Interreg III A Grecia-Italia Misura 3.1 D2 GOW. Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare
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1 Interreg III A Grecia-Italia Misura 3.1 D2 GOW Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare Dr. S. Fraschetti Lab. di Zoologia e Biologia Marina Università di Lecce
2 Mappatura della biodiversità Mappatura georeferenziata: strumento per quantificare la distribuzione di habitat e popolamenti Strumento imprescindibile: 1- per individuare aree da proteggere 2- per impostare o aggiornare la zonizzazione di AMP 3- per localizzare siti dove esercitare attività antropiche (es. porti, scarichi fognari)
3 AMP Italiane
4 T. Guaceto: cartografia biocenotica in scala 1:5000 Mappatura AMP già istitute: : Torre Guaceto
5 2- Aggiornamento della zonizzazione in AMP già istitute: : Torre Guaceto
6 2- Aggiornamento della zonizzazione in AMP già istitute: : Torre Guaceto Proposta rizonizzazione e ampliamento
7 Habitat? Habitat: fa esplicito riferimento alle caratteristiche predominanti che creano complessità strutturale nell ambiente come la presenza di piante (e.g., fanerogame), organismi animali (banchi di ostriche), o altre caratteristiche geologiche (e.g. substrato duro, substrato fangoso) (e.g. EU Habitats Directive, EC 2003)
8 Sintesi delle caratteristiche principali della fascia costiera europea e dello stato degli habitat
9 PIANIFICAZIONE DELLO STUDIO I Fase. Scelta dei tematismi da studiare: II Fase. Mappa dei popolamenti bentonici Criteri Ecologici Mappa Batimetrica Realizzazione delle mappe tematiche prescelte 1. Alghe Nitrofile 2. AP 3. Massi 4. Massi Concrezionati 5. Mosaico Coralligeno e SFBC 6. Pop. Concrezionati e SFBC 7. Popolamenti Concrezionati 8. Posidonia e chiazze di Coralligeno 9. Posidonia e chiazze di SFBC 10. Posidonia su roccia 11. RCEO e AP 12. SFBC 13. Coralligeno III Fase. Integrazione delle mappe monotematiche mediante software adeguato per identificare aree eventualmente soggette a impatto antropico
10 1- Realizzazione carta batimetrica
11 Sistema di navigazione e acquisizione dati utilizzato
12 Sistema per acquisire dati batimetrici lungo profili SINGLE BEAM Il trasduttore emette un onda acustica (fascio singolo) che, riflessa dal fondo marino, torna allo strumento Viene calcolato il tempo impiegato dal fascio per raggiungere il fondo e ritornare indietro: conoscendo la velocità del suono in acqua, si può calcolare la distanza Per ogni impulso, registra un valore di profondità. Interpolando successivamente i dati lungo i profili, è possibile ottenere una ricostruzione morfologica del fondale Il dato ottenuto è al tempo stesso batimetrico e geomorfologico: - informazioni circa la profondità - rappresentazione del profilo del fondo
13 Tracce di transetti eseguiti per il rilievo
14 barra truogolo Esempio di evidenza morfologica registrata su supporto cartaceo
15 Batimetria elaborata nell area di studio
16 Batimetria realizzata da 0 a -30m con valore delle batimetriche ogni metro
17 Da una prima analisi morfologica visiva si notano alcune evidenze e morfologiche testate di strato a denotare assenza di copertura sedimentaria apparato di foce sommerso con deposizione presenza di barre con forme non ben delineate
18 Mappa Batimetrica E indispensabile per la costruzione di un Modello di Elevazione Digitale (DEM) del fondale. Il DEM oltre a consentire visualizzazioni 3D e generare dettagliati profili batimetrici, permette il calcolo delle superfici reali dei popolamenti mappati, tenendo conto del loro andamento altimetrico.
19 Realizzazione carta biocenotica
20 Multibeam + Metodo di acquisizione dei puntuali In mare In barca A basse profondità: Ad alte profondità:
21 Carta batimetrica e biocenotica T. Guaceto T. Guaceto: cartografia biocenotica in scala 1:5000
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