COMUNE DI ALBANELLA (Provincia di Salerno)
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- Umberto Gianni
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1 COMUNE DI ALBANELLA (Provincia di Salerno) COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Numero 47 Del Oggetto: Rinegoziazione dei prestiti ordinari della Cassa depositi e prestiti S.p.A., ai sensi della circolare n del L'anno duemilaquattordici il giorno ventisei del mese di novembre alle ore 09:25, nella sala delle adunanze consiliari. Previa l osservanza delle formalità prescritte dalla vigente normativa, sono stati convocati in Sessione Straordinaria, in Seduta Pubblica. in Prima convocazione i componenti del Consiglio Comunale. All appello risultano : IOSCA RENATO P VAIRO ROSSELLA P LAMBERTI CIRO P ZUNNO PAOLA P GORRASI MARIA P BAGINI ROSOLINO P PINTO CAMILLA A GUARINI LUCIA P SCORZIELLO DOMENICO P LANZA FABIO P PIPI REMO FABIO P MAZZA GIOVANNI A MIRARCHI PASQUALE P Consiglieri presenti n. 11 Consiglieri Assenti n. 2. Partecipa il SEGRETARIO COMUNALE Dott.ssa TRONCONE MIRLA il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli interventi il Consigliere PIPI REMO FABIO nella sua qualità di Presidente assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell argomento sopra indicato.
2 Delibera di C. C. n. 47 del Il Presidente introduce il presente punto all ordine del giorno Relaziona il Consigliere Vairo Rossella; Interviene il Consigliere Bagini il quale che non si aspettava una simile proposta perché pensava che si stesse bene dal punto di vista finanziario. Rileva altresì che la proposta è scritta male nella parte in cui prevede un minor impatto sulle spese correnti in quanto tali risparmi possono essere utilizzati solo per spese in conto capitale o estinzione di mutui e non per spese correnti; Il Consigliere Lanza dichiara che con questa rinegoziazione si stanno soltanto allungano i tempi e questo graverà sulle future generazioni e preannuncia voto contrario; I Consiglieri Bagini e Guarini preannunciano voto favorevole se si precisa meglio la proposta di delibera; Il Consigliere Lanza consegna al Segretario comunale quanto letto in consiglio e chiede che venga allegato: Il D.M. del del Ministro del tesoro, del Bilancio e della programmazione economica, regolamenta la concessione, la garanzia e l erogazione dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti, esclusivamente per spese di investimento. L estinzione anticipata dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti e disciplinata dall art. 11 del D. M , così come sostituito dall articolo unico del D.M La possibilità di rinegoziazione dei singoli mutui, offerta dalla cassa DD.PP., rappresenta un opportunità, che ogni ente deve valutare attentamente per verificare la possibilità, a seguito delle operazioni proposte, di ridurre il costo degli indebitamenti, al fine di appurare se vi siano possibilità per rendere meno gravosa l incidenza dell indebitamento sul bilancio dell ente locale. Ridurre il valore delle rate di ammortamento annuo potrebbe servire a facilitare il raggiungimento dell equilibrio finanziario del bilancio, che, per i prossimi anni, in conseguenza delle riduzioni dei trasferimenti erariali e del blocco delle manovre sui tributi, si presenta sempre più difficile. La rinegoziazione di mutui in ammortamento ha un duplice e contrastante effetto: da un lato determina un vantaggio immediato, consistente nella riduzione della spesa comunale per il rimborso delle rate in ammortamento, dall altro determina un aumento della spesa complessiva per interessi in conseguenza della maggior durata dell indebitamento ed un irrigidimento dei bilanci futuri. Ciò comporta che il vantaggio derivante dalla rinegoziazione non può essere solo quello derivante dalla differenza fra l attualizzazione dei flussi dei pagamenti della passività originaria e quelli della nuova passività, ma, in conformità ai principi di sana gestione finanziaria, deve consistere in una valutazione finanziaria ed economica della complessiva situazione dell ente, in relazione non solo ai dati finanziari attualizzati dell operazione, ma anche ai rischi che l ente locale assume con la nuova operazione di indebitamento, ed all allungamento della durata del debito, che vincola l attività futura dell amministrazione Ciò detto la diminuzione delle rate di ammortamento, non può essere considerata un risparmio in conseguenza del quale procedere automaticamente ad incrementare la spesa corrente, ma le economie derivanti dalla rinegoziazione del debito debbono essere destinate a spese in conto capitale (spese di investimento). Inoltre la proposte di deliberazione in oggetto si pone: 1. In contrasto proprio con i principi di convenienza economica dell operazione, in quanto aumenta la spesa corrente e obbliga e condiziona i bilanci futuri dell Ente perché ne allunga la durata; 2. In contrasto con la legge in quanto obbliga a destinare le economie generate dall operazione a: Spese di investimento oppure a abbattimento del debito per non violare l art. 119 della Costituzione o infine a costituire avanzo di amministrazione vincolato. Pertanto, in considerazione del fatto che la presente deliberazione destina le somme derivanti dalle economie della rinegoziazione a finanziare la spesa corrente 2014 in contrasto con tutti i riferimenti normativi. Alla luce delle suddette considerazioni non si può che confermare la contrarietà alla convenienza dell operazione e ai parametri di legalità (desumibili dalla Costituzione, dal Tuel e dai principi contabili), dell operazione di copertura delle spese correnti con gli introiti derivanti da rinegoziazione dei mutui, prospettata dalla presente proposta di deliberazione di Consiglio Comunale.
3 Infine si chiede al Segretario comunale se tale delibera può essere sottoposta a votazione considerato che si pone in contrasto con il disposto normativo sull impiego delle economie generate dalla rinegoziazione e di inviare la stessa al Prefetto di Salerno ed alla Corte dei Conti se il Consiglio Comunale dovesse comunque decidere di procedere con la votazione ed approvazione della delibera in oggetto. Rinnovamento Democratico Giovanni Mazza Fabio Lanza A questo punto il Presidente precisa che sulla proposta di deliberazione si parla solo di un minor impatto sulle spese correnti e non che le somme risparmiate andranno utilizzate per la spesa corrente; Il Consigliere Lanza chiede al Segretario comunale se l interpretazione è giusta, cioè che non si riferisce a spese correnti; Che il Segretario comunale risponde di convenire con l interpretazione del Presidente e che per una maggiore chiarezza il Consiglio può precisare che tali risparmi possono essere utilizzati solo per spese di investimento ed estinzione di mutui; Con la seguente votazione espressa per alzata di mano: - voti favorevoli n voti contrari n. 1 (del consigliere Lanza) DELIBERA 1. Di approvare integralmente sia nella parte narrativa che dispositiva, l unita proposta di deliberazione ad oggetto: Rinegoziazione dei prestiti ordinari della Cassa depositi e prestiti S.p.A., ai sensi dela circolare n del ed i relativi allegati; 2. Di dichiarare la presente, con successiva unanime votazione palese espressa per alzata di mano, ai sensi dell art. 134 del D. Lgs. 267/2000, immediatamente eseguibile;
4 Proposta di deliberazione di Consiglio Comunale Oggetto: Rinegozizione dei prestiti ordinari della cassa depositi e prestiti SPA Tenuto conto che fra le azioni volte a garantire il rispetto degli equilibri finanziari e del patto distabilità rientra la politica di contenimento del ricorso a nuovo debito e attenta valutazione in meritoalla possibilità di rimodulare e/o rimborsare i prestiti in corso; Che tra gli obiettivi di questo Ente è inserito il costante monitoraggio del debito, al fine di contenere il volume della massa passiva e di pianificare il ricorso a prestiti presso il Sistema Bancario; Che tale operazione si rende necessaria al fine di rimodulare i flussi passivi afferenti alle rate di ammortamento e diminuire la rigidità strutturale della spesa corrente, riducendo l importo annuale delle rate in restituzione; Considerato che la Cassa Depositi e prestiti con propria Circolare n del 07/11/2014, depositata agli atti, si è resa disponibile alla rinegoziazione di prestiti ordinari concessi a Province e Comuni, ivi inclusi quelli trasferiti al Ministero dell Economia e delle Finanze ai sensi del decreto 5 dicembre 2003, adottato in attuazione del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269; Che i prestiti ordinari oggetto della rinegoziazione devono avere le seguenti caratteristiche oltre a quella sopra specificata: - In ammortamento a tasso di interesse fisso al 1 luglio 2014; - coincidenza tra soggetto pagatore e soggetto mutuatario (sono esclusi i prestiti con più di un pagatore); - scadenza del piano di ammortamento vigente successiva al 31 dicembre 2018; - residuo debito da ammortizzare al 1 luglio 2014 pari o superiore a ,00 euro; Considerato inoltre che non possono essere rinegoziati i Prestiti Originari che presentino una delle seguenti caratteristiche: I. oggetto di precedenti programmi di rimodulazione attivati dalla CDP a seguito della trasformazione in società per azioni, nonché di quello ex D.M. 20 giugno 2003; II. con diritto di estinzione parziale anticipata alla pari; III. intestati ad enti commissariati per inquinamento mafioso privi degli organi elettivi ricostituiti; IV. intestati ad enti in condizione di dissesto finanziario, che non abbiano approvato l ipotesi dibilancio stabilmente riequilibrato di cui all articolo 261 del decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000 (di seguito T.U.E.L. ); V. concessi in base a leggi speciali. Dato atto che la Cassa DDPP ha messo a disposizione a partire dal 7 novembre e fino al 26 novembre 2014, cosiddetto periodo di adesione, l elenco dei prestiti originari e le condizioni applicate alla rinegoziazione, mediante un proprio applicativo; Ritenuto opportuno, pertanto considerando anche il difficile momento della finanza locale, e della consistente massa debitoria di questo Ente a cui bisogna far fronte, oltre ai consistenti tagli nei trasferimenti erariali, procedere a rinegoziare i mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, per i trentasei mutui oggetto di rinegoziazione, allungandone il periodo di ammortamento e portandolo tutti alla scadenza del 2034; Tenuto conto che l operazione di rinegoziazione consente un economia di cassa ed avviene in regime di equivalenza finanziaria in quanto tassi e durata concorrono a generare gli stessi valori di flusso dell accordo originario rendendo non necessaria la valutazione di convenienza economica dell operazione prevista dall art. 41 della legge 448/2001;
5 Visto l elenco dei prestiti elaborato dal Responsabile dell area Finanziaria, dal quale emergono le posizioni con le caratteristiche che permettono la rinegoziazione di cui trattasi; Considerata la convenienza economica dell operazione, come risulta analiticamente dal prospetto allegato(a), perché riduce il tasso di rigidità della voce economica relativa alle rate di ammortamento complessive, creando un margine maggiore di manovra finanziaria all interno delle risorse correnti e favorendo la gestione più elastica del passivo; Considerato inoltre che l adesione alla rinegoziazione dei mutui consente all Ente di sottrarre dagli importi dovuti delle rate con scadenza il , la quota capitale da versare dei mutui oggetto del procedimento de-quo, con un risparmio di spesa per l Ente di ben ,15 euro; Precisato che l ipotesi di rinegoziazione in oggetto può subire lievi cambiamenti, in quanto è stata elaborata sulla base di condizioni che possono essere oggetto di modificazioni in relazione all andamento dei mercati monetari e finanziari durante il periodo di adesione; Considerato altresì, che, gli Enti con riferimento a ciascun nuovo prestito, possono scegliere la scadenza al 31 dicembre degli anni 2024, 2029, 2034, 2039, e 30 giugno 2044; Ritenuto pertanto, per consentire un minor impatto sulle spese correnti, rinegoziare per anni 20 i mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. elencati nell allegato A, al fine di ridurre la rigidità strutturale del bilancio dell ente; Visti: - l art. 5 del decreto legge 27 ottobre 1995 n. 444, convertito con modificazioni dalla Legge 20 dicembre 1995 n. 539; - l art. 204 del TUEL 267 del 2000, in riferimento alla capacità di indebitamento; - l'art. 42 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs , n. 267; Visto il parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Finanziario in ordine alla regolarità tecnica e sulla regolarità contabile della proposta ai sensi dell'art. 49 comma 1- del D.Lgs. 18 Agosto 2000, n 267; D E L I B E R A di procedere all operazione di rinegoziazione dei mutui, contratti con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.,indicati nel prospetto allegato alla presente deliberazione (allegato A); di dare atto che il calcolo del valore finanziario dei mutui post-rimodulazione viene effettuato, per tutte leposizioni sopracitate, utilizzando le seguenti ipotesi: 1. tipologia del tasso prescelto per il nuovo prestito: fisso 2. durata prescelta per il nuovo prestito: anni 20 con scadenza al 31 dicembre 2034; di dare atto altresì: - che, attualmente, la rata annua ante operazione dei mutui oggetto di rinegoziazione ammonta a ,77, mentre quella a seguito di rinegoziazione ammonterà a ,50; - che l economia di spesa, che verrà rilevata contabilmente a beneficio della gestione finanziaria dell anno corrente 2014 è pari a complessivi ,15, ed equivale alla seconda rata con scadenza della sola quota capitale dei mutui rinegoziati, che in ottemperanza alle disposizione contenute nella circola CdP n potrà essere sottratta dall avviso di pagamento, mentre la quota interessi maturata dovrà essere versata nella scadenza prestabilita; consistente sarà invece il risparmio complessivo sulle rate dei mutui rinegoziati per l anno 2015, pari a complessivi ,54;
6 - che l ammortamento si concluderà il ; di dare atto che il Responsabile del Servizio Finanziario provvederà a completare il procedimento, attraverso gli atti di sua competenza, e precisamente: - Determinazione a contrattare; - Proposta contrattuale; - Nuove delegazioni di pagamento; di dare atto che l ipotesi di rinegoziazione può subire lievi cambiamenti, in quanto è stata elaborata sulla base di condizioni che possono essere oggetto di modificazioni in relazione all andamento dei mercati monetari e finanziari durante il periodo di adesione; di dichiarare successivamente con separata votazione con voti favorevoli, contrari, espressi per alzata di mano rende la presente immediatamente eseguibile.
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12 Allegato A - Elenco dei mutui presso Cassa Depositi e Prestiti di cui si richiede la rinegoziazione Progressivo Identificativo Prestito Originario Portafoglio Debito residuo Tasso Fisso (Ante) Rata Semestrale (Ante) Quota Capitale 31/12/2014 (Ante) Tasso Fisso (Post) Quota Interessi 31/12/2014 Rata Semestrale post dal 30/06/2015 Durata Residua (Post) (anni) Data fine Ammortamento (Post) /00 MEF ,80 4, , ,94 4, ,89 501, /12/ /00 MEF ,90 4, , ,03 4, , , /12/ /00 MEF ,54 4, , ,48 4, , /12/ /01 MEF ,46 5, , ,02 4, , , /12/ /02 MEF ,92 4, ,92 840,93 4,02 238,99 380, /12/ /00 MEF ,89 4, , ,32 4, , , /12/ /00 MEF ,38 4, ,98 946,1 4,02 268,88 428, /12/ /00 MEF ,74 4, , ,51 4, ,26 527, /12/ /00 MEF ,71 4, , ,62 4, , , /12/ /00 MEF ,23 5, , ,99 4,62 923, , /12/ /00 MEF ,48 5, , ,37 4,62 577,21 809, /12/ /00 MEF ,23 5, , ,30 4,62 646,47 906, /12/ /00 MEF ,45 5, , ,02 4, , , /12/ /01 MEF ,39 5, , ,54 4, , , /12/ /00 MEF ,91 5, , ,25 4,62 752, , /12/ /00 MEF ,52 5, , ,83 4, , , /12/ /00 MEF ,07 5, ,95 653,2 4, ,75 543, /12/ /00 MEF ,01 5, , ,62 4, , , /12/ /00 MEF ,45 5, , ,24 4, , , /12/ /00 MEF ,04 4, , ,32 4, , , /12/ /00 CDP ,65 4, , ,62 4, , , /12/ /00 MEF ,37 4, , ,25 4, , , /12/ /00 MEF ,76 4, , ,52 4, , , /12/ /00 MEF ,23 4, , ,52 4, , , /12/ /00 CDP ,95 4, , ,00 4, , , /12/ /01 CDP ,54 4, , ,14 4, , , /12/ /00 CDP ,29 3,62 955,78 632,67 3, ,11 651, /12/ /01 CDP ,64 4, , ,38 4, , , /12/ /00 CDP ,26 4, , ,06 4, , , /12/ /00 CDP ,67 5, , ,58 4, , , /12/ /00 CDP ,85 5, , ,03 4, , , /12/ /00 CDP ,96 4, , ,44 4, , , /12/ /01 CDP ,73 4, , ,18 4, , , /12/ /00 CDP ,69 4, , ,69 4, , , /12/ /00 CDP ,37 4, , ,84 4, , , /12/ /00 CDP ,84 4, , ,60 4, , , /12/2034 RATA SEMESTRALE MENSILE ANTE QUOTA CAPITALE AL 31/12/2014 QUOTA INTERESSI AL 31/12/2014 RATA SEMESTRALE MENSILE POST , , , ,50 Risparmio semestrale competenza ,27
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