La distribuzione per aree risulta la seguente:

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1 I LICEI MUSICALI, dopo il DPR 19/2016 di Riforma delle Classi di Concorso, il Bando di Concorso 2016 e in attesa della sequenza sulla mobilità professionale dei licei musicali prevista dall art. 8 comma 2 del CCNI sulla mobilità del 10 febbraio 2016 Il processo all interno del quale si è arrivati alla creazione dei Licei Musicali in Italia è alquanto complesso, per cui proveremo a fare un analisi essenziale partendo dai numeri del bando di concorso per arrivare a identificare le criticità che ci portano ad un bivio dal quale può dipendere la qualità del destino della pratica musicale in questo paese e delle sue conseguenti possibilità di sviluppo, in un quadro di investimenti sinergici sulla cultura che, al momento, però, ancora è latitante, ma di cui un paese che non può contare su grandi risorse naturali (come il petrolio) ma principalmente intellettive e creative avrebbe bisogno. Premesso che il governo ha definito i due provvedimenti in oggetto senza una vera interlocuzione con i sindacati [sulle classi di concorso c è stato un solo tavolo tecnico ad ottobre poi il vuoto e sul concorso avevamo chiesto di operare prima la completa stabilizzazione di tutti i precari compresi quelli delle graduatorie d istituto (continuano i percorsi di tutela legale, come ricorsi al TAR o sulla base della sentenza della Corte Europea) e poi solo successivamente andare ai concorsi, ma non ci hanno dato ascolto], partiamo dai numeri ufficiali di diffusione sul territorio. L allegato della nota MIUR n del (in occasione della formulazione delle Graduatorie d Istituto ) contava 111 Licei Musicali (molti hanno però la doppia sezione), nel frattempo sono state attivate altre sezioni musicali, per cui attualmente si contano (fonte Rete Licei Musicali) 125 Licei Musicali Statali (molti con doppia sezione) a cui si aggiungono 11 Licei Musicali paritari (che però non possono essere presi in considerazione per i concorsi a cattedra). La distribuzione per aree risulta la seguente: Licei Musicali Statali NORD: 36 CENTRO: 25 SUD: 50 (29 in Campania, pari al 23,2% della quota nazionale) ISOLE: 14 TOTALE: 125 Licei musicali paritari NORD: 3 CENTRO: 2 SUD: 4 ISOLE: 2 TOTALE: febbraio Pagina 1 di 7

2 Per cui, in questo momento, se anche tutti i licei musicali raddoppiassero di colpo le sezioni si arriverebbe a 250. Invece, se si sviluppano le ore delle cattedre (147) messe a bando per Storia della Musica e Tecnologie Musicali ai vincitori del concorso dovrebbero andare posti in 264,6 sezioni che, considerato che nel CCNI sulla mobilità del 10 febbraio 2016 (art. 8 comma 2) sono stati già accantonati il 50% dei posti per la mobilità professionale, porterebbe la previsione nel triennio ad un totale di 529,2. IL MIUR sta mentendo sui numeri? (a proposito prima ha comunicato che i posti totali di strumento musicale del II grado sarebbero stati 593, poi facendo la somma del dettaglio si arriva a 594). Ha bandito tutti i posti? (Ma sappiamo che in alcuni casi i posti sono di più di quelli banditi e per quanto riguarda il mandolino, pur essendoci posti, nulla è stato previsto). Si è dimenticato che ha accantonato il 50% dei posti per la mobilità? (percentuale sulla quale già non siamo d accordo perché avevamo proposto di stabilizzare tutti i docenti che già insegnano di ruolo e non di ruolo per garantire la continuità didattica). Sa già che la metà dei vincitori di concorso non troverà spazio? ha deciso di investire sull istruzione musicale pratica in modo massiccio e non ce lo ha comunicato? Analizziamo nel dettaglio le principali questioni che rimangono aperte: 1. STABILIZZAZIONE DI TUTTI I DOCENTI CHE HANNO INSEGNATO NEI LICEI MUSICALI. In tutti questi anni si è cercato di salvaguardare l esperienza e la continuità didattica di chi ha contribuito a realizzare le prime sperimentazioni dei Licei Musicali (c è chi ci insegna da 30 anni e ora rischia di essere buttato fuori) e poi dei docenti che hanno permesso negli ultimi 6 anni ai Licei Musicali ordinamentali di crescere. Il riordino del settore era previsto da tempo, infatti la Legge 508/99 di Riforma dell Alta Formazione Artistica e Musicale, all art. 2 comma 8 prevede, per le istituzioni AFAM e nel nostro caso i Conservatori, la <<facoltà di attivare, fino alla data di entrata in vigore di specifiche norme di riordino del settore, corsi di formazione musicale o coreutica di base, disciplinati in modo da consentirne la frequenza agli alunni iscritti alla scuola media e alla scuola secondaria superiore>>. Quando, è arrivata la Riforma Gelmini si è finalmente creato il Liceo Musicale e Coreutico, decretando ufficialmente la fine del Vecchio Ordinamento nei Conservatori, ma lasciando in sospeso il riordino delle classi di concorso, per cui si è provveduto a formulare tabelle di confluenza per stabilire chi dovesse e potesse insegnare gli insegnamenti della nuova scuola secondaria di II grado, che per quanto riguarda l insegnamento pratico dello strumento musicale (individuale e d insieme) ha sempre previsto come uno dei requisiti fondamentali, oltre all abilitazione (A031-A032-A077) e il possesso del diploma nello specifico strumento, il servizio specifico (vedi nota prot. n. A00DPER 3119 del allegato E (1) - tabella licei). Questi requisiti sono stati alla base anche delle utilizzazioni nei licei musicali dei docenti di ruolo (art. 6bis del CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie), con l unica deroga, in subordine a chi aveva il servizio, 28 febbraio Pagina 2 di 7

3 riguardante i docenti di strumento musicale nella scuola secondaria di I grado A077, non in possesso del servizio, ma che hanno nel loro profilo professionale la didattica strumentale e la valutazione dei titoli artistici (cosa non prevista per i docenti di A031 e A032). I docenti precari sono stati selezionati prima sulla base di bandi d istituto (in convenzione con i Conservatori) che prevedevano anch essi la valutazione di titoli artistici e poi inseriti in graduatorie d istituto attualmente ancora vigenti, fermo restando che ancora continuano selezioni su bando, in base alle specifiche esigenze, laddove tutte le graduatorie della regione risultano esaurite. Per tutelare le professionalità che si venivano a creare e la continuità didattica si è introdotto anche l istituto dell accantonamento dei posti per i precari che avevano già insegnato, prima di utilizzare ulteriormente altri docenti di ruolo, man mano che i posti aumentavano in conseguenza dell espansione e della diffusione sul territorio dei licei musicali (insegnamenti come Mandolino, Viola, Contrabbasso, Organo, Canto, sono stati assicurati massivamente grazie ai precari dato che non sono previsti neanche nella scuola media ed erano pochissimi i docenti di ruolo che potevano vantare i requisiti per il relativo insegnamento). Tutto ciò nella consapevolezza che, ufficialmente, la fascia d età degli alunni della Secondaria di II grado era stata definitivamente preclusa all attività didattica ordinaria dei Conservatori, e che, quindi, fosse necessario individuare il più possibile una forma di reclutamento che tenesse conto anche della caratteristica professionalizzante dei percorsi didattici dei Licei Musicali. Non poteva bastare il semplice possesso del diploma. Ora, con un colpo di spugna (o di mano), il governo agisce in modo del tutto sconsiderato oltre che bivalente. Mentre per i coreutici si ammette che prima di attivare i concorsi bisogna attendere l istituzione di specifici percorsi abilitanti per poter inserire personale docente qualificato (potenza dell Accademia Nazionale di Danza?), per le sezioni musicali, riguardo all insegnamento pratico dello strumento musicale si pensa di poter fare un concorso con numeri alquanto dubbi, ma soprattuto si crea una deroga nel DPR di riordino delle classi di concorso che per la prima volta nella storia non tiene conto di chi ha già insegnato la materia in assenza di classe di concorso, oltre che prescinde da requisiti professionali artistici doverosi per un insegnamento così delicato (avranno avuto un ruolo le molteplici divisioni dell ambiente musicale?). Ricordiamo che quando vi fu la messa in ordinamento nel 1999 dello strumento musicale nella scuola media, dopo circa venti anni di sperimentazione, si concesse l abilitazione ope legis a chi era già abilitato in educazione musicale e possedeva contestualmente anche minimo due anni di servizio specifico e si ammisero ad abilitazioni riservate tutti i docenti senza abilitazione ma con il requisito dei due anni di servizio specifico minimo. Si istituirono, poi, le graduatorie permanenti di A077 (con le varie sottoclassi) per l assunzione a tempo indeterminato su tutti i posti annualmente disponibili (sempre con la valutazione dei titoli artistici, ovviamente). La situazione dei Licei Musicali sarebbe praticamente identica, perché non si è proceduto in modo simile? In più la Secondaria di II grado non è più una scuola di semplice orientamento ma anche professionalizzante e invece si adotta un principio generalista. Si poteva consentire il passaggio di ruolo a tutti i docenti utilizzati in base all anzianità specifica nei licei e attivare percorsi di stabilizzazione per tutti i docenti precari abilitati e non con determinati requisiti. In questo modo si sarebbe salvaguardata la professionalità e la continuità didattica mettendo finalmente a sistema un percorso didattico che non può che essere anche 28 febbraio Pagina 3 di 7

4 professionalizzante per i nostri alunni, considerata la fascia d età e il fatto che, volendo, li porta verso il I livello del Conservatorio. Successivamente, prevedendo un espansione sul territorio con nuove attivazioni di sezioni musicali si sarebbero potuto fare i concorsi attivando anche gli opportuni percorsi abilitanti (o prima o dopo il concorso, come prevede la L. 107/2015), come hanno pensato di fare per i coreutici. A questo punto: a) se i numeri del MIUR sono reali, si può immaginare di porre un correttivo nel CCNI sulla mobilità per consentire il passaggio di ruolo, solo a chi ha già insegnato e in base all anzianità specifica, sul 50% dei posti dichiarati (che praticamente sono il 100% dei disponibili)? b) Per i precari abilitati che hanno già insegnato nei licei musicali si può prevedere una riserva di posti nel concorso? c) Per quelli che hanno insegnato ma non hanno l abilitazione si possono attivare dei PAS e accantonare una riserva di posti corrispondenti? d) per i docenti che stanno ultimando la frequenza dei TFA di strumento nei conservatori quest anno, non è una beffa che si vedono impossibilitati a fare il concorso? Non si potrebbero ammettere con riserva? 2. VIETATA LA PROGRESSIONE DI CARRIERA DEI DOCENTI DI RUOLO. Il fatto che i docenti già di ruolo non possano fare il concorso impedisce di fare una progressione di carriera, magari dopo 30 anni di didattica strumentale nella scuola media. Mentre docenti più giovani, tramite il concorso hanno la possibilità di vedersi inseriti direttamente nei Licei Musicali. Non sembra un trattamento equo e ciò, in realtà, riguarda i docenti di tutte le materie, non solo quelli potenzialmente interessati ai Licei Musicali, per cui, si prevedono parecchie istanze di impugnazione del bando di concorso. Senza sottovalutare il fatto che, molti docenti che hanno insegnato nei licei musicali in questi anni sono diventati di ruolo adesso con la fase B e C e, data l incertezza che c è ancora riguardo al superamento dell anno di prova per chi ha usufruito della possibilità del differimento ed insegna tutt ora nei licei musicali si configura la doppia beffa di non poter fare né il concorso e né il passaggio di ruolo. 3. COMPOSIZIONE DELLA CATTEDRA DI STRUMENTO MUSICALE NEI LICEI MUSICALI E PROBLEMI DIDATTICI. Il DPR ha stabilito che l insegnamento dello strumento musicale è composto da Esecuzione ed Interpretazione e. Conformemente alle Indicazioni Nazionali di cui al D.I. n. 211 del , <<non può prescindere dalla definizione delle quattro sottosezioni che tale materia necessariamente presuppone>> e che sono: Canto ed esercitazioni corali (viene svolto dai docenti diplomati in canto) Musica d insieme per strumenti a fiato (viene svolto dai docenti di Clarinetto, Corno, Fagotto, Flauto, Oboe, Sassofono, Tromba, Trombone) Musica d insieme per strumenti ad arco (viene svolto dai docenti di Contrabbasso, Viola, Violino e Violoncello), Musica da camera (viene svolto dai docenti di tutti gli strumenti). 28 febbraio Pagina 4 di 7

5 Fino ad oggi gli incarichi sono stati dati per lo più distinguendo nettamente i docenti in base al tipo di insegnamento e consentendo, eventualmente, il completamento con altri insegnamenti solo laddove le ore di uno non erano sufficienti a coprire un orario cattedra (anche se, purtroppo non tutti hanno avuto questa possibilità, in Campania l anno scorso ci abbiamo provato ma l USR ha negato questa possibilità ai docenti utilizzati). In questo modo si sono creati 5 tipi di docenti di strumento musicale (1 individuale e 4 di musica d insieme), ciò ha permesso una gestione della didattica più logica e continuativa, garantendo anche la possibilità di formare organici cameristici e orchestrali stabilmente guidati. A proposito dell orchestra, va rilevato che, in realtà, la sottosezione apposita non è proprio prevista dalle indicazioni nazionali, cosa che invece esiste nei conservatori. Forse andava valutata la possibilità di creare una figura professionale più adeguata alla musica d insieme, visto che vi sono Docenti formati in Conservatorio specificatamente, ad esempio, in Direzione d orchestra, di banda, di coro, di musica da camera, di musica vocale da camera. Ma a questo punto, come verranno distribuite le ore, chi farà cosa? come ci si coordinerà tra docenti? Gli alunni corrono il rischio di cambiare spesso il docente che li guida nelle attività di musica d insieme? Come FLC CGIL a livello nazionale abbiamo chiesto più volte di affrontare queste questioni specifiche ma il governo tace, senza considerare che anche la formazione di un organico tipo di docenti di strumento musicale sarebbe all ordine del giorno. Adesso il primo strumento dipende dalla scelta degli alunni ammessi in base all esame di ammissione, mentre il secondo strumento viene assegnato dalla scuola. Ciò può determinare una situazione di incertezza continua dell organico facendo correre il rischio di soprannumerarietà ai docenti di strumenti meno richiesti, ma che nell ambito di una programmazione utile al prosieguo degli studi nei conservatori ma anche alla formazione delle professionalità che un giorno possano suonare in orchestra, ad esempio, sarebbe utile prevedere più stabilmente. In pratica, si potrebbe arrivare ad una quota di organico fisso per garantire omogeneità dell offerta formativa sul territorio nazionale e un altra legata all autonomia d istituto, prevedendo, tra l altro, anche un organico funzionale d istituto che rendesse più semplice la formazione delle cattedre di Storia della Musica (10 ore per sezione), Tecnologie Musicali (10 ore per sezione), Teoria, Analisi e Composizione (15 ore per sezione), che adesso richiederebbero nella maggior parte dei casi la necessità di completamento in un altro istituto, ma che potrebbero anche prevedere un completamento sul potenziamento che fornirebbe ulteriori possibilità di azione didattica per le materie complementari. Poi, riguardo al secondo strumento, non sarebbe meglio dargli pari dignità permettendo il suo insegnamento anche al quinto anno? Spesso è quello che gli alunni scoprono col tempo come più gratificante e redditizio, oltre al fatto che le i gruppi cameristici e le orchestre dei licei musicali si reggono spesso sui secondi strumenti. Infine, nell esame di compimento del I ciclo è obbligatoria la prova pratica dello strumento musicale, ciò non succede nell esame di maturità. Non sarebbe più opportuno che dopo 5 anni un alunno fosse obbligato a dimostrare la sua competenza in almeno uno strumento durante l esame? Dopo tutte le risorse impegnate in 5 anni il fatto che all esame sia declassato proprio ciò che costituisce il motivo principale dell iscrizione al Liceo Musicale sembra una follia didattica, insieme al fatto che il conseguimento del Diploma non comporta nessun credito formativo utile per l ammissione in Conservatorio. Sarebbe arrivato il momento di valorizzare adeguatamente un esperienza che in 28 febbraio Pagina 5 di 7

6 questi anni non solo si è saputa inventare dal nulla ma che ha creato anche una didattica spesso innovativa in grado di tenere insieme le esigenze sia di formazione generale che di indirizzo professionalizzante, ma, paradossalmente, corriamo il rischio di vedere tutto vaporizzato nel nulla. CL. CONC. D.P.R. n. 19 del MATERIA POSTI A ORE CONCORSO CATTEDRA (50%) ORE PER SEZIONE (in base alle indicazioni nazionali) A053 Storia della musica ,2 A063 Tecnologie musicali ,2 A064 A055 Teoria, analisi e composizione Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado * NOTA BENE: la somma dei posti totali (594) desunta dal dettaglio per tipologia strumentale non si trova con il totale dei posti annunciati che è di 593 (1 in meno a livello nazionale) , ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE (musica individuale) dipende dal numero di alunni: ogni alunno fa 3 ore settimanali di strumento musicale (sommando 1 e 2 strumento) nel biennio e 2 ore settimanali nel triennio (il 5 anno fa lezione solo di 1 strumento) SEZ. LICEI MUS. PREVISTE NEL TRIENNIO 2016/2019 (formula: n. posti per 18 ore diviso ore previste dalle indicazioni nazionali per sezione completa moltiplicato per due) non è possibile il calcolo SOTTOCLASSE DI STRUMENTO MUSICALE: a cui sono assegnati gli insegnamenti di Esecuzione ed Interpretazione (Musica individuale) e Laboratorio di Musica d insieme in base al D.P.R. n. 19 del POSTI A CONCORSO (50%) SOTTOSEZIONE DI MUSICA D INSIEME 1 SOTTOSEZIONE DI MUSICA D INSIEME 2 Arpa 7 Musica da camera - Chitarra 77 Musica da camera - Fisarmonica 3 Musica da camera - Organo 1 Musica da camera - Percussioni 41 Musica da camera - Pianoforte 186 Musica da camera - Canto 39 Musica da camera Canto ed esercitazioni corali Clarinetto 41 Musica da camera Musica d insieme per strumenti a fiato Corno 3 Musica da camera Musica d insieme per strumenti a fiato Fagotto 3 Musica da camera Musica d insieme per strumenti a fiato Flauto 44 Musica da camera Musica d insieme per strumenti a fiato Oboe 6 Musica da camera Musica d insieme per strumenti a fiato Sassofono 20 Musica da camera Musica d insieme per strumenti a fiato Tromba 20 Musica da camera Musica d insieme per strumenti a fiato Trombone 2 Musica da camera Musica d insieme per strumenti a fiato Contrabbasso 7 Musica da camera Musica d insieme per strumenti ad arco Viola 15 Musica da camera Musica d insieme per strumenti ad arco Violino 58 Musica da camera Musica d insieme per strumenti ad arco Violoncello 21 Musica da camera Musica d insieme per strumenti ad arco TOTALE febbraio Pagina 6 di 7

7 ANALISI INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI MUSICA D INSIEME (che, conformemente alle indicazioni nazionali di cui al D.I. n. 211 del , non può prescindere dalla definizione delle quattro sottosezioni che tale materia necessariamente presuppone ORE PER SEZIONE (in base alle indicazioni nazionali) ORE TOTALI PRESUNTE A LIVELLO NAZIONALE SVILUPPO CATTEDRE (18 ore) A LIVELLO NAZIONALE TOT. TIPOLOGIA DI CATTEDRE CHE VI ACCEDONO SEZ. DI LICEO MUSICALE PRESUNTE NEL TRIENNIO Canto ed esercitazioni corali (viene svolto dai docenti diplomati in canto) 2. Musica d insieme per strumenti a fiato (viene svolto dai docenti di Clarinetto, Corno, Fagotto, Flauto, Oboe, Sassofono, Tromba, Trombone) 3. Musica d insieme per strumenti ad arco (viene svolto dai docenti di Contrabbasso, Viola, Violino e Violoncello) 4. Musica da camera (viene svolto dai docenti di tutti gli strumenti) , , , , QUADRO GENERALE DELL ISTRUZIONE MUSICALE INFANZIA E PRIMARIA: pratica musicale quasi inesistente (nonostante la sperimentazione DM 8/2011), demandata spesso alla buona volontà di docenti non formati. Eppure è in questa fase che la musica potrebbe sortire gli effetti più importanti sulla crescita dell individuo, oltre al fatto che è quella nella quale i geni musicali hanno iniziato a formarsi (pensiamo a Mozart). Ora, con la fine del Vecchio Ordinamento nei Conservatori sarebbe ancora più urgente sistematizzare in tutte le scuole di Infanzia e Primaria le occasioni di pratica musicale. SECONDARIA DI I GRADO: ci sono le Sezioni ad Indirizzo Musicale, ma sono diffuse a macchia di leopardo. Ce ne vorrebbero almeno una in ogni scuola e, inoltre, si dovrebbero introdurre anche altri strumenti, in base alle richieste delle famiglie, che nel liceo musicale e nel conservatorio esistono, ma che negli scorsi anni non sono stati ammessi come canto, mandolino, viola ecc... SECONDARIA DI II GRADO: ci sono i Licei Musicali, ma non è prevista la formazione musicale per gli altri indirizzi come succede in altri paesi. Si potrebbe immaginare almeno la formazione di un Coro per ogni scuola o rete di scuole. In ogni caso, i Licei Musicali dovrebbero essere distribuiti sul territorio nazionale in base alla densità della popolazione scolastica per garantire una copertura omogenea nel paese. AFAM Conservatori: si attende da anni il decreto sul reclutamento, vi è incertezza sul futuro, sugli organici e sulla sua distribuzione territoriale. Non è previsto un sistema di raccordo con i Licei Musicali basato su crediti formativi e/o con livelli di uscita-ingresso. MONDO DEL LAVORO: una volta raggiunta la saturazione dell espansione degli sbocchi nell insegnamento scolastico, si potrebbe risentire negativamente della mancanza di investimenti (economici e normativi) sulla cultura da parte delle istituzioni pubbliche che favoriscano, tramite l iniziativa privata regolamentata e programmata, un sistema integrato tra servizi e iniziative culturali. La giusta interconnessione sinergica tra Musei, Siti Archeologici, Teatri, Concerti, vari eventi musicali, artistici e culturali, percorsi enogastronomici, passeggiate culturali e paesaggistiche, alberghi, ristoranti, servizi alla persona, servizi ludici, gestione del territorio, trasporti, ricerca e innovazione, che renderebbe possibile la creazione di migliaia di posti di lavoro stabili nel tempo, tra cui, quelli dei musicisti che potrebbero far parte di orchestre stabili, di produzioni teatrali-musicali e ogni altra iniziativa lavorativa in cui può essere utile il musicista pratico, anche nel supporto del recupero psicologico a integrazione della musicoterapia, ma anche l ingegnere del suono, il compositore (in varie situazioni anche per sigle pubblicitarie), l esperto di management di eventi musicali, ecc.. 28 febbraio Pagina 7 di 7