IL FUMO NEI LUOGHI DI LAVORO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL FUMO NEI LUOGHI DI LAVORO"

Transcript

1 Sezione Abruzzo Nucleo Provinciale di L Aquila IL FUMO NEI LUOGHI DI LAVORO La consulenza del Medico Competente e del RSPP Il ruolo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Maurizio Ardingo Coordinatore Provinciale AIAS L Aquila

2 Fumo nei luoghi di Lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 626/94 Titolo VII-bis Il mio intervento è articolato nella fase temporale dal giugno al 10 gennaio 2005 illustrando le modalità operative e le relative competenze tecniche del RSPP all interno dei luoghi di lavoro giugno 2002 data certa fumo passivo = cancerogeno 10 gennaio 2005 entrata in vigore legge 3 del

3 Nel giugno del 2002 ci furono le conclusioni dello studio IARC Il fumo passivo classificato come sostanza cancerogena di Gruppo I per l essere umano. Nel giugno del 2002 è entrato in vigore il D.Lgs. n. 25 del 2002, recependo la direttiva europea n. 24 del 1998, e modificando il D.Lgs. 626/94, introducendo il Titolo VII-bis 3

4 Nel periodo temporale preso in riferimento, ci siamo trovati con situazioni nelle quali nei luoghi di lavoro era *consentito/permesso fumare quindi presenza di sostanze contenute nel fumo di sigaretta quindi esposizione da agenti chimici pericolosi * Il divieto di fumare, con la precedente legislazione, trovava applicazione solo nei luoghi di lavoro pubblici aperti al pubblico e nei luoghi specificamente indicati nella Legge 11 novembre 1975 n

5 con la scenario tecnico-legislativo appena illustrato, viene introdotto in tutte le aziende ed enti pubblici la presenza del Rischio Chimico nei luoghi di lavoro Occorre pertanto integrare il Documento di Valutazione Rischio capitolo Rischio Chimico, individuando preliminarmente l eventuale presenza di agenti chimici pericolosi e valutarne i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori ai sensi dell art. 72 quarter - quinquies- sexies. 5

6 Stiamo parlando di rischio chimico per esposizione da fumo passivo pertanto è da verificare tecnicamente come e quando una persona involontariamente respira il fumo di tabacco consumato da altri. In questo caso il non fumatore non fumatore respira il fumo prodotto dalla combustione della sigaretta più quello che è stato prima inalato e successivamente espirato dai fumatori. 6

7 Gli studi ci dicono: che il fumo è il principale inquinante dell aria che respiriamo negli ambienti confinati; ci sono almeno 15 milioni di persone catalogate come fumatori passivi; il 52% dei bambini nel secondo anno di vita è abitualmente esposto al fumo passivo, il 38% degli esposti ha almeno un genitore che fuma in casa. da una stima (ISTAT) gli italiani che vivono con fumatori sono circa il 27%. 7

8 valutarne il rischio, diventa difficile come si fa a ridurre al minimo il numero dei lavoratori che sono o potrebbero essere esposti? come si fa a ridurre al minimo della quantità di agenti presenti sul luogo di lavoro? appunto come fare? 8

9 Gli agenti chimici pericolosi sono definiti ai sensi dell art. 72-ter comma 1 1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del D.Lgs. 52/97 2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del D.Lgs. 285/98 3) agenti chimici che, pur non essendo classificabili come pericolosi, in base ai punti 1) e 2), possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche, tossicologiche e/o nel modo in cui sono presenti sul luogo di lavoro,.. 9

10 E indubbio che il fumo di sigaretta (e di altri derivati del tabacco) rientra tra gli agenti chimici pericolosi (definiti dall art. 72-ter, comma 1, numero 3) accertato ciò 10

11 essendo il ruolo del RSPP di supporto tecnico al datore di lavoro, occorre dare delle risposte tecniche alla tematica del fumo passivo presente nei luoghi di lavoro. come? mediante la valutazione del Rischio Chimico, applicando quelle che sono le regole certe di una valutazione del rischio, all interno di una azienda, con presenza di sostanza e/o preparato pericoloso, quindi cancerogeno. 11

12 Applicazione anomala della scheda di valutazione del Rischio Chimico Tipo di Sostanza/Preparato: Fumo di Sigaretta e di altri derivati del tabacco Classificazione: Agente cancerogeno categoria I - IARC Composti gassosi presenti : monossido di carbonio, ammoniaca, formaldeide, ossidi di azoto, benzene, metilammina e dimetilammina, acido formico, acido acetico, toluene, etc. Composti solidi presenti nelle polveri: benzo(a)pirene, anatabine, fenoli, catecoli, anilina, 2-toluidina, 2-naftilammnina, etc. (sottolineati vengono indicati alcuni dei cancerogeni presenti) 12

13 Attività associata: La presenza di fumo di sigaretta attivo non è legata ad alcuna attività produttiva bensì ad abitudini di vita del personale dipendente. - abitudine di vita (fumo attivo) - presenza di fumatori nel luogo di lavoro (fumo passivo) Mansione/i interessate: tutte,ove non previsto in maniera esplicita un divieto di fumo per motivi legati alla prevenzione incendi e/o ai sensi della Legge 11 novembre 1975, n. 584 e della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 dicembre

14 Quantità utilizzata: non valutabile; una indicazione quantitativa della presenza del fumo di sigaretta, per la peculiarità e diversificazione delle situazioni, non è riportabile. Modalità di esposizione: inalazione Frequenza di esposizione: variabile secondo le circostanze Scheda di sicurezza: non applicabile; per quanto riguarda le caratteristiche del fumo di sigaretta; per la tipologia dei composti presenti, per la capacità degli stessi di penetrare nell organismo e per le diverse vie di assorbimento. 14

15 Conclusioni valutazione rischio chimico: Il fumo di tabacco contiene: sostanze chimiche presenti: n 4000 circa, alcune delle quali dotate di marcate proprietà irritanti; sostanze sospettate o riconosciute cancerogene: n 60 circa, tutte con possibile causa di cancro i risultati della valutazione del rischio da agenti chimici hanno dimostrato che in base alla tipologia, alla quantità degli agenti in gioco ed alle modalità e frequenza di esposizione è presente presso i Luoghi di lavoro un rischio classificato: Moderato / Non Moderato 15

16 Quali i Programmi di interventi da attuare? La presenza in un luogo di lavoro di un agente cancerogeno implica la necessità di adottare misure tecniche, organizzative e procedurali atte ad eliminare o almeno ridurre l esposizione dei lavoratori, così come previsto dall articolo 3 (Misure generali di tutela) e dall articolo 4 (Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto) del D.Lgs. 626/94. 16

17 Ho estremizzato il concetto di valutazione del rischio e giocato nel metodo di applicazione, le conclusioni tecniche-scientifiche però sono reali e vere. In presenza di fumo passivo in azienda il Rischio Chimico è: Moderato / Non Moderato 17

18 Altro aspetto rilevante: Nel periodo temporale preso in riferimento al giugno 2002 sono presenti alcune Sentenze che destano ansie ed apprensione sia ai datori di lavoro che al RSPP e MC 18

19 Sentenza Corte Costituzionale del 11 Dicembre 1996 n. 339 che ha affermato due principi: a) il datore di lavoro ha l obbligo di tutelare i dipendenti dal fumo passivo; b) il diritto alla salute prevale sul libero comportamento di fumare. 19

20 Sentenza primo grado Il giorno 1 marzo 2002 è stata emessa la sentenza della causa intentata contro due dirigenti di una grande azienda di Milano, che i giudici hanno ritenuto responsabili per la mancata tutela ambientale di una dipendente deceduta per un attacco d'asma acuto, durante la pausa pranzo di un giorno lavorativo nel settembre Il tribunale ha condannato in primo grado due dirigenti a 3 mesi con la condizionale, riconoscendo l'esposizione al fumo passivo come concausa nel decesso di una impiegata. I giudici hanno ritenuto responsabili due dirigenti per la mancata tutela ambientale 20

21 L unico modo per adempiere all art.72sexies,comma1 che recita : Il datore di lavoro, sulla base dell attività e della valutazione dei rischi, (di cui all art. 72-bis), provvede affinché il rischio sia eliminato o ridotto come.. applicando e facendo rispettare in tutti i luoghi dell azienda il divieto di fumo, 21

22 solo oggi con l entrata in vigore della Legge n 3 del e con i chiarimenti della Circolare del Ministero della Salute del 17 dicembre 2004 il divieto di fumo è stato esteso in tutti i locali chiusi, pubblici e privati, stabilendo il principio che non fumare, nei locali chiusi, è la regola. 22

23 con l applicazione della legge, di fatto viene eliminato il Rischio Chimico derivante da fumo di sigaretta e di altri derivati del tabacco all interno dei luoghi di lavoro 23

24 ..e per gli RSPP sono terminate le competenze tecniche..rimangono gli aspetti di consulenza nei confronti del D.L. (se richiesti) nell applicazione della Legge n 3 24

25 Divieto di Fumo nei luoghi di Lavoro ai sensi della Legge 16 gennaio 2003 n 3 art. 51 Circolare interpretativa del Ministero della Salute del 17 dicembre bre

26 Legge 16 gennaio 2003 n 3 Art. 51 (Tutela della salute dei non fumatori) 1. E' vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di: a) quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico; b) quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati. di certo non è stata chiarificatrice 26

27 Circolare interpretativa del Ministero della Salute del 17 dicembre 2004 Il divieto di fumare trova applicazione non solo nei luoghi di lavoro pubblici, ma anche in tutti quelli privati, che siano aperti al pubblico o ad utenti. Tale accezione comprende gli stessi lavoratori dipendenti in quanto "utenti" dei locali in cui prestano la loro attività lavorativa. Il divieto di fumare si applica anche negli studi professionali e negli uffici aperti unicamente ad utenza interna. 27

28 Quali le competenze in azienda Il datore di lavoro impone il divieto di fumo e ne garantisce il rispetto riporta la decisione e le modalità di attuazione in azienda.(resta comunque il garante del rispetto del divieto, altrimenti è culpa in vigilando sono previste sanzioni penali a carico del datore di lavoro, dirigenti e preposti e MC, che vanno dall arresto da tre a sei mesi o con l ammenda da 1.549,00 Euro a 4.131,00 Euro 28

29 Assegnazione dei compiti a cura del Datore di Lavoro NOMINA 29

30 1 Individuazione dei locali in cui viene imposto il divieto di fumo ; 2 Individuazione delle metodologie di accertamento di violazione, conforme alle nuove norme sul divieto di fumo; 3 Designazione degli incaricati per l accertamento della violazione ; 30

31 4 Segnalare con appositi cartelli il divieto di fumo nei locali dell azienda, azienda, indicando i responsabili del controllo; 5 individuazione di una Politica Politica Aziendale inerente il Fumo Passivo e darne evidenza nelle procedure di attuazione dell eventuale eventuale SGS 31

32 Considerazioni.. con l equivalenza Utente = Lavoratore (circolare interpretativa del ) il divieto di fumo è esteso di fatto in tutti i locali chiusi, pubblici e privati, per gli RSPP sono terminate le competenze tecniche, ma è anche vero che non può venir meno l impegno morale-socialeculturale da consulente del Datore di Lavoro di far comprendere e quindi rispettare una Legge che di sicuro se applicata aumenta il grado di civiltà all interno dell azienda. 32

33 Constatazioni.. Un rapporto comparso su un autorevole rivista *medica internazionale, ha preso in esame l efficacia degli interventi per la riduzione dell esposizione al fumo e al fumo passivo. Il rapporto ha concluso che i divieti e le limitazioni del fumo nei luoghi di lavoro e nei locali aperti al pubblico, tramite leggi e regolamenti, sono fortemente raccomandati in quanto si è dimostrata la capacità di ridurre l esposizione al fumo passivo e di ridurre notevolmente il numero di sigarette fumate quotidianamente. * il New England Journal of Medicine (Schroeder SA. Tobacco Control in the Wake of the 1998 Master Settlement Agreement. N Engl J Med ;3: ) 33

34 È anche vero che il proibizionismo da solo non basta, in quanto non educativo, parallelamente devono essere sviluppate idonee azioni di sensibilizzazione improntate sul cambio delle abitudini di vita, disassuefazione dal fumo, rispetto reciproco e buon senso; 34

35 .è pertanto auspicio di tutti avere luoghi di lavoro salubri e privi di inquinanti derivanti da Fumo Passivo diventa invece un dovere morale e sociale, nel 21 secolo, provare a diminuire la primaria causa di morte prematura derivante del fumo di tabacco. 35

Normativa sul divieto di fumo nei luoghi di vita e di lavoro

Normativa sul divieto di fumo nei luoghi di vita e di lavoro Ministero della Salute LOGO REGIONALE LOGO AZIENDALE Progetto CCM Definizione e implementazione di un sistema di monitoraggio del rispetto della normativa sul fumo in Italia : monitoraggio negli ambienti

Dettagli

Decreto legislativo , n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265)

Decreto legislativo , n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265) Decreto legislativo 19.09.1994, n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265) Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE,

Dettagli

Aspetti epidemiologici del fumo Quadro legislativo nazionale

Aspetti epidemiologici del fumo Quadro legislativo nazionale Aspetti epidemiologici del fumo Quadro legislativo nazionale Franco Roscelli Medicina del Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica Azienda USL di Parma Langhirano 17 maggio 2008 Magazine of Wall Street -

Dettagli

Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno

Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Secondo il Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e l Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 1 disposizioni generali SPP EPC Titolo IX del D.Lgs. 81/08 2 Titolo IX del

Dettagli

Ambienti di lavoro liberi dal fumo.di tabacco

Ambienti di lavoro liberi dal fumo.di tabacco Ambienti di lavoro liberi dal fumo.di tabacco D. Franchin, R. Paganoni, B. Pesenti, G.Luzzana Dipartimento di Prevenzione, ASL della Provincia di Bergamo; La IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca

Dettagli

AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI. A cura di: Danilo Monarca

AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI. A cura di: Danilo Monarca CORSO RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e dell Accordo tra Stato e Regioni 26 gennaio 2006 AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI A cura di: Danilo Monarca DEFINIZIONI

Dettagli

RISCHIO CHIMICO - Legislazione Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n 25

RISCHIO CHIMICO - Legislazione Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n 25 RISCHIO CHIMICO - Legislazione Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n 25 Art. 72-bis (Campo di applicazione): ( ) Il datore di lavoro determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro

Dettagli

Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009

Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009 D.Lgs.n 81 del 9 Aprile 2008 Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009 UNICO TESTO delle LEGGI SULLA SICUREZZA 1 PRIMA DEL D.LGS.81 DEL 2008? IL CODICE DI PROCEDURA CIVILE (1865 ) (Con la Legge 80/1898

Dettagli

COMUNE DI CARBONE (Provincia di Potenza)

COMUNE DI CARBONE (Provincia di Potenza) COMUNE DI CARBONE (Provincia di Potenza) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DELLA SALUTE CONTRO I DANNI DERIVANTI DAL FUMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 5 del 30.1.2012 Art. 1 Norme

Dettagli

Promozione della salute sul fumo nei luoghi di lavoro: l esperienza della ASL di Latina

Promozione della salute sul fumo nei luoghi di lavoro: l esperienza della ASL di Latina Promozione della salute sul fumo nei luoghi di lavoro: l esperienza della ASL di Latina Silvia Iacovacci, Roberto Lupelli, Antonio Sabatucci Dipartimento di Prevenzione ASL Latina FUMO-1 L abitudine al

Dettagli

Il Fumo di tabacco. U.F. Igiene e Sanità Pubblica 1

Il Fumo di tabacco. U.F. Igiene e Sanità Pubblica 1 Il Fumo di tabacco Il fumo di tabacco contiene più di 4.000 sostanze chimiche, di queste circa 60 sono sospettate o riconosciute cancerogene È la principale fonte di inquinamento dell aria negli ambienti

Dettagli

Si applica. Non si applica

Si applica. Non si applica NORMATIVE ABROGATE NORMATIVA ATTUALE 13 articoli in tutto dal 222 al 232 art. 233: campo applicazione art. 234: definizioni art. 235: sostituzione e riduzione art. 236: valutazione del rischio art. 237:

Dettagli

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula -PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B5 -CHIMICO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 37 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Durata del corso Corso di 68 ore da svolgersi

Dettagli

Che Cosa contiene la sigaretta. Dati statistici sul fumo. Fumo e gravidanza. I danni del fumo passivo

Che Cosa contiene la sigaretta. Dati statistici sul fumo. Fumo e gravidanza. I danni del fumo passivo Dr. Bernardi Simone MMG Pavullo 20/09/2014 Che Cosa contiene la sigaretta Dati statistici sul fumo Fumo e gravidanza I danni del fumo passivo CATRAME AGENTI OSSIDANTI MONOSSIDO DI CARBONIO NICOTINA TUMORI

Dettagli

Rischio Chimico. Definizioni

Rischio Chimico. Definizioni Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come

Dettagli

D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81* Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106**

D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81* Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106** LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81* Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106** Attuazione dell articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 35 del 20/05/2016

Decreto Dirigenziale n. 35 del 20/05/2016 Decreto Dirigenziale n. 35 del 20/05/2016 Dipartimento 55 - Dipartimento delle Risorse Finanziarie,Umane e Strumentali Direzione Generale 81 - DATORE DI LAVORO Oggetto dell'atto: COSTITUZIONE GRUPPO DI

Dettagli

Rischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana. Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3

Rischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana. Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3 Rischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3 Rischio Chimico D.Lgs 626/94 Titolo VII-bis Protezione da agenti chimici (inserito

Dettagli

Relazione alla proposta di legge regionale a iniziativa del Consigliere Carloni Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute.

Relazione alla proposta di legge regionale a iniziativa del Consigliere Carloni Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute. Relazione alla proposta di legge regionale a iniziativa del Consigliere Carloni Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute. Signori Consiglieri, Secondo i dati dell Organizzazione mondiale

Dettagli

R e l a z i o n e d i d i v i e t o s u l f u m o. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE LUCILIO Con Sezione ad Indirizzo Musicale

R e l a z i o n e d i d i v i e t o s u l f u m o. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE LUCILIO Con Sezione ad Indirizzo Musicale 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Con Sezione ad Indirizzo Musicale VIALE TRIESTE 81037 SESSA AURUNCA (CE) - DISTR. N 19 TEL. 0823/937127 FAX 0823/681856 E-Mail ceic8az004@istruzione.it Cod. Mecc. CEIC8AZ004

Dettagli

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE ED AMBIENTALE CORSO DI INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE ED AMBIENTALE CORSO DI INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE ED AMBIENTALE CORSO DI INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI

Dettagli

Le misure di prevenzione

Le misure di prevenzione Prevenzione del rischio cancerogeno Piano mirato di prevenzione Applicazione del vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di saldatura di acciai inox

Dettagli

Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009

Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009 D.Lgs.n 81 del 9 Aprile 2008 Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009 UNICO TESTO delle LEGGI SULLA SICUREZZA 1 PRIMA DEL D.LGS.81 DEL 2008? IL CODICE DI PROCEDURA CIVILE (1865 ) (Con la Legge 80/1898

Dettagli

Modelli organizzativi di applicazione del divieto di fumo negli Ospedali e Servizi Sanitari dell Azienda USL di Cesena

Modelli organizzativi di applicazione del divieto di fumo negli Ospedali e Servizi Sanitari dell Azienda USL di Cesena Modelli organizzativi di applicazione del divieto di fumo negli Ospedali e Servizi Sanitari dell Azienda USL di Cesena Bologna, 4 giugno 2009 1975 - Primo provvedimento legislativo In Italia fino al 1975

Dettagli

proposta di legge n. 183

proposta di legge n. 183 REGIONE MARCHE Assemblea legislativa proposta di legge n. 183 a iniziativa del Consigliere Carloni presentata in data 14 febbraio 2018 INTERVENTI DI LOTTA AL TABAGISMO PER LA TUTELA DELLA SALUTE 1 Art.

Dettagli

Cicche di sigaretta: relazione tra comportamento dei fumatori e salute

Cicche di sigaretta: relazione tra comportamento dei fumatori e salute II Giornata in Ricordo di Lorenzo Tomatis Cancerogenesi transgenerazionale: il conflitto di interessi C.R. Cesare Maltoni dell Istituto Nazionale B. Ramazzini Bentivoglio (BO) Cicche di sigaretta: relazione

Dettagli

Medici competenti e disassuefazione dal fumo. Riferimenti Normativi per i Medici Competenti, ruolo e possibilità d intervento. Dott.

Medici competenti e disassuefazione dal fumo. Riferimenti Normativi per i Medici Competenti, ruolo e possibilità d intervento. Dott. Medici competenti e disassuefazione dal fumo Riferimenti Normativi per i Medici Competenti, ruolo e possibilità d intervento Dott. Sandro Sanna Perché è necessaria la gestione del fumo sul lavoro Perché

Dettagli

X LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE. Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute AD IN IZIATIVA DEL CONSIGLIERE STEFANO MUGNAI

X LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE. Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute AD IN IZIATIVA DEL CONSIGLIERE STEFANO MUGNAI Firenze, 10/01/2018 X LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute AD IN IZIATIVA DEL CONSIGLIERE STEFANO MUGNAI Pagina - 1 - di 6 Relazione illustrativa La

Dettagli

VIETATO FUMARE Ruolo dell agente accertatore nella promozione della salute

VIETATO FUMARE Ruolo dell agente accertatore nella promozione della salute VIETATO FUMARE Ruolo dell agente accertatore nella promozione della salute Azienda USL Rimini Gruppo Progetto Territorio senza fumo Ospedali e Servizi Sanitari senza Fumo MATERIALI DEL CORSO http://www.ausl.rn.it/docebocms/page

Dettagli

Le malattie collegate

Le malattie collegate IL FUMO Che cos è? Il fumo è una sostanza gassosa derivata dalla combustione solitamente di tabacco che viene inalata dai fumatori. Questo porta molteplici effetti negativi sulla salute. Si definisce fumo

Dettagli

DI CHE COSA TRATTEREMO

DI CHE COSA TRATTEREMO Di Luca Bazzani E mail admin@lucabazzani.com DI CHE COSA TRATTEREMO Il workshop analizzerà le modifiche apportate alla gestione del Rischio Chimico in ambiente lavorativo alla luce del nuovo Testo Unico

Dettagli

Prot. N 4277/A23 Perfugas, AL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA COSSU MARIA LUISA A TUTTO IL PERSONALE

Prot. N 4277/A23 Perfugas, AL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA COSSU MARIA LUISA A TUTTO IL PERSONALE Prot. N 4277/A23 Perfugas, 18.10.2013 AL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA COSSU MARIA LUISA A TUTTO IL PERSONALE ALL ALBO LORO SEDI Oggetto: D.lgs 81/2008 Sicurezza e Salute dei lavoratori.

Dettagli

LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO «RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO» DOTT.SSA ANNA VENDITTI DOTT.SSA LAURA BARNABA Argomenti: Introduzione alla salute

Dettagli

Procedura e regolamento di sorveglianza sul DIVIETO DI FUMO nelle istituzioni SCOLASTICHE (ALLEGATO A)

Procedura e regolamento di sorveglianza sul DIVIETO DI FUMO nelle istituzioni SCOLASTICHE (ALLEGATO A) ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE STENIO Sezioni: Amministrazione, Finanza e Marketing Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni, Ambiente e Territorio Elettrotecnica ed Elettrotecnica Manutenzione

Dettagli

REACH e responsabilità di prodotto: informazioni da fornire e da ricevere lungo la catena del valore aggiunto.

REACH e responsabilità di prodotto: informazioni da fornire e da ricevere lungo la catena del valore aggiunto. REACH e responsabilità di prodotto: informazioni da fornire e da ricevere lungo la catena del valore aggiunto. Ilaria Malerba Servizio Sicurezza Prodotti e Igiene Industriale 26 marzo 2013 I formulatori

Dettagli

Lezione 10 AGENTI CHIMICI

Lezione 10 AGENTI CHIMICI Alternanza scuola-lavoro a.s. 2017/18 D. Lgs. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. 106/2009 Lezione 10 AGENTI CHIMICI? Il responsabile del progetto 1 Schema generale del corso 1. La salute e sicurezza sul

Dettagli

Rev. Motivo revisione Redatto Verificato Approvato 01 Seconda emissione Il RSPP Il Direttore Consiglio di Amm.ne

Rev. Motivo revisione Redatto Verificato Approvato 01 Seconda emissione Il RSPP Il Direttore Consiglio di Amm.ne Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Prodotti chimici pericolosi P07 Rev 01 del 16/01/12 1. DISTRIBUZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO ANTI-FUMOREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA

REGOLAMENTO ANTI-FUMOREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA REGOLAMENTO ANTI-FUMOREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA Art. 1 RIFERIMENTI NORMATIVI Il presente regolamento è emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare: art. 32 della Costituzione,

Dettagli

Sostanze pericolose. Maggio 2015

Sostanze pericolose. Maggio 2015 Maggio 2015 ? A quali agenti e sostanze inquinanti sono esposti i polmoni durante il lavoro? Che impatto hanno questi potenziali agenti e sostanze inquinanti? sull organismo umano? 2 10 Sostanze pericolose

Dettagli

PROCEDURA E REGOLAMENTO DI SORVEGLIANZA SUL DIVIETO DI FUMO NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

PROCEDURA E REGOLAMENTO DI SORVEGLIANZA SUL DIVIETO DI FUMO NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE PROCEDURA E REGOLAMENTO DI SORVEGLIANZA SUL DIVIETO DI FUMO NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 1. OGGETTO: La presente procedura ha per oggetto l'attuazione, nell'istituto "G. Guarini" di Modena, della normativa

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA RISCHI CANCEROGENI

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA RISCHI CANCEROGENI LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA RISCHI CANCEROGENI protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

Giunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro

Giunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro Allegato A) DISPOSIZIONI PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI CHIUSI, SEDI DI LAVORO DELL AMMINISTRAZIONE REGIONALE INDICE Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Ambito di applicazione del divieto

Dettagli

DANNI DA FUMO E RESPONSABILITÀ DEI PRODUTTORI DI SIGARETTE

DANNI DA FUMO E RESPONSABILITÀ DEI PRODUTTORI DI SIGARETTE DANNI DA FUMO E RESPONSABILITÀ DEI PRODUTTORI DI SIGARETTE Breve commento alla sentenza numero 12729, pronunciata dal Tribunale di Napoli, XI Sezione Civile, in data 15 dicembre 2004 A cura del dott. Mario

Dettagli

PALMA SENZA FUMO. Progetto che si articola nel corso del 2009 e primi mesi del 2010

PALMA SENZA FUMO. Progetto che si articola nel corso del 2009 e primi mesi del 2010 PALMA SENZA FUMO Progetto che si articola nel corso del 2009 e primi mesi del 2010 Il fumo di tabacco è la prima causa di morte evitabile e rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo

Dettagli

Percorso sanzionatorio nella P.A. : compiti dei Dirigenti e dei delegati/incaricati/accertatori

Percorso sanzionatorio nella P.A. : compiti dei Dirigenti e dei delegati/incaricati/accertatori Ministero della Salute LOGO REGIONALE LOGO AZIENDALE Progetto CCM Definizione e implementazione di un sistema di monitoraggio del rispetto della normativa sul fumo in Italia : monitoraggio negli ambienti

Dettagli

proteggere i non fumatori dai danni del fumo passivo

proteggere i non fumatori dai danni del fumo passivo Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Scuola Secondaria di 1 grado FRESA - PASCOLI Viale Europa ~ 84015 Nocera Superiore (SA) 081 933111 Telefax: 081 936230 C.F.: 94041550651 Cod: Mecc.: SAMM28800N

Dettagli

I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale:

I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali Il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (SPP) è composto da: Datore di Lavoro (DL DL)

Dettagli

COMUNE DI PONTEDERA PROVINCIA DI PISA

COMUNE DI PONTEDERA PROVINCIA DI PISA COMUNE DI PONTEDERA PROVINCIA DI PISA PREMESSA Il Comune riconosce l importanza di tutelare la salute pubblica contro i danni derivanti dal fumo attivo e passivo condividendo e applicando le normative

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA

CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA L art. 37 del D. Lgs. 81/08 prevede che il Datore di lavoro provveda alla formazione di tutti i lavoratori, secondo i contenuti e la durata previsti

Dettagli

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula -PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B4 -INDUSTRIA D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 32 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 ed Accordo Stato-Regione del 26 gennaio 2006

Dettagli

Il fumo di tabacco nei luoghi di lavoro. L Organo di Vigilanza nella gestione della problematica del fumo di tabacco nei luoghi di lavoro

Il fumo di tabacco nei luoghi di lavoro. L Organo di Vigilanza nella gestione della problematica del fumo di tabacco nei luoghi di lavoro Il fumo di tabacco nei luoghi di lavoro Il ruolo del medico competente nella promozione della salute in azienda ISPESL Roma, 22 Ottobre 2009 L Organo di Vigilanza nella gestione della problematica del

Dettagli

Il presente regolamento è emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare:

Il presente regolamento è emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare: Prot. n.446/c10a del 03/02/2015 Regolamento sul Divieto di Fumo Art. 1 Riferimenti Normativi Il presente regolamento è emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare: - art. 32 della Costituzione,

Dettagli

Proposta della IV Commissione permanente SANITÀ E POLITICHE SOCIALI

Proposta della IV Commissione permanente SANITÀ E POLITICHE SOCIALI REGIONE MARCHE Assemblea legislativa Proposta della IV Commissione permanente SANITÀ E POLITICHE SOCIALI (Seduta del 14 febbraio 2019) Relatore di maggioranza: LUCA MARCONI Relatore di minoranza: MIRCO

Dettagli

6 Gli adempimenti della sicurezza sul lavoro negli studi professionali SOMMARIO

6 Gli adempimenti della sicurezza sul lavoro negli studi professionali SOMMARIO SOMMARIO CAPITOLO 1 - L OBBLIGAZIONE PER GLI STUDI PROFESSIONALI 1. Evoluzione normativa... pag. 10 2. Il ruolo del professionista... pag. 12 3. Individuazione dei professionisti soggetti alla normativa

Dettagli

La formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro

La formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro La formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro Gli obblighi definiti dal d.lgs 81/08 e s.m.i. Ing. Davide Casaro Servizio Ambiente e Sicurezza Il d.lgs. 81/08 e s.m.i. all art. 15

Dettagli

ITIS G.GALILEI CONEGLIANO

ITIS G.GALILEI CONEGLIANO Adottato dal Consiglio d Istituto con delibera n. 22 del 17/10/2013 ed emanato con Decreto del Dirigente Scolastico n. del 29 ottobre 2013, affisso all albo e pubblicato sul sito web dell Istituto il 30

Dettagli

Uffici, Servizi e Alberghi RSPP modulo B macrosettore 9

Uffici, Servizi e Alberghi RSPP modulo B macrosettore 9 Uffici, Servizi e Alberghi RSPP modulo B macrosettore 9 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Il supporto didattico Materiali destinati ai formatori per lo

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE SECONDO GRADO Rita Levi-Montalcini Via Vaiani n Quarto (NA) Tel. 081/ Fax 081/ Codice Fiscale:

ISTITUTO SUPERIORE SECONDO GRADO Rita Levi-Montalcini Via Vaiani n Quarto (NA) Tel. 081/ Fax 081/ Codice Fiscale: ISTITUTO SUPERIORE SECONDO GRADO Rita Levi-Montalcini Via Vaiani n 44 80010 Quarto (NA) Tel. 081/8061100- Fax 081/8061100 Codice Fiscale:9601910063 Prot. n. 4330 II.5 del 03.09.2018 A V V I S O Ai docenti

Dettagli

1. Il presente Regolamento è redatto con finalità educative e si prefigge di:

1. Il presente Regolamento è redatto con finalità educative e si prefigge di: Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE MARCONI LUSSU Via Tommaseo 3 - Via Paganini 3/5 09037 SAN GAVINO MONREALE Tel. - 070 9339098, 070 9339082

Dettagli

TABELLA OBBLIGHI E SANZIONI PREVISTI DAL D.LGS. 81/2008 come modificato dal D.Lgs. del 3 agosto 2009, n. 106

TABELLA OBBLIGHI E SANZIONI PREVISTI DAL D.LGS. 81/2008 come modificato dal D.Lgs. del 3 agosto 2009, n. 106 TABELLA E SANZIONI PREVISTI DAL D.LGS. 81/2008 come modificato dal D.Lgs. del 3 agosto 2009, n. 106 DEL DATORE DI LAVORO (artt. 17, 28, 29) Valutazione di TUTTI i rischi con la conseguente elaborazione

Dettagli

DISPOSIZIONI SUL DIVIETO DI FUMO NELLA SCUOLA

DISPOSIZIONI SUL DIVIETO DI FUMO NELLA SCUOLA Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO N.1 Infanzia, Primaria e Secondaria 1 Grado Via Scopelliti 66050 SAN SALVO (CH) - Tel. 0873/54147 Fax 0873/549574 C.F. 83001750690

Dettagli

Oggetto: direttive in applicazione della normativa in materia di divieto di fumo.

Oggetto: direttive in applicazione della normativa in materia di divieto di fumo. Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Data Protocollo: Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia Ai Sindaci dei Comuni della Regione Lombardia Ai Presidenti delle Province della Regione

Dettagli

RUOLO DEL PREPOSTO INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI

RUOLO DEL PREPOSTO INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI CORSO DI FORMAZIONE PER PREPOSTI D.lgs. 81/08 RUOLO DEL PREPOSTO INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI a cura di Giuliano Pancaldi D.LGS. 81/08 TITOLO I Capo III Sezione II Valutazione dei rischi Articolo

Dettagli

REGOLAMENTO SU DIVIETO DI FUMO

REGOLAMENTO SU DIVIETO DI FUMO REGOLAMENTO SU DIVIETO DI FUMO INDICE 1 Articolo 1 - Finalità Pag. 3 Articolo 2 - Normativa di riferimento Pag. 3 Articolo 3 - Ambienti scolastici soggetti al Pag. 3 divieto Articolo 4 - Affissione del

Dettagli

Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta e quali sono le caratteristiche dei fumatori di sigaretta? Uomini. Donne

Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta e quali sono le caratteristiche dei fumatori di sigaretta? Uomini. Donne L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio di numerose patologie croniche, in particolare malattie cardiovascolari, respiratorie e neoplasie. Rappresenta inoltre il primo

Dettagli

REGOLAMENTO PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELLE SEDI LUOGO DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI

REGOLAMENTO PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELLE SEDI LUOGO DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI REGOLAMENTO PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELLE SEDI LUOGO DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 453 del 19/11/2012 1 INDICE Articolo 1 Oggetto Articolo

Dettagli

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO. Art.1. Riferimenti normativi

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO. Art.1. Riferimenti normativi REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO Art.1 Riferimenti normativi Il presente regolamento è emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare: - Art. 32 della Costituzione che tutela

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA CLP-Y660A, CLP-Y660B

SCHEDA DI SICUREZZA CLP-Y660A, CLP-Y660B SAMSUNG ELECTRONICS ITALIA SPA pag. 1/2 Data emissione 16 agosto 2007 SCHEDA DI SICUREZZA [1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO CHIMICO E DELLA SOCIETÀ] NOME DEL PRODOTTO: SOCIETÀ: CLP-Y660A, CLP-Y660B Samsung

Dettagli

PROCEDURE E REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO ISTITUTO M. BARTOLO PACHINO 1. OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE:

PROCEDURE E REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO ISTITUTO M. BARTOLO PACHINO 1. OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE: PROCEDURE E REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO ISTITUTO M. BARTOLO PACHINO 1. OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE: Il presente regolamento ha per oggetto l attuazione nell Istituto della normativa nazionale e

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO DELL ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO DELL ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO DELL ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA Servizio di Prevenzione e Protezione - U.O. Gestione del Personale Pag. 1 Art. 1 Premessa

Dettagli

ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1 Nomina del Responsabile servizio prevenzione e protezione In tutte le imprese deve essere nominato il RSPP che può essere: Datore di lavoro

Dettagli

IL PERCORSO FORMATIVO PER IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI

IL PERCORSO FORMATIVO PER IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI PROMOTEO Ente di Formazione Professionale Via Tavolaro 32 Cosenza tel.0984 795511 Fax 0984 795520 Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Certyceq IT442/SSC/Q37/091009 IL PERCORSO FORMATIVO PER IL RESPONSABILE

Dettagli

Lezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA

Lezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA Alternanza scuola lavoro a.s. 2017/18 D. Lgs. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. 106/2009 Lezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA Il responsabile del progetto 1 Schema generale del corso 1. Salute e sicurezza

Dettagli

RAGIONE SOCIALE SINTHESI ENGINEERING S.R.L.

RAGIONE SOCIALE SINTHESI ENGINEERING S.R.L. RAGIONE SOCIALE SINTHESI ENGINEERING S.R.L. OGGETTO CATALOGO FORMATIVO SICUREZZA SUL LAVORO Lista di revisione n. revisione data identificazione documento modifiche 00 02 Ottobre 2017 CatalogoFormativo_rev00

Dettagli

IL MEDICO COMPETENTE ED IL RISCHIO CHIMICO

IL MEDICO COMPETENTE ED IL RISCHIO CHIMICO IL MEDICO COMPETENTE ED IL RISCHIO CHIMICO D. Lgs. 81/08 Con il decreto del 2008 vengono introdotti 2 nuovi aspetti per il MC ovvero: 1. La rilevanza esterna del ruolo del MC (viene sottolineata la sua

Dettagli

Il modello AL.PI.RIS.CH. Ferraris Fabrizio S.Pre.S.A.L. ASL BI Gruppo Agenti chimici e cancerogeni Regione Piemonte

Il modello AL.PI.RIS.CH. Ferraris Fabrizio S.Pre.S.A.L. ASL BI Gruppo Agenti chimici e cancerogeni Regione Piemonte Il modello AL.PI.RIS.CH. Ferraris Fabrizio S.Pre.S.A.L. ASL BI Gruppo Agenti chimici e cancerogeni Regione Piemonte Lavoratori sottoposti a sorveglianza divisi per rischio regione Piemonte anno 2015 Descrizione

Dettagli

IL RISCHIO IL RISCHIO CHIMICO CHIMICO

IL RISCHIO IL RISCHIO CHIMICO CHIMICO IL RISCHIO CHIMICO Titolo IX Sostanze pericolose Capo I Protezione da agenti chimici CAA - IL RISCHIO CHIMICO 1 I preparati chimici possono provocare: 1. Un infortunio offendendo in modo traumatico il

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI (ai sensi dell art. 37, comma 7 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e dell Accordo Stato-Regioni del 21/12/11)

CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI (ai sensi dell art. 37, comma 7 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e dell Accordo Stato-Regioni del 21/12/11) AMBIENTE - SICUREZZA - QUALITA - FORMAZIONE CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI (ai sensi dell art. 37, comma 7 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e dell Accordo Stato-Regioni del 21/12/11) Modulo 3 Individuazione

Dettagli

RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) CHI/COSA IN CHE CASO FORMAZIONE SANZIONI

RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) CHI/COSA IN CHE CASO FORMAZIONE SANZIONI RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) RLS Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Dall'assunzione del primo lavoratore dipendente. Per questa figura ci sono tre possibilità: 1. I

Dettagli

Il fumo di tabacco: dalle norme alla prevenzione attiva

Il fumo di tabacco: dalle norme alla prevenzione attiva Il fumo di tabacco: dalle norme alla prevenzione attiva Daniela Galeone Ministero della Salute Direzione Generale Prevenzione Sanitaria BACKGROUND Il fumo è la seconda causa di morte nel mondo I fumatori

Dettagli

Violazioni al c.d.s. che prevedono l applicazione della confisca del veicolo. Violazione Procedimento confisca Sequestro Affidamento

Violazioni al c.d.s. che prevedono l applicazione della confisca del veicolo. Violazione Procedimento confisca Sequestro Affidamento Modifiche al codice della strada. Legge 120/2010. La sanzione amministrativa della confisca, il sequestro e l affidamento in custodia del nella guida in stato di ebbrezza. Ugo Sergio Auteri Con le modifiche

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO Art. 1. RIFERIMENTI NORMATIVI Il presente Regolamento è emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare: art. 32 della Costituzione che tutela la salute come fondamentale

Dettagli

60013 CORINALDO (AN) ANIC834008

60013 CORINALDO (AN) ANIC834008 ISTITUTO COMPRENSIVO di CORINALDO di scuola dell Infanzia,Primaria, Secondaria di 1 grado di Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra Vetere Via Dante,45 60013 CORINALDO (AN) Codice Meccanografico ANIC834008

Dettagli

La tutela dal fumo passivo come obiettivo di salute. Daniela Galeone Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria

La tutela dal fumo passivo come obiettivo di salute. Daniela Galeone Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria La tutela dal fumo passivo come obiettivo di salute Daniela Galeone Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Roma, 10 gennaio 2006 BACKGROUND Il fumo è la seconda causa di morte nel mondo I fumatori

Dettagli

AVV. GIOVANNI L A G E A R D

AVV. GIOVANNI L A G E A R D AVV. GIOVANNI L A G E A R D STUDIO LAGEARD ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE 10128 TORINO C. so Vittorio Emanuele II n. 83 Tel. e Fax 011 /535.182 PARTITA IVA e CODICE FISCALE 05658570014 giovanni.lageard@studiolageard.it

Dettagli

Sicurezza: gli obblighi del datore di lavoro

Sicurezza: gli obblighi del datore di lavoro Sicurezza: gli obblighi del datore di lavoro Autore : Redazione Data: 07/07/2018 Valutazione dei rischi, corsi di formazione, nomina degli addetti alle emergenze, verifiche periodiche: tutti gli adempimenti

Dettagli

Deliberazione del Direttore Generale N Del 09/10/2012

Deliberazione del Direttore Generale N Del 09/10/2012 Pagina 1 di 5 Deliberazione del Direttore Generale N. 156 Del 09/10/2012 Il giorno 09/10/2012 alle ore 10.00 nella sede Aziendale di via San Giovanni del Cantone 23, la sottoscritta Dott.ssa Mariella Martini,

Dettagli

L abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?

L abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta? L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio di numerose patologie croniche, in particolare malattie cardiovascolari, respiratorie e neoplasie. Rappresenta inoltre il primo

Dettagli

Daniela Sorrentino. Workshop 29 Marzo 2017 Camera di Commercio di Napoli Sicurezza dei prodotti chimici e tutela della salute dei lavoratori.

Daniela Sorrentino. Workshop 29 Marzo 2017 Camera di Commercio di Napoli Sicurezza dei prodotti chimici e tutela della salute dei lavoratori. Workshop 29 Marzo 2017 Camera di Commercio di Napoli Sicurezza dei prodotti chimici e tutela della salute dei lavoratori presenta Daniela Sorrentino INAIL Direzione Regionale Campania UOT CVR Napoli Normativa

Dettagli

Pediatria Preventiva e Sociale

Pediatria Preventiva e Sociale Si parla di esposizione al fumo passivo quando, involontariamente, una persona respira il fumo di tabacco consumato da altri. Sempre più bambini vivono a stretto contatto con fumatori e sono quindi esposti

Dettagli

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Titolo IX Il D.lgs 39/2016 entrato in vigore il 29 marzo 2016, modifica così il Testo Unico Sicurezza Riferimento TU Testo ante modifiche Testo modificato

Dettagli

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Sezione di Milano Bicocca

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Sezione di Milano Bicocca Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Milano Bicocca Corsi di formazione anno 2009 in collaborazione con: Istituto Superiore di Formazione alla Prevenzione 30 NOVEMBRE 2009 Aula (da definire)

Dettagli

CAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/560111 fax 0881/560560 e-mail:

CAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/560111 fax 0881/560560 e-mail: FORMAZIONE AREA SICUREZZA E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Corso Formazione Datori di lavoro - Responsabili SPP Rischio basso Acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica

Dettagli

COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA Provincia di Bologna

COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA Provincia di Bologna COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA Provincia di Bologna DISPOSIZIONI APPLICATIVE PER GARANTIRE LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA CONTRO I DANNI DERIVANTI DAL FUMO ATTIVO E PASSIVO - Approvato con deliberazione

Dettagli

Servizio Prevenzione e Protezione

Servizio Prevenzione e Protezione Circolare n 172 Roma, li 15/03/2016 AI DOCENTI AL PERSONALE ATA AGLI ALUNNI ALLE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI AD ESTERNI, VISITATORI, A CHIUNQUE SI TROVI A FREQUENTARE I LOCALI E LE PERTINENZE DELL ISTITUTO Oggetto:

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA. Delibera del Consiglio d Istituto n.42 del 28/11/2014

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA. Delibera del Consiglio d Istituto n.42 del 28/11/2014 Liceo Scientifico Statale G. Galilei Via Aldo Moro, 13 28021 Borgomanero Tel: 0322/82769 e-mail nops04000x@istruzione.it Con sez. associata Liceo Linguistico e Liceo delle Scienze Umane Via Gentile, 33

Dettagli

VERIFICA PRELIMINARE DELL APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 81/08

VERIFICA PRELIMINARE DELL APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 81/08 è un iniziativa di MULTIconsult Srl e SINGEST Sas www.multisinergie.com VERIFICA PRELIMINARE DELL APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 81/08 Organizzazione della Sicurezza in Azienda 1. E stato nominato l RSPP (Responsabile

Dettagli

Abitudine al fumo e luoghi di lavoro

Abitudine al fumo e luoghi di lavoro Azienda Sanitaria Firenze Abitudine al fumo e luoghi di lavoro Maria Rosaria De Monte Medico del Lavoro U.F.C. PISLL - Dipartimento di Prevenzione Firenze, 20 novembre 2014 Contenuti presentazione 1 Fumo:

Dettagli