Gruppi a rischio analoghi ma differente evoluzione nel tempo

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1 Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale di statistica UST Comunicato stampa Embargo: , 9:15 20 Situazione economica e sociale della popolazione N Povertà e aiuto sociale: un raffronto Gruppi a rischio analoghi ma differente evoluzione nel tempo Neuchâtel, (UST) Entrambe forniscono informazioni dettagliate sul numero e sulla struttura delle economie domestiche che vivono in condizioni di precarietà finanziaria, ma la statistica dell'aiuto sociale e la statistica della povertà non descrivono fenomeni sociali identici. Benché analoghe per quanto concerne i gruppi a rischio, i risultati cui giungono in termini di grandezza e ampiezza della precarietà cui sono sottoposti tali gruppi sono diversi. Mentre nel periodo in esame ( ) la quota d'aiuto sociale ha presentato una tendenza a crescere, la quota di povertà è stata soggetta a forti oscillazioni. Eppure, entrambe le grandezze dipendono direttamente dall'andamento della disoccupazione e, pertanto, dall'evoluzione congiunturale, malgrado seguano quest'ultima con un lieve sfasamento temporale. Questo è quanto emerge da un'analisi approfondita dei dati della statistica dell'aiuto sociale e della statistica della povertà realizzate, entrambe, dall'ufficio federale di statistica. Sebbene i beneficiari di prestazioni d'aiuto sociale e le persone che possono essere definite povere presentino caratteristiche analoghe, essi si differenziano per la proporzione e l'evoluzione delle proprie quote. Poiché, tuttavia, la statistica dell'aiuto sociale rappresenta la povertà combattuta, essa può essere adottata come valido indicatore della problematica della povertà in generale. Le due statistiche possono servire quale base per definire misure di lotta alla povertà adeguate. Evoluzione e interazioni economiche Le interazioni tra sviluppo economico, disoccupazione, aiuto sociale e povertà sono complesse. Tra il 1990 e il 2006 la quota d'aiuto sociale è cresciuta quasi progressivamente, mentre la quota di povertà ha presentato un andamento altalenante. Entrambe le grandezze dipendono dall'evoluzione della disoccupazione, che ha seguito con un ritardo di due anni l'andamento dell'economia. Nei periodi in cui il tasso di disoccupati era elevato, la quota d'aiuto sociale aumentava notevolmente, in quelli con Espace de l'europe 10 CH-2010 Neuchâtel

2 un tasso di disoccupati basso, però, non diminuiva ma risultava soltanto frenata nella crescita. Ad eccezione del 2001, e nonostante l'evoluzione positiva del mercato del lavoro, la quota di aiuto sociale non è mai regredita nel periodo in esame. È probabile che altri fattori, quali le prestazioni legate al bisogno erogate a monte, in particolare gli aiuti ai disoccupati, e condizioni quadro istituzionali, possano attenuare talmente il legame tra quota di disoccupati e quota d'aiuto sociale da consentire soltanto la determinazione di un effetto sulla variazione della quota d'aiuto sociale. Tipi di economie domestiche e caratteristiche individuali nel raffronto Confrontando i beneficiari di prestazioni d'aiuto sociale e la popolazione dai 18 ai 59 anni che in termini statistici vive in povertà emerge il quadro seguente: la parte prevalente (48%) delle persone beneficiarie dell'aiuto sociale vive sola, la maggioranza della popolazione povera (54%), invece, in economie domestiche formate da coppie con figli. Con una quota del 30 per cento, i giovani dai 18 ai 29 anni sono sovrarappresentati tra i beneficiari dell'aiuto sociale, nella povertà monetaria invece no. Poco più di 7 su 10 assistiti non hanno concluso né un tirocinio professionale né una formazione superiore. Soltanto una minoranza dei beneficiari di prestazioni d'aiuto sociale (32%) esercita un'attività lavorativa, a fronte della maggioranza (59%) dei poveri. Tra gli assistiti, la quota di inoccupati è più che tripla rispetto a quella registrata nella popolazione povera (rispettivamente 36% e 12%). Viceversa, con quasi un terzo, le persone non attive sono rappresentate in maniera analoga in entrambi i gruppi (rispettivamente 32% e 29%), contro una quota molto più bassa e pari all'11 per cento all'interno della popolazione. Molte delle differenze elencate possono essere spiegate con ciò che viene definito "gap di povertà" (differenza tra reddito domestico e soglia statistica di povertà). Quando quest'ultimo è piccolo e nell'economia domestica vivono più persone con un'attività retribuita, le prestazioni di aiuto sociale sono meno frequenti. Del resto, la stragrande maggioranza della popolazione povera percepisce una o più prestazioni pubbliche di sostegno anteposte all'aiuto sociale (ad es.: aiuti ai disoccupati, anticipo degli alimenti). UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA Servizio stampa 2/6

3 La statistica dell'aiuto sociale (SAS) La statistica dell'aiuto sociale rileva tutte le persone che nel corso dell'anno civile hanno beneficiato di una prestazione sociale legata al bisogno secondo la legislazione cantonale. I dati occorrenti sono registrati nel quadro del processo amministrativo, in altre parole, la rilevazione dei dati avviene principalmente nel corso delle procedure amministrative che si rifanno alle disposizioni d'esecuzione. L'unità di rilevazione è il dossier, ossia l'unità assistita. Quest'ultima comprende i coniugi che vivono nella stessa economia domestica come pure i figli minorenni che vivono con uno o entrambi i genitori. L'unità assistita non necessariamente corrisponde all'economia domestica. In taluni casi alcuni componenti dell'economia domestica non rientrano nell'unità assistita (ad es.: nuovo partner di una donna divorziata con figli). L'erogazione dell'aiuto sociale è una procedura dispendiosa durante la quale è esaminata scrupolosamente la situazione reddituale e patrimoniale della persona richiedente. L'aiuto finanziario è erogato secondo il principio di bisogno, in altre parole, le prestazioni sono orientate al fabbisogno teorico della persona o dell'unità assistita, atto a garantirne il minimo esistenziale socioculturale (fabbisogno di base, affitto, assistenza medica di base). Alla luce di quanto esposto, la statistica dell'aiuto sociale rappresenta la povertà combattuta. Essa consente però di analizzare soltanto i gruppi di persone direttamente coinvolte nel processo amministrativo, ossia coloro che fanno valere il proprio diritto alle prestazioni d'aiuto sociale. Nonostante, quindi, la statistica dell'aiuto sociale copra soltanto in parte il fenomeno della povertà, fornisce informazioni rilevanti riguardo alla tendenza, alle strutture e alla dinamica all'interno della popolazione colpita dalla povertà. La statistica della povertà sulla base della Rilevazione delle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) Le analisi sulla diffusione della povertà e sulla situazione dei working-poor realizzate negli ultimi anni si basavano sui risultati della Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS). Contrariamente a quanto avviene nel quadro della statistica dell'aiuto sociale, la rilevazione dei dati della RIFOS non ha luogo nel corso di un processo amministrativo ma attraverso un'indagine realizzata, sin dal 1991, ogni anno presso le economie domestiche inserite in un campione (2007: poco meno di 33'000 economie domestiche). Oltre alle caratteristiche demografiche e ai dati sull'economia domestica, la rilevazione fornisce indicazioni anche sugli aspetti seguenti: situazione lavorativa, formazione e formazione permanente, lavoro non remunerato, situazione abitativa nonché reddito domestico e da lavoro. Le informazioni riflettono la situazione della persona interpellata nella settimana di riferimento. Sulla base delle informazioni sul reddito è inoltre possibile effettuare delle analisi sulla povertà reddituale delle persone. Vista la dimensione del campione, le analisi possono tuttavia essere effettuate soltanto a livello regionale. L'appartenenza o no di una persona alla popolazione povera dipende da dove essa si colloca rispetto a un limite statistico precedentemente stabilito e standardizzato: la soglia di povertà. Va sottolineato, tuttavia, che quest'ultima non fonda alcun diritto all'aiuto sociale. La definizione di povertà utilizzata in questa sede si rifà al principio del minimo vitale definito nelle norme COSAS e utilizzato prevalentemente nella prassi quotidiana dai servizi di aiuto sociale. Il minimo esistenziale è composto da tre fattori che, insieme, assicurano il minimo vitale materiale di una persona: il fabbisogno di base per sussistere, i costi dell'abitazione e l'assistenza medica di base. Per tener conto di eventuali altre spese obbligatorie (ad esempio, franchigia dell assicurazione malattie, partecipazione alle spese, assicurazione di responsabilità civile) a questi si aggiungono 100 franchi mensili per ciascun componente dell economia domestica di oltre 15 anni. Nel 2006, la soglia di povertà così definita ammontava in media a 2200 franchi per le persone sole, a 3250 franchi per i genitori soli con un figlio a carico e a 4650 franchi per le coppie con due figli. Senza i 100 franchi aggiuntivi, la soglia di povertà che si ottiene, inferiore alla precedente, prende il nome di soglia di grave privazione finanziaria. Le due soglie definiscono i margini della povertà e pertanto l intervallo di povertà. Il presente confronto si basa sulla soglia inferiore (salvo nel quadro dell evoluzione temporale). 3/6

4 Informazioni: Tom Priester, UST, Sezione Analisi sociali, tel. : Eric Crettaz, UST, Sezione Analisi sociali, tel. : Nuova pubblicazione (solo in francese e in tedesco): Comparaison des statistiques de l aide sociale et de la pauvreté. Concepts et résultats, n. di ordinazione: Prezzo: Fr Sozialhilfe- und Armutsstatistik im Vergleich. Konzepte und Ergebnisse, n. di ordinazione: Prezzo: Fr Servizio stampa UST, tel.: ; fax: , info@bfs.admin.ch Per ordinazioni: tel.: , fax: , order@bfs.admin.ch Per ulteriori informazioni e pubblicazioni in forma elettronica si rimanda al sito Internet dell UST all indirizzo: I comunicati stampa si possono ottenere in abbonamento per in formato pdf. Richieste all indirizzo: Questo comunicato è conforme ai principi del Codice delle statistiche europee. Esso definisce le basi che assicurano l indipendenza, l integrità e la responsabilità dei servizi statistici nazionali e comunitari. Gli accessi privilegiati sono controllati e sottoposti a embargo. Non è stato concesso alcun accesso privilegiato al presente comunicato stampa. 4/6

5 T1 Composizione della popolazione povera e dei beneficiari di prestazioni d'aiuto sociale per caratteristiche individuali rispetto alla popolazione residente dai 18 ai 59 anni, 2006, in% Beneficiari dell'aiuto sociale Popolazione povera Popolazione dai 18 ai 59 anni secondo la RIFOS Uomini Donne Stranieri Svizzeri Celibe/nubile Sposato/a Divorziato/a Separato/a Vedovo/a Scuola dell'obbligo Tirocinio, formazione superiore Scuole universitarie Occupati a tempo pieno Occupati a tempo parziale Disoccupati Non attivi Fonte: rilevazione delle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS), statistica dell'aiuto sociale (SAS) 5/6

6 Evoluzione congiunturale, tasso di disoccupati, quota d'aiuto sociale e quota di povertà, G 1 in % Variazione relativa del PIL reale pro capite rispetto all'anno precedente Tasso di disoccupati quota di aiuto sociale (calcolo a ritroso a partire dal 2003) Fonte: statistica dei disoccupati SECO; rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS), statistica dell'aiuto sociale (SAS), conti economici nazionali, UST quota di povertà (calcolo a ritroso a partire dal 1999) Ufficio federale di statistica (UST) Composizione della popolazione povera e dei beneficiari di prestazioni d'aiuto sociale per tipi di economie domestiche 1 rispetto alla popolazione residente, 2006, in % G 2 Popolazione dai 18 ai 59 anni secondo la RIFOS Statistica della povertà (dai 18 ai 59 anni) Statistica dell'aiuto sociale (dai 18 ai 59 anni) 19,4% 19,2% 19,0% 47,2% 4,1% 54,1% 10,8% 9,1% 47,9% 29,3% 15,9% 24,1% Economia domestica unipersonale Economia domestica monoparentale Coppia senza figli Coppia con figli 1 L'universo statistico è costituito da persone che vivono in uno dei 4 tipi di economie domestiche menzionate. Fonte: rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS), statistica dell'aiuto sociale (SAS), UST Ufficio federale di statistica (UST) 6/6