Registro Tumori della Regione Puglia

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1 Registro Tumori della Regione Puglia I.R.C.C.S. Istituto Tumori Giovanni Paolo II Bari I.R.C.C.S. Istituto Tumori Giovanni Paolo II RTP Bari, 30/03/2011 All e p.c. Al Ufficio 1 Sanità Pubblica e Sicurezza del Lavoro Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione Area Politiche per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Regione Puglia c.a. Dott.ssa Elisabetta Viesti Dott.ssa Anna Maria Palmariggi Presidente CTS Registro Tumori Puglia Prof. Giorgio Assennato Oggetto: trasmissione Atto di Sindacato Ispettivo del Sen. Caforio n richiesta di relazione. Riscontro Vs. nota prot. n. AOO152/22 MAR 2011/3946. Con riferimento all oggetto, si comunica preliminarmente che il Registro Tumori Puglia sezione ASL Lecce, con il coordinamento della dr.ssa Anna Melcarne, è attualmente impegnato a concludere la raccolta e la codifica dei casi di tumori incidenti dell anno 2005, con l obiettivo di conseguire entro l anno l accreditamento AIRTUM per il triennio Al momento, il Registro Tumori Puglia non è direttamente coinvolto in indagini epidemiologiche relative all area della discarica di Burgesi. A partire dai dati prodotti e pubblicati relativamente agli anni dal Registro Tumori di Lecce è comunque possibile fornire informazioni circa il profilo epidemiologico dell area con riferimento all incidenza e alla mortalità per patologie che risultano, in base alla letteratura scientifica, associate allo smaltimento di rifiuti in discarica. In questo senso, si fa presente che l Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato nel rapporto ISTISAN 04/5 gli esiti della Valutazione del rischio sanitario e ambientale nello smaltimento di rifiuti urbani e pericolosi, effettuata incrociando dati ambientali e dati epidemiologici in cinque regioni italiane. Nelle conclusioni gli Autori dichiarano che non vi sono allo stato attuale né nella letteratura scientifica internazionale, né all interno dei risultati preliminari dello studio italiano, gli elementi sufficienti per una valutazione del nesso di causalità intercorrente fra l osservazione di associazioni a carattere epidemiologico e la presenza di discariche nel territorio. Si sottolinea tuttavia l esigenza di ulteriori approfondimenti per chiarire eventuali relazioni di causa - effetto tra esposizione a rifiuti e rischi sanitari. A marzo 2007 è stato ospitato in APAT (ora ISPRA) un seminario dedicato alla Salute della popolazione e gestione dei rifiuti: dati scientifici e opzioni possibili, organizzato dall'oms Centro Europeo Ambiente e salute di Roma, grazie al finanziamento del Dipartimento della Protezione Civile, a seguito del quale è stato pubblicato un rapporto. In merito alle discariche, si evidenzia l ampio spettro di esposizioni, di scenari e vie di esposizione in causa, che comportano grande complessità e difficoltà a stimare i rischi potenziali per la salute. Solo pochi studi epidemiologici hanno valutato i siti in relazione alla tipologia degli agenti chimici presenti e rilasciati; molti studi sugli effetti sanitari delle discariche di fatto sono privi di misure dirette di esposizione e si riferiscono piuttosto alla distanza della residenza dal sito o talvolta a modelli di esposizione. Gli esiti presi in esame dagli studi epidemiologici sono numerosi, fra questi l'incidenza dei tumori, la mortalità, gli effetti sulla riproduzione, come difetti congeniti e basso peso alla nascita. Nonostante i limiti metodologici, la letteratura scientifica dà indicazioni su una associazione fra residenza nelle vicinanze di una discarica e effetti avversi sulla salute. L'evidenza disponibile, talora più forte 1

2 per gli esiti riproduttivi che per i tumori, non è tuttavia sufficiente a stabilire una associazione causale. Cionondimeno, le implicazioni possibili sulla salute non possono essere ignorate, data la ampia proporzione di popolazione potenzialmente esposta alle discariche in molti paesi europei e vista la bassa potenza degli studi nel riconoscere rischi effettivi. Nell aprile 2008, l Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE) ha reso nota la sua posizione ufficiale in merito al tema Trattamento di rifiuti e Salute, espressa sulla base della valutazione delle conoscenze desumibili dalla letteratura scientifica condotta dalla segreteria dell AIE stessa. Gli studi epidemiologici cui è stato fatto riferimento hanno rilevato un lieve eccesso di rischio per alcuni tipi di malformazioni congenite in relazione a discariche di rifiuti tossiconocivi. È stato evidenziato, inoltre, negli studi multisito un maggior rischio di basso peso alla nascita (compreso tra il 3 e il 6%) e di tumori (leucemie, colon-retto, polmone, vescica, fegato), con eccessi di rischio compresi tra il 2 e il 20%. Altri studi, però, non hanno messo in evidenza alcun eccesso di rischio. Complessivamente le evidenze che emergono da questi studi sono deboli. Alcune indagini dotate di migliore impianto metodologico documentano rischi di piccola entità, ma molti altri studi, di pari qualità, non documentano alcuna associazione tra il domicilio in prossimità della discarica e danni alla salute. Nella maggior parte degli studi esaminati, non può essere escluso l effetto sui risultati di un insufficiente controllo di possibili fattori di confondimento e di un inadeguata definizione dell esposizione. Occorre considerare, infine, che molti degli studi valutati hanno riguardato discariche a prevalente conferimento di rifiuti tossici e molto pochi discariche a prevalente conferimento di rifiuti urbani. L AIE conclude che. con riferimento a discariche di rifiuti tossico-nocivi, esistono evidenze di un piccolo ma significativo aumento del rischio di malformazioni congenite che diventano più consistenti se riferite al rischio di basso peso alla nascita; non vi sono, invece, evidenze convincenti di eccesso di rischio per tumori, soprattutto per l impossibilità di controllare i fenomeni migratori della popolazione esposta e la sequenza temporale fra esposizione e malattia. L epidemiologia non si è interessata se non marginalmente agli effetti delle discariche di soli rifiuti urbani, essendo prevalente l interesse per gli effetti sulla salute delle discariche di sostanze tossiche. Relativamente alla possibile contaminazione da PCB segnalata, lo studio condotto a Brescia in corrispondenza dell azienda Caffaro, dove si è verificato un diffuso inquinamento da queste sostanze, indica possibili incrementi di rischio a carico di linfomi non Hodgkin e ai sarcomi dei tessuti molli ( Pertanto, sulla base delle associazioni segnalate in letteratura, si riporta una analisi dei dati epidemiologici disponibili relativi ai tumori del polmone, della vescica, del fegato, alle leucemie, ai linfomi non Hodgkin e ai sarcomi dei tessuti molli: 1. Dati di mortalità ricavati a partire dall utilizzo dell Atlante di mortalità su base comunale Cislaghi che, nella sua più recente versione disponibile (2005) fornisce immagini spaziali attendibili, analitiche e sostenute da adatti test statistici. Le misure di associazione utilizzate sono due: la prima è il Rapporto Standardizzato di Mortalità (SMR), che corrisponde al rapporto tra decessi osservati per una specifica patologia e il numero di casi attesi in considerazione del corrispondente dato in una popolazione di riferimento (in questo caso la popolazione della regione Puglia). Essendo pertanto il rapporto O/Ax100, un valore di SMR superiore a 100 indica un eccesso nel Comune considerato rispetto a quanto si realizza nel resto della regione. Tuttavia tale indicatore di mortalità non risulta affidabile quando calcolato in aree geografiche con piccola popolazione rispetto ad aree a maggiore densità demografica. Allo scopo di controllare l instabilità degli SMR, viene applicato ai dati osservati anche il modello bayesiano gerarchico di convoluzione gaussiana proposto da Besag, York e Mollié (1991) per la stima del Rapporto di Mortalità Bayesiano (BMR), il quale tiene conto della diversa numerosità della popolazione dei singoli Comuni. Il modello bayesiano presenta il vantaggio di riconoscere l esistenza di gruppi di Comuni limitrofi caratterizzati da rischi di mortalità più alti o più bassi di quelli rilevati nelle aree circostanti. Comuni geograficamente vicini potrebbero, infatti, avere rischi simili di malattia, potenzialmente attribuibili all esposizione ad un medesimo fattore di rischio. 2

3 In questo modello, dunque, il rischio relativo comunale è modellato come dipendente da due componenti di variabilità: l eterogeneità non strutturata, che esprime l eccesso o il difetto della mortalità in ciascun Comune tenendo conto della diversa numerosità della sua popolazione e l eterogeneità spazialmente strutturata o di clustering, che stima la tendenza di gruppi di Comuni limitrofi ad avere complessivamente rischi di mortalità più alti o più bassi della media regionale. L effetto è quello di "lisciare" (smoothing) il valore del rischio del comune verso i valori medi locali. 2. Dati di mortalità tratti dall Atlante delle cause di morte a livello comunale Le misure di associazione utilizzate sono l SMR e il BMR: quest ultima (Rapporto Bayesiani di Mortalità), rispetto agli SMR, migliora la qualità delle stime di rischio tenendo conto della forte variabilità casuale delle cause rare e di eventuali strutture di aggregazione spaziale. I dati sono presentati con riferimento ai comuni maggiormente interessati dalla presenza della discarica in esame, in analogia allo studio ISTISAN citato: Acquarica del Capo, Presicce, Salve, Ugento. Fonte: Rapporto ISTISAN 04/5 3. Dati di incidenza e mortalità del Registro Tumori ASL di Lecce Vengono presentati tassi standardizzati con metodo diretto e Rapporti Standardizzati di incidenza (SIR), confrontando i dati locali con quelli provinciali e nazionali. La standardizzazione diretta permette di controllare gli effetti della composizione per età o per sesso della popolazione indagata: attraverso questa tecnica, si producono i tassi che si osserverebbero nella popolazione oggetto di studio se questa avesse la stessa struttura per età e sesso di una popolazione presa come riferimento, il che consente di operare confronti tra due popolazioni, senza risentire dell eventuale effetto di una diversa distribuzione dell età, dal momento che alcune patologie, in particolare tumorali, sono più frequenti nelle classi di età più avanzate. Come popolazione di riferimento è stata utilizzata la popolazione europea, al fine di rendere i risultati confrontabili con i dati di altri registri. I SIR, come gli SMR, restituiscono il rapporto tra casi osservati di una specifica patologia e il numero di casi attesi in considerazione del corrispondente dato in una popolazione di riferimento (in questo caso la popolazione della provincia di Lecce). 3

4 Tumore del polmone: Già a partire dagli anni 70 sono disponibili dati di mortalità che mostrano tassi di tumore al polmone elevati nell area salentina, in particolare nel sesso maschile. Una pubblicazione del 1985, presentando i dati relativi ai quinquenni e , evidenzia peraltro come tali eccessi non paiano associati ad un abitudine al fumo particolarmente accentuata, come mostrato nella figura di seguito riportata. Tali eccessi risultano confermati anche negli anni successivi. 1. Esaminando la mortalità del periodo attraverso l Atlante Cislaghi, è possibile osservare aggregati di rischio (con eccessi superiori al 30%) per il sesso maschile in corrispondenza dell area di Otranto, del Capo, oltreché della città di Taranto. Si attira l attenzione sul fatto che praticamente l intera area rappresentata mostra SMR superiori a

5 Le figure che seguono sono focalizzate sulla provincia di Lecce: sono presentate le mappe di densità (basate sull uso della stima lisciata, cui si è accennato sopra) e le mappe di frequenza (che utilizzano gli SMR). Oltre agli eccessi citati per il sesso maschile, è possibile descrivere eccessi seppur di minore entità (nell ordine del 17-26%), anche per il sesso femminile. Nelle tabelle che seguono sono riportati i risultati dell indagine per ciascuno dei comuni della provincia di Lecce, separatamente per i due sessi, evidenziando gli eccessi (ovvero gli SMR che risultano superiori a 100). Si può verificare come per il sesso maschile praticamente tutti i comuni presentino un eccesso di mortalità per tumore del polmone rispetto al dato regionale nel periodo considerato. 5

6 Per quanto riguarda il sesso femminile, il numero e l entità degli eccessi appaiono generalmente più contenuti. 6

7 Esaminando i comuni potenzialmente interessati dall eventuale impatto della discarica in oggetto, in analogia a quanto studiato nel Rapporto ISTISAN citato, si osservano i seguenti risultati: Comuni Variazione % rispetto al dato regionale Sesso maschile Sesso femminile Acquarica del Capo Presicce Salve Ugento Si registrano importanti eccessi nei comuni di Presicce e Salve ma esclusivamente nel sesso maschile, laddove viceversa nel sesso femminile si osserva un decremento di rischio rispetto all andamento regionale. Nel comune di Ugento si evidenzia un eccesso più contenuto ma sostanzialmente sovrapponibile nei due sessi. 2. I dati tratti dall Atlante OER (anni ), relativi ai comuni sopra citati, sono riportati nelle tabelle che seguono. Mentre nel sesso maschile si osserva che tutti i comuni sono interessati da un eccesso di rischio, nelle donne tutti i risultati sono in decremento rispetto al dato regionale, mostrando una riduzione del rischio complessivamente intorno al 15%. Comuni BMR Maschi Femmine Acquarica del capo 127.4* 85.5 Presicce 129.1* 86.0 Salve 129.9* 83.4 Ugento 134.2* Per quanto riguarda i dati del Registro Tumori della Provincia di Lecce ( ), si osserva un generale eccesso di rischio di incidenza e mortalità nell intera provincia, limitato al sesso maschile, con un eccesso pari al 12% rispetto ai dati dell intero pool dei registri tumori presenti sul territorio regionale. Osservando l incidenza a livello di distretto socio-sanitario, l unico eccesso statisticamente significativo riguarda il distretto di Galatina, mentre nel distretto di Gagliano del Capo, che comprende i comuni in esame, si registra un lieve decremento dell incidenza in entrambi i sessi, rispetto al dato provinciale. Il tasso standardizzato di incidenza del distretto di Gagliano 7

8 del Capo nel sesso maschile è pressochè sovrapponibile a quello del pool del registri italiani e lievemente superiore al tasso dei registri del centro e del sud Italia, laddove nel sesso femminile è sempre inferiore. Tumore del polmone. INCIDENZA: rapporto standardizzato di incidenza sul tasso provinciale, tasso standardizzato (pop.europea ) per In viola sono riportati i TSD dei Distretti Socio-Sanitari della provincia di Lecce i cui valori sono superiori alla media dei TSD del Pool dei Registri Tumori Italiani. Con l asterisco si segnalano i dati statisticamente significativi. SIR (Prov. LE) TSD (EUR) SIR (Prov. LE) TSD (EUR) distretto di CAMPI SALENTINA distretto di GALATINA 1.37* distretto di LECCE distretto di MARTANO 0.69* distretto di NARDO' distretto di GALLIPOLI distretto di MAGLIE distretto di POGGIARDO distretto di CASARANO distretto di GAGLIANO DEL CAPO DATI AIRTUM POOL AIRTUM NORD POOL AIRTUM CENTRO POOL AIRTUM SUD POOL AIRTUM MEDIA Per quanto riguarda la mortalità, per cui non sono disponibili i dati della banca dati AIRTUM, il distretto di Gagliano mostra un lieve eccesso (+10%) ma non statisticamente significativo nel esso maschile. Tumore del polmone. Anni MORTALITA': rapporto standardizzato di mortalità sul tasso provinciale, tasso standardizzato (pop.europea ) per SMR (Prov. LE) TSD (EUR) SMR (Prov. LE) TSD (EUR) distretto di CAMPI SALENTINA distretto di GALATINA distretto di LECCE * distretto di MARTANO distretto di NARDO' distretto di GALLIPOLI distretto di MAGLIE distretto di POGGIARDO distretto di CASARANO 1.3* distretto di GAGLIANO DEL CAPO Nel rapporto i dati mostrati per Gallipoli sono identici a quelli di Maglie, che dal grafico sopra riportato mostra viceversa tassi più elevati. 8

9 Tumore della vescica 1. I dati mostrano anche per il tumore della vescica criticità diffuse nell area salentina. Sia nel sesso maschile che in quello femminile gli eccessi di rischio appaiono concentrati nell area sud. Per quanto riguarda l area in studio, nei maschi l incremento di rischio riguarda significativamente il comune di Ugento dove si osserva un eccesso dell 84%, il comune di Salve e in misura inferiore il comune di Acquarica. Nel sesso femmine appare maggiormente interessato il comune di Salve, seguito dal Comune di Ugento. 2. I dati di mortalità OER confermano un sostanziale eccesso, più lieve nelle donne, rispetto al dato regionale. I risultati tuttavia non sono statisticamente significativi, probabilmente anche a causa della bassa numerosità dei casi in studio. Ciò non consente di escludere che gli incrementi di rischio osservati si siano prodotti per effetto del caso. Comuni BMR Maschi Femmine Acquarica del Capo Presicce Salve Ugento

10 3. Per quanto riguarda i dati del Registro Tumori della Provincia di Lecce ( ), la sintesi dei risultati evidenzia eccessi sia nell incidenza che nella mortalità rispetto al pool dei registri (rispettivamente del 22% e del 46%) esclusivamente nel sesso maschile. Esaminando i dati di incidenza scorporati per distretto si osserva che il tasso standardizzato in ciascuno è superiore rispetto ai dati AIRTUM nel sesso maschile; nel sesso femminile i tassi risultano più elevati nei distretti di Martano, Poggiardo e Gagliano del Capo; nel distretto di Nardò il tasso registrato è inferiore al dato del pool italiano ma superiore a quello del pool dei registri meridionali. Tumore del vescica. Anni INCIDENZA: rapporto standardizzato di incidenza sul tasso provinciale tasso standardizzato (pop.europea ) per SIR (Prov. LE) TSD (EUR) SIR (Prov. LE) TSD (EUR) distretto di CAMPI SALENTINA distretto di GALATINA distretto di LECCE distretto di MARTANO distretto di NARDO' distretto di GALLIPOLI distretto di MAGLIE * 1.61 distretto di POGGIARDO distretto di CASARANO distretto di GAGLIANO DEL CAPO DATI AIRTUM POOL AIRTUM NORD POOL AIRTUM CENTRO POOL AIRTUM SUD POOL AIRTUM MEDIA I dati di mortalità presentano eccessi moderati ma mai statisticamente significativi. 10

11 Tumore del vescica. Anni MORTALITA': rapporto standardizzato di mortalità sul tasso provinciale, tasso standardizzato (pop.europea ) per SMR (Prov. LE) TSD (EUR) SMR (Prov. LE) TSD (EUR) distretto di CAMPI SALENTINA distretto di GALATINA distretto di LECCE distretto di MARTANO distretto di NARDO' distretto di GALLIPOLI distretto di MAGLIE distretto di POGGIARDO distretto di CASARANO distretto di GAGLIANO DEL CAPO

12 Tumore del fegato 1. Non sono nell immediato disponibili i dati storici ( ) per il tumore del fegato. 2. I dati di mortalità evidenziano nel sesso maschile un eccesso del 14% nel comune di Ugento e nel sesso femminile eccessi ad Acquarica (+1%), Presicce (+22%) e ad Ugento (+7%). Nessuno degli incrementi risulta statisticamente significativo. Comuni BMR Maschi Femmine Acquarica del Capo Presicce Salve Ugento I dati di incidenza e mortalità mostrano nei maschi un eccesso rispetto ai registri del centro Italia e un decremento di rischio rispetto ai registri del pool, con un SIR globale rispetto al pool italiano di Il risultato nel sesso femminile appare invece in eccesso in tutti i confronti. In effetti, anche guardando i dati per distretti si osservano che in tutti, con la sola eccezione del distretto di Maglie, i tassi standardizzati di incidenza del sesso femminile sono superiori al tasso del pool dei registri italiani. In un caso, nel distretto di Galatina, viene riportato un tasso maggiore di quello dei registri meridionali. Nel sesso maschile il tasso del pool italiano viene superato nei distretti di Galatina, Lecce e Casarano ma non a Gagliano del Capo. Per quanto riguarda la mortalità si ripropone il quadro descritto dai dati OER, con eccessi presenti in entrambi i sessi ma non significativi. 12

13 Tumore del fegato. Anni INCIDENZA: rapporto standardizzato di incidenza sul tasso provinciale tasso standardizzato (pop.europea ) per SIR (Prov. LE) TSD (EUR) SIR (Prov. LE) TSD (EUR) distretto di CAMPI SALENTINA distretto di GALATINA * distretto di LECCE distretto di MARTANO distretto di NARDO' distretto di GALLIPOLI distretto di MAGLIE distretto di POGGIARDO 0.33* distretto di CASARANO distretto di GAGLIANO DEL CAPO DATI AIRTUM POOL AIRTUM NORD POOL AIRTUM CENTRO POOL AIRTUM SUD POOL AIRTUM MEDIA Tumore del fegato. Anni MORTALITA': rapporto standardizzato di mortalità sul tasso provinciale, tasso standardizzato (pop.europea ) per SMR (Prov. LE) TSD (EUR) SMR (Prov. LE) TSD (EUR) distretto di CAMPI SALENTINA distretto di GALATINA distretto di LECCE distretto di MARTANO distretto di NARDO' distretto di GALLIPOLI distretto di MAGLIE distretto di POGGIARDO distretto di CASARANO distretto di GAGLIANO DEL CAPO

14 Neoplasie emolinfopoietiche Nell analisi di queste patologie va in primo luogo evidenziato che le diverse fonti da noi utilizzate fanno riferimento a diversi sistemi di classificazione e di raggruppamento di neoplasie con aspetti istologici, di storia naturale ed epidemiologici sostanzialmente diversi. Esamineremo prima le malattie dell emolinfopoietico nel complesso, per poi distinguere leucemie e linfomi. 1. I dati fanno riferimento al complesso delle neoplasie emolinfopoietico. In generale nel sesso maschile si osservano aggregati di rischio puntiformi (mappa di frequenza) a carico di singoli comuni. L immagine complessiva esclude l esistenza di criticità, laddove si evidenzia che anche le stime più elevate non raggiungono 100. Nel sesso femminile si descrive lo stesso quadro, anche se le criticità interessano comuni diversi. In nessun caso gli eccessi riguardano i comuni in esame. 2. Nell Atlante della Cause di Morte vengono prese in considerazione le leucemie nel loro complesso (ICD IX: 204). Lievi eccessi sono presenti, solo a carico del sesso maschile, non significativi. 14

15 BMR Comuni (ICD 9: 204) Maschi Femmine Acquarica del Capo Presicce Salve Ugento Per quanto riguarda i linfomi non Hodgkin, nessun eccesso viene segnalato. BMR Comuni (ICD-9: 200, 202) Maschi Femmine Acquarica del Capo Presicce Salve Ugento I dati di sintesi del Registro Tumori della Provincia di Lecce non mostrano particolari criticità in relazione all incidenza per leucemie, con risultati in difetto significativo nel sesso maschile (riduzione del rischio di incidenza pari al 28% rispetto al pool dei registri italiani). Un eccesso di rileva nella mortalità tra gli uomini, in particolare nel confronto con i dati dei registri settentrionali. Non è possibile riportare il dato stratificato per distretti in quanto il rapporto presenta i dati separatamente per le leucemie linfatiche (acute e croniche) e mieloidi (acute e croniche). Per quanto riguarda il linfoma non Hodgkin, i dati complessivi mostrano stime di incidenza e mortalità in entrambi i sessi al di sotto di quelle registrate dal pool dei registri, con difetti staticamente significativi. 15

16 I dati di incidenza per distretto confermano risultati sostanzialmente al di sotto della media AIRTUM. Nel sesso maschile solo nel distretto di Lecce si osserva un tasso più elevato rispetto al dato dei registri meridionali. Nel sesso femminile, nei distretti di Galatina e Maglie, il tasso supera la media nazionale. In entrambi i sessi, nel distretto di Gagliano del Capo, si ottiene un dato di incidenza inferiore a quello provinciale e un tasso inferiore a quelli del pool dei registri. Linfoma non Hodgkin. Anni INCIDENZA: rapporto standardizzato di incidenza sul tasso provinciale, tasso standardizzato (pop.europea ) per SIR (Prov. LE) TSD (EUR) SIR (Prov. LE) TSD (EUR) distretto di CAMPI SALENTINA distretto di GALATINA distretto di LECCE distretto di MARTANO distretto di NARDO' distretto di GALLIPOLI distretto di MAGLIE distretto di POGGIARDO * 0.83 distretto di CASARANO distretto di GAGLIANO DEL CAPO DATI AIRTUM POOL AIRTUM NORD POOL AIRTUM CENTRO POOL AIRTUM SUD POOL AIRTUM MEDIA

17 Per quanto riguarda la mortalità, nessun eccesso significativo viene riportato. Linfoma non Hodgkin. Anni MORTALITA': rapporto standardizzato di mortalità sul tasso provinciale, tasso standardizzato (pop.europea ) per SMR (Prov. LE) TSD (EUR) SMR (Prov. LE) TSD (EUR) distretto di CAMPI SALENTINA distretto di GALATINA distretto di LECCE distretto di MARTANO distretto di NARDO' distretto di GALLIPOLI distretto di MAGLIE distretto di POGGIARDO distretto di CASARANO distretto di GAGLIANO DEL CAPO

18 Sarcomi dei tessuti molli Non sono nell immediato disponibili i dati storici ( ) per tumori dei tessuti molli. Non è possibile neanche illustrare i dati di mortalità , in quanto non riportati dall Atlante delle Cause di Morte OER. I dati di incidenza e mortalità del Registro Tumori di Lecce sono presentati solo disaggregati per distretto: dal momento che questo tipo di patologia è particolarmente raro, in alcune aree non sono disponibili dati. L interpretazione delle stime, riferite peraltro a soli due anni, necessita per tali motivi di una particolare cautela. Va evidenziato un eccesso nell incidenza tra le donne proprio nel distretto di Gagliano del Capo, dove nello stesso periodo non si verificano decessi per tale patologia. Tessuti molli. Anni INCIDENZA: rapporto standardizzato di incidenza sul tasso provinciale, tasso standardizzato (pop. europea ) per SIR (Prov. LE) TSD (EUR) SIR (Prov. LE) TSD (EUR) distretto di CAMPI SALENTINA distretto di GALATINA distretto di LECCE distretto di MARTANO distretto di NARDO' distretto di GALLIPOLI distretto di MAGLIE distretto di POGGIARDO distretto di CASARANO distretto di GAGLIANO DEL CAPO * 6.42 Tessuti molli. Anni MORTALITA': rapporto standardizzato di mortalità sul tasso provinciale, tasso standardizzato (pop.europea ) per SMR (Prov. LE) TSD (EUR) SMR (Prov. LE) TSD (EUR) distretto di CAMPI SALENTINA distretto di GALATINA distretto di LECCE distretto di MARTANO distretto di NARDO' distretto di GALLIPOLI distretto di MAGLIE distretto di POGGIARDO distretto di CASARANO distretto di GAGLIANO DEL CAPO

19 Considerazioni. La revisione dei dati epidemiologici disponibili per l area oggetto di indagine consente di evidenziare alcuni aspetti. Per quanto riguarda il tumore del polmone, sussiste in tutta la provincia di Lecce una diffusa criticità, più rappresentata in zone diverse da quella in studio. Tale situazione, peraltro, data dall inizio degli anni 70, ben prima dell entrata in funzione della discarica di Burgesi. Anche per il tumore della vescica è possibile evidenziare importanti eccessi di rischio, anche a carico dei comuni di interesse. Tali eccessi sono già descritti nella serie storica esaminata con l Atlante Cislaghi ma sembrano confinati al sesso maschile, il che induce a ritenere che vi possa essere un ruolo importante svolto sia da fattori di rischio professionali, sia da abitudini di vita quale il fumo di sigaretta, soprattutto in passato appannaggio prevalente degli uomini. Per il tumore del fegato non disponiamo dei dati storici: sono presenti eccessi nei 4 comuni esaminati, sia di mortalità che di incidenza, che sembrano riguardare soprattutto il sesso femminile. Tuttavia, gli incrementi di rischio appaiono abbastanza diffusi nell area provinciale, con le criticità maggiori presenti in altri distretti (Lecce, Casarano, Nardò) Per quanto riguarda le neoplasie dell emolinfopoietico e i sarcomi dei tessuti molli, la limitata numerosità dei casi complica ulteriormente l interpretazione. Appare possibile escludere la presenza di criticità per quanto riguarda il linfoma non Hodgkin e le leucemie. Compare nel sesso femminile un eccesso significativo nell incidenza dei sarcomi dei tessuti molli rispetto al resto della provincia a carico del distretto di Gagliano del Capo ma la rarità della patologia e il ristretto periodo di osservazione non consentono di trarre conclusioni definitive. I dati presentati, esclusivamente di natura descrittiva, non supportano la possibilità di effettuare valutazioni circa l eventuale associazione causale tra il profilo di salute dell area oggetto di indagine, per le patologie considerate, e fattori di rischio legati alla presenza della discarica di Burgesi, che richiedono studi analitici disegnati ad hoc. Peraltro, la rassegna delle evidenze di letteratura mostra come i risultati di indagini di questo tipo non siano univoci e tutt altro che conclusivi. E sembrato tuttavia utile offrire elementi conoscitivi del quadro epidemiologico che manifesta senza dubbio aspetti problematici, in particolare per quanto riguarda le stime di incidenza e mortalità del tumore polmonare, che appaiono tuttavia riferiti ad un territorio più vasto di quello interessato dalla discarica in esame. Nell assicurare la piena disponibilità per ogni ulteriore supporto che si ritenga utile, si porgono cordiali saluti. IL COORDINATORE DEL RTP (Dott.ssa Lucia Bisceglia) 19

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