PROGETTO PER IL NUOVO CAMPEGGIO DI FIRENZE A ROVEZZANO
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- Nicolina Arcuri
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1 PROGETTO PER IL NUOVO CAMPEGGIO DI FIRENZE A ROVEZZANO - Via Generale Dalla Chiesa n 1a,1b,1c,1d.1e, 3 - INTERVENTO EDILIZIO DIRETTO CONVENZIONATO - SCHEDA NORMA DI R.U. AT PROGETTO DI ADEGUAMENTO ALLA AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA N 2025 DEL 30/10/2015 COMMITTENTE: FIGLINE AGRITURISMO S.p.a. via Spadini, n Prato (PO) PROGETTAZIONE GENERALE ARCHITETTONICA E AMBIENTALE STUDIO DI ARCHITETTURA Dott. Arch. Renzo Funaro Collaborazione: Dott. Arch. Sandro Pisanello, Dott.Arch. Elisa Muscella Dott.Arch. M. Lodovica Caucci von Saucken via Niccolini n.9, Firenze- tel /49 studiodiarchitettura@renzofunaro.191.it STUDI E VALUTAZIONI IDRAULICHE E GEOLOGICHE GEOSOL Srl Dott.Geol.Paolo Bosco Dott.Geol. Emanuele Capotorti Viale Europa 31, Siena tel bosco@geosol.it e.capotorti@geosol.it STUDIO E RELAZIONE TECNICA AMBIENTALE ESSENZE ARBOREE STUDIO DI AGRONOMIA Dott. Agronomo Enrico Nigi Via San Cristofano Firenze tel enriconigi@libero.it PROGETTO IMPIANTI MECCANICI, ELETTRICI, IDRO-TERMO SANITARI E PROGETTO PREVENZIONE INCENDI: Studio Tecnico Ing. Leonardo Bracciali Via Tarlati, n Arezzo tel/fax : studio.bracciali@gmail.com VALUTAZIONE ACUSTICA E AMBIENTALE: STUDIO TECNICO LOTTI Ing. Antonio Lotti Piazza Matteotti, Livorno Tel 0586/ studio@studiolotti.it PROGETTO OPERE STRUTTURALI: Ing. Roberto Nocentini Ing. Andrea Cimarri Via del Casentino, Reggello (Fi) ingcimarri@alice.it robertonocentini@virgilio.it PIANO DI EVACUAZIONE, PROTEZIONE CIVILE: Ing. Roberto Nocentini Via del Casentino, Reggello (Fi) robertonocentini@virgilio.it RILEVAZIONI: Geom.Alessandro Nocentini Via dei Monechi, Reggello (Fi) geomnocentini@gmail.com STATO DI PROGETTO ELABORATO RELAZIONE AMBIENTALE DELLA SISTEMAZIONE A VERDE (ALLEGATA ALLA RELAZIONE PAESAGGISTICA) RA SCALA NOME DEL FILE DATA ELABORAZIONE GRAFICA
2 Dr. Enrico Nigi (Agronomo) tel Dr. Enrico Nigi Agronomo Via San n iscr. Cristofano, Ordine Firenze tel Relazione ambientale per la progettazione del Campeggio di Rovezzano 1. Introduzione La presente relazione si riferisce allo studio ambientale per una sistemazione a verde in una area di trasformazione con finalità ad uso turistico-recettivo (campeggio). Tale area ricomprende una porzione temporaneamente autorizzata a sosta camper e caravan realizzata ai sensi della delibera DGC n 2013/G/00046 del 19/02/2013. L area in oggetto viene evidenziata nello stralcio planimetrico della seguente figura (area verde). 1
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4 Dr. Enrico Nigi (Agronomo) tel A) Analisi del sito a.1) 3
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10 Dr. Enrico Nigi (Agronomo) tel Vincoli sovraodinati PRG: R.U. Disciplina e sub-sistemi territoriali: 9
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29 Acer campestre L. subsp. marsicum(guss.) Hayek, Acer marsicum Guss. Sapindaceae Chioppo, Loppio, Testucchio, Testuccio, Acero oppio, Acero campestre Descrizione: albero deciduo di piccole o medie dimensioni, (22) m, con tronco spesso sinuoso e chioma abbastanza densa che diviene rotondeggiante. Tollera bene le potature. La corteccia del tronco da giovane è giallastra e a volte un po' suberosa, diventa presto bruno grigiastra chiara. Le foglie sono di colore verde scuro sulla pagina superiore, più chiare o anche leggermente glaucescenti e pubescenti inferiormente. In autunno, con notti fredde, le foglie assumono una decorativa colorazione giallo oro, anche con sfumature rossastre. I fiori sono riuniti in corimbi terminali molto spesso poligami e compaiono contemporaneamente alle foglie in aprile-maggio. I frutti sono delle disamare alate e maturano in settembre-ottobre. L'apparato radicale fascicolato, non è molto profondo e nemmeno molto espanso adattato a suoli sciolti e permeabili ma fertili con humus dolce (Mull). Distribuzione in Italia: Il suo areale,(subpontico) comprende la maggior parte dell'europa centrale e meridionale. Habitat: diffuso nei boschi meso-termofili, è specie molto plastica, si può trovare, al nord, dalla costa fino a circa 1000 m s.l.m. nei versanti meridionali, è diffuso in tutta la penisola e nelle isole. Non caratteristico di associazioni definite ma un po' ubiquitario principalmente nei querceti planiziali a Farnia ma anche in querceti collinari sia a Farnia che a Rovere e nei carpiteti.
30 Rametto fiorito Rametto in tenuta autunnale frutti
31 Cupressaceae Cipresso comune, Deutsch: Italianische Zypresse Descrizione: Albero sempreverde, molto longevo, alto fino a 30 m con tronco diritto e robusto e con chioma di forma molto variabile: conico-piramidale allungata terminante in una punta con rami appressati eretti, (var. pyramidaliso 'stricta') espansa con rami patenti o quasi orizzontali (var. horizontalis). Nella varietà horizontalis il tronco è per buona parte libero da rami. Cortecciagrigio-bruna fibrosa di poco spessore e fessurata in senso longitudinale. Ha un apparato radicale che può approfondirsi notevolmente nelle fessure delle rocce tramite fittoni, ma nei suoli compatti e molto superficiali, le radici si possono diffondere superficialmente anche a notevole distanza. Foglie, Fiori, Semi: I giovani ramuli sono disposti in tutte le direzioni, sottili e a sezione da circolare a quasi quadrangolare e non si vedono gemme. Le foglie sono piccole, ridotte a squame subtriangolari (1 mm o meno), di verde grigiastro scuro, disposte in 4 file fittamente embricate. Fiorimonoici, ma presenti sulla medesima pianta. I fiori femminili dopo l'impollinazione si sviluppano in strobili (o galbuli) subsferici che maturano dopo due anni. Impollinazione: anemofila. Antesi:L'antesi può iniziare già in febbraio e proseguire fino a maggio. Distribuzione in Italia: Originario del Mediterraneo è stato introdotto in Italia in epoca antichissima, ed è attualmente diffuso in tutto l'areale del Mediterraneo dove si trova sia spontaneo che coltivato come pianta ornamentale. dei parchi, viali e cimiteri, e spesso viene piantato per contrassegnare i confini di proprietà. Parassiti:Seiridium cardinale (fungo), che era stata segnalata per la prima volta a Firenze (1952) ed oggi diffusa in tutta l'italia. Ora sono a disposizione vivaistica 4 cloni selezionati per la resistenza a questa malattia; due con portamento fastigiato tipico (Bolgheri e Florentia) e due con portamento a chioma aperta che si vede il tronco fino alla cima (AgrimedeEtruria). Habitat:Albero termofilo, resistente alla siccità. Può vegetare dal livello del mare fino a 800 m.
32 Varietà pyramidalis Varietà horizontalis galbuli
33 Fagaceae Farnia Descrizione: grande albero deciduo di prima grandezza, di primaria importanza ecologica e nelle migliori condizioni anche economica; alto in bosco mediamente fino a m ma può raggiungere i 50 m. La farnia ha tronco robusto e negli esemplari isolati si ramifica in grosse branche perdendo presto la sua identità, formando una chiomamolto ampia. La corteccia giovane è liscia e grigiastra per molti anni (10-20) forma poi man mano, un ritidoma fessurato longitudinalmente con solchi regolari e profondi. Le foglie sono caduche a contorno obovato-oblunghe, e presso il corto picciolo (2-5mm) si formano due caratteristici piccoli lobi ineguali (orecchiette). Le foglie sono lucide e di colore verde medio nella pagina superiore, più chiare in quella inferiore. La fioritura è contemporanea alla fogliazione dalla fine di aprile a maggio ed è formata da fiori maschili in amenti penduli alla base del ramo dell'anno. I fiori femminili sono localizzati nella parte apicale del rametto all'ascella delle foglie, l'impollinazione è anemofila. I frutti, chiamate ghiande, maturano nell'anno in settembre-ottobre, hanno una cupola che li copre per 1/4-1/3, è formata da squame embriciate. L'apparato radicale è inizialmente un grosso fittone che penetra profondamente nel terreno, ma in pochi anni si formano anche robuste radici laterali che ancorano saldamente la pianta. Antesi:aprile maggio Distribuzione in Italia: la specie ha un areale che è il più vasto di tutte le querce europee. E presente in tutte le regioni tranne Campania, Puglia e Sicilia, incerta in Calabria. Habitat: E una componente delle grandi foreste planiziali tendenzialmente continentali dell'europa centrale e orientale, con inverni rigidi e estati calde ma mai secche, è piuttosto esigente in luce e, anche da semenzale, tollera per pochi anni l'ombreggiamento. Predilige i terreni profondi, freschi, fertili con buona disponibilità idrica per tutto l'anno, anche con falda freatica superficiale ma rifugge quelli troppo compatti. La farnia è una forte consumatrice di acqua e queste sue esigenze la rendono particolarmente suscettibile alle annate siccitose.
34 Foglie primaverili Foglie fine stagione con ghiande Fiori femminili
35 Fraxinus ornus L. Fraxinus argentea Loisel.,Fraxinus garganica Ten.,Fraxinus rotundifolia Willd. Oleaceae Orniello, Avorniello, Orno, Frassino da manna, ornello, orno, frassino minore, frassino da manna. Descrizione: Albero o alberetto, alto fino a 25 metri, ma di norma 8-10 m, a chioma tondeggiante, fusto solitamente diritto, ma spesso anche tortuoso, da cui si dipartono molti rami ascendenti o eretti.apparato radicale generalmente profondo e con fittone robusto, con forti e numerose radici laterali. La corteccia è grigia-cinerina, a volte con macchie più chiare e liscia, anche nei rametti. Legemme, sia le apicali che le laterali opposte, sono ugualmente grigio cenere. Foglie opposte, imparipennate, caduche; lamina fogliare verde opaca, più chiara inferiormente, a margine dentellato-seghettato. Fioriermafroditi, in vistose dense pannocchie bianche, odorosi, molto abbondanti. Frutticostituiti da samare (acheni alati) con unico seme (achenio) a sezione tondeggiante. Antesi:La fioritura avviene a primavera avanzata (aprile-giugno). Distribuzione in Italia: Areale centrato sulle coste mediterranee L'orniello è un elemento submediterraneo-montano, diffuso e frequente in tutta la penisola e nelle isole. Habitat: Vegeta a quote medio-basse, potendo salire però nel Meridione d'italia sino a metri. La specie vegeta su suoli poco evoluti, a reazione neutro-basica e con ridotta disponibilità idrica.
36 foglie fiori
37 Quercus ilex L. Fagaceae Elce, Elice, Leccio Descrizione: quercia sempreverde, portamento arboreo, è molto longeva raggiungendo spesso i 1000 anni di età. Alta fino a 25 m con diametri del tronco che possono superare il metro, ha chioma globosa e molto densa di colore nell'insieme verde cupo. La corteccia dapprima liscia e grigia, con gli anni diviene divisa in scaglie poligonali, piccole e piuttosto regolari, scure quasi nerastre. Le foglie sono persistenti, sono verde scuro e lucide nella pagina superiore ma grigio feltrose per una forte pubescenza nella pagina inferiore. I fiori maschili sono riuniti in amenti penduli e cilindrici (5-7 cm) tomentosi, i fiori femminili hanno anch'essi perianzio a sei lobi e 3-4 stigmi, sono riuniti in 6-7 fiori. L'antesisi ha in aprile fino a giugno, ma a volte si può avere una rifioritura in autunno. Le ghiande maturano nell'anno in autunno inoltrato, sono portate in gruppi di 2-5, di colore, a maturazione, marrone scuro con striature evidenti. L'apparato radicale è prettamente di tipo fittonante, ma produce anche robuste radici laterali che sono anche pollonanti. Il fittone può penetrare per diversi metri anche in terreni rocciosi, rendendo la specie molto resistente agli ambienti aridi e agli eventi meteorici, ma la rende molto delicata negli eventuali trapianti che soffre particolarmente. Distribuzione in Italia: il Leccio identifica in se il clima mediterraneo e in Italia lo si ritrova dalle coste del nord alle Madonie dove raggiunge il Faggio: In Europa è molto diffuso nella penisola Iberica, nella Francia mediterranea e quella del sud-ovest, oltre la penisola Italiana, si trova in tutte le isole del Mediterraneo centro-occidentale. Habitat:Bosci aridi e macchia mediterranea.
38 Corteccia esemplare adulto Fiori maschili Fiori femminili ghiande
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44 Alnus cordata Betulaceae Ontano napoletano Descrizione:Raggiunge un altezza di 8-15 o anche 20 m a seconda delle condizioni in cui cresce. La chioma è piramidale e snella con i rami dell anno glabri. L apparato radicale entra in simbiosi con batteri azoto fissatori come accade in tutti gli altri gli ontani, quindi anche l Ontano napoletano arricchisce il terreno su cui vegeta la corteccia prima liscia poi screpolata è bruno-grigiastra coperta da una sostanza bianca chiamata pruina,. Le foglie caduche sono semplici e alterne, da obovate a suborbicolari, con il margine dentato il picciolo lungo quanto metà della lamina fogliare. Il colore verde lucido sulla pagina superiore e verde più chiaro sotto. Fiori: Pianta monoica con infiorescenze unisessuali; fiori piccoli e privi di corolla dai sessi separati riuniti in infiorescenze portate dalla stessa pianta. I fiori maschili sono disposti in triadi, in amenti, sono amenti penduli e lunghi 7-10 cm, riuniti a gruppi di 2-3 e presenti sulla pianta già durante l inverno. Le spiche femminili sono ovoidi e di colore rossastro, lunghe circa 2 cm e larghe 1 cm. Simili a delle piccole pigne compatte, peduncolate, portate in racemi. Lafioritura avviene tra febbraio e maggio. I frutti sono acheni alati di 3 mm, chiusi all interno del rachide di una infruttescenza eretta, legnosa, prima verde poi scura, di colore bruno-grigio. L impollinazione e la dispersione dei semi vengono operate dal vento. Distribuzione in Italia:L Ontano napoletano è diffuso in tutta Italia isole comprese da 0 a 1500 metri sul livello del mare; è un albero endemico del Sud Italia. Habitat: Molto adattabile in fatto di terreno, tanto che viene considerata specie pioniera, preferisce la vicinanza dell acqua e suoli pesanti, argillosi. Esige infatti una certa umidità, dato che le precipitazioni annue non possono scendere sotto gli mm, però può resistere bene i periodi non troppo lunghi di siccità. La temperatura media del mese più freddo non deve essere inferiore a -2 C. E una specie eliofila e non tollera l ombreggiamento di altre specie.
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46 Rosaceae Spirea è un genere di piante della famiglia delle Rosaceae, originarie dell'asia sud-orientale. L'altezza varia dai 50 cm ai 200 cm. Vengono coltivati a scopo ornamentale diversi ibridi derivanti dalle specie originarie. Descrizione Le spiree sono arbusti dai fusti sottili, poco ramificati. Sono coltivate come piante ornamentali; le foglie sono decidue, dentate o lobate, spesso picciolate. I fiori sono bianchi o rosati, piccoli e raccolti in vistose infiorescenze, i frutti sono piccole capsule. Fioriscono dall'inizio a metà primavera, a seconda delle specie. Distribuzione e habitat Originarie dell'asia, sono diffuse come pianta coltivata nei giardini dell'area mediterranea, anche nelle zone urbane in quanto sono molto resistenti all'inquinamento atmosferico. Le spiree decorative preferiscono posizioni soleggiate per una maggiore fioritura. Hanno bisogno di annaffiature moderate. Sono piante molto resistenti sia al freddo che al caldo. Sono adattabili a tutti i tipi di terreno. La potatura va eseguita subito dopo la fioritura primaverile per le specie a fiore bianco, a fine inverno o a inizio primavera per le altre. La moltiplicazione avviene per divisione dei cespi, talea, margotta e dai polloni radicali. Non necessita di concimazioni abbondanti, è piuttosto resistente a malattie e ai parassiti.
47 Spirea, siepi
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Populus nigra L. e Populus alba L. (Pioppo nero e pioppo bianco)
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