IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA ROMANA I

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1 ISTITUTO DI STUDI E ANALISI ECONOMICA Piazza dell Indipendenza, Roma - Tel Fax Comune di Roma IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA ROMANA I Trimestre 2005 Roma, maggio 2005

2 Il Rapporto è stato coordinato da Giovanni De Cindio. La parte sui Risultati generali è stata redatta da Giovanni De Cindio e quelle sulle singole Inchieste congiunturali da Alberto Mostardini. La composizione editoriale è di Giuseppina Marasca. La composizione delle tabelle in appendice è di Maurizio Brioni e Fernanda Turella.

3 I N D I C E Premessa Pag. 5 Il quadro congiunturale dell economia romana I trimestre Risultati generali 7 Inchiesta congiunturale sull Industria 17 Inchiesta congiunturale sulle Costruzioni 27 Inchiesta congiunturale sul Commercio 33 Inchiesta congiunturale sui Servizi 39 Avvertenze metodologiche 47 Tabelle I Questionari

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5 PREMESSA L indagine che viene qui presentata è condotta nel quadro delle rilevazioni trimestrali sulla situazione congiunturale dell economia romana, realizzate dall ISAE (Istituto di studi e analisi economica) in collaborazione con il COMU- NE DI ROMA. Lo scopo principale è quello di dotare il Comune di Roma di uno strumento conoscitivo indipendente, in grado di integrare le basi informative già disponibili con i risultati di un indagine di ampio respiro, svolta contemporaneamente su tutti i principali settori dell economia cittadina, condotta nel rispetto degli standard metodologici condivisi a livello internazionale, suscettibile di confronti significativi con i dati riguardanti l evoluzione congiunturale dell economia italiana nel suo complesso. In particolare, infatti, sono stati seguiti i criteri di base delle inchieste nazionali condotte dall ISAE per l Unione Europea, con gli opportuni adattamenti richiesti dalla diversa scala territoriale di riferimento (si vedano, a riguardo, le Avvertenze metodologiche). Esiste poi un motivo di interesse più generale, per il quale qui si vuole porre in evidenza la necessità di conoscere le realtà economiche locali costituite dalle città, e a maggior ragione dalle grandi aree urbane, ai fini della politica economica del Paese. Troppo spesso, infatti, gli aspetti territoriali dei problemi vengono trascurati per mancanza di sufficienti elementi di conoscenza. Le nuove indagini congiunturali sull economia romana intendono anche testimoniare l esigenza e la possibilità di superare tali lacune.

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7 IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA ROMANA I TRIMESTRE 2005 RISULTATI GENERALI L economia romana nel primo trimestre del 2005 ha presentato andamenti dell attività produttiva negativi in tutti i principali comparti con l eccezione dei Servizi. Le imprese hanno espresso aspettative molto favorevoli sull evoluzione a breve delle variabili aziendali (ad esclusione di quelle del Commercio). Un quarto delle imprese nel Comune di Roma (25,9%) ritiene che l economia romana abbia andamenti migliori rispetto a quelli nazionali, a fronte di circa un sesto (17,1%) che ha fornito una valutazione opposta. Il contesto economico L inizio del 2005 ha visto confermarsi il rallentamento dell economia mondiale. Nei grandi Paesi dell area dell euro, in particolare, si continua a registrare una crescita molto contenuta. Nel Comune di Roma, in un contesto economico poco favorevole, i segnali di leggero miglioramento congiunturale provengono principalmente dal settore dei Servizi. 110,0 Clima di fiducia delle imprese Comune di Roma (base 3^ trim 99=100) 100,0 90,0 80,0 I II lll IV I II III IV I II III IV I I risultati delle quattro inchieste settoriali, condotte dall ISAE sull economia romana, possono essere sintetizzati attraverso un indicatore, noto come clima di fiducia delle imprese (costruito sulla base dei criteri adottati dai Servizi della Commissione dell Unione Europea). Nel primo trimestre del 2005 si è registrato un lieve aumento rispetto al trimestre precedente (da 95,0 a 95,9). 7

8 Gli andamenti settoriali Le dinamiche delle principali variabili economiche sono rilevate attraverso inchieste congiunturali basate principalmente su domande di tipo qualitativo. In particolare, sono presi in considerazione i saldi (non depurati della stagionalità) tra le percentuali delle risposte con modalità positiva e quelle con modalità negativa. I principali risultati dell indagine congiunturale relativa al primo trimestre del 2005, condotta dall ISAE nei principali settori di attività produttiva nel Comune di Roma, possono essere presentati come di seguito indicato. INDUSTRIA Il livello degli ordini e della domanda nel primo trimestre del 2005 è stato giudicato basso dalle imprese partecipanti all inchiesta (saldo pari a 6). Un analogo giudizio è stato dato con riferimento al livello della produzione (saldo 18). La situazione delle giacenze di prodotti finiti ha presentato un appesantimento: c è stata una forte riduzione delle posizioni di scorte nulle e un sensibile aumento di posizioni di scorte superiori al normale (risultate pari al 19%) Industria ordini e domanda (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I livello attese andamento Industria produzione (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I livello Industria prezzi (saldi grezzi) attese andamento Le aspettative a 3-4 mesi sull andamento dell economia in generale si sono rivelate sfavorevoli (saldo -29). Attese di crescita hanno per contro caratterizzato le variabili aziendali: saldi positivi per la domanda (saldo 33), per la produzione (22) e per l occupazione (16). In aumento sono visti anche i prezzi di vendita (saldo 14) I II lll IV I II III IV I II III IV I variazione attese andamento Industria occupazione (saldi grezzi) Il 27% delle imprese industriali ha valutato basso il livello degli ordini e della domanda in generale a fronte di un 21% che lo ha giudicato alto. Il giudizio sul livello della produzione è stato basso per il 25% degli interpellati e alto soltanto per il 7%. Con riferimento ai successivi 3-4 mesi, il 39% I II lll IV I II III IV I II III IV I variazione attese andamento 8

9 delle imprese ha attese di un andamento sfavorevole per l economia (contro un 10% di aspettative favorevoli). Il 42% delle imprese prevede crescita della domanda e il 33% aumenti della produzione (a fronte di un 9% di attese contrarie sia per la domanda che per la produzione). Il 22% delle imprese ha espresso l aspettativa di aumenti dell occupazione (vista in diminuzione dal 6%) Costruzioni ordini e/o piani di costruzione (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I livello attese andamento COSTRUZIONI Il livello degli ordini e/o dei piani di costruzione nel primo trimestre del 2005 è stato giudicato basso (saldo pari a 20). L attività di costruzione è stata valutata in diminuzione rispetto al trimestre precedente (saldo -8). Ostacoli all attività di costruzione sono stati riscontrati dal 42% degli interpellati. Principali motivi di difficoltà sono risultati l insufficienza di domanda, i cosiddetti altri motivi (difficoltà amministrative, difficoltà di finanziamento, ecc.) e le condizioni climatiche sfavorevoli Costruzioni andamento attività (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I livello Costruzioni prezzi (saldi grezzi) Le attese a 3-4 mesi sull andamento dell economia in generale sono risultate sfavorevoli (saldo 17). Le imprese delle Costruzioni hanno per contro aspettative di crescita per quanto riguarda gli ordini e/o i piani di costruzione (saldo 30) e l occupazione (saldo 10). La durata di attività assicurata è prevista di 9,9 mesi. I prezzi sono scontati in ulteriore aumento (saldo 9) I II lll IV I II III IV I II III IV I attese andamento Costruzioni occupazione (saldi grezzi) 25 Il 29% delle imprese nell Edilizia ed il 27% nelle Opere non edificatorie hanno valutato basso il livello degli ordini e/o dei piani di costruzione (giudizi opposti sono stati formulati rispettivamente dal 6% e dall 11% delle imprese). La durata di attività assicurata è stata valutata pari a I II lll IV I II III IV I II III IV I attese andamento 9

10 10,3 mesi nell Edilizia e a 9,4 mesi nelle Opere non edificatorie Il 35% delle imprese nell Edilizia ed il 40% nelle Opere non edificatorie hanno previsto aumenti degli ordini e/o dei piani di costruzione nei successivi 3-4 mesi (diminuzioni invece rispettivamente per il 5% e l 11% degli interpellati). Il 21% delle imprese nell Edilizia e il 15% nelle Opere non edificatorie hanno attese di crescita dell occupazione Commercio al minuto tradizionale affari (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I andament o attese a sei mesi COMMERCIO 60 Grande distribuzione affari (saldi grezzi) L andamento degli affari del Commercio al minuto tradizionale nel primo trimestre del 2005 è stato valutato cattivo (saldo pari a -34). Il giudizio negativo è emerso in tutti i comparti: Elettrodomestici (saldo 83), Articoli per la casa (-67), Tessili, abbigliamento e calzature (-34), Altri prodotti (-30) Mezzi di trasporto (-29) e Alimentari, bevande e tabacco (-34). L andamento degli affari è stato considerato cattivo anche nella Grande distribuzione ma il saldo è risultato molto più contenuto (-13). Le scorte hanno presentato un lieve appesantimento sia nel Commercio al minuto tradizionale sia nella Grande distribuzione (saldo pari a 18 in entrambi i comparti). Aspettative di forti aumenti dei prezzi dei fornitori sono state manifestate in tutto il settore: nella Grande distribuzione il saldo (63) è risultato largamente superiore a quello nel Commercio al minuto tradizionale (44) I II lll IV I II III IV I II III IV I andamento attese a sei mesi Commercio al minuto tradizionale prezzi fornitori (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I variazione Grande distribuzione prezzi fornitori (saldi grezzi) attese andamento Le attese a 3-4 mesi delle imprese nel Commercio sono di un andamento ancora sfavorevole dell economia in generale (saldi pari a 33 nel Commercio al minuto tradizionale e a 37 nella Grande distribuzione). Nel Commercio al minuto tradizionale sono state previste diminuzioni del volume degli ordini ai fornitori (saldo I II lll IV I II III IV I II III IV I variazione attese andamento 10

11 32) e dell occupazione (-3) ma aumenti dei prezzi praticati dai fornitori (26). Nella Grande distribuzione invece, a fronte di una lieve riduzione del volume degli ordini ai fornitori (saldo 5), è attesa una crescita dell occupazione (11). In aumento sono previsti anche i prezzi praticati dai fornitori (24). Nell orizzonte temporale di sei mesi, le aspettative sull andamento degli affari sono di miglioramento sia nel Commercio al minuto tradizionale (saldo 15) sia nella Grande distribuzione (29) Commercio al minuto tradizionale occupazione (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I attese andamento Il 41% delle imprese del Commercio al minuto tradizionale ha valutato cattivo l andamento degli affari (giudicato buono soltanto dal 7% degli interpellati). Il 24% ha giudicato troppo elevate le scorte (troppo basse per il 6%). Il 49% ha rilevato aumenti dei prezzi praticati dai fornitori (diminuzioni soltanto per il 5%). Quanto ai successivi 3-4 mesi, il 43% ha previsto riduzioni degli ordini ai fornitori (a fronte di un 11% che ha scontato aumenti) e il 6% ha aspettative di diminuzioni dell occupazione (aumenti solo per il 3%). Nella Grande distribuzione il 21% delle imprese ha giudicato cattivo l andamento degli affari ( buono soltanto per l 8% dei partecipanti all inchiesta). Il 18% delle imprese ha valutato troppo elevate le scorte ed il 66% ha rilevato aumenti per i prezzi praticati dai fornitori. Con riferimento ai successivi 3-4 mesi, il 24% ha previsto diminuzioni degli ordini ai fornitori (contro il 18% che ha attese di aumenti) e il 29% sconta una crescita dei prezzi praticati dai fornitori (diminuzioni per il 5% degli interpellati). Il 13% delle imprese ha aspettative di aumenti dell occupazione (a fronte di riduzioni segnalate dal 3%) Grande distribuzione occupazione (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I attese andamento Servizi ordini e domanda (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I SERVIZI livello attese andamento Le imprese dei Servizi nel primo trimestre del 2005 hanno giudicato normale il livello 11

12 degli ordini e della domanda in generale (saldo pari a zero). Il fatturato è stato valutato uguale a quello del trimestre precedente (saldo 1). A livello di comparto, il fatturato è cresciuto, in particolare, per Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti e agenzie di viaggio (saldo 31), per Trasporti terrestri e trasporti mediante condotte (10) e per Altre attività professionali e imprenditoriali non classificate altrove (12). Per contro, è sensibilmente diminuito per Marketing (-75), Contabilità (-20) e Alberghi e ristoranti (-14). Le imprese dei Servizi hanno giudicato l occupazione in aumento rispetto al trimestre precedente (saldo 7) Servizi fatturato (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I livello attese andamento Le attese a 3-4 mesi sono ancora di un andamento sfavorevole dell economia in generale (saldo 11), ma anche di notevoli miglioramenti aziendali. Le imprese hanno previsto infatti aumenti consistenti per gli ordini e la domanda in generale (saldo 51), per il fatturato (45), per l occupazione (33). Una crescita è scontata anche per i prezzi di vendita (8). Il 16% delle imprese dei Servizi ha valutato alto il livello degli ordini e della domanda ma a fronte di un uguale percentuale che ha dato il giudizio opposto. Con riferimento ai comparti, alte percentuali di livello alto sono state rilevate soltanto per Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti e agenzie di viaggio (41%) e Alberghi e ristoranti (21%). Il 26% delle imprese ha giudicato il fatturato maggiore di quello del trimestre precedente (minore per il 25%). Il 22% degli interpellati ha valutato l occupazione aumentata rispetto al trimestre precedente (un giudizio opposto è venuto dal 15%). Per quanto riguarda i successivi 3-4 mesi, il 56% ha aspettative di crescita degli ordini e della domanda in generale (diminuzioni soltanto per il 5%). Il 54% ha previsto aumenti del fatturato (diminuzioni per il 9% degli interpellati). Sul piano settoriale, le percentuali più alte di attesa di Servizi occupazione (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I Serie1 Servizi prezzi (saldi grezzi) Serie2 I II lll IV I II III IV I II III IV I attese andamento 12

13 crescita sono state rilevate per Consulenza amministrativa e gestionale (93%), per Alberghi e ristoranti e per Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti (78% in entrambi) e per Trasporti terrestri e trasporti mediante condotte (62%). Il 39% delle imprese interpellate ha aspettative di aumenti dell occupazione (diminuzioni per il 6%). Le percentuali più elevate sono emerse negli stessi comparti che hanno le migliori attese di crescita del fatturato Livello della produzione Industria (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I Comune di Roma Italia Le principali variabili economiche Le rilevazioni dei dati, effettuate in modo simultaneo nei diversi settori di attività economica attraverso le inchieste congiunturali condotte dall ISAE, consentono di effettuare un analisi della congiuntura dell economia del Comune di Roma sulla base dei principali fenomeni. L attività produttiva nel primo trimestre del 2005 è stata giudicata su bassi livelli nell Industria e nelle Costruzioni. La produzione nell Industria e l attività nelle Costruzioni sono leggermente diminuite rispetto al trimestre precedente, il fatturato nei Servizi è rimasto stabile mentre particolarmente cattivo è risultato l andamento degli affari nel Commercio. Il confronto tra Comune di Roma e Italia mette in evidenza che nel primo trimestre del 2005 il giudizio sulla produzione industriale è stato di livello basso sia nella Capitale (saldo pari a 18) sia nel Paese (saldo 15). Nel settore dei Servizi, invece, il livello del fatturato è stato considerato normale nel Comune di Roma (saldo pari a 1) ma alto in Italia (saldo 13).. Le aspettative a 3-4 mesi sulla produzione sono di aumento in tutti i grandi settori, con l eccezione del Commercio (sia al minuto tradizionale sia Grande distribuzione) con riferimento al volume degli ordini ai fornitori. Dal confronto dei risultati delle inchieste congiunturali è emerso che la produzione in Livello del fatturato Servizi (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I Comune di Roma Italia Tendenza della produzione Industria (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I Comune di Roma Italia 13

14 dustriale è prevista in crescita sia nel Comune di Roma (saldo 22) sia in Italia (16). Per quanto riguarda il fatturato nei Servizi, le attese sono di un aumento più consistente sia nella Capitale (saldo 45) sia in Italia (49) Il livello degli ordini e della domanda in generale è stato valutato basso nell Industria e nelle Costruzioni e normale nei Servizi. Le attese a 3-4 mesi sugli ordini e sulla domanda in generale sono di crescita in tutti i principali settori, con l eccezione del Commercio. Le giacenze di prodotti finiti nell Industria hanno registrato un sensibile appesantimento, caratterizzato dalla riduzione delle situazioni di scorte nulle e dall aumento di quelle di scorte superiori al normale. Nel Commercio al minuto tradizionale è stato segnalato l aumento di posizioni di scorte troppo elevate mentre nella Grande distribuzione le situazioni di scorte troppo basse sono state adeguate alle esigenze. L occupazione nel primo trimestre del 2005 è diminuita nell Industria ma è cresciuta nei Servizi. Le aspettative nei successivi 3-4 mesi sono di aumento nell Industria, nelle Costruzioni, nella Grande distribuzione e nei Servizi e, per contro, di riduzioni nel Commercio al minuto tradizionale. Il confronto tra il Comune di Roma e l Italia consente di rilevare che le attese sull andamento dell occupazione sono di crescita nella Capitale (saldo 16) ma di flessione nel Paese (saldo 3). Per quanto riguarda l occupazione nei Servizi, le previsioni sono di un aumento più forte nel Comune di Roma (saldo 33) che in Italia (saldo 9) Tendenza del fatturato Servizi (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I Comune di Roma Italia Tendenza dell'occupazione Industria (saldi grezzi) I II lll IV I II III IV I II III IV I Comune di Roma Tendenza dell'occupazione Servizi (saldi grezzi) Italia I II lll IV I II III IV I II III IV I I prezzi, sono stati giudicati in crescita sia nell Industria che nel Commercio. Con riguardo ai successivi 3-4 mesi, sono emerse attese di aumenti in tutti i grandi settori, in particolare nel Commercio. Comune di Roma Italia 14

15 Le domande semestrali Le imprese dell Industria e dei Servizi hanno partecipato anche alla consueta indagine semestrale sull andamento degli investimenti (per l anno in corso e per l anno successivo). Nell Industria è prevista una crescita degli investimenti contenuta nel 2005 (saldo pari a 5) ma consistente nel 2006 (saldo 45). Con riferimento ai comparti, aumenti di qualche rilievo nell anno in corso sono attesi soltanto per Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (saldo 70), per Legno e prodotti in legno (59), per Meccaniche (35) e per Alimentari, bevande e tabacco (10). Forti diminuzioni, invece, per Mezzi di trasporto (saldo 96), per Tessili e abbigliamento (-82) e per Metallo e prodotti in metallo (-25). Se dai risultati per il Comune si passa a quelli per la Provincia di Roma si rilevano dinamiche analoghe nel complesso ma andamenti differenziati sul piano settoriale. Per i Servizi è previsto un apprezzabile aumento degli investimenti nel 2005 (saldo pari a 24) che dovrebbe ulteriormente irrobustirsi nel 2006 (saldo 36). A livello di comparto sono da rilevare i forti incrementi attesi nel 2005 da Smaltimento rifiuti (saldo 89), Alberghi e ristoranti (48), Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti e agenzie di viaggio (38) e Trasporti terrestri e trasporti mediante condotte (26). La domanda una tantum In occasione dell indagine congiunturale relativa al primo trimestre del 2005 è stata posta una domanda per conoscere la valutazione delle imprese a Roma sul confronto tra l andamento dell economia romana e quella dell economia nazionale. Andamento dell economia romana rispetto all economia nazionale ( % delle risposte ) Settori migliore uguale peggiore Industria - Comune ,4 6,7 - Provincia ,5 12,8 Costruzioni 17,7 58,4 23,9 Commercio - al minuto tradizionale 19,1 63,1 17,8 - Grande distribuzione 11,4 68,6 20,0 Servizi 33,2 48,7 18,1 TOTALE 25,9 57,0 17,1 15

16 Tenuto conto del diverso peso dei settori attraverso una ponderazione, è risultato che in complesso poco più della metà degli interpellati (57%) non vede differenze ma circa un quarto (25,9%) ritiene che l economia romana abbia un andamento migliore di quella nazionale. Quest ultima valutazione, a livello di comparto, è stata espressa in alta percentuale nei Servizi (dal 33,2%). 16

17 INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI Nel primo trimestre del 2005 si è manifestato un peggioramento degli andamenti congiunturali delle imprese industriali localizzate nel Comune di Roma (come pure nella Provincia), con valutazioni di livelli bassi per la domanda e per la produzione. L attività produttiva e i livelli dell occupazione sono stati indicati in diminuzione rispetto al trimestre precedente. Le giacenze di prodotti finiti hanno mostrato un alleggerimento. Nel periodo considerato, tuttavia, gli ostacoli alla produzione sono diminuiti e la durata di produzione assicurata è risultata in aumento rispetto al trimestre precedente. Le previsioni delle imprese industriali per i successivi 3-4 mesi hanno messo in evidenza aspettative di crescita per la domanda, la produzione e l occupazione. Aumenti contenuti sono previsti anche per i prezzi. La capacità produttiva è stata dichiarata più che sufficiente per i successivi dodici mesi. Clima di fiducia Industria (base 3^ trim 99=100) 115,0 105,0 95,0 85,0 75,0 I II Ill IV I II III IV I II III IV I Roma Italia L indicatore del clima di fiducia dell Industria nel Comune Roma, elaborato dall ISAE, nel primo trimestre del 2005 ha registrato una sensibile diminuzione rispetto al trimestre precedente (da 99,7 a 90,4). 17

18 SITUAZIONE NEL TRIMESTRE DI RIFERIMENTO Le imprese hanno giudicato basso, nel primo trimestre del 2005, il livello degli ordini e della domanda in generale nel Comune di Roma (saldo pari a -6) e nella Provincia (saldo 29). A livello settoriale, nella Provincia, è stata indicata una domanda bassa da: Conciarie, cuoio e pelli (saldo 100), Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (-79), Altre industrie manifatturiere (-68), Tessili e abbigliamento e Petrolio e combustibili nucleari ( 64 per entrambi), Lavorazione minerali non metalliferi e Metallo e prodotti in metallo (-40 per entrambi), Alimentari, bevande e tabacco (-25), Meccaniche e Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (-15 per entrambi), Articoli in gomma e materie plastiche (-8) e Carta, stampa e editoria (-7). Una domanda alta è stata segnalata soltanto da Legno e prodotti in legno (saldo 21) e Mezzi di trasporto (7). Nel Comune sono emersi giudizi diversi ed in alcuni casi opposti, in particolare per Carta, stampa e editoria (saldo 17) e Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (40). INDUSTRIA - LIVELLO DEGLI ORDINI E DELLA DOMANDA Principali settori Alimentari, bevande e tabacco Tessili e abbigliamento Carta, stampa e editoria Chimici e fibre sintetiche Lavorazione minerali non metalliferi Metallo e prodotti in metallo Macchine elettriche e appar.ottiche TOTALE INDUSTRIA ROMA ROMA PROV. Italia Il livello della produzione è stato valutato basso nella Provincia (saldo -6) e nel Comune (saldo -18). Nella Provincia, in particolare, livelli bassi sono stati dichiarati da: Conciarie, pelli e cuoio (saldo 100), Altre industrie manifatturiere (-68), Petrolio e combustibili nucleari (-64), Tessili e abbigliamento (-48), Lavorazione minerali non metalliferi (-35), Metallo e prodotti in metallo (-31), Articoli in gomma e materie plasti- 18

19 che (-18), Meccaniche (-15), Alimentari, bevande e tabacco (-8), Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (-5) e Carta, stampa e editoria (-4). Livelli alti sono stati invece segnalati da Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (saldo 43), Mezzi di trasporto (22) e Legno e prodotti in legno (13). Con riferimento al Comune, si sono registrate valutazioni settoriali di segno opposto per Alimentari, bevande e tabacco (saldo 8), Carta, stampa e editorie (17) e Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (-30). Alimentari, bevande e tabacco INDUSTRIA - LIVELLO DELLA PRODUZIONE Principali settori Tessili e abbigliamento Carta, stampa e editoria Chimici e fibre sintetiche Lavorazione minerali non metalliferi Metallo e prodotti in metallo Macchine elettriche e appar.ottiche TOTALE INDUSTRIA ROMA ROMA PROV. Italia Per le giacenze di prodotti finiti sono stati espressi giudizi di livello inferiore al normale più nella Provincia (saldo -37) che nel Comune (saldo -5). Da rilevare che nel settore Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche il saldo è stato negativo nella Provincia ( 71) e positivo nel Comune (40). Per l andamento della produzione rispetto al trimestre precedente sono emersi giudizi di aumento nella Provincia (saldo 6) e di diminuzione nel Comune (saldo -2). Nella Provincia contrazioni sono state dichiarate da Altre industrie manifatturiere (saldo 54), Lavorazione minerali non metalliferi (-47) e Metallo e prodotti in metallo (-26). In crescita, invece, Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (saldo 50), Mezzi di trasporto (35), Legno e prodotti in legno (25), Articoli in gomma e materie plastiche (23) e Alimentari, bevande e tabacco (13). Con riferimento al Comune, andamenti settoriali di segno opposto sono stati indicati soltanto da Carta, stampa e editoria ( saldo 17) e Meccaniche (-5). 19

20 Il grado di utilizzo degli impianti è stato giudicato in diminuzione nella Provincia (dal 79,0% nel trimestre precedente al 74,3%) e in aumento nel Comune (dal 66,6 % al 71,6%). ANDAMENTO DELL ECONOMIA ROMANA RISPETTO ALL ECONOMIA NAZIONALE La domanda una tantum della presente indagine ha lo scopo di acquisire le valutazioni delle imprese manifatturiere di Roma e della Provincia sull andamento dell economia romana rispetto a quella nazionale. Dalle risposte emerge che il 27,7 % degli imprenditori nella Provincia ha dichiarato di aver riscontrato un andamento migliore dell economia romana e soltanto il 12,8% uno peggiore. A livello di settore, le indicazioni di un andamento migliore sono risultate elevate in Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (79,2% degli intervistati), Alimentari, bevande e tabacco (39,4%), Legno e prodotti in legno (34,6%), Articoli in gomma e materie plastiche (27,5%) e Lavorazione minerali non metalliferi (24,5%). L andamento dell economia romana è stato stimato peggiore, in particolare, da molte imprese di Alimentari, bevande e tabacco (30,3%), Articoli in gomma e materie plastiche (26,3%), Metallo e prodotti in metallo (25,8%) e Carta, stampa e editoria (24,0%). Per le imprese nel Comune, il 17,9% degli imprenditori ha giudicato migliore l andamento dell economia romana rispetto a quella nazionale e il 6,7% peggiore. A livello di settore, le percentuali più consistenti di un andamento migliore sono state rilasciate da Legno e prodotti in legno (59,1%), Alimentari, bevande e tabacco (49,5%), Meccaniche (35,0%), Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (30,0%) e Metallo e prodotti in metallo (21,3%). Un andamento peggiore è stato indicato dal 50,0% delle imprese Meccaniche e dal 33,6% di quelle di Metallo e prodotti in metallo. La posizione concorrenziale delle imprese nella Provincia è indicata in miglioramento sui mercati nazionale ed estero e invariata su quello locale. Miglioramenti sono stati rilevati su tutti i mercati dalle imprese nel Comune. 20

21 Gli ostacoli alla produzione sono aumentati nella Provincia (dal 38% al 48%), ma diminuiti nel Comune (dal 45% al 28%). Come già evidenziato da alcuni trimestri, i motivi prevalenti di difficoltà sono sempre l insufficienza della domanda e gli altri motivi (difficoltà di accesso ai finanziamenti, difficoltà burocratiche, ecc.). La durata di produzione assicurata è risultata in aumento, rispetto al trimestre precedente, sia nella Provincia (da 5,4 mesi a 9,8) che nel Comune (da 2,8 mesi a 5,4). Quanto all occupazione, è stata indicata in aumento nella Provincia (saldo pari a 40) e in diminuzione nel Comune (saldo -18). INDUSTRIA -VARIAZIONE DEGLI ADDETTI Principali settori Alimentari, bevande e tabacco Tessili e abbigliamento Carta, stampa e editoria Chimici e fibre sintetiche Lavorazione minerali non metalliferi Metallo e prodotti in metallo Macchine elettriche e appar.ottiche TOTALE INDUSTRIA ROMA ROMA PROV. Italia Con riferimento ai prezzi di vendita sono emerse indicazioni di forte crescita dalle imprese della Provincia (saldo 76) e di un contenuto aumento da quelle del Comune (saldo 6). Nella Provincia, a livello settoriale, aumenti sono stati segnalati da: Conciarie, cuoio e pelli (saldo 100), Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (92), Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (91), Mezzi di trasporto (88), Altre industrie manifatturiere (83), Legno e prodotti in legno (81), Tessili e abbigliamento (78), Meccaniche (74), Carta, stampa e editoria (73), Alimentari, bevande e tabacco (64), Metallo e prodotti in metallo e Lavorazione minerali non metalliferi (60 per entrambi), Articoli in gomma e materie plastiche (53) e Petrolio e combustibili nucleari (36). Per le imprese localizzate nel Comune, nel confronto, è da rilevare che per Lavorazione minerali metalliferi è stato registrato un forte saldo negativo ( 82). Per la liquidità rispetto alle esigenze operative le valutazioni sono state di una situazione buona sia per le imprese della Provincia (saldo pari a 32) che per quelle del 21

22 Comune (saldo 51). La situazione della liquidità rispetto al trimestre precedente è stata giudicata peggiore sia nella Provincia (saldo -10) che nel Comune (saldo 10). PREVISIONI PER I SUCCESSIVI 3-4 MESI L andamento dell economia in generale è scontato sfavorevole sia dalle imprese nella Provincia (saldo 23) sia da quella nel Comune (-29). Un certo ottimismo, tuttavia, caratterizza le attese sulle tendenze delle variabili aziendali nei successivi 3-4 mesi. Sono stati previsti aumenti per la produzione sia nella Provincia (saldo 33) che nel Comune (saldo 22). Nella Provincia, hanno segnalato aumenti i seguenti comparti: Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (saldo 68), Lavorazione minerali non metalliferi (66), Petrolio e combustibili nucleari (64), Meccaniche (62), Legno e prodotti in legno (58), Articoli in gomma e materie plastiche (56), Mezzi di trasporto (38), Altre industrie manifatturiere (32), Carta, stampa e editoria (13) e Alimentari, bevande e tabacco (10). Attese negative sono emerse soltanto per Tessili e abbigliamento (saldo -5) e Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (-3). INDUSTRIA -TENDENZE A 3-4 MESI DELLA PRODUZIONE Principali settori Alimentari, bevande e tabacco Tessili e abbigliamento Carta, stampa e editoria Chimici e fibre sintetiche Lavorazione minerali non metalliferi Metallo e prodotti in metallo Macchine elettriche e appar.ottiche TOTALE INDUSTRIA ROMA ROMA PROV. Italia Nel Comune sono state rilevate aspettative di andamenti settoriali non molto diversi in generale, ad eccezione di Tessili e abbigliamento (saldo 64) e Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (-30). 22

23 Anche per gli ordini e la domanda le previsioni sono state di crescita sia nella Provincia (saldo 35) che nel Comune (saldo 33). In ambito provinciale, sviluppi positivi sono previsti da Legno e prodotti in legno (saldo 77), Lavorazione minerali non metalliferi (66), Petrolio e combustibili nucleari (64), Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (61), Articoli in gomma e materie plastiche (56), Meccaniche (55), Altre industrie manifatturiere (32), Carta, stampa e editoria (32), Metallo e prodotti INDUSTRIA -TENDENZE A 3-4 MESI DEGLI ORDINI E DELLA DOMANDA Principali settori Alimentari, bevande e tabacco Tessili e abbigliamento Carta, stampa e editoria Chimici e fibre sintetiche Lavorazione minerali non metalliferi Metallo e prodotti in metallo Macchine elettriche e appar.ottiche TOTALE INDUSTRIA ROMA ROMA PROV. Italia in metallo (27), Mezzi di trasporto (20), Tessili e abbigliamento (17) e Alimentari, bevande e tabacco (7). Per le imprese nel Comune sono stati rilevati saldi settoriali differenziati ma con lo stesso segno riscontrato per la Provincia, con l eccezione di Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (saldo 30). L occupazione è attesa mantenersi stabile nella Provincia (saldo 0) e in aumento INDUSTRIA -TENDENZE A 3-4 M ESI DELL'OCCUPAZIONE Principali settori Alimentari, bevande e tabacco Tessili e abbigliamento Carta, stampa e editoria Chimici e fibre sintetiche Lavorazione minerali non metalliferi Metallo e prodotti in metallo Macchine elettriche e appar.ottiche TOTALE INDUSTRIA ROMA ROMA PROV. Italia 23

24 nel Comune (saldo 16). Nella Provincia, aspettative di crescita sono segnalate da Meccaniche (saldo 50), Articoli in gomma e materie plastiche (23), Legno e prodotti in legno (15), Alimentari, bevande e tabacco (14), Metallo e prodotti in metallo (8), Mezzi di trasporto (3) e Lavorazione minerali non metalliferi (2); andamenti negativi sono scontati per Petrolio e combustibili nucleari (saldo 64), Altre industrie manifatturiere (- 37), Tessili e abbigliamento (-25) e Carta, stampa e editoria (-16). Nel Comune si riscontrano aspettative settoriali non dissimili rispetto a quelle della Provincia, con l eccezione di Legno e prodotti in legno (saldo 18) e Carta, stampa e editoria (79), ma i saldi sono risultati di diversa entità. Il costo del lavoro per dipendente negli ultimi 12 mesi é stato stimato in aumento del 2,1% nella Provincia e dell 1,7% nel Comune. Per i successivi dodici mesi sono emerse previsioni di un contenuto aumento (1,9% nella Provincia e 1,5% nel Comune). In crescita nei successivi 3-4 mesi sono attesi i prezzi di vendita, sia nella Provincia (saldo 7) che nel Comune (saldo 14). Nella Provincia gli aumenti più consistenti sono indicati da: Petrolio e combustibili nucleari (saldo 64), Articoli in gomma e materie plastiche (23), Meccaniche (15), Tessili e abbigliamento (13), Mezzi di trasporto (11), Legno e prodotti in legno e Carta, stampa e editoria (10 per entrambi), Metallo e prodotti in metallo (6), Alimentari, bevande e tabacco (5) e Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (3). E prevista una diminuzione solo nel settore Altre industrie manifatturiere (saldo -37). INDUSTRIA -TENDENZE A 3-4 MESI DEI PREZZI Principali settori Alimentari, bevande e tabacco Tessili e abbigliamento Carta, stampa e editoria Chimici e fibre sintetiche Lavorazione minerali non metalliferi Metallo e prodotti in metallo Macchine elettriche e appar.ottiche TOTALE INDUSTRIA ROMA ROMA PROV. Italia 24

25 Per i successivi 12 mesi la capacità produttiva è prevista più che sufficiente sia nella Provincia (saldo 26) che nel Comune (saldo 33). A livello settoriale tutte le aziende hanno segnalato situazioni di capacità più che sufficiente per i prossimi 12 mesi; fa eccezione il settore Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (saldo 32) nella Provincia. ANDAMENTO DEGLI INVESTIMENTI L indagine semestrale ha rilevato stime di un contenuto aumento degli investimenti nel 2005 sia da parte delle imprese manifatturiere nella Provincia (saldo 2) che da quelle nel Comune (saldo 5). Con riferimento alla Provincia, incrementi sono segnalati da Legno e prodotti in legno (saldo 65), Alimentari, bevande e tabacco e Lavorazioni minerali non metalliferi (27 per entrambi), Meccaniche (15), Carta, stampa e editoria (12), Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (8) e Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche (2). Indicazioni negative sono venute da Petrolio e combustibili nucleari (saldo -100), Mezzi di trasporto (-37), Articoli in gomma e materie plastiche (-36) e Tessili e abbigliamento (-25). INDUSTRIA - ANDAMENTO DEGLI INVESTIMENTI NEL 2005 Principali settori Alimentari, bevande e tabacco Tessili e abbigliamento Carta, stampa e editoria Chimici e fibre sintetiche Lavorazione minerali non metalliferi Metallo e prodotti in metallo Macchine elettriche e appar.ottiche TOTALE INDUSTRIA ROMA ROMA PROV. Le imprese localizzate nel Comune hanno rilasciato valutazioni analoghe, ad eccezione di Carta, stampa e editoria (saldo 17) e Metallo e prodotti in metallo (-25). 25

26 I fattori considerati nell indagine (domanda, disponibilità di mezzi finanziari o attesa di profitti, evoluzione tecnologica, flessibilità del mercato del lavoro) hanno tutti influenzato molto positivamente l andamento degli investimenti. I valori dei saldi nella Provincia sono stati i seguenti: evoluzione tecnologica (saldo 48), disponibilità di mezzi finanziari o attesa di profitti (36), domanda (23) e flessibilità del mercato del lavoro (20). Per quanto riguarda gli investimenti nel 2006, sono emerse previsioni di aumenti sia dalle imprese nella Provincia (saldo 39) che da quelle nel Comune (saldo 45). Gli andamenti sono di crescita in tutti i settori, con l eccezione di Tessili e abbigliamento che ha indicato diminuzioni sia nella Provincia (saldo -22) che nel Comune (saldo -82). INDUSTRIA -TENDENZE DEGLI INVESTIMENTI NEL 2005 Principali settori Alimentari, bevande e tabacco Tessili e abbigliamento Carta, stampa e editoria Chimici e fibre sintetiche Lavorazione minerali non metalliferi Metallo e prodotti in metallo Macchine elettriche e appar.ottiche TOTALE INDUSTRIA ROMA ROMA PROV. 26

27 INCHIESTA CONGIUNTURALE SULLE COSTRUZIONI RISULTATI GENERALI Il primo trimestre del 2005, per il settore delle Costruzioni, è stato caratterizzato da un indebolimento congiunturale: in presenza di una domanda giudicata bassa si è registrata una diminuzione dell attività di costruzione. Gli ostacoli all attività produttiva sono leggermente aumentati e la durata di attività assicurata è stata stimata inferiore rispetto al trimestre precedente (9,9 mesi). Per i successivi 3-4 mesi è stato previsto un andamento sfavorevole per l economia in generale, ma le aspettative per gli ordini e/o i piani di costruzione e per l occupazione sono di crescita. I prezzi, infine, sono previsti in aumento. 140,0 130,0 120,0 Clima di fiducia Costruzioni (base 3^ trim 99=100) 110,0 100,0 90,0 80,0 I II Ill IV I II III IV I II III IV I Roma Italia Il clima di fiducia delle imprese delle Costruzioni nel Comune di Roma, elaborato dall ISAE, ha registrato nel trimestre in esame una lieve diminuzione rispetto al trimestre precedente (da 87,7 a 86,8). 27

28 SITUAZIONE NEL TRIMESTRE DI RIFERIMENTO Nel primo trimestre del 2005 il livello degli ordini e/o dei piani di costruzione è stato giudicato basso (saldo -20). Saldi negativi sono stati registrati sia per l Edilizia (saldo -23) che per le Opere non edificatorie (-16). Più in particolare, valutazioni negative sono state espresse in tutti i comparti considerati. COSTRUZIONI - LIVELLO DEGLI ORDINI E/O DEI PIANI DI COSTRUZIONE EDILIZIA EDILIZIA RESIDENZIALE Edilizia residenziale privata Edilizia residenziale pubblica EDILIZIA NON RESIDENZIALE Edilizia non residenziale privata Edilizia non residenziale pubblica OPERE NON EDIFICATORIE Opere non edificatorie private Opere non edificatorie pubbliche TOTALE COSTRUZIONI Saldi Roma Italia In diminuzione è stata giudicata l attività di costruzione (saldo -8), come risultante di andamenti negativi sia nell Edilizia (saldo -9) sia nelle Opere non edificatorie (saldo -7). Il comparto dell Edilizia non residenziale privata è stato quello che ha indicato l andamento peggiore (saldo pari a 36). COSTRUZIONI - ANDAMENTO DELL'ATTIVITA' EDILIZIA EDILIZIA RESIDENZIALE Edilizia residenziale privata Edilizia residenziale pubblica EDILIZIA NON RESIDENZIALE Edilizia non residenziale privata Edilizia non residenziale pubblica OPERE NON EDIFICATORIE Opere non edificatorie private Opere non edificatorie pubbliche TOTALE COSTRUZIONI Saldi Roma Italia 28

29 Il 42% degli operatori del settore delle Costruzioni (a fronte del 37% nel trimestre precedente) ha dichiarato di aver incontrato ostacoli all attività di costruzione (43% nell Edilizia e 40% nelle Opere non edificatorie). L insufficienza di domanda e gli altri motivi (difficoltà amministrative, problemi di finanziamento, ecc.) continuano ad essere i principali ostacoli ma qualche problema hanno posto anche le condizioni climatiche sfavorevoli. ANDAMENTO DELL ECONOMIA ROMANA RISPETTO ALL ECONOMIA NAZIONALE La domanda una tantum della presente indagine ha lo scopo di conoscere le valutazioni degli imprenditori delle Costruzioni sull andamento dell economia romana rispetto a quella nazionale. I risultati hanno messo in evidenza che il 17,7% delle imprese intervistate ritiene che l economia romana abbia un andamento migliore e il 23,9% uno peggiore. A livello di comparto, un andamento migliore dell economia romana è stato dichiarato dal 21,2% degli imprenditori dell Edilizia e dal 10,3% delle Opere non edificatorie (giudizi opposti sono venuti rispettivamente dal 13,5% e dal 22,1% degli interpellati). La percentuale più elevata di andamento migliore è stata rilevata nel comparto dell Edilizia non residenziale privata (55,6%). Nelle Opere non edificatorie pubbliche solo il 4,3% ha giudicato migliore l andamento dell economia romana. Nel primo trimestre del 2005 la durata di attività assicurata è stata stimata pari a 9,9 mesi, in diminuzione rispetto agli 11,3 mesi del trimestre precedente. A livello di comparto, riduzioni sono state indicate sia nell Edilizia (10,3 mesi) che nelle Opere non edificatorie (9,4 mesi). Più in particolare, consistenti diminuzioni sono state indicate nell Edilizia non residenziale privata (da 11,4 a 5,3 mesi) mentre un lieve aumento è stato indicato nell Edilizia non residenziale pubblica (da 11,4 a 11,6 mesi). 29

30 PREVISIONI PER I SUCCESSIVI 3-4 MESI Le aspettative a 3-4 mesi delle imprese delle Costruzioni sono di un andamento sfavorevole per l economia in generale (saldo pari a-17). Le previsioni relative all evoluzione delle principali variabili aziendali sono invece improntate all ottimismo. In crescita sono stati indicati gli ordini e/o piani di costruzione nei successivi 3-4 mesi (saldo pari a 30). Aumenti sono previsti sia nell Edilizia (saldo 31) che nelle Opere non edificatorie (saldo 29). I maggiori incrementi sono stati previsti nell Edilizia non residenziale privata (saldo 45). COSTRUZIONI - TENDENZE A 3-4 MESI DEGLI ORDINI E/O DEI PIANI DI COSTRUZIONE EDILIZIA EDILIZIA RESIDENZIALE Edilizia residenziale privata Edilizia residenziale pubblica EDILIZIA NON RESIDENZIALE Edilizia non residenziale privata Edilizia non residenziale pubblica OPERE NON EDIFICATORIE Opere non edificatorie private Opere non edificatorie pubbliche TOTALE COSTRUZIONI Saldi Roma Italia Le prospettive dell occupazione nei successivi 3-4 mesi sono favorevoli (saldo pari a 10). Attese di aumento sono emerse sia nell Edilizia (saldo pari a 12) che COSTRUZIONI - TENDENZE A 3-4 MESI DELL'OCCUPAZIONE EDILIZIA EDILIZIA RESIDENZIALE Edilizia residenziale privata Edilizia residenziale pubblica EDILIZIA NON RESIDENZIALE Edilizia non residenziale privata Edilizia non residenziale pubblica OPERE NON EDIFICATORIE Opere non edificatorie private Opere non edificatorie pubbliche TOTALE COSTRUZIONI Saldi Roma Italia 30

31 nelle Opere non edificatorie (saldo 7). Il comparto dell Edilizia non residenziale pubblica ha previsto un andamento negativo (saldo -12). Gli imprenditori delle Costruzioni hanno rilasciato previsioni di aumento dei prezzi (saldo pari a 9). Tutti i comparti hanno dato indicazione di crescita, ad eccezione di quello delle Opere non edificatorie private (saldo -2). COSTRUZIONI - TENDENZE A 3-4 MESI DEI PREZZI EDILIZIA EDILIZIA RESIDENZIALE Edilizia residenziale privata Edilizia residenziale pubblica EDILIZIA NON RESIDENZIALE Edilizia non residenziale privata Edilizia non residenziale pubblica OPERE NON EDIFICATORIE Opere non edificatorie private Opere non edificatorie pubbliche TOTALE COSTRUZIONI Saldi Roma Italia 31

32

33 INCHIESTA CONGIUNTURALE SUL COMMERCIO RISULTATI GENERALI Nel primo trimestre del 2005 i giudizi delle imprese del Commercio al minuto tradizionale e della Grande distribuzione sono stati di un andamento degli affari cattivo (in presenza di scorte indicate elevate) e di aumento per i prezzi praticati dai fornitori. Il Commercio al minuto tradizionale e la Grande distribuzione hanno previsto, per i successivi 3-4 mesi, un andamento sfavorevole per l economia in generale. Gli operatori scontano una diminuzione del volume degli ordini ai fornitori molto forte nel Commercio al minuto tradizionale ma contenuta nella Grande distribuzione. Aspettative di riduzione dell occupazione sono emerse nel Commercio al minuto tradizionale mentre nella Grande distribuzione sono previsti aumenti. I prezzi praticati dai fornitori sono attesi in crescita in entrambi i settori. Le imprese del Commercio al minuto tradizionale e quelle della Grande distribuzione hanno aspettative, per i successivi sei mesi, di miglioramenti nell andamento degli affari. Gli indicatori del clima di fiducia degli operatori del commercio, elaborati Clima di fiducia Commercio al minuto tradizionale (base 3^ trim 99=100) 115,0 Clima di fiducia Grande distribuzione (base 3^ trim 99=100) 110,0 100,0 105,0 90,0 80,0 95,0 70,0 60,0 85,0 I II lll IV I II III IV I II III IV I 75, I II lll IV I II III IV I II III IV I Roma Italia Roma Italia dall ISAE, nel primo trimestre del 2005 hanno registrato rispetto al trimestre precedente una diminuzione nel Commercio al minuto tradizionale (da 72,2 a 69,4) e un aumento nella Grande distribuzione (da 79,4 a 82,7). 33

34 SITUAZIONE NEL TRIMESTRE DI RIFERIMENTO Giudizi negativi sull andamento degli affari nel primo trimestre del 2005 sono stati espressi sia dalle imprese del Commercio al minuto tradizionale (saldo -34) che da quelle della Grande distribuzione (saldo -13). Nel Commercio al minuto tradizionale sono stati rilevati saldi negativi in tutti i comparti: Elettrodomestici (saldo 83), Articoli per la casa (-67), Tessili, abbigliamento e calzature (-34), Altri prodotti (-30), Mezzi di trasporto (-29) e Alimentari, bevande e tabacco (-22). COMMERCIO - ANDAMENTO DEGLI AFFARI Alimentari, bevande e tabacco Tessili, abbigliam.,calzature Articoli per la casa Elettrodomestici Mezzi di trasporto Altri prodotti TOTALE COMMERCIO TRADIZIONALE GRANDE DISTRIBUZIONE Saldi Roma Italia Le scorte sono state giudicate troppo elevate sia dalle imprese del Commercio al minuto tradizionale (saldo 18) sia da quelle della Grande distribuzione (saldo 18). Solo il comparto di Alimentari, bevande e tabacco ha indicato scorte troppo basse (saldo 11). In crescita, infine, sono stati giudicati i prezzi praticati dai fornitori sia nel Commercio al minuto tradizionale (saldo 44) che nella Grande distribuzione (saldo 63). COMMERCIO - ANDAMENTO DEI PREZZI PRATICATI DAI FORNITORI Alimentari, bevande e tabacco Tessili, abbigliam.,calzature Articoli per la casa Elettrodomestici Mezzi di trasporto Altri prodotti TOTALE COMMERCIO TRADIZIONALE GRANDE DISTRIBUZIONE Saldi Roma Italia 34

35 PREVISIONI PER I SUCCESSIVI 3-4 MESI Per i successivi 3-4 mesi sono stati previsti andamenti sfavorevoli dell economia in generale sia dagli imprenditori del Commercio al minuto tradizionale (saldo -33) che da quelli della Grande distribuzione (saldo -37). ANDAMENTO DELL ECONOMIA ROMANA RISPETTO ALL ECONOMIA NAZIONALE La domanda una tantum della presente indagine è stata posta per conoscere il giudizio delle imprese del Commercio sull andamento dell economia romana rispetto a quella nazionale. Le risposte rilasciate mettono in evidenza che il 19,1% delle imprese del Commercio al minuto tradizionale vede un andamento migliore e il 17,8% dà indicazioni di un andamento peggiore. Nella Grande distribuzione le valutazioni sono di un andamento migliore per l 11,4% degli interpellati e peggiore per il 20,0%. A livello di comparto del Commercio al minuto tradizionale, l andamento dell economia romana è giudicato migliore rispetto a quello nazionale soprattutto dagli imprenditori di Elettrodomestici (50%) e di Alimentari, bevande e tabacco (37,5%). I giudizi di andamento peggiore hanno superato quelli contrari solo per gli Altri prodotti. Il volume degli ordini ai fornitori per i successivi 3-4 mesi è stato segnalato in sensibile diminuzione dalle imprese del Commercio al minuto tradizionale (saldo -32) e in contenuta flessione da quelle della Grande distribuzione (saldo -5). A livello di comparto, nel Commercio al minuto tradizionale sono previste riduzioni in Tessili, abbigliamento e calzature (saldo -68), Alimentari, bevande e tabacco (-33), Altri prodotti 35

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