Diritto di famiglia: le linee guida del foro di Milano per la redazione degli atti

Transcript

1 Diritto di famiglia: le linee guida del foro di Milano per la redazione degli atti Tribunale, Milano, linee guida 14/03/2019 di Giuseppina Vassallo Pubblicato il 26/03/2019 Il Tribunale, la Corte d appello, il Consiglio dell ordine degli avvocati e l Osservatorio della giustizia civile di Milano, hanno congiuntamente adottato principi comportamentali e di redazione degli atti da sottoporsi al giudicante, da tenere nell ambito dei procedimenti in materia di famiglia. L obiettivo dichiarato è quello di mettere al centro la tutela dei diritti fondamentali delle persone, che sono coinvolte in tali procedure, siano figli minori, figli maggiorenni non ancora autosufficienti o coniuge debole. Nell elaborare le linee guida contenute nel Documento, si richiama la Convenzione europea sull esercizio dei diritti dei fanciulli, firmata a Strasburgo nel 1996, in cui si trova un invito alle famiglie a raggiungere accordi e ricorrere al giudice solo quando non ci siano altre soluzioni. Anche l avvocato che assiste le parti deve privilegiare il ricorso a soluzioni condivise, nel caso ricorrendo alla mediazione familiare e a strumenti alternativi. In tal senso, la Legge 54/2006 ha introdotto nel processo di separazione giudiziale, la possibilità che si apra un percorso della mediazione familiare. L art. 155 sexies c.c. (ora abrogato e il cui contenuto è stato trasposto con modifiche nel nuovo art. 337 octies c.c. ad opera del D.lgs. 154/2013) dispone che prima dell'emanazione, anche in via provvisoria, dei provvedimenti di cui all'articolo 337 ter c.c., il giudice, qualora ne ravvisi l'opportunità, sentite le parti e ottenuto il loro consenso, può rinviare l'adozione dei provvedimenti di cui all'articolo 337 ter c.c. per consentire che i coniugi, avvalendosi di esperti, tentino una mediazione per raggiungere un accordo, con particolare riferimento alla tutela dell'interesse morale e materiale dei figli.

2 Agli avvocati che ricevono un incarico, è fatto obbligo di informare le parti della possibilità di ricorrere alla negoziazione assistita e alla mediazione familiare per giungere a soluzioni concordate nell interesse dei minori e dei soggetti deboli. Con queste premesse, si passa poi a fornire uno schema efficace nella redazione degli atti che consenta al giudice di avere il maggior numero di informazioni possibili fin da subito: oltre alla situazione economica, anche la situazione personale delle parti, la vita familiare e sociale dei figli e i loro bisogni anche materiali, al fine di raggiungere rapidamente la giusta decisione. Quattro sono i principi enucleati: 1. Lealtà, probità e divieto di espressioni sconvenienti e offensive 2. Verità e trasparenza 3. Sinteticità 4. Chiarezza Si raccomanda, quanto al primo punto, di usare un linguaggio rispettoso dei diritti e della dignità delle persone, tenendo conto del ruolo di genitore dei figli comuni che anche la controparte svolge. La trasparenza delle informazioni è considerata un altro punto fondamentale. Ogni notizia che sia utile per rappresentare la situazione patrimoniale e reddituale della parte deve essere fornita fin dall inizio del procedimento, anche al fine di favorire provvedimenti equi già in sede di udienza presidenziale. Sinteticità e chiarezza sono le caratteristiche che si suggerisce di adottare nella redazione degli atti. Il principio di sinteticità attiene in generale al diritto processuale civile poiché è finalizzato a contenere i tempi di trattazione dei procedimenti nei termini richiamati dalla Costituzione di ragionevole durata. Il principio è stato espressamente sancito nel diritto amministrativo e si ritrova anche per il processo telematico, quando la norma parla di atti di parte e provvedimenti del giudice che devono essere redatti in maniera sintetica (L. n. 221/2012). La chiarezza, in particolare, impone di rendere il testo comprensibile per chi legge, seguendo un ordine argomentativo. Allegati al documento sono stati predisposti modelli relativi ai ricorsi introduttivi per la separazione, il divorzio e per i procedimenti riguardanti figli di genitori non coniugati, oltre a un modello da utilizzare per rendere immediatamente visibile al giudice la situazione economica/reddituale/patrimoniale delle parti. Gli atti introduttivi, così come i successivi, devono evidenziare innanzitutto tutti i dati che si riferiscono alla situazione familiare e se ci sono eventuali procedimenti pregressi o in corso, riguardanti le parti o i minori, anche in sede penale o amministrativa. Nel testo devono essere inseriti i paragrafi, seguendo uno schema cronologico dei fatti. L esposizione non deve contenere giudizi, in particolare che svalutano una figura genitoriale. E consigliato l uso di un indice degli argomenti e un abstract per gli atti più complessi. La giurisprudenza e la dottrina devono essere citati in nota, possibilmente con il link o la fonte da cui è tratta.

3 Infine, per i documenti si sottolinea l importanza della numerazione progressiva e la menzione del numero in caso di riferimento nel testo, creando un file per ogni distinto documento. Il mancato rispetto delle Linee guida, si sottolinea nel Documento, non può essere motivo di inammissibilità o improcedibilità degli atti, ma dal comportamento complessivo e in particolare dalla mancata o incompleta compilazione del modulo relativo alla situazione economica, il giudice potrà desumere argomenti di prova ai sensi dell art. 116 II comma c.p.c. (Altalex, 27 marzo Nota di Giuseppina Vassallo) ( da )

4

5

6

7

8

9

10