Responsabilità penale in materia di siti contaminati
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- Silvana Franchini
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1 Responsabilità penale in materia di siti contaminati Avv. Angelo Merlin Vice Presidente ASSORECA NCTM Studio Legale Associato - MILANO - ROMA - VERONA - BRUXELLES
2 Indice dell intervento La precedente norma incriminatrice (art. 51 bis D.Lgs. n. 22/1997) L attuale struttura del reato (art. 257 D.Lgs. n. 152/2006) Ulteriori ipotesi di reato previste dall art. 257 D.Lgs. n. 152/2006 Sospensione condizionale della pena e sua possibile subordinazione alla esecuzione degli interventi di emergenza, bonifica e ripristino ambientale Estensione della non punibilità per gli altri reati ambientali DDL delitti contro l ambiente: omessa bonifica
3 La precedente norma incriminatrice (art. 51 bis D.Lgs. n. 22/1997) 1. Chiunque cagiona l'inquinamento o un pericolo concreto ed attuale di inquinamento, previsto dall'articolo 17, comma 2, e' punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno e con l'ammenda da lire cinque milioni a lire cinquanta milioni se non provvede alla bonifica secondo il procedimento di cui all'articolo 17. Si applica la pena dell'arresto da un anno a due anni e la pena dell'ammenda da lire diecimilioni a lire centomilioni se l'inquinamento e' provocato da rifiuti pericolosi. Con la sentenza di condanna per la contravvenzione di cui al presente comma, o con la decisione emessa ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere subordinato alla esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale".
4 . (continua): la condotta La norma incriminatrice prevede, nell individuazione del precetto, due condotte: a) aver cagionato un inquinamento o pericolo concreto ed attuale di inquinamento previsto dall art. 17, comma 2 ; b) mancata effettuazione della bonifica secondo il procedimento di cui all art. 17 la natura del rapporto tra la prima e la seconda condotta hanno dato luogo all emergere di differenti opinioni interpretative sulla natura del reato contravvenzionale
5 . (continua): le principali ricostruzioni dommatiche 1. Reato omissivo, in cui la condotta incriminata è la omessa bonifica ed il presupposto - come tale esterno alla fattispecie penale ed al principio di colpevolezza - è l inquinamento o il pericolo di inquinamento, cfr. Cass. Pen. Sez. III, n del e Consiglio di Stato n Reato a condotta mista, che si consuma con la condotta positiva consistente nell aver cagionato il superamento dei limiti legali di contaminazione o l aver determinato il pericolo concreto di superamento, e con la condotta omissiva consistente nel non ottemperare all obbligo di bonifica; 3. Reato di evento a condotta libera, nel quale l evento incriminato è l inquinamento o il pericolo concreto di inquinamento cagionato da una qualsiasi condotta dolosa o colposa, la cui punizione è però subordinata alla omessa bonifica, cfr. Cass. Pen. Sez. III, n del e Cass. Pen. Sez. III, n. 809 del
6 L attuale struttura del reato (art. 257 D.Lgs. n. 152/2006) 1. Chiunque cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia di rischio e' punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno o con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se non provvede alla bonifica in conformità al progetto approvato dall'autorità competente nell'ambito del procedimento di cui agli articoli 242 e seguenti. In caso di mancata effettuazione della comunicazione di cui all'articolo 242, il trasgressore e' punito con la pena dell'arresto da tre mesi a un anno o con l'ammenda da mille euro a ventiseimila euro. 2. Si applica la pena dell'arresto da un anno a due anni e la pena dell'ammenda da cinquemiladuecento euro a cinquantaduemila euro se l'inquinamento e' provocato da sostanze pericolose. 3. Nella sentenza di condanna per la contravvenzione di cui ai commi 1 e 2, o nella sentenza emessa ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere subordinato alla esecuzione degli interventi di emergenza, bonifica e ripristino ambientale. 4. L'osservanza dei progetti approvati ai sensi degli articoli 242 e seguenti costituisce condizione di non punibilità per i reati ambientali contemplati da altre leggi per il medesimo evento e per la stessa condotta di inquinamento di cui al comma 1.
7 .. (continua): (2) Sentenze: Cass. Pen. Sez. III n e Cass. Pen. Sez. III (udienza pubblica) sentenza n. 809 (ric. Magni) Art. 51 bis D.Lgs. n. 22/1997 l evento consiste nell inquinamento (superamento dei limiti accettabili previsti dal DM n. 471/1999) o nel pericolo concreto ed attuale di inquinamento (avvicinamento ai limiti di accettabilità) la bonifica era disciplinata dall art. 17 del D.Lgs. 22/1997 e dal D.M. n. 471/1999 il trattamento sanzionatorio prevede sempre la pena congiunta dell arresto e dell ammenda Art. 257 D.Lgs. n. 152/2006 consiste solo nell inquinamento (e non nel pericolo di inquinamento) ed è definito come superamento delle concentrazioni soglia di rischio (CSR), che è un livello di rischio superiore ai livelli di attenzione individuati dalle CSC e, quindi, ai livelli di accettabilità già definiti dal D.M. 471/1999 la procedura operativa ed amministrativa è disciplinata dall art. 242 del D.Lgs. 152/2006 secondo presupposti e regole procedimentali non perfettamente sovrapponibili il trattamento sanzionatorio prevede la pena congiunta dell arresto e dell ammenda SOLO se l inquinamento è provocato da sostanze pericolose
8 .. (continua): (3) la fattispecie penale di cui all art. 257 del D.Lgs. 152/2006 è meno grave perché riduce l area dell illecito (restringendola alla condotta di chi cagiona inquinamenti più invasivi) e attenua il trattamento sanzionatorio (Cass. Pen n. 9794) il reato di cui all art. 51 bis del D.Lgs. 22/1997 è stato abrogato e riformulato dall art. 257 del D.Lgs. 152/2006 in modo più favorevole al reo ai sensi dell art. 2, comma 4, c.p. (Cass. Pen (udienza pubblica) sentenza n. 809 ric. Magni)
9 Ulteriori ipotesi di reato previste dall art. 257 del D.Lgs. 152/2006 In caso di mancata effettuazione della comunicazione di cui all articolo 242 (da effettuarsi con le modalità di cui all articolo 304, comma 2) il trasgressore è punito con la pena dell arresto da tre mesi ad un anno o con l ammenda da mille euro a ventiseimila euro l obbligo è esteso anche a chi individua contaminazioni storiche (quindi anche a lui non imputabili) che possano comportare rischi di aggravamento, cfr. Cass. Pen (udienza pubblica) sentenza n. 809 (ric. Magni) Inquinamento provocato da sostanze pericolose (art. 257, comma 3) che la giurisprudenza interpreta come reato autonomo sottratto al bilanciamento discrezionale tra le circostanze affidato al Giudice ex art. 69 c.p., cfr ut supra
10 Sospensione condizionale della pena e sua possibile subordinazione alla esecuzione degli interventi di emergenza, bonifica e ripristino ambientale Art. 257, comma 3, del D.Lgs. 152/2006 Nella sentenza di condanna per la contravvenzione di cui ai commi 1 e 2, o nella sentenza emessa ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere subordinato alla esecuzione degli interventi di emergenza, bonifica e ripristino ambientale per tutti gli altri reati previsti dal Titolo VI del D.Lgs. 152/2006 (es. abbandono di rifiuti, gestione di discarica abusiva, etc ) il Giudice può comunque applicare l art. 165 c.p. e, quindi, subordinare il beneficio della sospensione condizionale della pena, indicando le modalità di esecuzione della bonifica del sito o del ripristino ambientale al di fuori delle sequenze procedurali previste dall art. 242 del D.Lgs. 152/2006 (cfr. Cass. Pen., Sez. III, n )
11 Estensione della non punibilità per gli altri reati ambientali Art. 257, comma 4, del D.Lgs. 152/2006 L'osservanza dei progetti approvati ai sensi degli articoli 242 e seguenti costituisce condizione di non punibilità per i reati ambientali contemplati da altre leggi per il medesimo evento e per la stessa condotta di inquinamento di cui al comma 1 estensione della non punibilità in caso di accertata bonifica
12 DDL delitti contro l ambiente: omessa bonifica in data 24 aprile 2007 il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge recante Disposizioni concernenti i delitti contro l ambiente. Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l integrazione della relativa disciplina l art quaterdecies prevede il delitto di omessa bonifica che punisce con pene severe il destinatario dell ordine di bonifica che non ottempera allo stesso
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