VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA
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1 Doc. SIME _AMB_05_96 di Progetto Offshore Ibleo Campi VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA Chiarimenti ed integrazioni volontarie alla documentazione depositata in data 22 Dicembre 2016
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3 2 of 24 Progetto Offshore Ibleo Campi VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA Chiarimenti ed integrazioni volontarie alla documentazione depositata in data 22 Dicembre 2016 A. Cuzzola P. Pucillo G. Liberto M. Bergamini V. Nappa Elaborato Verificato Approvato Amec 00 Emissione Foster Wheeler E & I GmbH REV. DESCRIZIONE PREPARATO VERIFICATO APPROVATO DATA
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5 4 of 24 1 INTRODUZIONE UTILIZZO DELLA TRAVE TUBO E POSIZIONAMENTO TRAPPOLA RICEVIMENTO GAS STIMA PRELIMINARE DELL IMPATTO AMBIENTALE MODIFICA DEI LIMITI DI BATTERIA PER METANODOTTO DI EXPORT DEL GAS GESTIONE ACQUE REFLUE ED EFFLUENTI DI PROCESSO DISPERSIONE TERMICA DEGLI EFFLUENTI DI PROCESSO GESTIONE DEGLI EFFLUENTI DI PROCESSO GESTIONE ACQUE METEORICHE... 22
6 5 of 24 Elenco delle Tabelle Tabella 4-1: Analisi della dispersione termica dalla Piattaforma Prezioso K (vecchio progetto) Tabella 4-2. Portate di acqua annuali impianto Cassiopea Elenco delle Figure Figura 2-1: Vista aerea dell approdo in raffineria (linea rossa)... 8 Figura 2-2: Vista aerea della trave tubo e foto di dettaglio... 9 Figura 2-3: Vista di dettaglio della trave tubo... 9 Figura 2-4: Sezionamento della trave tubo ed esempio di mezzo che sarà utilizzato Figura 2-5: Area onshore oggetto di lavori civili Figura 2-6. Posizione Area Trappola, Prima Ipotesi e Posizione Finale Figura 2-7: Layout della condotta da 14, con indicazione del punto di emersione e dell ubicazione della trappola di ricevimento gas Figura 2-8: Esempio di struttura sottomarina a protezione della condotta e sua ubicazione rispetto ai piloni esistenti Figura 2-9. Fotoinserimento preliminare dell opera (ante operam a sinistra, post operam a destra) Figura 3-1: Tracciato della pipeline previsto nello Studio preliminare (in giallo) Figura 3-2: Tracciato della pipeline di competenza Eni (in giallo) Figura 4-1: Andamento nel tempo dei volumi di acqua associata e acqua glicolata Figura 4-2. Rappresentazione schematica delle acque meteoriche... 23
7 6 of 24 ACRONIMI AIA Autorizzazione Integrata Ambientale D.Lgs. Decreto Legislativo MATTM Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare MEG Glicole monoetilenico SIN Sito di Interesse Nazionale UNMIG Ufficio Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e le Georisorse VIA Valutazione di Impatto Ambientale
8 7 of 24 1 INTRODUZIONE Con il presente documento, (in seguito Eni), intende fornire alcuni chiarimenti in merito alla documentazione depositata nel Dicembre 2016 per la procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale inerente gli interventi di ottimizzazione del progetto Offshore Ibleo, Campi Gas Argo e Cassiopea (Codice procedura ID_VIP: 3520). Inoltre, alla luce di alcuni avanzamenti progettuali intercorsi e del nuovo stato di avanzamento del progetto, si intende integrare ed aggiornare taluni aspetti, come descritto nel seguito. Il documento è composto quindi dalle seguenti sezioni: Utilizzo della trave tubo e posizionamento trappola ricevimento gas (Capitolo 2); Modifica dei limiti di batteria del metanodotto di esportazione del gas dall impianto di trattamento (Capitolo 3); Gestione delle acque reflue ed effluenti di processo (Capitolo 4).
9 8 of 24 2 UTILIZZO DELLA TRAVE TUBO E POSIZIONAMENTO TRAP- POLA RICEVIMENTO GAS Come riportato nello Studio preliminare ambientale depositato nel Dicembre 2016, la soluzione prescelta per l approdo in raffineria è attraverso una struttura esistente Trave tubo che corre parallela al pontile (Figura 2-1). La funzione della struttura esistente era di agire come supporto strutturale per la linea di 14 che porta il gas dai pozzi. Figura 2-1: Vista aerea dell approdo in raffineria (linea rossa) La Trave tubo è formata da una trave in calcestruzzo sostenuta su appoggi palificati a fondo mare. Tale struttura, realizzata negli anni 70 e attualmente in disuso, era utilizzata per il trasporto dell acqua all impianto di dissalazione (Figura 2-3). Come già detto, la funzione della condotta sarebbe stata unicamente di agire come supporto strutturale per la linea di 14 di adduzione del gas dalla piattaforma all impianto a terra. A valle di approfondimenti progettuali ed attività ispettive, si è deciso di procedere alla rimozione della trave in calcestruzzo andando a ripristinare le fondazioni esistenti. L approccio scelto dal team di progetto consiste nel massimizzare il riutilizzo dell opera esistente, riqualificando di fatto l area di interesse. L ipotesi di lavoro è che le varie sezioni di trave vengano sezionate e rimosse tramite utilizzo di mezzi idonei: Pontoni galleggianti dotati di gru per le sezioni a mare Gru cingolata per le sezioni a terra A valle di iter di gara, l attività di rimozione verrà affidata a ditta specializzata che si occuperà della demolizione e possibile recupero del materiale ai sensi di legge oppure lo stesso verrà smaltito da Eni come rifiuto.
10 9 of 24 Figura 2-2: Vista aerea della trave tubo e foto di dettaglio Figura 2-3: Vista di dettaglio della trave tubo La nuova soluzione progettuale prescelta prevede la rimozione della trave tubo per la parte di competenza del progetto, sia in terraferma (tratto di lunghezza circa 100 m) che di in mare (tratto di lunghezza circa 500 m), mantenendo invece gli attuali piloni esistenti come sostegno per la nuova linea. I piloni esistenti fungeranno quindi da supporto strutturale per la nuova condotta da 14 in arrivo dai campi gas, evitando la necessità di installare nuovi piloni. La trave tubo è composta da una tubazione in Calcestruzzo Armato Precompresso (CAP) di diametro mm, spessore 220/250 mm e del peso di 5 tonnellate per m lineare. In breve, le attività di rimozione consisteranno in: Predisposizione dell area di accesso su terraferma;
11 10 of 24 Mobilitazione (mob) dei macchinari di cantiere, quali gru, macchine per taglio con cavo diamantato, automezzi per trasporto eccezionale, chiatta galleggiante dotata di gru cingolata per le attività in mare, rimorchiatore-supply vessel; (Figura 2-4) Sezionamento della trave in calcestruzzo (si prevedono 2 tagli al giorno) (Figura 2-4); Rimozione delle sezioni tagliate circa 600 metri lineari (500 m tratto in mare e 100 m tratto a terra), pari a circa tonnellate di CAP e trasporto presso siti autorizzati di demolizione, nei quali i materiali demoliti verranno separati e successivamente inviati presso centri di raccolta e smaltimento; Demobilitazione (demob) dei macchinari di cantiere. Figura 2-4: Sezionamento della trave tubo ed esempio di mezzo che sarà utilizzato. La durata stimata delle attività, inclusi il mob/demob, è di circa 4 mesi. La rimozione della trave tubo richiede alcuni lavori civili di preparazione della pista di accesso e dell'area necessaria alla movimentazione dei mezzi di terra. In particolare, tali lavori consisteranno in: Scoticamento strato superficiale del terreno (superficie prevista m 2, spessore 0,15 m) ed accumulo dello stesso in area limitrofa per successivo ripristino; Riporto strutturale di materiale granulare compattato (1.100 m 3 ); La dimensione preliminare dell area necessaria alla movimentazione dei mezzi in zona Radice Pontile è di circa 80x30 m, come mostrato nella seguente Figura 2-5 (riquadro in blu).
12 11 of 24 Figura 2-5: Area onshore oggetto di lavori civili In figura è inoltre indicata l ubicazione della trappola di ricevimento gas, posta in area demaniale ed al di fuori dei confini di della Raffineria di Gela in modo che, come indicato da UNMIG, l area di pertinenza mineraria risulti identificabile in maniera univoca. Rispetto alla posizione iniziale, così come riportato in Figura 2-6, la posizione dell Area Trappola è variata di 160 m in direzione Sud-Ovest. Si nota come la nuova configurazione ricada del tutto fuori dai confini dell Area della raffineria. Figura 2-6. Posizione Area Trappola, Prima Ipotesi e Posizione Finale.
13 12 of 24 Seguiranno quindi le operazioni di posa della condotta da 14 per il trasporto del gas che, come indicato nella (Figura 2-7), emergerà a pochi metri dai piloni stessi. Figura 2-7: Layout della condotta da 14, con indicazione del punto di emersione e dell ubicazione della trappola di ricevimento gas. Per garantire in caso di necessità l isolamento della condotta sopra il piperack dalla sealine, si prevede di posizionare un dispositivo di sezionamento sul fondale marino a pochi metri dalla risalita della sealine sul nuovo piperack. La funzione del dispositivo è di proteggere le persone e gli asset a valle limitando la quantità di idrocarburo che verrebbe rilasciato in caso di evento incidentale. Il dispositivo sarà collocato sul fondale marino e sarà protetto adeguatamente rispetto a scenari di possibile collisione con mezzi navali.
14 13 of 24 Figura 2-8: Esempio di struttura sottomarina a protezione della condotta e sua ubicazione rispetto ai piloni esistenti
15 14 of 24 Figure 2-1. Fotoinserimento preliminare dell opera - ante operam Figure 2-2. Fotoinserimento preliminare dell opera - post operam con indicazione fotoinserimenti
16 15 of 24 a) b) Figura 2-9. Fotoinserimento preliminare dell opera (ante operam a sinistra, post operam a destra) Per la posa della condotta verranno utilizzati gli stessi macchinari previsti per la rimozione della trave tubo, quali gru, piattaforma autosollevante per le attività in mare, rimorchiatore-supply vessel, automezzi per trasporto eccezionale. L attività di posa, incluso il ripristino dei necessari pulvini e l installazione del piperack, avrà una durata stimata di circa 5 mesi. 2.1 STIMA PRELIMINARE DELL IMPATTO AMBIENTALE In analogia con quanto riportato nello Studio preliminare ambientale depositato nel Dicembre 2016, e sulla base di considerazioni progettuali e tecniche, si ritiene che i comparti ambientali e socio-sanitari potenzialmente interessati dalla rimozione della trave tubo e dalla successiva installazione della condotta da 14 possano essere i seguenti: Atmosfera;
17 16 of 24 Ambiente idrico marino; Fondale marino; Suolo e sottosuolo; Flora, fauna ed ecosistemi; Paesaggio; Contesto socio economico. L attività in esame si caratterizza per il fatto che molte delle interferenze sono a carattere temporaneo (la durata stimata per la rimozione della trave tubo è di circa 2 mesi, quella per la posa della condotta di circa 4,5 mesi) e destinate ad annullarsi una volta che tale attività verrà ultimata. Relativamente alla componente atmosfera ed alla componente rumore, il potenziale impatto è dovuto all utilizzo dei mezzi di lavoro. Tali mezzi saranno, indicativamente: Un pontone galleggiante dotato di gru cingolata; Un rimorchiatore (supply vessel); Una gru; Un macchinario per il taglio; Autoarticolati per trasporto eccezionale. Al fine di ridurre al minimo i fattori emissivi dei mezzi di lavoro, gli stessi saranno sottoposti ad un apposito programma di manutenzione e, in fase operativa, la velocità verrà ridotta al minimo necessario e se ne prevedrà lo spegnimento alla permanenza in stand-by. Vista l ubicazione dell attività in progetto (pontile dell area industriale di Gela), peraltro, si evidenzia l assenza di recettori non industriali nei pressi dell area di lavoro ed in un suo largo intorno e si ritiene dunque che l impatto possa essere definito trascurabile, oltre che temporaneo e totalmente reversibile. Relativamente all ambiente idrico marino, nel confermare che come in tutte le altre attività riguardanti il progetto di ottimizzazione Offshore Ibleo Campi gas Argo e Cassiopea, i rifiuti prodotti verranno raccolti e smaltiti su terraferma a mezzo di trasportatori e discariche autorizzate, i mezzi navali impegnati saranno dotati di aree idonee allo stoccaggio momentaneo dei rifiuti e delle materie prime utilizzate durante le fasi operative. In fase di installazione della nuova condotta il fondale marino sarà interessato dalla presenza di una struttura di protezione lungo la risalita della sealine. Questa struttura, nonostante l interdizione alla navigazione nell area, ha la funzione di ridurre al minimo potenziali interferenze con i mezzi navali eventualmente circolanti. Tale struttura in acciaio verrà vincolata al fondale con 4 pali che penetreranno per almeno 15 metri (Figura 2-8). Su terraferma, non si ritiene che vi siano apprezzabili interazioni con suolo e sottosuolo, in quanto da un lato non sono previste attività di scavo se non per gli eventuali e limitati lavori di approntamento (pulizia e compattazione, per uno spessore di 15 cm) dell area di ingresso mezzi alla radice del pontile, e dall altro tutti i rifiuti prodotti, incluse le sezioni di trave tubo, verranno inviate direttamente a smaltimento o temporaneamente stoccate in aree già adibite a tale funzione.
18 17 of 24 Quanto brevemente descritto per l ambiente fisico porta ad affermare che non vi saranno alterazioni apprezzabili per quanto riguarda la componente floristica e faunistica, né in mare né in terraferma. A livello paesaggistico, seppure il contesto è quello del pontile di un area industriale, la rimozione della vecchia trave tubo da circa 3 metri di diametro e l installazione di una tubazione da 14 (circa 0,35 m) potrà avere un impatto positivo, seppur anch esso ritenuto trascurabile. Infine, seppur a carattere temporaneo, anche la presente attività contribuirà a portare vantaggi all economia locale nel contesto del più ampio progetto di ottimizzazione, di cui allo Studio preliminare depositato nel Dicembre 2016.
19 18 of 24 3 MODIFICA DEI LIMITI DI BATTERIA PER METANODOTTO DI EXPORT DEL GAS A parziale rettifica di quanto riportato nello Studio preliminare ambientale depositato nel Dicembre 2016, per quanto di competenza Eni la pipeline di trasporto del gas trattato verso Snam rete gas avrà un percorso più breve. Nel dettaglio, e come visibile dalla linea gialla tratteggiata nelle successive figure Figura 3-1 e Figura 3-2, la quota parte di metanodotto in carico ad Eni avrà una lunghezza inferiore di circa 500 metri rispetto a quanto proposto inizialmente. A partire dal limite di batteria indicato nella Figura 3-2, sarà cura di Snam Rete Gas realizzare le relative opera di collegamento con la rete di distribuzione Figura 3-1: Tracciato della pipeline previsto nello Studio preliminare (in giallo)
20 19 of 24 Figura 3-2: Tracciato della pipeline di competenza Eni (in giallo)
21 20 of 24 4 GESTIONE ACQUE REFLUE ED EFFLUENTI DI PROCESSO 4.1 DISPERSIONE TERMICA DEGLI EFFLUENTI DI PROCESSO Nell ambito dell iter VIA-AIA relativo al progetto Offshore Ibleo, è stata presentata al MATTM nel 2011 la modellistica numerica per valutare l impatto sulla qualità delle acque determinato da uno scarico termico sommerso in mare aperto associato al sistema di raffreddamento del gas in uscita dai turbocompressori installati a bordo della piattaforma offshore Prezioso K. Effluente Acqua marina di raffreddamento del gas in uscita dai turbocompressori Acqua associata al gas di giacimento in uscita dall'unità di rigenerazione MEG Acqua marina di raffreddamento dell'acqua associata al gas di giacimento Portata di picco (m3/g) Tabella 4-1: Analisi della dispersione termica dalla Piattaforma Prezioso K (vecchio progetto) Come di evince dalla tabella precedente, nell ambito della vecchia configurazione progettuale, le acque di raffreddamento risultavano incidere in maniera rilevante sul volume totale delle acque scaricate a mare (99,6%). Con la realizzazione della centrale di trattamento in terraferma, invece: il raffreddamento del gas avverrà per mezzo di aria e non più acqua, annullando in massima parte gli scarichi previsti nella configurazione iniziale; la rimozione dell unità di recupero del glicole rigenerazione MEG (MRU) eviterà l innalzamento di temperatura delle acque associate al gas di giacimento che vengono conferite alla fogna di Raffineria a temperatura ambiente, con un impatto termico nullo già in entrata. Sulla base di quanto sopra esposto, non risulta pertanto necessario effettuare, per questo nuovo scenario progettuale, un modello di dispersione termica. 4.2 GESTIONE DEGLI EFFLUENTI DI PROCESSO Temperatura allo scarico (C ) TOTALE In termini quantitativi, per i primi anni di produzione si stima un volume giornaliero di acqua associata al gas di giacimento pari a circa 1-2 m 3, (Ref. Tabella 4-2), al quale si aggiungerà nei primi anni un modesto quantitativo di acqua glicolata con l 80% in MEG (Ref. Tabella 4-2) iniettata nel flusso gassoso dalla piattaforma con la finalità di ridurre la presenza di idrati nella pipeline da 14 : a questo proposito, si specifica che l utilizzo di %
22 21 of 24 tale additivo è tipicamente autorizzato in ambito minerario affinché sia garantita la perfetta integrità degli asset di pertinenza. Secondo le stime riportate nella tabella seguente, nel corso degli anni diventerà tuttavia preponderante il quantitativo di acqua associata al gas di giacimento rispetto ai volumi di acqua glicolata. Anno Acqua glicolata (80% di glicole - MEG) [m 3 /anno] Acqua glicolata (80% di glicole - MEG) [m 3 /giorno] Acqua associata al gas di giacimento [m 3 /anno] Acqua associata al gas di giacimento [m 3 /giorno] Tabella 4-2. Portate di acqua impianto Cassiopea
23 22 of 24 Figura 4-1: Andamento nel tempo dei volumi di acqua associata e acqua glicolata Fermo restando le opportune e necessarie caratterizzazioni chimico fisiche delle acque prodotte e delle sinergie da intraprendere con Raffineria, titolare degli impianti di trattamento e scarico finale del sito, allo stato attuale le acque reflue saranno collettate, attraverso il passaggio nell esistente serbatoio S959, al trattamento in Raffineria per i primi anni e, quando l acqua associata al gas di giacimento inizierà a manifestarsi in quantitativi significativi, si valuterà l opportunità di collegarsi ad un impianto esistente di trattamento acque di Raffineria o di realizzarne uno nuovo ad hoc a seconda delle specifiche di trattamento. Si precisa che, date le quantità e caratteristiche previste delle acque, l eventuale impianto di trattamento dedicato sarebbe costituito da un impianto a batch montato su skid, quindi un impianto di veloce realizzazione. 4.3 GESTIONE ACQUE METEORICHE Le acque meteoriche sono identificabili come bianche o semioleose a seconda dell area in cui insistono. Queste acque, prima di essere destinate allo scarico o all impianto di trattamento RaGe, vengono allocate in dedicati sistemi di stoccaggio che ne consentono un analisi preliminare finalizzata all invio alle suddette destinazioni. Le acque semioleose sono reflui potenzialmente inquinati poiché raccolte, nell ambito di eventi meteorici, in aree cordolate localizzate in corrispondenza di equipment: tali acque, previa analisi, sono inviate all impianto di trattamento RaGe. Le acque meteoriche di strade e piazzali vengono inoltre segregate in: Acque di prima pioggia, che sono successivamente inviate alla fogna bianca di raffineria se conformi con i limiti di concentrazioni imposti per lo scarico a mare o in caso contrario all impianto trattamento RaGe; Acque di seconda pioggia, collettate direttamente nella fogna bianca di Raffineria.
24 23 of 24 Figura 4-2. Rappresentazione schematica delle acque meteoriche
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