CONCORSO La Prima Scuola

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1 CONCORSO La Prima Scuola Nato sulla scia del film La prima neve, e fortemente voluto da JoleFilm e ZaLab ( La prima scuola è un concorso per progetti pedagogici a favore delle infanzia. I tagli alla scuola pubblica, che stanno pesantemente condizionando la vita dei bambini e il lavoro di educatori e maestri, hanno avuto ripercussioni particolarmente gravi nelle zone periferiche più svantaggiate. In particolare, laddove le famiglie non possono compensare la penuria di risorse, i bambini stanno perdendo stimoli e opportunità a loro necessari. Finanziare laboratori e progetti nelle scuole significa mantenere viva l'attenzione sulla scuola, contribuire a coprire un vuoto pubblico, ma anche riportare nelle mani degli insegnanti che vivono a stretto contatto con i bambini, la possibilità di elaborare interventi adeguati al loro sentire, alla loro cultura, alla situazione in cui vivono. ZaLab e Jolefilm hanno fatto partire una raccolta fondi per trovare le risorse necessarie. È stata formata una commissione apposita per la selezione delle candidature e il finanziamento dei laboratori e dei progetti (vedi qui i componenti della commissione:

2 in collaborazione con Jolefilm e Parthénos Distribuzione, apre il concorso La Prima Scuola Art. 1 Principi e finalità diritto costituzionale (art. 34) sia un diritto sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani (art. 26). La Prima Scuola nasce il diritto del bambino a r qualità. Il sostegno agli insegnanti, al personale ATA e alle realtà associative che hanno le energie per presentare laboratori pedagogici nelle scuole vuole essere un contributo a continuare sulla strada che si sta intraprendendo. La speranza è che le attività svolte riescano a creare o rinforzare una solida rete territoriale tra scuola e ambiente circostante funzionale a porre il Quando si parla di qualità intendiamo istruzione che permetta alle individualità dei singoli di esprimersi liberamente, che ponga le condizioni per una sana collaborazione tra gli alunni, che faccia dialogare bambini di età diverse, che, laddove possibile, faccia produrre ai bambini il materiale di studio, che porti i bambini al di fuori delle aule, che ispiri il bambino nella totalità della sua persona, attraverso il suo corpo e la sua storia, e e di ascolto e apprendimento per tutto ciò che i bambini stessi possono insegnargli. È necessario ripercorrere alcune tradizioni che hanno fatto la storia della pedagogia dal dopoguerra in avanti, ma è anche giusto dare spazio a tutte quelle idee dirompenti la cui sperimentazione potrebbe introdurre importanti novità nel settore. Per questo La Prima Scuola vorrebbe stimolare la ricezione di idee forti, profonde, nei contenuti); proposte che mettano in ità educativa (uscire in città e esplorare la realtà esterna, incontrare chi normalmente non si incontra) e i tempi ritmi che permettano di andare in profondità, tempi che offrano uno spazio adeguato alla riflessione).

3 Art. 2 Destinatari Possono presentare proposte di laboratorio: insegnanti e personale ATA di scuole primarie fondazioni. Art. 3 Proposte di laboratorio ammesse a concorso alla proposta del genere pedagogico o artistico. Gli elaborati dovranno essere presentati entro e non oltre il 31 gennaio I laboratori a.s. 2014/2015. anni. Art. 4 Modalità di partecipazione al concorso Per concorrere alla selezione è necessario anticipare la scheda di partecipazione (allegato A) via e- laprimascuola@zalab.org redatta utilizzando lo schema allegato : laprimascuola.wordpress.com/il-bando. La scheda di presentazione di progetto (allegato B) e la scheda di partecipazione in originale devono essere inviati presso la a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, entro il 31 GENNAIO 2014 al seguente indirizzo postale: ZaLab, via Fanfulla da Lodi, 5, 00176, ROMA, alla c.a. di Michele Aiello. Per supporto e ulteriori informazioni inviare scrivere a laprimascuola@zalab.org con oggetto CONCORSO LA PRIMA SCUOLA e -mail i recapiti telefonici del richiedente. la metodologia che si utilizza, da quali problematiche e contraddizioni del territorio e/o della scuola si parte, come le si vuole affrontare attraverso il laboratorio, che relazioni intercorrono tra insegnanti e associazioni richiedenti, quali finalità ci si pone e come si intende organizzare il laboratorio (il grado di coinvolgimento dei bambini, i mezzi tecnici che si utilizzano, come viene prodotto e lavorato il materiale utilizzato). Nella scrittura del progetto si consiglia un linguaggio semplice, chiaro, conciso. Si consiglia altresì responsabilità riguardo le proprie capacità, dato che il finanziamento deriva quasi

4 esclusivamente da una raccolta fondi costituita PRINCIPALMENTE da atti di solidarietà e sottoscrizioni individuali. Art. 5 Commissione giudicatrice e criteri di selezione La commissione è formata da: Franco Lorenzoni, Giuseppe Carini, Goffredo Fofi, Marco Paolini, Sara Honegger e Vinicio Ongini. Criteri La commissione adotta un metodo di selezione flessibile, che si basa sulla valutazione delle singole proposte in base alle criticità e alle potenzialità insite nel progetto. Punti cardine su cui ruota la valutazione sono le scelte pedagogiche adottate, il percorso passato, il processo che si vuole attivare e le finalità/sfide che si pongono. Il laboratorio deve focalizzarsi su diversi punti chiave: i bambini pensano: tempi necessari per la loro espressione e per il confronto; i bambini progettano insieme: il lavoro di gruppo dei bambini è essenziale, in termini di collaborazione, co-progettazione e dialogo; i bambini fanno: elaborazione dei materiali didattici da costruire sul campo insieme ai bambini; i bambini devono fare, cioè costruire i materiali didattici con le mani e il corpo; i bambini hanno diritto al rispetto: e alla dignità di ciascuno (soprattutto dei bambini con disabilità o difficoltà di diverso tipo); la scuola, in quanto istituzione, e la classe, in quanto gruppo umano, devono rappresentare i punti di riferimento delle attività da svolgere. In particolare, la classe deve essere prima di tutto uno spazio di inclusione dei suoi componenti. In secondo luogo, è auspicabile che i laboratori creino connessioni fra classi di diverse età (per le primarie: prime con seconde; terze con quarte e quinte) e/o scuole di territori diversi (periferia/periferia o centro/periferia). la relazione della scuola col territorio: si invitano i partecipanti a proporre laboratori o diventare oggetti di osservazione ed esperienza formativa. Non si richiede che il laboratorio proposto debba essere riproducibile da altri in futuro.

5 valutazione dei bambini prima, durante e dopo i laboratori. La totale assenza di qualsiasi riferimento alla Diversità per la compilazione della domanda è voluta, in quanto la Diversità è un aspetto della normalità. La commissione privilegia le proposte provenienti dagli insegnanti under 40. Si invitano dunque i partecipanti a non farsi portatori di proposte provenienti da insegnanti più anziani, data anche la responsabilità che si deve alle migliaia di persone che hanno singolarmente donato per la causa. Viene data priorità a coloro che appartengono alle scuole pubbliche e/o a coloro che propongono laboratori al loro interno. Tuttavia, non è assolutamente esclusa la partecipazione delle scuole paritarie perché ci esperienza può essere di grande utilità per tutti. Per tutte le realtà esterne alla scuola, gli interventi proposti devono rispondere a determinati requisiti: condizioni di partecipazione per associazioni, cooperative, fondazioni: almeno un anno di esperienza nel settore della pedagogia infantile; la proposta di laboratorio DEVE coinvolgere le scuole. Vengono accettate SOLO le proposte che prevedono la partecipazione di un istituto scolastico, perché deve. Per favorire la collaborazione tra interno ed esterno prevenire proposto resti qualcosa di sporadico, è auspicabile che esista già un qualche legame (almeno un anno di lavoro) tra realtà associative esterne e insegnanti, di modo che il laboratorio possa rafforzare tale legame. Nel caso in cui invece la collaborazione tra interno ed esterno della scuola venga attivata ex-novo, si invitano i proponenti a strutturare le finalità della loro proposta di laboratorio di modo che la collaborazione con gli insegnanti possa avere un seguito concreto nel futuro immediato. È altresì auspicabile che anche le proposte delle/degli insegnanti e il personale ATA attivino legami con il territorio circostante la scuola. Eccezioni Il ragionamento può essere escluso solo se la proposta di laboratorio viene valutata dalla commissione come talmente dirompente e di rottura in termini di sperimentazione pedagogica da costituire una esperienza significativa in sé (e, quindi, impossibile da rigettare). In tal caso, la commissione può avvalersi della facoltà di approvare tale laboratorio, anche in assenza di della scuola. In contesti di particolare isolamento di una scuola o di un territorio, la commissione si può prendere la libertà strettamente necessaria ad attivare un processo che metta in

6 comunicazione il mondo interno della scuola con realtà associative esterne compatibili a lavorare in quel territorio. Per evitare doppioni e/o per evitare una dispersione di energie, la commissione può cercare di stimolare e proporre la collaborazione tra diversi progetti, in particolare laddove caso di potenziale collaborazione tra un progetto esterno e un progetto interno a una della stessa scuola. In ugual misura, la commissione può suggerire la collaborazione tra progetti che nascono modo per stimolare la comunicazione tra scuole di territori differenti (Nord/Sud, centro/periferia, città/campagna, periferia/periferia, campagna/campagna). Due fasi di selezione: Art. 6 Premiazione 1. selezione elaborati scritti: periodo dal 1 febbraio al 31 marzo; 2. selezione conclusiva per mezzo di colloquio orale: periodo fine aprile. Il fondo viene accordato in base alle scelte pedagogiche dei partecipanti, al processo che verrà attivato nel laboratorio e alle finalità che ci si pone. Per evitare che un unico budget di riferimento porti i richiedenti a pianificare un laboratorio in base a quel budget sono state scelte tre fasce di riferimento per i finanziamenti da destinare ai singoli progetti: I. 1 a fascia: euro; II. III. 2 a fascia: euro; 3 a fascia: euro. I vincitori dovranno redigere un report forma di responsabilità di fronte ai bambini con cui si ha lavorato, alla comunità pedagogica allargata e a tutti i singoli donatori della raccolta fondi. Art. 7 Natura della raccolta fondi La raccolta fondi è costituita per la maggior parte da sottoscrizioni di natura individuale. Non abbiamo considerato il coinvolgimento pubblico perché le risorse in mano al sistema pubblico possono già essere previste e/o allocate per il sostegno alle attività pedagogiche nelle scuole.

7 Art. 8 Documenti da compilare La documentazione necessaria per partecipare è costituita da due allegati: A. Allegato A Scheda di partecipazione al bando di concorso B. Allegato B Scheda di presentazione della proposta di laboratorio C. Facoltativo: si possono allegare materiali non scritti (disegni, foto, video, audio, sculture, pupazzi, altri prodotti) a testimonianza dei risultati ottenuti nei laboratori passati.

8 Allegato A Scheda di partecipazione Titolo elaborato Informazioni organizzatori del laboratorio INFORMAZIONI PERSONE FISICHE (insegnanti, personale ATA, genitori, artisti, pedagogisti, etc.) Num. degli organizzatori: 1. REFERENTE: Nome e cognome Nato il a Scuola d solo se facente parte del personale scolastico) Recapiti telefonici: Indirizzo 2. Nome e cognome Nato il a solo se facente parte del personale scolastico) 3. Nome e cognome Nato il a ruolo al suo interno (solo se facente parte del personale scolastico)

9 4. Nome e cognome Nato il a solo se facente parte del personale scolastico) 5. Nome e cognome Nato il a solo se facente parte del personale scolastico) 6. Nome e cognome Nato il a solo se facente parte del personale scolastico) INFORMAZIONI PERSONE GIURIDICHE (associazioni, fondazioni, cooperative, etc.): Num. persone giuridiche richiedenti: 1. Denominazione Indirizzo sede legale: Indirizzo sede operativa: Recapiti telefonici: Indirizzo P.I. C.F. Nome e cognome di un responsabile di riferimento: 2. Denominazione

10 Indirizzo sede legale: Indirizzo sede operativa: Recapiti telefonici: Indirizzo P.I. C.F. Nome e cognome di un responsabile di riferimento: 3. Denominazione Indirizzo sede legale: Indirizzo sede operativa: Recapiti telefonici: Indirizzo P.I. C.F. Nome e cognome di un responsabile di riferimento: Informazioni scuola/e di riferimento 1. Denominazione Istituto di appartenenza della scuola: Denominazione scuola per lo svolgimento del laboratorio: Classe/i da coinvolgere (solo se già individuate): Indirizzo: C.A.P.: Comune: Provincia: Regione:

11 2. Denominazione Istituto di appartenenza della scuola: Denominazione scuola per lo svolgimento del laboratorio: Classe/i da coinvolgere (solo se già individuate): Indirizzo: C.A.P.: Comune: Provincia: Regione: 3. Denominazione Istituto di appartenenza della scuola: Denominazione scuola per lo svolgimento del laboratorio: Classe/i da coinvolgere (solo se già individuate): Indirizzo: C.A.P.: Comune: Provincia: Regione:

12 Allegato B Scheda di illustrazione della proposta di laboratorio SCUOLA O SCUOLE INDIVIDUATE: CITTÀ PROVINCIA SOGGETTI PROPONENTI (persone fisiche e giuridiche): REFERENTE DEL PROGETTO A CUI CHIEDERE CHIARIMENTI/INFORMAZIONI: NOME COGNOME TEL. FISSO CELL. CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto:

13 DESCRIZIONE ELABORATO Durata prevista: Num. classi: Num. alunni: DESCRIZIONE ATTIVITÀ LABORATORIALI: FINALITÀ:

14 METODOLOGIA:

15 PRINCIPALI ATTIVITÀ PEDAGOGICHE SVOLTE NEGLI ULTIMI TRE ANNI:

16 RAPPORTI CON LE SCUOLE CHE PARTECIPANO A QUESTO LABORATORIO (PER PERSONE GIURIDICHE):

17 NOTE: