REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI TIROCINI, STAGE, ATTIVITÀ' DI VOLONTARIATO ED INTERNATO PRESSO LE STRUTTURE DELLA AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA
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1 REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI TIROCINI, STAGE, ATTIVITÀ' DI VOLONTARIATO ED INTERNATO PRESSO LE STRUTTURE DELLA AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA (Approvato con deliberazione n. 4-3 OQ del "S& II presente regolamento disciplina lo svolgimento dei tirocini obbligatori e facoltativi, stage, attività di volpntariato di singoli e/o attraverso le associazioni di volontariato operanti all'interno dell'azienda sanitaria, ed internato presso le strutture dell'asl Caserta per attività attinenti ai fini istituzionali dell'ente. DEFINIZIONI Tirocinio Periodo di addestramento pratico all'esercizio di un mestiere, di una professione, di un'arte, di un'attività in genere, che viene compiuto da un principiante, da un allievo, o anche da persona già qualificata e fornita della necessaria preparazione teorica, o del prescritto titolo di studio. Tirocinante è il soggetto che effettua l'esperienza di formazione in azienda. La durata del tirocinio, definita in base al titolo di studio e alla tipologia, dovrà essere indicata nel progetto di tirocinio. Struttura ospitante è la struttura aziendale che, a seguito della stipula di specifica convenzione tra l'asl e l'ente promotore, formalizza l'impegno ad ospitare per un determinato periodo di tempo, un numero di tirocinanti stabilito nella medesima convenzione. Struttura frequentata è ru.o. dell'asl ove avviene materialmente il tirocinio. Convenzione è il rapporto negoziale tra l'ente promotore e l'asl che definisce in maniera chiara le condizioni e le regole del rapporto di tirocinio e che deve essere sottoscritta dal legale rappresentante di ciascun soggetto coinvolto. L'ente promotore si impegna a trasmettere copia della convenzione e di ciascun progetto formativo ai soggetti previsti dalle disposizioni normative vigenti. Il progetto formativo è il documento che definisce gli obiettivi e compiti dei soggetti coinvolti nel rapporto di tirocinio (ente promotore, azienda ospitante e tirocinante). In esso vengono indicati gli obiettivi del tirocinio con riferimento alle attività da svolgere e alle capacità/conoscenze che si intendono acquisire al termine dell'esperienza.
2 ARTICOLO 1 TIROCINIO OBBLIGATORIO: II tirocinio obbligatorio può essere-' - previsto dalla normativa del relativo corso di studio, da effettuarsi durante il corso di studio (pre- laurea); - previsto dalla normativa del relativo corso di studio, da effettuarsi al termine del corso di studio (post laurea) - finalizzati all'espletamento dell'esame di stato per l'abilitazione all'esercizio della professione II tirocinio può essere attivato solo per le discipline attinenti ai fini istituzionali deltasl. 1.1 Attivazione L'attivazione del tirocinio avviene tramite la stipula di una convenzione con il soggetto promotore predisposta dall'u.o.c. Affari Generali, previo eventuale parere espresso dai Servizi e/o Strutture di riferimento o dal Servizio GRU. Al tirocinio obbligatorio possono essere ammessi laureati e/o studenti di istituti, enti e associazioni riconosciuti, scuole professionali, università, scuole di specializzazione ecc. per i quali è previsto un periodo di tirocinio obbligatorio o stage, per lo svolgimento del quale vengono stipulate apposite convenzioni tra gli enti/istituti richiedenti e l'azienda, da svolgersi nell'ambito delle diverse strutture sanitarie resesi disponibili per attività attinenti ai fini istituzionali dell'asl. 1.2 Modalità di ammissione In virtù della convenzione stipulata, il tirocinante contatterà il Servizio Affari Generali per l'assegnazione della sede del tirocinio ove consegnerà' - DOMANDA DELLA SCUOLA convenzionata sulla quale dovrà essere indicato il nominativo dell'allievo, la struttura che intende frequentare e il nominativo del tutor che si è reso disponibile a seguire il tirocinante; - COPIA DEL PROGETTO FORMATIVO compilato con il tutor aziendale prescelto e che sarà firmato, per l'azienda, dal responsabile dell'unità Operativa ospitante. 1.3 Autorizzazione alla frequenza La frequenza è autorizzata dal Responsabile dell'u.o.c. ospitante ed è subordinata alla presentazione di: - polizza assicurativa per infortuni sul luogo di lavoro e responsabilità civile verso terzi; 1.4 Svolgimento e durata La durata del tirocinio è limitata al periodo e alle ore indicate dalla università/ente/scuola richiedente, nel numero dei posti concordati nella convenzione di riferimentoila presenza al tirocinio e le attività svolte verranno giornalmente documentate su apposito libretto, ove previsto, o su foglio firma, controfirmato dal tutor,'
3 1.5 Diritti e obblighi II tirocinante è tenuto a' 1. attenersi alle indicazioni dei responsabili della struttura," 2. rispettare i regolamenti aziendali e le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro! 3. rispettare gli obblighi di riservatezza per quanto attiene a dati e informazioni venuti a sua conoscenza. I tirocinanti non possono essere impiegati in attività che comportino autonomia decisionale, in particolare, non possono sostituire personale dipendente né possono firmare alcun atto ufficiale dell'azienda. 1.6 Responsabile del tirocinio e competenze tutor Responsabile dell'attività di tirocinio è il Dirigente responsabile della struttura frequentata. Per ogni tirocinante è nominato un tutor, dipendente di ruolo nella qualifica richiesta con un'anzianità di servizio di almeno due anni nella qualifica, iscritto al relativo albo professionale ove previsto, che svolge la sua attività a titolo gratuito ed in orario di servizio; II tutor svolge l'attività di guida, programmazione e supervisione dell'attività di tirocinio, secondo il progetto concordato con il tirocinante; II tutor, al termine del tirocinio, redige apposita relazione relativa agli aspetti formativi e di apprendimento del tirocinante, ove richiesto. 1.7 Certificazioni finali Al termine del tirocinio, il Responsabile della struttura ospitante, previa acquisizione di una attestazione finale dell'attività svolta da parte del responsabile dell'u.o. frequentata, è autorizzato a rilasciare la necessaria certificazione, ovvero a compilare l'apposito libretto, ove previsto. 1.8 Oneri economici L'attività di tirocinio/stage autorizzata non costituisce rapporto di lavoro, ed è senza onere economico a carico della Asl Caserta, anche per le visite ed esami ritenuti necessari alla frequenza. ARTICOLO 2 TIROCINIO FACOLTATIVO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO II tirocinio/stage di formazione e di orientamento, così come previsto dah'art.18 della L.24/06/97, n. 196 e dal DM 25/03/98, n. 142 e dalla direttiva n. 2 del 01/08/2005 della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Funzione Pubblica, è un periodo di formazione professionale o anche di mero orientamento al lavoro, finalizzato a realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e ad agevolare le scelte professionali a favore di soggetti che abbiano già assolto l'obbligo scolastico.
4 I tirocini/stage facoltativi sono attivati tramite convenzione, predisposta dal Servizio Affari Generali, tra il soggetto promotore e la ASL. 2.1 Limiti numerici La ASL, secondo quanto previsto dalle disposizioni normative vigenti, può ospitare tirocinanti in misura non superiore al dieci per cento dei dipendenti a tempo indeterminato, ai sensi dell'art.l del D.M. 25 marzo 1998 n Soggetti coinvolti Ente promotore è la struttura che gestisce Finterò processo di tirocinio, dall'attivazione alla valutazione finale. Possono promuovere tirocini formativi, anche su proposta degli enti bilaterali e delle associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, i seguenti soggetti, così come individuati daltart.2 del DM 142/98, attuativo deltart.18 L. 196/97: 1) agenzie per l'impiego istituite ai sensi degli articoli 24 e 29 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, sezioni circoscrizionali per l'impiego di cui all'articolo 1 della medesima legge, ovvero strutture, aventi analoghi compiti e funzioni, individuate dalle leggi regionali; 2) università e istituti di istruzione universitaria statali e non statali abilitati al rilascio di titoli accademici! 3) provveditorati agli studi»* 4) istituzioni scolastiche statali e non statali che rilascino titoli di studio con valore legale, anche nell'ambito dei piani di studio previsti dal vigente ordinamento! 5) centri pubblici o a partecipazione pubblica di formazione professionale e/o orientamento nonché centri operanti in regime di convenzione con la regione o la provincia competente, ovvero accreditati al sensi dell'articolo 17 della legge 24 giugno 1997, n. 196; 6) comunità terapeutiche, enti ausiliari e cooperative sociali purché iscritti negli specifici albi regionali, ove esistenti; 7) servizi di inserimento lavorativo per disabili gestiti da enti pubblici delegati dalla regione. Possono inoltre promuovere tirocini formativi istituzioni formative private, non aventi scopo di lucro, diverse dalle precedenti, previa autorizzazione della regione competente. Ad ogni tirocinante, l'ente promotore assegna un tutor aziendale con compiti didattico organizzativi di verifica e monitoraggio del rispetto del progetto formativo e con il ruolo di garante della legittimità, dell'equità e del rispetto delle norme e della durata de tirocinio. La struttura ospitante deve nominare un tutor aziendale quale referente del tirocinante in azienda" si tratta di un dipendente nominato prima dell'avvio del tirocinio con la funzione di organizzare il percorso formativo, favorire l'integrazione del tirocinante con l'organizzazione e fissare, consolidare e rinforzare il conseguimento dell'obiettivo formativo del tirocinio. Obblighi della struttura ospitante sono: garantire al tirocinante la formazione e I1 affiancamelo necessari al buon esito del tirocinio; - consentire al tutor dell'ente promotore di verificare l'andamento dell'esperienza in azienda;
5 - adempiere agli obblighi previsti dalla normativa in materia antinfortunistica ed igiene," - comunicare tempestivamente all'ente promotore qualsiasi incidente accada al tirocinante. Durante il periodo di permanenza in azienda, il tirocinante deve svolgere le attività previste dal progetto formativo, rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, mantenere la riservatezza sui dati di cui viene a conoscenza, seguire le indicazioni dei tutor e fare riferimento ad essi per problemi di tipo organizzativo o altro. 2.3 Progetto formativo. Il progetto formativo deve essere sottoscritto dai tre soggetti coinvolti* responsabile dell'ente promotore, tirocinante e responsabile dell'azienda ospitante. Nel progetto devono essere definiti i seguenti elementi- Identificativi del tirocinante Nominativi dei tutor (dell'ente promotore e dell'azienda ospitante) - Obiettivi e modalità di svolgimento del percorso formativo * Aspetti organizzativi (durata e periodo di svolgimento, orari, sede settore aziendale di inserimento ed eventuali sospensioni previste) Estremi delle polizze assicurative INAIL e della responsabilità civile verso terzi, stipulate dall'ente promotore. Ogni proposta di convenzione per tirocinio viene inviata dalla Direzione Generale ai responsabili delle strutture interessate che devono esprimere parere in merito. La disponibilità ad accogliere tirocinanti deve essere dichiarata prima della stipula della convenzione. La convenzione ha valore di autorizzazione generale e consente l'accoglimento dei tirocinanti in ambito aziendale. Il conseguente progetto di orientamento individuale assume la valenza di autorizzazione nominativa al tirocinio in quanto documento conseguente ad un atto aziendale ed esaustivo degli elementi autorizzatoli; il progetto, infatti, definisce contenuti, tempi, calendario e modalità di realizzazione del tirocinio ed indica i nominativi, oltre che del tirocinante, anche del tutor e del responsabile incaricato di seguire il corretto e proficuo sviluppo del progetto. I tirocinanti, a qualsiasi titolo presenti in ambito aziendale, devono essere assicurati per la responsabilità civile verso terzi, per eventuali danni che possono arrecare ad altri o al patrimonio dell'azienda, e contro gli infortuni sul lavoro. A tale proposito, l'ente promotore della convenzione garantisce che il tirocinante usufruisce di un'assicurazione idonea a ricoprire tutti i rischi. II progetto di tirocinio, completo dei dati e sottoscritto dalle parti, deve essere conservato agli atti, presso la struttura che ha accolto il tirocinante e, in copia, presso l'ufficio formazione. L'eventuale attestazione al termine del tirocinio è a cura del responsabile della struttura. 2.4 Durata II tirocinio formativo e di orientamento, ai sensi dell'art. 7 del D.M. 25/03/98, n. 142, ha durata massima differente in base alla condizione scolastica e occupazionale del tirocinante '- i) non superiore a quattro mesi per studenti della scuola secondaria; 5
6 2) non superiore a sei mesi in caso di allievi degli istituti professionali o di corsi di formazione professionale; 3) non superiore a sei mesi in caso di lavoratori disoccupati, compresi quelli iscritti alle liste di mobilità.'non superiore a dodici mesi per studenti universitari o allievi di corsi di perfezionamento o specializzazione post-laurea, anche nei diciotto mesi successivi al termine degli studii 4) non superiore a dodici mesi nel caso di soggetti svantaggiati, ai sensi del comma 1 dell'euri. 4 della L. 08/11/91, n, 38 K 5) non superiore a ventiquattro mesi per soggetti portatori di handicap. Nel computo dei limiti temporali non si tiene conto di eventuali periodi dedicati al servizio militare o civile e dei periodi di astensione obbligatoria per maternità. Eventuali proroghe sono ammesse entro i limiti massimi di durata indicati nel presente articolo e per una volta sola. 2.5 Contributo economico L'attivazione del tirocinio è subordinato al versamento, da parte del soggetto proponente, del seguente contributo economico: a) 2.500,00 (duemilacinquecento/00) per un corso di 450 ore di tirocinio per classi di 20 allievi; b) 1.000,00 (mille/00) per un corso di 150 ore di tirocinio per classi di 20 allievi; e) 650,00 (seicentocinquanta/00) per un corso di 100 ore per classi di 20 allievi. Tale contributo è rapportato al numero di allievi in tirocinio e deve essere versato, tramite bonifico bancario, al Tesoriere dell'asl prima dell'inizio del tirocinio. Sono esonerati dal versamento del contributo economico gli Istituti pubblici Statali i cui corsi di formazione e/o aggiornamento noii prevedono rette a carico degli allievi. ARTICOLO 3 ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO Per attività di volontariato si intende quella prestata, ai sensi della L. n, 266/91, in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l'organizzazione di cui si fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà. Le attività tipiche di volontariato, sono attività di supporto morale e sociale e/o riguardanti le piccole incombenze della vita quotidiana del degente e non sono soggette ad alcuna delle disposizioni previste in materia di normativa occupazionale. L'attività del volontario non è retribuita in alcun modo; deve garantire il rispetto dei diritti e della dignità degli utenti ed assicurare la qualità delle prestazioni volontarie in conformità alle finalità dell'organizzazione di volontariato di appartenenza. Le attività di volontariato, oggetto del presente regolamento, non riguardano funzioni di educazione sanitaria e di offerta gratuita di prestazioni diagnostiche/terapeutiche che devono, pertanto, formare oggetto di specifica convenzione. 3.1 Tipologia di associazioni di volontario E' considerata organizzazione di volontariato ogni organismo liberamente costituito al fine di svolgere le attività di cui all'art. 2 della legge 266/91, che si avvalga in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti. r/l 6
7 Le organizzazioni per essere ammesse a svolgere le attività di volontariato all'interno delle strutture aziendali devono' a. Essere costituite ai sensi dell'art. 3 della L. n. 266 del 11/08/1991; b. Essere iscritte nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato presso la Regione Campania; Le organizzazioni di volontariato stipulano con la ASL apposita convenzione che deve contenere le disposizioni dirette a garantire l'esistenza delle condizioni necessarie a svolgere con continuità le attività oggetto della convenzione. 3.2 Modalità di erogazione delle prestazioni di volontariato a) Le prestazioni di volontariato possono essere erogate tramite organizzazioni di volontariato, in conformità alle finalità dell'organizzazione di volontariato ed essere caratterizzate da una continuità operativa e non possono essere rese attività estemporanee. b) Nelle prestazioni deve esistere correlazione tra le capacità professionali, attitudinali ed umane dell'operatore e la prestazione da erogare. e) II volontario dovrà svolgere esclusivamente attività di carattere non sanitario ai pazienti. Non può esercitare direttamente mansioni o funzioni che rientrino nelle competenze tecnico-professionali del personale dipendente o convenzionato e deve garantire il diritto alla riservatezza al cittadino e la non interferenza nelle scelte professionali degli operatori sanitari. d) II volontario dovrà operare esclusivamente nel settore di intervento per il quale l'organizzazione di volontariato ha ottenuto l'iscrizione; in particolare, il singolo volontario deve fornire esclusivamente le prestazioni affidategli. e) La durata massima del periodo di attività di volontariato è fissata in sei mesi, con eventuale rinnovo, per ulteriori sei mesi, a seguito di domanda del rappresentante legale dell'associazione di volontariato, da presentarsi 15 giorni prima della scadenza, fi L'organizzazione di volontariato risponde dei singoli operatori. g) L'organizzazione di volontariato, tramite il legale rappresentante, sottopone al Dirigente della struttura ospitante, la proposta dettagliata del progetto da svolgere, indicando gli orari di frequenza ed i nomi dei volontari ( iscritti da almeno sei mesi all'associazione; tale tempo è richiesto per assicurare una piena integrazione con la realtà associativa, attraverso l'integrazione con gli altri volontari e la partecipazione concreta alle attività legate agli scopi associativi). h) II progetto deve essere autorizzato dal Dirigente della struttura ospitante e dal Dirigente dell* U.O. presso la quale si svolgerà l'attività di volontariato. i) II volontario deve essere immediatamente riconoscibile rispetto al resto del personale operante nelle strutture presso le quali presta la propria attività; a tale proposito, il volontario deve esibire apposito cartellino di riconoscimento, rilasciato dall'organizzazione di appartenenza, in cui sia riportata la denominazione dell'organizzazione, la dicitura di "volontario". k) La presenza del volontario presso TU.O. sarà accertata mediante un registro presenze sul quale il volontario dovrà indicare, di volta in volta, la data l'ora di entrata e di uscita ed apporre la propria firma. 1) L'organizzazione di volontariato è tenuta a vigilare costantemente sul rispetto delle regole comportamentali. 3.4 Obblighi dei volontari ed eventuali sanzioni Ogni volontario è tenuto"
8 al rispetto della dignità e dei diritti degli utenti ad osservare un comportamento conforme ai principi che ispirano la missione del volontario, mantenendo con gli altri volontari un rapporto di collaborazione che possa contribuire al buon andamento del servizio ad osservare il segreto sulle notizie e sui fatti dei quali può venire a conoscenza nel corso delle attività svolte ed improntare ogni servizio alla più assoluta discrezione e riservatezza a rispettare le disposizioni impartite dai responsabili delle UU.OO. e/o dalla Direzione della struttura, per quanto di rispettiva competenza, ed operare con il massimo spirito di collaborazione con il personale aziendale e con i destinatari del servizio ad intrattenere con il personale sanitario in servizio presso TU.O. frequentata un efficace flusso di informazioni sui risvolti delle attività di supporto effettuate nei confronti dei pazienti ad accettare incondizionatamente le regole organizzative dell'azienda apporre la firma di presenza nell'apposito registro rispettare le norme in materia di igiene e sicurezza e salute sui luoghi di lavoro ed i regolamenti interni all'azienda tenere un comportamento corretto verso il personale e i beni dell'azienda II mancato rispetto dei summenzionati obblighi comportamentali da parte dei volontari potrà determinare il divieto di accesso degli stessi alle strutture dell'azienda, fatte salve le segnalazioni all'autorità giudiziaria per eventuali comportamenti penalmente rilevanti. 3.5 Verifica e controlli delle attività di volontariato II Dirigente della U.O. di inserimento provvede alla individuazione di un tutor all'interno della propria unità. La Direzione Generale, tramite il proprio Dirigente delegato, potrà accertare, concordando tempi e modalità con il rappresentante legale dell'organizzazione di volontariato (o un suo delegato), il regolare svolgimento e la qualità del servizio oggetto della convenzione stipulata, al fine di verificarne i risultati. 3.6 Sospensione del volontario Nel caso in cui un volontario non rispetti gli obblighi contenuti nel presente Regolamento, il Dirigente dell'u.o. frequentata provvede a contattare il responsabile dell'organizzazione di volontariato per concordare l'eventuale allontanamento del volontario e dandone comunicazione alla Direzione della struttura. Nel caso emergano elementi di gravita tali da determinare la sospensione del volontario, il Direttore Generale invierà formale e motivata lettera al Presidente/legale rappresentante dell'organizzazione e il volontario non potrà più avere accesso alle strutture aziendali in qualità di volontario. 3.7 Attestati di frequenza Su richiesta dell'interessato, la frequenza, di cui al presente regolamento, sarà oggetto di certificazione a cura del Dirigente della struttura ospitante, con indicazione della durata e del carico orario. 3.8 Adempimenti normativi
9 La ASL assicura l'osservanza delle disposizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi del D. Lgs. 09 aprile 2008 n. 81 e ss.mm.ii. che riunisce e armonizza le disposizioni contenute nelle precedenti normative in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. ARTICOLO 4 INTERNATO Nell'ambito dei servizi sanitari, può essere previsto lo svolgimento di stage finalizzato alla redazione di tesi (internato). La domanda per internato, inoltrata dallo studente, deve riportare: - la durata^ fino alla conclusione della tesi (in tal caso, il termine sarà indicato dallo studente) - la copertura assicurativa : gli oneri sono a carico dello studente - la struttura aziendale presso la quale intende svolgere l'internato Anche per questa fattispecie, la struttura aziendale ospitante dovrà individuare un tutor che affiancherà lo studente per tutta la durata dello stage. La decisione di ammissione allo stage per lo svolgimento di tesi deve essere adottata con nulla-osta del Direttore di macrostruttura, previo parere del Direttore di U.O. e autorizzazione del Direttore Sanitario/Direttore Amministrativo, con provvedimento formale. ARTICOLO 5 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE II Dirigente di altra ASL e/o A.O. è ammesso a svolgere presso le strutture di questa Azienda le ore di aggiornamento professionale, previo nulla osta dell'azienda di appartenenza. E' ammessa la frequenza volontaria prestata singolarmente ai soli fini dell'apprendimento e dell'aggiornamento professionale. Detta frequenza volontaria deve essere autorizzata dal Direttore Generale. Le frequenze per aggiornamento professionale e/o per apprendimento sono consentite solo per le discipline attinenti ai fini istituzionali dell*asl. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui all'art. 3 del presente regolamento. ARTICOLO 6 NORMA FINALE E1 fatto divieto a tutte le strutture aziendali di concedere autorizzazioni/ nulla-osta, rilasciare attestazioni/certificazioni o intraprendere altre iniziative non contemplate nel presente regolamento. Qualora detta disposizione non venga ottemperata, la Direzione Generale intraprenderà una azione di richiamo/diffida. L'Azienda si riserva di apportare al presente regolamento le eventuali modifiche ed integrazioni che riterrà opportune o necessarie.
10 Il presente regolamento non si applica ai tirocini relativi alle scuole di specializzazione universitaria in materia sanitaria e ai tirocini relativi alle professioni sanitarie. Si intendono abrogate tutte le disposizioni emanate dall'azienda in contrasto con il presente regolamento. 10
11 Mod. A Regione Campania AZIENDA SANITARIA LOCALE Via Unità Italiana CASERTA Al Dr. Prot. Alla Scuola /Istituto/Ente E p.c.al Servizio Affari Generali Oggetto: Autorizzazione alla frequenza per Tirocinio obbligatorio/facoltativo ex artt.l e 2 del Regolamento. Tirocinio Pre Lauream triennale " Pre Lauream quinquennale " Posi Lauream triennale " Post Lauream quinquennale (primo/secondo semestre) " Abilitaz. alla professione/ Master/ Stage di 1 e 11 livello (barrare la voce che interessa) (richiesta del prot ) In riferimento alla richiesta in oggetto, vista la Convenzione in atto tra ASLCE e, di cui alla Delibera N. del * ed in esecuzione del vigente Regolamento approvato con delibera n del 30/11/2012, si comunica che la S.V. è stata autorizzata ad effettuare TIROCINIO pratico annuale (ore ) senza affidamento di mansioni di servizio presso la U.O./Dip/Servizio Struttura (P.O./D.S./DIP.S.M.) Pre Lauream -corso Post Lauream per i laureati in per la durata di. Per Abilitazione alla professione/master/stage in per un periodo di La S.V. dovrà attenersi alle disposizioni generali della struttura, rispettare le modalità e le procedure operative concordate e rispondere della propria attività al responsabile della stessa. In caso di inosservanza delle disposizioni o di mancanze etico deontologiche da parte della S.V., la struttura potrà proporre provvedimenti di sospensione o di revoca dell' autorizzazione. Di ogni provvedimento adottato, sarà data immediata e motivata comunicazione ali' Ente che ha ritenuto la necessità del tirocinio. L' inizio della frequenza dovrà avvenire entro un mese dalla data di autorizzazione, salvo casi comprovati di forza maggiore e, in caso negativo, la S.V. sarà considerata rinunciataria. II Tutor II Direttore del P.O./Dip./Distretto/U.O. Riportare obbl. estremi della Delibera di stipula della Convenzione.
12 Mod.B Prot. Regione Campania AZIENDA SANITARIA LOCALE Via Unità Italiana CASERTA Al Sig.Dr.. Al Resp. UO/Serv/Dip_ E p.c al Servizio Affari Generali Oggetto: Autorizzazione alla B Frequenza Volontaria per aggiornamento» Rinnovo frequenza Volontaria (richiesta del prot ) In riferimento alla richiesta in oggetto ed in esecuzione del vigente Regolamento approvato con la delibera n del 30/11/2012 si comunica che la S.V. è stata autorizzata ad effettuare Frequenza Volontaria senza affidamento di mansioni di servizio presso la U.O./Dip/Servizio Struttura (P.O./D.S..) Per un periodo di mesi sei Per un ulteriore periodo di mesi sei, avendo già frequentato l'u.o. La S.V. dovrà attenersi alle disposizioni generali della struttura, rispettare le modalità e le procedure operative concordate e rispondere della propria attività al responsabile della stessa. In caso di inosservanza delle disposizioni o di mancanze etico deontologiche da parte della S.V., la struttura potrà proporre provvedimenti di sospensione o di revoca dell' autorizzazione. Di ogni provvedimento adottato, sarà data immediata e motivata comunicazione ali' Ente che ha ritenuto la necessità del tirocinio. L' inizio della frequenza dovrà avvenire entro un mese dalla data di autorizzazione, salvo casi comprovati di forza maggiore e, in caso negativo, la S.V. sarà considerata rinunciataria. Il Direttore del P.O./Distretto/U.O./Dipart. IL DIRETTORE GENERALE
13 Mod,. Regione Campania AZIENDA SANITARIA LOCALE CE '. via Unità Italiana CASERTA Prot n..caserta U.O./Serv. Struttura (P.O./D.S./Dip. Prev) Oggetto: Attestato di 0 Tirocinio obbligatorio/facoltativo 0 Frequenza volontaria Vista l'istanza dell'interessai e sulla base degli atti che J_ Sig./Dott._ nato/a il a e residente in alia via. ha effettuato Tirocinio Pratico/ Frequenza Volontaria presso la U.O. /il Servizio _ di questa ASL CE/1 dal al - per n ore, a seguito autorizzazione a del. Si rilascia, a richiesta dell'interessato ed in carta libera, in n. originale/i. E Tutor designato II Responsabile della Struttura/Servizio
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