GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI.
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- Simona Rosina Rosso
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1 GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI
2 GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA a prescindere dai volumi di scavo: art. 41-bis del D.L. n. 69 del 2013 convertito dalla L. n. 98 del MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA a prescindere dai volumi di scavo: D.M. n. 161 del 2012
3 GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA
4 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA UTILIZZO FUORI SITO Attività e adempimenti amministrativi nelle diverse fasi: fase progettuale fase di scavo e/o di utilizzo prima dell inizio delle operazioni di scavo al termine delle operazioni di utilizzo
5 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA UTILIZZO FUORI SITO in fase progettuale: stimare il volume di scavo quantificazione in banco; stimare il volume massimo destinato a utilizzo fuori sito tenere conto delle eventuali dilatazioni dei materiali conseguenti allo scavo;
6 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA UTILIZZO FUORI SITO prima dell inizio delle operazioni di scavo: se non si dispone di documentazione tecnica relativa alle caratteristiche di qualità ambientale dei materiali da scavo, eseguire specifiche determinazioni analitiche seguire le indicazioni dell APPA (scheda n.1); verificare che i materiali da scavo siano utilizzabili senza alcun preventivo trattamento, fatte salve le normali pratiche industriali e di cantiere si intendono le operazioni finalizzate al miglioramento delle caratteristiche merceologiche dei materiali per rendere l utilizzo maggiormente produttivo e tecnicamente efficace (scheda n.2);
7 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA UTILIZZO FUORI SITO prima dell inizio delle operazioni di scavo: individuare l eventuale sito di deposito temporaneo e prevedere i tempi di utilizzo finale dei materiali i tempi non devono superare un anno dalla data di produzione, salvo il caso in cui l opera nella quale il materiale è destinato ad essere utilizzato preveda un termine di esecuzione superiore; individuare il/i sito/siti o l impianto di destino dei materiali da scavo verificare la compatibilità ambientale dei materiali da scavo con il/i sito/siti o l impianto di destino (scheda n.3); il proponente o il produttore deve inviare il MOD.1 all APPA e, per conoscenza, al Comune dove ricade il sito di scavo seguire le indicazioni dell APPA (scheda n. 4);
8 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA UTILIZZO FUORI SITO durante le operazioni di scavo e/o di utilizzo: nel caso di variazioni rispetto a quanto dichiarato nel MOD.1, prima o dopo l inizio dei lavori di scavo, lo stesso proponente o produttore deve inviare, entro 30 giorni, una dichiarazione di modifica all APPA e al Comune del sito di scavo, attraverso il MOD.1 compilato in maniera completa, spuntando l apposita casella con la dicitura modifica seguire le indicazioni dell APPA (scheda n. 4); durante il trasporto il materiale deve essere accompagnato dal documento di trasporto o da copia del contratto di trasporto o dalla scheda di trasporto è opportuno che il produttore conservi copia di tali documenti;
9 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA UTILIZZO FUORI SITO al termine delle operazioni di utilizzo: il produttore deve dichiarare all APPA e ai Comuni dei siti di scavo e di utilizzo l avvenuto utilizzo tramite il MOD.2 seguire le indicazioni dell APPA (scheda n.4).
10 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA UTILIZZO IN SITO La norma presuppone l assenza di contaminazione del suolo (Art. 185, comma 1, lettera c) Se non si dispone di documentazione tecnica relativa alle caratteristiche di qualità ambientale dei materiali da scavo: è opportuno eseguire la caratterizzazione ambientale.
11 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA UTILIZZO IN SITO Eventuale presenza di matrici materiali di riporto (miscela eterogenea di materiale di origine antropica, quali residui e scarti di produzione e di consumo, e di terreno, che compone un orizzonte stratigrafico specifico rispetto alle caratteristiche geologiche e stratigrafiche naturali del terreno in un determinato sito) Obbligo di test di cessione (effettuato sui materiali granulari ai sensi dell art. 9 del D.M. 5 febbraio 1998)
12 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA UTILIZZO IN SITO Adempimenti amministrativi: Caso 1): deposito esterno all area di cantiere: procedere come nel caso di utilizzo del materiale fuori sito indicando, nel MOD.1, come sito di destino, il sito di scavo; Caso 2): deposito interno all area di cantiere: non è necessaria alcuna comunicazione alle autorità competenti.
13 1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA SITUAZIONI DI SOMMA URGENZA trasmettere il MOD.1 all APPA e, per conoscenza, al Comune del sito interessato dall emergenza, preventivamente allo spostamento del materiale in un sito di deposito; procedere all eventuale caratterizzazione dei materiali per accertare la compatibilità con il sito di destino finale prima dello spostamento degli stessi nel sito di destino; in caso di modifica di quanto dichiarato (ad esempio del sito di deposito finale), trasmettere il MOD. 1 di modifica agli stessi soggetti. Vai alle schede Avanti
14 Scheda n.1 Modalità indicative da seguire per le determinazioni analitiche numero di campioni: un campione composito se il volume calcolato in banco è inferiore a 3000 mc; un campione aggiuntivo ogniqualvolta venga superato un multiplo intero di 3000 mc; eventuali campioni aggiuntivi in presenza di eterogeneità litologiche o di utilizzo del sito; operazioni di campionamento: norme tecniche di settore; metodo di preparazione del campione e metodiche analitiche: secondo quanto previsto al paragrafo Analisi chimica dei terreni dell Allegato 2 al titolo V della parte IV del D.Lgs. n. 152/2006; 1/3
15 Scheda n.1 Modalità indicative da seguire per le determinazioni analitiche parametri analitici da ricercare: set minimo di parametri previsto dalla tab. 4.1 dell All.4 del D.M. n. 161 del 2012 con l esclusione, se motivata, del parametro Amianto (no attività antropiche o depositi, anche nel passato, che possano avere determinato la sua presenza nel terreno); ulteriori parametri definiti in base alle possibili contaminazioni ricollegabili alle attività antropiche svolte nel sito o nelle sue vicinanze, o ad eventuali superamenti delle CSC derivanti da fenomeni naturali; eventuale test di cessione: valutare l opportunità di eseguire il test di cessione in relazione al materiale da scavare (ad esempio in presenza di materiali di riporto), al contesto idrogeologico del sito di utilizzo e alla tipologia di impiego; metodica ai sensi dell art. 9 del D.M. 5 febbraio 1998 ad esclusione del parametro COD e dell amianto; 2/3
16 Scheda n.1 Modalità indicative da seguire per le determinazioni analitiche verifiche da effettuare: verificare che le concentrazioni rilevate siano compatibili con le CSC riportate nella tab.1 dell All.5 al titolo V della parte IV del D.Lgs. n. 152/2006, in riferimento alla specifica destinazione d uso urbanistica del sito di origine; con riferimento ai metalli, nel caso di superamento delle CSC, verificare se il sito ricade all interno di una delle macroaree definite dalla deliberazione di Giunta provinciale n del 2009 o in un Comune dove la Giunta ha riconosciuto la presenza di un fondo naturale. 3/3
17 Scheda n.2 Esempi di normali pratiche industriali (All.3 al D.M. n. 161 del 2012 ) selezione granulometrica del materiale; riduzione volumetrica mediante macinazione; stabilizzazione a calce, a cemento o altra forma sperimentata per conferire ai materiali le caratteristiche geotecniche necessarie per il loro utilizzo (sentire preventivamente APPA per concordare le modalità di utilizzo); stesa al suolo per consentire l asciugatura o la maturazione del materiale; riduzione della presenza di elementi antropici per facilitare lo scavo.
18 Scheda n.3 Verifiche in relazione al/i sito/i di destino: verificare che le terre e rocce da scavo abbiano composizione compatibile con le CSC riportate nella tab.1 dell All.5 al titolo V della parte IV del D.Lgs. n. 152/2006, in riferimento alla specifica destinazione d uso urbanistica del/i sito/i di destino; verificare che i materiali non costituiscano fonte di contaminazione diretta o indiretta per le acque sotterranee (risultati del test di cessione). Verifiche in relazione all utilizzo in un successivo ciclo di produzione: verificare che l utilizzo non determina rischi per la salute né variazioni qualitative o quantitative delle emissioni rispetto al normale utilizzo delle materie prime.
19 Scheda n.4 In relazione al MOD.1 e MOD.2: in ognuna delle schede allegate deve essere indicato in modo esclusivo o un sito o un impianto di utilizzo; trattandosi di dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà deve essere sottoscritto in presenza del dipendente addetto o, in alternativa, sottoscritto e presentato unitamente a copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore; l invio deve avvenire in via preferenziale tramite il Portale dei servizi al cittadino o la posta elettronica certificata.
20 GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA
21 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA In fase progettuale e comunque almeno 90 giorni prima dell inizio dello scavo: a cura del proponente: effettuare la caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo modalità previste agli All. 2 e 4 del D.M. n. 161 del 2012; verificare l esito l della caratterizzazione in riferimento alle CSC e alla destinazione urbanistica dei siti di produzione e destino; in caso di superamenti delle CSC a causa di fenomeni di origine naturale fenomeni di origine naturale, comunicarlo all Autorità competente e procedere alla dimostrazione tramite: presentazione ed attuazione in contraddittorio con l APPA di un piano di accertamento; utilizzo di analisi e studi pregressi già valutati dagli Enti;
22 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA In fase progettuale e comunque almeno 90 giorni prima dell inizio dello scavo: indicazioni all Allegato 5 del D.M. n. 161 del 2012 predisporre il Piano di Utilizzo + schema predisposto dall APPA:
23 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA In fase progettuale e comunque almeno 90 giorni prima dell inizio dello scavo: presentare all Autorit Autorità competente: APPA: per opere soggette ad AIA SVA: per opere soggette a VIA il Piano di Utilizzo la dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà attestante la sussistenza dei requisiti per gestire il materiale da scavo come sottoprodotto (sottoscritta dal Legale rappresentante della persona giuridica o dalla persona fisica proponente l opera) almeno 90 giorni prima dell inizio dei lavori; possibile anche in fase di approvazione del progetto definitivo dell opera; nel caso di opera soggetta a VIA: prima dell espressione del parere di valutazione ambientale.
24 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA Requisiti per gestire il materiale da scavo come sottoprodotto: a) il materiale da scavo è generato durante la realizzazione di un'opera, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale materiale; b) il materiale da scavo è utilizzato, in conformità al Piano di Utilizzo: 1) nel corso dell'esecuzione della stessa opera, nel quale è stato generato, o di un'opera diversa, per la realizzazione di reinterri,, riempimenti, rimodellazioni,, rilevati, ripascimenti, interventi a mare, miglioramenti fondiari o viari oppure altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali; 2) in processi produttivi, in sostituzione di materiali di cava; c) il materiale da scavo è idoneo ad essere utilizzato direttamente, ossia senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; d) il materiale da scavo, per le modalità di utilizzo specifico di cui alla precedente lettera b), soddisfa i requisiti di qualità ambientale.
25 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA tempistiche del procedimento: l Autorità competente può chiedere integrazioni entro 30 giorni dalla presentazione del PU; l Autorità competente può chiedere all APPA, entro 30 giorni dalla presentazione del PU o sue integrazioni, di verificare, a spese del proponente, la sussistenza dei requisiti ivi attestata; l APPA può chiedere al proponente un approfondimento di indagine in contradditorio; l APPA comunica all Autorità competente, entro 45 giorni, l esito l delle verifiche effettuate;
26 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA tempistiche del procedimento: l Autorità competente, entro 90 giorni dalla presentazione del PU o delle integrazioni, approva il PU o lo rigetta (possibile presentare un nuovo PU); decorso il termine dei 90 giorni dalla presentazione del PU o delle integrazioni, il proponente gestisce il materiale da scavo nel rispetto del PU;
27 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA Inizio dei lavori di scavo: entro due anni dalla presentazione del PU, salvo deroghe motivate Il proponente del PU comunica all Autorità competente l indicazione dell esecutore esecutore del PU prima dell inizio dei lavori di realizzazione dell opera l esecutore diventa responsabile del rispetto del Piano di Utilizzo NB: Il PU definisce la durata di validità del PU stesso oltre la quale il materiale deve essere gestito come rifiuto a meno che non venga presentato, entro i due mesi antecedenti la scadenza, un nuovo PU della durata massima di un anno
28 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA Caratterizzazione ambientale in corso d opera: (eseguita) qualora sia comprovata l impossibilità di eseguire la caratterizzazione prima della realizzazione dell opera (ri-eseguita) qualora si faccia ricorso a metodologie di scavo in grado di determinare una potenziale contaminazione dei materiali Previsione nel PU secondo le modalità dettate all All. 8 del D.M. n. 161 del 2012 Effettuata a cura dell esecutore esecutore
29 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA Modifiche sostanziali del PU: aumento del volume in banco oggetto del PU superiore al 20% modifica dei siti di destinazione/deposito modifica dell utilizzo modifica delle tecnologie di scavo aggiornamento del PU secondo la stessa procedura con cui è stato presentato la prima volta; in attesa del completamento della procedura di aggiornamento non eseguire operazioni diverse da quelle dichiarate nel PU originario; nel caso di aumento del volume in banco superiore al 20%, aggiornare il PU entro 15 giorni dalla variazione;
30 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA Deposito temporaneo dei materiali da scavo: fisicamente separato e gestito in modo autonomo rispetto ad eventuali rifiuti fisicamente distinto da materiali oggetto di altri PU gestito secondo il PU ed identificato con apposita segnaletica sito di produzione quantità del materiale depositato dati amministrativi del PU durata non superiore alla durata del PU
31 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA Trasporto del materiale fuori dal sito di scavo: prima del trasporto inviare all Autorit Autorità competente una comunicazione attestante le generalità di: stazione appaltante ditta appaltatrice dei lavori di scavo/intervento ditta che trasporta il materiale; ditta che riceve il materiale; luogo di destinazione; targa del mezzo utilizzato; sito di provenienza; data e ora del carico; quantità e tipologia del materiale trasportato.
32 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA Trasporto del materiale fuori dal sito di scavo: deve essere sempre accompagnato dal documento di trasporto redatto dall esecutore ai sensi dell All. 6 del D.M. n. 161 del 2012 redatto in triplice copia: esecutore trasportatore destinatario (originale) + eventuale quarta copia (proponente) se proponente ed esecutore sono diversi conservato da tutti per 5 anni
33 2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA Conclusione dei lavori di scavo e utilizzo: attestare all Autorità competente l avvenuto utilizzo del materiale in conformità al PU (esecutore) dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà in conformità all All. 7 del D.M. n. 161 del 2012; entro il termine di validità del PU conservare tale dichiarazione per 5 anni. NB: nel caso in cui l utilizzo avvenga non da parte del proponente o dell esecutore, nella dichiarazione deve essere riportato il periodo entro il quale il soggetto terzo deve completare l utilizzo; il soggetto terzo deve comunque comunicare l avvenuto utilizzo.
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