IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA ROMANA II TRIMESTRE 2006

Transcript

1 IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA ROMANA II TRIMESTRE 6 RISULTATI GENERALI Nel secondo trimestre del 6 l attività produttiva nel ha mostrato andamenti settoriali diversificati: crescita nell Industria e nei Servizi e diminuzioni nelle Costruzioni e soprattutto nel Commercio. Le aspettative a breve risentono della pausa estiva e il clima di fiducia delle imprese è diminuito rispetto al primo trimestre (da 95,5 a 9,8). Un terzo delle imprese nel (32,5%) prevede per il 6 una redditività aziendale più alta rispetto all anno precedente a fronte di un 16% che ha un aspettativa contraria. L indicatore del clima di fiducia dei consumatori romani nel mese di luglio ha registrato un notevole aumento (da 85,8 di aprile a 96,3). Il contesto economico Nel secondo trimestre del 6 l economia mondiale ha continuato a registrare elevati tassi di crescita. Più in particolare, l sta ricevendo consistenti stimoli dall espansione dell economia europea. Di questo favorevole contesto dovrebbe presto beneficiare anche l economia romana. 11, Clima di fiducia delle imprese (base 3^ trim 99=1) 1, 9, 8, I risultati delle quattro inchieste settoriali, condotte dall ISAE sull economia romana, possono essere espressi in sintesi con un indicatore noto come clima di fiducia delle imprese (costruito con gli stessi criteri utilizzati dai Servizi della Commissione dell Unione Europea sulla base di dati ex post ed ex ante). Nel secondo trimestre del 6 si è registrata una diminuzione rispetto al trimestre precedente (da 95,5 a 9,8). 7

2 Gli andamenti settoriali Le dinamiche delle principali variabili economiche sono rilevate tramite un indagine congiunturale basata su questionari articolati principalmente su domande di tipo qualitativo. Più in particolare, si prendono in considerazione i saldi (non depurati della stagionalità) tra le percentuali delle risposte con modalità positiva e quelle con modalità negativa. I risultati delle inchieste congiunturali, condotte dall ISAE nel secondo trimestre del 6 nei principali settori di attività economica nel, possono essere presentati come segue: INDUSTRIA - Industria ordini e domanda (saldi grezzi) Industria produzione (saldi grezzi) Il degli ordini e della domanda nel secondo trimestre del 6 è stato giudicato alto (saldo 13). Analoga valutazione è stata data sul della produzione (saldo 11). Le giacenze di prodotti finiti hanno mostrato un notevole appesantimento (saldo zero). Rispetto al trimestre precedente la produzione è aumentata (saldo 18) ma l occupazione è leggermente diminuita (saldo - 4) Industria prezzi (saldi grezzi) Le attese a 3-4 mesi sono di un andamento sfavorevole dell economia in generale (saldo - 19). Le principali variabili aziendali sono tuttavia previste in crescita: saldi positivi sono stati registrati per la domanda (7), per la produzione (5) e per l occupazione (14). Per i prezzi hanno prevalso le aspettative di crescita (saldo 14). Il 28% delle imprese interpellate ha giudicato alto il degli ordini e della domanda in generale contro un 15% che ha dato una valutazione opposta. Il 28% dei partecipanti all inchiesta ha giudicato alto il della produzione (basso per il 15%). Per quanto riguarda i successivi 3-4 mesi, il 23% delle imprese ha attese di un andamento sfavorevole dell economia in variazione Industria occupazione (saldi grezzi) variazione 8

3 generale (favorevole invece soltanto per il 4%). Il 28% degli interpellati ha formulato previsioni di crescita della domanda e il 25% un aumento della produzione (diminuzioni sono attese, per entrambe le variabili, dal 21%). Il 18% delle imprese ha espresso aspettative di aumento dell occupazione Costruzioni ordini e/o piani di costruzione (saldi grezzi) COSTRUZIONI Il degli ordini e/o dei piani di costruzione nel secondo trimestre del 6 è stato giudicato basso (saldo pari a -15). L andamento dell attività di costruzione è stato valutato in diminuzione (saldo -4). Ostacoli all attività di costruzione sono stati segnalati dal 32% delle imprese (erano state il 36% nel trimestre precedente). I motivi di difficoltà più frequenti sono stati soprattutto l'insufficienza della domanda e i cosiddetti altri motivi (difficoltà amministrative, difficoltà di finanziamento, ecc.) Costruzioni andamento attività (saldi grezzi) Le imprese delle Costruzioni hanno mostrato aspettative di un andamento ancora sfavorevole per l economia in generale (saldo pari a 19). Per quanto riguarda le variabili aziendali, invece, le previsioni sono di crescita sia per gli ordini e/o i piani di costruzione (16) sia per l occupazione (9). La durata di attività assicurata è stata stimata pari a 1,5 mesi (era stata di 1,3 mesi nel trimestre precedente). I prezzi di vendita sono previsti ancora in aumento (saldo 13) Costruzioni prezzi (saldi grezzi) Il 23% delle imprese nell Edilizia ed il 33% nelle Opere non edificatorie hanno giudicato basso il degli ordini e/o dei piani di costruzione (a fronte di valutazioni opposte espresse rispettivamente dal 14% e dal 7% degli interpellati). La durata di attività assicurata è stata stimata di 11,4 mesi nell Edilizia e di 1,1 mesi nelle Opere non edificatorie. Con riferimento alle aspettative per i Costruzioni occupazione (saldi grezzi) 9

4 successivi 3-4 mesi, il 28% delle imprese nell Edilizia e il % nelle Opere non edificatorie hanno segnalato aumenti degli ordini e/o dei piani di costruzione (a fronte di diminuzioni rispettivamente per il 9% e per il 7% degli interpellati). Il 14% delle imprese nel Edilizia e il 17% nelle Opere non edificatorie hanno previsto un crescita dell occupazione. 3 1 Commercio al minuto tradizionale affari (saldi grezzi) COMMERCIO -5 L andamento degli affari del Commercio al minuto tradizionale nel secondo trimestre del 6 è stato giudicato cattivo (saldo -11). A di comparto, andamenti negativi sono stati rilevati per Elettrodomestici (saldo -5), Alimentari, bevande e tabacco (-27), Articoli per la casa (-25), Altri prodotti (-12) e Tessili, abbigliamento e calzature (-9). Un andamento buono è stato visto soltanto da Mezzi di trasporto (saldo 11). L andamento degli affari è stato giudicato cattivo anche nella Grande distribuzione (saldo -5). I giudizi sulla situazione delle scorte sono stati di troppo alto sia nel Commercio al minuto tradizionale (saldo 14) sia nella Grande distribuzione (8). I prezzi praticati dai fornitori sono stati valutati in aumento nel Commercio al minuto tradizionale (saldo 44) e nella Grande distribuzione (23) andamento attese a sei mesi Grande distribuzione affari (saldi grezzi) 3 4 andamento 5 6 attese a sei mesi Commercio al minuto tradizionale prezzi fornitori (saldi grezzi) Le attese a 3-4 mesi delle imprese del Commercio sono di andamento sfavorevole dell economia in generale (saldo pari a 15). Con riferimento alle variabili aziendali, nel Commercio al minuto tradizionale sono emerse aspettative di riduzioni degli ordini ai fornitori (saldo -27) e dell occupazione (-4) a fronte di consistenti aumenti dei prezzi praticati dai fornitori (35). Nella Grande distribuzione le previsioni sono di lieve diminuzione degli 3 1 variazione 1

5 ordini ai fornitori (saldo -3) e di leggero incremento dell occupazione (3), in presenza di ulteriori aumenti dei prezzi praticati dai fornitori (13). Su un orizzonte temporale di sei mesi, le aspettative sull andamento degli affari sono risultate di miglioramento sia per il Commercio al minuto tradizionale sia per la Grande distribuzione. Grande distribuzione prezzi fornitori (saldi grezzi) Il 26% delle imprese del Commercio al minuto tradizionale ha valutato cattivo l andamento degli affari contro il 16% che ha dato un giudizio opposto. Il 19% degli interpellati ha considerato le scorte troppo elevate (troppo basse solo per il 6%). Il 47% ha giudicato aumentati i prezzi praticati dai fornitori (diminuiti solo per il 3%). Con riferimento ai successivi 3-4 mesi, il 35% delle imprese del comparto tradizionale ha previsto diminuzioni del volume degli ordini ai fornitori (a fronte di un 8% che ha aspettative di aumenti) e il 7% sconta riduzioni dell occupazione (contro il 3% che ha previsto una crescita). Il 37% ha manifestato attese di aumenti dei prezzi dei fornitori. Nella Grande distribuzione il 28% delle imprese ha giudicato cattivo l andamento degli affari (contro il 23% che lo ha valutato buono). Il 1% ha valutato troppo elevate le scorte (soltanto per il 3% troppo basse). Il 33% degli interpellati ha ritenuto aumentati i prezzi praticati dai fornitori (a fronte del 1% che ha rilevato diminuzioni). Quanto ai successivi 3-4 mesi, il % delle imprese della Grande distribuzione ha previsto una contrazione degli ordini ai fornitori (aumento per il 18%) e il 3% una crescita dell occupazione (nessuno sconta diminuzioni). Il 15% ha aspettative di aumenti dei prezzi dei fornitori a fronte di un 3% che ha espresso attese di diminuzioni variazione Commercio al minuto tradizionale occupazione (saldi grezzi) Grande distribuzione occupazione (saldi grezzi) 11

6 SERVIZI Le imprese dei Servizi nel secondo trimestre del 6 hanno giudicato alto il degli ordini e della domanda in generale (saldo 15). Il fatturato è stato dichiarato in forte crescita rispetto al trimestre precedente (saldo 28). Sul piano settoriale, aumenti sono stati segnalati da: Trasporti aerei (saldo 1), Alberghi e ristoranti (61), Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti e agenzie di viaggio (34), Contabilità (25), Altre attività professionali e imprenditoriali n.c.a. (19) e Trasporti terrestri e trasporti mediante condotte (18). Diminuzioni del fatturato hanno interessato soltanto Pubblicità (saldo ), Informatica (-8) e Consulenza amministrativa e gestionale (-7). L occupazione dei Servizi è stata giudicata in sensibile aumento (saldo ) Servizi ordini e domanda (saldi grezzi) Servizi fatturato (saldi grezzi) Le attese a 3-4 mesi per l economia in generale sono di un andamento stazionario (saldo 2). Miglioramenti sono comunque previsti per le variabili aziendali. Più in particolare, sono state espresse aspettative di aumenti per gli ordini e la domanda in generale (saldo 9), per il fatturato (3) e per l occupazione (18). Sono scontate lievi diminuzioni per i prezzi di vendita (saldo -2) Servizi occupazione (saldi grezzi) Il 27% delle imprese ha valutato alto il degli ordini e della domanda in generale ( a fronte di un 12% che ha dato un giudizio opposto). A di comparto, le maggiori percentuali di giudizi di alto sono state riscontrate per: Noleggio macchinari e attrezzature (1%), Alberghi e ristoranti (73%) e Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti e agenzie di viaggio (61%). Il 36% degli interpellati ha giudicato il fatturato maggiore rispetto a quello del trimestre precedente (è stato minore per l 8%). Il 26% ha valutato l occupazione aumentata rispetto al trimestre precedente a fronte del 6% che ha dato un giudizio Servizi prezzi (saldi grezzi) 12

7 opposto. Con riferimento ai successivi 3-4 mesi, il 28% delle imprese ha previsto una crescita degli ordini e della domanda in generale e il 27% un aumento del fatturato (attese opposte sono state segnalate nell ordine dal 19% e dal 23% degli interpellati). Le percentuali più consistenti di imprese che hanno aspettative di crescita del fatturato sono state rilevate nei seguenti comparti: Noleggio macchinari e attrezzature, Trasporti aerei e Pubblicità (1% in ciascuno), Alberghi e ristoranti (44%), Contabilità (24%) e Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti e agenzie di viaggio (23%). Il % delle imprese dei Servizi ha l aspettativa di aumenti dell occupazione (a fronte di solo il 2% di attese contrarie) Livello della produzione Industria (saldi grezzi) Le principali variabili economiche Le rilevazioni dei dati, condotte simultaneamente nei vari settori di attività produttiva tramite le inchieste congiunturali dell ISAE, permettono di effettuare un analisi della congiuntura del sulla base dei principali fenomeni economici. L attività produttiva nel secondo trimestre del 6 è stata giudicata su livelli alti nell Industria e nei Servizi e bassi nelle Costruzioni. L andamento degli affari è stato giudicato cattivo nel Commercio (sia tradizionale sia Grande distribuzione). Rispetto al trimestre precedente, la produzione dell Industria e il fatturato dei Servizi sono aumentati mentre è diminuita l attività nelle Costruzioni. Il confronto tra il e l consente di rilevare che nel secondo trimestre del 6 la produzione industriale è stata giudicata di alto nella Capitale (saldo 13) ma anche nel Paese (2). Per il settore dei Servizi, il del fatturato è stato valutato alto sia nel (saldo 28) sia in (22). Le aspettative a 3-4 mesi sulla produzione sono risultate di crescita in tutti i grandi settori presi in considerazione, con Livello del fatturato Servizi (saldi grezzi) Tendenza della produzione Industria (saldi grezzi) 13

8 l esclusione del Commercio (facendo riferimento al volume degli ordini ai fornitori). Il confronto tra i risultati di inchieste congiunturali consente di osservare che la produzione industriale è prevista in aumento nel (saldo 5) ma soprattutto in (17). Aspettative di crescita sono state espresse con riferimento al fatturato dei Servizi nella Capitale (saldo 3) e in particolar modo nell intero Paese (38). Il degli ordini e della domanda in generale è stato giudicato alto nell Industria e nei Servizi ma basso nelle Costruzioni. Le attese a 3-4 mesi sugli ordini e sulla domanda in generale sono di crescita in tutti i grandi settori con l eccezione del Commercio. La situazione delle giacenze di prodotti finiti nell Industria si è notevolmente appesantita. Nel Commercio si è mantenuta una prevalenza di posizioni di scorte troppo elevate sia nel Commercio al minuto tradizionale sia nella Grande distribuzione. L occupazione nel secondo trimestre del 6 ha segnato una diminuzione nell Industria e un aumento nei Servizi. Le attese a 3-4 mesi sono di crescita nell Industria, nelle Costruzioni, nella Grande distribuzione e nei Servizi. Una riduzione è prevista nel Commercio al minuto tradizionale. Dal confronto tra e si può osservare che le aspettative a 3-4 mesi sull andamento dell occupazione nell Industria sono di crescita nella Capitale (saldo 14) e di stazionarietà nell intero Paese (saldo zero). Per quanto riguarda i Servizi, invece, le aspettative sono di aumento dell occupazione sia nel (saldo 18) sia in (8). I prezzi di vendita sono stati giudicati in aumento nell Industria e nel Commercio (con riferimento ai prezzi praticati dai fornitori). Per i 3-4 mesi successivi l attesa è di ulteriore crescita in tutti i grandi settori Tendenza del fatturato Servizi (saldi grezzi) Tendenza dell'occupazione Industria (saldi grezzi) Tendenza dell'occupazione Servizi (saldi grezzi) 14

9 Le domande semestrali Le imprese dell Industria e dei Servizi hanno partecipato anche all indagine semestrale rispettivamente sulle esportazioni e sulla concorrenza. Le imprese industriali nel che hanno svolto attività di esportazione nel primo semestre del 6 sono risultate pari all 11% di quelle interpellate. Il fatturato all esportazione è stato giudicato in notevole crescita rispetto al semestre precedente (saldo pari a 82). Un forte miglioramento è stato previsto anche per il secondo semestre (saldo 46). Sono stati rilevati ostacoli all esportazione dal 22% delle imprese. Il quadro non è molto diverso se si considera la Provincia di Roma. La percentuale delle imprese che esportano è risultata pari al 31% e il fatturato è stato superiore a quello del semestre precedente. Una crescita è attesa anche nel secondo semestre. Tra gli ostacoli alle esportazioni sono stati segnalati soltanto i cosiddetti altri fattori. Le imprese dei Servizi hanno dato indicazioni sulla situazione della concorrenza nei mercati su cui operano. Nel primo semestre del 6 è stato registrato un aumento della concorrenza rispetto al semestre precedente su tutti i mercati (locale, italiano ed estero). Il della concorrenza è risultato molto accentuato soprattutto nel mercato locale (per il 48% degli interpellati) e nel mercato nazionale (per il 18%). La domanda una tantum Nell indagine congiunturale relativa al secondo trimestre dell anno è stato chiesto alle imprese di fare anche una previsione dell andamento della loro redditività aziendale nel 6 rispetto all anno precedente. Previsione della redditività aziendale nel 6 rispetto all anno precedente ( % delle risposte ) Settori molto più alta più alta uguale più bassa molto più bassa Industria - Comune,8 34,6 47,2 16,9,6 - Provincia,4 24,6 64,4 9, 1,7 Costruzioni 1,1 22,2 55, 19,4 2,2 Commercio - al minuto tradizionale 1,3 17,5 56,1 21,5 3,5 - Grande distribuzione 11,1 63, 22,2 3,7 Servizi TOTALE 4,1 35,4 48,4 9,3 2,7 2,4 3,1 49,5 15,2 2,8 N.B.: a causa degli arrotondamenti la somma delle percentuali può non risultare uguale a 1 15

10 I risultati ottenuti ponderando i dati settoriali mostrano che la metà delle imprese romane (49,5%) non prevede variazioni della propria redditività aziendale. In complesso le imprese che hanno espresso aspettative di miglioramento (32,5%) sono state più numerose di quelle che hanno dato indicazioni di peggioramento (17,9%). Si può osservare che tale risultato è stato rilevato in tutti i grandi settori considerati, con l eccezione del Commercio. L indagine sui consumatori L inchiesta sui consumatori consente di arricchire l analisi sulla congiuntura dell economia romana. Il questionario dell inchiesta è lo stesso utilizzato dall ISAE per l indagine nazionale. Per l indicatore del clima di fiducia dei consumatori romani è stata utilizzata come base la rilevazione condotta nel mese di ottobre del Nel mese di luglio del 6 il clima di fiducia dei consumatori nel ha registrato un notevole aumento (da 85,8 di aprile a 96,3). Clima di fiducia dei consumatori (base ottobre 1999=1) gen-5 apr-5 lug-5 ott-5 gen-6 apr-6 lug-6 Sulla base delle risposte a specifiche domande è risultato che, con riferimento alla situazione economica della famiglia negli ultimi dodici mesi, il 4% degli interpellati ha visto un miglioramento a fronte di un 34,5% che ha dato un giudizio opposto. Con riguardo ai successivi dodici mesi, il 5% ha aspettative di miglioramento contro il 6,5% che teme un peggioramento. La domanda sulla situazione finanziaria della famiglia ha dato i seguenti risultati: il 72% delle famiglie riesce a quadrare il bilancio, il 1,5% risparmia, il 15% deve prelevare dai risparmi e il 2,5% deve fare debiti. Quanto all opportunità di acquisti rilevanti, il 14% ha dichiarato che il momento è favorevole contro il 47% che ha dato una valutazione opposta. 16