TORRITA DI SIENA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO SPORTIVO TORRITA DI SIENA. Relazione specialistica PROGETTO ESECUTVO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TORRITA DI SIENA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO SPORTIVO TORRITA DI SIENA. Relazione specialistica PROGETTO ESECUTVO"

Transcript

1 TORRITA DI SIENA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO SPORTIVO TORRITA DI SIENA. FASE 3 - INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO SISMICO DEGLI SPOGLIATOI PROGETTO ESECUTVO R.U.P.: Stefania Magnani, geometra PROGETTISTA : Giacomo Marcocci, Ingegnere Relazione specialistica Data: 28 marzo 2019 la riproduzione del presente disegno è vietata a termini di legge senza la espressa preventiva autorizzazione

2 1 PREMESSA Il Comune di Torrita di Siena, nell ambito degli interventi inseriti nella programmazione triennale, ha previsto, tra gli altri, il progetto relativo alla Manutenzione straordinaria dell impianto sportivo posto in Via P. del Cadia a Torrita di Siena (SI). L'impianto sportivo in oggetto è di proprietà della medesima Amministrazione Comunale; è utilizzato per le discipline sportive di calcio a 11, di calcio 5 oltre alla scuola calcio per i bambini. La società che ha in gestione l impianto, tramite sottoscrizione di apposita convezione ha da alcuni anni intrapreso una partnership con l'accademy di Torino F.C. ed in virtù di questa collaborazione ha visto crescere in maniera esponenziale il numero di bambini iscritti alla propria scuola calcio, che ad oggi si avvicinano ai 200 partecipanti. Visto l'enorme utilizzo, si rende necessario ed indispensabile eseguire degli interventi di manutenzione straordinaria sia sul terreno di gioco che sugli spogliatoi, nonché predisporre la struttura/campo per un adeguata adeguata illuminazione del terreno di gioco, al fine di poter utilizzare il campo per le gare ufficiali anche nel periodo notturno. La Fase 3 oggetto del presente intervento prevedrà la ristrutturazione sia impiantistica, che funzionale degli spogliatori secondo le attuali nuove necessità in termini degli spazi e di utilizzatori, mantenendo comunque gli standard richiesti dal Coni e dalla LND per lo svolgimento delle gare ufficiali. L intervento prevedrà altresì l adeguamento sismico dell edificio al fine di portarlo nella Classe IV di destinazione d uso (Rif. Par delle NTC) così da assegnare all immobile funzioni strategiche. 2 DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE DELL IMPIANTO SPORTIVO L impianto sportivo, di notevoli dimensioni in termini di superficie disponibile (circa mq), comprende un campo di calcio e una pista di atletica a 6 corsie attualmente in uno scarso stato di conservazione che di fatto ne impedisce un regolare utilizzo per i praticanti di attività di atletica. Inoltre la pista di atletica nella testata nord/est è stata ricoperta con del terreno naturale per permettere di recuperare un ampia superficie di giuoco e di allenamento per i ragazzi del settore giovanile. Nello specifico la consistenza dell impianto sportivo risulta essere la seguente: - campo da calcio a 11 in erba naturale; - campo da calcio a 5 coperto in erba artificiale; - spogliatoi atleti; All impianto sportivo si accede con i mezzi di soccorso e/o i mezzi d opera per la manutenzione dal cancello carrabile posto in Via P. del Cadia avente una larghezza di ml 5,00. 2

3 Catastalmente l area è censita al catasto terreni al Foglio 30 Part. 6. Nel fabbricato adibito a spogliatoi, si sono succeduti nel tempo vari interventi; negli anni 80 del secolo scorso ha visto un intervento di ampliamento che lo ha portato alla configurazione attuale. L edificio in muratura è caratterizzato da un unico piano, in cui al nucleo originario caratterizzato da una muratura in mattoni pieni di laterizio a due teste è stato aggiunto un volume realizzato con mattoni semipieni impostati su una fondazione in cemento armato con sezione a T rovescia. Sono stati quindi realizzati i solai di sottotetto e la copertura a falde inclinate in muretti a salto di gatto. Sull immobile è stata condotta una campagna di indagini conoscitive riguardo i materiali costruttivi per la determinazione delle caratteristiche meccaniche attraverso l estrazione di materiale. Sono state inoltre eseguite prove non distruttive che hanno consentito il raggiungimento di un Livello di Conoscenza LC2 così come indicato nelle NTC2018. Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sono affidati ad una centrale termica alimentata a gas metano di rete realizzata sempre negli anni 80, che nel corso del tempo ha subito alcune migliorie e aggiustamenti, ma che allo stato attuale risulta essere completamente obsoleta in funzione della vetustà e delle attuali esigenze. Allo stato attuale l edificio adibito a spogliatoi è costituito dai seguenti ambienti: -n 1 spogliatoi per atleti, dotato di n 3 wc, 6 docce e n 1 lavabo (superficie 46 mq); -n 1 spogliatoi per atleti, dotato di n 3 wc, 6 docce e n 1 lavabo (superficie 42,5 mq); -n 1 spogliatoi per arbitri dotato di un wc, un lavabo e n 3 docce; --n 1 spogliatoi per ex atletica leggera dotato di 2 wc, un lavabo e n 4 docce; - n 1 locale destinato a direzione-sede sociale con relativo servizio igienico (superficie 44,5); -n 1 locale custode per deposito di attrezzi con annesso locale autoclave e servizio igienico (superficie 16,4 mq); un locale destinato a centrale termica (superficie 6 mq). 3 PROPOSTA PROGETTUALE Dal punto di vista strutturale gli interventi riguarderanno principalmente le murature e in particolare verranno messi in atto un insieme sistematico di opere che consentano il raggiungimento degli standard prestazionali dettati dalle NTC2018. In particolare è prevista la realizzazione di intonaci armati con l ausilio di reti GFRP applicato con malta premiscelata a base di calce e cemento. Saranno inoltre previsti interventi sugli elementi in cemento armato tali da migliorarne le caratteristiche prestazionali nei confronti delle azioni sismiche. Dal punto di vista di ristrutturazione funzionale ed impiantistica sono previste le seguenti opere: demolizione e rifacimento delle pareti di separazione interne non portanti volta a creare una nuova conformazione che più si confà alle esigenze attuali; demolizione e rifacimento dei pavimenti, dei rivestimenti e dei sottofondi; sostituzione di tutti gli infissi sia esterni, che interni; rifacimento dei servizi igienici, volti anche alla creazione di due servizi per portatori fi handicap 3

4 rifacimento dell impianto elettrico sia ordinario, che di sicurezza, comprensivo delle opere di assistenza muraria necessarie; rifacimento dell impianto idrico sanitario comprensivo dei terminali di erogazione e delle opere di assistenza muraria necessarie e con esclusione della centrale autoclave; rifacimento delle linee di distribuzione dell impianto di riscaldamento compresa la fornitura dei nuovi radiatori e delle relative opere di assistenza muraria necessarie; sostituzione di tutti i pezzi igienici, tinteggiatura delle pareti sia interne, che esterne. Allo stato di progetto l edificio adibito a spogliatoi sarà costituito dai seguenti ambienti: n 1 locale destinato a segreteria locale per visite mediche (infermeria), con annesso locale presidenza e servizio igienico; -n 1 spogliatoi per atleti, dotato di n 2 wc di cui uno per portatori di handicap, 6 docce e n 1 lavabo (superficie complessiva 44 mq di cui 24,8 mq di spogliatoio); -n 1 spogliatoi per atleti, dotato di n 2 wc di cui uno per portatori di handicap, 5 docce e n 1 lavabo (superficie complessiva 42,5 mq di cui 23,8 mq di spogliatoio); -n 1 spogliatoi per atleti, dotato di n 2 wc, 5 docce e n 1 lavabo (superficie complessiva 35 mq di cui 19,5 mq di spogliatoio; -n 2 spogliatoi per atleti comunicanti, dotati di n 2 wc, 8 docce e n 1 lavabo (superficie complessiva 40,5 mq di cui rispettivamente 17,6 mq e 9,5 mq per ciascuno spogliatoio; -n 1 locale custode/ lavanderia con annesso locale autoclave e servizio igienico (superficie 16,4 mq); un locale destinato a centrale termica (superficie 6 mq). 4 CRITERI PRINCIPALI DI GOVERNO DEL PROGETTO La presente relazione, in ossequio alla vigente normativa, si sviluppa secondo le direttive e le linee guida contenute nelle precedenti fasi di programmazione e progettazione, tenendo come riferimento, per quanto possibile, gli indirizzi tecnici previsti dalle seguenti normative base: GENERALE Regolamento Urbanistico Comunale; Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50: Codice dei contratti pubblici. D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»; Decreto Presidente della Repubblica 6 giugno 2001 N. 380: Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia; Decreto legislativo 18 aprile 2016, n Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. 4

5 Linee Guida ANAC STRUTTURE DM 14 gennaio 2008: Norme tecniche sulle costruzioni ; DECRETO 17 gennaio2018. Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni BARRIERE ARCHITETTONICHE D.P.R. n. 503 del 24/07/96: Regolamento recanti norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici; Legge 30 marzo 1971 n. 118: Conversione in legge del D.L. 30 gennaio 1971, n. 5 e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili; D.M. LL.PP. n. 236/1989: Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica e sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche; Legge 5 febbraio 1992, n. 104: Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate; Legge 12 marzo 1999, n.68: Norme per il diritto al lavoro dei disabili IGIENE E SICUREZZA: Legge 3 agosto 2007, n. 123, recante: Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia; Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; PREVENZIONE INCENDI D. Min. Int. 18 marzo 1996 Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi. Decreto ministeriale 12 aprile 1996: Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. Decreto ministeriale 14 maggio Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per l installazione e l esercizio dei depositi di gas di petrolio liquefatto con capacità complessiva non superiore a 13 m3. D.M. 30 Novembre 1983 e successive integrazioni termini, definizioni generali e simboli grafici; D.M. 09 Marzo 2007: prestazione della resistenza al fuoco nelle attività soggette al controllo VVF; Ministero Interno circolare 20 settembre 1956, n. 74 (parte quarta): norme di sicurezza per gli impianti centralizzati di distribuzione di gas di petrolio liquefatti per usi civili; 5

6 DPR 1 agosto 2011, n. 151: Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n Decreto 7 agosto 2012: Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n Decreto 12 aprile 1996: Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi IMPIANTI ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192: Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia Legge n.186 del 1/3/1968 : Disposizioni concernenti la produzione dei materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici; D.Lgs. 311/ Attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia integrato con il D.Lgs. 311/ Disposizioni correttive ed integrative al D.Lgs. 192/05; DM 26/06/2015: Relazione tecnica di cui al comma 1 dell articolo 8 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, attestante la rispondenza alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico degli edifici DM 26/06/2015: linee guida nazionali per l attestazione della prestazione energetica degli edifici DM 26/06/2015: criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici D.M. 26 gennaio Aggiornamento del decreto 11 marzo 2008 in materia di riqualificazione energetica degli edifici. D.M. 37/ Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno di edifici; L. 10/91 - Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia CRITERI AMBIENTALI MINIMI D.Lgs. 30 maggio 2008, n. 115 Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all efficienza degli usi finali dell energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE. D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30 / CE. Legge 14 gennaio 2013, n. 10. Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. Decreto Legge 4 giugno 2013, n. 63 Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione 6

7 energetica nell edilizia per la definizione delle procedure d infrazione avviate dalla Commissione Europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale. D.Lgs. 4 luglio 2014 n.102 Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. COM(2014) 445 final Opportunità per migliorare l efficienza delle risorse nell edilizia. Decreto Legge 63/2013 convertito in Legge n.90/2013 e relativi decreti attuativi tra cui il decreto interministeriale del 26 giugno 2015 del Ministro dello sviluppo economico di concerto con i Ministri dell ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle infrastrutture e dei trasporti, della salute e della difesa, Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici, ai sensi dell articolo articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, con relativi allegati 1 (e rispettive appendici A e B) e 2 (c.d. decreto "prestazioni") ed il decreto interministeriale "Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici" (c.d. decreto "linee guida"); Decreto 6 giugno Guida per l integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici. Decreto del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 11 gennaio 2017: Adozione dei criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l'edilizia e per i prodotti tessili. Decreto del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 11 ottobre 2017: Criteri ambientali minimi per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici 4.2 CRITERI AMBIENTALI MINIMI Allo scopo di ridurre l impatto ambientale sulle risorse naturali, di aumentare l uso di materiali riciclati aumentando così il recupero dei rifiuti, con particolare riguardo ai rifiuti da demolizione e costruzione (coerentemente con l obiettivo di recuperare e riciclare entro il 2020 almeno il 70% dei rifiuti non pericolosi da costruzione e demolizione), fermo restando il rispetto di tutte le norme vigenti e di quanto previsto dalle specifiche norme tecniche di prodotto, il progetto prevede i criteri ambientali minimi così esposti. Con riferimento alle lavorazioni previste si evidenzia quanto segue. MALTE E CALCESTRUZZI PRECONFENZIONATI I calcestruzzi usati per il progetto devono essere prodotti con un contenuto minimo di materiale riciclato (secco) di almeno il 5% sul peso del prodotto (inteso come somma delle singole componenti). Al fine del calcolo della massa di materiale riciclato va considerata la quantità che rimane effettivamente nel prodotto finale. Ulteriori criteri richiesti sono: utilizzazione di materie prime disponibili localmente; controllo emissione di sostanze organiche volatili EC1 (malte) eventuale presenza di studio LCA sul prodotto scelto conforme a ISO ed allo standard EN

8 PITTURE E VERNICI I prodotti vernicianti devono essere conformi ai criteri ecologici e prestazionali previsti dalla decisione 2014/312/UE33 e s.m.i. relativa all assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica. Le aree di intervento dei CAM in edilizia riguardano, per quanto concerne gli edifici e l ambito di intervento: Consumi di risorse non rinnovabili Emissioni nocive Sostanze pericolose Mentre per il cantiere: Demolizioni selettive Gestione rifiuti Mezzi di cantiere e trasporti Consumi energetici e idrici Controllo delle emissioni di polveri CONSUMI DI RISORSE NON RINNOVABILI Nell ottica della diminuzione dei consumi di corrente elettrica proveniente da fonti non rinnovabili (carbone, gas) si deve incentivare l utilizzo di materiali la cui produzione richiede minor dispendio di risorse, prevedendo l uso di materie prime e di elementi composti (es. infissi) il cui LCA prevede per il fine vita il riciclo completo o comunque in percentuale elevata. EMISSIONI NOCIVE Non è consentito l utilizzo di prodotti contenenti sostanze ritenute dannose per lo strato d ozono quali per esempio cloro-fluoro-carburi (CFC), perfluorocarburi (PF), idro-bromo-carburi (HBFC), idro-cloro-fluoro-carburi (HCFC), idro-fluoro-carburi (GFC), Halon; SOSTANZE PERICOLOSE Nei componenti, parti o materiali usati non devono essere aggiunti intenzionalmente: 1) additivi a base di cadmio, piombo, cromo VI, mercurio, arsenico e selenio in concentrazione superiore allo 0.010% in peso. 2) ftalati, che rispondano ai criteri dell articolo 57 lettera f) del regolamento (CE) n.1907/2006 (REACH). Nei componenti, parti o materiali usati non devono essere presenti: 3) sostanze identificate come estremamente preoccupanti (SVHCs) ai sensi dell art.59 del Regolamento (CE) n. 1907/2006 ad una concentrazione maggiore dello 0,10% peso/peso. 4. sostanze e miscele classificate ai sensi del Regolamento (CE) n.1272/2008 (CLP): come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione di categoria 1A, 1B o 2 (H340, H350, H350i, H360, H360F, H360D, H36 0 FD, H360Fd, H360Df, H341, H351, H361f, H361d, H361fd, H362); 8

9 per la tossicità acuta per via orale, dermica, per inalazione, in categoria 1, 2 o 3 (H300, H310, H317, H330, H334) - come pericolose per l ambiente acquatico di categoria 1,2, 3 e 4 (H400, H410, H411, H412, H413) - come aventi tossicità specifica per organi bersaglio di categoria 1 e 2 (H370, H372). DEMOLIZIONI SELETTIVE Le demolizioni in progetto dovranno essere effettuate tenendo conto della riciclabilità dei materiali. Dovrà essere fatta una ricognizione ante intervento al fine di individuare questi materiali in modo da effettuare la loro rimozione selettiva, suddividendoli tra quelli recuperabili e riciclabili e quelli da destinare a discarica. GESTIONE RIFIUTI I rifiuti, in seguito alla demolizione selettiva, andranno separati in riciclabili e non in modo da conferirli a discarica per un corretto trattamento. MEZZI DI CANTIERE E TRASPORTI Per tutte le attività di cantiere e trasporto dei materiali devono essere utilizzati, per quanto possibile, mezzi che rientrano almeno nella categoria EEV (veicolo ecologico migliorato). CONSUMI ENERGETICI E IDRICI Nelle fasi di cantiere dovranno essere ridotti al minimo i consumi elettrici e idrici. Eventuali punti di approvvigionamento idrico dovranno essere dotati di apposito rubinetto a tenuta. CONTROLLO DELLE EMISSIONI DI POLVERI Come per il controllo delle emissioni nocive bisognerà isolare l area di cantiere dalle altre zone della scuola e tenere le macerie umide in modo da contenere le emissioni di polveri. FORMAZIONE DEL PERSONALE In conformità al Decreto del Ministero dell Ambiente del Territorio e del Mare del 26/01/2016 il personale impiegato nel cantiere, che svolge mansioni collegate alla gestione ambientale dello stesso, deve essere adeguatamente formato per tali specifici compiti e deve essere inquadrato correttamente dal punto di vista normativo. Si potrà verificare quanto detto mediante la compilazione dei questionari semplificati di monitoraggio della conformità a standard sociali minimi. Il personale deve essere formato per gli specifici compiti con particolare riguardo a: sistema di gestione ambientale gestione delle polveri gestione delle acque e scarichi gestione dei rifiuti L impresa offerente deve presentare in fase di offerta idonea documentazione attestante la formazione del personale. VERIFICHE IN CORSO D OPERA Durante la fase esecutiva, in ogni fase di lavoro, si procederà alle verifiche previste del citato Decreto 28/01/2017 e dovranno essere adottate le procedure di controllo previste dalla normativa citata al fine di perseguire l obiettivo del Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione» (PAN GPP) al fine 9

10 di integrare le esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure d'acquisto di beni e servizi delle Amministrazioni competenti sulla base di criteri e per categorie merceologiche individuati in modo specifico. Torrita di Siena (SI), lì 28 marzo 2019 Il Progettista (Dott. Ing. Giacomo Marcocci) 10

I Criteri ambientali negli appalti pubblici per l edilizia. ECOFORUM Roma 21 giugno 2017

I Criteri ambientali negli appalti pubblici per l edilizia. ECOFORUM Roma 21 giugno 2017 I Criteri ambientali negli appalti pubblici per l edilizia ECOFORUM Roma 21 giugno 2017 Lo sviluppo di un lungo percorso Due versanti confluenti: 1. Dal «Life cycle tinking» alla «Economia circolare» 2.

Dettagli

APPENDICE ALL ART. 31

APPENDICE ALL ART. 31 APPENDICE ALL ART. 31 1. SPECIFICAZIONI DELLE ESIGENZE INDICATE ALL'ART. 31 a) RESISTENZA MECCANICA E STABILITA' 1. Resistenza meccanica alle sollecitazioni statiche e dinamiche di esercizio 2. Resistenza

Dettagli

Criteri Ambientali Minimi (CAM) ex art. 34 D.Lgs 50/2016 PROGETTAZIONE STRUTTURALE POPOLI (PE) PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO MARZO 2016

Criteri Ambientali Minimi (CAM) ex art. 34 D.Lgs 50/2016 PROGETTAZIONE STRUTTURALE POPOLI (PE) PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO MARZO 2016 Criteri Ambientali Minimi (CAM) ex art. 34 D.Lgs 50/2016 PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO PROGETTAZIONE STRUTTURALE MARZO 2016 Studio tecnico per l'edilizia Ing. Roberto Calcagni Località : POPOLI (PE) TAVOLA

Dettagli

L'efficienza energetica degli edifici dopo i 3 D.M. 26 giugno 2015 : dalla progettazione alla certificazione energetica

L'efficienza energetica degli edifici dopo i 3 D.M. 26 giugno 2015 : dalla progettazione alla certificazione energetica L'efficienza energetica degli edifici dopo i 3 D.M. 26 giugno 2015 : dalla progettazione alla certificazione energetica Energy Manager negli Enti Locali, adempimenti per il rilascio di attestati di rispondenza

Dettagli

APPENDICE ALL'ART. 31

APPENDICE ALL'ART. 31 APPENDICE ALL'ART. 31 1. SPECIFICAZIONI DELLE ESIGENZE INDICATE ALL'ART. 31 a) RESISTENZA MECCANICA E STABILITA' 1. Resistenza meccanica alle sollecitazioni statiche e dinamiche di esercizio 2. Resistenza

Dettagli

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI GENERALI AUTORIZZATIVI STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE APPENDICE

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI GENERALI AUTORIZZATIVI STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE APPENDICE APPENDICE Edizione 2 Revisione 0 05/01/2011 Pagina 1 di 5 APPENDICE Principale normativa e legislazione di riferimento per i requisiti strutturali ed impiantistici. Tale elencazione non è esaustiva e risulta

Dettagli

APPENDICE ARTICOLO SPECIFICAZIONI DELLE ESIGENZE INDICATE ALL'ARTICOLO 31

APPENDICE ARTICOLO SPECIFICAZIONI DELLE ESIGENZE INDICATE ALL'ARTICOLO 31 APPENDICE ARTICOLO 31 1. SPECIFICAZIONI DELLE ESIGENZE INDICATE ALL'ARTICOLO 31 a) RESISTENZA MECCANICA E STABILITA' 1. Resistenza meccanica alle sollecitazioni statiche e dinamiche di esercizio 2. Resistenza

Dettagli

NUOVE OPPORTUNITA CONVEGNO E PROCEDURE PER L EDILIZIA SOSTENIBILE: Conto termico, Fondi Kyoto e CAM Edilizia

NUOVE OPPORTUNITA CONVEGNO E PROCEDURE PER L EDILIZIA SOSTENIBILE: Conto termico, Fondi Kyoto e CAM Edilizia NUOVE OPPORTUNITA E PROCEDURE PER L EDILIZIA SOSTENIBILE: Conto termico, Fondi Kyoto e CAM Edilizia GIOVEDI 5 MAGGIO 2015 l POSTO SALA CITTA Il Piano Nazionale GPP ed i Criteri Ambientali Minimi per l

Dettagli

Il recupero di rifiuti speciali nel settore delle costruzioni: aspetti normativi, tecnici e operativi

Il recupero di rifiuti speciali nel settore delle costruzioni: aspetti normativi, tecnici e operativi Il recupero di rifiuti speciali nel settore delle costruzioni: aspetti normativi, tecnici e operativi Il calcestruzzo con aggregati di riciclo: inquadramento normativo Ing. Luca Cominoli Università degli

Dettagli

Programma straordinario di intervento per la sicurezza delle periferie delle citta metropolitane Bando GURI 1 giugno 2016

Programma straordinario di intervento per la sicurezza delle periferie delle citta metropolitane Bando GURI 1 giugno 2016 Comune di Catania Direzione LL.PP. Infrastrutture Mobilità Sostenibile Programma straordinario di intervento per la sicurezza delle periferie delle citta metropolitane Bando GURI 1 giugno 2016 Recupero

Dettagli

quattrolinee Allegato 10 Riferimenti normativi Ph - Davide Bozzalla

quattrolinee Allegato 10 Riferimenti normativi Ph - Davide Bozzalla quattrolinee Allegato 10 Ph - Davide Bozzalla Riferimenti normativi www.torinofascuola.it info@torinofascuola.it NORMATIVA DI RIFERIMENTO L elenco è riportato a titolo indicativo, restando onere dei concorrenti

Dettagli

PARTE PRIMA CODICE CIVILE E DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE PARTE SECONDA LEGGI COMPLEMENTARI

PARTE PRIMA CODICE CIVILE E DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE PARTE SECONDA LEGGI COMPLEMENTARI 1115 PARTE PRIMA CODICE CIVILE E DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE CODICE CIVILE Libro III (artt. 1100-1139)... 5 Libro VI (art. 2659)... 51 DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE E TRANSITORIE Disp. att. c.c. (artt. 61-72,

Dettagli

Il Piano Nazionale GPP ed i Criteri Ambientali Minimi per l edilizia sostenibile

Il Piano Nazionale GPP ed i Criteri Ambientali Minimi per l edilizia sostenibile Il Piano Nazionale GPP ed i Criteri Ambientali Minimi per l edilizia sostenibile Sergio Saporetti Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Clima ed Energia Divisione II,

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/12/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/12/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 6 dicembre 2017, n. 824 Avvio del Sistema Informativo per la gestione degli Attestati di Prestazione Energetica degli edifici nel

Dettagli

LA NORMATIVA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI. Prof. Maurizio Nicolella

LA NORMATIVA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI. Prof. Maurizio Nicolella LA NORMATIVA TECNICA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI NORMATIVA COGENTE LEGGE D. L. D LGS. D.P.R. D.P.C.M. D.M. CIRCOLARE NORMATIVA VOLONTARIA NORME UNI (Italia) NORME CEI (Italia) NORME CEN (Europa) NORME DIN

Dettagli

EDIFICI PUBBLICI - MATERIALI PER L'EDILIZIA: FISSATE LE PERCENTUALI MINIME DI MATERIALE RICICLATO E RECUPERATO

EDIFICI PUBBLICI - MATERIALI PER L'EDILIZIA: FISSATE LE PERCENTUALI MINIME DI MATERIALE RICICLATO E RECUPERATO EDIFICI PUBBLICI - MATERIALI PER L'EDILIZIA: FISSATE LE PERCENTUALI MINIME DI MATERIALE RICICLATO E RECUPERATO La Gazzetta Ufficiale del 6 novembre ha pubblicato il decreto 11 ottobre del Ministero dell

Dettagli

ELENCO DELLE PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.

ELENCO DELLE PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI. ELENCO DELLE PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI. CEI 0-2: CEI 0-10: CEI 11-1: CEI 11-8: CEI 11-17: CEI 11-18: Guida per la definizione della

Dettagli

Principali riferimenti normativi

Principali riferimenti normativi Circ. Min. Sanità 22/6/1983 Circ. Min. Sanità 10/7/1986, n. 45 D.P.R. 24/5/1988, n. 215 D.lgs.15/08/91, n.277 Circ. del Min. Sanità 25/11/91, n. 23 Legge 27/03/92, n. 257 Circ. Reg. Ass. Sanità 07/12/93,

Dettagli

La Casa Mediterranea e i CAM (Criteri Ambientali Minimi) per gli appalti verdi

La Casa Mediterranea e i CAM (Criteri Ambientali Minimi) per gli appalti verdi l BOLOGNA, Sala A Pad.26 La Casa Mediterranea e i CAM (Criteri Ambientali Minimi) per gli appalti verdi Il Piano Nazionale GPP ed i Criteri Ambientali Minimi per l edilizia alla luce del nuovo codice appalti

Dettagli

8, , 131, (4.13/2008/19 CU

8, , 131, (4.13/2008/19 CU 1) DECRETO 18 dicembre 2008 Ministero dello Sviluppo Economico. Incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ai sensi dell articolo 2, comma 150, della legge 24 dicembre 2007,

Dettagli

All-002 Riferimenti normativi

All-002 Riferimenti normativi Rev. 00 del 15/05/2013 Pag. 1 di 5 Documento di Valutazione dei Rischi del Rev. 00 del 15/05/2013 Prima emissione EMISSIONE/REVISIONE CORRENTE Motivo della Emissione/ Rev. 00 del 15/05/2013 Pag. 2 di 5

Dettagli

Valutazione Ciclo Di Vita

Valutazione Ciclo Di Vita Valutazione Ciclo Di Vita 2.3.7 FINE VITA OBBLIGATORIO 2.4.1.1 DISASSEMBLABILILITA OBBLIGATORIO 2.6.6 BILANCIO MATERICO OPZIONALE I progetti degli interventi di nuova costruzione, inclusi gli interventi

Dettagli

SCUOLA DELL'INFANZIA "CASE ROSSE" SITA IN VIA VALLE CASTELLANA

SCUOLA DELL'INFANZIA CASE ROSSE SITA IN VIA VALLE CASTELLANA ROMA CAPITALE MUNICIPIO ROMA IV Direzione Tecnica LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORMATIVE DI PREVENZIONE INCENDI E DI MESSA IN SICUREZZA (MUNICIPIO IV) SCUOLA DELL'INFANZIA "CASE ROSSE" SITA IN VIA VALLE

Dettagli

ESECUTIVO PROGETTO. Arch. Antonio Gullà. Geom. Francesco Calisto Geom. Gaetano Cosentino. Ing. Domenico Zizza Zizza

ESECUTIVO PROGETTO. Arch. Antonio Gullà. Geom. Francesco Calisto Geom. Gaetano Cosentino. Ing. Domenico Zizza Zizza PROGETTO ESECUTIVO Arch. Antonio Gullà Ing. Domenico Zizza Zizza Geom. Francesco Calisto Geom. Gaetano Cosentino PROVINCIA DI CROTONE (COMUNE DI CUTRO) Progetto Preliminare definitivo - Progetto di adeguamento

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO Area: PROGRAMMAZIONE SOSTENIBILE E INFR. ENERGETICHE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO Area: PROGRAMMAZIONE SOSTENIBILE E INFR. ENERGETICHE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 853 30/12/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 19906 DEL 20/12/2016 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO Area: PROGRAMMAZIONE SOSTENIBILE

Dettagli

Completamento dei lavori di messa in sicurezza, ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., della scuola elementare e materna del capoluogo

Completamento dei lavori di messa in sicurezza, ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., della scuola elementare e materna del capoluogo di c embr e2014 Completamento dei lavori di messa in sicurezza, ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., della scuola elementare e materna del capoluogo Introduzione Il presente progetto prevede la realizzazione

Dettagli

DOCUMENTO DI FATTIBILITA (art. 23 comma 5 e 6 del codice dei contratti di cui ala D.LGS. 50/2016 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

DOCUMENTO DI FATTIBILITA (art. 23 comma 5 e 6 del codice dei contratti di cui ala D.LGS. 50/2016 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Comune di Catania Direzione LL.PP. Infrastrutture Mobilità Sostenibile Servizi Cimiteriali P.O. Progettazione di nuove opere e riqualificazione dello spazio urbano ed immobili di interesse storico ed artistico

Dettagli

STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE

STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE Introduzione Il Progetto Esecutivo relativo all intervento di Riqualificazione funzionale dell edificio scolastico Elvira Bianchi Serra di Pietrafitta(CS). -Completamento

Dettagli

Gli Acquisti della P.A. dovranno essere Verdi : introdotto l obbligo di applicare i «criteri minimi ambientali» nelle gare d appalto pubbliche

Gli Acquisti della P.A. dovranno essere Verdi : introdotto l obbligo di applicare i «criteri minimi ambientali» nelle gare d appalto pubbliche Gli Acquisti della P.A. dovranno essere Verdi : introdotto l obbligo di applicare i «criteri minimi ambientali» nelle gare d appalto pubbliche 10/05/2016 I criteri minimi ambientali «CAM» PREMESSA Con

Dettagli

21) DELIBERAZIONE 31 marzo 2008, n. EEN 4/08 Autorità per l Energia e il Gas.

21) DELIBERAZIONE 31 marzo 2008, n. EEN 4/08 Autorità per l Energia e il Gas. 1) DECRETO 2 gennaio 2008 Ministero delle Infrastrutture. Rilevazione dei prezzi medi per l anno 2005 e delle variazioni percentuali annuali per l anno 2006, e dei prezzi medi e delle variazioni percentuali

Dettagli

DICHIARAZIONE DEL CONCORRENTE

DICHIARAZIONE DEL CONCORRENTE ESENTE BOLLO (art. 37 del D.P.R. 445/2000) DICHIARAZIONE DEL CONCORRENTE Il sottoscritto nato a il residente in via n. città provincia Cap codice fiscale Telefono fax e-mail pec in qualità di: (cancellare

Dettagli

CENTRO SERVIZI INTEGRATO ALLE IMPRESE

CENTRO SERVIZI INTEGRATO ALLE IMPRESE REGIONE SICILIANA Presidenza del Consiglio dei Ministri ASSESSORATO REGIONALE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE Questo elaborato è di proprietà dell'ing. Francesco Freni tutti i diritti sono riservati. I disegni

Dettagli

PIANO DI AZIONE NAZIONALE SUGLI ACQUISTI PUBBLICI VERDI ED I CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER L EDILIZIA SOSTENIBILE

PIANO DI AZIONE NAZIONALE SUGLI ACQUISTI PUBBLICI VERDI ED I CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER L EDILIZIA SOSTENIBILE Sicurezza ed efficienza energetica: le Fibre Artificiali Vetrose Presentazione delle Linee Guida sulle misure di prevenzione per la tutela della salute nell utilizzo delle Fibre Artificiali Vetrose Il

Dettagli

Normativa nazionale. Legge n. 221/2012 - "Decreto Crescita-bis" (novità sugli scarichi a parete).

Normativa nazionale. Legge n. 221/2012 - Decreto Crescita-bis (novità sugli scarichi a parete). Normativa nazionale D.P.R. 16 aprile 2013, n. 74 - "Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici

Dettagli

Realizzazione di un programma di recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Risparmio energetico

Realizzazione di un programma di recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Risparmio energetico Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dipartimento per le Infrastrutture, gli Affari Generali ed il Personale Direzione Generale per le Politiche Abitative Servizio Qualità urbana e politiche

Dettagli

SERVIZIO LAVORI PUBBLICI

SERVIZIO LAVORI PUBBLICI SERVIZIO LAVORI PUBBLICI LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI NEI FABBRICATI COMUNALI PROGETTO PRELIMINARE - DEFINITIVO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO COMUNE DI CAMAIORE Provincia di Lucca COMUNE DI CAMAIORE Provincia di Lucca PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO Arch. Francesco Isola MANUTENZIONE STRAORDINARIA LOCALI "EX VEGE'" CAMAIORE Novembre 2015 Premesse

Dettagli

Comune di Polesella. provincia di Rovigo Tel. 0425/ Fax 0425/447111

Comune di Polesella. provincia di Rovigo Tel. 0425/ Fax 0425/447111 Comune di Polesella provincia di Rovigo Tel. 0425/444022 - Fax 0425/447111 LAVORI PER LA RIQUALIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DELLE FACCIATE ESTERNE E DELL AREA CORTILIVA DELLA SCUOLA PRIMARIA DEL CAPOLUOGO

Dettagli

CRITERI MINIMI AMBIENTALI FORNITURA ARREDO AULE

CRITERI MINIMI AMBIENTALI FORNITURA ARREDO AULE CRITERI MINIMI AMBIENTALI FORNITURA ARREDO AULE I criteri ambientali minimi nel settore arredamento (PAN-GPP, CAM aggiornati a Gennaio 2016, si applica obbligatoriamente con gli appalti pubblici con DL

Dettagli

Supplemento straordinario n. 3 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 51

Supplemento straordinario n. 3 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 51 Ripubblicazione del decreto 19 luglio 2011 «ModiÞ ca ed integrazione degli allegati del decreto 25 novembre 2008 di disciplina delle modalità di erogazione dei Þ nanziamenti a tasso agevolato del Fondo

Dettagli

B3 STUDIO BALLI VIA DI SAN LUCA, BOLOGNA

B3 STUDIO BALLI VIA DI SAN LUCA, BOLOGNA Premessa La presente relazione riguarda la verifica dei criteri ambientali minimi per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale

Dettagli

PROGRAMMAZIONE SOSTENIBILE E INFR. ENERGETICHE DETERMINAZIONE. Estensore CICCHELLI SILVIO. Responsabile del procedimento CICCHELLI SILVIO

PROGRAMMAZIONE SOSTENIBILE E INFR. ENERGETICHE DETERMINAZIONE. Estensore CICCHELLI SILVIO. Responsabile del procedimento CICCHELLI SILVIO REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO PROGRAMMAZIONE SOSTENIBILE E INFR. ENERGETICHE DETERMINAZIONE N. G04371 del 05/04/2018 Proposta n. 5320 del 27/03/2018 Oggetto:

Dettagli

REGIONE TOSCANA POR FESR Riferimenti normativi

REGIONE TOSCANA POR FESR Riferimenti normativi REGIONE TOSCANA POR FESR 2014 2020 Riferimenti normativi Atti normativi comunitari, nazionali e regionali, unitamente alle principali disposizioni di attuazione, di riferimento per l applicazione del bando.

Dettagli

Gentile Rup acquisti verdi Codice dei contratti pubblici

Gentile Rup acquisti verdi Codice dei contratti pubblici Gentile Rup, il 2 febbraio è entrato in vigore il cosiddetto Collegato ambientale alla legge di stabilità per l anno 2016, la Legge 28 dicembre 2015 n. 221 recante Disposizioni in materia ambientale per

Dettagli

INDICE SISTEMATICO PARTE I GOVERNO DEL TERRITORIO. Sezione I Il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia

INDICE SISTEMATICO PARTE I GOVERNO DEL TERRITORIO. Sezione I Il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia INDICE SISTEMATICO PARTE I GOVERNO DEL TERRITORIO Sezione I Il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Testo Unico delle Testo Unico

Dettagli

Appalti Pubblici e Criteri Ambientali Minimi «CAM» :

Appalti Pubblici e Criteri Ambientali Minimi «CAM» : Ing. Marco Piana 10 marzo 2017 Appalti Pubblici e Criteri Ambientali Minimi «CAM» : Come mettersi in regola per partecipare alle gare I criteri minimi ambientali «CAM» PREMESSA Con il termine Green Public

Dettagli

COMUNE DI GAZZUOLO (Provincia di Mantova)

COMUNE DI GAZZUOLO (Provincia di Mantova) COMUNE DI GAZZUOLO (Provincia di Mantova) DETERMINAZIONE N. 61-2016 ****** AREA TECNICA ORIGINALE OGGETTO : RINNOVO DEL SERVIZIO INERENTE IL SISTEMA DI GESTIONE E MONITORAGGIO ENERGETICO EOS HEATING SYSTEM

Dettagli

Decreto del Ministero dell Interno 20 dicembre 2012

Decreto del Ministero dell Interno 20 dicembre 2012 Decreto del Ministero dell Interno 20 dicembre 2012 Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione

Dettagli

CRITERI AMBIENTALI MINIMI CAM. contributo dei sistemi BACS per l Efficienza Energetica e la Sostenibilità secondo la Norma UNI EN 15232

CRITERI AMBIENTALI MINIMI CAM. contributo dei sistemi BACS per l Efficienza Energetica e la Sostenibilità secondo la Norma UNI EN 15232 CRITERI AMBIENTALI MINIMI CAM contributo dei sistemi BACS per l Efficienza Energetica e la Sostenibilità secondo la Norma UNI EN 15232 Cosa sono i CAM? I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti

Dettagli

REGIONE TOSCANA POR FESR Aiuti a progetti di efficientamento energetico degli immobili. Riferimenti normativi

REGIONE TOSCANA POR FESR Aiuti a progetti di efficientamento energetico degli immobili. Riferimenti normativi REGIONE TOSCANA POR FESR 2014 2020 Aiuti a progetti di efficientamento energetico degli immobili Riferimenti normativi Atti normativi comunitari, nazionali e regionali, unitamente alle principali disposizioni

Dettagli

I criteri ambientali minimi e la certificazione CasaClima

I criteri ambientali minimi e la certificazione CasaClima I criteri ambientali minimi e la certificazione CasaClima Mariadonata Bancher Agenzia per l`energia Alto Adige-CasaClima CAM Edilizia Decreto 24 dicembre 2015 «Adozione dei criteri ambientali minimi per

Dettagli

Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3)

Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3) Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3) Ministero dell'interno - Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle

Dettagli

AGGIORNATO AL: 20/12/1999 PAG.: 1/1 FRUIBILITÀ DI SPAZI ED ATTREZZATURE

AGGIORNATO AL: 20/12/1999 PAG.: 1/1 FRUIBILITÀ DI SPAZI ED ATTREZZATURE ALLEGATO A / 1 FAMIGLIA 7 20/12/1999 PAG.: 1/1 FRUIBILITÀ DI SPAZI ED ATTREZZATURE PROPOSIZIONE ESIGENZIALE ( SECONDO LA DIRETTIVA 89/106 CEE) L opera deve essere concepita e realizzata in modo tale da

Dettagli

Esperienza Acer Ferrara di demolizione e recupero selettivo Ing. Giuseppe Addesso

Esperienza Acer Ferrara di demolizione e recupero selettivo Ing. Giuseppe Addesso Esperienza Acer Ferrara di demolizione e recupero selettivo Ing. Giuseppe Addesso De-sealing: esperienze concrete di rigenerazione urbana e saldo positivo di suolo Campus Universitario di Parma 17 Gennaio

Dettagli

Progetto di fattibilità tecnico-economica del lotto funzionale 1 del Polo Scientifico Universitario di Grugliasco

Progetto di fattibilità tecnico-economica del lotto funzionale 1 del Polo Scientifico Universitario di Grugliasco Università degli Studi di Torino Progetto di fattibilità tecnico-economica del lotto funzionale 1 del Polo Scientifico Universitario di Grugliasco PREMESSA La presente relazione raccoglie le principali

Dettagli

Sistemi di Gestione Ambientale. Emission Trading Scheme(ETS)

Sistemi di Gestione Ambientale. Emission Trading Scheme(ETS) BIOARCHITETTURA DOMOTICA CRITERI AMBIENTALI MINIMI CAM EDILIZIA Lucia Granini Modena, 30/11/2017 Presentazione Aequilibria di Daniele Pernigotti SERVIZI AEQUILIBRIA: Sistemi di Gestione Ambientale Emission

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO ALLEGATO A

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO ALLEGATO A CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO X LEGISLATURA ALLEGATO ALLA LEGGE REGIONALE RELATIVA A: VENETO 2050: POLITICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA E LA RINATURALIZZAZIONE DEL TERRITORIO E MODIFICHE ALLA LEGGE

Dettagli

Sezione I: Amministratore

Sezione I: Amministratore Parte Prima Normativa fondamentale 1. R.D. 16 marzo 1942, n. 262. Approvazione del testo del Codice civile (Articoli estratti)... 15 2. R.D. 30 marzo 1942, n. 318. Disposizioni per l attuazione del codice

Dettagli

Acquisti Pubblici Ecologici

Acquisti Pubblici Ecologici Acquisti Pubblici Ecologici Legge sulla green economy L. 28 dicembre 2015 n. 221 Marcella Cusimano - Progetto APE 10 maggio 2016 1 Diventa legge il Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità 2014 La

Dettagli

CO.ABI Società Cooperativa Sede: Via Cavour, Faenza Tel Fax P.

CO.ABI Società Cooperativa Sede: Via Cavour, Faenza Tel Fax P. CO.ABI Società Cooperativa Sede: Via Cavour, 3 48018 Faenza Tel. 0546.26028 Fax. 0546.680085 email coabi@coabi.it - P.iva 0065241039 QUALI SERVIZI AI SOCI? L'indagine conoscitiva le preferenze dei soci

Dettagli

La certificazione energetica degli edifici aspettando i decreti attuativi

La certificazione energetica degli edifici aspettando i decreti attuativi Latina Venerdì 5 Ottobre 2007 Prof. Costanzo Di Perna diperna@univpm.it La certificazione energetica degli edifici aspettando i decreti attuativi DECRETO LEGISLATIVO 29 dicembre 2006, n. 311 Disposizioni

Dettagli

Il Piano Nazionale GPP ed i Criteri Ambientali Minimi alla luce del nuovo codice appalti

Il Piano Nazionale GPP ed i Criteri Ambientali Minimi alla luce del nuovo codice appalti Direzione Clima ed Energia Divisione II, Clima e Certificazione ambientale Il Piano Nazionale GPP ed i Criteri Ambientali Minimi alla luce del nuovo codice appalti Uno scenario futuro Nel corso del XX

Dettagli

Art. 1 Modifiche all'articolo 2 del decreto legislativo n. 115 del Art. 2 Modifiche all'articolo 3 del decreto legislativo n.

Art. 1 Modifiche all'articolo 2 del decreto legislativo n. 115 del Art. 2 Modifiche all'articolo 3 del decreto legislativo n. D.Lgs. 29-3-2010 n. 56 Modifiche ed integrazioni al decreto 30 maggio 2008, n. 115, recante attuazione della direttiva 2006/32/CE, concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici

Dettagli

OGGETTO: RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

OGGETTO: RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA PROGETTO COFINANZIATO DAL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE DENOMINAZIONE DELL'OPERA: RIQUALIFICAZIONE DELLA CENTRALE TERMICA A SERVIZIO DELLA SCUOLA ELEMENTARE PASCUCCI SITA IN PIAZZA GANGANELLI, 26

Dettagli

Il D.M : l approccio pratico per i soggetti proponenti

Il D.M : l approccio pratico per i soggetti proponenti 21/06/2018 Il D.M. 11.10.2017: l approccio pratico per i soggetti proponenti Viale del Lavoro 6 Monte di Malo (VI) Ing. Michele Milan Art. 68. (Specifiche tecniche) 1. Le specifiche tecniche indicate

Dettagli

e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE";

e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE; Anno XLIV - N. 34 Ordinario (25.09.2013) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Pag. 13 carica e dal Responsabile dell Ufficio competente in materia di rapporti e controlli sull A.R.T.A.; 4) di stabilire

Dettagli

SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA del COMUNE di FERENTINO

SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA del COMUNE di FERENTINO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA del COMUNE di FERENTINO Spazio per protocollo Spazio per timbro accettazione S.U.E. OGGETTO: RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA (artt. 24-25 DPR 380/01 e s.m.i.) Il/ La sottoscritto/a

Dettagli

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli SETTORE ASSETTO E SVILUPPO DEL TERRITORIO

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli SETTORE ASSETTO E SVILUPPO DEL TERRITORIO COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli SETTORE ASSETTO E SVILUPPO DEL TERRITORIO DICHIARAZIONE DI FINE LAVORI ED ATTESTAZIONE DI AGIBILITA (D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, art. 25-comma 5-bis.) *

Dettagli

Il Direttore del Servizio Centrale Demanio e Patrimonio. lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

Il Direttore del Servizio Centrale Demanio e Patrimonio. lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; DETERMINAZIONE N. 46 DEL 21 gennaio 2011 Oggetto: procedura aperta, con pubblicazione del bando di gara, per l affidamento del contratto pubblico finalizzato alla realizzazione della centrale di produzione

Dettagli

ALLEGATO ENERGETICO. Regolamento Edilizio Comunale

ALLEGATO ENERGETICO. Regolamento Edilizio Comunale COMUNE DI BRIGNANO GERA D ADDA Provincia di Bergamo Servizio Gestione del Territorio ALLEGATO ENERGETICO AL Regolamento Edilizio Comunale adottato con deliberazione consiliare n. 01 in data 31.03.2012

Dettagli

I CAM e l efficienza energetica

I CAM e l efficienza energetica ACQUISTI VERDI E AMMINISTRAZIONI LOCALI: STRUMENTI NORMATIVI PER COLMARE IL DIVARIO TRA DISPOSIZIONI DI LEGGE E PRATICA NEI PICCOLI COMUNI I CAM e l efficienza energetica Milano, 11 novembre 2016 Alessandra

Dettagli

LA MANCATA INDICAZIONE DELL INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA DEL RICHIEDENTE E/O DI PERSONA DELEGATA COMPORTA IL DINIEGO DELLA RICHIESTA

LA MANCATA INDICAZIONE DELL INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA DEL RICHIEDENTE E/O DI PERSONA DELEGATA COMPORTA IL DINIEGO DELLA RICHIESTA LA MANCATA INDICAZIONE DELL INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA DEL RICHIEDENTE E/O DI PERSONA DELEGATA COMPORTA IL DINIEGO DELLA RICHIESTA Pagina 1 di 5 COMUNE DI CASAL VELINO Provincia di Salerno P.zza XXIII

Dettagli

mix prezzo di esproprio

mix prezzo di esproprio mix prezzo di esproprio mix 2 Piano di dettaglio per l attuazione del comparti n. 1 maglia di espansione C2 n. 22 Japigia, località S. Anna 3 4 5 acquisizione aree, urbanizzazioni ed oneri complementari

Dettagli

Progettista dell edilizia sostenibile

Progettista dell edilizia sostenibile identificativo scheda: 09-026 stato scheda: Validata Descrizione sintetica Il progettista dell edilizia sostenibile e ad alta efficienza energetica è una figura professionale in grado di identificare i

Dettagli

DICHIARAZIONI DI CONFORMITA

DICHIARAZIONI DI CONFORMITA DICHIARAZIONI DI CONFORMITA Categoria di Intervento Io sottoscritto iscritto all Albo dei della Provincia di al N in qualità di progettista delle opere di del fabbricato/terreno di proprietà censito al

Dettagli

D.M. 10 settembre Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili.

D.M. 10 settembre Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. 6 ENERGIA 6.1- INTRODUZIONE NORMATIVA La questione energetica è un tema centrale di discussione a livello nazionale ed internazionale, che ha assunto negli anni sempre maggiore importanza in relazione

Dettagli

PER LA VERIFICA DELLA RELAZIONE SUL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI CNI

PER LA VERIFICA DELLA RELAZIONE SUL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI CNI PER LA VERIFICA DELLA RELAZIONE SUL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI CNI Prof. Ing. Francesco RUGGIERO Politecnico di Bari GRUPPO DI LAVORO ENERGIA Lecce 8-09-2017 PER LA VERIFICA DELLA RELAZIONE SUL

Dettagli

COMUNE DI ROCCARASO Provincia dell Aquila

COMUNE DI ROCCARASO Provincia dell Aquila COMUNE DI ROCCARASO Provincia dell Aquila REALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE COMUNALI LAVORI DI COMPLETAMENTO DELLA PALESTRA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MEDIE PROGETTO ESECUTIVO SECONDO LOTTO RELAZIONE

Dettagli

COMUNE DI VAL BREMBILLA

COMUNE DI VAL BREMBILLA COMUNE DI VAL BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE ALLEGATO ENERGETICO 1 0. Premessa...2 1. Campo di applicazione...4 2. Categoria A...5 3. Categoria B...7 4. Categoria C...9 5. Categoria D...9 2 0.

Dettagli

IDENTIFICAZIONE CATASTALE E DESTINAZIONE URBANISTICA DEL SITO

IDENTIFICAZIONE CATASTALE E DESTINAZIONE URBANISTICA DEL SITO PREMESSE L Amministrazione Comunale di Montebello di Bertona (PE), a seguito di procedura di selezione professionale mediante avviso pubblico, ha incaricato il sottoscritto ing. Tiberio Cianci della redazione

Dettagli

ALLEGATO ENERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

ALLEGATO ENERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE COMUNE DI CALCIO PROVINCIA DI BERGAMO ALLEGATO ENERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Ufficio Tecnico Comunale Marzo 2012 INDICE 0. RIFERIMENTI NORMATIVI PAG. 3 1. CAMPO DI APPLICAZIONE PAG. 5 2.

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento

Provincia Autonoma di Trento Bollettino Ufficiale n. 8/I-II del 21/02/2017 / Amtsblatt Nr. 8/I-II vo1/02/2017 0141 180519 Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2017 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del

Dettagli

AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI DEL PROGETTISTA

AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI DEL PROGETTISTA AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI DEL PROGETTISTA Allo Sportello Unico per l Edilizia del Comune di Villanova Mondovì DATI ANAGRAFICI DEL PROGETTISTA Cognome e Nome Nato a il Codice Fiscale: P. IVA _

Dettagli

All. 1_Relazione Tecnica Economica

All. 1_Relazione Tecnica Economica 013 Ristrutturazione della Sala di Elettrofisiologia - U.O. Cardiologia All. 1_Relazione Tecnica Economica Sede Legale: 26013 Crema Largo Ugo Dossena 2 Tel. (0373) 2801 fax (0373) 280512 Casella Postale

Dettagli

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI COMUNI E PRINCIPI GENERALI NOTE INTRODUTTIVE 11 ARTICOLI 1-3SEXIES 12 PARTE SECONDA PROCEDURE PER

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Indice Generale

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Indice Generale REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Indice Generale TITOLO I NORME GENERALI CAPO I - DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art.1 Contenuti e limiti del Regolamento Edilizio Art.2 Richiamo a disposizioni generali di legge

Dettagli

Torino, 25 maggio 2016 SIGNIFICATO E CRITERI DI ATTUAZIONE DELLA TERMOREGOLAZIONE CON CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE. Ing Ugo Gian Piero CLERICI

Torino, 25 maggio 2016 SIGNIFICATO E CRITERI DI ATTUAZIONE DELLA TERMOREGOLAZIONE CON CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE. Ing Ugo Gian Piero CLERICI Torino, 25 maggio 2016 SIGNIFICATO E CRITERI DI ATTUAZIONE DELLA TERMOREGOLAZIONE CON CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE Ing Ugo Gian Piero CLERICI Le attuali rivoluzioni normative nel settore energetico derivano

Dettagli

Le politiche di efficientamento energetico degli edifici pubblici del comune di Ravenna

Le politiche di efficientamento energetico degli edifici pubblici del comune di Ravenna Comune di Ravenna Area Infrastrutture Civili Servizio Edilizia Pubblica Ravenna, 18 maggio 2017 Le politiche di efficientamento energetico degli edifici pubblici del comune di Ravenna Ing.Luca Leonelli

Dettagli

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO di concerto con IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE Visto l'articolo 87, comma quinto, della Costituzione; Visto l'articolo 11-quaterdecies,

Dettagli

Pagina 1 di 6. DECRETO LEGISLATIVO 29 marzo 2010, n. 56

Pagina 1 di 6. DECRETO LEGISLATIVO 29 marzo 2010, n. 56 Pagina 1 di 6 DECRETO LEGISLATIVO 29 marzo 2010, n. 56 Modifiche ed integrazioni al decreto 30 maggio 2008, n. 115, recante attuazione della direttiva 2006/32/CE, concernente l'efficienza degli usi finali

Dettagli

PARTI COMUNI ED ESCLUSIVE. Impianti non centralizzati di ricezione radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti rinnovabili...

PARTI COMUNI ED ESCLUSIVE. Impianti non centralizzati di ricezione radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti rinnovabili... Presentazione... Elencoautori... Notiziesugliautori... Abbreviazioni... V VII XI XIII PARTI COMUNI ED ESCLUSIVE Art. 1117 Particomunidell edificio... 1 Art. 1117-bis Ambitodiapplicabilità... 91 Art. 1118

Dettagli

COMUNE DI RIPALTA ARPINA PROVINCIA DI CREMONA

COMUNE DI RIPALTA ARPINA PROVINCIA DI CREMONA PROVINCIA DI CREMONA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA RIDUZIONE DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE TRAMITE LA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 26 del 23.11.2016

Dettagli

A L L E G A T O E N E R G E T I C O

A L L E G A T O E N E R G E T I C O COMUNE DI CARAVAGGIO A L L E G A T O E N E R G E T I C O al Regolamento Edilizio Comunale adottato con deliberazione consiliare n. 15 in data 26/3/2012 approvato con deliberazione consiliare n. 26 in data

Dettagli

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LE DIAGNOSI ENERGETICHE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Ing. Mazzari Alessandro Esperto in Gestione dell Energia (EGE) UNI 11339 OBIETTIVO Lo scopo della Diagnosi Energetica è la conoscenza approfondita

Dettagli

Relazione Tecnico - Illustrativa

Relazione Tecnico - Illustrativa Relazione Tecnico - Illustrativa Recupero immobile confiscato alla mafia via Cefaly, 16 CENNI STORICI ED INQUADRAMENTO TERRITORIALE Con Decreto di Destinazione prot. 0034691 del 06/11/2014 del Direttore

Dettagli

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11 DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI COMUNI E PRINCIPI GENERALI NOTE INTRODUTTIVE 13 ARTICOLI 1-3SEXIES 14 PARTE SECONDA

Dettagli