CROCE ROSSA ITALIANA ISPETTORATO VDS. CORSO VOLONTARI DEL SOCCORSO Modulo Base

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1 CROCE ROSSA ITALIANA ISPETTORATO VDS CORSO VOLONTARI DEL SOCCORSO Modulo Base

2 INDICE DEL VOLUME Capitolo 1: LA CROCE ROSSA: Origini, Principi fondamentali. Struttura, attività, organizzazione. Le componenti della C.R.I. Organizzazione territoriale della C.R.I. Pagina 3 Capitolo 2 Capitolo 3 Capitolo 4 Capitolo 5 IL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO: Il Diritto Internazionale Umanitario. La Croce Rossa Internazionale Pagina 19 ATTIVITA SANITARIE: Una panoramica sulle attività della Croce Rossa Italiana Nazionale e Locale Pagina 24 LA PROTEZIONE CIVILE: La Protezione Civile in Italia: organizzazione e strutture. La CRI e la Protezione Civile: il ruolo dei Volontari del Soccorso Pagina 35 AUTOPROTEZIONE ED INTRODUZIONE AL PRIMO SOCCORSO. Pagina 40 Capitolo 6 PATOLOGIE MEDICHE. Pagina 50 Capitolo 7 IL BLS - RCP: Il soggetto con perdita delle funzioni vitali: BLS PBLS. Pagina 75 Capitolo 8 PATOLOGIE TRAUMATICHE: Pagina 92 Capitolo 9 Capitolo 10 ETICA E RESPONSABILITA DEL VOLONTARIO: Etica del Volontario. Responsabilità connesse alle attività dei VDS. Legge 626/94 Pagina 102 ASPETTI PSICOLOGICI DEL SOCCORSO: atteggiamento psicologico del Volontario. Il bisogno psicologico del paziente. Pagina 104 2

3 CAPITOLO 1 - LA CROCE ROSSA Origini, Principi fondamentali. Struttura, attività, organizzazione. Le componenti della C.R.I. Organizzazione territoriale della C.R.I. NATI PER SOCCORRERE Più di cento anni di storia, più di cento anni di solidarietà, di sacrificio, di abnegazione, più di cento anni al servizio dell'umanità. Dapprima volta al soccorso dei feriti in guerra, la Croce Rossa è oggi la più importante associazione umanitaria. Per la diversità delle azioni che sviluppa nel campo del soccorso, della salute e della solidarietà testimonia uno spirito all'avanguardia nella lotta a tutte le forme di sofferenza. La Croce Rossa aiuta e sostiene le persone portatrici di handicap, assiste le persone in fin di vita, spezza le grandi solitudini. Ovunque vi sia sofferenza, soprattutto dove la dignità dell'uomo è ignorata, dove la società non sa più o non può più proporre soluzioni, là dove si manifesta un bisogno, dove non vi è più alcun rifugio, la Croce Rossa porta la sua esperienza acquisita in più di un secolo di tradizione. Da più di cento anni il suo solo pensiero è l'uomo. Fedele all'impegno del suo fondatore Henry Dunant, "placare tutte le sofferenze umane senza distinzione di nazionalità, di razza, di religione, di condizione sociale o di appartenenza politica" la Croce Rossa estende questo principio in ogni sua azione. Oggi l'associazione Italiana della Croce Rossa ha saputo trasmettere questo spirito pionieristico a migliaia di volontari che concretizzano la sua vocazione umanitaria. Ogni anno essi mettono in opera numerosissimi programmi a favore delle persone più vulnerabili, adottando risposte specifiche ad ogni problema particolare. Poiché la Croce Rossa si è posta l'obiettivo di rimuovere le nuove sfide con le quali la società civile si confronta, si rivolge ai giovani in difficoltà, alle persone senza fissa dimora, agli anziani che la malattia e l'isolamento allontanano del tutto, alle popolazioni vittime in Paesi in situazioni di crisi. In cento anni la Croce Rossa è diventata così generalista e specialista secondo le necessità, portandosi vicino a coloro che il dolore non risparmia, in Italia e nel mondo. "Siamo venuti per allontanare la sofferenza, la miseria, l'isolamento, vi è in noi la preoccupazione costante di non voltare il viso alla prova, questo desiderio intenso di diffondere il bene e questo slancio di umanità, ragione d'essere della Croce Rossa". LE ORIGINI FERDINANDO PALASCIANO Durante i moti di Messina del 1848 un medico chirurgo di Capua, Ferdinando Palasciano, giovane ufficiale dell'esercito borbonico, avvertì il dovere morale di prestare le sue cure anche ai feriti nemici nonostante l'ordine tassativo dato dal generale Filangieri di non curare i ribelli siciliani. Ciò gli valse la minaccia di essere passato per le armi ma, per intercessione di Re Ferdinando, suo amico ed sostenitore, la condanna venne tramutata in un anno di carcere da scontare a Reggio Calabria. Anche durante la reclusione Palasciano continuò ad assistere i feriti napoletani che i battelli portavano da Messina. Dopo la scarcerazione si interessò ancora ai problemi di sanità militare, lottando con energia affinché venisse riconosciuta la neutralità dei 3

4 feriti in guerra. Caduta la monarchia borbonica, Palasciano poté esporre liberamente le sue idee e, in occasione del Congresso Internazionale dell'accademia Pontaniana, svoltosi a Napoli nell'aprile del 1861, affermò: "Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero rispettivamente quello dell'aumento illimitato del personale sanitario durante tutto il tempo della guerra". Con questo discorso, che ebbe una vasta eco in tutta Europa e che, tre anni più tardi, sarà alla base della Convenzione di Ginevra, Palasciano proclamò, per la prima volta, uno e forse il più importante dei principi fondamentali della Croce Rossa. HENRY DUNANT I principi proclamati da Palasciano presero forma grazie all'opera di Henry Dunant, considerato a pieno titolo il fondatore della Croce Rossa. Dunant nasce a Ginevra l'8 maggio Nel 1843 entra a far parte di un gruppo di giovani della Chiesa Libera. Nel 1855 fonda a Parigi l'alleanza delle Unioni Cristiane dei Giovani (YMCA). Qualche anno più tardi si reca in Algeria per affari, si affeziona alla cultura locale, studia l'islam e prende lezioni di arabo. Nel 1858 fonda una società cereagricola, la "Società Anonima dei Mulini di Mons-Djemila", ma nonostante i presupposti favorevoli non riesce ad ottenere il terreno scelto. Dopo vari tentativi decide allora di parlare personalmente con Napoleone III, essendo quel territorio colonia francese. Ma l'imperatore si trova in Lombardia, alla testa dell'esercito francese in favore dell'indipendenza italiana contro gli Austriaci, comandati da Francesco Giuseppe. Quando Dunant arriva in Lombardia, nel pieno della II guerra d'indipendenza italiana, scoppia a Solferino, il 24 giugno del 1859, una delle battaglie più sanguinose che l'europa abbia mai vissuto. Dunant rimane sconvolto dal numero impressionante dei feriti e dei morti, ma soprattutto dal fatto che essi vengano abbandonati a loro stessi; più di persone giacciono sul campo di battaglia. "Qui si svolge una lotta corpo a corpo, orribile, spaventosa; Austriaci ed Alleati si calpestano, si scannano sui cadaveri sanguinanti, s'accoppano con il calcio dei fucili si spaccano il cranio, si sventrano con le sciabole o con le baionette; è una lotta senza quartiere, un macello, un combattimento di belve, furiose ed ebbre di sangue; anche i feriti si difendono sino all'ultimo: chi non ha più un'arma afferra l'avversario alla gola, dilaniandogliela con i denti." Impotente di fronte a queste scene di dolore e di disperazione, Dunant cerca invano medici, chirurghi e infermieri che possano alleviare le sofferenze di tanti uomini. "Il sole del 25 illuminò uno degli spettacoli più orrendi che si possano immaginare. Il campo di battaglia è coperto dappertutto di cadaveri; le strade, i fossati, i dirupi, le macchie, i prati sono disseminati di corpi senza vita e gli accessi di Solferino ne sono letteralmente punteggiati. Nei paesi tutto si trasforma in ambulanze di fortuna: chiese, conventi, case, pubbliche piazze, cortili, strade, passeggiate." Il numero dei feriti è così considerevole che è impossibile provvedervi. 4

5 "Allora si verificano scene pietose come quelle del giorno precedente, benché di genere affatto diverso; l'acqua e i viveri non mancano e nondimeno i feriti muoiono di fame e di sete; vi sono filacce in abbondanza ma non mani sufficienti per applicarle sulle ferite. E' dunque indispensabile, bene o male, organizzare un servizio volontario." Cosciente, quindi, che l'unica cosa da fare è quella di ricorrere alla buona volontà degli abitanti del paese, Dunant stesso si improvvisa infermiere, raduna uomini e donne, procura acqua, brodo, biancheria e bende, ritorna sui campi di battaglia per raccogliere altri feriti. Nonostante tutto è ben consapevole dell'insufficienza dei soccorsi in rapporto alle necessità. "Si rendono perciò necessari infermiere e infermieri volontari, diligenti, preparati, iniziati a questo compito, che, ufficialmente riconosciuti dai comandanti delle forze armate, siano agevolati ed appoggiati nell'esercizio della loro missione. Infine, in un'epoca in cui si parla tanto di progresso e di civiltà, visto che purtroppo le guerre non possono essere sempre evitate, non urge insistere perché si cerchi, in uno spirito d'umanità e di vera civiltà, di prevenire o almeno mitigarne gli orrori?" Con questo proposito, dopo la fine della guerra, Dunant torna a Ginevra, ma non riesce a dimenticare quelle atrocità. Trasferisce tutta la sua amarezza, le emozioni, l'angoscia e l'impotenza provate durante quella strage in un libro: "Souvenir de Solferino". Il suo fine è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica per la realizzazione del suo progetto: creare una Società di soccorso volontario in ogni Stato, con il compito di organizzare ed addestrare squadre per l'assistenza dei feriti in guerra. Propone che i feriti ed il personale sanitario vengano ritenuti neutrali dalle Parti belligeranti, protetti da un segno distintivo comune. Il libro è un vero successo, ha una vasta risonanza in tutta Europa e crea immediatamente un clima favorevole alla realizzazione concreta degli ideali in esso contenuti. Nel 1862 Dunant aderisce alla "Società ginevrina di Utilità Pubblica" ed insieme ad altri cinque cittadini svizzeri - il giurista Gustave Moynier, il generale Henry Dufour e i due medici Louis Appia e Theodore Maunoir - fonda una Commissione di lavoro, il "Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti", prima cellula di quello che diventerà il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Il "Comitato dei cinque" porta avanti le idee proposte da Dunant nel suo libro ed il 26 ottobre 1863 organizza, a Ginevra, una Conferenza Internazionale alla quale partecipano 18 rappresentanti di 14 Paesi che, il 29 ottobre, firmano la "Prima Carta Fondamentale". Le dieci risoluzioni in essa contenute definiscono le funzioni ed i mezzi dei Comitati di soccorso e costituiscono l'atto di nascita del Movimento. LA PRIMA CONVENZIONE DI GINEVRA Il conflitto che scoppia, nel febbraio 1864, tra la Prussia e la Danimarca, in occasione del quale agiscono per la prima volta le nascenti Società Nazionali di soccorso, evidenzia le difficoltà frapposte dai governi al loro operare, ostacoli che possono essere superati solo attraverso l'assunzione di un serio impegno da parte degli Stati circa la protezione da assicurare al personale ed alle strutture destinate alla cura dei feriti. Il riconoscimento ufficiale dell'attività delle Società di soccorso deve quindi avvenire mediante 5

6 la conclusione di un trattato internazionale. Il governo svizzero offre il proprio appoggio all'iniziativa convocando, l'8 agosto 1964, una Conferenza diplomatica alla quale partecipano i rappresentanti di 12 governi, compresi gli Stati Uniti, unica Potenza non europea rappresentata. La Conferenza si conclude, il 22 agosto 1864, con l'adozione della prima "Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei feriti in campagna". Il documento, composto da dieci articoli, garantisce neutralità e protezione alle ambulanze e agli ospedali militari, al personale delle équipes sanitarie e al materiale utilizzato. La protezione viene estesa anche alla popolazione civile che si adoperi per i soccorsi ai feriti. La croce rossa su sfondo bianco viene adottata quale simbolo di protezione e neutralità riconosciuto a livello internazionale. L'emblema, privo di significato religioso, è scelto invertendo i colori federali della bandiera svizzera, in omaggio al paese ospitante. Viene stabilita, inoltre, la regola fondamentale secondo la quale "i militari feriti o malati saranno raccolti e curati, a qualunque nazione appartengano". La prima Convenzione di Ginevra del 1864 dettando norme atte, per quanto possibile, a rendere meno crudele la guerra e riconoscendo la dignità della persona umana e la neutralità del ferito di guerra, costituisce un passo decisivo nella storia del Diritto Internazionale Umanitario. Nel periodo successivo all'adozione della Convenzione del 1864 e man mano che gli Stati ne ratificano il testo, vengono create numerose Società Nazionali della Croce Rossa, anche in Stati non appartenenti all'area culturale europea. La collaborazione fra le diverse Società Nazionali viene agevolata dall'organizzazione di Conferenze periodiche non istituzionalizzate alle quali prendono parte, insieme ai delegati delle Società Nazionali e del Comitato, i rappresentanti delle potenze parti alla Convenzione di Ginevra. La prima Conferenza si tiene a Parigi nel 1867, e ad essa ne seguono altre, ma ad intervalli non regolari a causa delle ricorrenti crisi belliche. Il conflitto fra Austria e Prussia del 1866 ed ancor più la guerra del 1870 tra Francia e Prussia, mostrano i primi risultati positivi. In occasione del conflitto franco-prussiano, per la prima volta nella storia militare, entra in funzione un organismo internazionale che si occupa di comunicare con le famiglie dei soldati feriti o caduti in battaglia; il Comitato Internazionale può inviare nei campi di prigionia, sebbene questa attività non sia ancora ufficialmente fra le sue prerogative, suoi Delegati. Sarà, infatti, in occasione della IX Conferenza Internazionale di Washington del 1912, che il Comitato Internazionale viene incaricato di assicurare i soccorsi ai prigionieri di guerra mediante l'intermediazione di delegati neutrali accreditati presso i governi interessati. LO SVILUPPO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO Con la Convenzione di Ginevra del 1864 si fanno spazio, nel Diritto internazionale umanitario, dei principi umanitari che si affermeranno a livello internazionale molto velocemente. Da questo momento risultano garantite le attività delle Società Nazionali di soccorso che, sotto l'emblema della croce rossa, sono destinate ad agire come servizio ausiliare della sanità delle forze armate. Se è vero da un lato che il Diritto internazionale umanitario ha subito grandi sviluppi da quella prima Convenzione è anche vero che questi non sono altro che l'aggiornamento e l'ampliamento dei principi universali essenziali stabiliti dalla stessa. I principi della Convenzione di Ginevra del 1864 sono, infatti, riconfermati ed ampliati della "Dichiarazione internazionale concernente le leggi e gli usi della guerra", ripresi poi nei testi dell'aja del 29 luglio 1899, nei quali viene adottata, tra l'altro, una convenzione per l'adattamento dei principi sottoscritti nel 1864 alla guerra marittima. 6

7 Una serie di convenzioni relative ai conflitti armati - guerra terrestre, marittima, neutralità, ecc. - viene adottata all'aja il 18 ottobre La prima guerra mondiale evidenzia le lacune delle norme fino ad allora formulate e nel 1929 vengono adottate due convenzioni, una per il trattamento dei prigionieri di guerra, l'altra per migliorare la protezione dei feriti e dei malati sulla base della passata esperienza. Durante la seconda guerra mondiale la sorte delle persone coinvolte nelle ostilità, ed in particolare della popolazione civile, è tragica. Alla fine del conflitto si avverte fortemente l'esigenza di rivedere le convenzioni vigenti e nel 1946, convocata dal Consiglio Federale Svizzero, si riunisce a Ginevra una Conferenza diplomatica che, il 12 agosto 1949, adotta quattro convenzioni. Regole precise proteggono gli internati civili, i diritti e i doveri di una Potenza occupante sono chiaramente stabiliti, sono vietate le rappresaglie e le deportazioni. I Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna; II Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei feriti, dei malati e dei naufraghi delle forze armate su mare; III Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra; IV Convenzione di Ginevra relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra. Con queste gli Stati firmatari si impegnano a curare amici e nemici senza alcuna distinzione, a rispettare l'essere umano, la dignità della donna, i diritti della famiglia, i costumi, le convinzioni religiose; a vietare trattamenti disumani o degradanti, la cattura di ostaggi, gli stermini, la tortura, le esecuzioni sommarie, il saccheggio, gli atti di violenza e la distruzione indiscriminata dei beni privati. I delegati del Comitato Internazionale della Croce Rossa vengono autorizzati a visitare i campi di prigionieri di guerra, gli internati e ad intrattenersi con i detenuti senza testimoni. Il 4 maggio del 1954 viene adottata all'aja una "Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato". Il 10 dicembre del 1976 le Nazioni Unite adottano una "Convenzione sul divieto di utilizzare tecniche di modifica dell'ambiente naturale per scopi militari o per qualsiasi altro scopo ostile". Nel 1977, una nuova Conferenza Diplomatica adotta due "Protocolli aggiuntivi alle Convenzioni di Ginevra del 1949" destinati appunto a completare le norme di protezione previste dalle quattro Convenzioni di Ginevra. Il I Protocollo ne estende il campo di applicazione e di controllo, identificando meglio il personale ed il materiale sanitario e meglio assicurando la protezione della popolazione civile dagli effetti delle ostilità nei conflitti armati internazionali. Il II Protocollo si preoccupa della protezione delle vittime dei conflitti armati non internazionali mediante una serie di disposizioni destinate ad assicurare la tutela dei feriti, dei malati e della popolazione civile in generale e, in particolare, dei civili privati della libertà. Il 10 ottobre del 1980 viene adottata a Ginevra una "Convenzione sul divieto e la limitazione dell'impiego di talune armi classiche" che possono essere ritenute capaci di causare effetti traumatici eccessivi o di colpire in modo indiscriminato. IL MOVIMENTO Il Movimento Internazionale della Croce Rossa rappresenta una forza di 120 milioni di persone animate dalla stessa vocazione e la stessa generosità, unite da sette principi fondamentali. Esso costituisce la più straordinaria catena di solidarietà del mondo. Il Movimento è un'organizzazione internazionale non governativa, istituzionalizzata nel 1928 dalla XIII Conferenza internazionale dell'aja, e coordina su scala mondiale numerosi membri: 7

8 il Comitato Internazionale della Croce Rossa, la Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa e le Società Nazionali. Sono organi del Movimento, invece, la Conferenza Internazionale, il Consiglio dei Delegati e la Commissione Permanente. I MEMBRI DEL MOVIMENTO Il Comitato Internazionale della Croce Rossa Garante dell'applicazione delle Convenzioni di Ginevra, il Comitato Internazionale della Croce Rossa è un intermediario neutrale in caso di conflitto armato e di disordini. Esso mette in opera tutti i mezzi giuridici, tecnici e finanziari di cui dispone per assicurare protezione e assistenza alle vittime dei paesi colpiti dalle guerre e dai disordini che generano drammi umani. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nato a Ginevra come "Comitato dei Cinque", è un'associazione privata retta dal diritto della Confederazione Elvetica. E' comunque indipendente dal governo svizzero e mantiene la sua neutralità sul piano politico, ideologico e religioso. E', infatti, un'istituzione umanitaria neutrale e indipendente, con sede a Ginevra, disciplinata da uno Statuto adottato nel 1973 e più volte emendato. Il suo agire a livello internazionale lo fa rientrare nella categoria delle organizzazioni internazionali non governative. Esso comprende massimo venticinque cittadini svizzeri scelti per cooptazione, sistema che contribuisce a garantirne l'indipendenza e l'imparzialità. I suoi organi sono: l'assemblea, che ha il compito di definire la politica generale e di esercitare la sorveglianza sulle sue attività ed ha il potere di revisione dello Statuto; il Consiglio Esecutivo, formato massimo da sette membri, essendo incaricato di concretizzare le direttive dell'assemblea e della sorveglianza sugli affari amministrativi, costituisce la struttura operativa dell'ente; la Direzione, costituita dai direttori dei vari Dipartimenti, si occupa della gestione specifica dei settori sulla base delle direttive del Consiglio esecutivo. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (C.I.C.R.) è finanziato dai contributi volontari delle Società Nazionali, dai governi firmatari le Convenzioni di Ginevra del '49 e dai lasciti e dalle donazioni dei privati. In caso di necessità urgenti, come in occasione di calamità o di interventi a grande livello, il C.I.C.R. lancia appelli particolari agli Stati, alle Società Nazionali ed alle organizzazioni intergovernative o private. Esso è depositario dei principi fondamentali del Movimento ed è delegato al riconoscimento delle Società Nazionali di nuova formazione ed al controllo della compatibilità delle modifiche che le Società Nazionali già riconosciute desiderano apportare ai propri statuti. Le funzioni del Comitato Internazionale possono essere schematicamente distinte in due grandi settori: lo sviluppo e la diffusione del Diritto internazionale umanitario da una parte, la protezione e l'assistenza delle vittime dei conflitti armati interni e internazionali dall'altra. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha tra i suoi compiti principali quello di lavorare al perfezionamento del Diritto internazionale umanitario (D.I.U.), alla comprensione ed alla diffusione delle Convenzioni di Ginevra e di prepararne l'eventuale sviluppo. Le Convenzioni di Ginevra del '49 e i due Protocolli aggiuntivi sono nati, infatti, da progetti del Comitato così come quella prima Convenzione di Ginevra del Sempre legato al Diritto internazionale umanitario, un altro compito del C.I.C.R. è la diffusione delle norme del D.I.U. La conoscenza del Diritto internazionale umanitario da parte di tutte le persone protette costituisce, infatti, una condizione indispensabile perché questo diritto sia rispettato. Una delle cause non ultime della violazione delle sue norme è, infatti, la non conoscenza delle stesse da parte di coloro che dovrebbero metterle in pratica. 8

9 In caso di conflitto, sulla base del D.I.U. e grazie ai suoi principi di neutralità ed imparzialità, il Comitato Internazionale della Croce Rossa esercita una funzione di intermediario tra le vittime dei conflitti armati e gli Stati; ed in particolare: ha il compito fondamentale di fornire protezione e assistenza alle vittime dei conflitti; ha la possibilità di intrattenersi con i prigionieri di guerra e con gli internati civili senza testimoni, al fine di accertarne le condizioni, intervenendo presso la Potenza detentrice se queste non sono idonee; raccoglie notizie sui prigionieri di guerra, sui feriti e sugli internati civili e le trasmette ai familiari. Lo stesso compito viene svolto dal C.I.C.R. tra gli abitanti di una zona occupata ed i loro parenti che si trovano dall'altra parte del fronte; organizza e convoglia soccorsi per le popolazioni civili dei territori occupati quando la Potenza occupante non è in grado di procurare sufficienti mezzi di sostentamento essenziali alla popolazione, vigilando che questi siano realmente distribuiti; offre i suoi servigi per facilitare l'istituzione di zone e località sanitarie e di sicurezza; può fungere da Potenza Protettrice per salvaguardare gli interessi delle Parti in conflitto; offre i propri servigi alle Parti in caso di conflitto armato a carattere non internazionale. La Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa Composta dall'insieme delle Società Nazionali, la Federazione assicura l'assistenza alle popolazioni vittime della discriminazione e di catastrofi. La Federazione Internazionale coordina le azioni di soccorso d'urgenza in caso di catastrofi naturali e realizza progetti di cooperazione nei paesi in via di sviluppo. Nello stesso tempo partecipa, per mezzo di aiuti strutturali, allo sviluppo delle Società Nazionali. Subito dopo la prima guerra mondiale, nella previsione e nella speranza che non vi sarebbe stato un nuovo conflitto, ci si pose il problema dell'utilizzo del numeroso personale e dei mezzi della Croce Rossa. Il diffondersi di epidemie come il colera e il tifo suggerì al Presidente della Croce Rossa degli Stati Uniti, Henry Davison, di federare le varie Società Nazionali in un'unica organizzazione internazionale che si ponesse come scopo il miglioramento della salute e la prevenzione delle malattie, intervenendo a favore della sanità pubblica e nell'organizzazione di soccorsi in caso di catastrofi naturali. Nacque così, il 5 maggio del 1919, a Parigi - con sede a Ginevra dal la Lega delle Società Nazionali della Croce Rossa, i cui membri fondatori furono le Società Nazionali degli Stati Uniti, Gran Bretagna, Spagna, Francia, Giappone ed Italia. Dal 1991 la Lega delle Società Nazionali della Croce Rossa prende il nome di Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa e di essa fanno parte, ad oggi, 176 Società Nazionali. La Federazione è un'associazione privata internazionale non governativa il cui finanziamento è assicurato dai contributi annuali delle Società Nazionali ed ha come organi: l'assemblea, formata dalle unità periferiche delle Società Nazionali, il Consiglio Esecutivo, il Tesoriere, la Commissione permanente di ripartizione delle quote, la Commissione delle finanze e eventuali organi sussidiari. Essa ha per compiti: agire in qualità di organo permanente di coordinamento tra le Società Nazionali e portare ad esse assistenza; recare soccorso, con tutti i mezzi possibili, alle vittime delle catastrofi, organizzando e coordinando l'azione di soccorso a livello internazionale delle Società Nazionali; favorire la creazione e lo sviluppo di nuove Società Nazionali; aiutare le Società Nazionali ad intraprendere attività volte al miglioramento della salute della popolazione, alla preparazione dei soccorsi e alla prevenzione alle catastrofi; collaborare con il Comitato Internazionale nella diffusione del Diritto internazionale umanitario e dei principi fondamentali della Croce Rossa e nelle altre iniziative umanitarie da esso intraprese. 9

10 Le Società Nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa Delle dieci "Società di soccorso ai feriti militari", che si erano costituite subito dopo la Conferenza internazionale del 1863, si è passati alle 59 Società Nazionali del dopo guerra fino alle attuali 176 Società, che raccolgono più di 120 milioni di aderenti. Le singole Società Nazionali vengono riconosciute in base ad alcune condizioni determinate dalla XVII Conferenza Internazionale di Stoccolma del 1948, volte a garantire la conformità dei loro statuti ai principi fondamentali della Croce Rossa, nonché ad evitare che esse, obbligate ad adattarsi alle condizioni dei rispettivi Paesi, assumano fisionomie troppo difformi. Come si è visto, il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha il compito di riconoscere una nuova Società Nazionale in base alle seguenti condizioni: essere costituita in uno Stato indipendente firmatario delle Convenzioni di Ginevra; essere l'unica Società Nazionale di quello Stato, con un organo centrale che la rappresenti anche in campo internazionale; essere riconosciuta dal proprio governo come associazione volontaria e ausiliaria dei poteri pubblici; godere di un'autonomia che le permetta di agire secondo i principi fondamentali della Croce Rossa; fare uso della denominazione e dell'emblema della croce rossa o della mezzaluna rossa secondo le Convenzioni di Ginevra; avere un'organizzazione efficiente; essere aperta a tutti senza fare distinzione di razza, religione, classe, opinione politica; aderire agli Statuti della Croce Rossa Internazionale; aderire ai principi fondamentali della Croce Rossa e svolgere la propria azione ispirandosi allo spirito delle Convenzioni di Ginevra. E' chiaro che ogni Società Nazionale opera adattando la propria azione al contesto sociale ed ai bisogni del proprio Paese ma, in generale, i suoi compiti possono essere così riassunti: in tempo di conflitto armato: soccorrere e curare i feriti ed i malati, assistere i prigionieri, gli internati ed i civili, addestrare il personale infermieristico, distribuire soccorsi, ricercare i dispersi; in tempo di pace: predisporre quanto necessario per intervenire in caso di un conflitto, partecipare ai soccorsi in caso di catastrofi sia nazionali che internazionali, svolgere una vasta gamma di attività in campo sanitario-sociale, realizzare programmi destinati alla gioventù, diffondere i principi fondamentali della Croce Rossa e il Diritto internazionale umanitario. GLI ORGANI DEL MOVIMENTO La Conferenza Internazionale Essa è l'organo supremo del Movimento internazionale e riunisce tutte le delegazioni delle Società Nazionali, del Comitato Internazionale della Croce Rossa, della Federazione Internazionale e i rappresentanti degli Stati firmatari le Convenzioni di Ginevra. La Conferenza, che si riunisce ogni quattro anni, assicura il coordinamento e l'unità degli sforzi di tutto il Movimento Internazionale. Le decisioni adottate dalla Conferenza vincolano gli organi della Croce Rossa per l'interpretazione e la revisione degli Statuti, per le controversie che possono sorgere tra gli Stati firmatari circa l'interpretazione e l'applicazione delle Convenzioni e per le proposte relative a queste. Essa riveste un grande valore in quanto esprime i sentimenti dell'opinione pubblica mondiale relativamente alle questioni di carattere umanitario. Il Consiglio dei Delegati Istituito nel 1884, durante la III a Conferenza di Ginevra, per assicurare l'organizzazione delle Conferenze e regolare i problemi di procedura, è composto dai rappresentanti del Comitato Internazionale, della Federazione e delle Società Nazionali e costituisce un momento di verifica interna del Movimento. 10

11 La Commissione Permanente L'organo preposto alla preparazione della Conferenza Internazionale e che assicura il coordinamento degli sforzi del Comitato Internazionale e della Federazione durante gli intervalli delle riunioni della Conferenza è la Commissione Permanente della Croce Rossa Internazionale, istituita all'aja nell'ottobre del L'EMBLEMA DEL MOVIMENTO Il nome e l'emblema della Croce Rossa vennero stabiliti con la Convenzione di Ginevra del 1864 per definire e riconoscere il carattere di neutralità degli ospedali, delle ambulanze e del personale sanitario. A tale scopo venne stabilita, inoltre, l'adozione di un bracciale e di una bandiera, uguali per tutti gli Stati, con una croce rossa in campo bianco come segno universale di protezione. Tale emblema, prescindendo da qualsiasi considerazione religiosa, veniva adottato per esprimere riconoscenza alla Svizzera, paese ospitante della convenzione, invertendone i colori federali della sua bandiera. Nel novembre del 1876 la Turchia, in guerra da sei mesi con la Russia, dichiarò improvvisamente che l'emblema con la croce rossa contrastava con le convinzioni religiose delle sue truppe e di conseguenza adottò come segno distintivo la mezzaluna rossa in campo bianco. Tale emblema venne in seguito adottato anche da numerosi paesi arabi o di predominanza musulmana. Nel 1923 anche la Persia adottò un terzo emblema: il leone e sole rossi su fondo bianco. Nonostante nella Conferenza Diplomatica del 1946 si fosse ricordato che l'emblema della croce rossa fosse un segno internazionale privo di alcun significato religioso, per cui era illogico sostituirlo con emblemi nazionali che in tempo di conflitto armato sono simbolo di belligeranza, la richiesta della Persia fu accettata dalla stessa Conferenza. Infatti, l'art. 38 della Ia Convenzione di Ginevra del 1949 recita: "In omaggio alla Svizzera il segno araldico della croce rossa su fondo bianco, formato con l'inversione dei colori federali, è mantenuto come emblema e segno distintivo del servizio sanitario degli eserciti. Tuttavia, per i paesi che impiegano come segno distintivo, in luogo della croce rossa, la mezzaluna rossa o il sole e leone rossi su fondo bianco, questi emblemi sono parimenti concessi nel caso della presente convenzione". In seguito alla caduta del regime degli Scià, con la costituzione della Repubblica Islamica dell'iran, la Società Nazionale Iraniana decise di adottare l'emblema della mezzaluna rossa rinunziando al terzo simbolo. La Conferenza Internazionale del 1997 ha istituito una commissione di esperti affinché risolva la confusione che la diversità dei simboli, vista anche la richiesta di riconoscimento fatta da Israele del riconoscimento della stella di Davide rossa, potrebbe scatenare. Le Convenzioni autorizzano il Movimento Internazionale a far uso, sia in pace che in guerra, dell'emblema della croce rossa su fondo bianco con il quale potranno designare quanto appartiene alle Società Nazionali: locali, vetture e personale come segno distintivo, autorizzando anche l'uso delle parole "croce rossa" e "mezzaluna rossa". L'uso dell'emblema ha, però, un duplice aspetto: esso è usato a titolo indicativo quando, in tempo di pace, serve ad indicare le installazioni ed il personale delle Società Nazionali. Dev'essere, pertanto, di piccole dimensioni in modo da essere visibile solo da vicino. L'emblema usato a titolo protettivo è, invece, destinato ad essere visto dai combattenti in caso di conflitto armato e, in tal caso, sarà di grandi dimensioni e la sua utilizzazione è di 11

12 competenza delle autorità preposte. Gli organismi internazionali della Croce Rossa, così come il loro personale debitamente legittimato, sono autorizzati a servirsi dell'emblema protettore o indicativo secondo le circostanze e, in nome della Croce Rossa, in qualsiasi momento lo ritengano opportuno. L'emblema è segno di protezione e come tale dev'essere rispettato in quanto la persona o la cosa che lo porta è da considerarsi neutrale. Affinché sia salvaguardata la sua efficacia esso deve essere utilizzato senza abuso o perfidia. I Principi SETTE PRINCIPI PER RICONOSCERSI E LAVORARE Il Movimento della Croce Rossa opera nel campo dell'aiuto umanitario sulla base di sette principi fondamentali comuni, adottati dalla XXa Conferenza Internazionale della Croce Rossa svoltasi a Vienna nel 1965, che costituiscono lo spirito e l'etica della Croce Rossa e della quale sono garanti e guida. Essi sintetizzano i fini del Movimento ed i mezzi con cui realizzarli. Primo e fondamentale principio è L'UMANITÀ "Nata dalla preoccupazione di recare soccorso senza alcuna discriminazione ai feriti nei campi di battaglia, la Croce Rossa, sotto il suo aspetto internazionale e nazionale, si sforza di prevenire e di alleviare in ogni circostanza le sofferenze degli uomini. Essa tende a proteggere la vita e la salute e a far rispettare la persona umana. Favorisce la comprensione reciproca, l'amicizia ed una pace duratura fra tutti i popoli". Non è dunque solo il soccorso, prettamente detto, la preoccupazione primaria della Croce Rossa; il Movimento giudica quale obiettivo primario dei suoi interventi anche la prevenzione alla sofferenza, ed è per questo che tutti gli operatori della Croce Rossa nel mondo si preoccupano di diffondere l'educazione alla salute, la conoscenza dei principi fondamentali del Diritto Internazionale Umanitario e dei principi della Croce Rossa che devono, comunque, essere alla base della coscienza di ogni uomo. L'azione che il Comitato Internazionale pone in essere per lo sviluppo, il controllo e la diffusione del Diritto Internazionale Umanitario è la base fondamentale della pace tra gli uomini. Visto, infatti, che è impossibile che le guerre vengano abolite, è importante che in ogni uomo venga formata una coscienza che si fondi sul diritto, un diritto che lo stesso nome definisce "umanitario", affinché l'uomo e la sua dignità vengano rispettati in ogni frangente. Ma la Croce Rossa non intende la pace esclusivamente come semplice assenza di guerra bensì come un processo dinamico di cooperazione tra tutti gli Stati e i popoli, che si fondi sul rispetto della libertà, dell'indipendenza, della sovranità nazionale, dell'uguaglianza, dei diritti dell'uomo, nonché su una giusta ed equa ripartizione delle risorse destinate a soddisfare i bisogni dei popoli. Per rispettare la persona umana è necessario rispettare la sua vita, la libertà, la salute fisica, le sue idee ed i suoi costumi. E perché ciò avvenga la Croce Rossa si è data un secondo principio: 12

13 L'IMPARZIALITA' La Croce Rossa "non fa alcuna distinzione di nazionalità, di razza, di religione, di condizione sociale e appartenenza politica. Si adopera solamente per soccorrere gli individui secondo le loro sofferenze dando la precedenza agli interventi più urgenti". Vengono eliminati così i concetti di superiorità ed inferiorità ridando ad ogni uomo pari dignità. Ed ancora un terzo principio garantisce la correttezza dell'azione della Croce Rossa. La NEUTRALITÀ "AI fine di conservare la fiducia di tutti, si astiene dal prendere parte alle ostilità e, in ogni tempo, alle controversie di ordine politico, razziale, religioso e filosofico". Poiché la Croce Rossa agisce, come si è visto, anche in tempo di conflitto armato, essa pone la sua struttura al servizio della collettività senza appoggiare o favorire gli interessi di alcuno Stato in particolare. E' questa la garanzia perché essa ottenga la fiducia da parte di tutti. Ma ne è garante ancora un altro principio: L'INDIPENDENZA "La Croce Rossa è indipendente. Le Società nazionali, ausiliarie dei poteri pubblici nelle loro attività umanitarie e sottomesse alle leggi che reggono i loro rispettivi paesi, devono però conservare un'autonomia che permetta di agire sempre secondo i principi della Croce Rossa". Questo principio non si riferisce soltanto ai poteri pubblici ma a tutto ciò che può far deviare la Croce Rossa dai fini prepostasi. Anche se la Croce Rossa è sovvenzionata principalmente dallo Stato cui appartiene, essa deve mantenere la propria autonomia nei confronti di ingerenze politiche, avendo come scopo la sola ed esclusiva attività umanitaria e pur collaborando in questa con lo Stato. Il soccorso volontario e disinteressato è necessario soprattutto in tempo di guerra. La guerra, infatti, troppo spesso coinvolge l'animo degli uomini negando la serenità di giudizio e di un'opera obiettiva. In aiuto di ciò viene il principio del CARATTERE VOLONTARIO "La Croce Rossa è un'istituzione di soccorso volontaria e disinteressata". Volontario è colui che aderisce ad un'organizzazione di sua spontanea volontà, senza alcuna costrizione. Ciò non toglie che le sue prestazioni possano essere retribuite. In Croce Rossa, infatti, vi sono volontari che danno le loro prestazioni gratuite nel tempo libero e coloro che sono in tutto e per tutto dipendenti di essa, ma tutti devono aver fatto una scelta ben precisa e libera, con il desiderio di aderire ai principi fondamentali e, soprattutto, di aiutare il prossimo sofferente. In Croce Rossa è importante non solo avere l'attitudine al lavoro da svolgere, sia esso amministrativo, tecnico, sanitario, ma soprattutto occorre avere in sé la convinzione e la forza morale di vivere in spirito di servizio. UNITA' "In uno stesso Paese può esistere una ed una sola Società di Croce Rossa. Deve essere aperta a tutti ed estendere la sua azione umanitaria a tutto il territorio". 13

14 L'unità della Croce Rossa è un elemento di pace all'interno della nazione. Questo principio comprende anche l'estensione su tutto il territorio dell'opera della Croce Rossa. E' infatti necessario che l'organizzazione della Croce Rossa sia capillare e pertanto la sua presenza è in ogni città e paese. Il principio di Unità è un invito a tutti coloro che operano all'interno della Croce Rossa a sentirsi componenti affiatati ed uniti in una sola associazione, con gli stessi diritti e gli stessi doveri, ma soprattutto aventi alla base del proprio impegno lo stesso spirito umanitario e gli stessi ideali. In un mondo sempre più interdipendente, è più che mai attuale la volontà di cooperare per salvare l'uomo: UNIVERSALITA' "La Croce Rossa è un'istituzione universale in seno alla quale tutte le Società hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente". Ogni azione di solidarietà, ogni programma di sviluppo della Croce Rossa si fonda sulla visione globale dei bisogni e, su questa base, essa forgia strutture e risposte adeguate. L'isolativismo è superato e nessun individuo, nessun Paese, anche se lo potrebbe, agisce da solo. Tutti i programmi di sviluppo e di soccorso hanno per obiettivo l'affermazione delle capacità delle popolazioni a far fronte a situazioni di crisi, l'aiuto della Croce Rossa è teso a rafforzare le loro capacità, a dare loro i mezzi e la forza per essere protagonisti del loro futuro. Contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e ridurre così la vulnerabilità degli individui grazie anche a dei piani di sviluppo associati a programmi di prevenzione delle catastrofi sono l'obiettivo che la Croce Rossa si è data per giungere alla fine del Millennio. "Dignità per tutti" è quanto il Movimento della Croce Rossa tende a realizzare nel primo decennio del LA CROCE ROSSA ITALIANA La Croce Rossa Italiana è un'associazione riconosciuta come ente di diritto pubblico dalla Legge n. 70 del Ausiliaria dei poteri pubblici, partecipa a tutti gli sforzi di prevenzione, di educazione, di protezione sanitaria e medico-sociale su tutto il territorio nazionale. Questo contributo all'evoluzione della società si traduce per mezzo della preoccupazione permanente di migliorare le condizioni generali della vita ed il benessere collettivo. A tal proposito, essa lavora su soluzioni innovatrici da portare nei domini della casa, dell'impiego, dell'educazione, della salute e dell'integrazione. In partenariato con differenti attori sociali - imprese, associazioni, collettività locali e territoriali, Stato, Unione Europea e organismi dell'onu - la C.R.I. si pone al cuore del dispositivo dell'azione sociale per tutto quello che concerne i suoi campi di intervento: salute, solidarietà, soccorsi in Italia e nel mondo. L'insieme delle particolarità della Croce Rossa Italiana ne fa uno dei principali attori dell'azione sociale in Italia in quanto promotrice di progetti e di programmi al servizio dei più vulnerabili. La C.R.I. interviene soprattutto dove la necessità si fa sentire, secondo i suoi mezzi e le sue competenze. I valori che questa diffonde e le risorse di cui dispone ne fanno una forza di azioni e di proposizioni di fondamentale importanza. 14

15 LA STORIA Il primo "Comitato dell'associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra" si costituisce a Milano ad opera del Comitato Medico Milanese dell'associazione Medica Italiana il 15 giugno 1864, ben due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevra. Questo inizia subito la sua attività sotto la presidenza del dottor Cesare Castiglioni, il quale, due mesi dopo la costituzione del Comitato, viene chiamato a Ginevra, insieme ad altri delegati italiani, per esporre quanto fatto a Milano e cosa pensa di fare in avvenire in favore dei feriti e dei malati in guerra. Il 22 agosto 1864 viene sottoscritta, anche dall'italia, la Convenzione di Ginevra. L'11 dicembre dello stesso anno si tiene, a Milano, un congresso in cui si approva il regolamento del Comitato di Milano come Comitato Centrale per il coordinamento delle attività dei costituendi nuovi comitati. Il 20 giugno 1866 l'italia dichiara guerra all'austria e le prime quattro "squadriglie" di volontari partono alla volta di Custoza. Da allora la Croce Rossa Italiana è sempre presente e attiva nei conflitti che vedono impegnata l'italia, sino alla IIa guerra mondiale. Nello stesso tempo si occupa della lotta alla tubercolosi e alla malaria. Crea stazioni, ambulatori e ambulanze antimalariche nelle Paludi Pontine, in Sicilia e in Sardegna. Da allora la C.R.I. è presente su tutto il territorio nazionale dall'alluvione nel Polesine del 1951 alla frana che ha colpito Sarno nel L'ORDINAMENTO La Croce Rossa Italiana è oggi un Ente di diritto pubblico con prerogative di carattere internazionale, con lo scopo di assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. E' posta sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, sottoposta alla vigilanza dello Stato e sotto il controllo del Ministero della Sanità e del Ministero della Difesa per quanto di competenza. E' un'associazione di soccorso volontaria senza scopo di lucro che ha per scopo, in tempo di pace, di recare assistenza alla popolazione, soprattutto la più vulnerabile, integrando l'azione dello Stato e organizzando soccorsi all'estero mentre, in caso di conflitto, contribuisce con mezzi e personale propri alla sgombero ed alla cura dei feriti con l'allestimento di ospedali militari da campo, posti di pronto soccorso, ambulanze; organizza la difesa sanitaria, si occupa dello scambio di prigionieri, dello scambio della corrispondenza e pacchi e della ricerca dei dispersi. LA NATURA GIURIDICA Nonostante sia nata il 15 giugno del 1864 è necessario attendere il 1882 perché l'associazione sia inserita nella Raccolta Ufficiale delle Leggi e dei Decreti del Regno d'italia. Il 30 maggio 1882, infatti, viene emanata la legge n. 768 che autorizza il Governo del Re ad erigere in Corpo Morale l'associazione della Croce Rossa Italiana, prevedendo, inoltre, che essa si dotasse di uno statuto che avrebbe dovuto essere approvato dalle autorità vigenti. 15

16 La C.R.I. riceve il formale riconoscimento dal Regio Decreto 7 febbraio 1884, n (convertito dalla legge n. 3133/1928) con il quale è, inoltre, assoggettata alla sorveglianza dei Ministri della Guerra e della Marina in deroga alla normativa sulle opere pie, mirando così a distinguerla dagli Ordini e dalle Congregazioni religiose. Alla Croce Rossa Italiana viene riconosciuto l'uso esclusivo dei segni distintivi previsti dalla Convenzione di Ginevra e la possibilità di accordare l'uso delle poste, dei telegrafi e delle ferrovie dello Stato, in tempo di guerra, come facente parte dell'esercito. La normativa riguardante l'associazione non subisce alcuna modifica sino all'emanazione del Regio Decreto del 10 agosto 1928 n. 2034, che prende provvedimenti atti ad assicurarne il funzionamento ed al quale segue l'adozione dello Statuto organico dell'associazione con il Regio Decreto del 21 gennaio 1929, n. 111, modificato successivamente con D.R. 1 aprile 1930, n Oltre ai compiti tipici del tempo di guerra la Croce Rossa Italiana è chiamata a promuovere l'opera di profilassi delle malattie infettive, di assistenza sanitaria e di educazione e prevenzione igienica alla quale si aggiunge il compito di recare soccorso in caso di calamità pubbliche, di eventi sismici o di altra natura, sotto la vigilanza del Ministero dell'interno. Si tende ad organizzare una struttura preparata dal punto di vista tecnico-professionale e idonea a garantire l'assistenza necessaria sul territorio. Ad essa viene data una struttura nazionale articolata in un comitato centrale, dei comitati provinciali e dei comitati locali. La C.R.I. mantiene la sua natura giuridica e la sua organizzazione sino al 1947 quando, con Decreto Legislativo, vengono integrati i compiti della C.R.I.: all'associazione spetta l'organizzazione e il funzionamento degli ospedali da campo, infermerie, treni e tutte le strutture simili attive in caso di emergenza; l'organizzazione, a livello nazionale, del pronto soccorso e del trasporto dei feriti e dei malati, l'organizzazione del servizio trasfusionale, il concorso nella preparazione del personale ausiliario di assistenza sanitaria, la collaborazione nella diffusione delle norme di igiene e pronto soccorso in ogni ambito sociale ed in particolare nelle scuole. Nonostante qualche integrazione di legge, come la n. 206 del 25 marzo 1964 con la quale viene stabilita l'istituzione di un Collegio dei Revisori dei Conti presso l'associazione, bisogna aspettare gli anni '70, per dei cambiamenti legislativi, soprattutto nell'ordinamento sanitario. Con la Legge del 20 marzo 1975 n. 70 la C.R.I. viene classificata come "Ente di assistenza generica" e assoggettata alla disciplina degli enti parastatali. Tale definizione, però, subisce una prima modifica con la Legge 22 luglio 1975, n. 382, riguardante l'ordinamento regionale e l'organizzazione della pubblica amministrazione, e una seconda variazione con la normativa di attuazione prevista nel DPR 24 luglio 1977, n Con questo atto la C.R.I. torna ad essere un ente morale e viene disposto il trasferimento alle Regioni delle attività sanitarie e assistenziali della C.R.I. in settori di competenza di queste, con l'esclusione delle attività svolte in adempimento al dettato delle convenzioni internazionali e delle risoluzioni degli organismi della Croce Rossa Internazionale. Tali indicazioni si concretizzano con la nascita del Sistema Sanitario Nazionale, istituito con la Legge 23 dicembre 1978, n L'istituzione di tale servizio modificata notevolmente l'apparato sanitario dello Stato influenzando così l'attività dell'associazione, che ha dovuto provvedere al suo riordino sulla base delle disposizioni dell'art. 70 di detta legge. Essa ha stabilito il trasferimento ai Comuni "competenti per territorio per essere destinati alle unità sanitarie locali i servizi di assistenza sanitaria dell'associazione della Croce Rossa Italiana non connessi direttamente alle sue originarie finalità". In attuazione di tale delega il DPR 31 luglio 1980 n. 613 ha stabilito nuovi criteri ai quali avrebbe dovuto ispirarsi lo statuto dell'associazione, qualificandola, nello stesso tempo, ente di diritto pubblico. LO STATUTO ATTUALE 16

17 Trascorrono quasi vent'anni dall'entrata in essere del Sistema Sanitario Nazionale e della legge sul riordinamento della Croce Rossa Italiana quando viene adottato il regolamento per l'approvazione del nuovo statuto dell'associazione. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 110 del 7 marzo 1997 viene confermata alla Croce Rossa Italiana la personalità giuridica di diritto pubblico avente una durata illimitata ed il cui scioglimento può essere determinato solo per legge. I compiti Lo Statuto definisce i compiti dell'associazione sia in tempo di guerra che in pace. Per quanto concerne i compiti in caso di conflitto armato, la Croce Rossa Italiana, in conformità alle Convenzioni di Ginevra ed ai loro Protocolli aggiuntivi del '77, "partecipa allo sgombero ed alla cura dei feriti e dei malati di guerra nonché alle vittime dei conflitti armati, allo svolgimento dei compiti di carattere sanitario e assistenziale connessi all'attività di difesa civile, a disimpegnare il servizio di ricerca e di assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati, dei dispersi, dei profughi, dei deportati e rifugiati". Sono invece compiti in tempo di pace: organizzare e svolgere servizio di assistenza socio sanitario in favore di popolazioni nazionali e straniere nelle occasioni di calamità e nelle situazioni di emergenza sia interne che internazionali e svolgere i compiti di struttura operativa nazionale di protezione civile; concorrere, attraverso lo strumento della convenzione, ad organizzare ed effettuare con propria organizzazione il servizio di pronto soccorso e trasporto infermi in ambito internazionale, nazionale, regionale e locale; concorrere al raggiungimento delle finalità ed all'adempimento dei compiti del Servizio sanitario nazionale con il proprio personale sia volontario sia di ruolo nonché con personale comandato o assegnato a svolgere, altresì, attività e servizi sanitari e socioassistenziali per conto dello Stato, delle regioni e degli altri enti pubblici e privati, attraverso la stipula di apposite convenzioni; promuovere la donazione del sangue, organizzare i donatori volontari, collaborare con le proprie strutture alle attività trasfusionali del Sevizio sanitario nazionale, anche costituendo idonee scorte di sangue e di emoderivati; collaborare con le Forze Armate per il servizio di assistenza sanitaria; promuovere la partecipazione dei giovani alle attività di Croce Rossa; diffondere tra i giovanissimi, anche in ambiente scolastico ed in collaborazione con le autorità scolastiche, i principi, le finalità e gli ideali della Croce Rossa; diffondere e promuovere i principi umanitari che caratterizzano l'istituzione della Croce Rossa Internazionale; collaborare con le Società di Croce Rossa degli altri Paesi, aderendo al Movimento internazionale di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa; adempiere a quanto connesso dalle convenzioni, risoluzioni e raccomandazioni degli organi di Croce Rossa alle Società Nazionali di Croce Rossa; svolgere ogni altro compito attribuito con leggi, regolamenti e norme internazionali attinenti alla materia della Croce Rossa. All'Associazione, mediante l'art. 3 dello Statuto, viene riconosciuta, inoltre, la possibilità di essere delegata, mediante convenzione, a gestire con la propria organizzazione il servizio di pronto soccorso nelle autostrade, nei porti e negli aeroporti dell'intero territorio nazionale; essa può essere delegata, inoltre, mediante concessione dallo Stato, dalle regioni e da enti pubblici allo svolgimento di altri compiti. Un'organizzazione democratica 17

18 Una democrazia associativa riposa su un insieme di istanze di organi e di regole la cui coniugazione favorisce la sinergia di vedute, pensieri ed azioni. Presente su tutto il territorio nazionale attraverso i suoi Comitati Regionali e Provinciali e Locali, la Croce Rossa Italiana riunisce circa volontari e dipendenti, assicurando la gestione di oltre mille sedi. Per quanto la Croce Rossa Italiana si poggi su dei valori fondamentali e su una volontà inesauribile di amicizia, fraternità e di generosità essa, per la sua ampiezza, impone però un regolamento preciso, un senso della gerarchia ed un'organizzazione aperta alla partecipazione dei suoi membri. Espressione di democrazia: l'assemblea Generale Il funzionamento democratico della Croce Rossa Italiana si caratterizza tramite un organo di deliberazione e controllo che esercita il suo magistero sugli organi esecutivi: tale funzione viene esercitata dall'assemblea Generale. Questa è composta dal Presidente Generale, dal Vice Presidente Generale, dai Presidenti dei Comitati Regionali e Provinciali e dai delegati eletti. Ha il compito di elaborare le linee programmatiche generali dell'associazione, di approvare le modifiche statutarie, elegge il presidente generale, nomina i membri elettivi del consiglio direttivo nazionale,, delibera sulle proposte di modifica dello Statuto e su tutte le altre questioni che il presidente generale ed il consiglio direttivo nazionale ritengono di sottoporle. 18

19 CAPITOLO 2 IL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO Il Diritto Internazionale Umanitario. La Croce Rossa Internazionale. Cosa è il D.I.U.? Il Diritto Internazionale Umanitario, con le sue numerose convezioni, determina precise norme comportamentali durante lo svolgimento dei conflitti armati, nei quali, solo apparentemente, sembrerebbe scomparsa qualsiasi forma di diritto e di dovere. Gli articoli di legge del D.I.U. prevedono la protezione di determinate categorie di persone, come i civili, i feriti e i prigionieri di guerra; inoltre stabiliscono con quali mezzi e in quale misura si possano commettere atti di violenza nell ambito di un conflitto bellico, cioè quali armi possono essere utilizzate, e in che misura le stesse possano offendere. La protezione dal conflitto bellico è allargata anche a oggetti inanimati, come immobili storicamente e culturalmente importanti: ponti, torri, chiese, musei, antichi palazzi. In seconda istanza vengono specificati i sistemi preventivi, deterrenti e punitivi, finalizzati ad imporre l applicazione del rispetto delle norme del D.I.U. Il C.I.C.R. svolge un ruolo primario di promotore del D.I.U., si pone come terzo intermediario diplomatico per controversie tra diverse nazioni o diversi gruppi etnici e, tramite i propri delegati, denuncia alla comunità internazionale le eventuali violazioni all applicazione del D.I.U. Inoltre si continua a lavorare affinché il Tribunale Internazionale dei crimini di guerra possa acquistare sempre maggiore incidenza e potere, in modo da giudicare, e quindi punire, le violazioni al Diritto Internazionale Umanitario, violazioni che investono moralmente, nella loro gravità, sia gli stati ratificati delle Convenzioni di Ginevra, sia l intera umanità. Figure, mezzi e metodi di guerra chi sono i combattenti? I membri delle forze armate, cioè gruppi posto sotto un comando responsabile, distinguibili dalla popolazione civile grazie ad un uniforme, ad un segno distintivo, all utilizzo delle armi apertamente (anche milizie, gruppi volontari, popolazione che impugna le armi). quali sono i doveri dei combattenti? Rispetto delle norme del Diritto Internazionale Umanitario. quali sono i mezzi di guerra? Sono vietati i mezzi di guerra che possono colpire in maniera indiscriminata (mine antiuomo, armi nucleari) che possono provocare mali o sofferenze inutili (fucili laser accecanti), o possano provocare danni all ambiente (armi chimiche o batteriologiche). e i metodi? E vietato compiere atti di perfidia, come ad esempio l utilizzo illegittimo del simbolo protettivo e di soccorso della croce rossa o della mezzaluna rossa su fondo bianco, o degli altri simboli internazionali di protezione. e in caso di cattura? I combattenti hanno diritto allo statuto di prigioniero di guerra. I prigionieri di guerra hanno diritto al rispetto della loro persona e del loro onore, delle loro tradizioni, della loro religione, delle loro condizioni sociali, alimentari, etc. Quindi essi non possono essere sottoposti a torture, esperimenti, sevizie, lavori forzati. La potenza detentrice avrà l obbligo di liberare e rimpatriare i prigionieri di guerra immediatamente dopo la fine delle ostilità. I mercenari e le spie non hanno diritto allo stato di prigioniero di guerra. Ricordiamo che i civili non possono essere catturati o coinvolti nel conflitto bellico! 19

20 Le Quattro Convenzioni di Ginevra del 12 Agosto 1949 Dopo le due guerre mondiali si rese necessario un riordino del Diritto Internazionale umanitario e la Conferenza diplomatica, che si tenne a Ginevra il 12 agosto del 1949, portò alla firma delle Quattro Convezioni, proposte dal C.I.C.R. ai rappresentanti di 61 Stati. 1 Convenzione Miglioramenti delle condizioni dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna In essa si definisce il trattamento di salvaguardia per i feriti e i malati sui campi di battaglia. Gli Stati si impegnano a rispettare le strutture sanitarie, nonché il personale sanitario e religioso: inoltre, il Comitato Internazionale di Croce Rossa viene riconosciuto come ente umanitario imparziale e neutrale, e il simbolo della Croce Rossa o della Mezzaluna Rossa su fondo bianco acquista valore protettivo per cose e persone che lo utilizzano. 2 Convezione Miglioramenti delle condizioni dei feriti, dei malati e dei naufraghi delle forze armate sul mare Gli stati firmatari estendono i precedenti accordi ai feriti e ai naufraghi delle battaglie sul mare e in cielo. 3 Convezione Trattamenti dei prigionieri di guerra In tale convezione si stabiliscono: lo status di prigioniero di guerra, coloro i quali possono usufruire in caso di cattura del trattamento dei prigionieri in merito al vitto, all alloggio, al vestiario, etc.; infine si specificano le modalità per il rimpatrio dei prigionieri e i loro eventuali trasferimenti. 4 Convezione Protezione delle persone civili in tempo di guerra" Essa riguarda la protezione della popolazione civile sui territori occupati o comunque interessati dai conflitti bellici. I due Protocolli aggiuntivi dell 8 giugno 1977 Successivamente al 1949, si avvertirono alcune carenze nelle normative del D.I.U., in merito specialmente alla regolamentazione dei conflitti armati non internazionali, ossia i conflitti interni come le guerre civili (precisiamo che dal 1977 si utilizzerà esclusivamente il termine conflitto armato a sostituzione di guerra ). Tale necessità portò alla stesura, nel 1977, dei due Protocolli aggiuntivi alle Quattro Convezioni. PREAMBOLO DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana, i loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; Considerato che il disconoscimento ed il disprezzo dei diritti dell'uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo; 20

21 Considerato che è indispensabile che i diritti dell'uomo siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione; Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni; Considerato che i popoli Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un migliore tenore di vita in una maggiore libertà; Considerato che gli stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali; Considerato che una concezione comune di questi diritti e di queste libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni; L'ASSEMBLEA GENERALE PROCLAMA la presente Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale ed internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione. art. 1: Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. art. 2: 1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. 2) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità. art. 3: Ogni individuo ha diritto alla vita, alle libertà ed alla sicurezza della propria persona. art. 4: Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. art. 5: Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudele, inumani o degradanti. art. 6: Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica. 21

22 art. 7: Tutti sono uguali dinanzi alla legge, e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un'eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad un'eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione, come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione. art. 8: Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge. art. 9: Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato. art.10: Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad un'equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei sui diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. art.11: 1) Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa. 2) Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od ommissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisce reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso. art.12: Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, n a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni. art.13: 1) Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. 2) Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese. art.14: 1) Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni. 2) Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite. art.15: 1) Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. 2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza. art.16: 1) Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento. 2) Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi. 22

23 3) La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. art.17: 1) Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri. 2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà. art.18: Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti. art.19: Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. art.20: 1) Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. 2) Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione. art.21: 1) Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. 2) Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese. 3) La volontà popolare è il fondamento dell'autorità di governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. art.22: Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità. 23

24 CAPITOLO 3 ATTIVITA SANITARIE Attività sanitarie della Croce Rossa Italiana. Pronto Soccorso e Trasporto Infermi Trasporto Infermi Il Servizio di Trasporto infermi viene svolto prevalentemente in convenzione con le Aziende Sanitarie Locali mediante ambulanze ed utilizzo di personale dipendente e volontario; è volto al trasporto del paziente dall ospedale al proprio domicilio (dimissioni) o da un ospedale ad un altro con capacità maggiori di cura del paziente (trasporti secondari o trasferimenti). Soccorso Sanitario negli aeroporti Con Decreto Interministeriale del 12 Febbraio 1998 è stato affidato alla C.R.I. dal Ministero della Sanità il Servizio di Pronto Soccorso Sanitario negli aeroporti civili ed in quelli aperti al traffico aereo civile. Le postazioni aeroportuali sono 31, dotate di personale medico ed ausiliario e l attività viene coordinata dal Servizio Studi e Programmazione delle attività didattiche del Comitato Centrale della C.R.I.; viene garantita assistenza sanitaria ai passeggeri ed alle persone afferenti negli aeroporti civili, durante l arco delle 24 ore. Servizio Emergenza 118 In Italia l Emergenza Sanitaria è stata oggetto di vari provvedimenti legislativi, aventi per lo più carattere parziale e temporaneo; è solo nel 1992 (con il D.P.R. del 27 Marzo) che viene sancita ufficialmente l importanza di un valido sistema di gestione delle emergenze sanitarie da parte dello Stato, ovvero mediante le Regioni. Tale legge ha come primo obiettivo l uniformazione dei livelli di trattamento sanitario in emergenza per tutta la popolazione italiana, indipendentemente dalla provenienza geografica e come secondo obiettivo il tentativo di riordino dell area emergenziale. In particolare viene posto l accento sulla necessità da parte delle Regioni di organizzare un valido Sistema di allarme sanitario (mediante Centrali Operative su base provinciale con numero unico telefonico breve di chiamata - 118, con compito di coordinamento delle chiamate e dei mezzi che intervengono nella fase preospedaliera del soccorso), nonché un valido Sistema di accettazione e di emergenza sanitaria (capace di gestire la fase ospedaliera del soccorso mediante i servizi di Pronto Soccorso ed i Dipartimenti di Emergenza ospedalieri). Il Sistema di Allarme Sanitario (Centrali Operative 118) si avvale generalmente dell opera di personale dipendente dalle strutture ospedaliere in cui ha sede la Centrale (medici, infermieri professionali, tecnici) e di personale volontario appartenente alle associazioni convenzionate (Croce Rossa Italiana, Pubbliche Assistenze, Misericordie, Corpo Nazionale Soccorso Alpino, ecc.). La Croce Rossa Italiana concorre con il proprio personale volontario e dipendente, mediante convenzione, all adempimento dei compiti del Servizio Sanitario Nazionale relativi alla organizzazione del servizio di Pronto Soccorso. In varie Regioni la C.R.I. si è convenzionata con le Aziende Sanitarie Locali per l espletamento 24

25 del Servizio di Emergenza 118, svolto a cura dei Comitati Regionali, Provinciali e Locali, mediante circa ambulanze, molte delle quali attrezzate per la rianimazione, e innumerevoli posti fissi di Primo Soccorso e Pronto Soccorso, anche situati lungo le Autostrade. La Croce Rossa Italiana ha percorso con proprio personale circa di km con ambulanze proprie, effettuando circa interventi di Pronto Soccorso, utilizzando prevalentemente personale appartenente alla componente dei Volontari del Soccorso e personale dipendente civile e militare. Mezzi BLS Nell intervento di soccorso vengono previsti due distinti livelli di intervento sul territorio, di cui il primo è quello di base (BLS Basic Life Support), avente come obiettivo il sostegno delle funzioni vitali, la mobilizzazione atraumatica del paziente, l immobilizzazione in fase di trasporto ed il trasferimento del paziente alla struttura ospedaliera più idonea identificata dalla Centrale Operativa 118. Normalmente sui mezzi BLS operano tre operatori, di cui uno autista e due soccorritori (in alcuni casi con qualifica di Infermiere Professionale) ed il fabbisogno previsto è di circa 1: abitanti, con tempi di risposta inferiori ai 5 minuti nelle aree urbane e inferiori ai 20 minuti nelle aree rurali. Mezzi ALS Il secondo livello di risposta è attuato mediante l invio di una équipe medicalizzata (infermiere professionale e medico, preferibilmente anestesista rianimatore) che permette il ripristino ed il mantenimento delle funzioni vitali degli infortunati, anche mediante interventi terapeutici d urgenza anche invasivi. I mezzi ALS, in ragione di 1: abitanti devono garantire la risposta in meno di 8 minuti in area urbana e in meno di 20 minuti in area rurale; per la maggior parte sono deputati al solo trasporto dell equipe sul luogo dell evento (auto medicalizzata), più che al trasporto del paziente (Centro Mobile di Rianimazione). Soccorsi Speciali Salvataggio in acqua (O.P.S.A.) Dal 1992 la Croce Rossa Italiana opera nel settore del salvataggio in acqua, con circa operatori abilitati, il cui titolo è riconosciuto dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione e con circa 330 istruttori, che formano detto personale. Sono stati specializzati 70 istruttori subacquei e 40 istruttori per elisoccorso ed è stata avviata la programmazione per la formazione di istruttori per operatori addetti all assistenza per la riabilitazione acquatica degli handicappati. L Operatore Polivalente di Salvataggio in Acqua della C.R.I. (O.P.S.A.) è una figura di operatore del soccorso che ha il requisito di polivalenza sulla base del terreno ove opera e per la massima specializzazione della sua preparazione; questo operatore integra la sua specializzazione con le specialità di Operatore Conduttore di mezzi Nautici, Operatore Sommozzatore, Operatore medico o Tecnico iperbarico, Operatore Elitrasportato. Sono in servizio attualmente oltre trenta idroambulanze su gommone o battelli di piccole dimensioni; il Comitato di Roma ha in assegnazione il Centro Iperbarico Mobile della C.R.I., che viene utilizzato anche per emergenze nazionali. Gli O.P.S.A. provengono da tutte le componenti volontaristiche e dal personale dipendente civile e militare della C.R.I. e svolgono l attività di soccorso anche attraverso convenzioni sulle spiagge marine, lacustri e fluviali su tutta la penisola. Il personale è preparato anche per formare equipaggi sanitari per l imbarco su mezzi navali ed aeromobili della Croce Rossa 25

26 Italiana, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato. Nell emergenza 118 in alcune Regioni, le squadre di salvataggio C.R.I. assicurano l emergenza sanitaria costiera e hanno collaborato negli ultimi anni con gli Enti istituzionali nella prevenzione e salvataggio dei profughi stranieri lungo le coste pugliesi. Soccorso in montagna, in grotta e su pista Il settore è affidato dal 1996 al Servizio di Attività sanitarie, ed ha lo scopo di regolamentare il soccorso in tali ambienti, soccorso che normalmente è svolto direttamente dalle Unità C.R.I. montane e pedemontane durante tutto l arco della giornata mediante Volontari del Soccorso, Pionieri ed Infermiere Volontarie. Sono stati effettuati ad oggi alcuni corsi per Istruttori di attività speciali (montagna e grotta) e due corsi per istruttori di soccorso su pista (piste di sci). Unità cinofile Le unità cinofile, affidate al Servizio Attività Sanitarie, dal 1996 sono formate, presso alcuni Gruppi C.R.I. resisi disponibili, da cane e conduttore Volontario di Croce Rossa (prevalentemente appartenente alla componente dei Volontari del Soccorso o dei Pionieri) e addestrati al soccorso in acqua, o, in alternativa, alla ricerca dispersi sotto macerie o sotto valanghe. Le unità cinofile hanno sede in alcune Unità C.R.I. ed utilizzano per il loro addestramento e operatività strutture e materiali dell Associazione, supportando il personale volontario e dipendente nell ambito dell espletamento del servizio sanitario in ambiti difficili. Soccorso con aeromobile o elicottero Allo scopo di permettere unicità di indirizzo e chiarezza nella collaborazione con le Forze Armate e l Aviazione Civile nel soccorso con aeromobile ed ala rotante, è stata costituita, presso il Servizio Attività Sanitarie del Comitato Centrale C.R.I., la Commissione Tecnica Nazionale per il Soccorso con Aeromobile ed Ala Rotante, che ha lo scopo di sviluppare la creazione di tre livelli di operatori mediante appositi corsi. Il primo corso è destinato a tutti gli operatori del soccorso per l avvicinamento all aeromobile a terra in fase di decollo / atterraggio; il secondo Corso è destinato agli operatori di varie specialità (Operatori Elisoccorritori) che utilizzano l aeromobile quale vettore di avvicinamento e trasporto. L ultimo corso è destinato agli Operatori di Elisoccorso, ovvero operatori sanitari professionisti che svolgono la loro attività a bordo di elicotteri o aeromobili. Educazione Sanitaria Primo Soccorso alla popolazione L'Associazione Italiana della Croce Rossa programma corsi di educazione socio-sanitaria nelle scuole e alla popolazione, per la cui realizzazione si avvale dell'opera dei propri volontari con qualifica di Monitore, di medici dipendenti o medici volontari C.R.I., con l'eventuale collaborazione di medici esterni specialisti su argomenti specifici. Tali Corsi hanno la durata di circa nove lezioni di due ore l una e hanno come obiettivo la diffusione delle norme di Primo Soccorso ed elementi di Protezione Civile, di prevenzione infortuni e norme di comportamento generale nelle varie emergenze. Le nozioni apprese mettono in grado la popolazione che frequenta il Corso (diversificato in base all età dei partecipanti) di capire se vi è una situazione di pericolo, come allertare il 26

27 sistema di emergenza sanitaria e come attuare le manovre di primo soccorso sugli infortunati. Per poter divenire Monitore è necessario frequentare un Corso (tenuto da un Capomonitore C.R.I.) della durata di 36 ore e superare il relativo esame, che è in realtà una prova di svolgimento di una lezione del programma effettuato. I Monitori appartengono alle diverse componenti C.R.I. ed in particolar modo a quella delle Infermiere Volontarie, dei Volontari del Soccorso e dei Pionieri e ricevono una indennità di insegnamento, quale rimborso spese. Attualmente sono circa i Monitori e Capomonitori presenti in Italia, per un totale di circa corsi / anno. Assistenza all anziano e al malato in famiglia Oltre ai Corsi di Primo Soccorso, la Croce Rossa Italiana ha attivato da diversi anni dei Corsi specifici per la Assistenza all anziano e al malato in famiglia, destinati a parenti di anziani parzialmente o non autosufficienti o di pazienti in trattamento domiciliare. Tali corsi, della durata di 10 lezioni di due ore l una, forniscono ai partecipanti nozioni sulla igiene alimentare e personale, sull unità di degenza del paziente (es. rifacimento letto), gestione del paziente relativamente alla rilevazione di parametri semplici e alle attività di pulizia ed igiene personale, prevenzione delle lesioni da decubito, nonché sulle variazioni indotte dalla vecchiaia. I corsi sono tenuti da Monitori specificatamente preparati, prevalentemente appartenenti alla componente delle Infermiere Volontarie. Assistenza alla madre e al bambino Tali Corsi, tenuti da Monitori appositamente preparati, hanno una durata di 14 ore di lezione (7 lezioni di due ore l una) e sono rivolti a donne in stato di gravidanza o che hanno appena partorito; i corsi forniscono elementi di prevenzione delle malattie trasmissibili o ereditarie, procreazione, gestazione, eventuali disturbi della gravidanza, parto, caratteristiche del neonato e sua assistenza (bagno, cure, crescita, infanzia serena, rischi e malattie). Educazione alla salute Ultimo dei Corsi proposti, quello di educazione alla salute ha come obiettivo il fornire basi sulla salute, alimentazione, igiene della persona, igiene dell ambiente, prevenzione e diagnosi precoce, uso di farmaci e prodotti voluttuari, prevenzione infortuni, donazione di organi e sangue, informazione sessuale. I Corsi, tenuti da Monitori specifici, presentano un programma differenziato in base all età dei partecipanti (bambini, adolescenti, adulti). Corsi per Legge 626 / 94 La legge 626 / 94 e successive modificazioni prevede che in tutte le aziende produttive pubbliche e private i datori di lavoro organizzino la sicurezza sul lavoro relativamente ai luoghi, alle attrezzature e al personale impiegato nelle varie attività produttive aziendali ed in relazione ai rischi presenti. Tale disposto normativo, di per sé estremamente innovativo rispetto ai precedenti, prevede l analisi e la valutazione dei rischi lavorativi, la stesura di un documento di programmazione degli interventi di prevenzione, individuando le tecniche e le necessarie misure tecniche da adottare. Il datore di lavoro deve poi approntare i piani di emergenza e individuare le strutture operative coinvolte nell emergenza, tenendo presente il coinvolgimento diretto dei lavoratori (mediante propri rappresentanti) nei vari processi progettuali ed operativi. Tra gli obblighi del datore di lavoro vi è la formazione di addetti interni (lavoratori dell azienda) al pronto soccorso; la Croce Rossa Italiana organizza Corsi per ottemperare a tale disposto normativo, che hanno lo scopo di formare al primo soccorso i lavoratori individuati, con una durata di circa 9 10 lezioni di due ore l una. Tali Corsi vengono tenuti da Monitori di Primo Soccorso, appartenenti alle varie componenti volontaristiche della C.R.I. Croce Rossa Giovanile Sorta nel 1915 con il nome di contributi scolastici ha compiti assistenziali di prevenzione e di educazione igienico sanitaria. Annualmente la Croce Rossa Italiana Giovanile (C.R.I.G.) conduce una campagna scolastica, in accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione, allo scopo di informare gli studenti sui 27

28 principi sanitari che ispirano l Associazione e suscitare un impegno sociale più consapevole. Unitamente a ciò vengono effettuati Corsi di educazione sanitaria, igiene, primo soccorso. Convegni e Congressi La Croce Rossa Italiana, da sempre impegnata nella educazione sanitaria in senso lato, partecipa all organizzazione di Convegni e Congressi, quali quello tenutosi nel 1997 sulla Prevenzione ambientale. La C.R.I. partecipa ormai da alcuni anni con un proprio stand a Exposanità, rassegna internazionale di grande rilievo, in cui ha anche organizzato nel 1997 un convegno dedicato alle grandi emergenze internazionali, settore in cui l Associazione è impegnata da sempre. Nel 1999 la Croce Rossa del Friuli ha organizzato un Convegno internazionale sulla emergenza sanitaria, a cui hanno partecipato circa 500 persone, mentre vari convegni sono previsti in diverse Regioni italiane (Lombardia, ecc.) nel corso del seguente anno. Campagne preventive E sin da dopo la seconda guerra mondiale che si ritrovano campagne preventive della C.R.I., quali quelle per la lotta alla tubercolosi e alla malaria, che portarono alla creazione di stazioni, ambulatori e ambulanze in varie parti d Italia. Nel corso degli anni varie sono state le campagne preventive promosse dalla Croce Rossa Italiana, quali quelle promosse dal Laboratorio Centrale, ideato nel 1995 per offrire un vasto numero di analisi ed indagini strumentali per la prevenzione ed il monitoraggio delle patologie più frequenti nella donna (attuate in regime di Day Hospital) Progetto donna. Analoga iniziativa è stata attuata dal 1997 per la prevenzione delle patologie più frequenti nell uomo ( Progetto uomo ) e per la prevenzione della cirrosi epatica, con uno sceening di vasta portata sui portatori dell epatite C. Nel 1997 la C.R.I. ha pro,mosso una campagna nazionale di sensibilizzazione sul problema della messa al bando delle Mine antiuomo. Tali ordigni creano ogni anno numerose vittime, con sequele invalidanti determinate dalle amputazioni e menomazioni fisiche a carico di chi (per lo più appartenente alla popolazione civile) finisce per sbaglio sopra uno di questi ordigni. La campagna (il cui slogan è stato Liberi di giocare. Liberi di vivere) ha permesso la raccolta fondi per finanziare attività internazionali di recupero dei disabili, lo sminamento dei territori coinvolti e la sensibilizzazione dell opinione pubblica sugli effetti di tali ordigni. Altre azioni rese possibili dalla campagna sono state l istruzione alla popolazione sui rischi presenti sul territorio e l istituzione di strutture di pronto soccorso in grado di intervenire con estrema rapidità in caso di esplosioni da mine antiuomo. Altra attività di prevenzione in cui la C.R.I. è coinvolta attivamente da diversi anni è quella di prevenzione della trasmissione del virus dell immunodeficienza (HIV): da diversi anni la Croce Rossa Italiana, in collaborazione con la Comunità Terapeutica semiresidenziale di Villa Maraini (Roma), attua da ventidue anni campagne di prevenzione su pazienti positivi ed effettua test gratuiti di laboratorio della carica virale (monitoraggio dei pazienti in trattamento terapeutico). Altre attività vengono svolte a favore dei tossicodipendenti mediante l intervento di emergenza in caso di overdose (Unità di strada) o la distribuzione di siringhe e preservativi nuovi attuata dal camper di Villa Maraini (che sosta normalmente di fronte alla Stazione Termini di Roma), in cui operano equipaggi composti da volontari C.R.I. e da operatori della Comunità. Servizi del Comitato Centrale Laboratorio Centrale Il Laboratorio Centrale della Croce Rossa Italiana nasce nel 1987 con una Ordinanza commissariale, ratificata dall allora Ministro della Sanità, come struttura appartenente al Comitato Centrale C.R.I. ed è articolato in tre Reparti operativi e in Sezioni specializzate, accreditate dalla ASL Roma / D. Il primo dei tre Reparti si occupa di Chimica Clinica e Microbiologia (ovvero di diagnostica di laboratorio), svolgendo una intensa attività di analisi anche per quanto attiene alla ematologia, alla sierologia, alla batteriologia e all autoimmuinità, similmente a quello che viene attuato in altri laboratori analisi esistenti sul territorio nazionale. Si serve di moderne attrezzature, tanto da essere stato incaricato di sperimentare nuovi test in relazione alle patologie più frequenti. 28

29 Il secondo Reparto effettua profili ormonali nel campo della funzionalità tiroidea, della fertilità e della gravidanza e svolge operazioni di monitoraggio soprattutto per quanto riguarda il metabolismo osseo e quello del ferro, nonché conduce ricerche sierologiche per malattie infettive ed epatiti. Il Reparto è articolato in due Sezioni, una che si occupa di Misure Radioattività Ambientale,abilitata dal 1991 ad effettuare misure di radioprotezione ambientale per conto dell Agenzia Nazionale per l Ambiente, e l altra che si occupa di Screening Prenatale, prima attività del laboratorio svolta da metà degli anni settanta tendente alla valutazione (mediante un prelievo di poche gocce di sangue prelevato ai neonati entro pochi giorni di vita) dell ipotiroidismo congenito, con circa bambini valutati e 300 salvati dal cretinismo ipotiroideo. Tale Sezione è stata individuata dalla Regione Lazio come Centro di riferimento per l individuazione precoce di malattie di interesse sociale. Il terzo Reparto del Laboratorio è quello di Genetica che, in collaborazione con l Università di Roma, si occupa di valutazione delle coppie con rischi riproduttivi o donne in gravidanza in età avanzata. Ultimo nato è il Poliambulatorio di Medicina Preventiva, aperto nel 1995, che si occupa di varie specialità mediche e chirurgiche, quali l allergologia, l oculistica, l angiologia, la dietetica e altre. Deposito farmaceutico Centrale Tra le unità direttamente amministrate dal Comitato Centrale vi è anche il Deposito Farmaceutico Centrale, sito a Roma, che opera per la raccolta, la gestione e l acquisto di farmaci e medicinali destinati al territorio nazionale ed all estero oltre che a curare l aggiornamento e la rotazione delle dotazioni farmaceutiche di emergenza per le relative Unità. Centro Nazionale Trasfusione Sangue E uno dei compiti istituzionali della C.R.I. la promozione della donazione del sangue, la organizzazione dei donatori volontari e la collaborazione con proprie strutture alle attività trasfusionali del Servizio Sanitario nazionale, anche costituendo idonee scorte di sangue e di emoderivati. Tale servizio viene gestito mediante il Centro Nazionale Trasfusione Sangue (C.N.T.S.), unità direttamente amministrata dal Comitato Centrale C.R.I., che opera a livello nazionale quale Banca del sangue in convenzione con lo Stato Maggiore della Difesa e funziona anche da centro di coordinamento e compensazione per le strutture trasfusionali ad esso collegate (ubicate in alcuni ospedali di Roma). Nell Istituto sono eseguiti, mediante un sistema centralizzato, tutti gli esami di legge previsti a tutela del donatore e del ricevente, nonché la preparazione degli emocomponenti che vengono poi ridistribuiti dove necessitano, mantenendo nel centro trasfusionale ospedaliero l esecuzione dei test immunologici relativi al solo ricevente. L Istituto, con i propri laboratori di ricerca in sierologia, batteriologia, immunoematologia, immunochimica, biologia molecolare e coagulazione, effettua anche per gli ospedali e le cliniche universitarie di Roma e del Lazio che ne fanno richiesta, numerose indagini di interesse in campo trasfusionale e provvede, mediante un proprio Reparto di statistica, alla realizzazione di una rete informatica che permette il collegamento dei Centri Trasfusionali Ospedalieri. Alle attività dell Istituto collaborano attivamente i Gruppi di Donatori Sangue organizzati a cura di alcuni Comitati Provinciali e Locali C.R.I. sul territorio nazionale, componente formatasi nell immediato dopoguerra per affrontare il gravissimo problema della mancanza di sangue nel nostro paese. La donazione sangue viene promossa dai Gruppi Donatori, che diffondono la cultura della donazione periodica (non occasionale) tra la popolazione, anche mediante nuclei di donatori facenti parte di comunità omogenee (culturali, ecc.). Assistenza disabili Centri di Educazione Motoria La C.R.I. ha inserito tra le sue attività dal 1956 il recupero medico sociale dei bambini affetti da minorazioni congenite o acquisite (spastici, neoromotulesi, ecc.). Tale servizio viene effettuato attraverso i Centri di Educazione Motoria (C.E.M.), anche per gli adulti (dal 1971), 29

30 per il recupero funzionale di tali soggetti, che possono acquisire un notevole grado di autonomia individuale mediante una assistenza educativa specializzata. I soggetti ricoverati nelle strutture della C.R.I. (situate a Albino Bg, Pozzuoli Na, Roma) vengono assistiti a tempo pieno da operatori professionali e da personale volontario, che consentono la riabilitazione gratuita dei ricoverati mediante convenzioni stipulate con il Servizio Sanitario Nazionale. I servizi offerti da tali strutture sono variabili in base all impegno dell assistito in tempo pino, degenza diurna e trattamento ambulatoriale. Ippoterapia Nata nell ambito dei servizi socio sanitari a favore delle fasce più deboli della popolazione ed attuata in collaborazione con l Associazione Nazionale Italiana di Riabilitazione Equestre (A.N.I.R.E.), l ippoterapia ha lo scopo di diffondere ed agevolare la riabilitazione per mezzo del cavallo di soggetti disabili fisici e psichici, motulesi, bambini in età scolare e adolescenziale con ritardi psico intellettivi. In tale attività vengono coinvolte tutte le componenti volontaristiche della C.R.I. e gli stessi dipendenti attraverso corsi teorico pratici di formazione per Ausiliari atti all assistenza di terapia a mezzo del cavallo. Corsi di Ipppoterapia sono già operanti a Novi Ligure, Como, Grosseto, Pescia, Ancona, Rapallo, Bari, Caserta. Considerati i confortanti risultati già ottenuti, si sta cercando di diffondere tale attività per rendere più incisiva l opera di aiuto ed assistenza ad una categoria di cittadini (disabili e relative famiglie) così duramente provati. Trasporto disabili Il trasporto disabili è uno dei servizi effettuati maggiormente sulla penisola, mediante pulmini appositamente attrezzati; viene effettuato in convenzione con Comuni e Unità Sanitarie Locali e consente il trasporto di disabili e dializzati dal proprio domicilio ai luoghi in cui viene effettuata la terapia (dialitica od occupazionale) o le visite periodiche. In tale modo viene garantita una autonomia per le persone che usufruiscono del trasporto che, diversamente, non avrebbero la possibilità (economica o funzionale) di godere di un livello di autonomia sufficiente. Altre attività sanitarie Trasporto sangue e organi per trapianti Attuato in convenzione con le Aziende Sanitarie Locali, tale servizio permette il trasporto di sangue o emoderivati da centri trasfusionali alle strutture ospedaliere che non dispongono di un Servizio Trasfusionale autonomo. Il trasporto organi per trapianto avviene invece in contenitori chiusi, contenenti ghiaccio, dall ospedale in cui è stato prelevato l organo all aeroporto o struttura ospedaliera di destinazione e permette di portare in poco tempo fino a destinazione gli organi destinati a trapianti. Telesoccorso Tale servizio è effettuato prevalentemente da personale volontario (per lo più Volontari del Soccorso) mediante un apparecchio (di dimensioni e con funzioni diverse a seconda del modello) situato a domicilio della persona che aderisce al servizio (per lo più anziana o con patologie a rischio) collegato ad una centrale di ricezione delle chiamate, situata presso la locale Unità C.R.I. Tale sistema permette al paziente in caso di difficoltà (non solo di carattere sanitario) di mettersi in contatto con la Centrale di ricezione (in alcuni casi anche con invio di audio e video), che provvede direttamente (o mediante l invio di una ambulanza) alla risoluzione del problema. Questo servizio è di solito gratuito per il partecipante o, in alcuni casi, viene effettuato mediante adesione del medesimo ad una polizza assicurativa. 30

31 Pronto farmaco Tale servizio, attuato mediante convenzioni locali con Enti Locali (Comuni), Aziende Sanitarie Locali o Associazioni (es. Farmacisti), permette la consegna a domicilio di farmaci a chi è impossibilitato a muoversi o in situazioni particolari. Il personale volontario si reca, su chiamata diretta, al domicilio del richiedente, recupera la ricetta di prescrizione della terapia farmacologia e si reca in farmacia per l acquisto dei farmaci, ritornando al domicilio del richiedente per la loro consegna. Tale servizio è gratuito, proprio grazie alle convenzioni, per il richiedente. Assistenza sanitaria a malati terminali Viene attuata prevalentemente dalle componenti volontaristiche dei Pionieri e delle Infermiere Volontarie, garantisce una qualità di vita migliore a tutti i pazienti, per lo più al proprio domicilio, mediante visite periodiche e assistenza anche per quanto riguarda la terapia farmacologia e il supporto socio assistenziale. Il personale che svolge tale attività viene preparato mediante corsi appositi. Intervento sanitario in emergenza E una delle attività della Croce Rossa più conosciute in Italia e, recentemente, anche all estero. Sin dalla sua fondazione l Associazione Italiana della Croce Rossa ha portato soccorso alle popolazioni colpite da calamità o catastrofi naturali, come ad esempio l alluvione del Polesine del 1951, il terremoto del Friuli (1976) e della Campania (1980), l alluvione del Piemonte del 1994, il terremoto delle Marche Umbria del 1997, fino ad arrivare all emergenza internazionale dei Balcani dello scorso anno. La C.R.I., in base alle vigenti disposizioni normative, si configura come componente della struttura operativa nazionale di protezione civile, con lo scopo di organizzare e svolgere servizio di assistenza socio sanitaria in favore di popolazioni nazionali e straniere nelle occasioni di calamità sia interne che internazionali. Tale attività viene svolta da tutte le componenti volontaristiche, nonché dal personale dipendente civile e militare. Tra le attività svolte dalla C.R.I. in occasione delle emergenze vi è il soccorso sanitario di massa, attuato prevalentemente dalle componenti militari (Corpo Militare e Infermiere Volontarie) mediante l impiego di reparti, ospedali da campo, treni ospedali, posti di soccorso), la gestione di campi profughi, sia per quanto attiene alla parte sanitaria che alla parte sociale (distribuzione pasti e vestiario, gestione della parte logistica dei campi, ecc.). e il ripristino delle condizioni preesistenti alla calamità. Durante le ultime emergenze nazionali, infatti la C.R.I. ha provveduto, per quanto riguarda la parte propriamente sanitaria, alla effettuazione di campagne vaccinali antinfluenzali, alla effettuazione di migliaia di prestazioni sanitarie alla popolazione, anche mediante l utilizzo di Reparti del Corpo Militare (es. Unità radiologica basata ad Assisi) e di strutture delle Unità CRI (ospedali da campo, mezzi mobili, ecc.). Nell emergenza dei Balcani sono state impiegate migliaia di volontari e dipendenti C.R.I. che hanno reso possibile la complessa gestione dell operazione di soccorso, durante la quale sono stati garantiti anche trasporti sanitari di feriti dalla ex Jugoslavia all Italia per le cure del caso. La Croce Rossa Italiana ha gestito i campi di Durazzo, Kukes, Kavaje, mediante postazioni sanitarie, posti medico avanzati, visite mediche ai campi profughi afferenti, effettuando anche distribuzioni di materiale sanitario (in particolare a bambini ed anziani) e il controllo igienico delle popolazioni ricoverate. 31

32 Servizio di continuità assistenziale (ex Guardia Medica) Il Servizio, creato qualche decina di anni fa a seguito della Riforma del Servizio Sanitario Nazionale, prevede la continuità assistenziale medica, ovvero la disponibilità di consulenza telefonica o di visita (se ritenuto utile) di un medico, in sostituzione del proprio medico curante. Tale servizio è attivo dalle alle 8.00 di tutti i giorni feriali e dalle del sabato (o di giorni prefestivi) alle 8.00 del lunedì mattina. La Croce Rossa Italiana mette a disposizione, previa convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, automezzi, autisti, apparati radio e centrali operative per il coordinamento del servizio, mediante personale appartenente alle componenti volontaristiche (per lo più Volontari del Soccorso) o dipendenti civili e militari.. Attività sanitarie all estero Ripristino e gestione di strutture sanitarie Tra le molteplici attività attuate dalla C.R.I. all estero, questa merita una menzione particolare, per la sua complessità e molteplicità; è solo dal 1992 che la Croce Rossa Italiana ha in proprio gestito il ripristino di strutture sanitarie all estero mediante l avvio di un Ospedale civile nel sud dell Iran (150 letti). In tale occasione sono stati impiegati 18 professionisti sanitari appartenenti a diverse componenti C.R.I. e a personale dipendente (medici, infermieri, tecnici di laboratorio e radiologia, logistici, amministrativi) che nell arco di tre mesi di tempo ha consentito l avvio di una struttura sanitaria che ha raddoppiato il numero di posti letto presenti nella Regione. Nel 1994 vi è stata poi la gestione e avvio di un ospedale in Somalia (Garoe), con una permanenza sul posto di circa tre mesi di diverso personale professionista e con la formazione del personale sanitario locale. Tra i progetti sviluppati negli ultimi anni vi è quello relativo alla creazione di una stazione di salvataggio in acqua da parte di operatori C.R.I. in Camerun, avente lo scopo di addestrare all attività di salvataggio in acqua il personale locale, anche mediante l attivazione della base nautica e della base logistica. Campagne nutrizionali e vaccinali Durante la grossa siccità che ha colpito le regioni subsahariane dell africa sono state effettuate numerose campagne vaccinali e nutrizionali sulla popolazione; il tentativo di queste campagne è di ridurre l incidenza di malattie contagiose per cui è disponibile la vaccinazione e di migliorare lo stato nutrizionale della popolazione (soprattutto bambini) mediante l utilizzo di colture adattabili al territorio interessato dalla carestia. Unitamente a tali campagne, attuate in alcune regioni africane da volontari e volontarie italiani, vengono fornite anche le informazioni e le nozioni elementari di educazione alla salute che ne garantiscano la sopravvivenza. Centri di recupero per disabili La Croce Rossa Italiana ha collaborato con il Comitato Internazionale di Croce Rossa alla istituzione di Atelier per l assistenza alle popolazioni danneggiate dalle mine antiuomo a Kabul, in Afghanistan (coordinato dall italiano Alberto Cairo) a ad Addis Abeba, in Etiopia). Tali Centri si occupano della presa in carico delle vittime delle mine, della costruzione di supporti protesici, che hanno la necessità di essere periodicamente sostituiti e adattati alla crescita della persona (specie se bambini), e della riabilitazione funzionale dei soggetti colpiti. Attività sanitarie VdS Corsi per truccatori I truccatori sono Volontari del Soccorso o Pionieri che, opportunamente addestrati mediante un corso teorico pratico, utilizzano lo strumento del trucco per la rappresentazione realistica di incidenti. Tale rappresentazione viene utilizzata a livello locale, regionale o nazionale per la costruzione degli scenari delle Gare di Ambulanza, 32

33 in fase di verifica finale (esami) dei Corsi per Aspiranti Volontari o in caso di corsi di aggiornamento per le attività di Primo Soccorso e di Ambulanza. Durante il corso, della durata di 16 ore, vengono fornite le basi per poter riprodurre tutte le lesioni e ferite a cui un volontario soccorritore potrebbe trovarsi di fronte, gli elementi per la progettazione e costruzione delle scenografie, gli elementi di base per una mimica appropriata alle varie circostanze e la conoscenza del materiale da utilizzare. Assistenza sanitaria a concerti e manifestazioni sportive La Croce Rossa Italiana mette a disposizione dei comitati organizzatori di concerti e manifestazioni sportive ambulanze attrezzate (generalmente mezzi di base BLS) con personale volontario (per lo più Volontari del Soccorso o Pionieri) o dipendente, che garantiscano l assistenza sanitaria durante la manifestazione e per tutta la permanenza del pubblico nelle aree della medesima. In alcuni casi sono anche presenti delle squadre appiedate dotate di materiale per il soccorso ed il trasporto degli infortunati, nonché vengono allestiti veri e propri posti di soccorso (fissi o mobili); a seconda della complessità della manifestazione vi è o meno la necessità di un ulteriore addestramento del personale utilizzato. Tra le tante ricordiamo l assistenza sanitaria in vari stadi italiani durante le partite calcistiche di campionato o di coppa, nonché l assistenza all Autodromo di Monza e di Imola in occasione delle gare e delle prove; a livello locale è spesso facile trovare una ambulanza che staziona in occasione di manifestazioni sportive o concerti di portata ridotta. Gare di Primo Soccorso A partire dal 1986 vengono effettuate in Italia da parte della componente dei Volontari del Soccorso delle Gare di Primo Soccorso, riservate a personale non professionista e aventi lo scopo di offrire alle squadre partecipanti un occasione di incontro e di confronto sulle tecniche e le manovre di Primo Soccorso tra i partecipanti. Ogni anno viene organizzata una Gara Nazionale, organizzata a turno dalle varie Regioni, a cui partecipa una rappresentativa regionale e la cui squadra vincitrice si cimenta nella Gara Internazionale di Primo Soccorso (vinta dalla rappresentativa italiana nel 1998). La Gara nazionale si articola in numerose prove di primo soccorso, intercalate da momenti di sosta; le prove riguardano incidenti simulati in ambito domestico, lavorativo, stradale, scolastico, di svago; ogni regione partecipa con una squadra composta da sei elementi ed ogni prova dura in media circa 10 minuti. Le squadre partecipanti vengono valutate in base alla tecnica di primo soccorso applicata, alla priorità data ai diversi casi, all'organizzazione del lavoro, alla chiamata di soccorso, alla capacità del caposquadra, al modo di agire nei confronti dei "feriti" da parte di giudici (uno per ogni ferito ed uno per il leader della squadra) mediante tabelle a griglie specifiche. Ogni squadra deve essere dotata di materiale di primo soccorso e deve utilizzare per la gara il materiale in dotazione oltre a ciò che è presente sulla scena dell azione di soccorso. Gare di Ambulanza Similmente alle Gare di Primo Soccorso, anche in quelle di Ambulanza viene rappresentata una situazione simulata con feriti truccati; la differenza sta nell utilizzo del materiale presente sul mezzo per la stabilizzazione, immobilizzazione e trasporto del paziente. La valutazione viene effettuata da personale addestrato mediante l utilizzo di griglie predefinite; attualmente sono in programma Gare Nazionali nella seconda metà dell anno, previa selezione delle rappresentative regionali. 33

34 Ed ora le attività sanitarie locali Raccolta e distribuzione generi di prima necessità Grazie alle possibilità messe a disposizione della CRI, la nostra sede provvede a distribuire alle famiglie che lo necessitano alcuni generi di prima necessità (latte, formaggio ). Sul nostro territorio questo servizio viene svolto in collaborazioni con i servizi sociali delle amministrazioni comunale e con la Caritas. Questa collaborazione permette sicuramente di raggiungere il maggior numero di persone possibili. Corsi per Legge 626 / 94 Grazie al gruppo della formazione, il nostro comunicato organizza corsi alle aziende sulla scia della legge 626/94 e successive modifiche che prevede, tra le varie cose, alcune specifici obblighi per le aziende nel campo del primo soccorso Trasporto Infermi Attraverso convenzioni con le Amministrazioni comunali, con le strutture sanitarie private e su richieste di privati, la nostra sede CRI organizza trasporti di persone inferme le quali, per visite mediche, ricoveri e quant altro, devono recarsi presso ospedali, domicilio, case di cura ma non possono utilizzare i propri mezzi Servizio Emergenza 118 Tramite specifiche convenzioni (H24 e Gettone) il nostro gruppo CRI mette a disposizione del servizio emergenza 118 (nello specifico alla CO 118 di Milano Riguarda) ambulanze BLS secondo le disposizioni regionali (con mezzi aventi determinate caratteristiche tecniche e personale qualificato a bordo) Primo Soccorso alla popolazione Vengono organizzati corsi per la popolazione di primo soccorso durante i quali si vuole trasmettere alle persone le conoscenze di base del primo soccorso partendo dal semplice riconoscimento dell emergenza, all attivazione dei soccorsi qualifica fino ad arrivare alle nozioni di base del BLS e di tutte quelle manovre definite salvavita Trasporto disabili Come per il trasporto infermi, il nostro Comitato ha in atto convenzioni con le Amministrazioni Comunali sul quale opera per il trasporto di persone con disabilià fisiche e mentali Assistenza sanitaria a concerti e manifestazioni sportive Il nostro personale è in grado, ed effettua, assistenze a manifestazioni sportive come partite di rugby, gare sportive di bambini delle scuole, assistenza a grandi eventi organizzati dai Comuni o da privati. Intervento sanitario in emergenza Nell ambito del piano provinciale di protezione civile, anche il nostro comitato entra a far parte di una grande macchina che viene attivata in caso di maxi emergenze (i nostri mezzi sono stati impegnati nei recenti incidenti aerei, evacuazioni per disinneschi bellici, raccolte di generi di prima necessità per i campi profughi allestiti in caso di guerra ) Servizio di continuità assistenziale (ex Guardia Medica) Tramite i nostri mezzi ed il nostro personale, la Croce Rossa accompagna il medico della Guardia Medica ASL presso i domicili dei pazienti che richiedono l intervento del medico negli orari previsti dalle ASL locali. 34

35 CAPITOLO 4 LA PROTEZIONE CIVILE La Protezione Civile in Italia: organizzazione e strutture. La CRI e la Protezione Civile: il ruolo dei Volontari del Soccorso. Che cos è la protezione civile? Il Servizio Nazionale di Protezione Civile è costituito dall unione organizzata di tutte le forze presenti sul territorio ed è sotto il controllo del Ministero dell Interno Agenzia Protezione Civile. Le attività di Protezione Civile sono: Previsione Prevenzione Soccorso Superamento dell emergenza Anche quando strutture di soccorso non sono in grado di affrontare una circostanza critica, e quindi ci troviamo in una situazione di emergenza civile, interviene la Protezione Civile. Nella legge relativa alla Nascita ed alla definizione del Servizio Nazionale di Protezione Civile si indica come obiettivo quello di Tutelare l integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da catastrofi e da altri eventi calamitosi e diretta a superare l emergenza (legge 225/92) sono Strutture Operative di PC: VV.F. FF.AA. FF.OO. Corpo Forestale dello Stato Servizi Tecnici Nazionali Gruppi Nazionali di Ricerca C.R.I. Servizio Sanitario Nazionale Ass. di Volontariato CNSAS (CAI) 35

36 Leggi e Normative Legge Quadro sulla Protezione Civile 225/92 C.R.I. : nuova delibera 39/06 Ogni Vds viene chiamato in causa in caso di attivazione della Protezione Civile. Nasce spontaneo un quesito per noi volontari...e se un volontario lavora? E da sapere che al volontario impiegato in operazioni di PC spettano sia la conservazione del posto di lavoro che la retribuzione solo quando si applicano i benefici di legge e con il precetto rilasciato dal Prefetto. Organizzazione PC CRI Il gruppo: responsabile delle attività di PC è il CTG PC o l Ispettore stesso: Comitato: i CT delle varie Componenti sono coordinati dal Delegato alla PC Compiti del Delegato e della Commissione di PC sono creare un Piano di PC e portarlo ad attuazione in caso di necessità Settori d attività e d intervento della Protezione Civile Proviamo ora ad analizzare velocemente i 4 ambiti d intervento elencati all inizio di questo capitolo. Previsione Analisi delle cause degli eventi calamitosi Identificazione delle aree ed analisi del rischio Quantificazione dei possibili danni Censimento delle risorse alternative Prevenzione Attività volta ad evitare o ridurre l intensità dei danni avvenuti in seguito agli eventi calamitosi 36

37 Soccorso Attuazione degli interventi tecnici e sanitari diretti ad assicurare l assistenza alle popolazioni colpite Superamento dell emergenza Messa in opera delle attività necessarie rivolte a portare alla ripresa delle normali condizioni di vita Tipologie di Calamità 1. Calamità Naturali Disastri dovuti ad elementi naturali (alluvioni, frane, onde anomale, terremoti...) 2. Calamità Tecnologiche Eventi riguardanti strutture artificiali (incidenti ferroviari - aerei... crolli di edifici, danni ad impianti contenenti forze pericolose...) 3. Calamità Sociologiche Disastri dovuti a conflitti o contrasti Attività Operativa 37

38 Situazione Quiete Attenzione Allarme Intervento della Croce Rossa Italiana In caso di necessità la CRI interviene in modo particolare per affrontare con i propri mezzi e le proprie strutture nei seguenti ambiti: Soccorso Sanitario Assistenza agli evacuati e agli sfollati Maxi-Emergenza Sanitaria Cos è una maxiemergenza? Si parla di Incidente Maggiore o di Maxi- Emergenza quando il numero di vittime è superiore al numero di soccorritori disponibili Posto Medico Avanzato (P.M.A.) struttura usata per stabilizzare e smistare i pazienti durante un Incidente Maggiore o Maxi-Emergenza Competenze del PMA Accettazione del paziente (anche documentazione burocratica) Valutazione e stabilizzazione Organizzazione di un evacuazione ordinata e coordinata verso i nosocomi 38

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