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1 Il Bilancio di Previsione 2009 (Versione aggiornata in seguito all approvazione della modifica dell art. 3, comma 5 dello Statuto) Comitato Nazionale dei Delegati Roma, 25 novembre Inarcassa Bilancio di previsione 2009

2 Inarcassa Bilancio di previsione 2009

3 Indice Parte prima 1. Il preconsuntivo ed il Bilancio di Previsione Lo scenario previdenziale di riferimento Il quadro demografico e previdenziale in Italia... 5 LE NOVITÀ NORMATIVE IN MATERIA PREVIDENZIALE E STATO SOCIALE NEL : IL LIBRO VERDE SUL WELFARE Il sistema delle Casse professionali... 7 LA PREVIDENZA DELLA LIBERA PROFESSIONE... 7 SOSTENIBILITÀ DI INARCASSA: LE MODIFICHE APPROVATE DAL COMITATO NAZIONALE DEI DELEGATI... 8 LA MANOVRA D ESTATE E LA FINANZIARIA 2009: LE MISURE DI INTERESSE PER INARCASSA E LA PROFESSIONE Iscritti, contribuzione e prestazioni La dinamica degli iscritti e dei redditi...12 LE SOCIETÀ DI INGEGNERIA La contribuzione...15 I LIBERI PROFESSIONISTI...15 LE ALTRE CONTRIBUZIONI...16 RIEPILOGO DEI PROVENTI ISTITUZIONALI Le prestazioni istituzionali...18 LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI...18 LE ALTRE PRESTAZIONI NON PREVIDENZIALI...20 RIEPILOGO DELLE PRESTAZIONI ISTITUZIONALI Lo scenario economico, i mercati e la gestione del patrimonio I mercati finanziari L economia internazionale e l economia italiana L Asset Allocation Strategica...28 LO SVILUPPO DEL PRODOTTO IMMOBILIARE...29 LA GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE: LA NUOVA ORGANIZZAZIONE ED IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO..29 GLI OBIETTIVI DI PORTAFOGLIO...30 L ATTIVITÀ DI COMMERCIALIZZAZIONE...31 L ATTIVITÀ DI DISMISSIONE...31 L ATTIVITÀ DI ACQUISIZIONE Il programma a medio termine e gli Obiettivi Le strategie Il programma...33 Inarcassa Bilancio di previsione 2009

4 5.3 Gli obiettivi Gestione del rischio...33 RAFFORZAMENTO DEL PRESIDIO DI RISK MANAGEMENT Economicità della gestione...34 MIGLIORAMENTO DELLA REDDITIVITÀ DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE...34 L ATTENZIONE AL RECUPERO CREDITI CONTRIBUTIVI Efficienza della gestione...35 IL PIANO DEI SISTEMI INFORMATIVI...35 RIDEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Qualità dei contatti Formazione e valorizzazione delle risorse umane Gli impegni istituzionali...40 LA SOSTENIBILITÀ...40 LO STATUTO E I REGOLAMENTI Altre attività...41 IL CINQUANTENNALE DELL ASSOCIAZIONE...41 L ATTIVITÀ DI STUDIO E LE ANALISI STATISTICHE...41 ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SVILUPPO DELL ESERCIZIO DELLA LIBERA PROFESSIONE Il conto economico riclassificato Il piano di investimento Parte seconda 1. Il Bilancio di Previsione Conto economico previsionale Dati analitici del Bilancio di Previsione Tab.1 Numero di iscritti...51 A.1 Contributi...52 A.5 Proventi accessori...53 B.7.a Prestazioni istituzionali...54 Tab. 2 Indennità di maternità...55 B.7.b Servizi diversi...56 Tab.3 Prestazioni di terzi...57 B.9 Costi per il personale...58 Tab.4 Risorse umane...59 B.10.a b Ammortamenti...60 Inarcassa Bilancio di previsione 2009

5 B.10.d Svalutazione crediti...61 B.14 Oneri diversi di gestione...62 C Proventi finanziari...63 C.17 Interessi ed altri oneri finanziari...64 D Rettifiche di valore di attività finanziarie...64 E.20 Proventi straordinari Preventivo Finanziario Piano delle fonti e degli impieghi...69 Piano dei flussi di cassa Allegati All. 1 Indice di copertura e Rapporto Iscritti/Pensionati...73 All. 2 Investimenti informatici...74 All. 3 Fondo interno di previdenza Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti Inarcassa Bilancio di previsione 2009

6 Inarcassa Bilancio di previsione 2009

7 1. Il preconsuntivo ed il Bilancio di Previsione 2009 Il Preconsuntivo dell esercizio chiude con un avanzo economico, al netto delle imposte, di euro, con un decremento di circa 123 milioni di euro rispetto all esercizio Le imposte pari a euro nel 2007 diminuiscono a euro nel. Raccordo fra Consuntivo 2007 e Preconsuntivo (dati in migliaia di euro) Consuntivo: avanzo economico 2007 Effetto sull avanzo economico Maggiori proventi netti derivanti da gestione previdenziale Maggiori proventi netti da gestione immobiliare Minori proventi netti da gestione mobiliare Maggiore acc.to al F.do Svalutazione Titoli Maggiori oneri correnti Preconsuntivo: avanzo economico Il risultato di esercizio del preconsuntivo è influenzato dal saldo positivo della gestione previdenziale, che apporta maggiori contributi rispetto l esercizio precedente per euro, ridotto dai maggior oneri per prestazioni per euro. Influiscono negativamente i minori proventi derivanti dalla gestione mobiliare, la cui performance ha risentito del crollo delle quotazioni dei titoli intervenuto nel e della drammaticità degli eventi che hanno interessato tutti i maggiori mercati finanziari e creditizi. I dati di Preconsuntivo riflettono le difficoltà di stima legate al permanere di un clima di diffusa incertezza ed instabilità che sta caratterizzando i mercati finanziari. Tra luglio e settembre, in particolare, i corsi dei titoli azionari ed obbligazionari, ed alcune variabili macro quali cambio euro/dollaro e petrolio, sono stati caratterizzati da pesanti ribassi, alternati a temporanee riprese di valore, per effetto innanzitutto di reazioni emotive legate al susseguirsi di eventi che hanno intaccato la fiducia dei mercati e delle famiglie. Il Preconsuntivo è stato redatto ipotizzando che la chiusura del non vedrà una ripresa dei mercati finanziari, consolidando pertanto i valori di bilancio negativi dell accantonamento al Fondo Svalutazione e i maggiori oneri finanziari provenienti dall attività dei gestori; il risultato è inoltre penalizzato dal minore realizzo di plusvalenze dovuto all andamento negativo dei mercati finanziari. Le previsioni per il 2009 prevedono invece uno scenario di ripresa graduale delle quotazioni sui mercati finanziari con un ritorno dei rendimenti del patrimonio mobiliare in area positiva, sebbene leggermente al di sotto del rendimento medio atteso di lungo periodo previsto dall Asset Allocation Strategica. Il bilancio di previsione per l esercizio 2009 presenta di conseguenza un avanzo economico di euro, in aumento del 77% rispetto al preconsuntivo. Inarcassa Bilancio di previsione

8 Raccordo fra Preconsuntivo e Bilancio di Previsione 2009 (dati in migliaia di euro) Preconsuntivo: avanzo economico Effetto sull avanzo economico Maggiori proventi netti derivanti da gestione previdenziale Maggiori proventi netti da gestione immobiliare Minori proventi netti da gestione mobiliare Riprese di valore del F.do Svalutazione Titoli Maggiori oneri correnti Accantonamento a F.do Spese Impreviste Bilancio di previsione: avanzo economico L avanzo economico 2009 riflette principalmente l apporto della gestione mobiliare, con un incremento, rispetto al preconsuntivo di circa 220 milioni di euro; le previsioni riflettono un graduale rientro dei mercati finanziari verso una situazione di normalità e stabilizzazione. Il 2009 sarà probabilmente caratterizzato da una stagnazione delle maggiori economie, da una recessione in altre, ma l abbandono di uno stato di crisi e d incertezza dovrebbe permettere comunque una ripresa dei valori dei corsi sia azionari che obbligazionari, compensando gli effetti negativi attesi nel quadro dell economia reale. Un ulteriore incremento dell avanzo 2009 deriva dall apporto della gestione previdenziale; i proventi da contribuzione sono previsti in crescita di euro e gli oneri delle prestazioni di euro. Per ciò che riguarda le grandezze di riferimento del sistema previdenziale, il numero dei professionisti iscritti a Inarcassa è valutato in alla fine del, in aumento di unità e del 4,62% rispetto all anno precedente, e a nel 2009 (+4,50%); i pensionati sono previsti in aumento a nel e a nell anno successivo, con un incremento del 6,4% per entrambi gli anni. I trattamenti integrativi, che costituiscono un bacino chiuso in esaurimento, si contraggono ulteriormente, passando da nel a nel 2009 con conseguente riduzione dei costi. Alla fine del il rapporto iscritti/pensionati registra una flessione rispetto al 2007 passando da 11,3:1 a 11,1:1; per il 2009 si stima un ulteriore leggero decremento dell indice a quota 11,0:1. I contributi hanno registrato nel un ulteriore crescita grazie all aumento previsto dei redditi medi 2007; resta confermata la favorevole dinamica degli iscritti. Nonostante questo si è assistito ad una tendenziale diminuzione dell indice di copertura tra contributi e pensioni (il rapporto fra valore annuo dei contributi correnti ed il valore annuo delle pensioni), che passa da 2,5 nel a 2,4 nel Va tuttavia sottolineato che il favorevole andamento degli iscritti produce contestualmente un aumento in prospettiva del debito previdenziale. ISCRITTI/ PENSIONATI 2007 Consuntivo Preconsuntivo 2009 Bilancio di previsione Iscritti Pensionati Iscritti/Pensionati 11,3 11,1 11,0 Inarcassa Bilancio di previsione

9 Sulla base dell avanzo economico previsto per il, a fine anno il patrimonio netto di Inarcassa raggiungerà i euro; il patrimonio è tale da coprire 18,5 annualità delle pensioni in essere, in peggioramento rispetto all esercizio precedente (18,9 annualità), anche se ampiamente superiore alle cinque annualità previste dall art. 6 dello statuto vigente. Il patrimonio netto previsto alla fine del 2009 raggiungerà i euro, tale da coprire 18,7 annualità delle pensioni in essere. Il Conto Economico per aggregati e il Patrimonio netto (dati in migliaia di euro) 2007 Consuntivo Preconsuntivo 2009 Bilancio di Previsione Proventi del servizio Costi del servizio Proventi ed oneri finanziari e rettifiche Partite straordinarie Imposte dell esercizio Avanzo Economico Patrimonio netto Nell ambito dei proventi del servizio, i contributi totali dovrebbero aumentare del 5,8% nel e del 6,9% nel All interno dei costi del servizio, nello stesso periodo le prestazioni istituzionali dovrebbero registrare un incremento del 10,4% nel e del 5,1% nel 2009, crescita inferiore rispetto all anno precedente, dovuta principalmente alla cessazione dei rimborsi ex art.40 a partire dal 22 luglio ; quanto alle prestazioni previdenziali, si evidenzia che a fronte di un aumento del 4,5% dei pensionati sia nel che nel 2009, l onere totale registrerà un incremento più che proporzionale stimato nell ordine del 10,6% e del 9,7%. Consistenza del Patrimonio (valore di mercato in euro al ) TOTALE PATRIMONIO GESTITO PATRIMONIO IMMOBILIARE PATRIMONIO MOBILIARE MONETARIO OBBLIGAZIONARIO AZIONARIO ALTERNATIVI In base a stime effettuate al 31/07/, il rendimento lordo del patrimonio si attesterebbe per il a 2,75% e quello medio annuo riferito al periodo si attesterebbe al 3,66%. Inarcassa Bilancio di previsione

10 Nelle assemblee di giugno e luglio, il Comitato Nazionale dei Delegati ha approvato un articolato pacchetto di modifiche statutarie, volte a garantire la sostenibilità finanziaria della Cassa anche nel lunghissimo periodo e ad assicurare pensioni adeguate, portando in questo modo a compimento una lunga fase di preparazione e di confronto all interno del Comitato, iniziata ad aprile Le modifiche agiscono sia sul lato delle entrate che sul lato delle uscite e riguardano: l aumento delle aliquote di contribuzione sia soggettiva che integrativa; l aumento del contributo minimo soggettivo; maggiori agevolazioni contributive per i giovani fino a 35 anni di età, in particolar modo per i percettori di redditi medio bassi; l introduzione di un diverso calcolo della prestazione nel caso di redditi inferiori alle cosiddette soglie limite; l allungamento del periodo di riferimento per il calcolo del reddito medio pensionabile; nuovi requisiti pensionabili e l introduzione di coefficienti di riduzione per la pensione di anzianità. Le risultanze delle prime valutazioni, ancora in corso, di impatto delle modifiche statutarie deliberate dal Comitato Nazionale dei Delegati, evidenziano un allungamento del periodo di positività del patrimonio di 23 anni, che passa del 2040 al Inarcassa Bilancio di previsione

11 2. Lo scenario previdenziale di riferimento 2.1 Il quadro demografico e previdenziale in Italia Le nuove previsioni Istat sulla popolazione, per i prossimi 50 anni, danno conto degli effetti della cosiddetta transizione demografica sugli equilibri dei sistemi previdenziali, che determineranno, da un lato, un calo della popolazione in attività e dunque delle fonti di finanziamento e, dall altro, una maggiore spesa per l aumento della popolazione anziana. La speranza di vita media è prevista in progressivo aumento su tutto il periodo di previsione ( ), passando da 78,6 a 84,5 anni per gli uomini e da 84,1 a 89,5 anni per le donne. Un aspetto rilevante per i rapporti inter-generazionali riguarda anche i mutamenti nella futura composizione per età della popolazione: gli anziani (di età superiore a 64 anni) dovrebbero passare dagli attuali 11,8 milioni a 20,3 nel 2051 (in termini relativi, dal 20% al 33% della popolazione totale, ossia 1 anziano ogni 3 residenti); la popolazione in età attiva (fra 15 e 64 anni) è prevista in forte riduzione (-5,6 milioni), passando dagli attuali 39 milioni a 33,4 nel 2051 (dal 66% al 54% della popolazione totale). In seguito all andamento congiunto di questi aggregati, l indice di dipendenza degli anziani dato dal rapporto fra la popolazione con oltre 64 anni e quella dovrebbe salire al 60,9% nel 2051 rispetto all attuale 30,2% (cfr. fig. 1). FIGURA 1 - ANDAMENTO DI ALCUNI INDICATORI DEMOGRAFICI, (valori percentuali) (in milioni) 70,0 60,0 66,0 54, , Popolazione totale Alto 50, ,0 64 Centrale 30,0 20,0 20,0 33,0 30, Basso 10,0 56 0,0 P op anni (1) Po p. co n o ltre 64 anni (1) Indice di dipendenza degli anziani (2) (1) In percentuale della popolazione totale. (2) Rapporto fra la popolazione con oltre 64 anni e la popolazione fra 15 e 64 anni. Fonte: Istat (), Previsioni demografiche, Note informative Le recenti previsioni della spesa pensionistica complessiva (cfr. fig. 2), elaborate con il modello della Ragioneria Generale dello Stato (modello multistato a valori medi) in base agli scenari demografici Istat, evidenziano nel breve-medio termine una sostanziale stabilità della spesa sul Pil (per effetto dell aumento, dal, dei requisiti di accesso alle pensioni di anzianità previsti dalla legge 243/2004 così come modificata dalla recente legge sul welfare 247/2007). Dal 2023, la spesa previdenziale è stimata in aumento fino al 15,3% del Pil nel 2038, a causa del deteriorarsi del rapporto demografico occupati/pensioni (che dovrebbe scendere sotto l unità intorno al 2030). Nel periodo successivo, si prevede che il rapporto Spesa/Pil scenda gradualmente al 13,9% nel 2050, per la riduzione dell importo delle pensioni determinata dall entrata a regime del metodo contributivo. Inarcassa Bilancio di previsione

12 FIGURA 2 - LE PREVISIONI DELLA SPESA PER PENSIONI TOTALE, % 18 % 1,3 17 % 1,2 15 % Spesa per pensioni/pil (valori%) 16 % 1,1 15% Pens. media/produttività (sx) (val. %) 1,0 14 % 14% 1,0 Occupati/P ensio nati (dx) 13% 0,9 13 % Fonte: Dpef % ,8 Le previsioni scontano gli effetti della revisione dei coefficienti di trasformazione - usati nel metodo di calcolo contributivo per trasformare il montante in rendita pensionistica - in modo da registrare gli aumenti della speranza di vita. In linea con le modifiche apportate alla legge 335/95 dalla recente legge sul welfare 247/2007, le proiezioni tengono conto del meccanismo automatico di revisione con una cadenza temporale di 3 anni (rispetto ai 10 precedenti). LE NOVITÀ NORMATIVE IN MATERIA PREVIDENZIALE E STATO SOCIALE NEL : IL LIBRO VERDE SUL WELFARE Dopo la legge sul welfare 247 (approvata a fine 2007 ed entrata in vigore dal ), sono intervenute solo lievi modifiche in materia di pensioni (introdotte dalla cd. manovra d estate, legge 133 del 6/8/ di conversione del decreto legge 112/); esse riguardano il sistema previdenziale generale pubblico e non quello delle Casse professionali. Una modifica riguarda il cumulo fra pensione e reddito da lavoro; è stata rivista, in modo più favorevole per il pensionato, la disciplina per le pensioni di tipo sia retributivo sia contributivo, al fine principale di contrastare il lavoro irregolare e favorire l emersione di base imponibile. Dal 2009 è prevista infatti la completa abolizione del divieto di cumulo fra pensioni di anzianità retributive e redditi da lavoro, sia dipendente che autonomo; l attuale normativa riconosce l intera cumulabilità solo ad alcune condizioni (dal 2003 aver acquisito le pensioni con 40 anni di contributi o con 58 anni di età e 37 di contributi). Per le pensioni contributive, è prevista la piena cumulabilità se acquisite con 40 anni di contributi o al compimento dell età pensionabile (65 e 60 anni per uomini e donne) o con i requisiti della legge 247 sul welfare (nel, 58 anni e 35 di contributi). A fine luglio, è stato inoltre presentato il Libro Verde sul welfare, che illustra le linee programmatiche che dovranno guidare l azione del Governo in materia di politiche sociali. Emerge un modello di protezione sociale più attivo e più funzionale alle esigenze di crescita e competitività; in particolare, un welfare delle opportunità : meno assistenzialista, con un più ampio ricorso alle politiche attive del lavoro (welfare to work) e in cui Stato e mercato convivono, superando la tradizionale contrapposizione fra pubblico e privato e fra privato e solidarietà. Inarcassa Bilancio di previsione

13 Il Libro Verde individua alcune priorità di intervento e sviluppa spunti di riflessione utili anche per la realtà delle Casse. Viene infatti attribuita importanza alle prestazioni assistenziali e di sostegno al reddito, purché volte a favorire l inserimento (o il reinserimento) nel mercato del lavoro dei giovani e dei soggetti più deboli, come le donne. Un altro settore da sviluppare è individuato nella Long Term Care (LTC), che risulta di interesse anche per Inarcassa, in presenza di una crescente domanda connessa in primo luogo all invecchiamento della popolazione. In risposta alle limitate risorse pubbliche, nella LTC è richiesto un maggior ricorso al settore privato, nel rispetto dei principi di solidarietà: in questa direzione potrebbero muoversi i fondi sanitari integrativi su base contrattuale, le forme di mutualità, le assicurazioni individuali o collettive, favorendo la socializzazione dei rischi e dunque la riduzione dei problemi di selezione degli individui. Sul fronte previdenziale, le riforme hanno apportato miglioramenti significativi alle dinamiche di medio-lungo periodo, ma il sistema non risulta ancora stabilizzato; anche l applicazione dei nuovi coefficienti di trasformazione (usati nel contributivo per convertire il montante in rendita) potrebbe risultare non sufficiente a neutralizzare del tutto gli effetti dell allungamento della speranza di vita al pensionamento. Un rimedio è allargare la base dei contribuenti mediante una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, in primo luogo delle donne e degli over 55, entrambi più bassi nel confronto europeo. Si dovrà poi favorire l innalzamento dell età effettiva alla pensione, in linea con le previsioni di aumento della speranza di vita, valutando la possibilità di un ulteriore incremento dell età minima della pensione di anzianità, una volta completata la fase di graduale incremento a 62 anni nel 2013 (prevista per gli autonomi, insieme a quota 98 - somma di età e anzianità). 2.2 Il sistema delle Casse professionali Nel, il sistema previdenziale delle Casse professionali è stato interessato da un acceso dibattito, alimentato dalle disposizioni della Legge Finanziaria per il 2007 e dal successivo decreto interministeriale del 29/11/07, sulla stabilità delle gestioni previdenziali e sui criteri di redazione dei bilanci tecnici. LA PREVIDENZA DELLA LIBERA PROFESSIONE I più recenti dati relativi alle Casse, aggiornati al 2007 e apparsi sulla stampa (Sole 24 Ore, agosto ), confermano l attuale favorevole situazione della previdenza della libera professione rispetto al sistema pensionistico generale, con saldi attivi e rapporti demografici contribuenti/pensionati superiori all unità. In questo contesto, le dinamiche di Inarcassa sono tra le più favorevoli, grazie soprattutto al positivo andamento degli iscritti sospinto dal consistente afflusso di giovani neo-iscritti: il rapporto fra contribuenti e pensionati è arrivato nel 2007 a 11,3, contro il 4,5 circa registrato dal complesso delle Casse professionali del decreto 509. Emergono, però, situazioni differenziate - più o meno positive - fra le varie Casse. Occorre evidenziare che dall analisi di lungo periodo dei bilanci tecnici, anche le Casse che presentano ad oggi situazioni apparentemente particolarmente positive, stanno accumulando - a ritmo molto sostenuto e direttamente proporzionale al numero di nuovi iscritti - debito previdenziale nei confronti delle nuove generazioni e risulteranno, nel medio-lungo termine, in squilibrio: i maggiori responsabili sono il processo di invecchiamento, atteso in tutta la sua intensità nei prossimi anni, la presenza di aliquote contributive insufficienti a coprire le prestazioni Inarcassa Bilancio di previsione

14 previdenziali erogate e il processo di maturazione, che interesserà le gestioni delle Casse. Da qui la necessità di intervenire sul sistema pensionistico e il conseguente dibattito sulla sostenibilità, che ha riguardato la maggior parte delle Casse del 509, fra cui Inarcassa, e che ha portato e sta portando all adozione di misure correttive. Nel, Inarcassa, come illustrato a seguire, ha impostato una riforma, ad ampio respiro e con il dovuto anticipo, per rendere il sistema sostenibile e per garantire, al contempo, equità ed adeguatezza delle prestazioni. SOSTENIBILITÀ DI INARCASSA: LE MODIFICHE APPROVATE DAL COMITATO NAZIONALE DEI DELEGATI Dopo la presentazione del bilancio tecnico di Inarcassa al 31/12/2006 al Comitato Nazionale dei Delegati nel febbraio, è ripreso il dibattito sulla sostenibilità di lungo periodo della Cassa, iniziato nel 2006, reso urgente anche a seguito dell evoluzione del contesto normativo di riferimento. Le nuove disposizioni, contenute nella Legge Finanziaria per il 2007 (comma 763, art. 1) e nel conseguente Decreto ministeriale del 29/11/2007, obbligano tutti gli Enti previdenziali ad assicurare la sostenibilità finanziaria delle proprie gestioni, rendendo pertanto assolutamente stringente l adozione di modifiche all attuale assetto normativo da parte delle Casse, nel caso in cui non siano presenti le condizioni richieste: è stato allungato a 30 anni l orizzonte temporale su cui valutare la stabilità delle gestioni (in luogo dei precedenti 15 anni) ed è previsto che i bilanci tecnici sviluppino le previsioni anche su un orizzonte temporale di 50 anni, per una migliore cognizione dell andamento delle gestioni nel lungo termine. Oltre agli aspetti connessi alla sostenibilità finanziaria, le nuove misure pongono l accento anche sulla necessità di assicurare l adeguatezza delle prestazioni. Un aspetto particolare riguarda anche l equità fra generazioni (per contenere le disparità a sfavore delle nuove generazioni e redistribuire così il costo delle riforme il più equamente possibile fra tutti gli associati). Poiché le previsioni del bilancio tecnico attuariale di Inarcassa al 31/12/2006 non assicuravano il rispetto di quanto prescritto, si è reso necessario procedere ad effettuare i necessari correttivi; in quest ottica si inquadrano le modifiche statutarie recentemente deliberate dal Comitato Nazionale dei Delegati nelle riunioni di giugno-luglio. Gli interventi sono infatti volti a coniugare, da un lato, l esigenza di rendere il sistema finanziariamente sostenibile nel medio-lungo termine e, dall altro, l esigenza di assicurare livelli adeguati di prestazione. In particolare, la riforma prevede: 1. un innalzamento dell aliquota di contribuzione soggettiva dall attuale 10% al 14,5% (a regime nel 2012), con destinazione di una quota pari allo 0,5% al finanziamento di attività assistenziali; l aumento del contributo minimo soggettivo, dagli attuali euro fino a euro nel 2013 (successivamente rivalutati annualmente in proporzione alle variazioni dell indice ISTAT); maggiori agevolazioni per i giovani fino a 35 anni; 2. il raddoppio dell aliquota di contribuzione integrativa dall attuale 2% al 4%, con adeguamento annuo del contributo minimo in base all indice ISTAT; 3. l introduzione di soglie limite per la convalida dell anno di anzianità ai fini del calcolo della pensione con metodo retributivo (per il 2009: euro per reddito IRPEF o euro per volume IVA); nel caso di mancato raggiungimento di una delle due soglie limite, la pensione risulterà costituita da: i) una quota calcolata con metodo retributivo per le annualità con dichiarazioni IRPEF o IVA superiori alle soglie limite; ii) una quota calcolata con metodo contributivo per le annualità con dichiarazioni IRPEF e IVA inferiori alle predette soglie; Inarcassa Bilancio di previsione

15 4. l allungamento del periodo di riferimento per il calcolo del reddito medio pensionabile, dai migliori 20 redditi degli ultimi 25 dichiarati (a regime nel 2009) ai migliori 25 redditi degli ultimi 30 dichiarati (a regime nel 2014); 5. nuovi requisiti per il pensionamento di anzianità (con l introduzione di quote, date dalla somma tra età e anzianità contributiva, che a regime 1 gennaio 2013 dovranno risultare pari almeno a 98) e applicazione al trattamento pensionistico di coefficienti di riduzione variabili in base all età di pensionamento (dal 17,3% per i 58 anni al 3% per i 64 anni). Agli iscritti che, all entrata in vigore delle suddette norme, avranno età ed anzianità pari, rispettivamente, ad almeno cinquantacinque e trenta anni verrà applicata la normativa previgente. Le modifiche deliberate dovrebbero entrare a regime con la cadenza indicata nella tabella a seguire. MODIFICHE PER LA SOSTENIBILITÀ: DECORRENZA Anno e successivi Aliquota Soggettiva 10% 11,5% 12,5% 13,5% 14,5% 14,5% 14,5% di cui per assistenza: 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% Contributo Soggettivo minimo (in ) ISTAT ISTAT ISTAT di cui per assistenza (in ): ISTAT 65 + ISTAT 70 + ISTAT Aliquota Integrativa 2% 4% 4% 4% 4% 4% 4% Agevolazione ai giovani (n anni) Introduzione soglie limite Reddito (in ) da rivalutare annualmente con l indice ISTAT Volume d affari IVA (in ) da rivalutare annualmente con l indice ISTAT Reddito medio pensionabile n redditi migliori n ultimi redditi Pensione di anzianità Quote per diritto (età+anzianità) - 96 (1) Coefficienti di riduzione - A decorrere dal 2009, applicazione di coefficienti di riduzione per età di pensionamento inferiori a 65 anni (2) (1) A partire dal 1 luglio (2) Per 58 anni: 17,3%; per 59 anni: 15,3%; per 60 anni: 13,1%; per 61 anni: 10,8%; per 62 anni: 8,4%; per 63 anni: 5,8%; per 64 anni: 3%. Per l effettiva decorrenza delle modifiche deliberate si dovrà, tuttavia, attendere l approvazione definitiva da parte dei Ministeri Vigilanti e dunque la data della loro entrata in vigore potrebbe non coincidere necessariamente con l inizio del Intervenendo sul piano sia delle entrate sia delle uscite, la riforma deliberata, considerata nella sua interezza, appare in grado di assicurare un allungamento significativo della sostenibilità di lunghissimo periodo della Cassa, senza penalizzare eccessivamente il livello delle prestazioni e quindi la loro adeguatezza. Da sottolineare inoltre, che, prima viene posta in essere la riforma, tanto più viene assicurata maggiore equità tra le generazioni (in pratica anche coloro che sono più prossimi alla pensione devono corrispondere maggiori contributi) e contenimento delle aliquote contributive. Inarcassa Bilancio di previsione

16 Aspetto non trascurabile è, inoltre, quello relativo alla solidarietà: rilevante a tal fine è l introduzione di una quota della contribuzione destinata al finanziamento di attività assistenziali, in linea con quanto previsto dal Libro Verde cui sopra si è accennato. In seguito all emanazione del Decreto del Ministero del Lavoro del 29/11/2007 sulla Determinazione dei criteri per la redazione dei bilanci tecnici degli enti gestori delle forme di previdenza obbligatoria (G.U. 31 del 6/2/), il Consiglio di Amministrazione di Inarcassa, a marzo, ha incaricato l attuario esterno di procedere all adeguamento e alle integrazioni del bilancio tecnico al 31/12/2006, per rispondere alle nuove disposizioni normative. E stato, pertanto, adeguato il bilancio specifico (redatto, cioè, sulla base delle ipotesi personalizzate proprie della collettività di riferimento), integrandolo con le analisi e gli indicatori richiesti dal Decreto. In osservanza dell art. 2.2 del Decreto, è stato prodotto anche il bilancio tecnico ministeriale, elaborato sulla base delle variabili macro-economiche adottate a livello nazionale per l intero sistema pensionistico pubblico. Quanto alle ipotesi tecniche adottate nelle valutazioni, le differenze tra il bilancio specifico e quello ministeriale riguardano: i) l andamento della numerosità degli iscritti attivi; ii) lo sviluppo dei redditi; iii) il tasso di redditività del patrimonio. Le modalità di applicazione dei nuovi criteri di redazione dei bilanci tecnici, così come stabiliti dal Decreto, sono state e sono tuttora oggetto di confronto tra i rappresentanti del Ministero del Lavoro e dell Ordine degli Attuari; diverse sono state le osservazioni presentate dagli attuari, con particolare riguardo all evoluzione della popolazione, alla determinazione della linea evolutiva del reddito professionale e alla definizione degli indicatori da prendere a riferimento per la verifica della sostenibilità sull arco temporale dei 30 anni. Il protrarsi degli incontri tecnici ha comportato uno slittamento dei tempi per l invio dei bilanci ai Ministeri Vigilanti, inizialmente previsti in sei mesi dall emanazione del Decreto: le nuove scadenze, anticipate dal Ministero del Lavoro nel corso di questi incontri (al momento non è stato ancora emanato alcun provvedimento ufficiale di rinvio), prevedono che i bilanci tecnici ex Decreto 29/11/2007 vadano redatti entro il 30 novembre e inviati ai Ministeri Vigilanti entro il 31 dicembre. Una prima versione del bilancio tecnico adeguato ex Decreto 29/11/2007, redatto dall attuario esterno, è stata presentata al Consiglio di Amministrazione nel mese di agosto. Sulla base delle prime risultanze, non sembrano emergere differenze notevoli, in termini di positività dei saldi rilevanti, tra il bilancio tecnico specifico e quello ministeriale, nonostante il diverso quadro di ipotesi adottate nell uno e nell altro caso. Sempre nel mese di agosto, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di affidare l incarico al consulente esterno per le valutazioni definitive di impatto delle modifiche statutarie (deliberate dal Comitato a giugno-luglio ) sulla sostenibilità di lungo periodo della Cassa, in osservanza all art. 2, comma 3, del Decreto 29/11/2007; le valutazioni saranno effettuate sia nel bilancio tecnico specifico sia in quello ministeriale. LA MANOVRA D ESTATE E LA FINANZIARIA 2009: LE MISURE DI INTERESSE PER INARCASSA E LA PROFESSIONE La cosiddetta manovra d estate (legge 133/08, approvata in via definitiva agli inizi di agosto) ha anticipato in gran parte la manovra economico-finanziaria di autunno; alcuni ambiti di intervento interessano, anche se in modo indiretto, Inarcassa e più in generale la libera professione, rivedendo precedenti norme come il cd. decreto Bersani. Inarcassa Bilancio di previsione

17 Un altro intervento, di interesse per le Casse, è l aumento (dall attuale 12,5% al 20%) della ritenuta sui proventi derivanti dalla partecipazione ai fondi immobiliari di diritto italiano. La ritenuta è a titolo d acconto per i soggetti operanti nell esercizio di impresa (imprenditori individuali, SnC, SaS, SpA, enti commerciali) e non costituisce dunque un onere effettivo: il provento concorre a determinare il reddito d impresa ai fini Ires e la ritenuta è scomputabile dall imposta dovuta. La ritenuta è invece a titolo d imposta, e dunque ha un effettiva incidenza, per tutti gli altri soggetti (persone fisiche fuori dall esercizio d impresa, enti non commerciali, soggetti esclusi ed esenti da Ires). In caso di partecipazione a questi fondi, l aumento della ritenuta interesserebbe anche Inarcassa, producendo un aumento effettivo dell onere d imposta, in quanto la ritenuta è per la Cassa definitiva (cioè a titolo d imposta). Dal punto di vista fiscale, l investimento diretto in immobili è ancora più sfavorevole, in quanto è previsto che i proventi siano assoggettati ad imposta societaria. Inarcassa Bilancio di previsione

18 3. Iscritti, contribuzione e prestazioni 3.1 La dinamica degli iscritti e dei redditi Nel gli iscritti alla Cassa continuano a crescere, anche se a ritmi inferiori rispetto agli anni più recenti; a fine anno ci si attende che il loro numero raggiunga le unità, in crescita del 4,6% rispetto alle di fine 2007 (cfr. tab. 1); per il 2009 si stima che gli iscritti si attestino a (+4,5% rispetto a fine ). La componente femminile continua a registrare un trend più dinamico rispetto ai maschi, con un peso sul totale degli iscritti che dovrebbe aumentare di due punti percentuali nell arco di quattro anni (dal 23,2% del 2005 al 25,2% del 2009). TABELLA 1 DINAMICA DEGLI ISCRITTI PER TITOLO E SESSO, (inclusi i pensionati contribuenti) Anno Numero di iscritti alla Cassa Variazione % sull anno precedente Architetti Ingegneri Architetti Ingegneri 2005 Totale ,0 6,5 7,6 di cui: donne ,8 9,6 17,5 (%) (23,2) (34,6) (8,6) 2006 Totale ,4 5,9 7,1 di cui: donne ,9 7,8 14, Totale ,4 5,4 5,8 di cui: donne ,6 6,6 12,4 Totale ,6 4,2 5,1 di cui: donne ,9 5,9 11, Totale ,5 4,2 4,8 di cui: donne ,1 5,2 10,4 (%) (25,2) (36,6) (11,0) Fonte: Inarcassa; stime per il e previsioni per il 2009 Per la stima degli iscritti nel breve-medio periodo, sono stati presi in considerazione i dati forniti dal MIUR sui laureati ai corsi di laurea di Ingegneria e Architettura. La costante crescita registrata negli anni precedenti dai laureati in Ingegneria, dal sembra invertirsi, in particolare per la componente maschile; rimane in costante crescita (anche se a tassi dimezzati rispetto al passato) quella fatta registrare dai laureati in Architettura negli ultimi due anni. Il numero degli iscritti a contribuzione ridotta è previsto in lieve aumento (cfr. tab. 2), passando da nel 2007 a nel 2009; si tratta dei professionisti che si iscrivono per la prima volta ad Inarcassa prima del compimento dei 35 anni e che hanno diritto, per un triennio in costanza di iscrizione, a un contributo minimo pari ad 1/3 di quello obbligatorio e ad un aliquota contributiva soggettiva ridotta del 50%. Il costante trend dei giovani iscritti a contribuzione ridotta concorre a mantenere l età media della base assicurativa verso basse età anagrafiche, con evidenti benefici nel breve e medio termine, ma con un aumento molto Inarcassa Bilancio di previsione

19 rilevante del debito previdenziale. Il peso degli iscritti a contribuzione agevolata risulta in flessione all interno del totale degli iscritti a causa della crescita meno sostenuta rispetto agli altri iscritti; questo fenomeno è dovuto alla particolarità della categoria che ogni anno vede passare dalla contribuzione ridotta a contribuzione intera tutti i professionisti iscritti alla Cassa tre anni prima. Il peso delle donne all interno della categoria degli iscritti agevolati nel 2007 è del 37% rispetto a un peso sugli iscritti totali di meno di un quarto, a dimostrazione della crescente attrattività della professione di Architetto e Ingegnere verso le giovani di sesso femminile. TABELLA 2 DINAMICA DEGLI ISCRITTI PER TIPOLOGIA DI ISCRIZIONE, Numero di iscritti Variaz. % sull anno precedente Anno Iscritti attivi Pensionati Interi Ridotti (1) contrib. Iscritti attivi Interi Ridotti (1) Pensionati contrib ,0 7,1 7,7 1,2 100,0 79,1 17,9 2, ,4 7,3 3,3 1,2 100,0 79,8 17,4 2, ,4 7,4-3,4 2,9 100,0 81,3 16,0 2, ,6 5,4 1,1 2,6 100,0 81,9 15,4 2, ,5 5,2 0,7 4,4 100,0 82,5 14,9 2,7 (1) Professionisti che si iscrivono per la prima volta ad Inarcassa prima del compimento dei 35 anni e versano, per un triennio in costanza di iscrizione, un contributo minimo pari ad 1/3 di quello obbligatorio e beneficiano di un aliquota contributiva soggettiva ridotta del 50% (art e 23.4 dello Statuto). Fonte: Inarcassa; stime per il e previsioni per il 2009 Riguardo alle dinamiche reddituali, le stime per il 2007 indicano, contrariamente al sentir comune, un ulteriore incremento del reddito professionale medio (+5% in termini nominali secondo le prime stime) dopo quello fatto registrare nel 2006 (+6,1%, nel 2005 era invece intervenuta una flessione del 3,4% sempre in termini nominali). L aumento del 2007 è il riflesso della forte crescita dell economia italiana nel 2007 (crescita del PIL nominale del 3,8%) e, in particolare, dell andamento estremamente positivo dell indice della produzione nel settore delle costruzioni intervenuto nello stesso anno (+6,7% in termini nominali). Per i redditi del, è stata ipotizzata una crescita dell 1,5%, inferiore rispetto all incremento del costo della vita (stimato nel 3,5%) e prudenzialmente inferiore rispetto alle prime indicazioni relative all indice di produzione nelle costruzioni. Il reddito medio 2006, suddiviso tra iscritti attivi e pensionati contribuenti, evidenzia un reddito leggermente più elevato per quest ultima categoria rispetto a quella degli iscritti non pensionati (rispettivamente, e euro); gli iscritti attivi sono influenzati ovviamente dalla presenza di una componente importante di giovani (quasi il 50% ha un età inferiore o pari a 40 anni). Escludendo i giovani, il reddito medio dichiarato dagli iscritti attivi di età tra i anni, pari a euro, risulta più elevato di quasi il 44% rispetto alla media complessiva ( euro) e quello dei professionisti tra i 56 e i 65 anni, pari a Inarcassa Bilancio di previsione

20 euro sale di quasi il 64%. In previsione si stima che il volume d affari IVA evolva in linea con il reddito professionale e il rapporto tra i due aggregati si mantenga in linea con quello riscontrato dopo il brusco calo avvenuto nel 2006, che ha portato il rapporto all 1,34 (cfr. fig. 3a). Le dinamiche congiunte dell importo del reddito medio e del numero dei professionisti dichiaranti (in linea con l aumento degli iscritti a fine anno) determinano una crescita del monte redditi pari al 10,1% nel 2007 e del 6,2% nel (cfr. fig. 3b). Queste dinamiche ovviamente non sono omogenee in tutto il territorio nazionale; nel 2006, il Nord, che rappresentava il 49,3% del numero di iscritti dichiaranti, ha evidenziato un monte redditi pari al 59% del totale. Al Centro, queste percentuali sono pari rispettivamente al 21% e al 20,7%; al Sud e nelle Isole si registrano invece percentuali del 29,7% e del 20,3%. FIGURA 3 DINAMICHE REDDITUALI, (mgl ) 60 a) Volume d'affari e reddito professionale medio, Reddito professionale (sx) Volume d'affari (sx) Volume d'affari / reddito professionale (dx) 1,47 (mld ) 8 6 b) Monte redditi e monte volume d'affari, Reddito professionale Volume d'affari 40 1, , , Fonte: Inarcassa; stime per il 2007 e previsioni per il I professionisti non iscritti alla Cassa, ma solo all Albo professionale, rappresentavano, nel 2006, poco meno di un quarto degli iscritti alla Cassa, con un reddito professionale e un volume d affari pari, rispettivamente, a circa il 60% e il 70% di quello dei liberi professionisti iscritti alla Cassa; nel 2007 hanno corrisposto una quota di contribuzione pari al 9,6% del totale della contribuzione integrativa corrente (rapporto che sale al 12,1% se si escludono dal denominatore le Società di Ingegneria). LE SOCIETÀ DI INGEGNERIA Il 2007 è stato un anno particolarmente significativo per quanto riguarda le Società di Ingegneria; la struttura ha definito e monitorato i risultati relativi alla definizione di un accordo con i general contractors (ovvero le società per le quali l attività di progettazione è inserita all interno della fornitura generale dell opera), che ha posto fine ad un contenzioso che stava impegnando l Associazione su questioni complesse (l obbligatorietà della contribuzione integrativa e la determinazione del metodo di calcolo in relazione ad un imponibile omnicomprensivo ). Il risultato per il 2007 è stato un flusso di pagamenti da parte di questi soggetti che ha riguardato la normalizzazione di situazioni pregresse, a fronte della garanzia di regole certe per il calcolo della contribuzione futura. Inarcassa Bilancio di previsione

21 La platea complessiva (cfr. tab. 3) mantiene ritmi di crescita importanti (+7% è la stima per l intero ), anche se in flessione rispetto alla media degli ultimi 8 anni (pari al 17,8% nel periodo dal 1999 al 2007) e a quella degli ultimi tre anni (pari al 12,8%). TABELLA 3 LE SOCIETÀ DI INGEGNERIA, Tipologia Società (*) S.p.A S.r.l Consorzi Coop 46 Totale Var. % 20,7 28,3 19,9 19,3 16,3 13,9 12,6 12,0 3,0 (*) Dato di fine giugno. Fonte: Inarcassa 3.2 La contribuzione I LIBERI PROFESSIONISTI I contributi soggettivi correnti, che nel 2007 avevano fatto registrare una crescita sostenuta (+12,1%), grazie al rimbalzo del reddito medio 2006 (+6,1% in termini nominali), dovrebbero mantenere una robusta crescita anche nel (+11,0%), a riflesso delle dinamiche del reddito medio fin qui osservate e del numero crescente di professionisti iscritti alla Cassa. La stima per il dei contributi soggettivi è determinata: dall aumento dell 8,1% del contributo minimo (legato alla dinamica del numero di iscritti nel, pari al 4,6%, e alla crescita per l inflazione del contributo minimo unitario, pari all 1,7%); dall incremento del 12,7% del conguaglio per le dichiarazioni relative all anno fiscale 2007, legato alla crescita attesa dei redditi, pari al 5,0% nominale, illustrata in precedenza e all aumento dei professionisti iscritti nell anno precedente. Per il 2009, la previsione di crescita dei contributi soggettivi è determinata dall effetto congiunto dell incremento dell 8,0% del contributo minimo (legato alla dinamica del numero di iscritti nel 2009 e all adeguamento Istat del contributo minimo unitario) e del 6,3% del conguaglio. Anche per i contributi integrativi degli iscritti alla Cassa, valgono le stesse considerazioni svolte per la contribuzione soggettiva e le stesse ipotesi di crescita adottate per il reddito professionale. I contributi integrativi degli iscritti solo all Albo non hanno solitamente un andamento lineare e risultano pertanto di più difficile stima. L ammontare di questa tipologia di contributi dovrebbe attestarsi a euro nel e a euro nel Inarcassa Bilancio di previsione

22 Tabella 4 - Conguaglio del contributo soggettivo, e 2009 Categoria di iscrizione e contribuzione Numero iscritti in corso d anno Conguaglio (000 ) 10% 3% Totale Iscritti 2007 e Conguaglio Contribuzione intera Non dichiaranti Dichiaranti < minimo Dichiaranti > minimo < max Dichiaranti > max Contribuzione ridotta Non dichiaranti Dichiaranti < minimo Dichiaranti > minimo < max Dichiaranti > max Pensionati Non dichiaranti Dichiaranti < max Dichiaranti > max Totali Iscritti e Conguaglio 2009 Contribuzione intera Non dichiaranti Dichiaranti < minimo Dichiaranti > minimo < max Dichiaranti > max Contribuzione ridotta Non dichiaranti Dichiaranti < minimo Dichiaranti > minimo < max Dichiaranti > max Pensionati Non dichiaranti Dichiaranti < max Dichiaranti > max Totali Fonte: Inarcassa; stime per il e previsioni per il 2009 LE ALTRE CONTRIBUZIONI La contribuzione degli anni pregressi viene segmentata in base alla tipologia dei provvedimenti amministrativi che sono a monte della notifica: a) contribuzione pregressa derivante da azioni relative a dichiarazioni mancanti o disallineate: nel corso dell ultimo trimestre dell anno (nella normalità dei casi), vengono elaborati i provvedimenti relativi alla notifica dei redditi e conseguentemente dei contributi, per assenza di dichiarazione o disallineamenti (reddito superiore/inferiore) rispetto a quanto dichiarato nel Inarcassa Bilancio di previsione

23 modello Unico. I dati a disposizione, trasmessi dall Anagrafe Tributaria a luglio, riguardano il 2006, oltre ad alcuni aggiornamenti pregressi. Questi eventi genereranno, sull intero, circa 18 milioni di euro di contribuzione (7 milioni di integrativo e 11 di soggettivo), elaborati sia attraverso le operazioni individuali che in forma massiva ( batch ), e riguarderanno diverse decine di migliaia di professionisti. Essendo un operazione ormai a regime (l annualità di accertamento è solo una), nel 2009 si prevedono valori in linea con quelli del ; b) contribuzione pregressa generata da azioni relative ad iscrizione d ufficio: l attività sui professionisti che omettono l obbligo della iscrizione determina un azione di avviso preventivo (individuazione di coloro che sono iscritti all Albo, hanno partita IVA aperta e hanno redditi qualificati come professionali agli Uffici Finanziari) ed una successiva iscrizione d ufficio. I valori stimati per il sono pari a circa 17 milioni (14 milioni di soggettivo e 3 di integrativo); considerato che i professionisti intercettati sono praticamente stabili da tre anni e che i valori finanziari evidenziano poche variazioni, per il 2009 si ipotizzano valori sostanzialmente in linea con il. L andamento delle ricongiunzioni attive ha evidenziato un sensibile incremento nel 2006 e nel 2007 (da 127 provvedimenti notificati nel 2005, a 302 del 2006 e 510 del 2007), con un onere medio praticamente costante nel 2006 e nel 2007, e pari a poco più di euro per un anzianità media ricongiunta di circa 8 anni. I dati del primo semestre delle ricongiunzioni attive indicano un rallentamento del trend di crescita, anche se come numero rimangono elevate (poco meno di 200 provvedimenti elaborati contro i 510 dell intero 2007). Questo andamento evidenzia l interesse verso questo istituto previdenziale, anche (e forse soprattutto) dopo l ingresso della totalizzazione: quest ultima, da un lato offre l opportunità di ottenere una prestazione previdenziale senza alcun onere finanziario per l associato, dall altro dà origine, nella maggioranza dei casi, a pensioni di importo sensibilmente più basso rispetto a quelli calcolati a seguito della ricongiunzione e pertanto con l attuale normativa vigente di Inarcassa. L interesse mantenuto verso le ricongiunzioni e i riscatti è anche legato alla possibilità di effettuare i pagamenti ratealmente e di poter dedurre gli importi dal reddito imponibile. In considerazione della flessione dell onere medio per la ricongiunzione che si è registrata nel corso del primo semestre del, per il 2009 si stima una prudenziale riduzione degli incassi. Si prevede inoltre l avvio di nuove iniziative di sollecito verso gli Enti rispetto ai tempi di trasferimento della contribuzione versata, che spesso avvengono dopo anni e solo dopo ripetuti solleciti da parte dell Associazione. Anche i riscatti hanno seguito lo stesso tipo di dinamica: da 249 provvedimenti notificati nel 2005, si è passati a 393 nel 2006, a 409 nel Nel primo semestre i provvedimenti sono stati circa 200, con un trend quindi sostanzialmente in linea con l anno precedente. L onere ha avuto, in questo caso, forti variazioni nel corso degli anni passati; per il 2009 si sono prudenzialmente confermati i volumi trattati ed i valori finanziari stimati per il. Il contributo di maternità è stato stimato in base alla copertura dell'onere delle indennità di maternità erogate alle professioniste che viene assicurata in parte attraverso un costo in misura unitaria fissa a carico del bilancio dello Stato (proporzionale al numero di indennità erogate) e in parte attraverso un contributo unitario a carico di tutti i professionisti iscritti. Il Inarcassa Bilancio di previsione

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