DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA

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1 REGIONE CALABRIA DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (per l'attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese, secondo i Programmi operativi di cui all'articolo 2, comma 88, della legge 30 dicembre 2009, n. 191, nominato con Deliberazione del Consiglio dei Ministri in data ) DCA n. 77 del 6 Luglio 2015 OGGETTO: P.O Programma 14 - Azione P Rete regionale di cure palliative ed Hospice (Legge 15 marzo 2010 n. 38 "Disposizioni per garantire l'accesso alle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore"). Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. del _ 1

2 REGIONE IL COMMISSARIO CALABRIA AD ACTA (per l'attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese, secondo i Programmi operativi di cui all'articolo 2, comma 88, della legge 30 dicembre 2009, n. 191, nominato con Deliberazione del Consiglio dei Ministri in data ) VISTO l'articolo 120 della Costituzione; VISTO l'articolo 8, comma 1, della legge 5 Giugno 2003, n.13l; VISTO l'articolo 4, commi 1e 2, del decreto legge lo Ottobre 2007, n. 159, convertito con modificazioni dalla legge 29 Novembre 2007, n. 222; VISTO l'accordo sul Piano di rientro della Regione Calabria, firmato tra il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze e il Presidente pro tempore della regione in data 17 dicembre 2009, poi recepito con DGR N. 97 del 12 febbraio 2010; RICmAMATA la Deliberazione del 30 Luglio 2010, con la quale, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sentito il Ministro per i rapporti con le regioni, il Presidente pro tempore della Giunta della Regione Calabria è stato nominato Commissario ad acta per la realizzazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario di detta Regione e sono stati contestualmente indicati gli interventi prioritari da realizzare; RILEVATO che il sopra citato articolo 4, comma 2, del decreto legge n , al fine di assicurare la puntuale attuazione del Piano di rientro, attribuisce al Consiglio dei Ministri - su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sentito il Ministro per i rapporti con le regioni - la facoltà di nominare, anche dopo l'inizio della gestione commissariale, uno o più sub commissari di qualificate e comprovate professionalità ed esperienza in materia di gestione sanitaria, con il compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell'incarico commissariale; VISTO l'articolo 2, comma 88, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, il quale dispone che per le regioni già sottoposte ai piani di rientro e già commissariate alla data di entrata in vigore della predetta legge restano fermi l'assetto della gestione commissariale previgente per la prosecuzione del piano di rientro, secondo programmi operativi, coerenti con gli obiettivi finanziari programmati, predisposti dal Commissario ad acta, nonché le relative azioni di supporto contabile e gestionale. VISTI gli esiti delle riunioni di verifica dell'attuazione del Piano di rientro, da ultimo della riunione del 28 ottobre e del 12 novembre 2014 con particolare riferimento all'adozione dei Programmi operativi ; VISTO il Patto per la salute di cui all'intesa Stato-Regioni del lo luglio 2014 (Rep. n. 82/CSR) ed, in particolare l'articolo 12 di detta Intesa; VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (in particolare, l'articolo 1, commi da 569 a 572) che recepisce quanto disposto dal Patto per la salute di cui alla citata Intesa Stato-Regioni dello luglio 2014 (Rep. n. 82/CSR) statuendo che la nomina a Commissario ad acta per cui è deliberazione è incompatibile con qualsiasi incarico istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento; VISTA la nota prot. n.298/ucl397 del 20 marzo 2015 con la quale il Ministero dell'economia e delle Finanze ha trasmesso alla Regione Calabria la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del con la quale è stato nominato l'ing. Massimo Scura quale Commissario ad acta per l'attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese, secondo i Programmi operativi di cui all'articolo 2, comma 88, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni; VISTA la medesima Deliberazione del Consiglio dei Ministri in data con la quale è stato nominato il Dott. Andrea Urbani sub Commissario unico nell'attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del SSR della regione Calabria con il compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti 2

3 da assumere in esecuzione dell'incarico commissariale; RILEVATO che con la anzidetta Deliberazione è stato assegnato al Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro l'incarico prioritario di adottare e ed attuare i Programmi operativi e gli interventi necessari a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica, nell'ambito della cornice normativa vigente, con particolare riferimento alle seguenti azioni ed interventi prioritari: 1) adozione del provvedimento di riassetto della rete ospedaliera, coerentemente con il Regolamento sugli standard ospedalieri di cui all'intesa Stato-Regioni del 5 agosto 2014 e con i pareri resi dai Ministeri affiancanti, nonché con le indicazioni formulate dai Tavoli tecnici di verifica; 2) monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi Ospedali secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dalla programmazione sanitaria regionale; 3) adozione del provvedimento di riassetto della rete dell'emergenza urgenza secondo quanto previsto dalla normativa vigente; 4) adozione del provvedimento di riassetto della rete di assistenza territoriale, in coerenza con quanto specificatamente previsto dal Patto per la salute ; 5) razionalizzazione e contenimento della spesa per il personale; 6) razionalizzazione e contenimento della spesa per l'acquisto di beni e servizi; 7) interventi sulla spesa farmaceutica convenzionata ed ospedaliera al fine di garantire il rispetto dei vigenti tetti di spesa previsti dalla normativa nazionale; 8) definizione dei contratti con gli erogatori privati accreditati e dei tetti di spesa delle relative prestazioni, con l'attivazione, in caso di mancata stipulazione del contratto, di quanto prescritto dall'articolo 8-quinquies> comma 2- quìnquies, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni sanitarie, nel rispetto di quanto disposto dall'art. 15, comma 17, del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012; 9) completamento del riassetto della rete laboratoristica e di assistenza specialistica ambulatoriale; lo) attuazione della normativa statale in materia di autorizzazioni e accreditamenti istituzionali, mediante adeguamento della vigente normativa regionale; Il) interventi sulla spesa relativa alla medicina di base; 12) adozione dei provvedimenti necessari alla regolarizzazione degli interventi di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza degli alimenti; 13) rimozione, ai sensi di quanto previsto dall'art. 2, comma 80, della legge n. 191 del 2009, dei provvedimenti, anche legislativi, adottati dagli organi regionali e i provvedimenti aziendali che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro e dei successivi Programmi operativi, nonché in contrasto con la normativa vigente e con i pareri e le valutazioni espressi dai Tavoli tecnici di verifica e dai Ministeri affiancanti; 14) tempestivo trasferimento delle risorse destinate al SSR da parte del bilancio regionale; 15) conclusione della procedura di regolarizzazione delle poste debitorie relative all'asp di Reggio Calabria; 16) puntuale riconduzione dei tempi di pagamento dei fornitori ai tempi della direttiva europea 2011/7/UE del 20 Il, recepita con decreto legislativo n. 192 del 2012; CONSIDERATO che: - la legge 38 del 15 marzo 2010 e i successivi decreti attuativi riconoscono il diritto del paziente adulto e pediatrico ad accedere a strutture e servizi che erogano cure palliative e terapie del dolore mediante programmi di cura individuali e personalizzati che, nel riconoscere la dignità e l'autonomia del paziente, garantiscano gli standard di qualità ed appropriatezza richieste dalla 3

4 normativa in vigore per lo sviluppo di percorsi assistenziali specifici caratterizzanti le peculiarità del modello a rete; - la Conferenza Stato Regioni del 25 luglio 2012, ha definito le dimensioni strutturali e di processo che caratterizzano la rete locale di cure palliative, gli standard qualitativi e quantitativi come richiesto dall'art 5 comma 3 della legge 38/2010; - sulla scorta del suddetto documento, la Regione Calabria, che ha già recepito tale intesa con DPGR no 168/2012, intende confermare l'obbligatorietà per tutte le aziende territoriali ed ospedaliere del SSR, della realizzazione delle reti locali di cure palliative secondo requisiti specifici; - sulla base delle considerazioni che precedono è stato redatto uno specifico documento, parte integrante e sostanziale del presente atto, denominato "Rete regionale di cure palliative ed Hospice"; VISTI: - il DDG del n 1424 di istituzione del Comitato Regionale degli interventi nell'ambito della rete di cure palliative presso il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria; - il DDG del , "Legge 15/3/2010 n. 38 per l'approvazione Linee guida per l'attuazione della Rete di Cure Palliative"; - il DDG del , istituzione del coordinamento regionale delle reti di cure palliative e terapia del dolore; - il DPGR no 168 dell' , recante: "Recepimento Intesa, ai sensi dell'art. 8, comma 6, della legge 5/6/2003, n 131 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sulla proposta del Ministero della Salute, di cui all'art. 5 della legge 15/ no 38, di definizione dei requisiti minimi e delle modalità organizzative necessari per l'accreditamento delle strutture di assistenza ai malati in fase terminale e delle Unità di cure palliative e di terapia del dolore (Rep. N 152/CSR del 2517/2012)"; - il DCA n. 14 del 2 aprile 2015 con il quale è stato approvato il Programma Operativo (P.O ); CONSIDERATO che: - con decreto del Ministero della Salute del 28/09/1999 è stato approvato il Programma nazionale per la realizzazione di strutture per le cure palliative e contestualmente è stata assegnata alla Regione Calabria per gli anni 1998/99 la quota di ,78; - con deliberazione della Giunta Regionale n. 466 del 07/08/2000, è stato approvato il Programma regionale per la realizzazione dei centri residenziali di cure palliative-hospice, all'interno della rete di assistenza ai malati terminali, comprendente i requisiti specifici strutturali, tecnologici ed organizzativi necessari alla realizzazione degli stessi nel rispetto del DPCM 20/ ; - con successivo decreto del 28/03/2001 il Ministero della Sanità ha approvato il piano regionale ed ha ammesso a finanziamento due interventi riguardanti la riconversione di una parte dell' ospedale di Cassano (ex ASL n. 3 di Rossano) e la realizzazione di una nuova struttura residenziale in Reggio Calabria (ex ASL n. Il di Reggio Calabria) per un importo complessivo di ,84; - con Decreto Ministeriale del 5/9/2001 per gli anni veniva assegnato un ulteriore finanziamento pari a ,81, portando così a ,75 le risorse utilizzabili dalla Regione Calabria per il completamento del Programma Hospice; 4 q(

5 - a seguito del suddetto Decreto Ministeriale le ex Aziende Sanitarie di Cosenza, Locri, Palmi, Catanzaro e Vibo Valentia hanno presentato, a completamento del programma regionale, gli studi di fattibilità per la realizzazione di strutture residenziali per le cure palliative; - con Decreto Ministeriale 11110/2002 sono stati approvati i progetti presentati dalla Regione Calabria, a completamento del Programma; - in risultanza di quanto sopra la rete Hospice da realizzare era la seguente: Ente Attuatore Intervento ammesso a finanziamento ASPCOSENZA (ex ASL no3 Rossano) ASPCOSENZA (ex ASL n 4 Cosenza) ASP CATANZARO (ex ASL N 7 Catanzaro) ASP VIBO VALENTIA (Ex ASL n 8 Vibo Valentia) ASP REGGIO CALABRIA (Ex ASL n 9 Locri) ASP REGGIO CALABRIA (Ex ASL n lo Palmi) ASP REGGIO CALABRIA (Ex ASL n Il Reggio Cal.) Costo complessivo fmanziato Numero posti letto Hospice presso l'ex PO di Cassano J ,97 11 Hospice "Serra Spiga" di Cosenza ,11 lo Hospice di Catanzaro ,35 lo Hospice c/o ex dispensario di Tropea ,09 12 Hospice c/o l'ex PO di Siderno ,20 18 Hospice c/o ex Ostello della gioventù di Melicucco ,00 12 Hospice di Reggio Calabria ,87 11 TOTALE ,59 84 PRESO ATTO della relazione sullo stato di attuazione del programma di investimenti relativo agli Hospice, redatta dalla competente struttura presso il Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie, parte integrante e sostanziale del presente atto; PRESO ATTO in particolare delle difficoltà rappresentate dall' ASP di Reggio Calabria e riportate nella relazione di cui sopra in merito alla prosecuzione dell'intervento in Melicucco, che fanno ritenere necessaria una valutazione in ordine alla rispondenza ai criteri di costo/beneficio ed economicità della spesa; RILEVATO, che la distribuzione regionale dei posti letto è disomogenea sul territorio ed è urgente provvedere ad un riequilibrio degli stessi, oltre ad essere necessario destinare una parte dei posti letto per la realizzazione di un Hospice pediatri co. ATTESO che gli Hospice rappresentano il setting assistenziale di tipo residenziale della rete di cure palliative che si integrano con gli altri nodi della stessa rete (assistenza domiciliare ed ospedaliera). CONSIDERATO pertanto, sulla base delle valutazioni che precedono, che è necessario rimodulare alcune sedi in fase di realizzazione (Melicucco e Tropea), sulla base dei seguenti vincoli: Necessità di essere coerenti coerenza con il Programma Operativo 2013/15, laddove prevede una programmazione dell' offerta assistenziale per gli Hospice aderente alle reali condizioni infrastrutturali e logistiche regionali; Necessità di tenere in debito conto l'obbligo di riutilizzo e di ri-funzionalizzazione del patrimonio ospedaliero pubblico che cessa l'attività per acuti (Tropea); Necessità di garantire l'economicità dell'azione amministrativa, valutando l'opportunità di proseguire o meno in investimenti onerosi, in presenza delle difficoltà rappresentate dall'azienda competente, per la sede di Melicucco; 5

6 Necessità di garantire il riequilibrio territoriale dell'offerta in rapporto con la popolazione residente (Melicucco versus Paola); RITENUTI idonei alla funzione di cui al punto precedente gli spazi esistenti presso il P.O. di Tropea, e comunque in subordine alle valutazione di fattibilità e costo/beneficio da effettuare per gli interventi di ri- funzionalizzazione necessari in detto stabilimento; RITENUTO necessario riequilibrare l'offerta territoriale in coerenza con la distribuzione della popolazione residente incrementando il numero di pl nell'area Nord, per l'asp di Cosenza di 12 posti letto di Hospice per adulti, da allocare presso l'ex P.O. "Santa Barbara" di Rogliano ed ulteriori lo posti letto di Hospice per adulti, da allocare a Paola RITENUTO necessario altresì dover prevedere per l'area di Catanzaro almeno 4 posti letto dedicati all'hospice pediatrico, da allo care presso l'v. O. di Onco-ematologia pediatrica dell' A. O. "Pugliese - Ciaccio" oltre a 16 posti letto di Hospice per adulti, da allocare presso una struttura sanitaria pubblica dismessa di Catanzaro; DI riservarsi con successivo atto di provvedere alle valutazioni di fattibilità, finanziaria e costo/benefici in ordine alle nuove sedi individuate; PRESO ATTO che in esito alla ri-modulazione di cui sopra l'offerta complessiva dei posti letto per Hospice, attivati e da attivare, è la seguente: ASP Località Numero posti Nuova proposta di letto t)rogrammazione COSENZA Cassano allo Jonio 11 lo Attivi lo COSENZA Cosenza lo Ex PO Rogliano 14 Stato In fase di programmazione COSENZA Paola (*) lo In fase di prqgrammazione CATANZARO Catanzaro lo VIBO VALENTIA Tropea 12 REGGIO CALABRIA REGGIO CALABRIA 16 (H. per adulti) 4 (H.~ediatrico) Presso PO di Tropea lo In fase di programmazione In fase di programmazione Reggio Calabria 11 lo Attivi lo Siderno 18 lo TOTALE (*) precedentemente 12 pl allocati a Melicucco (RC) In fase di completamento DARE ATTO che le necessità di investimento previste dalla rimodulazione di cui sopra si provvederà con le risorse residue del finanziamento originario e che per eventuali integrazioni necessarie si provvederà con risorse regionali; DECRETA Per le motivazioni di cm m premessa, che qui si intendono riportate quale parte integrante e sostanziale: DI APPROVARE la "Rete regionale di cure palliative ed Hospice" definita con l'allegato documento, parte integrante e sostanziale del presente decreto; DI RIPROGRAMMARE per l'effetto i posti letto Hospice della Regione Calabria secondo il seguente schema: 6

7 ASP Località Nuova proposta di programmazione Stato COSENZA Cassano allo Jonio lo Attivi lo COSENZA Cosenza Ex PO Rogliano 14 In fase di programmazione COSENZA Paola lo In fase di programmazione CATANZARO Catanzaro 16 (H. per adulti) 4 (H. pediatrico) In fase di programmazione VIBO VALENTIA Tropea Presso PO di Tropea lo In fase di programmazione REGGIO CALABRIA Reggio Calabria lo Attivi lo REGGIO CALABRIA Siderno lo In fase di completamento TOTALE 84 DI riservarsi con successivo atto di provvedere alle valutazioni di fattibilità, finanziaria e costo/benefici in ordine alle nuove sedi individuate; DARE ATTO che le necessità di investimento previste dalla rimodulazione di cui sopra si provvederà con le risorse residue del finanziamento originario e che per eventuali integrazioni necessarie si provvederà con risorse regionali; DI TRASMETTERE il presente decreto, ai sensi dell'art. 3 comma 1 dell' Accordo del Piano di rientro, ai Ministeri competenti; DI DARE MANDATO alla Struttura Commissariale per la trasmissione del presente decreto al Dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute ed agli interessati; DI DARE MANDATO al Dirigente generale per la pubblicazione sul BURC telematico e sul sito web del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria. n.,,6f.0-~:.'ario rrrt1z-' Il li~ Commissario ad acta 7

8 REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO TUTELA DELLA SALUTE E POLITICHE SANITARIE SETTORE AREA LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Il Dirigente del Settore Relazione di accompagnamento alla proposta di DCA n. del _ Oggetto. Programma Operativo Programma 14 - Azione P Rete regionale di cure palliative ed Hospice (Legge 15 marzo 2010 n. 38 "Disposizioni per garantire l'accesso alle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore"). Il Programma Operativo di cui al DCA n. 14 del 2 aprile 2015 prevede al Programma 14 - Riequilibrio ospedale-territorio - l'azione P14.4) "Rete di Terapia del dolore, Rete di Cure palliative, Rete di terapia del dolore e cure palliative in età pediatrica", che prevede una serie di attività con l'obiettivo finale di garantire l'uniformità di offerta ed i relativi percorsi di cura, anche domiciliare, su tutto il territorio regionale. Il passo iniziale fondamentale è quello di provvedere alla riorganizzazione ed implementazione delle Reti (dolore/palliazione). Con DCA n. 36 del 14 maggio 2015 è stata definita la rete regionale per la terapia del dolore, con il presente atto si completa la programmazione regionale nella materia fornendo gli indirizzi organizzativi per le cure palliative alle Aziende del SSR. Gli Hospice rappresentano il setting assistenziale di tipo residenziale della rete di cure palliative che si integrano con gli altri nodi della stessa rete (assistenza domiciliare ed ospedaliera); nel decreto che si propone si provvede ad attuare il dettato del PO , rimodulando la distribuzione degli stessi con particolare attenzione: 1. a correggere la disomogenea distribuzione regionale dei posti letto; 2. la realizzazione di un Hospice pediatrico. Con successivo atto saranno valutate le necessità di investimento conseguenti alla rimodulazione approvata, cui si farà fronte con le risorse residue del finanziamento originario per la rete hospice, integrando, se del caso, con nuove risorse regionali; ettore. ('- a~ct\aj via E. Buccarelli, Catanzaro - recapiti: telefono , g.brancati@regcal.it

9 RELAZIONE PER RIMODULAZIONE POSTI LETTO HOSPICE PREMESSA Con decreto del Ministero della Sanità del 28/09/1999 è stato approvato il Programma nazionale per la realizzazione di strutture per le cure palliative e contestualmente è stata assegnata alla Regione Calabria per gli anni la quota di ,78. Con deliberazione della Giunta Regionale n. 466 del 07/08/2000, è stato approvato il Programma regionale per la realizzazione dei centri residenziali di cure palliative-hospice, all'interno della rete di assistenza ai malati terminali, comprendente i requisiti specifici strutturali, tecnologici ed organizzativi necessari alla realizzazione degli stessi nel rispetto del DPCM 20/01/2000. Con successivo decreto del 28/03/2001 il Ministero della Sanità ha approvato il piano regionale ed ha ammesso a finanziamento due interventi riguardanti la riconversione di una parte dell'ospedale di Cassano (ex ASL n. 3 di Rossano) e la realizzazione di una nuova struttura residenziale in Reggio Calabria (ex ASL n. 11 di Reggio Calabria) per un importo complessivo di ,84. La restante quota pari a ,94, a valere sulla somma di ,78 assegnata alla Regione con decreto del Ministero della Sanità del 28/09/1999, e l'ulteriore finanziamento assegnato con Decreto Ministeriale del 05/09/2001 per gli anni pari a ,81, hanno portato a ,75 le risorse utilizzabili dalla Regione Calabria per il completamento del Programma. A seguito del Decreto Ministeriale del 05/09/2001 le Aziende Sanitarie di Cosenza, Locri, Palmi, Catanzaro, Vibo Valentia hanno presentato, a completamento del programma regionale, gli studi di fattibilità per la realizzazione di strutture residenziali per le cure palliative per un ammontare complessivo pari alla quota disponibile ossia ad euro ,75. Nella tabella di seguito riportata si riassume lo stato di attuazione del programma e delle spese ad oggi sostenute. Data Decreto Costo Importo erogato Residuo da Posti Importo erogato Ente attuatore Titolo delrlntervento Ministero complessivo dallo Stato erogare letto alle AzIende [euro] Salute [euro] [euro] [euro] Steto del lavori ASPCOSENZA (ex ASL n. 3 Rossano) ASP COSENZA (ex ASL n. 4 Cosenza) ASP CATANZARO (ex ASL n. 7 Catanzaro) ASP VIBO VALENTIA (ex AS n. 8 Vibo Valentia) ASP REGGIO CALABRIA (exas n. 9 Locri) ASP REGGIO CALABRIA (ex AS n. 10 Palmi) Hospice presso il P.O. di Cassano Jonio 28/03/ , , ,97 0,00 In esercizio Hospice "Serra Spiga" di Cosenza 11/ , , , ,70 Da affidare Hospice di Catanzaro 11/ , , , ,08 Da affidare Hospice presso ex dispensario di Tropea 11/10/ , , , ,80 In esecuzione Hospice presso il P.O. di Siderno 11/ , , , ,35 In esecuzione Hospice presso ex ostello della gioventù di Melicucco 11/ , , ,00 In esecuzione ASP REGGIO CALABRIA Hospice di Reggio Calabria (ex AS n. 11 Reggio Calabria) 28/03/ , , ,87 0,00 In esercizio Totale ,59 3,788,993,03 3,476,130,66 2,235,579,93

10 STATO DELL'ARTE AI fine di verificare lo stato di attuazione dei lavori di ciascun intervento nonché approfondire le cause che hanno generato ritardi nel completamento della rete regionale degli Hospice si sono tenuti alcuni incontri con le Aziende interessate dai quali è emerso quanto di seguito riportato. Interventi ultimati ed in esercizio Sono stati ultimati e sono in esercizio gli interventi riguardanti il "Centro di cure palliative - Hospice" nel presidio ospedaliero di Cassano allo Ionio (ex ASL 3 di Rossano) e l'hospice di Reggio Calabria. Per entrambi gli interventi sono state spese tutte le risorse assegnate. Interventi in corso di esecuzione Hospice di Siderno Il progetto predisposto dall'ex AS n. 9 di Locri prevede la riconversione di un reparto esistente al terzo piano del PO di Siderno in un centro residenziale di cure palliative per l'assistenza ai malati terminali di 18 p.l. Tale intervento, per il quale è stata stanziata la somma di ,20, è stato ultimato per la parte relativa ai lavori. L'ASP di Reggio Calabria, infatti, con delibera del Commissario Straordinario n. 645 del /2011, ha approvato lo stato finale dei lavori ed il certificato di regolare esecuzione degli stessi. L'Azienda ha manifestato la volontà di utilizzare le economie derivanti dal ribasso di gara, ammontanti ad ,80, eventualmente da integrare con fondi aziendali, per il rifacimento del manto di copertura del lastrico solare (sono presenti infatti dei fenomeni di infiltrazione di acqua piovana verificatisi successivamente al periodo in cui veniva redatto il progetto esecutivo) e per l'esecuzione di altri lavori riguardanti l'impianto elettrico e le colonne montanti della rete idrica, al fine di rendere la struttura perfettamente funzionante e rispondente ai requisiti della normativa vigente. Per quanto riguarda invece gli arredi, previsti nel progetto ammesso a finanziamento, deve essere attivata la procedura di aggiudicazione. Si segnala, inoltre, che l'azienda ha comunicato un furto di rame all'interno della struttura che ha comportato un serie di danni alla parte impiantistica. L'ultima stima fatta dall'asp di Reggio Calabria nel dicembre 2012 prevede una spesa di ,00 (per rifacimento tetto, acquisto arredi e per il ripristino dei danni alla parte impiantistica), a fronte della somma di ,35 oggi disponibile, per rendere utilizzabili i 18 pl dell'hospice di Siderno. Hospice di Tropea L'intervento dell'azienda di Vibo Valentia prevede il restauro conservativo di parte dell'ex dispensario di Tropea da destinare ad hospice per un importo di ,09. L'articolazione funzionale del centro, all'interno del quale sono previsti 12 p.i., prevede le seguenti aree dislocate su due livelli: Area destinata alla residenzialità; Area destinata alla valutazione e alla terapia; Area di supporto generale. Con le somme derivanti dal ribasso d'asta è stata effettuata una perizia di variante che ha previsto dei lavori sulla parte impiantistica. Occorre segnalare che le somme stanziate non sono sufficienti a rendere la struttura utilizzabile in quanto sono necessari ulteriori lavori non previsti nel progetto iniziale. Anche gli arredi, non compresi nel progetto ammesso a finanziamento, dovranno essere acquistati con somme non contemplate nel finanziamento. Si evidenzia che con nota n. 103 del 02/01/2014 l'asp di Vibo Valentia comunica di aver quantificato in ,00 (arredi esclusi) la spesa necessaria per il completamento dell'opera che eccede di molto il residuo di finanziamento oggi pari a ,80, mentre da uno studio realizzato dall'u.o. Progettazione Gestione Attività

11 Tecniche della stessa ASP è emerso che l'attivazione degli stessi posti letto nella struttura sanitaria di Nicotera comporterebbe un costo di ,92 (arredi compresi). Hospice di Melicucco L'intervento dell'ex AS n. 10 di Palmi prevede la riconversione dell'ex Ostello della Gioventù, sito nel comune di Melicucco, in hospice per un costo complessivo di ,00 di cui ,00 per l'acquisto degli arredi. Il progetto prevede sia l'adeguamento tecnologico e impiantistico, sia la ristrutturazione degli ambienti in modo tale da risultare rispondenti alla nuova finalità. I lavori, consegnati all'impresa appaltatrice nel febbraio 2007 sono stati poi sospesi a seguito della redazione di una perizia ritenuta necessaria per il completamento dell'opera e per ovviare a sopravvenute disposizioni legislative e regolamentari nonché per superare alcuni imprevisti sorti in fase di esecuzione dei lavori. A seguito di tale perizia, il cui importo ammonta a ,52, lo stanziamento per gli arredi è stato ridotto ad ,00. Nonostante i lavori siano stati ultimati in data 30/01/2010, l'azienda non ha mai attivato la struttura. L'ASP ha successivamente comunicato che la somma residua del finanziamento, pari a ,00, non è sufficiente a coprire le spese da sostenere (competenze tecniche, saldo all'impresa esecutrice dei lavori e acquisto degli arredi). Ha comunicato, inoltre, che dopo l'ultimazione dei lavori, la struttura è stata oggetto di atti vandalici e di furti, denunciati dall'asp alle autorità competenti che hanno comportato danni alle strutture ed agli impianti per il cui ripristino necessitano ulteriori fondi. Con nota del 15 dicembre 2014, l'asp di Reggio Calabria ha comunicato che la quota residua del finanziamento pari a ,00 è destinata per ,00 al pagamento delle competenze tecniche e dell'ultima rata di saldo dovuta all'impresa esecutrice dei lavori e per i rimanenti ,00 all'acquisto degli arredi (per i quali occorrono ulteriori ,00). Inoltre i danni provocati dagli atti di vandalici ammontano a ,00 (Anche se non riportate nella succitata nota, nel corso degli incontri è emersa la necessità di ulteriori risorse per l'adeguamento impiantistico della struttura). Nella stessa nota, viene avanzata l'ipotesi di collocare l'hospice all'interno dell'ex presidio ospedaliero di Palmi la cui realizzazione deve però passare attraverso la redazione di una progettazione più generale di adeguamento funzionale, impiantistico e strutturale dell'intero edificio. In questo caso, pertanto, i tempi per l'attivazione dell'hospice sarebbero piuttosto lunghi ed in ogni caso legati all'ottenimento del finanziamento per la ristrutturazione dell'intero edificio stimato in ,00. Si fa presente infine che tale struttura risulta essere di proprietà del Comune di Melicucco. Interventi mai avviati Hospice di Catanzaro L'intervento originario, finanziato per un importo pari ad ,35, prevede la realizzazione di un Hospice da 10 p.l. da realizzare nell'ambito del complesso dell'ex Ospedale Civile di via Acri e via S. Agostino in Catanzaro. Successivamente, riscontrata la non idoneità della struttura, è stata individuata un'area di proprietà aziendale ubicata nel quartiere S. Elia su cui realizzare l'hospice. Accertata l'inadeguatezza dell'area dal punto di vista idrogeologico, l'asp, nel corso del 2009, ha chiesto all'amministrazione comunale di Catanzaro la concessione di un'area all'interno del cosiddetto "Contratto di Quartiere Corvo-Aranceto" Taie richiesta non ha avuto alcun riscontro. Per tale intervento è stata erogata con decreto n del 08/08/2003 la somma di ,27 quale anticipazione del 5% sul costo complessivo per le competenze tecniche di progettazione. L'ASP di Catanzaro, in riscontro alla nota n /SIAR del 20/05/2011 con cui questo settore ha chiesto di relazionare circa il mancato utilizzo delle somme, ha comunicato, tra l'altro, con nota n del 30/05/2011, la proposta di allocare l'hospice all'interno dell'ex complesso manicomiale di Girifalco. La suddetta proposta è stata confermata con successiva nota prot. n del 14/12/2012 con la quale l'azienda ha trasmesso oltre alla relazione sullo stato dell'arte, una bozza di progetto definitivo quantificando in ,78 la spesa necessaria per l'esecuzione dei lavori e l'acquisto degli arredi e delle attrezzature. (1r

12 Hospice di Cosenza Anche i lavori relativi all'hospice di Cosenza non hanno mai avuto inizio. L'intervento originario prevedeva la realizzazione di una struttura di 10 p.l.,per un importo di ,11, in località Serra Spiga. A seguito di sentenza giudiziaria il sito originariamente individuato è risultato essere non più di proprietà dell'ex AS n. 4 di Cosenza la quale, pertanto, ha provveduto ad approvare con delibera n del 10/11/2006 e n del 22/12/2006 il progetto preliminare di un nuovo intervento denominato "Hospice oltre il dolore", ubicato in contrada "Muoio Piccolo" di Cosenza, specificando di stanziare un ulteriore finanziamento a proprio carico pari ad ,54 Nonostante sia stato ottenuto dal Ministero della Salute il parere favorevole alla variazione della sede dell'intervento, lo stesso non è stato mai avviato. Per tale intervento è stata erogata con decreto n del 08/08/2003 la somma di ,41 quale anticipazione del 5% sul costo complessivo per le competenze tecniche di progettazione. Facendo seguito a quanto emerso nell'incontro tenutosi il 10/12/2012 presso questo Dipartimento, l'asp di Cosenza ha manifestato la volontà di realizzare l'hospice, in accordo con l'ao di Cosenza, al terzo ed ultimo livello del presidio ospedaliero S. Barbara di Rogliano quantificando in ,00 la spesa necessaria per l'esecuzione dei lavori e l'acquisto degli arredi e delle attrezzature. Le risorse residue per tale intervento ammontano invece a ,70. NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI POSTI LEnO La riprogrammazione dei posti letto comunicata a questo ufficio al fine di avviare le procedure per la rimodulazione delle risorse residue è riportata nella tabella sottostante: ASP Località Nuova proposta di programmazione Stato COSENZA Cassano allo Jonio lo Attivi lo COSENZA Cosenza Ex PO Rogliano 14 In fase di programmazione COSENZA Paola lo In fase di programmazione CATANZARO Catanzaro 16 (H. per adulti) 4 (H. pediatrico) In fase di programmazione VIBO VALENTIA Tropea Presso PO di Tropea lo In fase di programmazione REGGIO CALABRIA Reggio Calabria lo Attivi lo REGGIO CALABRIA Siderno lo In fase di completamento TOTALE 84 AI fine di verificare l'attuabilità della suddetta proposta si ritiene necessario richiedere alle Aziende interessate uno studio di fattibilità il cui prodotto finale risulterà costituito da un insieme di analisi, verifiche, dimostrazioni e conclusioni circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto. Solo allora si potranno avviare le procedure di rimodulazione delle risorse presso il Ministero della Salute. Si fa presente, inoltre, che da alcuni recenti incontri avuti presso il Ministero della Salute è emersé che la riprogrammazione dei posti letto deve far parte della più ampia riorganizzazione della rete domiciliare delle cure palliative.

13 Regione Calabria Rete Regionale di Cure Palliative 1

14 1. PREMESSA E RIFERIMENtI NORMATIVI La Regione Calabria ha approvato un documento recante le linee guida per la realizzazione di un sistema di servizi e strutture integrate che costituiscono la rete di cure palliative a favore delle persone di ogni età affette da malattie croniche irreversibili, degenerative ed evolutive, con l'obiettivo del raggiungimento da parte dei pazienti di una ottimale qualità di vita durante tutto il decorso della malattia e sino alla fase finale della vita. Il presente documento intende aggiornare le precedenti linee guida con lo scopo di adeguare lo strumento normativo regionale a quanto recentemente definito in materia in sede ministeriale e in Conferenza Stato Regioni, facilitando il compito delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale al fine della piena realizzazione ed implementazione delle proprie reti locali di cure palliative. La Legge 15 marzo 2010, n. 38 e i successivi decreti attuativi riconoscono il diritto del paziente adulto e pediatrico ad accedere a strutture e servizi che erogano cure palliative e terapie del dolore, mediante programmi di cura individuali e personalizzati che, nel riconoscere la dignità e l'autonomia del paziente, garantiscano gli standard di qualità ed appropriatezza richieste dalla normativa in vigore per lo sviluppo di percorsi assistenziali specifici caratterizzanti le peculiarità del modello a rete. La Conferenza Stato - Regioni del 25 luglio 2012 ha definito le dimensioni strutturali e di processo, gli standard qualitativi e quantitativi che caratterizzano la rete locale di cure palliative, così come richiesto dall'art 5 comma 3 della legge 38/2010. Sulla scorta di quanto stabilito in sede di Conferenza Stato - Regioni, la Regione Calabria, che ha già recepito tale intesa con DPGR-CA n. 168/2012, intende confermare l'obbligatorietà per tutte le Aziende territoriali ed ospedaliere del SSR della realizzazione delle reti locali di cure palliative, definendo altresì requisiti specifici che sono parte integrante e sostanziale del presente documento. In attuazione della suddetta legge, l'accordo tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano del 16 dicembre 2010 recepisce e promuove le linee guida per la promulgazione, lo sviluppo ed il coordinamento degli interventi regionali nell'ambito della rete di terapia del dolore e di cure palliative. Con Decreto Dirigenziale della Regione Calabria n del 4 marzo 2011 e stato istituito il Coordinamento Regionale degli interventi nell'ambito della Rete di Cure Palliative. Il coordinamento prevede il coinvolgimento delle seguenti figure: Un referente per ogni azienda sanitaria ed ospedaliera della Regione nominati dalla stessa azienda, con comprovata esperienza; Dirigente regionale preposto. Il suddetto coordinamento regionale ha redatto le linee di indirizzo per la rete di Cure Palliative, successivamente approvato e decretato con Decreto Dirigenziale n del 6 settembre

15 Le summenzionate linee guida definiscono gli indirizzi per la realizzazione nella Regione Calabria di un modello organizzativo ed assistenziale che garantisca l'accesso alle Cure Palliative nel rispetto dei principi fondamentali quali: tutela della dignità e dell'autonomia del malato senza alcuna discriminazione; tutela e promozione della qualità della vita fino al suo termine; adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia. Con Decreto Dirigenziale n del 28 agosto 2012 veniva istituita una regia centralizzata a livello regionale, sia per le cure palliative che per la terapia del dolore, che doveva sovraintendere al comitato costituito con DDG n. 1424/2011. Riferimenti Normativi Nazionali ~ Piano Sanitario Na~onale ; ~ Legge 39 del 26febbraio 1999; ~ DM del 28 settembre 1999; ~ DPCM del 20 gennaio 2000 allegato, l comma 3; ~ DPR 8 marzo2000; ~ DPCM 14 febbraio 2001; ~ Piano Sanitario Na~onale ; ~ Piano Sanitario Na~onale ; ~ Piano Sanitario Na~onale ; ~ Documento Commissione Na~onale LEA. 18 ottobre2006; ~ D.M.43, 22febbraio 2007; ~ D.M. 17 dicembre2008. Accordi sottoscritti in Conferenza Stato-Regioni ~ Conferenifl Stato Regioni 8 marzo 200 l; ~ Conferenza Stato Regioni 19 aprile 2001; ~ Conferenza Stato Regioni 13 marzo 2003; ~ Conferenza Stato Regioni 27 giugno2007; ~ Conferenza Stato Regioni 25 marzo 2009; ~ Conferenza Stato Regioni 16 dicembre2010; ~ Conferenza Stato Regioni 4 aprile 2012; ~ Conferenza Stato Regioni 25 luglio2012; ~ Conferenza Stato Regioni dello luglio

16 Ouadro Normativo Regionale DGR del 7 agosto2000, n. 466, pubblicata sul BURC n. 76 "Programma regionaleper la realizzaifone dei centri residenifali di curepalliative" DGR del 2 maggio 2006 n. 320, BURC n. 10 del , "ATTUAZIONE DEllA RETE MAL4TI TERMINAU (CURE PAlLlATIVE) in attuazione dell'accordo definito in sede di Conferenza Stato- Regioni del 19 aprile pubblicato sulla Gu. 110 del "linee guida sulla realizzaifone delleattività assistenifali concernentile curepalliative", la Regione Calabria ha stabilito l'attivazione della rete dei servizi ai malati terminali. Decreto del Dirigente Generale del 16 gennaio 2009, n. 160, nomina Commissione Regionale di Cure Palliative, con funzioni d'indirizzo, monitoraggio delle attività e controllo della qualità nonché di programmazione della formazione e di diffusione della cultura in cure palliative. DDG del n istituzione del Comitato Regionale degli interventi nell'ambito della rete di cure palliative presso il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria. DDG n del , "Legge 15/3/2010 n. 38 Approvazione Linee guida per l'attuazione della Rete di Cure Palliative". DDG n del , istituzione del coordinamento regionale delle reti di cure palliative e terapia del dolore. DPGR-CA n. 168 dell' , ''RecepimentoIntesa, ai sensi dell'art. 8, 'comma 6, della legge5/6/2003, n. 131 tra il Governo, le Regioni e le ProvinceAutonome di Trento e Bolzano sullaproposta del Ministero della Salute, di cui all'art. 5 della legge 15/3/2010 n. 38, di dejiniifone dei requisiti minimi e delle modalità organizzative necessariper l'accreditamentodellestrutture di assistenza ai malati infase terminale e delle Unità di curepalliative e di terapia del dolore(rep. N. 152/ CSR del 25/ 7/2012)" 2. DATI DI SCENARIO Offerta assistenziale nella Regione Calabria Nel 2013 i residenti in Calabria censiti sono stati Il numero di posti letto dedicati in Hospice, con requisiti specifici, è di posti in DH. Attualmente gli Hospice attivi sono 2, uno in provincia di Reggio Calabria ed uno in Provincia di Cosenza. Il numero dei malati oncologici deceduti nel corso del 2013 sono stati 4289, di questi 2166 (50,5%) sono stati assistiti al domicilio. Pertanto, il numero annuo di giornate, sempre nel 2013, di cure palliative erogate al domicilio in Calabria, per i pazienti oncologici deceduti, è pari a giornate totali. I Nuovi Obiettivi Tra i nuovi obiettivi prioritari per la Regione Calabria ci sono le azioni di miglioramento da apportare all'attuale rete delle cure palliative, tra queste si possono evidenziare le seguenti: 1) Riorganizzazione ed implementazione della Rete di Cure Palliative esistente. 4

17 2) Individuazione di azioni per l'appropriatezza prescrittiva e prestazionale nell'ambito delle cure palliative. 3) Definizione del tariffario per i vari setting assistenziali della rete di cure palliative. 4) Attivazione dei percorsi assistenziali e degli standard di accreditamento di tipo organizzativo e clinico, basati sulla integrazione ospedale-territorio, con ruevazione attraverso dei report trimestrali. Questa azione è necessaria per ottenere una valutazione di esito capace di modificare 1'efficienza del sistema. Ad oggi, in assenza di riferimenti organizzativi e procedurali comuni a tutte le regioni, anche in Calabria la risposta al malato in fase avanzata di malattia e/o nel fine vita è venuta dall'attività di centri ed ambulatori, pubblici o in regime di convenzione con il SSN, disomogenei per caratteristiche e distribuzione territoriale e poco integrati tra di loro e con la medicina del territorio. Da quanto descritto emerge un fabbisogno crescente di organizzazione, di integrazione, di multidisciplinarietà e di coordinamento secondo i principi della "clinical govemance" e della "clinical competence", cioè quel contesto in cui i servizi sanitari si rendono responsabili del miglioramento continuo della qualità dell'assistenza e mantengono elevati livelli di prestazioni creando un ambiente che favorisce l'espressione dell' eccellenza clinica. Da qui si deve partire per delineare le linee di indirizzo strategiche per la Regione e le aree aziendali a cui gli operatori saranno chiamati a dare il loro contributo professionale, ma a cui dovranno poi rispondere in maniera coerente con i bisogni sanitari della popolazione calabrese che non può essere discriminata in un suo diritto di salute/sociale. I temi ed i campi di applicazione possono essere molti e a vari livelli di assistenza, ma al denominatore va posta l'acquisizione continua di conoscenze scientifiche che deve sempre coincidere con gli interessi del paziente. I punti di passaggio obbligati per la realizzazione di tale modello comprendono: 1. Costituzione di un Gruppo di Coordinamento regionale delle reti di terapia del dolore e delle cure palliative secondo quanto previsto dall'accordo Stato/Regioni del 16/12/2010, già costituito con DDG n del 28 agosto 2012; 2. Individuazione dei profili professionali e formazione specifica seguendo le linee della clinical competence declinate negli allegati dei protocolli di Intesa Stato-Regioni del 25/07/2012 e del 10/07/2014; 3. Programma di sensibilizzazione della popolazione sulle cure palliative con campagne sociali costruite con la collaborazione delle associazioni regionali-nazionali; 4. Programma di monitoraggio e di valutazione delle cure trimestrale. 5

18 Coordinamento regionale della rete di cure palliative Il coordinamento Regionale individuato con DDG n del 28/8/2012, ha le funzioni previste dall'accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 ed è affiancato dal comitato regionale degli interventi nell'ambito della rete delle cure palliative istituito con decreto del DDG n del 4 marzo Il suddetto coordinamento prevede le seguenti figure: referente regionale per l'applicazione della legge n. 38/2010, con funzioni di coordinamento; un componente della commissione del comitato regionale per la rete della terapia del dolore; un componente della commissione del comitato regionale per la rete delle cure palliative; un funzionario regionale. Compito del comitato è il supporto tecnico alla programmazione della Regione riguardante l'adozione del modello organizzativo-assistenziale di rete delle cure palliative, l'attuazione e lo sviluppo della stessa, e il coordinamento dei servizi assistenziali che operano nella rete. La rete delle cure palliative si inserisce e completa la più ampia rete territoriale della continuità assistenziale, nell'ambito della quale le diverse reti (terapia del dolore, oncologica, territoriale, ospedaliera, riabilitativa, ecc.) si integrano tra di loro mediante il coinvolgimento attivo di tutti gli attori della sanità (MMG, PLS, MCA, specialisti ospedalieri ed ambulatoriali, farmacisti, volontari di organizzazioni no profit ecc.), con il fine di garantire, con efficienza ed economicità, la continuità assistenziale. La Rete di cure palliative avrà un primo livello di coordinamento aziendale, così come previsto dall'accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, che si interfaccerà con il coordinamento regionale. Articolazione della rete a. Struttura di Coordinamento regionale sull'applicazione della legge n. 38/2010 b. Unità Organizzativa di coordinamento aziendale della rete locale di Cure Palliative che annovera: ~ le Cure Palliative Domiciliari; ~ le Cure Palliative Residenziali - Hospice; ~ le Cure Palliative Ospedaliere. Fanno parte, altresì, della rete: ~ Gli Enti Locali attraverso i Servizi socio-assistenziali ~ Organizzazioni Non Profit accreditate e le Associazioni di volontariato. UNITA' OPERATIVA DI CURE PALUATIVE (uocp) Ai sensi dell'art. 2 comma 2 della legge n. 38/2010 e dell'accordo sottoscritto in sede di Conferenza permanente Stato - Regioni del 16 dicembre 2010, presso ogni Azienda Sanitaria Territoriale, dev'essere istituita una specifica struttura dedicata al coordinamento della rete locale di cure palliative, 6

19 considerata indispensabile per annonizzare l'assistenza di Cure Palliative in ospedale, al domicilio ed in Hospice. Essa si interfaccia con analoga struttura regionale ed entrambe, nei rispettivi livelli istituzionali, assicurano la governance della rete di cure palliative. L'UOCP può essere collocata presso la sede del Distretto di competenza o in altro luogo del territorio distrettuale facilmente accessibile e che possieda spazi idonei anche per l'attività ambulatoriale e per consentire il colloquio con i care-givers, le riunioni d'equipe e l'attività amministrativa. Si presta sicuramente, per questa attività, la Casa della Salute. Al fine di assicurare in modo ottimale la cura e la continuità terapeutica ai pazienti di ogni età ed in ogni luogo di cura, si avvale, coordinandoli, di diversi setting clinico-gestionali, che rappresentano i nodi della rete, collocati presso: ~ i Distretti e/o Casa della Salute, per assicurare l'assistenza di base (I livello) e specialistica (II livello) palliativa domiciliare; ~ gli Hospice, per offrire ricovero diurno e ricovero ordinario ai pazienti con problematiche cliniche ed assistenziali particolannente complesse o a chi non può essere adeguatamente assistito a domicilio; ~ i Presidi Ospedalieri, Hub e Spoke della Regione, per assicurare consulenza medico infermieristica ai degenti di qualsiasi reparto, per effettuare attività ambulatoriale di cure palliative, per individuare precocemente i pazienti bisognevoli di supporto palliativo in corso di terapie causali (Simultaneus Care) e offrire risposte tempestive per la correzione dei sintomi nonché per agevolare il passaggio sotto fonna di dimissione protetta, a domicilio o in Hospice, dei pazienti in fase avanzata la cui pennanenza in ospedale è inadeguata e, dunque, inappropriata. Per quanto riguarda l'assistenza palliativa negli Ospedali Generali e di montagna, questa verrà assicurata dal responsabile dell'uocp dell'asp di appartenenza. L'UOCP assolve, ai sensi di quanto concordato nella Conferenza Stato Regioni del , a compiti organizzativi, che consistono: nella valutazione del bisogno segnalato dal PUA distrettuale; nell'avvio del percorso di presa in carico e di assistenza del paziente, con attivazione dell'uvm della quale il coordinatore, o un suo delegato, è parte integrante; nel monitoraggio costante dell'assistenza, compresi la fornitura dei fannaci, di ausili e presidi; nella valutazione della qualità di vita percepita da pazienti e familiari. Ai sensi dell'accordo Stato Regioni del , assolve anche a compiti di coordinamento nel promuovere sistemi di integrazione funzionale di: servizi e strutture del setting della rete (ospedale, domicilio ed hospice); servizi e strutture esterne ma integrate con la rete, presenti sul territorio provinciale; valutazione e miglioramento della qualità delle cure palliative, inclusi gli standard di cui al Decreto 22 febbraio 2007, n

20 La composizione organica di base dell'uocp, ai sensi dell'accordo Stato-Regioni dello luglio 2014, deve comprendere: un Dirigente medico Responsabile; un Infermiere professionale, che ha funzione di "case manager"; un Assistente sociale; un Assistente amministrativo. Dette figure, tranne che per l'unità amministrativa, che può essere condivisa con altre Unità operative, devono essere dedicate e possono essere integrate, al bisogno, da altre figure professionali ritenute necessarie (in particolare lo psicologo), tutte dotate di specifica formazione, competenza ed esperienza nel settore. L'UOCP è un'unica struttura Aziendale Interdistrettuale che sovraintende i diversi setting di cure palliative domiciliari, ospedaliere e residenziali, siano essegestite direttamente dalle aziende sanitarie pubbliche o affidate ad enti privati, accreditati con il SSR, al Coordinamento distrettuale. ed è individuata come Struttura Dipartimentale nello Stqff di supporto L'UOCP funge da "cabina di regid' della rete locale di cure palliative e, di concerto con le Direzioni Distrettuali Aziendali e nel rispetto delle Linee Guida Regionali, è preposta a svolgere i seguenti compiti:.:. Tutelare il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative. :. Attivare un sistema di erogazione di cure palliative in ospedale, in hospice e a domicilio coerente con quanto stabilito dall'art. 5 della legge n. 38/2010. :. Garantire la continuità delle cure palliative nelle 24 ore, favorendo l'integrazione fra i diversi setting di cura coinvolgendo i MMG, i PLS, il 118 e i Medici di Continuità assistenziale (MCA), allo scopo di evitare il ricorso improprio al Pronto Soccorso e al ricovero ospedaliero. :. Definire le procedure standardizzate sulla corretta applicazione dei percorsi di presa in carico (criteri di accoglienza della domanda, valutazione del bisogno, invio all'uvm per l'identificazione del setting di cura più appropriato, o di passaggio tra i diversi setting, avvio di un percorso di cure palliative ecc.). :. Definire le procedure standardizzate sull'utilizzo diffuso e costante di sistemi scientificamente validati di valutazione e monitoraggio, della qualità della vita dei malati, del sistema di offerta aziendale, dei costi delle prestazioni domiciliari, residenziali (hospice) ed ospedaliere. :. Promuovere ed attivare la Carta dei Servizi. :. Realizzare programmi formativi aziendali specifici in cure palliative, per la formazione di base di tutti gli operatori coinvolti sui percorsi multidisciplinari e multiprofessionali, rivolti a tutte le figure professionali operanti nella Rete locale: MMG, PLS, MCA, 118, Psicologi, Infermieri, Assistenti Sociali, Volontari ecc., concordati preventivamente con il Coordinamento Regionale per il conseguimento di crediti formativi, e con il coinvolgimento del case manager 8

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