ISPI Master in Diplomacy a.a. 2016/ febbraio I TRIBUNALI PENALI INTERNAZIONALI di: Christian Ponti

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1 ISPI Master in Diplomacy a.a. 2016/ febbraio 2017 I TRIBUNALI PENALI INTERNAZIONALI di: Christian Ponti

2 Tribunali penali internazionali ad hoc per la Ex-Jugoslavia e per il Ruanda (istituiti dal Consiglio di sicurezza ONU) Corte penale internazionale (istituita mediante trattato internazionale; lavori preparatori dell Assemblea generale ONU e conferenza istitutiva (rinvio) Tribunali penali misti o internazionalizzati

3 Organi giurisdizionali a composizione mista (giudici e statuti) 2 categorie: Organi dello Stato: Camere straordinarie cambogiane Corti in Kosovo Panels di Timor Est Tribunale speciale Iraq Organi istituiti mediante accordi internazionali: Tribunale speciale Sierra Leone

4 Tribunali militari internazionali di Norimberga (1945) e di Tokyo (1946) Il progetto di statuto di una Corte penale permanente Nel 1947 l Assemblea generale delle Nazioni Unite conferisce alla Commissione di diritto internazionale il mandato di elaborare uno Statuto di Corte penale internazionale permanente e un Codice dei crimini contro l umanità I difficili lavori della CDI e la guerra fredda La fine della guerra fredda e il nuovo (dis)ordine mondiale

5 Tribunale penale internazionale per la ex- Jugoslavia (ICTY) Ris. 827/1993 del Consiglio di Sicurezza decisione vincolante per tutti gli Stati membri fondata sul Cap. VII della Carta (ICTY, caso Tadić) anche gli Stati sorti dalla dissoluzione della Jugoslavia sono obbligati a collaborare con il Tribunale

6 Tribunale penale internazionale per il Ruanda (ICTR) Ris. 955/1994 del Consiglio di Sicurezza

7 1989 nuova proposta per la costituzione di un tribunale competente a giudicare i crimini legati al traffico di stupefacenti permanente nuovo mandato alla Cdi 1994 approvazione del progetto di Statuto della Corte penale internazionale 1996 approvazione del progetto di Codice dei crimini internazionali 1995 Comitato preparatorio (PrepCom) composto da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite quattro sessioni fra il 1996 ed il Ris. 51/207 convocazione della conferenza diplomatica Roma 18 giugno - 17 luglio Stati 17 organizzazioni internazionali 14 agenzie specializzate 124 organizzazioni non governative

8 Entrata in vigore 1 luglio Stati Parti 34 dell Africa 19 dell Asia 18 dell Europa orientale 28 dell America Latina e Caraibi 25 dell Europa occidentale e altri Stati

9 È un tribunale internazionale permanente istituito mediante accordo internazionale Ha personalità giuridica internazionale Non è un organo delle Nazioni Unite Accordo di relazione con le Nazioni Unite (2004) Ha sede all Aja

10 giurisdizione temporanea ad hoc ICTY: crimini commessi nel territorio dell'ex Jugoslavia a partire dal 1991 ICTR: crimini compiuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 1994 in Ruanda negli Stati limitrofi da cittadini ruandesi il Consiglio di Sicurezza porrà fine all attività dei due Tribunali quando la loro funzione sarà esaurita

11 Carattere permanente esercita la giurisdizione quando: lo Stato nel cui territorio (navi, aeromobili) è stato compiuto il crimine lo Stato di cui l accusato è cittadino sono parti dello Statuto o hanno accettato la competenza della Corte ad hoc

12 la giurisdizione della Corte può essere attivata da uno Stato parte Meccanismo del self-referral: 2003 Uganda 2004/2014 Repubblica democratica del Congo 2005 Repubblica Centrafricana 2012 Mali il Procuratore 2010 Kenya 2011 Costa d Avorio 2016 Georgia

13 Il Consiglio di Sicurezza agendo in base al Cap. VII della Carta ONU può sottoporre una situazione al Procuratore Ris del 2005 (Darfur) - Ris del 2011 (Libia) o non sono Stati parti Il Consiglio di Sicurezza può sospendere per un anno le indagini e la stessa azione penale già avviata

14 ICTY/ICTR Camere di primo grado Massimo 9 giudici Camera d'appello (sette giudici) Procuratore (Prosecutor) indipendente potere di avviare d'ufficio l'azione penale

15 18 giudici eletti dall Assemblea degli Stati parti Presidenza Camere Preliminare I grado Appello Procuratore (Prosecutor) indipendente Cancelliere (Registrar) Segretariato permanente

16 ICTY persone fisiche accusate di infrazioni gravi delle Convenzioni di Ginevra del 1949 (art. 2: norme sulla protezione delle persone e dei luoghi) violazioni delle leggi e degli usi di guerra (art. 3: norme sulla condotta delle ostilità) genocidio (art. 4) crimini contro l'umanità commessi in situazione di conflitto armato internazionale o interno contro la popolazione civile (art. 5)

17 ICTR persone fisiche accusate di genocidio (art. 2) crimini contro l'umanità (art. 3) violazioni gravi dell'art. 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del II Protocollo aggiuntivo del 1977 (art. 4)

18 Art. 1: i più gravi crimini di portata internazionale compiuti da persone fisiche (art. 25.1) Art. 5: Crimini + Aggressione Art. 6: genocidio = Conv Art. 7: crimini contro l umanità (11 fattispecie) attacco esteso o sistematico Art. 8: crimini di guerra (50 fattispecie) anche crimini singoli e indipendenti 2.a = infrazioni gravi Conv. Ginevra (8 fattispecie) 2.b = altre serie violazioni dir. conflitti armati internaz. (26 fattispecie) 2.c = violazioni gravi art. 3 comune (4 fattispecie) 2.e = altre serie violazioni dir. conflitti armati interni (12 fattispecie) Art. 9: Elements of Crimes (sussidiari)

19 Giurisdizione concorrente dei tribunali nazionali Primato dell ICTY Obbligo di collaborazione Ne bis in idem

20 Complementarità della giurisdizione della Corte rispetto alle giurisdizioni nazionali (Preambolo, art. 1) (artt. 15, 17, 18 e 19) un caso è improcedibile se su di esso uno Stato parte esercita o ha esercitato la sua giurisdizione un caso non è sufficientemente grave (art. 17) Rispetto del ne bis in idem (artt. 17, let. (c) e 20)

21 la Corte può valutare nel merito la capacità e la volontà degli Stati parti di esercitare la propria giurisdizione Uno Stato dimostra mancanza di volontà (unwillingness) quando: i) Le autorità nazionali hanno condotto il procedimento allo scopo di proteggere la persona interessata dalla responsabilità penale ii) Vi è stato un ingiustificato ritardo nel procedimento interno iii) Il procedimento interno non è stato condotto in modo indipendente e imparziale

22 Si ha l incapacità (inability) dello Stato quando si verifica un collasso totale o sostanziale del sistema giudiziario nazionale e pertanto uno Stato non è in grado di: - arrestare le persone accusate - raccogliere le prove - Svolgere i processi

23 Garanzie processuali degli imputati non possono essere giudicati in contumacia Tutela delle vittime e dei testimoni Pene detentive in base alla "prassi dei tribunali statali pene pecuniarie aggiuntive Esecuzione sentenze

24 Apertura dell indagine: Procuratore con convalida della Camera preliminare Inchieste: Procuratore con la cooperazione degli Stati (Cap. IX) Stati parti: obbligo di cooperare Stati terzi: raccomandazioni Sentenza a maggioranza dei giudici Riparazioni alle vittime anche ex officio

25 Art. 77: Reclusione (max 30 anni, ergastolo in casi eccezionali) Art. 80: gli Stati possono mantenere la pena di morte Art. 103: esecuzione della pena (Stati incaricati) Art. 106: controllo della Corte

26 Risoluzioni CDS n (2003) e n (2004) Strategia: trasferimento procedimenti alle giurisdizioni nazionali Risoluzione CDS n (2010) sulla istituzione «Residual Mechanism for Criminal Tribunals» - Prassi giudiziaria: processi completati La «legacy» evoluzione diritto internazionale penale riconciliazione (giustizia e pace)?

27 Aspetti positivi Valore storico istituzione CPI Criticità Carattere «politico» / «africanizzazione e de-africanizzazione CPI Mancanza di universalità Bilancio di prassi giudiziaria fallimentare Mancanza di cooperazione Stati