Congiuntura e Mercati

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1 Economic Research and Markets Strategy Maggio 2017

2 Nel mese di aprile, il FMI ha diffuso l aggiornamento allo scenario prospettico, che ha confermato una condizione di fondo favorevole ed una traiettoria di crescita moderata per l economia mondiale: con un decimo in più rispetto a quanto indicato nel precedente documento di gennaio, viene segnalato un incremento del reddito globale pari al 3.5% nell anno in corso; la stima per il 2018 è stata invece confermata al 3.6%. Il FMI tratteggia per le economie avanzate un espansione di intensità costante nel biennio, fissando la stima al 2.0% tanto nel 2017 quanto nel 2018; il valore è per tre decimi superiore alla performance realizzata dalle aree maggiormente industrializzate nel 2016 (1.7%), ma è inferiore a quella conseguita nel 2015 (2.1%). Per le economie emergenti, si conferma il ruolo chiave nella dinamica di aumento del reddito mondiale, con valori di previsione inalterati rispetto a gennaio che convalidano il minimo ciclico realizzato l anno scorso (4.1%), il deciso consolidamento quest anno (4.5%) e l ulteriore accelerazione nel 2018 (4.8%). FMI CRESCITA ECONOMICA GLOBALE Variazioni medie annue WEO Aprile 2017 Relativamente al biennio , tutte le aree avanzate hanno beneficiato di una variazione incrementale delle stime, tranne quelle nordamericane: le previsioni per gli Stati Uniti sono immutate a 2.3% e 2.5% rispettivamente, quelle per il Canada a 1.9% e 2.0%. Per Eurozona viene indicato un aumento del prodotto di 1.7% nell anno in corso (+0.1) ed 1.6% nel prossimo (invariato); per il Giappone 1.2% (+0.4) e 0.6% (+0.1); per il Regno Unito 2.0% (+0.5) e 1.5% (+0.1): con una revisione complessiva in aumento per sei decimi nel biennio, l economia britannica è quella che vanta il massimo incremento del tono congiunturale rispetto a gennaio. In data 18 aprile, la premier Theresa May ha annunciato che il paese andrà ad elezioni anticipate il prossimo 8 giugno, una mossa ufficialmente tesa ad assicurare la capacità di condurre i negoziati da posizioni di maggior forza, ma che in realtà mira a sfruttare il vento favorevole dei sondaggi, che danno i conservatori in netto vantaggio rispetto al partito laburista. FMI CRESCITA ECONOMICA GLOBALE Variazioni medie annue WEO Aprile

3 All interno di Eurozona, è la Spagna quella che beneficia dell aumento più robusto delle stime, fissate a 2.6% nel 2017 (+0.3) e 2.1% nel 2018 (invariato), dinamica che ne esalta ulteriormente la superiore forza ciclica rispetto alla Germania (1.7% e 1.6%), alla Francia (1.4% e 1.6%) e soprattutto all Italia; quest ultima, con un aumento del reddito costante allo 0.8% nel biennio, persino inferiore allo 0.9% conseguito nel 2016, conferma costantemente la posizione di retroguardia dentro il contesto europeo. Nel biennio nessuna delle economie BRICS subisce tagli alle previsioni di crescita. La stima per la Russia cresce di cinque decimi, tratteggiando una dinamica finalmente espansiva (1.4% nel 2017 e 2018) dopo la contrazione del 2016 (-0.2%); quella del Brasile aumenta di due, fissando anche in questo l esaurimento della recessione (0.2% e 1.7%, dopo il -3.6% del 2016). La Cina prosegue la fase di rallentamento ordinato (6.6% e 6.2%, tre decimi in più), mentre l India conserva un passo superiore (7.2% e 7.7%). Nei primi tre mesi del 2017, il PIL cinese è aumentato del 6.9%, accelerando per il secondo trimestre consecutivo (prima volta dal 2009). FMI- Previsioni di crescita 2017 Confronto con OCSE e Commissione I segnali di vitalità descritti per l economia globale, testimoni di una condizione che non si vedeva da tempo, tra aumento generalizzato del clima di fiducia, ripresa dei prezzi delle materie prime e reflazione su vasta scala, suggeriscono un salto di qualità della ripresa ciclica mondiale, che si sta lasciando alle spalle l eredità più pesante della crisi finanziaria. Lo scenario prospettico non è tuttavia privo di incertezze, alcune di natura sistemica (protezionismo, geopolitica internazionale), altre strutturali, ed altre ancora maggiormente legate allo svolgimento delle politiche economiche nelle varie aree. Dopo quelle olandesi, anche il primo turno delle presidenziali francesi ha offerto un esito complessivamente tranquillizzante per i mercati: il maggior numero di consensi è andato al centrista Macron (23.9%), che secondo i sondaggi dovrebbe prevalere al ballottaggio sulla candida dell estrema destra Le Pen (21.4%), attirando il consenso delle forze europeiste. A giugno, la Francia voterà anche per le elezioni generali, solo dopo di esse si potrà valutare la possibilità di portare avanti i disegni riformatori che Macron ha indicato in campagna elettorale. FMI- Previsioni di crescita 2018 Confronto con OCSE e Commissione 3

4 Tra gennaio e marzo, l economia statunitense ha patito gli effetti di una stagionalità sfavorevole, fenomeno che con una certa puntualità tende ad abbattere la crescita nel primo trimestre. Il PIL è aumentato solo dello 0.7% annualizzato, valore modesto a anche in rapporto agli indici anticipatori. Il rallentamento del sistema è frutto del modesto apporto dei consumi privati (+0.2%, minimo da 2013), penalizzati da fattori avversi legati al clima, insieme ad un contributo negativo delle scorte e della spesa pubblica; in ripresa invece le spese fisse (+1.6%, massimo dal 2012). La strutturale solidità dei parametri macroeconomici appare in grado di alimentare una rapida accelerazione della crescita già dalla primavera. Un mercato del lavoro prossimo al pieno impiego, con il tasso di disoccupazione al 4.5%, ai minimi dal 2007, i livelli record della fiducia delle famiglie, le favorevoli condizioni del mercato immobiliare, i segnali di ripresa degli investimenti sono fattori destinati ad entrare in risonanza con la spinta persistente delle spese private, rinsaldando l intensità dell impulso espansivo. Proiettiamo una crescita media superiore al 2% nell anno in corso, seguita da un accelerazione al 2.7% nel prossimo. CURVE DI RENDIMENTO rilevazione del 02/05/2017 Il mercato, lungamente cauto sulla Fed, ha formulato aspettative più aggressive in scia alla presentazione del progetto di riforma tributaria di Trump, incardinato su un drastico taglio della tassazione del reddito di impresa, con un unica aliquota al 15%, e su tagli più contenuti alle imposte sulle persone fisiche; il passaggio congressuale è però tutt altro che scontato. In linea con le proiezioni del FOMC, confermiamo altri 2 rialzi nel 2017, con approdo finale del tasso ufficiale tra %; verso fine anno, inoltre, la Fed dovrebbe avviare la fase di riduzione del bilancio, cessando il reinvestimento delle cedole e dei titoli acquistati nella fase di QE e giunti a maturazione. Dopo quindici trimestri consecutivi di espansione moderata, Eurozona ha sperimentato una congiuntura elevata anche nei primi tre mesi del 2017; in coerenza con i robusti segnali desumibili dal flusso di dati, il PIL è aumentato dello 0.5%, come nel periodo precedente (valore rivisto al rialzo per un decimo), per un tasso tendenziale all 1,7%. In prospettiva, un clima di fiducia imprenditoriale ai massimi di sei anni ed in generale l andamento robusto degli indici anticipatori proiettano la persistenza dell impulso espansivo in corso d anno, per un saggio medio stimato a 1.9% nel 2017 e 1.8% nel RENDIMENTI DECENNALI GOVERNATIVI DAL

5 La volatilità del tasso di inflazione rispetto al picco del 2% toccato a febbraio sia con riferimento al dato generale (1.5% a marzo; 1.9% ad aprile) quanto a quello core (dai minimi biennali dello 0.7% a 1.2% ad aprile) giustificano la linea di prudenza della BCE, impegnata a valutare un sistema caratterizzato dal rafforzamento della congiuntura, ma da limitate pressioni di fondo sui prezzi. Nella riunione del 27 aprile, il Consiglio ha ribadito l orientamento espansivo della politica monetaria varato a dicembre 2016 (estensione del programma di QE sino a fine 2017, con riduzione del ritmo mensile di acquisti a 60mld da aprile), impiegando ancora una retorica piuttosto accomodante. Il presidente Draghi ha enfatizzato la sostanziale scomparsa dei rischi di deflazione ed i segnali di rafforzamento della ripresa sia in termini geografici che settoriali, allo stesso tempo però rimarcando l assenza di un convincente trend di crescita dei prezzi al consumo, che sull arco dei prossimi mesi dovrebbero oscillare intorno ai valori correnti. L evoluzione incerta delle aspettative di inflazione fonda quindi la necessità di un orientamento persistentemente accomodante della policy. MERCATI AZIONARI DAL 2006 investitore eurobasato valori pari a 100 dal 2006 La vittoria al primo turno di Macron ha prodotto aggiustamenti repentini sui mercati finanziari, rinfrancati dal forte spirito europeista del candidato: l euro è scattato al rialzo, salendo oltre 1.09 ai massimi di cinque mesi sul dollaro; il rendimento del decennale italiano è sceso al 2.15%, mai così basso da inizio marzo (2.3% corrente); lo spread BTP- Bund decennale è caduto sino a 180bps (200 corrente), ai minimi di un mese e mezzo; il CDS francese, termometro del rischio di default sovrano, è crollato ai minimi da novembre. L arresto dei flussi di marca assicurativa ha spinto al rialzo i tassi sulla carta di qualità, con ritorno del decennale in $ al 2.3% e in euro a 0.35%. I mercati azionari hanno pure beneficiato dell esito del voto francese, che ha spinto il DAX tedesco al nuovo record assoluto e consolidato l evoluzione positiva degli altri indici maggiori. I saldi da inizio anno sono in progresso ovunque; il mercato spagnolo è largamente il migliore, con incrementi prossimi al 15% da gennaio, mentre l indice italiano segna progressi in linea con la media europea (7-8%). Si confermano le indicazioni positive, soprattutto in quelle aree la spinta dei fondamentali è alimentata anche dalle politiche monetarie espansive. EURODOLLARO DAL