IL SISTEMA DELLE GARANZIE DEI DIRITTI DEL PRESTATORE DI LAVORO: LA COMPRESSIONE DELLA FACOLTÀ DI DISPOSIZIONE DEI DIRITTI DEL PRESTATORE DI LAVORO.
|
|
- Sara Orlando
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL SISTEMA DELLE GARANZIE DEI DIRITTI DEL LAVORATORE: RINUNCE E TRANSAZIONI PROF. GIAMPIETRO PIROZZI
2 Indice 1 IL SISTEMA DELLE GARANZIE DEI DIRITTI DEL PRESTATORE DI LAVORO: LA COMPRESSIONE DELLA FACOLTÀ DI DISPOSIZIONE DEI DIRITTI DEL PRESTATORE DI LAVORO. 3 2 L INVALIDITÀ DELLE RINUNCE E TRANSAZIONI DEL LAVORATORE L INDEROGABILITÀ DELLE NORME DI LEGGE E DEI CONTRATTI COLLETTIVI ED I LIMITI ALL AUTONOMIA DISPOSITIVA DEL LAVORATORE IL NEGOZIO DI RINUNCIA ED IL CONTRATTO DI TRANSAZIONE LA CERTIFICAZIONE BIBLIOGRAFIA di 14
3 1 Il sistema delle garanzie dei diritti del prestatore di lavoro: la compressione della facoltà di disposizione dei diritti del prestatore di lavoro. Prima di definire in maniera puntuale gli istituti in esame, è necessario chiarire cosa si intende per diritti indisponibili, ossia quei diritti che non rientrano nella piena potestà dispositiva del prestatore di lavoro. Per comodità espositiva, l individuazione di tali diritti può essere così sintetizzata: diritti riconosciuti dalla Costituzione (es. tutela della salute e sicurezza, diritto alle ferie, diritto al riposo settimanale, ecc..); diritti riconosciuti dalle norme di legislazione sociale (es. orario di lavoro, tutela dei minori, ecc..); diritti derivanti dai contratti collettivi (es. retribuzione, qualifica, mansioni, ecc..). Sulla base di tale elencazione sembrerebbe che tutti i diritti derivanti dalla legislazione giuslavoristica e dalla contrattazione collettiva siano totalmente sottratti alla disponibilità delle parti. Così non è, altrimenti non vi sarebbe spazio per alcuna forma di definitoria di natura conciliativa. Dire che un diritto è indisponibile, infatti, non significa necessariamente concludere che non si possano trovare soluzioni in ordine alle sole conseguenze patrimoniali derivanti dal mancato riconoscimento (totale o parziale) di tale diritto da parte del datore di lavoro. Esemplificando, il diritto alle ferie è sicuramente un diritto costituzionalmente garantito, a cui è impossibile rinunciare, tuttavia, appare legittimo disporne ai soli effetti economici derivanti dalla mancata fruizione di tale istituto, da parte del lavoratore, a titolo risarcitorio. Soltanto alcune residuali ipotesi danno vita a diritti che nascono ab origine come derogabili e quindi disponibili dalle parti, ma si tratta di ipotesi estremamente limitate, in quanto dalla giurisprudenza sono stati riconosciuti tali solo quei diritti di natura patrimoniale derivanti da un accordo diretto tra datore di lavoro e lavoratore e che pongono 3 di 14
4 condizioni migliorative rispetto ai minimi contrattuali nonché quei diritti derivanti da normative legali o contrattuali che esplicitamente fanno riferimento alla loro derogabilità su accordo tra le parti. Ulteriore condizione per la disponibilità del diritto è che questo sia stato maturato dal lavoratore e che quindi sia entrato nella sfera giuridica dello stesso, in virtù dell attività lavorativa prestata. Non è possibile infatti negoziare eventuali rinunce alla fruizione di particolari diritti o garanzie scaturenti dalla disciplina lavoristica prima della instaurazione del rapporto di lavoro. In conclusione occorre distinguere tra inderogabilità della norma ed disponibilità del diritto. L inderogabilità è legata alla norma giuridica, nel senso che non si può scrivere una regola diversa; la disponibilità del diritto invece ha a che fare con quanto già entrato nel patrimonio del soggetto. Fatta questa premessa, un aspetto del sistema delle garanzie dei diritti del prestatore di lavoro subordinato è certamente quello che si riferisce all esercizio della facoltà di diposizione. In origine, il problema della limitazione della facoltà di disposizione dei diritti soggettivi attribuiti dalla legge al prestatore di lavoro è stato impostato dalla giurisprudenza facendo ricorso ad una fictio iuris, ossia argomentando dalla presunzione dell esistenza di un vizio del consenso. Tale indirizzo giurisprudenziale si è andato progressivamente consolidando, fino ad introdurre stabilmente la distinzione tra i negozi di disposizione e precisamente le rinunzie e le transazioni antecedenti e susseguenti all estinzione del rapporto, i primi annullabili e i secondi validi. Tale impostazione è stata accolta dal legislatore nel Codice Civile. L art c.c., infatti, nella sua originaria formulazione, da un lato equiparava, agli effetti della invalidità, i negozi dispositivi intervenuti successivamente alla estinzione del rapporto a quelli intercorsi durante lo svolgimento dello stesso, dall altro delimitava rigorosamente nel tempo la portata di tale equiparazione, fissando un breve termine di decadenza (tre mesi dalla data di cessazione del rapporto o da quella del negozio) per la impugnazione giudiziale, e quindi per la domanda di annullamento, del negozio di disposizione. 4 di 14
5 Il testo dell art c.c. è stato successivamente novellato dall art. 6 della L. n. 553 del 1973, il quale ha introdotto nella precedente disciplina varie innovazioni. La prima è rappresentata dalla estensione del campo di applicazione della norma ai prestatori di lavoro autonomo. La seconda ha riguardato il regime dell impugnazione della rinunzia o transazione, ovvero il prolungamento del termine da tre a sei mesi e la trasformazione dell atto di impugnazione da giudiziale a stragiudiziale. 5 di 14
6 2 L invalidità delle del lavoratore. L art. 2113, co. 1, c.c., stabilisce che non sono valide le rinunzie e le transazioni aventi ad oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi concernenti i rapporti di lavoro subordinato, oppure, autonomo ed associato. L invalidità deve essere fatta valere dal lavoratore mediante impugnazione, la quale può essere effettuata con qualsiasi atto scritto, anche stragiudiziale, del lavoratore, idoneo a renderne nota la volontà e che essa deve essere proposta a pena di decadenza entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro ove la rinuncia o la transazione siano avvenute nel corso del rapporto medesimo, ovvero entro sei mesi dalla data della rinuncia o della transazione, qualora esse siano intervenute successivamente alla cessazione di quest ultimo. Effetto dell impugnazione è la contestazione della validità del negozio di rinunzia o transazione e l instaurazione nei confronti del datore della controversia finalizzata all accertamento dell invalidità del negozio dispositivo ed al soddisfacimento delle pretese derivanti dai diritti che hanno formato oggetto della disposizione. 6 di 14
7 3 L inderogabilità delle norme di legge e dei contratti collettivi ed i limiti all autonomia dispositiva del lavoratore. In tema di contestazione delle irregolarità e di potere di diffida, con la l. n. 183/2004, sono state operate delle innovazioni. Passando a considerare la causa dell invalidità del negozio dispositivo, l invalidità disposta dall art c.c. è sempre da riportare al principio dell inderogabilità del regolamento contrattuale collettivo. Per mezzo dell effetto dell annullabilità, infatti, all autonomia negoziale del prestatore di lavoro viene imposto un limite rappresentato dal minimo inderogabile di trattamento economico e normativo. Di conseguenza, si ha una limitazione non totale, ma soltanto parziale, e precisamente entro i limiti minimali imposti dalla disciplina inderogabile legale e del contratto collettivo, della facoltà di disposizione dei diritti soggettivi attribuiti alla titolarità del lavoratore. In tal senso, la norma dell art c.c. funge da garanzia di livelli minimi imposti a pena di nullità dalle norme imperative. L invalidità delle rinunzie e delle transazioni si prospetta come un limite imposto all autonomia negoziale in funzione dell effettivo soddisfacimento di interessi la cui realizzazione può essere impedita dalla posizione di debolezza contrattuale nel quale il lavoratore si trova tanto nel corso del rapporto, quanto successivamente all estinzione dello stesso. Va evidenziato, inoltre, che sono valide e perciò non impugnabili, le rinunzie e le transazioni intervenute in sede di conciliazione delle controversie individuali. In tale sede che può essere sia giudiziale sia amministrativa o sindacale la disposizione dei diritti avviene con l assistenza dell organo conciliatore. 7 di 14
8 4 Il negozio di rinuncia ed il contratto di transazione. Restano da considerare le caratteristiche proprie delle rinunzie e delle transazioni sotto il profilo della loro funzione di negozi dispositivi. In generale, la rinunzia è l atto (negozio unilaterale recettizio: cfr. art c.c.) tendente alla dismissione di un diritto soggettivo da parte del titolare, mentre la transazione è il contratto mediante il quale le parti, facendosi reciproche concessioni (aliquid datum, aliquid retentum), rimuovono una lite esistente prevengono una lite eventuale. Nell art c.c., tuttavia, l assimilazione della rinunzia alla transazione trova giustificazione nella eventualità che la seconda sia un mascheramento della prima. Inoltre, i confini tra volontà abdicativa e volontà transattiva si presentano notevolmente sfumati nella controversie di lavoro, in cui la transazione, ancor più della rinunzia, si configura come un negozio socialmente tipico di composizione della lite. Tale situazione di incertezza viene spesso sopravanzata dallo squilibrio di forza contrattuale tra le parti: per cui la disposizione dei diritti controversi del lavoratore si presenta inficiata dalla precedente inerzia del titolare, anziché giustificata dall incertezza soggettiva dello stesso. Il lavoratore può sottoscrivere accordi transattivi o rinunciare a diritti che sono già entrati nel suo patrimonio, tutti i diritti, invece, che ancora non sono entrati a far parte del suo patrimonio non sono disponibili e la transazione o la rinuncia su questi diritti è da considerarsi assolutamente nulla. In esecuzione di questo principio, assolutamente pacifico in dottrina e in giurisprudenza, sono da considerarsi colpiti da nullità assoluta tra: - l'accordo con il quale è il lavoratore esonera il datore di lavoro dall'obbligo di corrispondergli la retribuzione prevista dal contratto collettivo di lavoro e i vari istituti tipici del rapporto di lavoro subordinato (tredicesima, quattordicesima, ferie, trattamento di fine rapporto, inquadramento, permessi, riduzione dell'orario, ecc.); 8 di 14
9 - la dichiarazione con la quale il lavoratore riconosce che la sua prestazione lavorativa ha carattere autonomo anziché subordinato; - la rinuncia a futuri aumenti previsti dalla contrattazione collettiva; - la rinuncia di un socio lavoratore di cooperativa a far valere la natura subordinata della sua prestazione; - la rinuncia ad impugnare eventuali atti di trasferimento del lavoratore da una sede a un'altra; - la rinuncia a far valere la nullità del patto di prova; - la rinuncia a far valere la nullità del rapporto di apprendistato. La volontà del lavoratore negli atti di rinunzia e nella transazione. Condizione essenziale della validità dell'atto di rinunzia e la transazione è che la volontà del lavoratore nel compiere questi atti deve risultare in modo assolutamente chiara e inequivocabile. Il lavoratore deve avere piena consapevolezza e coscienza dell'atto che compie. L'atto di transazione e di rinuncia, pertanto, deve essere redatto in modo completo, dando esatta cognizione della materia del contendere, nei suoi elementi specifici, con la conseguente dichiarazione esplicita che su questi diritti maturati il lavoratore intende transigere e conciliare. In altri termini le dichiarazioni generiche non hanno valore. Le quietanze a saldo. Vanno, altresì, considerate le quietanze a saldo o quietanze liberatorie, cioè dichiarazioni rilasciate dal lavoratore con cui lo stesso dichiara di ricevere dal datore di lavoro tutto quanto di sua spettanza. Esse sono prive di contenuto abdicativo e pertanto non possono ricondursi allo schema negoziale di una rinuncia o transazione, ai sensi dell art c.c. (Trib. Pistoia 4/3/99, pres. ed est. 9 di 14
10 Amato, in D&L 1999, 648, n. Balli, Quietanze a saldo e onere della prova del mancato pagamento della somma indicata). La giurisprudenza ne circoscrive l efficacia entro i limiti rigorosi del riconoscimento dell avvenuto pagamento di determinati crediti e, quindi, soltanto dell adempimento e non già del fondamento delle obbligazioni del datore di lavoro, salvo la possibilità di dimostrare sul piano dell interpretazione della volontà dichiarata alla luce di un comportamento precedente e susseguente delle parti, una volontà dispositiva del diritto. Più precisamente, la giurisprudenza di legittimità ha chiarito la dichiarazione con cui il lavoratore dà atto di aver ricevuto una determinata somma a totale soddisfacimento di ogni sua spettanza e di non aver null altro a pretendere dal proprio datore di lavoro rappresenta, di regola, una semplice manifestazione del convincimento dell interessato di essere stato soddisfatto di tutti i suoi diritti e, risolvendosi in un giudizio soggettivo, concreta una mera dichiarazione di scienza priva di ogni efficacia negoziale che, come tale, se è successivamente riscontrata erronea, non preclude al dichiarante di agire per il soddisfacimento giudiziale dei propri diritti non ancora soddisfatti. Soltanto quando la dichiarazione sia accompagnata da altre speciali circostanze, essa può assumere il valore di rinuncia o transazione, ai sensi dell art c.c., sempreché di tali negozi ricorrano i requisiti legali e, in particolare, risulti inequivocabilmente accertato che il lavoratore abbia avuto, nel rilasciarla, la chiara consapevolezza degli specifici diritti determinati, o almeno obiettivamente determinabili, che gli sarebbero spettati e ai quali, appunto, egli abbia coscientemente inteso rinunciare totalmente o parzialmente (Cass. 13/6/98 n. 5930, pres. Rapone, est. Figurelli, in D&L 1998, 1003). La rinuncia tacita. A delicati problemi dà luogo la c.d. rinunzia tacita, cioè la possibilità di ravvisare nel comportamento del lavoratore una manifestazione indiretta della volontà negoziale di dismettere un proprio diritto. 10 di 14
11 La rinuncia tacita, però, deve essere desunta da comportamenti significativi e inequivocabili del lavoratore. La giurisprudenza, infatti, non ha mai attribuito significato di rinuncia tacita all'impugnazione del licenziamento, la circostanza che il lavoratore abbia accettato la corresponsione del trattamento di fine rapporto, così come non ha mai riconosciuto l esistenza della rinuncia tacita nel comportamento del lavoratore che non ha reagito adeguatamente e tempestivamente alla riduzione della sua retribuzione unilateralmente disposta dal datore di lavoro. Secondo la dottrina, la rinuncia tacita debba essere esclusa per i negozi successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, per i quali l art c.c. fa decorrere il termine di decadenza dalla data del negozio, con ciò richiedendo implicitamente la prova scritta della rinuncia. c.c.. Per la transazione la forma scritta ad probationem è espressamente richiesta dall art In ogni caso, gli atti di rinuncia e transazione sottoscritti dal lavoratore e dal datore di lavoro non hanno alcuna efficacia nei confronti dei terzi. 11 di 14
12 5 La certificazione. La certificazione è una procedura volontaria introdotta dal Decreto legislativo 10 settembre 2003, n.276, mediante la quale le parti possono chiedere ed ottenere dalle Commissioni di certificazione, un accertamento sulla qualificazione del contratto, volto a dare alle parti una maggiore certezza sulla natura e sulle caratteristiche del modello contrattuale da loro adottato, nonché, a seguito dell entrata in vigore della legge n. 183/2010, un accertamento circa la reale volontà delle parti nell inserire singole clausole all interno di contratti in cui sia dedotta una prestazione di lavoro Si tratta cioè di una certificazione dei contratti di lavoro, che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe rappresentare uno strumento per rendere trasparente la zona grigia tra il lavoro subordinato e il lavoro autonomo. Il potenziamento delle funzioni dell istituto nella prospettiva del legislatore del 2010 ha la finalità di ridurre il contenzioso in materia di lavoro. Le parti possono ottenere anzitutto la certificazione dei contratti in cui sia dedotta, direttamente o indirettamente, una prestazione di lavoro, secondo la procedura volontaria stabilita dal legislatore. La certificazione, per espressa indicazione legislativa, è altresì finalizzata all identificazione degli effetti del contratto: le parti hanno l onere di indicare nella istanza gli effetti civili, amministrativi, previdenziali o fiscali in relazione ai quali viene richiesta la certificazione del contratto. Le parti possano, in sede di certificazione del contratto, tipizzare determinate condotte del prestatore di lavoro ai fini della valutazione di giusta causa e di giustificato motivo del licenziamento, condotte di cui il Giudice dovrà tenere conto nel giudizio sull impugnazione avverso tale provvedimento. Un ulteriore aspetto da segnalare è che nelle controversie relative alla qualificazione del rapporto o alla interpretazione del contratto, il giudice non può discostarsi dalle valutazioni delle parti espresse in sede di certificazione, salvo il caso di erronea qualificazione del contratto, di vizi del consenso o di difformità tra il programma negoziale certificato e la sua successiva attuazione. 12 di 14
13 Gli organi abilitati alla certificazione dei contratti di lavoro sono le Commissioni istituite presso le Direzioni provinciali del lavoro, le Province, le Università, gli enti bilaterali, i consigli provinciali dei consulenti, nonché la Direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Presso gli organi di certificazione possono essere istituite camere arbitrali stabili per la definizione delle controversie di lavoro nella materia di cui all art. 409 c.p.c.; inoltre, la stessa norma dispone che presso le sedi di certificazione può essere esperito il tentativo facoltativo di conciliazione di cui all art. 410 c.p.c.. La commissione non è vincolata al nomen iuris indicato dai contraenti, ma deve certificare la qualificazione in conformità al tipo o modello legale adeguato al rapporto effettivamente voluto dalle parti. Il provvedimento di certificazione, che ha natura di atto amministrativo, può essere impugnato sia avanti il Giudice del Lavoro, in caso di erronea qualificazione del contratto, di vizi del consenso o di difformità tra il programma negoziale certificato e la sua successiva attuazione, sia avanti il TAR, in caso di violazione della procedura o eccesso di potere. 13 di 14
14 Bibliografia E. Ghera, Diritto del lavoro, Cacucci Ed., A. Balli, Quietanze a saldo e onere della prova del mancato pagamento della somma indicata, D&L M.Tiraboschi, Collegato Lavoro. Commento alla legge 4 novembre 2010, n. 183, Gruppo Sole 24 ore. 14 di 14
Circolare n. 10/2010 del 22 novembre 2010 * LE NOVITA DEL COLLEGATO LAVORO
Circolare n. 10/2010 del 22 novembre 2010 * LE NOVITA DEL COLLEGATO LAVORO Mancano solo due giorni all entrata in vigore della Legge n. 183/2010 (c.d. Collegato Lavoro ), prevista per il 24.11.2010. Le
DettagliIl rapporto di lavoro dirigenziale ed il mandato di amministratore Profili giuslavoristici, previdenziali e societari.
Il rapporto di lavoro dirigenziale ed il mandato di amministratore Profili giuslavoristici, previdenziali e societari La conciliazione Milano 10 luglio 2014 Avv. Gaspare Roma De Berti Jacchia Franchini
DettagliORGANISMO DI MEDIAZIONE FORENSE SCHEMA OPERATIVO
ORGANISMO DI MEDIAZIONE FORENSE SCHEMA OPERATIVO La domanda deve essere depositata presso la Segreteria amministrativa dell Organismo di mediazione. ( attualmente presso la sala dell Ordine ) La parte
DettagliAVV. LUCIA CASELLA Patrocinante in Cassazione. AVV. GIOVANNI SCUDIER Patrocinante in Cassazione AVV. ROBERTA PACCAGNELLA
Circolare n. 5/09 del 26 giugno 2009* CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO La Corte di Cassazione con la sentenza del 10 febbraio 2009, n. 3276 è recentemente intervenuta in materia di risoluzione anticipata
DettagliLa certificazione dei contratti di appalto
La certificazione dei contratti di appalto Alberto Russo Segretario Commissione Certificazione Fondazione Marco Biagi ALBERTO RUSSO 1 Fonti Riferimenti normativi in materia di certificazione: D.Lgs. 276/2003:
DettagliSOMMINISTRAZIONE DI LAVORO
ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,
DettagliNovità in materia di Rimborsi IVA
Circolare 4 del 2 febbraio 2015 Novità in materia di Rimborsi IVA INDICE 1 Premessa...2 2 Ambito applicativo...2 3 Rimborsi di importo fino a 15.000,00 euro...3 4 Rimborsi di importo superiore a 15.000,00
DettagliRISOLUZIONE N. 46/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 46/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 luglio 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica Uffici dell Amministrazione finanziaria. Imposta di registro. Determinazione della base imponibile degli
DettagliContratto di Apprendistato: nuova disciplina
Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto
DettagliNota di approfondimento
Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con
DettagliLE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA
LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA Bergamo, 13 Novembre 2015 Gian Paolo Valcavi 2 I punti centrali delle novità introdotte Art. 3, 2 comma sul punto dal D.lgs. 23/2015 «Esclusivamente
DettagliIl lavoro autonomo coordinato *** Il lavoro occasionale
Il lavoro autonomo coordinato *** Il lavoro occasionale Il lavoro autonomo coordinato Lavoro autonomo / Lavoro subordinato Lavoro autonomo (art. 2222 cod. civ.) Quando una persona si obbliga a compiere
DettagliComune di Sarroch. Provincia di Cagliari REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE
Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 45 del 20.12.2005 Comune di Sarroch Provincia di Cagliari REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE INDICE Capo I - Disposizioni Generali Articolo
DettagliJobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI
Jobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Nell'ambito del riordino delle forme contrattuali, è stato introdotto
DettagliSentenza della Corte. 12 febbraio 1974
Sentenza della Corte 12 febbraio 1974 Giovanni Maria Sotgiu contro Deutsche Bundespost - (domanda di pronunzia pregiudiziale, proposta dal Bundesarbeitsgerischt) Causa 152/73 1. LIBERA CIRCOLAZIONE - LAVORATORI
DettagliLa figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione
La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE
DettagliLa perizia contrattuale nella prospettiva del giurista
La perizia contrattuale nella prospettiva del giurista Avv. Andrea La Mattina Professore a contratto nell Università di Genova Studio Legale Bonelli Erede Pappalardo Definizione Con la stipulazione di
DettagliSoci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL
Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Premessa L INAIL, con una nota, in risposta ad un quesito dell Ordine dei Consulenti del lavoro (prot. n. 60010 del
DettagliIl lavoro subordinato
Il lavoro subordinato Aggiornato a luglio 2012 1 CHE COS È? Il contratto di lavoro subordinato è un contratto con il quale un lavoratore si impegna a svolgere una determinata attività lavorativa alle dipendenze
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE Articolo 1 (Ambito di applicazione) Articolo 2 (Titolarità dei diritti sull
DettagliDecreto Part-time. Decreto legislativo varato il 28-1-2000 dal Consiglio dei ministri in base alla direttiva 97/81/Ce sul lavoro part-time
Decreto Part-time Decreto legislativo varato il 28-1-2000 dal Consiglio dei ministri in base alla direttiva 97/81/Ce sul lavoro part-time ARTICOLO 1 Definizioni 1.Nel rapporto di lavoro subordinato l assunzione
DettagliAPPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI
ARTT. 41 47 D.LGS 81/2015 L È UN CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE E ALLA OCCUPAZIONE DEI GIOVANI. TRE TIPOLOGIE: A) PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE, IL
DettagliD E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R E T T O R E N. 3 8 D E L 2 1 A G O S T O 2 0 1 5
D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R E T T O R E N. 3 8 D E L 2 1 A G O S T O 2 0 1 5 OGGETTO: INCARICO A TEMPO DETERMINATO ALLA SIG.RA DURANTE ALESSANDRA PER SVOLGERE LE MANSIONI DI OPERATORE SOCIO
DettagliCOMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE
COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliOBBLIGO DELLA MEDIAZIONE
Iscritto al n. 453 del Registro degli organismi deputati a gestire tentativi di conciliazione/mediazione a norma dell'articolo 38 del D.Lgs. 17/01/2003, n. 5 OBBLIGO DELLA MEDIAZIONE Le nuove disposizioni
DettagliCircolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000
Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 by www.finanzaefisco.it OGGETTO: Trattamento tributario degli atti di costituzione del fondo patrimoniale. L argomento oggetto
DettagliIF COMMISSIONE INGEGNERIA FORENSE LA GESTIONE DELLE RISERVE NELLE OO.PP. Seminario. Milano, 9 giugno 2011. Ing. Luciano Brusaferro
Seminario IF COMMISSIONE INGEGNERIA FORENSE LA GESTIONE DELLE RISERVE NELLE OO.PP. Milano, 9 giugno 2011 Ing. Luciano Brusaferro 1 RIFERIMENTI LEGISLATIVI Codice Contratti Pubblici D. Lgs. 12 Aprile 2006
DettagliCircolare N. 113 del 3 Agosto 2015
Circolare N. 113 del 3 Agosto 2015 Presunzioni, riqualificazioni ed abrogazioni: come vanno gestiti i contratti a progetto e le partite IVA? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che
DettagliApprendistato formazione e studi professionali
Apprendistato formazione e studi professionali Danilo Papa La formazione in apprendistato costituisce un elemento fondamentale che, anche in relazione alla nuova disciplina contenuta nel D.Lgs. n. 167/2011,
DettagliRoma, 09 settembre 2003
RISOLUZIONE N. 178/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 09 settembre 2003 Oggetto: Istanza di interpello. Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Articolo 48 del TUIR: regime tributario dei
DettagliCONTRATTO DI LAVORO A TUTELE CRESCENTI. Ferrara, 09.12.2015
CONTRATTO DI LAVORO A TUTELE CRESCENTI Ferrara, 09.12.2015 Il d. lgs. n. 23 del 2015 di attuazione della legge delega n. 183 del 2014 ha introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele
DettagliNota Circolare UPPA n. 41/08. Alla Presidenza del Consiglio dei ministri Segretariato generale
UFFICIO PERSONALE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SERVIZIO TRATTAMENTO DEL PERSONALE DFP-0027366-12/06/2008-1.2.3.3 Roma, 12 giugno 2008 Nota Circolare UPPA n. 41/08 Alla Presidenza del Consiglio dei ministri
DettagliRegistro Nazionale Professionale delle Imprese Idrauliche ed Elettriche
Premessa al REGOLAMENTO Il 22 novembre 2014 le Associazioni A.B.I., A.C.T.I.F., AFI. GE., AFI.T., A.I.M.I., L.A.A. e U.P.I.L.G., hanno dato vita al Registro Nazionale Professionale delle, Associazione
Dettagli1. Premessa e definizioni
Regolamento provinciale per l iscrizione, la cancellazione e la revisione delle associazioni di promozione sociale nel Registro provinciale istituito ai sensi dell art.4 della L.R. 34/2002. (Approvato
DettagliLa legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due
La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge
DettagliIstanza di interpello assegni corrisposti al coniuge in conseguenza di separazione legale art. 10, comma 1, lett. c) del Tuir.
RISOLUZIONE N. 153/E Roma, 11 giugno 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello assegni corrisposti al coniuge in conseguenza di separazione legale art. 10, comma 1,
DettagliCittà di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale
Città di Nichelino Provincia di Torino Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Approvato dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino il 29.4.2014
DettagliOggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali.
RISOLUZIONE N.164/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 28 dicembre 2004 Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici
DettagliCOMUNE DI VILLAGRANDE STRISAILI
COMUNE DI VILLAGRANDE STRISAILI Provincia dell Ogliastra REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 adottata nella seduta del
DettagliFirenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL
Visto il D.Lgs.14 settembre 2011, n. 167 Testo unico ell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 le parti concordano che la normativa presente nel ccnl firmato
DettagliDeducibilità forfetaria IRAP ai fini reddituali art. 6 D.L. n. 185 del 29/11/2008 convertito con Legge n. 2 del 28/01/2009 (Decreto anti crisi) Circ.
Deducibilità forfetaria IRAP ai fini reddituali art. 6 D.L. n. 185 del 29/11/2008 convertito con Legge n. 2 del 28/01/2009 (Decreto anti crisi) Circ. Min. n. 16/E del 14/04/2009 Deduzione a regime (periodo
DettagliSCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99
SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99 Il giorno I Servizi per l Impiego della Provincia di rappresentati da Il Datore di lavoro rappresentato da.. La Cooperativa Sociale/il
DettagliIL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga
Parte I N. 4 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-1-2015 253 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 27 gennaio 2015, n. 6 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE
DettagliCAPITOLO 5 LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO
Capitolo 5 - CAPITOLO 5 LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO L art. 3 del D.Lgs. n. 23/2015 disciplina il licenziamento per giustificato motivo oggettivo (c.d. licenziamento economico), giustificato
DettagliREGOLAMENTO PER IL PAGAMENTO AI DOCENTI DI DIDATTICA AGGIUNTIVA E PER ATTIVITA SVOLTA PER CONTO TERZI
REGOLAMENTO PER IL PAGAMENTO AI DOCENTI DI DIDATTICA AGGIUNTIVA E PER ATTIVITA SVOLTA PER CONTO TERZI Il Consiglio di amministrazione del Conservatorio, Visti: Il CCNL relativo al quadriennio giuridico
DettagliSCHEDA INFORMATIVA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO
CHE COS È LA La Cessione del Quinto dello Stipendio è una particolare forma di prestito personale che viene rimborsata dal soggetto finanziato (Cliente) mediante la cessione pro solvendo alla Banca di
DettagliLA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA
LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA APPLICABILE ANCHE AL 2010 L articolo 2, co.156 e 157 della Finanziaria 2010 rende operative anche per il 2010 alcune misure finalizzate al sostegno della famiglia,
DettagliTRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI
TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI SCUOLA FORENSE MILANO, 7 MARZO 2014 Avv. Marcello Giustiniani www.beplex.com Il mutamento del luogo di esecuzione della prestazione lavorativa 1. Il trasferimento
DettagliQUESITI FORUM LAVORO 2015 IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE
QUESITI FORUM LAVORO 2015 * * * IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE Licenziamenti economici e la nuova conciliazione volontaria 1) Il licenziamento illegittimo motivato per il superamento del periodo di comporto
DettagliRISOLUZIONE N. 110/E
RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 maggio 2003 Oggetto: Istanza di interpello. IVA. Lavori di costruzione, rifacimento o completamento di campi di calcio. Comune di.
DettagliISSN 1127-8579. Pubblicato dal 06/07/2015
ISSN 1127-8579 Pubblicato dal 06/07/2015 All'indirizzo http://www.diritto.it/docs/37200-la-negoziazione-assistita-il-termine-entro-ilquale-intraprendere-l-azione-giudiziaria-l-obbligatoriet-per-tutti-i-crediti-anche-per-quellidegli-avvocati
DettagliCircolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro
Circolare Informativa n 30/2013 Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 5 INDICE Premessa pag.3 1) Collocamento disabili e disciplina
DettagliR E G G I O E M I L I A PROTOCOLLO DEONTOLOGICO DELLE IMPRESE DI SERVIZI
R E G G I O E M I L I A PROTOCOLLO DEONTOLOGICO DELLE IMPRESE DI SERVIZI 2 Sommario Prima parte: disposizioni generali... 5 1. Finalità... 5 2. Accettazione del Protocollo deontologico... 5 3. Comitato
DettagliBollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134
Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.
DettagliREGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE, LA CANCELLAZIONE E LA REVISIONE DEL REGISTRO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE.
REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE, LA CANCELLAZIONE E LA REVISIONE DEL REGISTRO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE. Approvato con delibera di C.C. n. 49 del 06/10/2005. PREMESSA E DEFINIZIONI
DettagliCircolare N. 126 del 17 Settembre 2015
Circolare N. 126 del 17 Settembre 2015 Maternità, lavoro notturno e telelavoro: le novità del 2015 (D.Lgs. n. 80 del 15.06.2015) Gentile cliente, il legislatore con il D.Lgs. n. 80 del 15.06.2015 ha introdotto
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliOSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO
Roma, 30 gennaio 2008 OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO L ANIA ha esaminato i contenuti della documentazione
DettagliLE COLLABORAZIONI A PROGETTO
LE COLLABORAZIONI A PROGETTO Un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa esiste in quanto sussistano i requisiti di: continuità della prestazione; inserimento funzionale; personalità della
DettagliRISOLUZIONE N.126/E QUESITO
RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20
DettagliRISOLUZIONE N. 90 /E
RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,
DettagliPREMESSO CHE: (*) modificata con DGRT 535/2013 e con DGRT 751/2013
La garanzia finanziaria può essere prestata mediante: reale e valida cauzione, fideiussione bancaria o polizza assicurativa ai sensi della Deliberazione Giunta Regionale Toscana n 743 del 06/08/2012 e
DettagliORIENTAMENTI INTERPRETATIVI IN MERITO ALL ARTICOLO 14, COMMA 3 DEL DECRETO LEGISLATIVO N
ORIENTAMENTI INTERPRETATIVI IN MERITO ALL ARTICOLO 14, COMMA 3 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 252/2005 RISCATTO DELLA POSIZIONE IN CASO DI DECESSO DELL ISCRITTO 1 Con i presenti Orientamenti si intendono fornire
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio N. 44 del 24 Marzo 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che
DettagliModello di contratto. Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere
Modello di contratto Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere MODELLO DI CONTRATTO DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE ex art. 4, d.lgs. n. 167/2011... [Datore
Dettagli2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.
LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle
DettagliRegolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune
Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliCONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99
CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 Il giorno Tra la PROVINCIA DI ROVIGO con sede legale in Rovigo, via Celio, 10, C.F. 93006330299 rappresentata
DettagliLICENZIAMENTI INDIVIDUALI
Forma, motivazione, impugnazione (si applica a tutti i datori di lavoro) FORMA: è necessaria la forma scritta (art. 2, Legge n. 604/1966). Il licenziamento orale è sanzionato con la tutela reintegratoria
Dettaglidel 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE
Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime
DettagliTRIBUNALE DI ROMA sezione lavoro REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
RGAC 5123 del 2015 TRIBUNALE DI ROMA sezione lavoro REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale di Roma, in funzione di Giudice del Lavoro, nella persona del dott. Flavio Baraschi, nella
DettagliTermini di pagamento di 30-60 giorni anche per i lavori pubblici
Termini di pagamento di 30-60 giorni anche per i lavori pubblici Con il D.Lgs. 192/212 il governo ha anticipato l adozione delle disposizioni contenute nella direttiva 2011/7/UE (la cui attuazione era
DettagliConclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015
Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,
Dettagli3. CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO di Andrea Morzenti
3. CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO di Andrea Morzenti La normativa sul contratto di lavoro a tempo determinato è contenuta nel Decreto Legislativo n. 368 del 2001, decreto attuativo della Direttiva Comunitaria
DettagliSCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA
ALLEGATO IV SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA Premesso che: La Regione Basilicata, con deliberazione della Giunta Regionale n. del, ha approvato il bando pubblico Progetti Integrati di Filiera, che disciplina
DettagliRisoluzione n. 343/E
Risoluzione n. 343/E Roma, 04 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica. Articolo 10, n. 4, D.P.R. n. 633 del 1972. Regime IVA applicabile ai servizi
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In
DettagliINTRODUZIONE. Il Prospetto Informativo Aziendale
INTRODUZIONE Il Prospetto Informativo Aziendale La disciplina sul diritto al lavoro dei disabili, legge 12 marzo 1999, n. 68, recante Norme per il diritto al lavoro dei disabili, prevede che tutti i datori
DettagliREGOLAMENTO DEL PART-TIME
REGOLAMENTO DEL PART-TIME (approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 279 del 14/11/2012, integrato con deliberazione di Giunta comunale n. 311 del 17/12/2013 e, da ultimo, modificato con deliberazione
DettagliJOBS ACT Legge n. 183 del 10 dicembre 2014
JOBS ACT Legge n. 183 del 10 dicembre 2014 SINTESI DELLA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO nel DECRETO RECANTE LA DISCIPLINA ORGANICA DEI CONTRATTI DI LAVORO Decreto Legislativo n. 81 del 15 giugno 2015 Con riferimento
DettagliTrasferimenti in sede di separazione e divorzio. Domande Frequenti
CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE ALTRE AGEVOLAZIONI DI INTERESSE NOTARILE Trasferimenti in sede di separazione e divorzio Domande Frequenti Sommario 1. Prima dell introduzione dell
DettagliLe istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO
Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea
DettagliCircolare Informativa n 20/2014. Bonus piccola mobilità Al via le istanze all INPS per la fruizione del beneficio
Circolare Informativa n 20/2014 Bonus piccola mobilità Al via le istanze all INPS per la fruizione del beneficio Pagina 1 di 5 INDICE 1) Premessa pag. 3 2) La disciplina del beneficio pag. 3 3) Durata
DettagliAnaao-Cref Servizio Tutela Lavoro
1 QUESITO Si chiede se un dirigente medico con incarico libero professionale sia pienamente autonomo nello svolgimento delle proprie mansioni nell ambito dell unità operativa di afferenza. Si chiede, inoltre,
DettagliScheda approfondita LAVORO INTERMITTENTE
Scheda approfondita LAVORO INTERMITTENTE Nozione Finalità Ambito soggettivo di applicazione Legenda Contenuto Precisazioni Riferimenti normativi Ambito oggettivo di applicazione Forma Durata Trattamento
DettagliSe si matura il requisito entro il 31.12.2018, pensione anticipata e part-time
CIRCOLARE A.F. N.63 del 28 Aprile 2016 Ai gentili clienti Loro sedi Se si matura il requisito entro il 31.12.2018, pensione anticipata e part-time Gentile cliente con la presente intendiamo informarla
DettagliDefinizione, tipologie e struttura negoziale (1)
LE POLIZZE FIDEIUSSORIE INQUADRAMENTO GIURIDICO E TEMATICHE OPERATIVE AVV. MATTEO BET DOTTORE DI RICERCA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA 0 Definizione, tipologie e struttura negoziale (1) E il contratto
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliSi richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita.
PILLOLE DI GIURISPRUDENZA Colaci.it Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. Sentenza n.1740 del
Dettagli(pubbl. in Gazz. Uff. n. 79 del 4 aprile 1942, ed. straordinaria). DISPOSIZIONI SULLA LEGGE IN GENERALE CAPO I DELLE FONTI DEL DIRITTO
R.D. 16 marzo 1942, n. 262. Approvazione del testo del Codice civile. (pubbl. in Gazz. Uff. n. 79 del 4 aprile 1942, ed. straordinaria). DISPOSIZIONI SULLA LEGGE IN GENERALE CAPO I DELLE FONTI DEL DIRITTO
DettagliLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO PER DIMISSIONI E PER MUTUO CONSENSO
LA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO PER DIMISSIONI E PER MUTUO CONSENSO Premessa La legge 17/10/2007, 188 prevede la nullità delle dimissioni presentate dal lavoratore, qualora non confermate su appositi
DettagliCONTRATTI ASSICURATIVI E LA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA
CONTRATTI ASSICURATIVI E LA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA IL PARERE DEL NOSTRO LEGALE: UNA NUOVA NORMA INVESTE IL PROCESSO CIVILE E IL MONDO ASSICURATIVO Com è noto la Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 ha introdotto
DettagliCommento di Confindustria. Legge europea 2013-bis: estensione della disciplina dei licenziamenti collettivi ai dirigenti.
Commento di Confindustria Legge europea 2013-bis: estensione della disciplina dei licenziamenti collettivi ai dirigenti. Con sentenza del 13 febbraio 2014, resa nella causa C-596/12, la Corte di Giustizia
DettagliVOLONTARIATO SICURO. QUADRO SINTETICO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI per le Organizzazioni di Volontariato*
VOLONTARIATO SICURO QUADRO SINTETICO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI per le Organizzazioni di Volontariato* * Le OdV di Protezione Civile sono soggette ad adempimenti
DettagliFONDAZIONE STUDI CONSULENTI DEL LAVORO I PARERI SULLA GIURISPRUDENZA DEL LAVORO PARERE N. 7 TERMINE PER IRROGARE LA SANZIONE DISCIPLINARE IL QUESITO
FONDAZIONE STUDI CONSULENTI DEL LAVORO I PARERI SULLA GIURISPRUDENZA DEL LAVORO PARERE N. 7 TERMINE PER IRROGARE LA SANZIONE DISCIPLINARE IL QUESITO Si chiede di precisare quali sono gli effetti delle
DettagliIncontro informativo LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO. Area Sindacale e Lavoro-Previdenza Confindustria Monza e Brianza Monza, 24 settembre 2012
Incontro informativo LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO Area Sindacale e Lavoro-Previdenza Confindustria Monza e Brianza Monza, 24 settembre 2012 La riforma del lavoro Legge 28 giugno 2012, n. 92 Flessibilità
DettagliIl Sig..., nato a. il.. e residente in alla Via
ALLA SEDE INPS DI Il Sig..., nato a. il.. e residente in alla Via., p r e m e s s o - che il Sig... è iscritto alla gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali
Dettagli