Studio di fattibilità di sistemi naturali di depurazione delle acque di sfioro da reti fognarie (Contratto 304 del )
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- Gianmarco Giglio
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2 UNA STORIA CHE PARTE DA LONTANO Studio di fattibilità di sistemi naturali di depurazione delle acque di sfioro da reti fognarie (Contratto 304 del ) Ricognizione e valutazione critica di esperienze di riferimento a livello nazionale ed internazionale Verifica dell idoneità dei siti e dell idoneità degli interventi Definizione di scenari di intervento Progettazione partecipata Progettazione di 3 interventi pilota Ricerca di fonti di finanziamento per la realizzazione degli interventi pilota e per il monitoraggio
3 IL PROBLEMA IN GENERALE In tempo secco la fognatura convoglia solo i reflui civili al depuratore. Negli eventi di pioggia la fognatura porta sia i reflui civili e industriali che le acque meteoriche all impianto di depurazione. Ma in eventi di pioggia consistenti si eccede la massima capacità di carico del depuratore e quindi una porzione degli scarichi fognari viene scolmata direttamente nel ricettore finale. Strada Bacino di Captazione Agglomerato Urbano Scolmatore (CSO) Fognatura Mista Tubazione dello Scolmatore Scarico dello scolmatore Corpo idrico All impianto di depurazione
4 IL PROBLEMA IN GENERALE PROBLEMI DERIVANTI DAGLI SFIORATORI DI RETE MISTA (CSO) Problemi igienico-sanitari Peggioramento della qualità delle acque dei corpi idrici recettori Aumento del rischio idraulico Nello studio AdbPo sono stati analizzati 48 sfioratori su un totale in tutto il bacino ben superiore Nel solo agglomerato 73 dell ATOVARESE, facente capo al depuratore di Gornate Olona, sono 43, tutti gravitanti sul bacino dell Olona
5 LE SOLUZIONI PROPOSTE TRADIZIONALI interventi sulla qualità delle acque di sfioro, per ridurre il carico inquinante: VASCHE DI PRIMA PIOGGIA: trattenimento delle prime acque sfiorate per le h successive e in periodo di tempo secco trasferimento al depuratore finale mediante sistema di pompaggio interventi sulla quantità delle acque di sfioro: VASCHE VOLANO per la riduzione del rischio idraulico VANTAGGI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA Ingombri ridotti SVANTAGGI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA Sovraccarico dei depuratori (spesso già al limite della loro potenzialità) Diluzione dello scarico con impatto negativo sul funzionamento dei depuratori Aumento dei costi di depurazione Sottrazione ai corpi idrici recettori di volumi di acque meteoriche ricadenti nel loro bacino con conseguente peggioramento della qualità delle acque Nessun effetto su acque di seconda pioggia
6 UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA - LA DEPURAZIONE NATURALE STUDIO ESPERIENZE INTERNAZIONALI di sistemi di trattamento naturale per scolmatori fognari (CSO) > design varia in base a normative, morfologia, climatologia, urbanizzazione...
7 LE SOLUZIONI ALTERNATIVE: VANTAGGI E SVANTAGGI Vantaggi rispetto alle soluzioni tradizionali si inseriscono piacevolmente nel paesaggio e non determinano impatti ambientali rilevanti permettono di riqualificare aree periferiche, spesso degradate e di ricostituire preziosi ecosistemi umidi richiedono una gestione semplice ed economica permettono di depurare le acque e restituirle subito alla circolazione naturale Possono funzionare anche da vasche volano o integrarsi bene con esse Svantaggi occupano superfici ampie e quindi sono applicabili solo in contesti territoriali idonei (ma possono essere occasione per ripensare aree dando ad esse valenze mlutiobiettivo )
8 IL PRIMO CASO STUDIO: IL SITO PILOTA DI GORLA MAGGIORE
9 FITODEPURAZIONE PRIMA PIOGGIA Sistema di filtrazione estensiva alla tedesca
10 VASCA VOLANO PER LAMINAZIONE DEL PICCO DI PIENA DELLA FOGNATURA altezza sponde 220 m s.l.m. hw standard zona umida 218 m s.l.m Vlam = mc soglia sfiorante m s.l.m
11 Sistema a flusso libero all interno di vasca volano FITODEPURAZIONE
12 IL PROGETTO COMPLESSIVO: IL PARCO DELL ACQUA A GORLA
13 IL PROGETTO COMPLESSIVO: IL PARCO DELL ACQUA A GORLA
14 DATI DI MONITORAGGIO Campionamento campagne Quantità medie (1 anno) Volume 2392±3325 m 3 Portata 333±246 m 3 /h durata Tempo secco 7.6±9.7 h 11±50 d N sfiori 68 eventi COD N-NH4+
15 DATI DI MONITORAGGIO Campionamento campagne Quantità medie (1 anno) Volume 2392±3325 m 3 Portata 333±246 m 3 /h durata 7.6±9.7 h Tempo secco 11±50 d N sfiori 68 eventi
16 LENTATE SUL SEVESO: UN SISTEMA NATURALE PER LO SFIORO PRIMARIO DEL DEPURATORE DI CARIMATE ( A.E.)
17 LENTATE SUL SEVESO: UN SISTEMA NATURALE PER LO SFIORO PRIMARIO DEL DEPURATORE DI CARIMATE ( A.E.) PRIMO STADIO VF 4 settori in parallelo alimentanti con 4 pompe Regolatore di portata in uscita (0.014 l/s per m2) che permette di aumentare la ritenzione delle acque
18 LENTATE SUL SEVESO: UN SISTEMA NATURALE PER LO SFIORO PRIMARIO DEL DEPURATORE DI CARIMATE ( A.E.) SECONDO STADIO FWS
19 LENTATE SUL SEVESO: UN SISTEMA NATURALE PER LO SFIORO PRIMARIO DEL DEPURATORE DI CARIMATE ( A.E.) CONTROLLO E MONITORAGGIO
20 LENTATE SUL SEVESO: UN SISTEMA NATURALE PER LO SFIORO PRIMARIO DEL DEPURATORE DI CARIMATE ( A.E.) CONTROLLO E MONITORAGGIO Monitoraggio da 31/01/2019 a 28/5/2019 (7 eventi di sfioro) Rimozioni: COD 70%, TP 45%, N- NH4+ 67%, Ntot 30% Metalli (Cu 58%, Fe 55%, Zn 50%, As 47%, Al 90%)
21 LENTATE SUL SEVESO: UN SISTEMA NATURALE PER LO SFIORO PRIMARIO DEL DEPURATORE DI CARIMATE ( A.E.) DIDATTICA E FRUIZIONE
22 GLI ALTRI PROGETTI: CAPIAGO INTIMIANO (T. SERENZA BACINO SEVESO) Un pò di numeri... A.E. fognatura nera: 450 Vol1A pioggia: 130 mc Vol laminazione 1200 mc S tot. fitodepurazione: mq Costo opere: ,00
23 GLI ALTRI PROGETTI: BOZZENTE (comuni di Mozzate, Locate, Carbonate) BOZZENTE Superficie drenata (ha) 330 Sup. zona umida (m 2 ) Vasca di prima pioggia (m 3 ) 2050 Volume laminato (m 3 ) Operativo dal 2014 Progetto: NORDMILANO Consult - IRIDRA
24 GLI ALTRI PROGETTI: VILLAGUARDIA, VIA TORINO E VIA MONTEGRAPPA Un pò di numeri... VIA TORINO A.E. fognatura nera: 2300 Bacino drenato: 54 ha Vol laminazione 600 mc S tot. fitodepurazione: 1900 mq Costo opere: ,00 VIA MONTEGRAPPA VASCA DI PRIMA PIOGGIA E FITODEPURAZIONE PER 2A PIOGGIA
25 GLI ALTRI PROGETTI: SFIORO DI TESTA DEPURATORE DI MERONE A.E.
26 IL NUOVO REGOLAMENTO.
27 IL NUOVO REGOLAMENTO.
28 IL NUOVO REGOLAMENTO.
29 CONCLUSIONI Lo studio pilota dell AdB Po ed i successivi primi impianti realizzati hanno permesso di migliorare il livello conoscitivo-progettuale di questi interventi, ormai ampiamente diffusi a livello internazionale; le tecniche selezionate sono state prese a riferimento come best management practices ed inserite nel Regolamento in via di pubblicazione. Il ricorso a trattamenti naturali on-site per il controllo qualitativo delle acque di sfioro delle fognature miste: in contesti territoriali favorevoli dal punto di vista urbanistico e morfologico, rappresenta una valida alternativa al tradizionale schema: vasche di prima pioggia collettamento a impianto di depurazione permette il raggiungimento di obiettivi integrati quali la riduzione dell inquinamento, la diminuzione del rischio idraulico, l aumento della capacità di autodepurazione dei corsi d'acqua, la fruizione di aree marginali e l aumento della biodiversità Possono essere una risorsa importante anche per limitare l impatto degli sfioratori di testa dei depuratori Per centrare i molteplici obiettivi di questo tipo di interventi si sottolinea l importanza della progettazione e di un approccio multidisciplinare ad essa, evitando soluzioni fotocopia ma valutando caso per caso la soluzione migliore dal punto di vista tecnico, economico, ambientale e sociale
30 Grazie per l attenzione! contact: bresciani@iridra.com
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