Caffè Dunant nr. 441 del 19 ottobre 2010
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- Geraldo Ferdinando Palmisano
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1 Caffè Dunant nr. 441 del 19 ottobre 2010 Notiziario Contenuto: Dichiarazione Portata e applicazione del principio della competenza universale Traduzione non ufficiale di Serena Corniglia Comunicato stampa 10/186 Il CICR firma un accordo di cooperazione con la CEEAC Traduzione non ufficiale di Serena Corniglia Comunicato stampa 10/180 Repubblica centrafricana/sudan: sette bambini riuniti con la loro famiglia dopo essere sfuggiti alla violenza Traduzione non ufficiale di Maria Grazia Baccolo 4- Sabato 23 ottobre 2010, il Comitato Locale CRI Milano organizza Riunione del gruppo di lavoro sulla Storia della CRI in Lombardia (ore 10.30) Centenario della morte di Henry Dunant, Letture di Paolo Vanni (ore 14.30) Museo Internazionale della Croce Rossa, Castiglione delle Stiviere 5- Convegno Mediterraneo: area di svolta, una riflessione internazionale Organizzato da Assokipling Associazione culturale e di impegno civile e Comune di Firenze Commissione Consiliare n. 7, 23 ottobre 2010, ore 10.00, presso Palazzo Vecchio Salone de Dugento, Firenze 6- Convegno Ideali umanitari e guerra: riflessioni a cento anni dalla morte di Henry Dunant Roma, 26 ottobre 2010, ore
2 Dichiarazione Portata e applicazione del principio della competenza universale Assemblea generale delle Nazioni Unite, 65 sessione, 6 Commissione, Punto 86 dell ordine del giorno. Dichiarazione del CICR, New York, 15 ottobre Traduzione non ufficiale di Serena Corniglia Signor Presidente, il CICR si felicita dell interesse delle Sesta Commissione e dal Segretario Generale per la questione della portata e dell applicazione del principio della competenza universale. Questo tema riveste in effetti una grande importanza per la messa in atto effettiva del diritto internazionale umanitario, ragione per cui il CICR vi accorda un grande interesse. E oggi ameremmo passare rapidamente in rassegna, con gli Stati membri, i principi che determinano la competenza di una giurisdizione a riconoscere delle violazioni gravi del diritto umanitario, quali sono i crimini di guerra. Da più di 60 anni, gli Stati parte alle Convenzioni di Ginevra del 1949 sono tenuti a stabilire e esercitare una competenza universale in riguardo alle infrazioni gravi definite in questi strumenti. In effetti, le Convenzioni di Ginevra prevedono che le Parti Contraenti abbiano l obbligo di ricercare le persone sospettate di aver commesso tali infrazioni, indipendentemente dalla loro nazionalità e dal luogo in cui il crimine è commesso, e di deferirle ai propri tribunali oppure di trasferirle per il processo ad un altra Parte Contraente. Questa regola è stata adottata nel 1949, all indomani della Seconda Guerra Mondiale, poiché gli Stati volevano assicurarsi che gli autori di infrazioni gravi alle Convenzioni di Ginevra non potessero trovare rifugio da alcuna parte. Il consenso è oggi ancora più ampio, poiché questi strumenti sono stati ratificati da tutti i paesi. La ratifica si accompagna all obbligo, per tutti gli Stati, di stabilire e di esercitare una competenza universale in materia di violazioni gravi. Per gli Stati parte al Primo Protocollo Addizionale, la stessa obbligazione si applica alle infrazioni gravi definite in questo strumento. Il CICR considera incoraggiante il fatto che numerosi Stati abbiano reso conforme la loro legislazione nazionale alle loro obbligazioni. Queste leggi non sono rimaste lettera morta, visto che un certo numero di sospettati sono stati giudicati da tribunali nazionali per violazioni gravi sulla base del principio della competenza universale. Ma tutti gli Stati sono tenuti a mettere scrupolosamente in atto le disposizioni delle Convenzioni di Ginevra e a includere la competenza universale in materia di infrazioni gravi nel loro sistema giuridico. In più, la pratica degli Stati ha confermato il principio consuetudinario in virtù del quale gli Stati possono ugualmente esercitare la loro competenza universale per altri crimini di guerra, che si aggiungono alle infrazioni gravi alle Convenzioni di Ginevra e al Primo Protocollo Addizionale. Si tratta, in particolare, dei crimini di guerra riconosciuti nello Statuto della Corte Penale Internazionale (CPI) e di quelli che sono individuati dal diritto consuetudinario. 2
3 Evidentemente, la competenza universale non costituisce l unico modo di combattere l impunità. Di fatto, le basi tradizionali o classiche di esercizio della competenza penale giurisdizione personale e territoriale dovrebbero restare e probabilmente resteranno i principali criteri osservati. In virtù di questi principi, gli Stati hanno l obbligo di indagare sui crimini di guerra commessi da un loro cittadino o da membri delle loro forze armate o commessi sul loro territorio e di tradurre in giudizio gli autori di tali crimini. La competenza universale non è che una misura estrema, che mira a garantire che nessuno sfugga alla giustizia. Signor Presidente, la protezione effettiva delle vittime di guerra esige la messa in atto effettiva del diritto umanitario e la messa in atto effettiva del diritto umanitario esige, essa stessa, misure di prevenzione e misure di esecuzione. L attuazione del diritto umanitario e la lotta contro l impunità devono essere rinforzate dall adozione di disposizioni legislative nazionali che creino il quadro giuridico adeguato affinché gli autori delle infrazioni gravi e di altri crimini di guerra siano perseguiti. Il CICR, inoltre, approfitta dell occasione che gli è stata qui offerta, per invitare l insieme degli Stati a mettere in atto un quadro giuridico nazionale adeguato. Essi potranno, così, quando ciò si rivelerà necessario, assumere il ruolo che spetta loro, al fine di mettere in atto il diritto umanitario e di contribuire a proteggere le vittime della guerra nel mondo intero. Il principio della competenza universale fa parte integrante di questo quadro giuridico; è un principio che è profondamente ancorato nel diritto umanitario. Esso è essenziale affinché i crimini di guerra, comprese le violazioni gravi alle Convenzioni di Ginevra, non restino impuniti. Il CICR continuerà a seguire con molto interesse le discussioni della Sesta Commissione sulla competenza universale. Noi siamo disponibili ad apportare il nostro contributo al dibattito che si svilupperà su tale questione e ai futuri rapporti del Segretario Generale. Come sempre, il CICR è qui all ONU a disposizione degli Stati o di gruppi di Stati per discutere su questo tema. Vi ringrazio per la vostra attenzione Tratto dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa: 3
4 Comunicato stampa 10/186 Il CICR firma un accordo di cooperazione con la CEEAC Yaoundé (CICR) Il Comitato Internazionale della Croce Rossa e la Comunità Economica degli Stati dell Africa Centrale (CEEAC) hanno concluso un accordo di cooperazione che contribuirà a rinforzare le relazioni fra due organizzazioni e a migliorare il coordinamento delle loro attività. Traduzione non ufficiale di Serena Corniglia L accordo è stato firmato oggi [ , n.d.t.] a Libreville dal generale Louis Sylvain- Goma, segretario generale della CEEAC e Patrick L'Hôte, capo delle operazioni del CICR per l Africa Centrale e Australe. Con questo documento, le due organizzazioni si impegnano a consultarsi regolarmente su questioni di interesse comune, principalmente nel settore della protezione dei civili colpiti da conflitti armati e da altre forme di violenza (come i rifugiati e gli sfollati interni) e della ricostruzione dopo un conflitto o ancora dei problemi specifici dell Africa in relazione alle armi, in particolare le mine terrestri o la proliferazione delle armi leggere. La CEEAC si impegnerà, inoltre, con il sostegno del CICR, a promuovere il diritto internazionale umanitario e a incoraggiare gli Stati membri a rispettare pienamente i trattati pertinenti. Presente in tutti i paesi membri della CEEAC (Angola, Burundi, Camerun, Repubblica Centroafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Guinea Equatoriale, Sao Tomé e Principe, Chad), il CICR lavora in collaborazione con le Società Nazionali per portare assistenza e protezione alle persone colpite dai conflitti armati o da altre situazioni di violenza. L Africa rappresenta più di un terzo del budget annuale del CICR e la Repubblica Democratica del Congo e il Chad figurano fra le operazioni più vaste dell istituzione. Tratto dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa: 4
5 Comunicato Stampa 10/180 Repubblica centrafricana/sudan: sette bambini riuniti con la loro famiglia dopo essere sfuggiti alla violenza Bangui/Kartum (CICR) Sette bambini sono stati riuniti alle loro famiglie a Obo (Repubblica centrafricana) e nel Sud Sudan con l aiuto del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) Traduzione non ufficiale di M.Grazia Baccolo Erano stati separati dai propri parenti diversi anni fa, in occasione delle violenze armate accadute nella regione. «Questi bambini hanno provato immense sofferenze e gli è stata rubata una buona parte della loro infanzia» constata Alexandra Goodlad, capo ufficio del CICR nell est della Repubblica centrafricana. Un aereo del CICR ha portato quattro bambini di Obo a Tambura, nel Sud Sudan, poi a Juba e a Yei, prima di ripartire da Tambura per Obo con altri 3 bambini che sono stati portati a casa loro nella Repubblica Centrafricana. «Ritrovare le loro famiglie è una prima tappa del lungo cammino verso la guarigione» ha spiegato la Signora Goodlad. David, 17 anni, e il suo giovane fratello Peter, sono stati rapiti nel 2008, quando un gruppo armato ha attaccato il loro villaggio al Sud-Sudan. I due fratelli sono stati separati e continuamente spostati, passando prima nella Repubblica democratica del Congo, poi nella Repubblica Centrafricana. «Ogni giorno, dovevamo portare pesanti catene ai piedi nudi e attraversare la savana,» racconta David «Coloro che erano troppo deboli venivano uccisi o abbandonati senza cibo. Ho sognato molte volte il giorno nel quale avrei potuto finalmente rientrare a casa.» Ora, quando David è riuscito finalmente a fuggire, si è trovato lontano da casa sua, nel nord-est della Repubblica Centrafricana. Si è rivolto alla Società centrafricana della Croce Rossa che ha preso contatto con il CICR che si è occupato di David a Bangui, e ha iniziate le ricerche per ritrovare la sua famiglia nel Sudan. Quando è ritornato in Sudan, David ha scoperto che a Peter era successa la stessa cosa. «E un momento indimenticabile per noi, dice il fratello più grande. Noi avevamo perso tutte le speranze. Ciascuno di noi pensava che l altro fosse morto». Ristabilire i legami familiari è una delle priorità del Movimento internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Dall inizio del 2010, il CICR e la Società centrafricana della Croce Rossa hanno permesso lo scambio di 417 messaggi Croce Rossa e hanno riunito nove bambini con le loro famiglie. Nel Sudan, il CICR e la Mezzaluna Rossa sudanese hanno trasmesso più di messaggi e riunito 13 bambini con le loro famiglie. Tratto dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa: !OpenDocument 5
6 4- Il Comitato Locale CRI Milano organizza presso Museo Internazionale della Croce Rossa, Via Garibaldi Castiglione delle Stiviere (MN) Sabato 23 ottobre 2010 Ore Riunione del gruppo di lavoro sulla Storia della CRI in Lombardia Coordinamento Prof. Costantino Cipola e Alessandro Porro Ore Centenario della morte di Henry Dunant Letture di Paolo Vanni Per maggiori informazioni: Segreteria Comitato Locale CRI Milano presidente@crimilano.org Museo Internazionale della Croce Rossa Scarica la comunicazione all indirizzo: 6
7 5- Convegno Mediterraneo: area di svolta, una riflessione internazionale Organizzato da Assokipling Associazione culturale e di impegno civile e Comune di Firenze Commissione Consiliare n ottobre 2010, ore Palazzo Vecchio Salone de Dugento Firenze Locandina ed invito ai links: 7
8 6- Convegno Ideali umanitari e guerra: riflessioni a cento anni dalla morte di Henry Dunant 26 ottobre 2010, ore 17.00, Sede della Croce Rossa Italiana, Via Toscana 12, Roma Ingresso libero fino a esaurimento posti Programma definitivo INTRODUZIONE FRANCESCO ROCCA Commissario Straordinario della Croce Rossa italiana SALUTI CHARLES KLEIBER Presidente del Consiglio di Fondazione dell'istituto Svizzero di Roma SANDRINE SALERNO Sindaco della città di Ginevra RELAZIONE DI APERTURA: BERNARDINO REGAZZONI Ambasciatore di Svizzera in Italia L'azione della Svizzera in materia di Diritto Internazionale Umanitario INTERVENTI: JAKOB KELLENBERGER Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa - CICR Sfide attuali del CICR e prospettive nell'ambito dei conflitti contemporanei MAURIZIO MORENO Ambasciatore, Presidente dell'istituto Internazionale di Diritto Umanitario L'istituto Internazionale di Diritto Umanitario: quarant'anni di attività al servizio del dialogo e degli ideali umanitari PAOLO VANNI Docente dell'università di Firenze - Croce Rossa italiana L'alfa e l'omega della Croce Rossa: Un Souvenir de Solferino PAOLA GAETA Docente dell'università di Ginevra Imparzialità e neutralità dell'azione umanitaria: sfide e limiti nelle guerre contemporanee MODERATRICE PAOLA CERESETTI RSI - Radiotelevisione svizzera di lingua italiana Corrispondente presso il Palazzo Federale Svizzero CONCLUSIONI MASSIMO BARRA Presidente della Commissione Permanente della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa - Croce Rossa Italiana Link: 8
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