PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO

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Bruno Fantoni
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1 COMUNE DI PELLA PROVINCIA VCO PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO TERRE E ROCCE DA SCAVO SISTEMAZIONE DI VIA VIGNACCIA su territorio comunale Novara, maggio 2017 Il progettista Ing. G. Escuriale

2 RELAZIONE UTILIZZO TERRE E ROCCE DA ESCAVAZIONE La realizzazione delle opere in progetto prevede l escavazione di terre e rocce per le quali è richiesto il rispetto di norme differenti a seconda che i materiali da scavo siano gestiti come: - rifiuti, avviati a recupero o smaltimento; - sottoprodotti, impiegati in altri siti o processi produttivi; - non rifiuti, riutilizzati nello stesso sito in cui sono stati prodotti. PREMESSA L argomento è stato affrontato a più riprese dal legislatore e l attuale quadro giuridico di riferimento prevede l applicazione delle seguenti norme: D.Lgs 152/2006 s.m.i., parte IV; DM 161/2012; Legge n.98/2013 e, in particolare, l art. 41 e l art. 41 bis. Il D.M n.161 del 2012 (Regolamento recante la disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo) ha indicato le modalità e le condizioni per gestire terre e rocce da scavo come sottoprodotti. L art. 41 bis della legge 98/2013 dispone che in relazione a quanto disposto dall art. 266, comma 7, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. ed in deroga al D.M. 161/2012, i materiali di scavo (di cui all'art. 1, comma 1, lettera b del D.M. 161/2012) sono sottoposti al regime dei sottoprodotti di cui all art. 184-bis del D.lgs 152/06 e s.m.i. Pertanto per i materiali da scavo utilizzati come sottoprodotti si applica quanto disposto nel Regolamento di cui al DM 161/2012, se derivanti da opere sottoposte a VIA o ad AIA; si applica quanto contenuto nell art. 41bis del "Decreto del fare", convertito nella L. 98/2013, negli altri casi e indipendentemente dal volume di materiale scavato da riutilizzare. Ai sensi del D.Lgs 152/2006, art. 185 (come sostituito dall'art. 13 del d.lgs. n. 205 del 2010), è invece escluso dalla disciplina sui rifiuti e sulle terre e rocce da scavo il riutilizzo in sito allo stato naturale ed ai fini della costruzione del materiale escavato durante l attività di costruzione, fermo restando che non deve essere contaminato. I materiali da scavo avviati a discarica sono gestiti come rifiuti (D.Lgs. 152/2006, art. 183, comma 1, lett. a).

3 A) VERIFICA SUSSISTENZA CONDIZIONI GENERALI L intervento è effettuato nella piena conoscenza del sito ove si interviene, sia dal punto di vista morfologico e storico che di caratterizzazione delle condizioni superficiali e del sottosuolo di cui ai dati geologici e geotecnici disponibili. L area si trova nella zona del comune di Pella, in corrispondenza della via Vignaccia. Si è quindi proceduto alla verifica, nell intorno specifico dell area interessata dai lavori di scavo, della presenza attuale o passata di elementi potenzialmente contaminanti l ambiente rilevando: 1) l assenza di serbatoi o cisterne, sia dismesse che rimosse che in uso contenenti sostanze etichettabili come inquinanti o pericolose; 2) l area di intervento non risulta inquinata né potenzialmente inquinata o inquinabile da nessuno degli agenti potenziali di cui ai diversi allegati di identificazione di cui allo stesso d.lgvo 152/2006 e s.m.i. e decreti di riferimento; 3) l area su cui si interviene non è soggetta alla disciplina di cui al titolo V parte IV del D.Lgs 152/2006 bonifica siti inquinati ; 4) l area su cui si interviene non è interessata da attività produttive dismesse con i relativi impianti potenzialmente contaminanti; B) QUANTIFICAZIONE MATERIALE DI SCAVO La quantificazione delle terre e rocce di scavo generate dall esecuzione dei lavori del cantiere in esame, come alle voci di computo metrico estimativo, è di 182,35 mc circa. C) QUANTIFICAZIONE BISOGNI DI TERRE O ROCCE DISCAVO ALL INTERNO DEL CANTIERE Nel cantiere sarà individuata una zona dove possa essere posto il cumulo di escavato. Tale disponibilità di area permette di depositare le terre in condizioni da non destare pericolo. D) RIUTILIZZO TERRE E ROCCE DI SCAVO CON INDIVIDUAZIONE DI OPERE O INTERVENTI Sulla base delle quantificazioni di cui alle tabelle successive risulta di tutta evidenza il non riuso delle terre e rocce di scavo generate dall esecuzione dei lavori. E) SUSSISTENZA CONDIZIONI DI CUI ALL ART. 41 bis, D.lgs. 152/2006 e s.m.i. Al fine di considerare quali sottoprodotti e non come rifiuti le terre e le rocce prodotte da lavori non soggetti a VIA o ad AIA, il produttore deve dimostrare che siano soddisfatte le seguenti quattro condizioni (Legge n.98/2013, art. 41 bis): 1. sia certa e determinata la destinazione all utilizzo delle rocce e terre da scavo, presso uno o più siti o cicli produttivi; 2. in caso di utilizzi sul suolo siano rispettate le concentrazioni soglia di contaminazione di riferimento e non vi sia pericolo di contaminazione diretta o indiretta delle acque sotterranee; 3. l'utilizzo non comporti rischi per la salute ne variazioni qualitative o quantitative negative delle emissioni rispetto al normale utilizzo materie prime;

4 4. non sia necessario sottoporre i materiali da scavo a trattamenti preventivi fatta eccezione per le normali pratiche industriali e di cantiere. I materiali di scavo inviati a discarica, non saranno pertanto avviati all uso in altri processi produttivi ne movimentati verso siti diversi dall area del cantiere da cui provengono: per le terre e le rocce escavate, prodotte e riutilizzate nel cantiere, non è quindi necessaria la verifica della sussistenza contemporanea delle condizioni di cui all art. 41 bis. Ai sensi della normativa vigente e con riferimento ai quantitativi immessi dall esterno, le procedure di cui all art.41 e art. 41 bis della Legge n.98/2013 spetteranno ai fornitori.

5 F) RIEPILOGO MOVIMENTO TERRE VOCE COMPUTO Scavo di scotico e disfacimento Scavo di scotico e disfacimento Scavo sbancamento Scavo a sezione obbligata Scavo in trincea e sezione Quantità Tipologia Riutilizzo in cantiere A discarica Immission e terra anidre mc - mc mc mc mc Asfalto 40,70 con mista 40,70 0,00 40,70 0 Cls con 5,10 mista 5,10 0,00 5,10 70,95 70,95 0,00 70,95 16,10 16,10 0,00 16,10 49,50 49,50 16,83 32,67 0 Quantificazione rocce e terre immesse: Rocce Immesse Quantità Tipologia mc Sabbia 24,75 66,25 (52,55+13,7) Riepilogo volumi movimentati: Riepilogo terre scavi riutilizzi e immissioni in cantiere Scavato 182,35 mc Riutilizzati in cantiere 16,83 mc A discarica 165,52 mc Immessi in cantiere 91,00 mc

6 CONCLUSIONI Le terre e le rocce prodotte nell escavazione del suolo saranno depositate e riutilizzate in loco; i flussi trasportati fuori dal cantiere saranno avviati interamente a discarica e pertanto sottoposti alla normativa sui rifiuti. Gli articoli 41 e 41 bis della Legge n.98/2013 disciplinano l uso delle terre e rocce da scavo come sottoprodotti, movimentati verso l esterno del cantiere. Questa eventualità non è prevista. L appaltatore avrà comunque l onere di verificare che le terre immesse nel cantiere (91,00 mc) siano corrispondenti ai requisiti indicati nel capitolato speciale d appalto. Per il materiale di scavo portato a discarica, la ditta esecutrice dovrà utilizzare gli appositi formulari ed eventualmente la discarica potrà richiedere le analisi che ritiene opportune per poter accettare il materiale. Per quanto concerne i residui edilizi provenienti da demolizioni di strutture esistenti le stesse dovranno essere smaltite a rifiuto a discarica utilizzando gli appositi formulari. Dichiarazioni e ricevute dei formulari dovranno essere presentate alla D.L. e al Comune di Pella e messe a disposizione anche per eventuali controlli delle autorità.

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