Diritto Internazionale Umanitario PRINCIPI GENERALI DEL DIU. Formazione DIU NRDC - ITA. Contenuti:

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Lucio Napoli
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1 Diritto Internazionale Umanitario PRINCIPI GENERALI DEL DIU Contenuti: Principio di necessità militare Principio di proporzionalità Principio di distinzione tra: Combattenti e non combattenti Obiettivi militari e beni civili 1

2 Necessità militare Principio che permette di derogare determinate norme limitatrici della violenza bellica per assicurare la realizzazione di interessi militari che risultino prevalenti rispetto alle esigenze umanitarie 2

3 Pericolo Che l'applicazione indiscriminata della necessità militare escluda nei fatti l'applicazione del diritto bellico Es: uccisione di prigionieri di guerra se questi rallentano l offensiva e non possono essere trasportati Quindi: per evitare l'inapplicabilità nei fatti del diritto bellico Il DIU deve prevedere espressamente la possibilità di deroga di una norma sulla base della necessità militare 3

4 Esempio art.53, IV CdG E vietato alla Potenza occupante distruggere beni mobili o immobili appartenenti allo stato, ad enti o a privati, salvo nel caso in cui tali distruzioni fossero rese assolutamente necessarie dalle operazioni militari. Esempio art.30, IV CdG Il personale sanitario e religioso caduto in mano al nemico, se non necessario per l assistenza ai PG, deve essere rimandato alla Potenza cui appartiene, non appena le necessità militari lo consentano 4

5 Esempio art.49, IV CdG La Potenza occupante può derogare al divieto di trasferire la popolazione civile qualora lo sgombero sia giustificato dalla sicurezza della popolazione o da impellenti ragioni militari Proporzionalità 5

e di metodi di combattimento non sia sproporzionato

6 Principio volto a limitare i danni prodotti dalle operazioni militari Richiede che l impiego di mezzi e di metodi di combattimento non sia sproporzionato rispetto al vantaggio militare ricercato Distinzione 6

7 Art. 48 del I PA: regola fondamentale Allo scopo di assicurare il rispetto e la protezione della popolazione civile e dei beni di carattere civile, le Parti in conflitto dovranno fare, in ogni momento, distinzione fra la popolazione civile e i combattenti, nonché fra i beni di carattere civile e gli obiettivi militari e, di conseguenza, dirigere le operazioni soltanto contro obiettivi militari. Art. 42: LG ITA di guerra Il bombardamento, che abbia il solo scopo di colpire la popolazione civile o di distruggere o danneggiare i beni non avente interesse militare, è in ogni caso proibito 7

8 Art 174 cpmg Il comandante di una forza militare, che, per nuocere al nemico, ordina o autorizza l'uso di alcuno dei mezzi o dei modi di guerra vietati dalla legge o dalle convenzioni internazionali, o comunque contrari all'onore militare, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni, salvo che il fatto sia preveduto come reato da una speciale disposizione di legge. Se dal fatto è derivata strage, si applica la reclusione non inferiore a dieci anni. Protezione dei civili Art. 51 par.3 I PA/77 Le persone civili godranno della protezione concessa dalla presente sezione, salvo che esse partecipino direttamente alle ostilità e per la durata di detta partecipazione 8

9 Beni di carattere civile Art 52 parr. 1 e 2 I PA/77 Sono beni di carattere civile tutti i beni che non sono obiettivi militari Obiettivi militari: beni che per loro natura, ubicazione, destinazione o impiego forniscono un effettivo contributo all azione militare e la cui distruzione totale o parziale, cattura o neutralizzazione offrono, nel caso concreto, un vantaggio militare preciso Popolazione civile Art 50 par. 1 I PA/77 È considerata civile ogni persona che non appartiene alle diverse categorie di combattenti legittimi In caso dubbio la persona è considerata civile 9

10 Obbligo di distinzione per i combattenti art. 44 par.3 I PA/77 Per facilitare la protezione della popolazione civile contro gli effetti delle ostilità, i combattenti sono obbligati a distinguersi dalla popolazione civile quando partecipano ad un attacco o ad un azione militare preparatoria. Combattenti legittimi art. 43 par. 2 I PA/77 Hanno diritto a prendere parte direttamente alle ostilità 10

11 Art. 4 IV CdG Artt. 25 e 27 LG ITA di guerra 1) Membri delle Forze Armate di una Parte in conflitto, nonché i membri delle milizie e dei corpi volontari che fanno parte di queste forze armate; 2) Membri delle altre milizie e degli altri corpi volontari,compresi quelli dei movimenti di resistenza organizzati, appartenenti ad una parte in conflitto [omissis]... alle seguenti condizioni: a) abbiano alla loro testa una persona responsabile dei propri subordinati b) portino un segno distintivo fisso e riconoscibile a distanza; c) portino apertamente le armi; d) si uniformino, nelle loro operazioni, alle leggi ed agli usi di guerra 11

12 3) Membri delle forze armate regolari che dipendano da un governo o da un'autorità non riconsciuta dalla Potenza detentrice; 4) La popolazione di un territorio non occupato che, all'avvicinarsi del nemico, prenda spontaneamente le armi per combattere le truppe di invasione senza aver avuto il tempo di organizzarsi [omissis] purchè a) porti apertamente le armi b) rispetti le leggi e gli usi di guerra Art. 43 I PA Le forze armate di una parte in conflitto sono costituite da tutte le forze, gruppi e unità: Armate e organizzate Posti sotto un comando responsabile della condotta dei subordinati [omissis] Dette forze armate dovranno essere soggette ad un regime di disciplina interna che assicuri, tra l altro, il rispetto delle regole del diritto internazionale applicabili ai conflitti armati 12

13 Un combattente perde lo status di legittimo e quindi la possibilità di essere considerato PG qualora catturato, se viola il principio di distinzione, cioè Non si distingue dalla popolazione civile Non porta apertamente le armi durante ogni fatto d armi, nel dispiegamento precedente e durante il tempo in cui è esposto alla vista dell avversario 13

14 Combattenti illegittimi Non hanno diritto allo status di PG e sono puniti dalla legge penale di guerra per aver preso parte alle ostilità coloro che partecipano direttamente alle ostilità senza rispondere alle caratteristiche dei combattenti legittimi, tra cui: a. spie nemiche b. mercenari Art. 167 cpmg Chiunque compie atti di guerra contro lo Stato italiano o a danno delle sue forze armate od opere o cose militari, senza avere la qualità di legittimo belligerante, è punito, se il fatto non è preveduto come reato da una speciale disposizione di legge, con la [pena di morte] mediante fucilazione nel petto. 14

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