruppo di persone che affiancano il sacerdote come ministri straordinari dell'eucaristia per questo ministero. PASTORALE GIOVANILE ORATORIO La Pastorale giovanile è un gruppo di persone che hanno passione per la vita e per i giovani! ; è un insieme di volti, di storie, di giovani, laici, sacerdoti e religiosi/religiose che hanno nel cuore la passione per il Vangelo della vita e del suo annuncio a tutti i giovani perché possano sentirsi responsabili e corresponsabili. ORATORIO La parrocchia presso la zona retrostante la Basilica Santuario della Madonna della Guardia dispone di un ambiente spazioso e confortevole che si sta ri-progettando ed a breve si potrà disporre di alcune aree esterne di gioco, a norma di sicurezza. Si necessita di un programma, un calendario, un progetto pastorale, tutto attualmente è legato all improvvisazione, è fondamentale per i ragazzi una costante e corposa formazione. Con i ragazzi si organizzano alcuni eventi quali: il GRest, feste di inizio e fine anno, altri appuntamenti. In parrocchia è presente un gruppetto di animatori, ma solo operativo senza una formazione ed un cammino di fede e di crescita sia personale che comunitario. Lo scorso anno si sono intrapresi dei percorsi formativi in preparazione al GRest. Tutt ora rimane vivo il desiderio di continuare l esperienza con costanza proseguendola con i tre gruppi di animatori. Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 7

8 Ci sono numerose attività ancora da costruire : ritiri spirituali, attività di gruppo, ecc. All oratorio è presente l associazione ANSPI, positiva per la sua presenza ma ancora limitata esclusivamente per l aiuto al servizio bar. La presenza di adulti e famiglie è legato al bar e sono quasi sempre le solite persone che frequentano, alcuni giovani frequentano l oratorio solo per giochi di ruolo oggi di moda. Non esistente la pastorale giovanile. CATECHISMO Abbiamo una buona presenza di ragazzi che frequentano il catechismo (circa 300/350 ragazzi). Il percorso è suddiviso in 6 anni, si inizia con la 2 elementare e termina con la 2 media. Il gruppo dei catechisti (circa 18) è consolidato da diversi anni e dall anno scorso diversi genitori si sono resi disponibili nell affiancarli all aiuto alla catechesi. Tra questo gruppo si aggiungono alcune ragazze-animatrici (circa 15) dell oratorio che prestano il loro aiuto. In parrocchia non è stato ancora formato un gruppo post-catechismo (post-cresima) molto importante per i nostri adolescenti. Una negatività che separa la parrocchia e la l oratorio è la distanza fisica, attualmente per attutire questo distacco, i ragazzi del catechismo a turno, nei tempi forti dell anno liturgico animano la Santa Messa domenicale delle ore in parrocchia. FAMIGLIE La pastorale familiare ha come fine di indirizzare e supportare la famiglia (cristiana) nel realizzare pienamente la sua vocazione: essere chiesa domestica (Lumen gentium, 11) e dunque essere nucleo comunitario minimo accanto al quale e dentro il quale si manifesta la presenza reale di Gesu Cristo. Attualmente non esiste una pastorale famigliare, ci sono solamente contatti occasionali e personali. ADULTI Non si è ancora pensato ad un percorso formativo per gli adulti che possa maturare al fine specifico di creare una vera comunità parrocchiale. Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 8

9 LUCI E OMBRE DEGLI AMBITI PASTORALI A conclusione di quanto esposto sopra per i quattro ambiti di pastorale, si possono riassumere punti comuni, alcuni da superare con la buona volontà di ognuno: Si vive molto sulla sicurezza di ciò che già esiste. Partecipazione sufficiente alla vita della parrocchia, frequenza continua ma solo di alcuni e quasi sempre i soliti. Collaborazione limitata a cose pratiche ed esclusivamente dalle solite persone. Poca iniziativa da parte dei fedeli, sempre in attesa di un comando, indicazione e suggerimenti. (causa, forse, anche l'atteggiamento dei sacerdoti che non aiuta a maturare una collaborazione più attiva. Mancanza di un progetto ed un cammino specifico di fede; si vive molto sulla spontaneità e sulle urgenze immediate. Le persone desiderano novità e nuove proposte, ma poi, per vari motivi, non si lasciano coinvolgere e non si mettono in discussione. Tra i collaboratori ci sono persone impegnate e generose, ma sono sempre le stesse. Si denota una fatica nello sviluppare una sensibilità alla condivisione e alla collaborazione, spesso si creano gruppetti contrapposti tra loro. I lontani rimangono lontani, anche la dislocazione della parrocchia non aiuta. Manca una pastorale per le famiglie, i divorziati e risposati. All'interno del territorio parrocchiale abbiamo un discreto numero di religiosi/e con diverse Opere educative e di carità, che potrebbero aiutarci a crescere nella fede, ma la loro presenza è marginale all'interno della parrocchia. Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 9

10 DAL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (problematiche, suggerimenti, linee d azione) DURANTE L'INCONTRO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (C.P.) SI È SOTTOLINEATO E RIBADITO LA PROBLEMATICA CENTRALE: Non esiste tutt ora coesione tra i vari membri del C.P. Esistono varie fazioni che operano autonomamente in vari ambiti senza informare o coinvolgere gli altri. Le relazioni tra i membri C.P. sono ancora un pò distanti (caratteristica del territorio!) Non esiste una unità di intenti. Assenza di dialogo e di relazione. I parroci limitano le iniziative ai gruppi che ritengono direttamente interessati ed alcuni operatori ritengono sia discriminatorio e non aiuti lo sviluppo del senso di appartenenza alla parrocchia. Si sono raccolti i seguenti suggerimenti: E necessario in un primo periodo lavorare sul Gruppo del C.P. perché possa essere attivo, motivato e possa sviluppare la Relazione necessaria per trasmettere agli altri l importanza della relazione umana che porta a Dio. Bisogna lavorare sulla formazione e sulla coesione del gruppo che deve rappresentare il motore della parrocchia. Bisogna migliorare la comunicazione tra di noi e con i Sacerdoti. Bisogna partire con la nuova evangelizzazione che parte da noi per arrivare agli altri e utilizza lo strumento essenziale della preghiera. Bisogna recuperare il concetto di comunità attraverso l accoglienza delle persone che arrivano in parrocchia e all oratorio. Bisogna avere il coraggio della proposta. Si ritiene che la riapertura dell oratorio rappresenta un occasione unica per una nuova proposta ed una riorganizzazione. Esiste il desiderio di incontri più ravvicinati del C.P. per incontri di preghiera e verifica sull andamento del progetto. Si è stabilito incontri mensili, il primo dei quali si terrà il 07 ottobre presso l Oratorio. A livello comunitario il Parroco informa dell esistenza: o del nuovo sito parrocchiale, strumento di informazione telematica, circa le iniziative, gli incontri. o la pubblicazione del giornale la Campana quattro volte l anno. Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 10

11 dal lavoro assegnato agli operatori pastorali giugno 2012 LA PARROCCHIA ESPRIME LE SUE FUNZIONI ATTRAVERSO: Aggregazione Accoglienza indiscriminata Aiuto materiale alle persone in difficoltà. L ANIMA DELLA PARROCCHIA SONO: Parroco Vice-parroco Laici collaboratori LA PARROCCHIA DEVE OFFRIRE: Tramite la figura del sacerdote (parroco): Formazione biblica per adulti e bambini Formazione spirituale e sviluppo delle competenze per lo svolgimento del servizio assegnato. Accoglienza Aggregazione Attenzione alle famiglie Coinvolgimento dei giovani alla vita della parrocchia Attenzione alle persone sole e ammalate. I NOSTRI OPERATORI PASTORALI SI METTEREBBERO IN GIOCO PER: Animazione liturgica domenicale Organizzazione delle S. Messe nelle varie zone della parrocchia Recare l Eucarestia agli ammalati Attività di aggregazione e sportive Creazione di un centro di ascolto Creare di un calendario delle attività parrocchiali interne e di quelle a cui la parrocchia partecipa Aperture straordinarie dell oratorio, costruire una cucina in oratorio Organizzare programmi da proporre al gruppo del post Cresima secondo gli slogan che gli animatori hanno proposto (UNITI PER CREARE UNA COSA SOLA- TUTTI DIVERSI MA TUTTI UNITI NASCI, CRESCI, CORRI INSIEME A NOI) Creazione di un sito internet aggiornato. Tutti gli operatori sono disponibili a coinvolgere persone nuove che possano mettere a disposizione le proprie competenze consapevoli che non mancheranno difficoltà ed incomprensioni. La motivazione delle persone, il senso di appartenenza al gruppo, l umile servizio dove nessuno si sente Leader e nessuno si sente manovalanza e la disponibilità alle proposte del Parroco e vice Parroco sono i principi che devono creare l ambiente ideale per grandi progetti. Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 11

12 CAMMINO COMUNITARIO DELL ANNO Davanti a questa situazione l'anno scorso abbiamo proposto un itinerario per la crescita nella fede della comunità a partire da queste tematiche: riscoprire la chiamata di Dio alla comunione con Lui e fra di noi. Rispondere alla chiamata rinnovando, come comunità, la propria immagine come persone in relazione, come soggetto della Parrocchia e Popolo di Dio, articolato in piccole comunità. Per realizzare questa meta si proponeva un cammino: ogni anno metteremo in risalto un aspetto del progetto generale: RELAZIONI; DIALOGO; PARTECIPAZIONE; FRATERNITA'; CHIESA COMUNIONE. Il progetto non è stato realizzato a causa di diverse difficoltà incontrate, quest'anno vogliamo offrire un cammino previo a quanto pensato lo scorso anno. OBIETTIVO ANNO PASTORALE Il tema che vogliamo offrire ha come centro la pagina del Vangelo di Giovanni del Cieco nato, ed in particolar modo in questi due versetti: 1. Rispose Gesù: né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio. 2. Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi. I discepoli sono i portatori di una mentalità comune e diffusa, il male fisico è causa del peccato personale o dei familiari. Gesù condanna questa mentalità e cambia la direzione della domanda: non più una curiosità sulla causa della disgrazia, ma una parola sul fatto che la disgrazia può diventare un luogo in cui si manifestano le opere di Dio. I farisei sono: chiusi alla luce per presunzione, rifiuto ostinato e responsabile, sopraffazione e minaccia. Il cieco nato invece riconosce di non sapere, è disponibile, ragiona a partire dalla realtà del fatto accaduto. Chi crede di essere già nella luce, non è disponibile alla luce di Gesù, che è una luce nuova e che non dà semplicemente conferma di ciò che già si pensa. Le conseguenze di questa cecità sono incalcolabili: si può rifiutare la luce di Dio in nome di Dio. Lasciamo che la luce entri nella nostra vita e ascoltiamo quello che Papa Francesco ci suggerisce: E' urgente perciò recuperare il carattere di luce proprio della fede, perché quando la fiamma si spegne anche tutte le altre luci finiscono per perdere il loro vigore. La luce della fede possiede, infatti, un carattere singolare, essendo capace di illuminare l'esistenza dell'uomo. Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 12

13 In ascolto della parola di San Luigi Orione PENSARE IN GRANDE Noi null altro desideriamo che amarlo, il Signore, in fedeltà e sacrificio totale di tutti noi, sperando in lui, desiderosi di perfezionarci nel suo santo servizio e nella carità, amare Dio e i poveri. E vogliamo, nel Signore, non rimpicciolirci, ma pensare in grande, Perché Dio è Grande, e amare tutti di amore santo e grande, e non perderci nelle Piccolezze (Don Orione) IN CONCRETO QUEST'ANNO DESIDERIAMO DARE LA PRIORITÀ AGLI ANZIANI E AI RAGAZZI / GIOVANI DELLA NOSTRA PARROCCHIA. Lo stesso Papa Francesco al rientro dalla giornata mondiale della gioventù ha affermato: i giovani non vanno isolati, i giovani hanno un'appartenenza ad una famiglia, ad una patria, a una cultura, ad una fede. Loro sono il futuro di tutta la società, di un popolo. Ma non solo loro, anche l'altro estremo della vita, gli anziani, sono il futuro di un popolo. Un popolo ha futuro se va avanti con tutti e due i punti: con i giovani e con gli anziani. Pertanto ci impegniamo a: 1. per i giovani: realizzare, oltre alla creazione e alla gestione dei nuovi campi all'oratorio, un progetto per i nostri ragazzi e a continuare la loro formazione. 2. per i catechisti: intraprendere un percorso di approfondimento e formazione con l'aiuto di Don Federico Cattarelli, sacerdote orionino. 3. per le famiglie dei ragazzi del catechismo: proporre un cammino parallelo attraverso incontri e inviando possibilmente ogni mese un resoconto delle attività svolte con i loro figli. 4. per gli anziani: continuare la vicinanza attraverso le confessioni e la S. Comunione, inoltre formare un gruppetto di persone che possono collaborare per sostenere questi ammalati portando loro una buona parola e l'eucaristia come Ministri straordinari. Parr. San Michele - Tortona Piano Pastorale Pagina 13