Sede legale: via Nubi di Magellano, Reggio Emilia INTERVENTO DI POTENZIAMENTO DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI SORBOLO

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1 Sede legale: via Nubi di Magellano, Reggio Emilia INTERVENTO DI POTENZIAMENTO DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI SORBOLO PER DISCUSSIONE PER APPROV. PRELIMINARE DEFINITIVO ESECUTIVO 0 20/1/12 1 a Stesura REV. DATA DESCRIZIONE PROGETTATO DISEGNATO CONTROLLO ELABORAZIONE PROGETTO PROGETTO PROGETTAZIONE IREN ACQUA GAS INTERVENTO DI POTENZIAMENTO DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI SORBOLO Gestione Investimenti Area Emilia Ing. Fabio Morini ELABORATO TITOLO COMMESSA RG RELAZIONE GENERALE NOME FILE SCALA DISEGNO DI PROPRIETA' RISERVATA A TERMINI DI LEGGE, VIATATA LA RIPRODUZIONE E LA COMUNICAZIONE A TERZI ANCHE PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA

2 DESCRIZIONE GENERALE DELL INTERVENTO Oggetto dell intervento. L intervento oggetto della presente progettazione è finalizzato alla realizzazione di opere edili ed impiantistiche per il potenziamento e l adeguamento del depuratore acque reflue di Sorbolo capoluogo, nell omonimo Comune. La potenzialità dell impianto di depurazione a seguito dell intervento verrà incrementata a a.e. Ubicazione dell area di intervento L area d intervento è situata al margine sud-ovest del capoluogo, nei pressi del Canale Fumolenta, ed è accessibile percorrendo un breve tratto di strada inghiaiata al termine di via Gruppini. Più in dettaglio, le nuove opere verranno realizzate parte all interno dell area già occupata dall impianto esistente e parte esternamente, in corrispondenza delle fasce adiacenti e confinanti sui lati nord, est e sud, che ora risultano adibite ad uso agricolo. Stato di fatto I liquami sono soggetti ad uno schema classico di trattamento biologico, suddiviso lungo due linee poste in parallelo e costituite ognuna dalla sezione di ossidazione/nitrificazione preceduta da quella di predenitrificazione, ed infine seguite dai sedimentatori secondari. I fanghi di supero vengono convogliati in un ispessitore da dove una volta addensati possono essere inviate ai letti di drenaggio esistenti oppure ad una vasca di accumulo da cui sono prelevati mediante autoespurgo per essere trasferiti presso un impianto di trattamento autorizzato. Le acque depurate vengono scaricate tramite una apposita conduttura, recapitante nel Canale Fumolenta. Descrizione di sintesi dell intervento L intervento prevede la realizzazione delle seguenti opere: - Potenziamento dell impianto di sollevamento; - Realizzazione di una sezione di trattamento preliminare consistente in: grigliatura fine a tamburo, dissabbiatura e disoleatura; - Realizzazione di una vasca di ripartizione delle portate; - Trasformazione delle vasche di denitrificazione in vasche per la defosfatazione biologica; - Trasformazione delle vasche di ossidazione/nitrificazione in vasche di denitrificazione; - Equipaggiamento con mixer e miscelatori delle unità di defosfatazione e denitrificazione; - Realizzazione delle due nuove linee di ossidazione /nitrificazione; - Realizzazione di un nuovo sistema di aerazione nei comparti di ossidazione del tipo a tappeto poroso; - Realizzazione di una centrale di compressione aria mediante soffiatori a lobi; - Realizzazione di un nuovo bacino di sedimentazione secondaria; - Realizzazione della vasca di disinfezione con impianto di dosaggio disinfettante; - Realizzazione impianto di filtrazione acqua per il riutilizzo interno di acqua depurata ai fini del processo e delle relative linee di distribuzione; - Realizzazione di una piazzola in cls atta ad ospitare macchine montate su intelaiatura mobile; - Installazione di un gruppo elettrogeno di soccorso; - Realizzazione di nuovi locali tecnologici: locale quadri elettrici, locale soffiatori, locale disidratazione fanghi e ristrutturazione dei locali di servizio esistenti; - Realizzazione del nuovo piping linea acqua e linea fanghi, comprensive di collettori e pompe; - Realizzazione di una fognatura per acque meteoriche; - Realizzazione di una linea di drenaggio per acque tecniche (surnatanti, drenaggi, ecc ); - Realizzazione impianti elettrici e di telecontrollo; - Realizzazione di un nuovo scarico per le acque depurate; - Opere di sistemazione e di viabilità interne e di mitigazione. Pagina 1 di 5

3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO Premesse L eseguibilità del progetto è stata confermata in sede di screening, previo l esecuzione delle necessarie indagini che hanno confermato la compatibilità vincolistica-ambientale, archeologica ed idrogeologica, dei luoghi prescelti. In questa sede ci limitiamo ad indicare che, nel complesso, non sono emersi particolari fattori ostativi alla realizzazione delle opere previste. Le successive indagini di dettaglio di tipo geotecnico hanno ulteriormente confermato che le opere in oggetto sono eseguibili, fornendo inoltre i dati necessari per i dimensionamenti strutturali. Dal punto di vista strutturale ed impiantistico si è prescelto uno schema classico e sperimentato, comunque dotato di sistemi in linea con la migliore tecnologia disponibile secondo costi compatibili alle finalità dell intervento, che verrà compiutamente descritto nei paragrafi successivi e che, a nostro avviso, consiste nella soluzione ottimale senza richiedere analisi di ulteriori scelte progettuali. Caratteristiche degli influenti: previsioni sulla variabilità degli scarichi Il refluo che attualmente perviene all impianto è costituito dalla miscela tra i liquami di provenienza civile e da quelli assimilabili provenienti dalle varie utenze diffuse nel territorio. In previsione è atteso un incremento del carico idraulico dovuto all incremento delle utenze territoriali, abbiamo potuto verificare che l aumento medio tendenziale degli abitanti è pari ad una media annua del 2%, mentre quello delle utenze produttive che fanno uso di acqua nel loro processo sta subendo un incremento medio su base annua del 4,5%. Non sono attese variazioni delle concentrazioni specifiche degli inquinanti, ma solo del carico idraulico. La potenzialità dell impianto a seguito della realizzazione delle opere in progetto sarà quantificabile in circa A.E. La potenzialità espressa in termini di abitanti equivalenti rappresenta, in effetti, un dato alquanto aleatorio, è meglio definire l effettiva potenzialità dell impianto sulla base dei carichi trattabili. In sintesi l impianto di depurazione in progetto è in grado di trattare alla temperatura di 12 C i seg uenti carichi giornalieri: - COD = Kg/g - BOD 5 = 750 Kg/g - TKN = 45 Kg/g - Ptot = 31,25 Kg/g - Portata media = mc/g Il resoconto dettagliato è ricavabile dalla relazione tecnica. Descrizione dell intervento Descrizione delle opere in progetto Il riassetto dell impianto non comporta modifiche all attuale schema di processo a fanghi attivi, ma solo integrazioni finalizzate al conseguimento dei richiesti parametri qualitativi per le acque depurate. L impianto di sollevamento avrà potenzialità adeguata per sollevare la nuova Qmax. E infatti prevista la posa di cinque nuove elettropompe sommergibili di cui una pioggia. Il funzionamento delle macchine avverrà in modo ciclico alternato comandato da un sensore di livello ad ultrasuoni. I trattamenti preliminari sono attualmente costituiti da una grigliatura eseguita tramite una griglia a barre di recente installazione, da una dissabbiatura tangenziale e da una grigliatura fine. E previsto un importante potenziamento di questa sezione, che allo stato attuale costituisce una sezione critica del processo perché sottodimensionata, con l inserimento di efficienti cicli di grigliatura fine, dissabbiatura e disoleatura. Lo scopo è quello di rimuovere dai liquami i materiali inerti responsabili di una più veloce usura delle parti meccaniche e di condizionare negativamente il processo biologico per apporti di materiali organici difficilmente biodegradabili (grassi e oli) e di materiali inorganici che sedimentando riducono in modo sensibile i volumi di processo oppure che legandosi ai fiocchi di fango attivo riducono la percentuale di quest ultimo rendendo necessario ricorrere al mantenimento di elevate concentrazioni di Pagina 2 di 5

4 fango in vasca con gli inconvenienti correlati: maggiore energia di miscelazione, maggior impegno della sezione di disidratazione, ecc. La nuova griglia a tamburo avrà spaziatura di 2 mm, sufficientemente ridotta per trattenere quei materiali sospesi, che al termine del processo tendono a concentrarsi nei fanghi svilendone la qualità in previsione di un loro utilizzo come ammendanti in agricoltura. L allontanamento della mondiglia avverrà tramite scarico a gravità in apposito cassone scarrabile. Eventuali liquami da sgrondo verranno intercettati e riconvogliati all impianto. Il nuovo dissabbiatore sarà dimensionato in modo da trattare una portata pari a 5 volte la Qm con un adeguato tempo di ritenzione. In corrispondenza della sezione finale del manufatto avverrà una ripartizione dei liquami pretrattati per cui una quota pari a quella di punta nera verrà avviata al reattore biologico, il restante verrà avviato direttamente allo scarico. Il nuovo dissabbiatore sarà di tipo aerato, costituito da una vasca con profilo trapezio, flusso longitudinale, diviso in due parti, con insufflazione d aria su un lato e zona di calma dall altro. L alimentazione avviene da uno dei due lati corti della vasca, l aria immessa crea un moto che spinge le schiume nel bacino di calma. Il ponte raccoglie le schiume flottate con lama raschiante superficiale, convogliando il materiale in apposite vasca di raccolta. Il sistema di estrazione delle sabbie provvede a disidratarle e a scaricarle in un apposito cassone scarrabile. L acqua così trattata perviene al reattore biologico. E prevista la rimozione della struttura esistente formata in carpenteria metallica (putrelle, grigliati, tubi e lamiere) e degli elementi che svolgono la funzione di trattamenti preliminari (griglia rotante e dissabbiatore). Dovrà essere demolita anche la struttura in cls sospesa con funzione di canale d adduzione al comparto biologico. L impianto di depurazione sarà dotato di un sistema di abbattimento biologico del fosforo che si otterrà riadattando l esistente sezione di denitrificazione. Nel contempo verrà realizzata la stazione di abbattimento chimico in ausilio per far fronte ad eventuali sovraccarichi. Il mantenimento della concentrazione di fosforo entro i limiti imposti per le aree sensibili richiede elevati dosaggi di reagenti chimici, con pesanti ripercussioni sui bilanci gestionali. Il notevole incremento di fanghi di supero che deriva dall utilizzo di reagenti chimici implicherebbe ripercussioni estremamente negative, in termini economici, sui costi di smaltimento. La realizzazione di una sezione di defosfatazione biologica permetterà di ridurre i costi legati all attività di rimozione del fosforo dai liquami. Le due vasche di ossidazione/nitrificazione attualmente in uso verranno trasformate in sezione di denitrificazione. Le opere consistono nella realizzazione delle tamponature dei varchi lasciati aperti a seguito della demolizione della canala sospesa, nel rifacimento dei pozzetti di scarico e nella fornitura e posa dell equipaggiamento elettromeccanico. Due nuove linee di ossidazione/nitrificazione con funzionamento in parallelo verranno ricavate in un nuovo manufatto delle dimensioni di circa mc per linea. La sostituzione degli aeratori di superficie e sommersi collocati nelle vasche attualmente in funzione, con il più efficiente ed economico sistema di ossigenazione a bolle fini con diffusori a disco e compressione dell aria mediante soffiatori, è imposta dal considerevole incremento del consumo di ossigeno derivante dall aumento del carico organico influente. L alimentazione dell aria compressa perviene ai diffusori attraverso un sistema di tubazioni sommerse e ancorate sul fondo della vasca. L aria penetra all interno dei diffusori tramite opportuni orifizi, attraversa la membrana microporosa e si suddivide in bolle estremamente fini; questo procedimento permette di ottenere elevate superfici di scambio e quindi fornisce alte rese di trasferimento dell ossigeno alla miscela dei fanghi biologici. Il trasferimento dell aria dalla centrale di compressione al sistema di diffusione avverrà tramite tubazioni in acciaio di diametro sufficiente a consentire il contenimento della velocità del flusso entro limiti tali da ridurre l emissione di rumori molesti. Il bilanciamento delle quantità d aria immesse nelle varie sezioni in cui sarà suddiviso il tappeto poroso sarà reso possibile attraverso valvole di regolazione. Pagina 3 di 5

5 E prevista la realizzazione di un nuovo sedimentatore secondario, dimensionato per sopportare il previsto incremento di carico idraulico. La vasca sarà realizzata in cls, a pianta circolare, con base leggermente conica rovesciata. Il ponte raschiatore è previsto a trazione periferica, i solidi depositati sul fondo per effetto della gravità vengono rimossi dalle lame raschianti ed inviati nella parte centrale del cono che è in comunicazione tramite una tubazione con il pozzetto di raccolta posto esternamente al sedimentatore, da dove verranno ricircolati tramite elettropompe sommergibili in testa al reattore biologico oppure estratti e avviati alla disidratazione con le cosiddette pompe di supero. Le lame raschianti di fondo sono vincolate alla travata mobile tramite tubolari; una raschia di superficie, solidale anch essa alla travata, è attrezzata per allontanare eventuale solidi non decantati, inviandoli in una vaschetta di raccolta (scum box) collegata a sua volta ad un pozzetto di evacuazione e da qui alla disidratazione tramite pompa. L impianto di depurazione, fin dalla sua costruzione, è carente del sistema di disinfezione delle acque di scarico. Verrà costruita una nuova vasca di scarico e contatto, soluzione che permetterà di operare senza fermi impianto, realizzando anche un nuovo collettore di scarico adeguatamente dimensionato. E prevista la costruzione di una unità di disinfezione da affiancare alla vasca di contatto che risulta di volumetria sufficiente per conferire al flusso dell acqua di scarico un adeguato tempo di contatto con l agente disinfettante. La disinfezione delle acque depurate avverrà tramite biossido di cloro. L impianto di preparazione dell agente disinfettante, che come prevede la tecnica avviene in loco, si compone delle cisterne di stoccaggio dell acido cloridrico e del clorito di sodio, che all interno di un apposito miscelatore reagiscono per formare il biossido di cloro. Le cisterne in materiale plastico sono posizionate esternamente all interno di appositi bacini di contenimento con superficie interna trattata con materiali antiacido. Il miscelatore è contenuto all interno di un apposito locale, munito dei sistemi di aerazione e di allarme che servono a bloccare eventuali perdite e ad inviare la segnalazione di richiesta intervento da parte degli operatori. L ispessitore fanghi esistente verrà sostituito da una nuova unità a sezione circolare e munita di ponte a trazione centrale. E prevista la realizzazione di un area attrezzata dove risulti possibile, secondo necessità, l installazione di una unità mobile di trattamento e disidratazione fanghi. L opera consiste in una soletta in cemento armato attrezzata con punto di consegna energia elettrica e acqua tecnica. L installazione di un gruppo elettrogeno di emergenza è prevista al fine di mantenere in funzione l impianto anche in occasione delle eventuali interruzioni della fornitura di energia elettrica di rete. L impiantistica elettrica esistente, necessita di un rifacimento pressoché completo, sia per adeguarsi alla normativa vigente, sia perché versa in non buono stato di conservazione. Nel quadro complessivo del rifacimento e dell adeguamento dell intero impianto elettrico è prevista l installazione di nuovi trasformatori, del nuovo quadro di distribuzione e del quadro di comando e controllo. Verranno adeguati e potenziati gli attuali sistemi di telecontrollo/teleallarme a distanza collegati alla centrale operativa dell ente gestore e della Provincia. Il potenziamento dell impianto richiederà la realizzazione di adeguati locali tecnologici, in particolare sono previste la costruzione della sala soffianti, del locale per la disidratazione meccanica dei fanghi e della sala quadri, mentre verranno ristrutturati i locali di servizio (servizi igienici). Per contribuire alla salvaguardia delle risorse idriche le acque di processo necessarie alla funzionalità dell impianto di depurazione verranno prelevate direttamente dallo scarico depurato e inviate all utilizzo previo passaggio su filtro a sabbia o farina fossile per l eliminazione di eventuali impurità residue non compatibili con utilizzi impiantistici. In particolare si intende riutilizzare le acque per la preparazione dei polielettroliti per la disidratazione meccanica dei fanghi e per il lavaggio di fine ciclo del decanter, inoltre per i lavaggi e per l irrigazione delle aree verdi interne all impianto. Le acque di controlavaggio del filtro, circa il 6 10 % di quanto complessivamente filtrato verranno riconvogliate in testa all impianto di depurazione. Insieme al filtro verrà posizionata una autoclave del volume di circa 2000 litri collegata alla rete di distribuzione che verrà realizzata per mettere in collegamento i punti di utilizzo: sala disidratazione, punti di lavaggio, irrigazione. Pagina 4 di 5

6 Sarà realizzata una condotta per il drenaggio delle acque meteoriche che verranno convogliate al pozzetto di sollevamento. E prevista anche la realizzazione della rete di drenaggio delle acque tecniche quali i surnatanti, che verranno riconvogliate a loro volta Pagina 5 di 5

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