Il quadro normativo sui materiali da scavo e materiali di riporto.
|
|
- Alberto Donato
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il quadro normativo sui materiali da scavo e materiali di riporto. Todarello - Colleoni Convegno sul tema: La gestione dei materiali da scavo Ferrara, 19 Settembre 2014
2 TODARELLO & PARTNERS STUDIO LEGALE ASSOCIATO
3 La recente evoluzione della normativa sul riutilizzo dei materiali da scavo come sottoprodotti.
4 «TERRE E ROCCE DA SCAVO» Art. 186 D.Lgs. 152/2006 c.d. Codice dell Ambiente modificato dal D.lgs. 4/2008 (c.d. Secondo Correttivo) OGGI ABROGATO Le «Terre e rocce da scavo» vengono qualificate per la prima volta come SOTTOPRODOTTO ai fini del riutilizzo, nozione di derivazione comunitaria (art. 5 Direttiva 2008/98/CE) Il riutilizzo delle terre e rocce da scavo avviene attraverso i c.d. Piani scavo (differenti prassi locali).
5 «MATERIALI DA SCAVO» DM 161/2012 (c.d. Regolamento materiali da scavo) entra in vigore dal 6 ottobre 2012 con conseguente abrogazione dell art. 186 Codice Ambiente; Regime transitorio: fino al 4 aprile 2013 per i piani scavo già presentati era possibile mantenere le procedure ex art. 186 Codice Ambiente. Il riutilizzo dei materiali da scavo avviene ora attraverso il c.d. Piano di utilizzo, cui deve fare seguito la Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo;
6 Impugnazione del DM 161/2012 con ricorso al TAR Lazio dalle associazioni di categoria settore costruzioni, definito con sentenza del TAR Lazio n. 6187/2014 del 10 giugno 2014 (vedi infra); Proliferazione di normative regionali sulla gestione dei materiali da scavo da cantieri di minori dimensioni (< mc di produzione) in deroga a DM 161/2012 (recentemente dichiarate incostituzionali v. infra)
7 «PRIMA LIMITAZIONE DEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL DM 161/2012 CON IL C.D. DECRETO EMERGENZE» Art. 8-bis del D.L. 43/2013 convertito in L. 71/2013 c.d. «D.L. Emergenze», in vigore dal 26 giugno 2013 al 21 agosto: Il DM 161/2012 si applica solo a materiali da scavo prodotti nell esecuzione di opere soggette a VIA/AIA; l art. 186 Codice Ambiente (benché abrogato) si applica ai materiali da scavo provenienti da cantieri di minori dimensioni (< mc di produzione); l art. 184-bis Codice Ambiente si applica ai materiali da scavo superiori a m³ prodotti nell esecuzione di opere escluse da VIA o AIA
8 «LE LIMITAZIONI DEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL DM 161/2012 CON IL C.D. DECRETO DEL FARE» Art. 41 c. 2 DL 69/2013 convertito L. 98/2013 Il riutilizzo dei soli materiali da scavo provenienti da opere soggette a VIA E AIA, fatta eccezione per quelli provenienti da cantieri con produzione inferiore ai 6,000 mc di materiale avviene con il Piano di Utilizzo Art. 41-bis c. 1 e 5 DL 69/2013 convertito L. 98/2013 Il riutilizzo di tutti i materiali da scavo, purché non provenienti da cantieri sottoposti a VIA/AIA e con produzione superiore a 6,000 mc di materiale avviene con Dichiarazione sostitutiva di atto notorio ex DPR 445/00
9 Sentenza TAR Lazio sul DM 161/2012: questioni risolte e questioni aperte un anno dopo il Decreto del Fare.
10 «SENTENZA DEL TAR LAZIO N. 6187/2014 DEL 10 GIUGNO 2014» Definito campo di applicazione DM 161/2012: esclusione dei cantieri di minori dimensioni dall ambito di applicazione del DM 161/2012, anche se soggetti a VIA e/o AIA. (cfr. pp. 11 e 12 sentenza)
11 «SENTENZA DEL TAR LAZIO N. 6187/2014 DEL 10 GIUGNO 2014» Questioni rimaste aperte per i cantieri grandi opere soggetti a VIA/AIA: Introduzione di ipotesi di decadenza dalla qualifica di sottoprodotto non previste dalla normativa in materia ambientale ; Termine di 90 giorni dalla presentazione del Piano di utilizzo o dalla richiesta di aggiornamento del Piano stesso da rispettare prima dell inizio dei lavori per la realizzazione dell opera; Inclusione dei residui di lavorazione di materiali lapidei non contenenti acrilamide e poliacrilamide nella definizione di materiale da scavo.
12 Future semplificazioni nel riutilizzo dei materiali da scavo negli intenti del c.d. Decreto «Sblocca Italia»
13 Art. 8 D.L. 133/2014 In vigore dal 13 settembre 2014 Previsto il riordino e la semplificazione per agevolare la realizzazione degli interventi che comportano la gestione delle terre e rocce da scavo, da adottare con DPCM entro 90 giorni, secondo determinati principi e criteri direttivi.
14 La recente evoluzione della norma di interpretazione autentica sui materiali di riporto.
15 Cosa sono i «Materiali di Riporto»? Matrici ambientali assimilabili al suolo; Norma di riferimento è l art. 185 del Codice dell Ambiente, (sulle esclusioni dalla normativa sui rifiuti). terreno in situ inclusi il suolo contaminato non escavato (se contaminato deve essere sottoposto a bonifica) (art. 185, comma 1, lett. b) D.Lgs. 152/2006); suolo escavato non contaminato che viene utilizzato nello stesso sito (art. 185, comma 1, lett. c) D.Lgs. 152/2006); suolo escavato non contaminato, utilizzato in sito diverso da quello in cui sono stati escavati (extra situ), devono essere valutati nell ordine: come rifiuti, come sottoprodotti e come materie prime secondarie (art. 185, comma 4) D.Lgs. 152/2006).
16 «La prima versione della norma di interpretazione autentica sui materiali di riporto.» art. 3 D.L. 25 gennaio 2012, n. 2 applicabile in via retroattiva i riferimenti al «suolo» contenuti nell art.185, c. 1, lett. b) e c), e 4 Codice Ambiente sono riferiti alle matrici materiali di riporto di cui all Allegato 2 Parte IV Codice Ambiente e se contaminati sono sottoposti alla disciplina in materia di bonifiche (art. 3, c. 1 D.L. 2/2012 prima della conversione in legge)
17 «La norma di interpretazione autentica sui materiali di riporto dopo la conversione in L. 28/2012.» art. 3 D.L. 2/2012, convertito in L. n. 28/2012 applicabile in via retroattiva La disciplina tecnica sui materiali di riporto viene collegata, per la prima volta, a quella dei materiali da scavo: «( )per matrici materiali di riporto si intendono i materiali eterogenei, come disciplinati dal decreto di cui all'articolo 49 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 [oggi D.M. 161/2012 n.d.s.] ( ).»
18 Il DM 161/2012 introduce una definizione di «riporto» che: non distingue tra materiali di riporto in situ e extra situ (art. 1 e 3 DM 161/2012); impone limite percentuale massimo del 20% in massa di materiale inerte di origine antropica (cfr. Allegato 4 e Allegato 9 del DM 161/2012); Individua un elenco non esaustivo delle tipologie di materiali inerti di origine antropica più comunemente presenti nei materiali di riporto (Allegato 9 del DM 161/2012). Impugnazione del DM 161/2012 con ricorso al TAR Lazio dalle associazioni di categoria settore costruzioni, definito con sentenza del TAR Lazio n. 6187/2014 del 10 giugno 2014 (vedi infra).
19 «la norma interpretazione autentica riporti dopo le novità introdotte dal c.d. Decreto del Fare» art. 41 c. 3 D.L. 69/2013 ha modificato l art. 3 DL 2/2012 convertito il L. 28/2012; applicabile in via retroattiva introduzione della definizione di «materiale di riporto» in una fonte di rango normativo: le matrici materiali di riporto sono costituite da una miscela eterogenea di materiale di origine antropica, quali residui e scarti di produzione e di consumo, e di terreno, che compone un orizzonte stratigrafico specifico rispetto alle caratteristiche geologiche e stratigrafiche naturali del terreno in un determinato sito, e utilizzate per la realizzazione di riempimenti, di rilevati e di reinterri
20 «Novità del Decreto del Fare su norma interpretazione autentica riporti» art. 41 c. 3 D.L. 69/2013 ha modificato l art. 3 DL 2/2012 convertito il L. 28/2012; applicabile in via retroattiva Definitiva esclusione dei materiali di riporto che restano in sito dall ambito di applicazione della disciplina sui materiali da scavo (eliminazione del riferimento all art. 49 DL 1/2012) e quindi dal campo di applicazione del DM 161/2012.
21 «Novità del Decreto del Fare su norma interpretazione autentica riporti» art. 41 c. 3 D.L. 69/2013 ha modificato l art. 3 DL 2/2012 convertito il L. 28/2012; applicabile in via retroattiva Introduzione dell obbligo del test di cessione ex DM 5/2/1998 ai materiali di riporto che restano in sito (art. 185, comma 1 lett. b) e c) D.Lgs. 152/2006 (vedi infra)
22 Sentenza TAR Lazio sul DM 161/2012: i chiarimenti del giudice amministrativo in materia di riporti.
23 «SENTENZA DEL TAR LAZIO N. 6187/2014 DEL 10 GIUGNO 2014» Esclusione dei materiali di riporto che restano in sito dall ambito di applicazione del DM 161/2012, che si applicano unicamente al materiale da scavo utilizzato extra situ (cfr.pp. 13,14 sentenza); Inapplicabilità ai materiali di riporto del limite percentuale massimo del 20% di materiali di origine antropica e dell elenco previsti dall Allegato 9 al DM 161/2012 (cfr.pp. 16,17 sentenza).
24 «SENTENZA DEL TAR LAZIO N. 6187/2014 DEL 10 GIUGNO 2014» superata e comunque NON vincolante la nota di chiarimenti del Ministero dell Ambiente del 14 maggio 2014 in tema di caratterizzazione dei materiali di riporto, che invece indicava: qualificazione come matrice o come rifiuto a seconda della conformità dei riporti al test di cessione e alle concentrazioni soglia previste in materia di bonifica; verifica dei materiali di riporto secondo i limiti di cui alla Tabella 2 dell Allegato 5 al Titolo V Parte IV del D.Lgs. 152/2006; criterio percentuale massimo del 20% di materiali eterogenei riportato nell Allegato 9 al DM 161/2012; introduzione della nozione di riporti c.d. storici che non integrino ipotesi di discarica abusiva
25 Applicabilità dell analisi di rischio sitospecifica ai materiali di riporto non conformi al test di cessione nel quadro normativo vigente.
26 art. 3 comma 2 D.L. 2/2012 come modificato da DL Fare obbligo del test di cessione ex DM 5/2/1998 ai materiali di riporto che restano in sito ai fini delle metodiche da utilizzare per escludere rischi di contaminazione delle acque sotterranee sia suolo contaminato non escavato art. 185 comma 1 lett. b), sia suolo escavato e riutilizzato nello stesso sito art. 185, comma 1 lett. c)
27 1 scenario: Se i materiali di riporto sono conformi ai limiti del test di cessione (art. 3 comma 2 D.L. 2/2012) devono rispettare quanto previsto dalla legislazione vigente in materia di bonifica di siti contaminati 2 scenario: Se i materiali di riporto NON sono conformi ai limiti del test di cessione (art. 3 comma 3 D.L. 2/2012) «sono fonti di contaminazione [al pari di qualsiasi matrice ambientale contaminata] e come tali devono essere:» 1.«rimosse» oppure 2.«rese conformi ai limiti del test di cessione tramite operazioni di trattamento che rimuovano i contaminanti» oppure 3.«sottoposte a messa in sicurezza permanente utilizzando le migliori tecniche disponibili e a costi sostenibili che consentano di utilizzare l'area secondo la destinazione urbanistica senza rischi per la salute».
28 Sull obbligo del test di cessione ex DM 5/2/1998: Da più parti è stato riconosciuto che l applicazione del test di cessione ex DM 5/2/1998, già previsto per il recupero dei rifiuti, male si adatta alle matrici ambientali materiali di riporto; l applicazione del test di cessione ex DM 5/2/1998 NON cambia la qualificazione dei materiali di riporto, che sono e restano matrici ambientali, e non già rifiuti; nuova modalità di verifica ambientale dei materiali di riporto che si affianca alla verifica delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC); gli interventi previsti sui materiali di riporto non conformi al test di cessione devono essere ricondotti ad interventi di bonifica di cui al Titolo V Parte Quarta Codice Ambiente.
29 Il Codice dell Ambiente definisce «sito contaminato» laddove siano superate le c.d. concentrazioni soglia di rischio (CSR): «i livelli di contaminazione delle matrici ambientali, da determinare caso per caso con l'applicazione della procedura di analisi di rischio sito specifica secondo i principi illustrati nell'allegato 1 alla parte quarta del presente decreto e sulla base dei risultati del piano di caratterizzazione, il cui superamento richiede la messa in sicurezza e la bonifica. I livelli di concentrazione così definiti costituiscono i livelli di accettabilità per il sito». L Analisi di rischio applicata alle matrici ambientali definisce i livelli di accettabilità per il sito, occorrendo anche attraverso la valutazione dei futuri scenari edilizi (realizzazione sul sito di piastroni, piani interrati, sottofondi ecc.); L Analisi di rischio applicata alle matrici materiali di riporto non conformi al DM 5 febbraio 1998 è l unico strumento previsto dalla normativa vigente in grado di definire i percorsi di lisciviazione e dispersione in falda di eventuali contaminanti provenienti dai materiali di riporto.
30 Conclusioni le matrici materiali di riporto possono rimanere in sito e vi deve essere applicata l analisi di rischio sito-specifica prevista in materia di bonifica anche laddove abbiano eluati non conformi al DM 5 febbraio 1998, in particolare laddove gli stessi materiali di riporto saranno messi in sicurezza ed isolati mediante la realizzazione della base delle fondazioni dei futuri edifici e/o della base delle sedi stradali.
31 Semplificazioni per i materiali riutilizzati in sito nel c.d. Decreto «Sblocca Italia»
32 Art. 34 comma 9 D.L n. 133 In vigore dal 13 settembre 2014 Il riutilizzo in situ dei materiali prodotti dagli scavi è sempre consentito se ne è garantita la conformità alle concentrazioni soglia di contaminazione/valori di fondo.
33 Art. 34 comma 9 D.L n. 133 In vigore dal 13 settembre 2014 I terreni non conformi alle concentrazioni soglia di contaminazione/valori di fondo, ma inferiori alle concentrazioni soglia di rischio, possono essere riutilizzati in situ con le seguenti prescrizioni: a) le concentrazioni soglia di rischio, all'esito dell'analisi di rischio, sono preventivamente approvate dall'autorità ordinariamente competente, mediante convocazione di apposita conferenza di servizi. I terreni conformi alle concentrazioni soglia di rischio sono riutilizzati nella medesima area assoggettata all'analisi di rischio; b) qualora ai fini del calcolo delle concentrazioni soglia di rischio non sia stato preso in considerazione il percorso di lisciviazione in falda, l'utilizzo dei terreni scavati è consentito solo se nell'area di riutilizzo sono attivi sistemi di barrieramento fisico o idraulico di cui siano comprovate l'efficienza e l'efficacia.
34 Grazie per l attenzione!
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare DIREZIONE GENERALE PER I RIFIUTI E L INQUINAMENTO IL DIRETTORE GENERALE Regioni e Province autonome Indirizzi in allegato Oggetto: Disciplina
DettagliLe altre due ipotesi con le relative soluzioni, sono quelle di interesse per le trasformazioni del territorio e cioè:
ANCE FVG informa numero 42 17 NOVEMBRE 2017 U69 - Aree con materiai di riporto, nuove indicazioni ministeriali Il Ministero dell ambiente, dopo il DPR 120 per la gestione delle terre e rocce da scavo,
DettagliSuoli e riporti, contaminati e non, da scavare e non: la caratterizzazione e la gestione dei materiali nelle bonifiche
Suoli e riporti, contaminati e non, da scavare e non: la caratterizzazione e la gestione dei materiali nelle bonifiche Luca Raffaelli Geologo - Libero professionista Rimini, 7 novembre 2013 L origine dei
DettagliL evoluzione della normativa sulle terre e rocce da scavo. Carlo Sinisi
L evoluzione della normativa sulle terre e rocce da scavo Carlo Sinisi COMUNITA EUROPEA 15 luglio 1975 Direttiva n. 75/442/CEE Direttiva del Consiglio relativa ai rifiuti La Commissione preparerà, entro
DettagliTerre e rocce da scavo e materiali da riporto: semplificazioni o complicazioni? Pordenone Sala consiliare della Provincia 16 ottobre 2013
Provincia di Pordenone Settore Ecologia Incontro studio sui siti potenzialmente contaminati Terre e rocce da scavo e materiali da riporto: semplificazioni o complicazioni? Pordenone Sala consiliare della
DettagliComune di Isola Rizza. Procedure semplificate per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo
Comune di Isola Rizza Procedure semplificate per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo Sulla Gazzetta Ufficiale del 20 agosto 2013 è stata pubblicata la legge 9 agosto 2013, n. 98 di conversione con
DettagliI rimedi giurisdizionali attuati contro il DM 161/2012
I rimedi giurisdizionali attuati contro il DM 161/2012 Avv. Fabio Todarello Studio legale Todarello & Partners Nell ambito del convegno: LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO ALLA LUCE DEL D.M. 10/8/2012,
DettagliWorkshop W LA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO.
Workshop W LA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO Terre e rocce da scavo Dal 06/10/2012 al 26/06/2013 Art. 184 U Art. 185 Art. 184 bis 4 condizioni DM 161/2012 2 Terre e rocce da scavo Dal 26/06/2013 al 21/08/2013
DettagliLa normativa in materia di terre e rocce da scavo è stata oggetto negli ultimi anni di molteplici modifiche.
Terre e rocce, materiali da scavo 1 e materiali di riporto La normativa ambientale (D. Lgs. n. 152/06 e smi) classifica il terreno da scavo, se non riutilizzato nel sito di provenienza, nella categoria
DettagliISBN:
Terre e rocce da scavo Contenuti: - Schede operative - Normativa - Formulario ISBN: 978-88-6219-286-6 Terre e rocce da scavo A cura di: Stefano Margiotta (Studio Groenlandia) AMBIENTE E SICUREZZA SUL
DettagliGESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO
GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO Dott. Matteo Baronti Cosa cambia Applicazione (come previsto dall art. 41, comma 2, della nuova norma) del Regolamento di cui al DM 161/2012 per i materiali da scavo
DettagliTerre e rocce da scavo come sottoprodotti. Evoluzione normativa. fino al nuovo decreto
Terre e rocce da scavo come sottoprodotti. Evoluzione normativa di MATTEO MATTIOLI Geologo Professore a contratto Università di Bologna ABSTRACT Il presente contributo si propone lo scopo di passare in
DettagliDott. Geol. Matteo Stoico
ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI ED EVENTO FORMATIVO GRATUITO IN MATERIA DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE CONTINUO E DI TERRE E ROCCE DA SCAVO PONTE SAN GIOVANNI (PG) - 23 MAGGIO 2014 ORDINE DEI GEOLOGI DELLA REGIONE
DettagliElementi innovativi del DM 161/2012. Impianti normativi regionali a confronto.
Elementi innovativi del DM 161/2012. Impianti normativi regionali a confronto. Convegno SIGEA LA DISCIPLINA DELL UTILIZZAZIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO, OPPORTUNITÀ PER UNA RIDUZIONE DEL CONSUMO DI
DettagliLA DISCIPLINA DELLE TERRE
Ravenna 20 Maggio 2016 LA DISCIPLINA DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO Linda Collina l.collina@sgm-ingegneria.it Terre e rocce da scavo dal 21/08/2013 RIFIUTI SPECIALI NON RIFIUTI SOTTOPRODOTTI Art. 184 Art.
DettagliTERRE E ROCCE DA SCAVO: IL DPR 120/2017 TORINO 12 OTTOBRE 2017
TERRE E ROCCE DA SCAVO: IL DPR 120/2017 TORINO 12 OTTOBRE 2017 La normativa sulle terre e rocce da scavo (t&r) è in continua evoluzione: dal 2001 ad oggi abbiamo avuto circa 20/21 provvedimenti normativi
DettagliRIFIUTI O MATERIALI DA SCAVO?
FERRARA 15 Maggio 2015 Il Controllo dell inquinamento tra scienza e diritto RIFIUTI O MATERIALI DA SCAVO? Profili investigativi e significatività delle prove. Michela Mascis A.R.P.A. SEZIONE PROVINCIALE
DettagliRiutilizzo dei materiali di scavo prodotti negli interventi di bonifica
Milano 5 marzo 2015 BONIFICHE E MATERIALI DI SCAVO: RECENTI NOVITA dalla direttiva IED alla conversione del DL Sblocca Italia Riutilizzo dei materiali di scavo prodotti negli interventi di bonifica prof.
DettagliMateriali di scavo: la recente giurisprudenza e le prospettive di riforma
Milano 5 marzo 2015 BONIFICHE E MATERIALI DI SCAVO: RECENTI NOVITA dalla direttiva IED alla conversione del DL Sblocca Italia Materiali di scavo: la recente giurisprudenza e le prospettive di riforma avv.
DettagliNota a commento alle novità apportate in materia di terre e rocce da scavo dal D.L. 69/2013 e dalla L. 71/2013 TERRE E ROCCE DA SCAVO: IL PUNTO A SEGUITO DELLE MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO DEL FARE
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI
Dettaglidelle terre e rocce da scavo: norme e procedure per il loro riutilizzo Giuseppe Liuzzi Assessorato Ambiente Provincia di Reggio Emilia
Provincia di Reggio Emilia La gestione delle terre e rocce da scavo: norme e procedure per il loro riutilizzo Giuseppe Liuzzi Assessorato Ambiente Provincia di Reggio Emilia 15 Dicembre 2008 D.Lgs 152/06
DettagliANCE Torino Collegio Costruttori Edili Torino 12 ottobre 2017 Dott. Cesare Rampi Studio Planeta
ANCE Torino Collegio Costruttori Edili Torino 12 ottobre 2017 Dott. Cesare Rampi Studio Planeta Articoli di riferimento Art. 2 definizione di «sito di produzione» Art. 4 c.2 utilizzi previsti Art. 24 criteri
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI
DettagliDICHIARAZIONE PER RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO
Spett.le ARPA UMBRIA PEC: protocollo@cert.arpa.umbria.it Spett.le ARPA. (compilare anche questo campo nel caso in cui l utilizzo avvenga fuori regione) e p.c. Al Comune di Monte S. Maria Tiberina Servizio
DettagliAl C O M U N E d i A R E N Z A N O Via Sauli Pallavicino, 39 Arenzano (GE)
Al C O M U N E d i A R E N Z A N O Via Sauli Pallavicino, 39 Arenzano (GE) IDENTIFICATIVI DEL RICHIEDENTE A) Il sottoscritto.... nato/a a il / / residente in.. n CAP.. Comune.. Prov... tel. Codice fiscale....-
DettagliRIUTILIZZO DI MATERIALE DA SCAVO
Spett. A.R.P.A.B Viale della Fisica 18 C/D 85100 POTENZA PZ protocollo@pec.arpab.it RIUTILIZZO DI MATERIALE DA SCAVO dichiarazione del produttore ai sensi dell art. 41 bis, comma 2 del decreto legge 21
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (resa ai sensi degli artt. 47 e 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445)
Spett.le ARPA Lombardia DIPARTIMENTO DI VARESE Via dei Campigli n. 5 21100 - VARESE E, p.c. Spett.le Sportello Unico per le Attività Produttive Via Cavour n. 2 21013 GALLARATE (VA) Dichiarazione relativa
DettagliNOVITÀ INTRODOTTE ALLA NORMATIVA IN TEMA DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. D.P.R. n. 120/2017
NOVITÀ INTRODOTTE ALLA NORMATIVA IN TEMA DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. D.P.R. n. 120/2017 Grazie alla pluriennale esperienza come consulenti in tema di monitoraggio ambientale i professionisti di Ambienta
DettagliWorkshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali.
Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali. Mario Sunseri (SGM Ingegneria Ferrara) L indagine ambientale
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
Spett.le ARPA... (indirizzare all ARPA territorialmente competente con riferimento al sito di produzione dei materiali da scavo) DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO
DettagliGESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI. www.appa.provincia.tn.it
GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA a prescindere dai volumi di scavo: art.
DettagliTerre e rocce da scavo: la gestione con il DPR 120/17. Udine, 9 ottobre 2017
Terre e rocce da scavo: la gestione con il DPR 120/17 Udine, 9 ottobre 2017 Come gestire le terre e rocce da scavo? Le terre e rocce da scavo possono essere: Rifiuto Non rifiuto Sottoprodotto Adempimenti
DettagliScheda informativa del modulo A14
IN QUALI CASI PUOI UTILIZZARE QUESTO MODULO? Per poter gestire le terre e rocce da scavo come sottoprodotti e sottrarle alle regole sulla gestione dei rifiuti, il produttore/proponente uttilizza ilquesto
DettagliLa nuova disciplina delle terre e rocce da scavo
La nuova disciplina delle terre e rocce da scavo Paolo Pipere Esperto di Diritto dell Ambiente Consulente giuridico ambientale Segretario nazionale Associazione Italiana Esperti Ambientali Materiali da
DettagliIl quadro normativo in materia di terre e rocce da scavo - DPR 120/2017
SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO SU TERRE E ROCCE DA SCAVO Decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2017 n. 120 24 Novembre 2017, Hotel Fortino, Torino Il quadro normativo in materia di terre e rocce
DettagliSCHEDE ESPLICATIVE DELLE MODIFICHE PROPOSTE ALLO SCHEMA DI D.P.R
SCHEDE ESPLICATIVE DELLE MODIFICHE PROPOSTE ALLO SCHEMA DI D.P.R. RECANTE IL RIORDINO E LA SEMPLIFICAZIONE DELLA DISCIPLINA SULLA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO 1. AMIANTO (art. 2 e All. 4) Si chiede
DettagliCostruzione di siti attrezzati per radiotelecomunicazioni Piano Straordinario 2009
1 PREMESSA 2 2 PRODUZIONE DI MATERIALI DI SCAVO 2 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 4 CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI DI SCAVO E DI DEMOLIZIONE 3 5 GESTIONE DEI FLUSSI IN CANTIERE RIUTILIZZO/SMALTIMENTO 4 6
DettagliMateriali di riporto e terre da scavo dopo il d.l.n. 2/2012, convertito con legge n. 28/2012: misure urgenti in
Osservatorio Codice Ambiente 2012 Unioncamere Lombardia Materiali di riporto e terre da scavo dopo il d.l.n. 2/2012, convertito con legge n. 28/2012: misure urgenti in materia ambientale Milano, 4 giugno
DettagliApplicazione dell Analisi di Rischio nell ambito della normativa vigente
Applicazione dell Analisi di Rischio nell ambito della normativa vigente Applicazione dell Analisi di Rischio: Sintesi Modalità di Applicazione Riferimento Tecnico Riferimento Normativo Siti Contaminati
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Agenzia Provinciale per la Protezione dell'ambiente. Deliberazione della Giunta provinciale n del 22 maggio 2009
Deliberazione della Giunta provinciale n. 1227 del 22 maggio 2009 Linee guida e indicazioni operative per l utilizzo di terre e rocce derivanti da operazioni di scavo www.appa.provincia.tn.it/suolo/rocce_scavo/
DettagliTERRE E ROCCE DA SCAVO MATERIALI DA DEMOLIZIONE
TERRE E ROCCE DA SCAVO MATERIALI DA DEMOLIZIONE Presentazione della banca dati regionale delle discariche e degli impianti di trattamento di rifiuti inerti Gli adempimenti, le autorizzazioni e la destinazione
DettagliPercorsi di simbiosi industriale nel settore costruzioni, materiali lapidei ed inerti
Laboratorio valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali LA SIMBIOSI INDUSTRIALE IN ITALIA: L ESPERIENZA ENEA 12 Maggio 2016 Antonella Luciano (ENEA) antonella.luciano@enea.it Percorsi
DettagliAllo Sportello Unico Comune / Comunità / Unione
CODICE PRATICA *CODICE FISCALE*GGMMAAAAHH:MM Allo Sportello Unico Comune / Comunità / Unione DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL
DettagliNel caso di riutilizzo in Comune diverso da quello di produzione il presente modello va contestualmente inoltrato ad entrambi
Nel caso di riutilizzo in Comune diverso da quello di produzione il presente modello va contestualmente inoltrato ad entrambi Al Comune di PAVIA DI UDINE Piazza Julia 1 33050 PAVIA DI UDINE (UD) Oggetto:
DettagliGESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO alla luce della L. 9 agosto 2013 n.98 di conversione, con modifiche, del D.L.21 giugno 2013 n.69 (cd "Decreto Fare")
COMUNE DI CORINALDO (AN) - UFFICIO URBANISTICA AMBIENTE- Via Del Corso, civ. 9-60013 CORINALDO (AN) Tel. 071/67782-0-220 Fax 071/7978042 E mail: m.manna@corinaldo.it GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO alla
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Federico II
Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Corso di Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio
DettagliLa procedura di approvazione dei piani scavo e connessioni con le bonifiche
La rigenerazione delle aree dismesse. Riqualificazione ambientale e urbanistica: problemi e soluzioni La procedura di approvazione dei piani scavo e connessioni con le bonifiche Milano, 2 dicembre 2009
DettagliLe nuove regole per la gestione delle terre e rocce da scavo
ANCE VENETO CONFINDUSTRIA VENETO Le nuove regole per la gestione delle terre e rocce da scavo Vicenza, 19 Ottobre 2017 TERRE e ROCCE DA SCAVO sottoprodotti rifiuti processi industriali utilizzo nell ambiente
DettagliNUOVA NORMATIVA EDILIZIA DAL TITOLO ABILITATIVO AL PROCESSO PENALE : una visione interdisciplinare
NUOVA NORMATIVA EDILIZIA DAL TITOLO ABILITATIVO AL PROCESSO PENALE : una visione interdisciplinare Novità normativa e giurisprudenziali in tema di interventi edilizi in modo particolare a seguito dell'emanazione
DettagliI CONTENUTI DELLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE n 1227 DEL 22 MAGGIO 2009:
I CONTENUTI DELLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE n 1227 DEL 22 MAGGIO 2009: Ambito di applicazione Presupposti per l utilizzo delle terre e rocce da scavo Modalità di utilizzo consentite Requisiti
DettagliDICHIARAZIONE DI PROVENIENZA E UTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO
DICHIARAZIONE DI PROVENIENZA E UTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO Decreto Legge 21 Giugno 2013 n. 69 art. 41bis, comma 1, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell economia, convertito con modifiche
DettagliEnti 13/10/14 INTRODUZIONE NORMATIVA
INTRODUZIONE NORMATIVA 1 1 Le novità più rilevanti in tema di gestione dei rifiuti 1. D.lgs. 205 del 2010 IV correttivo rifiuti, recepimento direttiva 2008/98/CE 2. Introduzione e relative modifiche del
DettagliLA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO
LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO come sottoprodotto nei cantieri non soggetti a VIA o AIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 giugno 2017, n. 120 Andrea Ferrari Alois Furlan LA GESTIONE
DettagliLA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO
LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO come sottoprodotto nei cantieri non soggetti a VIA o AIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 giugno 2017, n. 120 Andrea Ferrari Alois Furlan LA GESTIONE
DettagliLa semplificazione delle procedure urbanistiche ed edilizie
La semplificazione delle procedure urbanistiche ed edilizie Filippo Dadone Milano, 3 luglio 2017 Criteri di SEMPLIFICAZIONE per la normativa URBANISTICA COORDINAMENTO E RIDUZIONE DELLA TEMPISTICA DEI PROCEDIMENTI
DettagliProduzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo
ALLEGATO A Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo AL COMUNE DI PONTEDERA 1 Settore Pianificazione del Territorio e Ambiente 3 Servizio Ambiente RICHIESTA DI APPROVAZIONE PROGETTO
DettagliOneri di urbanizzazione Costo di costruzione
Segnalazioni Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia agosto 2013 Oneri di urbanizzazione Costo di costruzione Modifiche apportate dalla Legge regionale 12 agosto 2013, n.
DettagliPer la gestione delle terre da scavo esistono due possibilità: RIUTILIZZO SUL POSTO DEL TERRENO NATURALE:
Per la gestione delle terre da scavo esistono due possibilità: RIUTILIZZO SUL POSTO DEL TERRENO NATURALE: Si fa riferimento all art. 13 del Decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205 Disposizioni di attuazione
DettagliLa corretta gestione dei rifiuti novità, criticità, prospettive
La corretta gestione dei rifiuti novità, criticità, prospettive Rimini, 7 novembre 2013 stefano.maglia@tuttoambiente.it Novità normative Criticità Prospettive 2 1. Novità normative 3 CSS (Dm 14.2.13, n.
DettagliIl sottoscritto nato a il / / residente a in Via n in qualità di Progettista Direttore lavori
DICHIARAZIONE DI PROVENIENZA E DI L UTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO AI SENSI DELL ART.186 DEL D.LGS. 03/04/2006 N. 152 COSI COME MODIFICATO DAL D.LGS. 16/01/2008 N. 4 (Da presentare contestualmente
DettagliLA NUOVA NORMATIVA PER LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO
Seminario ANCE-Collegio Costruttori Edili di di Torino La La nuova normativa per per la la gestione delle terre terre e rocce da da scavo: dal dal Piano di di Utilizzo alla alla Comunicazione Arpa Torino,
DettagliTERRE E ROCCE DA SCAVO: POSSIBILI PERCORSI DA INTRAPRENDERE
TERRE E ROCCE DA SCAVO: POSSIBILI PERCORSI DA INTRAPRENDERE Convegno IGI: La gestione delle terre e rocce da scavo: il D.M. 161/2012 Roma, 27 Marzo 2013 Ing. Francesco Ventura Ing. Riccardo Di Prete IL
DettagliPRODUZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA 5
PRODUZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA 5 Indicare nella Tabella 1 e nella Tabella 2 i quantitativi, rispettivamente, di materiali prodotti destinati al recupero e destinati allo smaltimento che si ha stimato
DettagliIl ruolo del professionista ambientale
Il ruolo del professionista ambientale Cesare Rampi Planeta Studio Associato Torino, 1 ottobre 2013 Art. 186 e Linee Guida Regione Piemonte DM 161/12 (attualmente in vigore per progetti sottoposti a VIA
DettagliLINEE GUIDA PER L'UTILIZZO DEI MATERIALI DERIVANTI DA ATTIVITA' DI SCAVO
ALLEGATO 1 LINEE GUIDA PER L'UTILIZZO DEI MATERIALI DERIVANTI DA ATTIVITA' DI SCAVO A) I materiali,industrialmente utilizzabili, derivanti da scavi, effettuati da soggetti pubblici e privati, con caratteristiche
DettagliRegolamento recante disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo
Regolamento recante disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo (Schema di decreto del Presidente della Repubblica n. 279) N. 357 30 marzo 2016 CAMERA DEI DEPUTATI XVII LEGISLATURA
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
Comune di Matelica Provincia di Macerata Settore Servizi Tecnici Piazza E. Mattei 1 62024 Matelica (MC) tel. 0737/781811 fax 0737/781835 web: www.comune.matelica.mc.it e-mail: ufficiotecnico@comune.matelica.mc.it
DettagliL attuale quadro normativo sulla gestione delle terre e rocce da scavo (t&r)
SEMINARIO TECNICO LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO TRA NUOVA E VECCHIA NORMATIVA LE OPPORTUNITÀ, LE CRITICITÀ E GLI ATTUALI SCENARI APPLICATIVI L attuale quadro normativo sulla gestione delle terre
DettagliDICHIARAZIONE SULLA GESTIONE DEL MATERIALE DA SCAVO [Dlgs 152/06 Dlgs 43/2013 Legge 69/2013]
COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI SETTORE TECNICO UFFICIO EDILIZIA PRIVATA ED URBANISTICA Riservato all ufficio DICHIARAZIONE SULLA GESTIONE DEL MATERIALE DA SCAVO [Dlgs 152/06 Dlgs 43/2013 Legge 69/2013] Il
DettagliTERRE E ROCCE DA SCAVO pubblicato il decreto che ne definisce le procedure per l utilizzo come sottoprodotti
TERRE E ROCCE DA SCAVO pubblicato il decreto che ne definisce le procedure per l utilizzo come sottoprodotti Entrerà in vigore il 6 ottobre 2012 il Decreto Ministeriale 10 agosto 2012 n 161 che stabilisce
DettagliDichiarazione in materia di terre e rocce da scavo (Art. 186 D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.e.i.*)
Comune di FIORANO MODENESE Provincia di Modena SERVIZIO URBANISTICA SPORTELLO UNICO EDILIZIA - AMBIENTE Dichiarazione in materia di terre e rocce da scavo (Art. 186 D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.e.i.*) I Sottoscritti:
DettagliTEAM DI LAVORO. Ing. Lucio Leoni Responsabile del Settore Fisico di Studio Alfa Spa Tecnico competente in acustica ambientale
TEAM DI LAVORO Ing. Lucio Leoni Responsabile del Settore Fisico di Studio Alfa Spa Tecnico competente in acustica ambientale Dott. Toni Fabio Settore Fisico di Studio Alfa Spa Ing. Luigi Settembrini Settore
DettagliSenato della Repubblica XVII Legislatura. Fascicolo Iter DDL S. 402
Senato della Repubblica Fascicolo Iter DDL S. 402 Disposizioni in materia di gestione di terre e rocce da scavo in cantieri di minori dimensioni 12/03/2017-12:29 Indice 1. DDL S. 402 - XVII Leg. 1 1.1.
Dettagli"PIANO DI UTILIZZO TERRE E ROCCE DA SCAVO: IMPATTO SULLA PROGETTAZIONE E SUGLI APPALTI"
"PIANO DI UTILIZZO TERRE E ROCCE DA SCAVO: IMPATTO SULLA PROGETTAZIONE E SUGLI APPALTI" Workshop IGI - OICE Ambiente La gestione delle terre e rocce da scavo: il D.M. 161/2012 Roma, 27 marzo 2013 Francesco
DettagliLOREDANA MUSMECI ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA
TERRE E ROCCE DA SCAVO: LA NORMATIVA VIGENTE LOREDANA MUSMECI ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA Terre escavate: non esiste un unico regime giuridico Quadro normativo segnato da una stratificazione di leggi
DettagliPRATICHE EDILIZIE A CUI LA PRESENTE CERTIFICAZIONE SI RIFERISCE: Pratica S.U.A.P. N...del././ Pratica Edilizia N.. del.../. /.
PRATICA EDILIZIA N. (Spazio riservato al protocollo) AL DIRIGENTE DEL VII SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO COMUNE DI CAMPI BISENZIO DICHIARAZIONE DI PROVENIENZA E DI L UTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO
DettagliResponsabilità penale in materia di siti contaminati
Responsabilità penale in materia di siti contaminati Avv. Angelo Merlin Vice Presidente ASSORECA NCTM Studio Legale Associato - MILANO - ROMA - VERONA - BRUXELLES Indice dell intervento La precedente norma
DettagliALLEGATO A - Fac-simile Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo
ALLEGATO A - Fac-simile Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo Approvazione Attività da cui si origina lo scavo:? Permesso a costruire? DIA? VIA? AIA? Autorizzazione art. 208 D.Lgs.
DettagliNorme in campo ambientale. - Bonifica dei siti inquinati -
Norme in campo ambientale - Bonifica dei siti inquinati - 23 maggio 2014 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. - Parte IV Norme in materia di bonifica dei siti inquinati TITOLO V Bonifica dei siti inquinati (artt.
DettagliTerre e rocce da scavo e riporti: i decreti "Emergenze" e Fare" introducono ulteriori dubbi
RIF 50465 Il decreto emergenze (D.L. n. 43/2013 convertito in legge n. 71/2013) e il decreto del Fare (D.L. 69/2013), hanno modificato sia il campo di applicazione del D.M. n. 161/2012, sia la qualificazione
DettagliNumero pratica. sottoscritto. nato a il / / residente/i in. Via n Tel.
Riservato all Ufficio Numero pratica Al sig. SINDACO del Comune di (1) Al sig. SINDACO del Comune di (2) Oggetto: Progetto di escavazione ed utilizzo di terre e rocce escludibili dal regime dei rifiuti,
DettagliIl Presidente della Repubblica
SCHEMA DI DPR RECANTE LA DISCIPLINA SEMPLIFICATA DELLA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO, AI SENSI DELL ARTICOLO 8 DEL DECRETO-LEGGE 12 SETTEMBRE 2014, N. 133, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA
DettagliCRITERI PER LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO (legge regionale 13 maggio 2009, n. 11 art. 48 comma 6)
CRITERI PER LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO (legge regionale 13 maggio 2009, n. 11 art. 48 comma 6) Allegato 1 Schema di dichiarazione relativa alla produzione ed utilizzazione di terre e rocce
DettagliNuovi criteri e indicazioni per la gestione delle terre e rocce da scavo ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e degli artt. 41 e 41 bis, Legge
Nuovi criteri e indicazioni per la gestione delle terre e rocce da scavo ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e degli artt. 41 e 41 bis, Legge 98/2013. Nuovi criteri e indicazioni per la gestione delle
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (D.P.R. 28/12/2000, n. 445, art. 47 e art. 38)
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (D.P.R. 28/12/2000, n. 445, art. 47 e art. 38) Pag. 1 di 7 Dati del proponente/produttore Il sottoscritto: proponente produttore Cognome Nome nato a: in qualità
DettagliDALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO
DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO C. Sandrone, M. Carboni, P. Goria I siti contaminati, problematiche di bonifica Piacenza,
DettagliTerre e rocce da scavo proviamo a rifare il punto Il ruolo e il punto di vista di ARPA FVG nella gestione delle terre e rocce da scavo
Terre e rocce da scavo proviamo a rifare il punto Il ruolo e il punto di vista di ARPA FVG nella gestione delle terre e rocce da scavo Pordenone, 27 marzo 2014 Beatrice Miorini (gruppo di lavoro ARPA FVG:
DettagliLinee guida AdR. Federica Scaini, Eleonora Beccaloni. Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale
Linee guida AdR Federica Scaini, Eleonora Beccaloni Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale Bologna 05 maggio 2016 Il Ministero dell Ambiente e della Tutela del
DettagliProspetto informativo
DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n 152 - Art. 186, come modificato da d. Lgs. n. 4/08 Terre e Rocce da Scavo Prospetto informativo Il sottoscritto (cognome) (nome) nato a il Cod. fisc. in qualità di
DettagliLA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO 24 giugno 2015
LA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO 24 giugno 2015 Assimpredil Ance Area Territorio Tecnologia Economia Roberto CAPORALI Alessandra ZANNI Riferimenti normativi - Utilizzo in sito Materiali da scavo art.
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (RESA AI SENSI DELL ART. 47 E DELL ART. 38 DEL D.P.R. 28/12/2000, N. 445)
Da inviare ad ARPAT Dipartimento di... arpat.protocollo@postacert.toscana.it DICHIARAZIONE PER RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, ART. 41bis, COMMA 1,RECANTE DISPOSIZIONI
DettagliCOMUNE ALTOPASCIO DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (RESA AI SENSI DELL ART. 47 E DEL ART. 38 DEL D.P.R. 28/12/2000, N.
COMUNE ALTOPASCIO MODULO DI DICHIARAZIONE PER RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013 N 69 ART. 41 BIS COMMA 1 CONVERTITO CON MODIFICHE NELLA LEGGE N 98 DEL 9 AGOSTO 2013 DICHIARAZIONE
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1666 Prot. n. 131D09U164 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Ulteriori indicazioni integrative per l'utilizzo di terre e rocce da
DettagliRuolo della speciazione nella valutazione del rischio sanitario ambientale
Ruolo della speciazione nella valutazione del rischio sanitario ambientale Nicoletta Calace Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) Parte prima Parte seconda Parte terza Parte
DettagliTERRE ROCCE DA SCAVO - TRASPORTO
TERRE ROCCE DA SCAVO - TRASPORTO «1) Per le terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotti il trasporto fuori dal sito di produzione è accompagnato dalla documentazione indicata nell allegato 7»: (art.
DettagliDICHIARAZIONE IN MATERIA DI TERRE E ROCCE DA SCAVO (art. 186 D.Lgs 152/2006 come modificato da D.Lgs. n. 4/08)
AL SETTORE TECNICO del Comune di Sant Eusanio del Sangro Provincia di CHIETI DICHIARAZIONE IN MATERIA DI TERRE E ROCCE DA SCAVO (art. 186 D.Lgs 152/2006 come modificato da D.Lgs. n. 4/08) DATI IDENTIFICATIVI
DettagliREGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI Il Dirigente Responsabile: MIGLIORINI SIMONA Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 Numero interno
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ PER PRESENTAZIONE PIANO DI UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO
Al COMUNE DI OLGIATE OLONA Ufficio Tecnico Via L. Greppi n. 4-21057 OLGIATE OLONA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ PER PRESENTAZIONE PIANO DI UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO (ART. 47 T.U.
DettagliIl piano scavi e la gestione delle terre e rocce da scavo nei cantieri. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecco 18 dicembre 2015
Il piano scavi e la gestione delle terre e rocce da scavo nei cantieri Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecco 18 dicembre 2015 STRUTTURA DELL INTERVENTO PARTE 1 MATERIALI DA SCAVO (gestione come
Dettagli