SCHÖNBRUNN: REALTÀ FUORI DAL TEMPO.

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Marina Leoni
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1 SCHÖNBRUNN: REALTÀ FUORI DAL TEMPO. Scorcio del Castello di Schönbrunn. Oggi la linea U4 della metropolitana di Vienna conduce in un luogo fiabesco, la più celebre residenza degli Asburgo il castello di Schönbrunn dal 1996 tutelato dall UNESCO come patrimonio dell umanità. Più di un milione di turisti visitano ogni anno il castello e più di cinque milioni il grande parco. Pag. 1

residenza degli Asburgo il castello di Schönbrunn dal 1996 tutelato dall UNESCO come patrimonio

2 All origine della sua storia si pone la decisione di Massimiliano II di destinare la foresta di Katterhölzel che si estendeva sull area del palazzo e sulla collina retrostante a riserva imperiale di caccia. Nel 1535 fu ultimata la decisione voluta dal sovrano, ed avviato al suo interno un programma di popolamento faunistico. La leggenda vuole che nel 1622 l acqua di una fonte, scoperta nei pressi della tenuta, fu deviata verso il parco reale ed in breve la parte pianeggiante fu trasformata in un giardino, con associato un castello a due piani. Nel 1683 l edificio, che nel frattempo aveva preso il nome di Schönbrunn bella fonte fu gravemente danneggiato dalla battaglia sostenuta contro i Turchi durante l assedio di Vienna e si rese necessario ricostruirlo. L architetto austriaco che fu incaricato del progetto, Johann Bernard Fischer von Erlach, aveva trascorso i suoi anni di formazione a Roma. Il castello venne concepito come una grande reggia monumentale, ispirata a grandi modelli del Rinascimento italiano ed in grado di competere con Versailles. Pensato per rappresentare la grandezza ed il potere dell impero, il castello venne ideato in pianura e raccordato all altura retrostante attraverso lo sviluppo del parco. Il nucleo originario, rettangolare, era articolato da un ordine di sostegni impostato su un basamento a finto bugnato. A questo elemento centrale vennero aggiunti in corso d opera due ali laterali. Il tetto emergeva ben poco perché delineato e seminascosto da una balaustra scandita da statue. Intorno al 1695 cominciarono i lavori del giardino, diretti da Johann Trehet, ma naturalmente nel corso degli anni il suo disegno venne modificato. Sotto Maria Teresa furono realizzati imponenti lavori di ristrutturazione ed ammodernamento per fronteggiare i nuovi stili ed orientamenti culturali dell illuminato periodo. L attuale aspetto rococò del complesso è legato ai lavori commissionati a Nicola Pacassi nel dall imperatrice Maria Teresa cui si deve anche il colore delle facciate cosiddetto giallo Schönbrunn. Il castello fu scenario di grandi avvenimenti storici, qui passarono gli uomini più potenti al mondo, tra cui Napoleone che installò il suo quartier generale; avvennero le sedute del congresso di Vienna, tra le sue mura vennero prese decisioni che coinvolsero le politiche internazionali. Nei suoi saloni si svolsero feste, ricevimenti, Strauss eseguì i suoi primi Valzer e ci fu l incontro tra Kennedi e Krusciov. Pag. 2

La leggenda vuole che nel 1622 l acqua di una fonte, scoperta nei pressi della tenuta, fu deviata verso il parco reale ed in breve la parte pianeggiante fu trasformata in un giardino, con associato

3 Veduta frontale del castello in fondo sulla destra si trova lo Schlosstheater oggi sede dell Accademia di Arte Drammatica. Nelle foto ammiriamo le carrozze con le quali si può girovagare per alcuni punti di Vienna immergendosi in un tempo passato. Pag. 3

Nelle foto ammiriamo le carrozze con le quali si può girovagare

4 E è proprio per continuare ad ammirare le carrozze dell epoca, a Schönbrunn troviamo anche un museo dedicato Il museo delle carrozze. Al suo interno si può ammirare il carro funebre imperiale nero a cui si contrappone quello rosso, usato per i funerali degli Asburgo non regnanti. Sessanta carrozze di gala, landò e cocchi. La carrozza di gala venne costruita a Parigi per l incoronazione di Napoleone come Re d Italia ed è poi passata agli Asburgo. Il pezzo forte della collezione è il cocchio imperiale di circa quattro tonnellate di peso, in stile rococò, ha ricche decorazioni dorate e vetri di Murano. Pag. 4

Sessanta carrozze di gala, landò e cocchi.

5 Vista della faccia prospiciente sul giardino. Pag. 5

6 La Gloriette, di gusto italiano nell impiego di timpani, archi e colonne, chiude in modo scenografico la prospettiva del parco. Oggi ospita al suo interno un caffè, dove ogni giorno i turisti provenienti da tutto il mondo possono coccolarsi con musica classica. Dalla terrazza si può godere della vista del parco e di tutta Vienna. Nella foto in alto la doppia scalinata che si affaccia sul parco. Particolare dell illuminazione esterna. Pag. 6

Oggi ospita al suo interno un caffè, dove ogni giorno i turisti provenienti da tutto il mondo possono

7 Nel 1753 Francesco I, appassionato di scienze naturali, acquistò un terreno posto ad Ovest del parco con l intenzione di realizzarvi un giardino botanico chiamato giardino olandese. Al suo interno erano coltivati alberi da frutto, ortaggi e fiori. I successori di Francesco I ampliarono il giardino che alla fine del settecento arrivò ad ospitare quattromila piante di quasi ottocento specie. Nel 1881 fu costruita una serra composta da un padiglione centrale alto 28 metri e da due ali di poco più basse. La serra delle palme si estende per oltre 110 metri e riproduce al suo interno tre diverse zone climatiche. Accanto al giardino botanico si trova lo zoo più antico d Europa voluto da Francesco di Lorena, marito di Maria Teresa. Notiamo nell immagine in alto l area al centro del giardino il Grande Parterre che venne realizzato attorno al 1780 perimetrato da 32 grandi statue ispirate alla storia greca e romana. Le aiuole geometriche, che lo disegnano, si allungano visivamente fino alla fontana di Nettuno. Pag. 7

I successori di Francesco I ampliarono il giardino che alla fine del settecento arrivò ad ospitare quattromila piante di quasi ottocento specie.

8 La fontana di Nettuno il dio del mare circondato da figure mitologiche datata Il Castello durante i famosi mercatini di Natale. Pag. 8

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