COMUNE DI COGOLETO Città Metropolitana di Genova Via Rati 66 Tel. 010/91701 Fax 010/ C.F P.I
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1 COMUNE DI COGOLETO Città Metropolitana di Genova Via Rati 66 Tel. 010/91701 Fax 010/ C.F P.I OGGETTO: VARIANTE URBANISTICA AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL ART. 7 DELLA L.R. N. 24/01 COME INTEGRATA DALLA L.R. N. 30/2014 RELATIVA ALL INSERIMENTO NEL P.R.G. VIGENTE DI UNA DISCIPLINA PER IL RECUPERO ABITATIVO DEI SOTTOTETTI ESISTENTI E DEI LOCALI DI CUI ALL ART. 5 DELLA STESSA L.R. ARTICOLI/PARAGRAFI DA INTRODURRE NELLE N.T.A. DEL P.R.G. 1
2 INTEGRAZIONI ALLE N.T.A. P.R.G. ART. 13 BIS DISCIPLINA RECUPERO ABITATIVO SOTTOTETTI ESISTENTI E ALTRI LOCALI AI SENSI DELLA L.R. 24/2001 E S.M.I. L applicazione della disciplina del recupero dei sottotetti e di altri locali (art. 5) nei termini disposti dalla L.R. n. 24/2001 e s.m.i. è sottoposta sul territorio comunale alle seguenti ulteriori condizioni: Le presenti norme si applicano ai sottotetti e altri locali di cui all art. 5 della L.R. n. 24/2001 e s.m.i. esistenti alla data del e non sono cumulabili con gli ampliamenti consentiti dal presente strumento urbanistico. Il recupero ai fini abitativi dei sottotetti senza modificazione delle altezze di colmo e di gronda, nel rispetto delle disposizioni di cui alla legge regionale, è consentito su tutto il territorio comunale. Il recupero ai fini abitativi di altri volumi o superfici, collocati in parti dell edificio diverse dai sottotetti, nel rispetto delle disposizioni della legge regionale, è consentito nelle zona A B C Ft di P.R.G. con esclusione degli interventi che: A) Comportino la trasformazione di superfici di box/autorimesse esistenti pertinenziali inferiori ai minimi previsti dall art. 19 della L.R. 16/08 s.mi.. B) Prospettino direttamente esclusivamente su Via Cristoforo Colombo, Via Rati e tutti gli scali e piazze verso mare prospicienti tali vie senza aree di filtro a giardino privato o condominiale. Il recupero ai fini abitativi di altri volumi o superfici collocati in parti dell edificio diverse dai sottotetti nel rispetto delle disposizioni della legge regionale è consentito in zona E solo per i locali accessori. Non è consentito il recupero ai fini abitativi di porticati, logge e tettoie. Il recupero ai fini abitativi dei sottotetti con modificazione delle altezze di colmo e di gronda è consentito, nel rispetto delle disposizioni di cui alla legge regionale, su tutto il territorio comunale con esclusione delle seguenti zone/immobili: A) Aree ed immobili definiti dall art. 7, comma 2, punti della legge regionale n. 24/2001 e s.m.i.. B) Zone A (Centro Storico) dello Strumento Urbanistico. C) Zone già escluse dall applicazione della L.R. n. 49/09 con D.G.C. n. 59 del D) P.P.I.P. Donegaro Bc12 ex B4 di P.R.G.. 2
3 - Non sono consentiti su tutto il territorio comunale interventi che comportino la sola modifica delle quote di colmo. - Sono consentiti su tutto il territorio comunale interventi che comportino la modifica della sola quota di imposta che può avvenire solo nel rispetto delle disposizioni sulla pendenza delle falde (art. 4 ultimo capoverso, punto 4 delle N.T.A. del P.R.G.). Il recupero abitativo del sottotetto può avvenire anche con l abbassamento del/dei solai interpiano a condizione che l altezza interna netta nel punto più elevato del sottotetto esistente sia almeno di mt 1,40. In caso di realizzazione di nuove unità immobiliari abitative in zona A dovranno essere rispettate le dimensioni minime previste dal capoverso 6 art. 28 delle presenti N.T.A., mentre per le restanti parti del territorio comunale la superficie minima lorda dovrà essere di almeno 38 mq utili ai sensi del D.M Il recupero abitativo dei sottotetti con o senza modifica delle quote di colmo o imposta in zona agricola e boschiva (art ) può comportare la realizzazione di nuova unità residenziale a condizione che venga verificato quanto previsto dal capoverso 8 dell art. 38 anche per la nuova unità residenziale oltre che per quella esistente. Quando il progetto comporti il recupero di superfici superiori ai 100 mq (sia sottotetto che altri locali art. 5) e a nuove unità immobiliari residenziali autonome, l intervento è soggetto a permesso di costruire convenzionato contenente gli impegni del soggetto attuatore inerenti le opere di urbanizzazione necessarie al soddisfacimento degli standard urbanistici e le modalità, i tempi e le garanzie di loro esecuzione. Si rimanda alle disposizioni di cui all art. 4, capoverso 11 per i parametri edilizi degli interventi comportanti modifiche alle altezze di colmo e imposta e all art. 25 bis per gli aspetti paesistici puntuali per tutti gli interventi. ART. 4 dopo ultimo capoverso RECUPERO ABITATIVO SOTTOTETTI CON MODIFICA QUOTE DI COLMO E DI IMPOSTA DELLA COPERTURA Gli interventi di recupero ai fini abitativi del sottotetto esistente alla data del con modifica delle altezze di gronda e colmo, al fine di assicurare l osservanza del parametro dell altezza media interna previsto dalla legge regionale, sono consentiti nel rispetto dei seguenti parametri: 1. La percentuale di ampliamento volumetrico non può superare il limite massimo del 20% del volume geometrico, come definito dalla L.R. 16/08 e s.m.i., dell edificio esistente. 3
4 2. Non potrà essere superata l altezza massima di fabbricato (art. 4, capoverso 7) prevista per le singole zone di P.R.G.. 3. L altezza interna netta all imposta del sottotetto recuperato, nel rispetto di quanto disposto al comma 2, non potrà superare i 120 cm, la quota di gronda dovrà essere non superiore alla quota di imposta interna della falda, in caso di tetto in legno con travi a vista l altezza interna netta si calcola al tavolato. 4. L inclinazione originaria delle falde del tetto esistente potrà essere variata entro il 5%, si potrà derogare a tale parametro al fine di ottenere un avvicinamento alla pendenza classica del tetto ligure di zona pari al 35%. ART. 25 bis INTERVENTI DI RECUPERO AI FINI ABITATIVI DEI SOTTOTETTI L.R. 24/2001 E S.M.I. NORMATIVA PAESISTICA Sotto l aspetto ambientale gli interventi di recupero abitativo dei sottotetti ai sensi della L.R. n. 24/2001 e s.m.i. dovranno sottostare alle seguenti prescrizioni: A) In tutte le zone di P.T.C.P. vigente 1. Non è consentito interrompere la continuità della falda o del cornicione. 2. L eventuale modica delle altezze di gronda dovrà avvenire sulla proiezione dei muri perimetrali della costruzione sottostante. 3. In caso di modifica delle altezze di gronda dovranno essere totalmente demoliti eventuali cornicioni o marcapiano esistenti. 4. Sono vietati i terrazzi non a pozzetto. B) Con esclusione della zona TU di P.T.C.P. 5. La superficie dei terrazzi a pozzetto non potrà superare il 20% in zona A di P.R.G. e il 30% nelle altre zone della superficie complessiva in piano della coperture a falde dell edificio e comunque non eccedere i 12 mq di terrazzo per alloggio. 4
5 6. Gli abbaini ed i lucernai potranno essere realizzati nei limiti che occorrono per ottenere il rapporto aeroilluminante richiesto (pari ad 1/16). Non sono consentiti significativi superamenti di tale rapporto se non in casi particolari motivati da specifiche esigenze. 7. Gli abbaini dovranno avere le seguenti caratteristiche: Larghezza non superiore a ml 1,50. Colmo parallelo o perpendicolare alla gronda a seconda di accertamento sulla tipologia prevalente di zona. Colmo ubicato a quota non superiore rispetto al colmo del tetto, fatte salve diverse disposizioni paesaggistiche puntuali relative a singole zone. L abbaino dovrà essere distaccato di non meno di ml 1,50 dal colmo della copertura. Dovrà preferibilmente essere conservato l allineamento delle bucature sottostanti dei fronti corrispondenti. Il Responsabile del Servizio per soluzioni progettuali non conformi alle disposizioni di cui al presente comma potrà sentire la Commissione Locale per il Paesaggio per un parere. 8. Non è consentito di norma trasformare tetti a capanna in tetti a padiglione o viceversa, fatta salva la presentazione di S.O.I. che dimostri la prevalenza di tale copertura nel contesto circostante. 9. I manti di copertura in ardesia dovranno essere conservati. Gli altri manti potranno essere conservati, se si intende modificare il materiale si dovranno adottare le tegole marsigliesi. I manti delle coperture in materiali plastici o pericolosi dovranno essere sostituiti. Valgono comunque tutte le direttive e le indicazioni contenute nella circolare esplicativa emanata dalla Regione Liguria. ====================== Documenti\URBANISTICA\P.R.G\ Integr. N.T.A. art. 7 L.R
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